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Tantissimi auguri Milù 
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Ho letto due libri incentrati su Ayrton Senna.
- Il primo si intitola "Senna Vive" di Beppe Donnazzan.
- Il secondo è di Carlo Cavicchi "Senna vero".
In aggiunta a questi alcuni anni fa presi in prestito in biblioteca un librone: "La F1 dal 1950 a oggi". Si tratta di un volume pieno di foto e di didascalie che racconta la F1 dagli arbori fino al 2008 se non erro. -
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Benvenuta e buona permanenza. Una presenza femminile in più nel forum fa sempre bene -
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Le mie considerazioni sul GP d'Australia 2017 in breve:
1) Ferrari sicuramente si è avvicinata a Mercedes in qualifica e in gara ha confermato le buone doti, fin dall'inizio quando è riuscita a mettersi subito nella scia di Hamilton e a scaldare le gomme.
2) Ha perso la gara Hamilton o ha vinto la Ferrari? Se è vero che la Mercedes ha problemi per quanto riguarda l'usura degli pneumatici allora sarebbe corretta la seconda ipotesi.
3) Il caso Raikkonen. Sempre sottotono rispetto al compagno di squadra, salvo uno zampillo finale che gli fa ottenere il giro record. Bisogna capire se è Vettel realmente stato stratosferico oppure è Kimi a non aver trovato il giusto setup. Il mio giudizio è rimandato alle prossime 3-4 gare.
4) Noia (complice anche la diferrita e lo spoiler dei risultati nel TG pre-gara). L'unico momento "emozionante" è stato il doppio sorpasso ai danni di Alonso. -
.Bellissima come cosa!
Mia madre non ha mai saputo nemmeno dell'esistenza di QUEL Verstappen, credo. XD
PS. Comunque mi auguro, per altri motivi, che Max non abbia preso il carattere di Big Ves.
Il padre sbaglio o fu arrestato? -
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Ho letto questo articolo sull'edizione online della Gazzetta della mia città, Mantova(fra l'altro il quotidiano più antico d'Italia), dove parla di un pilota mantovano (Matteo Cressoni) che ha avuto modo di confrontarsi con Hamilton e Rosberg. Buona lettura 
Matteo Cressoni ai tempi del kart, dietro di lui Lewis Hamilton, al terzo posto si intravede Nico Rosberg
Matteo Cressoni, un titolo F3 italiano con la Dallara-Honda
MANTOVA. Nemmeno troppo lontano da Mantova c’è chi Nico Rosberg e Lewis Hamilton li ha visti crescere e – addirittura – sfidati in pista. Sì, proprio i piloti della Mercedes, coloro che ormai da un triennio monopolizzano l’attenzione in Formula 1 al volante delle quasi imbattibili Frecce d’argento.
L’uno fresco campione del mondo, 34 anni dopo papà Keke e 20 dopo Damon Hill, il precedente e unico figlio di un iridato a centrare l’impresa. L’altro già tre volte fregiatosi del titolo di miglior asso del volante, personaggio discusso e campione indiscutibile. Quel qualcuno, invece, è Matteo Cressoni, il 32enne pilota di Volta Mantovana riciclatosi con successo nelle competizioni per vetture a ruote coperte, dopo un titolo italiano di F.3 conquistato a inizio carriera.
E dopo un’infanzia trascorsa sui kart, grazie alla passione trasmessa da papà Giancarlo. Proprio all’inizio del percorso che porterà tutti e tre al professionismo, al 12enne Matteo capiterà d’imbattersi in Nico e Lewis, la strana coppia di compagni-rivali capace di far rivivere l’epopea della Mercedes in F.1. «Era il 1997 e un giorno si presentò sulla pista di Lonato del Garda per il Trofeo d’Autunno un moretto, che veniva guardato con curiosità perché di ragazzini di colore in kart non ce n’erano mai stati – spiega Cressoni –. Era Lewis. Aveva un kart blu del team-concessionario inglese TopKart-Comer, materiali di prima qualità e la nomea di fare già parte della McLaren Driver Academy, grazie a rapporti extra-corse che il papà Anthony aveva intrecciato nel Regno Unito con Ron Dennis. Quel giorno vinse un ceco, io fui secondo dopo una battaglia con Hamilton, del quale compresi subito lo straordinario talento. Passò l’inverno e alla ripresa dell’attività agonistica, nel 1998, arrivò in pista anche Nico, 5 mesi più giovane di Lewis e 8 di me. Rosberg non era nato sui kart, aveva cominciato solo un paio di anni prima a seguito dell’insistenza del padre. Cresciuto a Monte Carlo, si era appassionato al tennis e alle corse in auto da bambino non pensava affatto. A differenza di Hamilton, che di qualità ne aveva già da vendere, Nico quella stagione non andò certo forte e nell’ambiente si ironizzava per quanto il figlio d’arte fosse palesemente negato con il volante tra le mani. All’epoca non era proprio tagliato per questo mestiere...».
Ironia della sorte i due si ritrovano compagni di squadra con i kart CRG di Desenzano. «Dove per un certo periodo vissero entrambi stabilmente. La fortuna di Rosberg fu quella di poter contare su un’assistenza professionale totale. Ricordo che nell’inverno successivo passò 40 giornate in pista nell’arco di due mesi e, dai e dai, anche un po’ sorprendentemente, migliorò. Quel 1998 nel campionato Open 100 Junior era trascorso così: io e Lewis quasi sempre veloci in qualifica e stretto contatto di gomito in gara, Nico dietro ad arrancare. Con noi anche l’altro pilota mantovano, Ferdinando Monfardini. Per il biennio ’99-00 la categoria si spezzò in due, una sorta di serie A e B. Loro in prima classe con kart e componenti d’élite, alla vigilia del passaggio in F.Renault. Io rimasi invece nella serie inferiore e l’occasione di potermi misurare con Lewis e Nico arrivò soltanto in poche gare tricolori, oppure in seguito nelle rare apparizioni internazionali dove andavano solo i migliori, come a Macao o in Bahrein con la F.3».
E poi ci sono i rapporti umani, che non possono essere trascurati: «Per quanto mi riguarda ho avuto un rapporto eccellente con la famiglia Hamilton. Ci siamo rivisti l’ultima volta un paio di anni fa e per poco mamma Carmen non mi soffoca con il suo abbraccio. Papà Anthony è sempre stato un grande appassionato di corse, nel weekend si dedicava sempre a seguire con interesse tutte le categorie. Una volta mi spinse addirittura il kart in griglia ed ora è un peccato che non segua più il figlio nella sua attività di pilota. Quanto a Lewis, quando mi vide nel paddock a Valencia qualche stagione fa, interruppe un incontro con i tecnici per offrirmi da bere nell’hospitality. Grandi persone, molto alla mano, nonostante la celebrità acquisita... Rosberg? L’ho frequentato meno ma ricordo papà Keke sempre serio e molto severo con Nico. In una gara di kart a Parma passai suo figlio nel finale e per la rabbia quasi si mangiò il sigaro da cui raramente si separa. In generale due famiglie e due ragazzi diversissimi. Nico è un pilota totalmente costruito, ma costruito bene e ciò dimostra dove si può arrivare con la forza mentale e l’impegno nel lavoro. Lewis ha molta più personalità ed è finito nell’occhio del ciclone proprio per questo, perché è andato talvolta oltre i limiti, come quando portò il suo cane a spasso per il paddock». E Rosberg ha meritato il Mondiale 2016? «Sì. A fine stagione aveva una fifa blu ma ha gestito bene il vantaggio prendendosi finalmente ciò che quest’anno gli spettava».
Gian Paolo GrossiFonte: Gazzetta di Mantova
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Le mie quotazioni su chi sostituirà Rosberg:
Wehrlein: 85%
Alonso: 1%
Giovinazzi: 3%
Gasly: 2%
Verstappen: 4%
Bottas: 5% -
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Poi non dimentichiamoci che questo, come tutti i motorsport, prevede un certo margine di rischio... -
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Non si tratta affatto di una bufala, è REALTA'!
Nico Rosberg non sarà sulla griglia di partenza in Australia la prossima stagione. Personalmente condivido la sua scelta: ha corso 25 anni e il suo obiettivo era quello di diventare World Champion e l'ha coronato. Ora è il tempo di pensare alla famiglia.
Inoltre, secondo me, lui era (ed è) consapevole che con un Hamilton così agguerrito quella di quest'anno fosse la sua unica chance di vincere il mondiale. In futuro è difficile che si ripeteranno certe condizioni (strapotere Mercedes, nessun inconveniente tecnico, ...). -
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Spero sinceramente di no, anche se non ci sono prove che smentiscano che sia stato favorito il tedesco Rosberg -
.Visto che dopo due parole chiunque stava già ridendo, è proprio questa la ragione per cui ritengo che quella di Hamilton sul libro fosse una battuta. XD
Però è bello sapere come la stampa internazionale ci stia già ricamando sopra.
Secondo me non è proprio una battuta e ci potrebbe essere un collegamento con tutti i problemi che ha avuto Ham durante l'inizio di stagione. -
.PS. Quello stesso giornalista un paio d'anni fa fece una domanda interminabile ai piloti in conferenza stampa e Vettel(?) gli chiese di ripeterla.
Ho riconosciuto subito la voce infatti ahahah -
.A me quella del libro è sembrata una battuta, però in un'ipotetica autobiografia di Hamilton ci sarebbe da divertirsi così, a prescindere, non per la storia dei meccanici.
Sarebbe interessante si, anche per me che non legge quasi nessun libro
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Tra 10 anni uscirà il libro di Hamilton in cui spiegherà cosa ne pensa del cambio di meccanici avuto questo anno fra i due piloti. Ci sarà da diverirsi! -
.Bentornato Ice!!!
Aggiungo una piccola precisazione a quanto hai detto sul tuo titolo rFactor: sto ancora aspettando il bonifico da te o da Gabry (non ricordo chi dei due ho sbattuto fuori) D'altronde giocare con la tastiera forse non era il massimo
A parte ciò spero di leggerti in futuro! Anche io sono abbastanza latitante sul forum, soprattutto adesso con gli esami di settembre all'università, ma controllo sempre ogni tanto
È un piacere Niko. Come dimenticare quel gp di Austria dove MI hai sbattuto fuori alla prima curva non mi ricordo quanti campionati abbiamo fatto, forse quello era il primo e io ho vinto il secondo?
Comunque mi verrebbe voglia ogni tanto di una garetta online con tutti voi, se non fosse che il mio portatile supporta a malapena solitario e pinball
Se ricordo bene il primo campionato l'ha vinto GabryKimi!
Ci starebbe 😂 È da un sacco che non gioco su rFactor... Ultimamente gioco a F1 2015 su PS4 ma ha molto poco di simulativo, anche se la grafica è d'effetto!
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