IndyCar 2014

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    CITAZIONE (Milù Sunshine #19 the LadyB #4 @ 20/7/2014, 11:59) 
    Dai che oggi pomeriggio Bourdais sfonda il cu*o a tutti con la sua baguette. U.U

    Ed è esattamente quello che ha fatto! :woot:
     
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    Toronto, gara 1: Bourdais torna al successo



    La prima notizia della giornata è che la prima delle due gare della Indycar, rimandata a questa mattina dopo l'acquazzone di ieri pomeriggio, si è disputata senza alcun problema. Circostanza non del tutto scontata alla luce delle bizze che il meteo offre da queste parti anche in piena estate. Buon per il pubblico, accorso qui numeroso sin dalla giornata di venerdì. La seconda è che il tracciato cittadino di Toronto ha celebrato la prima vittoria di Sebastien Bourdais. Un successo che nelle categorie americane gli mancava dal lontano 2007, quando chiuse l'epoca della Champ Car con la vittoria nella season-finale di Città del Messico.

    Il francese di casa KV, dopo la pole conquistata nella qualifica di sabato mattina, ha condotto in maniera magistrale l'intera competizione. Eppure le insidie non sono mancate, come il "warning" lanciatogli dai commissari per i cambi di direzione in occasione del primo via o il detrito colpito al 40° giro che gli ha danneggiato l'ala anteriore. Bourdais non si è fatto distrarre e, ogni volta che ha avuto pista libera davanti a se, ha costruito un margine di sicurezza sugli inseguitori. Il primo tra questi risponde al nome di Helio Castroneves, autore di una partenza non brillante che lo ha visto retrocedere in terza piazza dietro a Hunter Reay salvo poi riprendersi la posizione al 33° passaggio. Il campione 2012, poco dopo sopravanzato dalla coppia di casa Ganassi formata da Tony Kanaan e Scott Dixon, nel tentativo di rifarsi sotto al brasiliano è finito a muro. Con onestà e correttezza non ha esitato ad ammettere che si è trattato di un proprio errore.

    Notevole la rimonta di Simon Pagenaud per il team Schmidt, quarto sul traguardo davanti a Dixon. La giornata non era iniziata nel migliore dei modi per il transalpino. In occasione del primo via ha stretto Luca Filippi in uscita dalla curva 3 finendo in testacoda e provocando l'esposizione della bandiera rossa. Ripartito dal fondo, ha anticipato la sosta al decimo giro e, dopo aver riagguantato il gruppo dopo una caution provocata poco dopo da Carlos Huertas, è risalito fino ai margini della zona podio. Gagliarda la gara di Graham Rahal, nella seconda parte di gara destreggiatosi in una serie di duelli che lo hanno portato alla sesta posizione davanti a Charlie Kimball e al beniamino di casa e del team Andretti James Hinchcliffe.

    Will Power, dopo la mesta figura in cui è incappato ieri finendo in testacoda in uno dei due tentativi di partenza, è risalito dal fondo dello schieramento regalando al team Penske la nona piazza. È durata solo pochi giri la gara di Luca Filippi, dapprima coinvolto nel contatto con Pagenaud in occasione del primo via e poi finito a muro all'imbocco del rettifilo principale. Peccato perché fino al quel momento i suoi tempi erano in linea con quelli dei primi. Ricordiamo che dopo le vicissitudini della giornata di sabato, l'intero programma della giornata è stato stravolto. La seconda gara andrà in scena alle 16:15 (ora locale).

    Domenica 20 luglio 2014, gara 1

    1 - Sebastian Bourdais (Dallara DW12-Chevy) - KV - 65 giri in 1h15'44''323
    2 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 3''340
    3 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 4''865
    4 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 5''427
    5 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 12''547
    6 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 15''580
    7 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 28''697
    8 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) - Andretti - 31''167
    9 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 33''122
    10 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 33''725
    11 - Mikhail Aleshin (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 39''074
    12 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 43''362
    13 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Chevy) - Herta - 58''364
    14 - Carlos Huertas (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 58''496
    15 - Mike Conway (Dallara DW12-Chevy) - Carpenter - 58''938
    16 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) - Andretti - 1'01''428
    17 - Carlos Munoz (Dallara DW12-Honda) Andretti - 1'01''767
    18 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 1 giro
    19 - Sebastian Saavedra (Dallara DW12-Chevy) - KV - 1 giro
    20 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) - Fisher - 2 giri

    Giro più veloce: Simon Pagenaud 1'00''695

    Ritirati
    39° giro - Ryan Hunter Reay
    17° giro - Luca Filippi
    10° giro - Takuma Sato

    Il campionato
    1. Castroneves 512; 2. Power 484; 3. Pagenaud 454; 4. Hunter Reay 448; 5. Montoya 417; 6. Munoz 371; 7. Dixon 361; 8. Andretti 351; 9. Kanaan 340; 10. Bourdais 336; 11. Briscoe 325; 12. Hinchcliffe 318;

    Fonte - ItaliaRacing.net

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    Toronto, gara 2: Conway frega tutti



    I numerosi spettatori accorsi sulle tribune di Exhbition Place a Toronto sono stati ripagati con gli interessi. Non solo dagli organizzatori, che hanno offerto un nuovo tagliando a coloro che lo avevano acquistato per la sola giornata di sabato, ma soprattutto dal meteo, intransigente sabato e imprevedibile domenica. In particolar modo in gara 2, una delle più grottesche ed eccitanti in questa prima metà di stagione, dove le condizioni variabili hanno regalato un susseguirsi di emozioni memorabili.

    Alla fine colui che ha saputo trarre massimo giovamento da tali circostanze è stato Mike Conway del team Carpenter, tanto sconsolato questa mattina dopo il quindicesimo posto di gara 1 quanto incredulo per il successo appena conquistato. Una vittoria sicuramente agevolata dalle gomme slick montate pochi giri prima della safety-car uscita al giro 44 per il dritto di Sebastian Saavedra ma, al contempo, frutto della sua tenacia in condizioni al limite. Al termine della caution, Conway era quarto dietro al gruppetto di testa formato da Justin Wilson (Coyne), Josef Newgarden (Fisher), Carlos Huertas (Coyne) e Luca Filippi (Rahal), ovvero coloro che non si son fermati durante la neutralizzazione e hanno preferito mantenere le gomme da bagnato.

    Sbarazzatosi velocemente di Luca Filippi, nell'arco di sei giri ha raggiunto la vetta della corsa. Operazione che, a parità di gomme, non è riuscita ai ben più accreditati Will Power (Penske), Helio Castroneves (Penske) e Tony Kaanan (Ganassi) che lo seguivano a ruota. Quest'ultimo ha fatto in tempo a passare il duo di casa Penske prima che una nuova caution per un contatto multiplo innescato da Charlie Kimball e Carlos Huertas, questa volta con bandiera rossa, bloccasse nuovamente le ostilità. Gli ultimi giri, con il countdown che concedeva solo tre minuti, hanno visto nel rallentamento di Castroneves l'ultima delle emozioni di questa gara.

    Detto di Conway, la piazza d'onore è finita nella mani di Kanaan mentre il podio lo ha completato Power. L'australiano, adesso più vicino a Castroneves nella classifica piloti, ha comandato grand parte della gara e ha vissuto nel sorpasso al brasiliano al 42° giro il suo momento di gloria. In top-five hanno concluso il combattivo Kimball (Ganassi), che fino all'ultimo metro ha tentato di strappare il terzo posto a Power, e il concreto Takuma Sato (Foyt) davanti ad un Jack Hawksworth (Herta) emerso nel finale.

    Poteva essere la gara di Luca Filippi, autore di una gran rimonta nei primi giri con pista umida e abbastanza a suo agio quando la pioggia è caduta copiosa. Un nuovo errore, questa volta alla curva 8, lo ha fatto sprofondare. Sembrava la fine ma, in occasione dell'ultima caution, si è ritrovato quarto. Purtroppo, essendo equipaggiato con le rain su una pista ormai completamente asciutta, ha fatto fatica a tenere la posizione. Tredicesimo sotto la bandiera a scacchi, ha subito una ulteriore penalizzazione post-gara per una operazione ai box non consentita in regime di bandiera rossa.

    Non è riuscito a ripetersi il vincitore di gara 1 Sebastien Bourdais (KV), nono dietro a Scott Dixon (Ganassi) e Marco Andretti (Andretti) e autore di un paio di dritti. Peggio è andata a Juan Pablo Montoya, finito contro le barriere alla curva 3 quando le prime goccioline di pioggia hanno bagnato l'asfalto al giro 11. Il colombiano è stato centrato prima da James Hinchcliffe (Andretti) e poi da Mikhail Aleshin (Schdmit), con il russo che pericolosamente si è incastrato sotto la Dallara del team Penske. Tanta paura, qualche segno nero sul casco ma nessuna conseguenza fisica.

    Nella foto, il pit-stop decisivo di Conway

    Domenica 20 luglio 2014, gara 2

    1 - Mike Conway (Dallara DW12-Chevy) - Carpenter - 56 giri 1.20'35''542
    2 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 3''541
    3 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 5''154
    4 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 5''485
    5 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 6''621
    6 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Chevy) - Herta - 7''870
    7 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 7''935
    8 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) - Andretti - 10''176
    9 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) - KV - 12''021
    10 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 15''785
    11 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 15''867
    12 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 16''220
    13 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) – Fisher - 20''912
    14 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 22''614
    15 - Carlos Huertas (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 29''271
    16 - Luca Filippi (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 46''438
    17 - Carlos Munoz (Dallara DW12-Honda) Andretti - 4 giri
    18 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) - Andretti - 4 giri
    19 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 4 giri
    20 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 6 giri
    21 - Sebastian Saavedra (Dallara DW12-Chevy) - KV - 7 giri

    Giro più veloce: Helio Castroneves 1'00''879

    Ritirati
    46° giro - Simon Pagenaud
    10° giro - Mikhail Aleshin

    Il campionato
    1.Castroneves 533; 2.Power 520; 3.Hunter Reay 464; 4.Pagenaud 462; 5.Montoya 428; 6.Dixon 387; 7.Munoz 384; 8.Kanaan 380; 9.Andretti 375; 10.Bourdais 358.

    Fonte - ItaliaRacing.net
     
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    1 - Sebastian Bourdais (Dallara DW12-Chevy) - KV - 65 giri in 1h15'44''323
    2 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 3''340
    3 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 4''865

    festino franco-brasiliano sul podio! u.u
    Ballavano la samba agitando la baguette. :D
     
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    CITAZIONE (Milù Sunshine #19 the LadyB #4 @ 21/7/2014, 19:26) 
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    1 - Sebastian Bourdais (Dallara DW12-Chevy) - KV - 65 giri in 1h15'44''323
    2 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 3''340
    3 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 4''865

    festino franco-brasiliano sul podio! u.u
    Ballavano la samba agitando la baguette. :D

    Sarebbe stato mooooolto meglio questo ...

    CITAZIONE (Milù Sunshine #19 the LadyB #4 @ 25/5/2014, 15:19) 
    CITAZIONE (Great Saiyaman @ 25/5/2014, 15:16) 
    Magari avviene un mega tamponamento a catena tra i primi nove così vince Kimi e Bianchi arriva terzo! :D

    Sul podio festeggiamenti con vodka e baguette.
    ...
    ...
    ...
    ...
    Ballando la samba. XD
     
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    Sarebbe ancora meglio
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    Magari avviene un mega tamponamento a catena tra i primi nove così vince Kimi e Bianchi arriva terzo!

    con Kimi 3° e Bianchi 1°! *_______*
     
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    Power domina a Milwaukee e spacca la classifica



    Il trittico di gare decisive per l’assegnazione del titolo IndyCar 2014 si apre nel segno di Will Power, che sull’asfalto dello storico Milwaukee Mile fa letteralmente quello che vuole: pole position, vittoria e giro veloce in gara (159.877 mph) sono il coronamento di un fine settimana da dominatore.

    L’ovale del Wisconsin ha visto crollare quasi tutti i big, regalando a Power una ghiotta chance di “dare uno strappo” alla classifica ed arrivare con i favori del pronostico al rush finale della stagione. L’australiano approfitta di un corsa complicata di Helio Castroneves (11°) per portare il proprio vantaggio a 39 punti; dietro il brasiliano è vuoto cosmico: Simon Pagenaud chiude settimo in gara e guadagna la terza posizione nella generale ai danni del ritirato Ryan Hunter-Reay, ma i due navigano rispettivamente con 92 e 108 lunghezze di distacco. Poco dietro un sempre più efficace Juan Pablo Montoya, che con il secondo posto di oggi completa la doppietta Penske, rosicchia punti preziosi e si porta a 114 dal leader con serie possibilità di insidiare i due che lo precedono.

    foto

    La gara si è giocata sul ben definito asse Power-Kanaan-Montoya, con l’inserimento a tratti di Josef Newgarden. Scattato in maniera fulminante, Power si è portato dietro Tony Kanaan che dopo il primo quarto di gara ha tentato senza successo di passare in testa. L’impresa gli è riuscita in occasione della seconda sosta, quando una curiosa strategia studiata dalla crew capitanata da Tim Cindric ha costretto la Dallara #12 ritardare il pit stop e ha regalato la leadership al brasiliano del team Ganassi. Una caution, l’unica della gara, ha poi permesso a Power di colmare il gap e riguadagnare una volta per tutte la testa, mentre da dietro Montoya ha ripreso e superato Kanaan.

    Nel mezzo del gruppetto ha messo il naso, anzi, il muso della propria #67 l’istrionico Newgarden, autore di una gara solida e con una strategia coraggiosa. Ritrovatosi al secondo posto nelle ultime fasi di gara, a 14 giri dal termine il pilota della compagine di Sarah Fisher ha dovuto rinunciare a giocarsi il successo e accontentarsi della quinta piazza finale per colpa di un necessario “splash ‘n’ go”. Power precede dunque Montoya e Kanaan, mentre ai piedi del podio staziona un sornione Scott Dixon, staccato ora di 130 punti dalla vetta della classifica e quasi matematicamente tagliato fuori dal discorso titolo.

    Sesta posizione per Ryan Briscoe, seguito dal già citato Pagenaud, un solido Mikhail Aleshin, Ed Carpenter e Jack Hawksworth a chiudere la top ten. “Gara di casa” da dimenticare per Andretti Autosport, organizzatore dell’IndyCar Fest di Milwaukee: Marco Andretti è solo 13° e James Hinchcliffe (penalizzato tra l’altro da problemi con l’attrezzatura del pit stop) 19° a sei giri dal vincitore, mentre Hunter-Reay e Carlos Munoz non hanno raggiunto il traguardo.

    L’esaltante finale di stagione della IndyCar proseguirà il prossimo fine settimana; l’appuntamento è sull’affascinante saliscendi di Sonoma, California, dove lo spettacolo, come il sole, non manca praticamente mai.

    Ordine d’arrivo – The ABC Supply Wisconsin 250 from the Milwaukee Mile
    Pos. Car # Driver Laps

    1 12 Will Power 250
    2 2 Juan Pablo Montoya 250
    3 10 Tony Kanaan 250
    4 9 Scott Dixon 250
    5 67 Josef Newgarden 250
    6 8 Ryan Briscoe 250
    7 77 Simon Pagenaud 250
    8 7 Mikhail Aleshin (R) 249
    9 20 Ed Carpenter 249
    10 98 Jack Hawksworth (R) 249
    11 3 Helio Castroneves 249
    12 11 Sebastien Bourdais 249
    13 25 Marco Andretti 249
    14 15 Graham Rahal 249
    15 14 Takuma Sato 248
    16 83 Charlie Kimball 248
    17 19 Justin Wilson 248
    18 17 Sebastian Saavedra 246
    19 27 James Hinchcliffe 244
    20 18 Carlos Huertas (R) 243
    21 28 Ryan Hunter-Reay 168
    22 34 Carlos Munoz (R) 130

    Fonte - MotorsportRants.com
     
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    Sonoma, gara: Dixon non sbaglia nulla



    Seconda vittoria dell'anno per Scott Dixon a Sonoma, nel penultimo round dell'IndyCar 2014. Sul tortuoso tracciato della campagna californiana è arrivata una prestazione maiuscola del neozelandese, bravo sia a mantenere un ritmo elevatissimo, sia a risparmiare contemporaneamente carburante con il consueto piede delicato. Ma quando è stato il momento di attaccare, l'ha fatto con aggressività, passando Mike Conway all'esterno della difficilissima curva 2. Il pilota inglese, che aveva preso il comando con una sosta anticipata ed un bel sorpasso su Tony Kanaan, è arrivato "corto" di un nonnulla, restando senza carburante prima del traguardo. Graham Rahal, che a sua volta si era trovato al comando, è stato costretto ad uno splash: disastroso dato che quasi tutto il gruppo era ravvicinatissimo e a pieni giri.

    La varietà strategica alla fine è stata praticamente illimitata, e chi ha completato l'ultima sosta al momento "giusto" ha tratto grandi guadagni. Ryan Hunter-Reay si è piazzato secondo dopo aver praticamente sempre mantenuto la coda di Dixon. Il pilota del team Andretti ha preceduto due dei piloti più in difficoltà del weekend, Simon Pagenaud e Takuma Sato, facilitati però dal "conto" del consumo. Per il francese l'arrivo è stato millimetrico prima dello stop, a secco, nel corso del giro di rientro: ha comunque segnato il giro più veloce della corsa. La stessa situazione ha coinvolto diversi piloti, rimasti a piedi dopo l'arrivo. Fortunatamente per loro, negli USA non c'è il minimo di tre litri di carburante da avere nei serbatoi dopo la gara. Tornando alla corsa, quinto si è visto Juan Pablo Montoya davanti a Josef Newgarden, Mikhail Aleshin e Marco Andretti.

    Ed i due contendenti per il campionato? Ancora una volta, al il duo del team Penske ne sono successe di tutti i colori. La giornata del brasiliano è iniziata malissimo, quando è stato coinvolto in una toccata multipla al primo giro innescata da Sebastien Bourdais e che ha danneggiato anche James Hinchcliffe e Ryan Briscoe. Con Will Power comodamente leader, la situazione in classifica sembrava segnata, ma l'australiano ci ha come sempre messo del suo. Beffato da Dixon in occasione della seconda sosta, Power si è distratto finendo in testacoda da solo e distruggendo le sue gomme posteriori. Come sempre si è prodigato in un gran recupero nel finale. Un assalto all'ultimo giro, e al limite del regolamento, l'ha portato al nono posto. Diventato un decimo posto per decisione dei commissari: l'ultimo attacco è infatti arrivato con le bandiere gialle esposte per lo stop di Conway.

    Castroneves fermatosi per cambiare l'alettone anteriore, è venuto nuovamente a contatto con Bourdais ed è stato ulteriormente penalizzato da un'ultima sosta lenta. Nulla da fare per lui, diciottesimo. Da dimenticare la giornata di Briscoe, rimasto due volte coinvolto in contatti in cui non aveva nulla con cui spartire. Ha terminato diciassettesimo. Indietro, tredicesimo, anche Tony Kanaan, rimasto fuori sequenza con le soste. A difesa di Power e Castroneves, va forse citato il fatto di essere stati evacuati a forza dal loro hotel alle 3 del mattino per il terremoto della notte scorsa: i loro volti parlavano da soli. Comunque, il trentatreenne di Toowomba mantiene, con 51 punti di vantaggio, la prima piazza in campionato.

    Domenica 25 agosto 2014, gara

    1 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 85 giri
    2 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 1"1359
    3 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 6"3078
    4 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) – Foyt - 11"811
    5 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 12"7305
    6 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) – Fisher - 13"5367
    7 - Mikhail Aleshin (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 15"8048
    8 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 20"1054
    9 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 21"6233
    10 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 21"5911*
    11 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) – KV - 22"4321
    12 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 23"1572
    13 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 23"2277
    14 - Mike Conway (Dallara DW12-Chevy) – Carpenter - 26"993
    15 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Chevy) – Herta - 37"0303
    16 - Sebastian Saavedra (Dallara DW12-Chevy) – KV - 37"744
    17 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 37"9876
    18 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 39"6511
    19 - Carlos Huertas (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 42"4797
    20 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 43"5335
    21 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 1 giro

    Giro più veloce: Simon Pagenaud - 1'22"9806

    *Riposizionato per sorpasso con bandiere gialle

    Ritirato
    29° giro - Carlos Huertas

    Il campionato
    1. Power 626; 2. Castroneves 575; 3. Pagenaud 545; 4. Hunter-Reay 534; 5. Dixon 523.

    Fonte - ItaliaRacing.net
     
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    Finally Will: nella notte di Kanaan il titolo è di Power



    Quella della MAVTV500 sul velocissimo catino di Fontana è stata la notte delle rivincite e dei ‘finalmente’ con protagonisti Will Power – poi ci torneremo – e Tony Kanaan, al primo centro stagionale con la red di Chip Ganassi.

    Il 2014 del brasiliano non è stato un granché, alla vigilia di questa anna ci si aspettava molto di più da questo binomio affascinante e pieno di blasone, ma la stagione non è andata nel verso sperato e la vittoria nella season finale da una iniezione di energia notevole in vista del prossimo anno, dove il debutto degli aerokits potrebbe mescolare ulteriormente le carte in tavola a vantaggio dei team più preparati tecnicamente. Con il secondo posto di Scott Dixon il team Target lascia la California con il forziere pieno.

    Ed ora passiamo al nuovo campione, Will Power. Dopo tre anni passati da psicologhi e mental coach per quella vittoria sfumata sempre all’ultima gara, l’australiano non ha fatto il solito ‘Power’ e partendo in ultima fila (pre-tattica?) ha evitato i possibili incidenti del primo giro che in circuiti come questo non è rado vedere e ha corso secondo lo schema che gli è più congeniale. Nel corso della gara ha giocato d’astuzia recuperando posizioni senza affannarsi e complici gli errori di Hunter-Reay e Castroneves ha poi controllato a suo piacimento l’ultima frazione della 500 californiana.

    Le 2,5 miglia di Fontana ci hanno regalato per certi versi un Power inedito, calcolatore, un Prost ‘aussie’ in salsa americana, calcolatore ed incisivo quando serve e chissà che non sia un nuovo inizio per un pilota che sulla carta doveva già essere quattro-volte campione. Di certo l’ovale non rappresenta più un tabù per lui e quella completezza d’azione richiesta per essere campioni IndyCar è ormai raggiunta appieno.

    Neutralizzati gli altri title-contenders: Castroneves – poleman – si è fatto prendere dal nervosismo ed è incappato in un grossolano errore in pit-lane sconfinando oltre la line di demarcazione con la pista, Hunter-Reay si è girato in pista causando l’unica caution della nottata e Pagenaud ha semplicemente condotto una delle sue gare più brutte forse condizionata da noie meccaniche.

    Rimarchevole la gara di Montoya, quarto al traguardo e quarto il campionato, per un ritorno alle origini davvero coi fiocchi. Chiude la top-5 James Hinchcliffe, addirittura penalizzato con un drive-through per eccesso di velocità in pit-road.

    Classifica Gara

    Classifica finale campionato

    Video



    Fonte - MotorsportRants.com

    Edited by Pilotimotori - 20/3/2016, 10:38
     
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    Dopo che Power, lo specialista dei titoli persi all'ultima gara, ha finalmente vinto un titolo, all'ultima gara, inizio a pensare che nelle prossime stagioni da questa parte dell'oceano anche per Ferniiii esista qualche speranza!

    PS. L'incidente di Aleshin venerdì mi ha lasciata alquanto scioccata.
     
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    CITAZIONE (Milù Sunshine's Evil Twin @ 1/9/2014, 19:34) 
    Dopo che Power, lo specialista dei titoli persi all'ultima gara, ha finalmente vinto un titolo, all'ultima gara, inizio a pensare che nelle prossime stagioni da questa parte dell'oceano anche per Ferniiii esista qualche speranza!

    PS. L'incidente di Aleshin venerdì mi ha lasciata alquanto scioccata.

    A me è venuto in mente questo incidente, sebbene molto più grave

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