Gran Premio della Malesia: qualifiche e gara

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  1. Milly Sunshine
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    La gara è partita alle 9.00 ora locale su pista asciutta, con un colpo di scena: l'assenza di Raikkonen per un problema al motore. Il pilota della Ferrari non è riuscito nemmeno a partire dai box.

    La partenza è stata tranquilla davanti, Hamilton ha mantenuto la posizione su Verstappen, mentre Bottas ha affiancato le Redbull riuscendo a piazzarsi terzo davanti a Ricciardo. Le Redbull, comunque, sembravano favorite, tanto che Verstappen dopo pochi giri di gara è riuscito a superare Hamilton per la leadership. Bottas ha resistito più a lungo, ma dopo un duello piuttosto intenso ha perso la posizione a favore di Ricciardo.

    In partenza c'era stato un contatto tra Massa e Ocon, con quest'ultimo costretto a un pitstop e a rimontare dalle ultime posizioni. Vandoorne era inizialmente in top-5, ma ha perso alcune posizioni in corso d'opera, per poi riuscire a superare entrambe le Williams nonostante queste l'avessero originariamente undercuttato: Stroll e Massa erano in lotta tra di loro già da diversi giri (con Stroll che sbraitava via radio contro il compagno di squadra quando era stato superato da quest'ultimo!) e Vandoorne ha approfittato del fatto che Stroll stesse superando Massa per sopravanzarli entrambi.

    Vettel, partito dall'ultima posizione, era su una strategia a una sosta sola come le Redbull e le Mercedes e teneva un passo gara simile a quello delle Redbull.
    Dopo avere compiuto numerosi sorpassi è risalito fino alla quinta posizione, avvicinandosi anche a Bottas arrivando fino alla zona DRS. Intanto, tra il 25° e il 30° giro, i cinque piloti di testa si sono fermati ai box, con Vettel che ha undercuttato Bottas. Tutti a parte Vettel erano su supersoft e hanno montato le soft, mentre Vettel partito sulle soft ha fatto il contrario.
    Nel frattempo c'era stato un contatto tra Sainz e Ocon, con quest'ultimo che era finito in testacoda ed era riuscito, seppure a fatica, a tornare in traiettoria, precipitando ancora una volta nelle retrovie, anche se alla fine avrebbe rimontato fino alla zona punti.

    La seconda parte della gara è stata animata da un contatto tra Palmer e Magnussen nelle retrovie, avvenuto proprio mentre Verstappen aveva completato il doppiaggio sui due, che ha mandato Palmer in testacoda, dopodiché dall'avvicinarsi di Vettel a Ricciardo: il pilota della Redbull aveva un pezzo del posteriore che sfregava a terra e perdeva terreno, tanto che Vettel gli si è avvicinato fino alla zona DRS e a pochi giri dal termine ha anche tentato un attacco, dopo che i due avevano doppiato Alonso e Hulkenberg ("come on, Alonso" - cit. Vettel nelle fasi di doppiaggio). Sul finire della gara, però, ha dovuto rallentare per problemi alla gestione delle gomme, essendo su SS ormai usurate.
    Per quanto riguarda il duello Hulkenberg vs Alonso per l'11^ posizione, ha visto Hulk rientrare ai box e terminare la gara nelle retrovie, mentre Alonso non ha visto la zona punti.

    Alla fine della gara Verstappen, fino a quel momento sette ritiri su quattordici gran premi, ha celebrato il proprio compleanno con una vittoria, con 12 secondi di vantaggio nei confronti di Hamilton che, insieme a Ricciardo, ha completato il podio. La rimonta di Vettel fino al quarto posto, però, ha fatto sì che fosse lui e non Verstappen ad essere votato come #DriverOfTheDay.
    Soltanto i primi sei classificati hanno concluso la gara a pieni giri, mentre un totale di diciotto vetture sono arrivate al termine: oltre a Raikkonen che non è proprio partito, si è ritirato anche Sainz per problemi tecnici. Ha completato la gara, invece, il debuttante Gasly.

    RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Daniel Ricciardo (Redbull), 4. Sebastian Vettel (Ferrari), 5. Valtteri Bottas (Mercedes), 6. Sergio Perez (Fore India), Stoffel Vandoorne (McLaren), 8. Lance Stroll (Williams), 9. Felipe Massa (Williams), 10. Esteban Ocon (Force India), 11. Fernando Alonso (McLaren), 12. Kevin Magnussen (Haas), 13. Romain Grosjean (Haas), 14. Pierre Gasly (Toro Rosso), 15. Jolyon Palmer (Renault), 16. Nico Hulkenberg (Renault), 17. Pascal Wehrlein (Sauber), 18. Marcus Ericsson (Sauber), Rit. Carlos Sainz (Toro Rosso), Rit. Kimi Raikkonen (Ferrari).

    TOP: direi di attribuire, con un po' di ironia, questa carica al *vero* eroe di questa giornata, ovvero Stroll, protagonista di un contatto con Vettel durante il giro d'onore, a causa del quale il posteriore della vettura di Vettel era distrutto e il pilota è stato costretto a rientrare ai box scroccando un passaggio da Wehrlein. Vettel aveva superato Stroll, che procedeva più lentamente, passando dall'interno. Subito dopo Stroll ha fatto uno scarto verso destra, centrando in pieno Vettel. Il contatto tra i due è stato definito un normale incidente di gara. Vettel ha dichiarato che secondo lui Stroll non stava guardando se passassero altre vetture. La ragione per cui Stroll si è guadagnato la carica di top è che, di fatto, le sue dichiarazioni sembrano confermare la teoria di Vettel: ha infatti sostenuto con estrema naturalezza che nel giro d'onore sia normale andarsene in giro un po' a caso senza guardare dove siano le altre vetture!

    FLOP: tornando seria oserei dire che gli aggiornamenti che la Mercedes ha portato in Malesia meritano questo riconoscimento. Prima Hamilton ha deciso di tornare alla versione precedente, dopodiché Bottas, con gli aggiornamenti, è arrivato al traguardo a 56 secondi dal leader e, ancora più grave, a 19 secondi da Vettel partito sedici posizioni più indietro di lui.

    Al momento Hamilton è in testa alla classifica con 34 punti di vantaggio su Vettel, mentre in classifica costruttori il vantaggio della Mercedes è di 118 punti sulla Ferrari.
    Nelle retrovie, grazie ai punti conquistati oggi, nel frattempo Vandoorne ha sorpassato Alonso in classifica.
     
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