Tema sulla libertà

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  1. Heghemòn
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    Dopo il successone del tema su Steve Jobs (più di 2000 visite :P) e dopo il tema dell'esperienza, ho deciso di postarvi uno dei miei ultimi temi, che mi ha permesso di prendere un bel voto. A mio parere il mio miglior tema di sempre.

    Traccia: la libertà di un individuo è un diritto fondamentale, riconosciuto da tutte le costituzioni democratiche, ma è giusto che ci sono dei limiti per evitatare che questo valore si trasformi in arbitrio o, ancora peggio, in prevaricazione? Rifletti su queste affermazioni anche alla luce di tue esperienze personali.

    Svolgimento



    La libertà di un uomo, a mio parere, è lecita fino a quando non intacca quella altrui. Di fatti le società di oggi (tranne alcune eccezioni) danno all'uomo diverse libertà, come quella di culto e di pensiero. Tutti questi "vantaggi" danno all'uomo una grandissima libertà: quella di essere se stessi. Però basta andare indietro per notare come la verà libertà è un qualcosa di recente. Questo può essere dimostrato dal fenomeno della Shoa: a milioni di persone non era possibile essere liberi di credere o di pensare ciò che volevano, non erano liberi di decidere la loro ideo politica o il loro orientamento sessuale. Tutto questo ci deve trasmettere dei valori importante: la libertà fà l'uomo, perchè pramite la possibilità di scegliere la nostra religione, il nostro modo di pensare, le persone da frequentare o le usanze da adottare fà un uomo diverso dall'altro. Infatti io penso una cosa: l'uomo è fatto di scelte. Una società che non è libera è come una società di macchine: tutti non potremmo dire e pensare ciò che vogliamo, tutti faremmo sempre le stesse cose. Noi, forse, non ci rendiamo realmente conto su cosa sia la libertà, perchè sono convinto di un aforisma che ho letto: un bene lo si apprezza a pieno quando non lo si ha.
    Però l'eccesso di libertà, come in tutte le altre cose, non porta a buoni risultati: deve essere limitata, perchè non credo sia corretto che un uomo sia libero di uccidere o derubare.
    Un film di fantascienza, chiamato "Equilibrium", ipotizza una società del futuro indebolita da una terza guerra mondiale. I più potenti del mondo decidono, mediante alcuni medicinali, di impedire all'umanità di provare emozioni, evitano così di provare odio e disprezzo, ma anche felicità e gioia.
    Subito si nota una libertà violata: quella di provare emozioni.
    Certamente l'assenza di emozioni come quella dell'odio pregiudica l'assenza di omicidi e guerre. Ma sotto il profilo morale si può togliere all'uomo la libertà di provare emozioni? Io penso di no, saremmo solo macchine, senza obiettivi da raggiungere.
    Possiamo anche fare un confronto tra il concetto di libertà di oggi e quello del passato: se prendiamo come esempio il filosofo Seneca, seocndo lui "un uomo è libero quando non è schiavo di nessun vizio". Secondo il mio pensiero può essere una definizione corretta, ma io preferirei dire che un uomo è libero quando può pensare ciò che vuole ed agire entro i termini della legge.
    Esperienze personali significativ sulla negazione di una libertà non ne ho mai avute, se non quelle dei genitori: ma queste, si sa, sono sempre a fin di bene. Se può sembrare noioso che un genitore imponga a suo figlio di non tornare tardi a casa, non è certo per fare un soppruso, bensì per evitare tanti pericoli presentabili.
    Quindi anche la libertà deve essere bilanciata: perchè come l'assenza può portare l'uomo a non apprezzare la vita, l'eccesso porta l'uomo a fare di tutto.


    Spero vi piaccia :rolleyes:
     
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    Complimenti Heghe! *-*
    ...E speriamo che anche questo ci porti 2000 visite! ;)
     
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  3. Heghemòn
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    Speriamo..
     
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2 replies since 30/4/2012, 22:33   1458 views
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