La Storia Infinita

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    C'era una volta un certo brasileiro amante dell'Italia che si scontrò col suo triciclo color rosso fiammante con un messicano trafficante di peperoncini fatto di erba coltivata insieme a un venezuelano e finì sul muro. Uno spagnolo che solitamente rubava biscotti spazzò il pavimento ed inaspettatamente trovò la biancheria di una certa Susina e il kilt di un mascellone che si chiamava Davide Culotardo. Quindi li prese entrambi e li consegnò a Jean Todt che li portò al brasileiro festaiolo Zerbino, che li appese al camino. Un mascellone tedesco suonò il campanello e gli aprì un giardiniere olandese che stava praticando il feng shui trolleggiando su twitter assieme a Inoue.
    Taki scriveva cavolate sulle baguette francesi utilizzate da Jev che poi le scambiò con un tizio di nome Alexander Rossi che, senza dire nulla, guidava una HRT col motore Mercedes rubato dal messicano. Rossi si schiantò e si rivelò essere un colombiano, colui che guidava saltando sui tombini, così fu rincorso da un indiano in overdose da partite di briscola e da cetriolo. Ma nonno Bernie ebbe un'idea: seguendo gli auspici sguinzagliò i suoi avvocati assetati di centesimi di yen e spaghetti cinesi cucinati da un pilota inglese tamarro aiutato da Roscoe.
    Ma un bambino figlio di un degustatore di rafano decide di intervenire, indossa una tuta gialla e verde a losanghe magenta con paillette dorate, impugna un battipanni lanciandolo in aria, colpendo in faccia un certo giapponese innamorato di un produttore di zerbini che scalava muretti vicino a casa di un asturiano. Allora il giapponese tamponò Felipe mentre Bernie uccise Roscoe che resuscitò ululando e mordendolo sul parrucchino bianco, che in realtà era lana prodotta da mister Valleverde Formula Macchinine a Pedali che amava camminare per il giardino cantando a squarciagola.
    Ma il giardiniere fece causa a Roscoe e a un rapper tamarro che spesso guidava tosaerba di proprietà di Luca Cordero noto come Montezuma, rubando una bottiglia a Sutil e dei peperoncini messicani a Gutierrez, per regalarli alla Susina che li nascose sotto al kilt.
    Charlie Whiting disse che era ora di andare a guardare la più bella del reame ovvero la Simtek
     
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    C'era una volta un certo brasileiro amante dell'Italia che si scontrò col suo triciclo color rosso fiammante con un messicano trafficante di peperoncini fatto di erba coltivata insieme a un venezuelano e finì sul muro. Uno spagnolo che solitamente rubava biscotti spazzò il pavimento ed inaspettatamente trovò la biancheria di una certa Susina e il kilt di un mascellone che si chiamava Davide Culotardo. Quindi li prese entrambi e li consegnò a Jean Todt che li portò al brasileiro festaiolo Zerbino, che li appese al camino. Un mascellone tedesco suonò il campanello e gli aprì un giardiniere olandese che stava praticando il feng shui trolleggiando su twitter assieme a Inoue.
    Taki scriveva cavolate sulle baguette francesi utilizzate da Jev che poi le scambiò con un tizio di nome Alexander Rossi che, senza dire nulla, guidava una HRT col motore Mercedes rubato dal messicano. Rossi si schiantò e si rivelò essere un colombiano, colui che guidava saltando sui tombini, così fu rincorso da un indiano in overdose da partite di briscola e da cetriolo. Ma nonno Bernie ebbe un'idea: seguendo gli auspici sguinzagliò i suoi avvocati assetati di centesimi di yen e spaghetti cinesi cucinati da un pilota inglese tamarro aiutato da Roscoe.
    Ma un bambino figlio di un degustatore di rafano decide di intervenire, indossa una tuta gialla e verde a losanghe magenta con paillette dorate, impugna un battipanni lanciandolo in aria, colpendo in faccia un certo giapponese innamorato di un produttore di zerbini che scalava muretti vicino a casa di un asturiano. Allora il giapponese tamponò Felipe mentre Bernie uccise Roscoe che resuscitò ululando e mordendolo sul parrucchino bianco, che in realtà era lana prodotta da mister Valleverde Formula Macchinine a Pedali che amava camminare per il giardino cantando a squarciagola.
    Ma il giardiniere fece causa a Roscoe e a un rapper tamarro che spesso guidava tosaerba di proprietà di Luca Cordero noto come Montezuma, rubando una bottiglia a Sutil e dei peperoncini messicani a Gutierrez, per regalarli alla Susina che li nascose sotto al kilt.
    Charlie Whiting disse che era ora di andare a guardare la più bella del reame ovvero la Simtek, sventolò la bandiera
     
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    C'era una volta un certo brasileiro amante dell'Italia che si scontrò col suo triciclo color rosso fiammante con un messicano trafficante di peperoncini fatto di erba coltivata insieme a un venezuelano e finì sul muro. Uno spagnolo che solitamente rubava biscotti spazzò il pavimento ed inaspettatamente trovò la biancheria di una certa Susina e il kilt di un mascellone che si chiamava Davide Culotardo. Quindi li prese entrambi e li consegnò a Jean Todt che li portò al brasileiro festaiolo Zerbino, che li appese al camino. Un mascellone tedesco suonò il campanello e gli aprì un giardiniere olandese che stava praticando il feng shui trolleggiando su twitter assieme a Inoue.
    Taki scriveva cavolate sulle baguette francesi utilizzate da Jev che poi le scambiò con un tizio di nome Alexander Rossi che, senza dire nulla, guidava una HRT col motore Mercedes rubato dal messicano. Rossi si schiantò e si rivelò essere un colombiano, colui che guidava saltando sui tombini, così fu rincorso da un indiano in overdose da partite di briscola e da cetriolo. Ma nonno Bernie ebbe un'idea: seguendo gli auspici sguinzagliò i suoi avvocati assetati di centesimi di yen e spaghetti cinesi cucinati da un pilota inglese tamarro aiutato da Roscoe.
    Ma un bambino figlio di un degustatore di rafano decide di intervenire, indossa una tuta gialla e verde a losanghe magenta con paillette dorate, impugna un battipanni lanciandolo in aria, colpendo in faccia un certo giapponese innamorato di un produttore di zerbini che scalava muretti vicino a casa di un asturiano. Allora il giapponese tamponò Felipe mentre Bernie uccise Roscoe che resuscitò ululando e mordendolo sul parrucchino bianco, che in realtà era lana prodotta da mister Valleverde Formula Macchinine a Pedali che amava camminare per il giardino cantando a squarciagola.
    Ma il giardiniere fece causa a Roscoe e a un rapper tamarro che spesso guidava tosaerba di proprietà di Luca Cordero noto come Montezuma, rubando una bottiglia a Sutil e dei peperoncini messicani a Gutierrez, per regalarli alla Susina che li nascose sotto al kilt.
    Charlie Whiting disse che era ora di andare a guardare la più bella del reame ovvero la Simtek, sventolò la bandiera della Super Aguri
     
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    C'era una volta un certo brasileiro amante dell'Italia che si scontrò col suo triciclo color rosso fiammante con un messicano trafficante di peperoncini fatto di erba coltivata insieme a un venezuelano e finì sul muro. Uno spagnolo che solitamente rubava biscotti spazzò il pavimento ed inaspettatamente trovò la biancheria di una certa Susina e il kilt di un mascellone che si chiamava Davide Culotardo. Quindi li prese entrambi e li consegnò a Jean Todt che li portò al brasileiro festaiolo Zerbino, che li appese al camino. Un mascellone tedesco suonò il campanello e gli aprì un giardiniere olandese che stava praticando il feng shui trolleggiando su twitter assieme a Inoue.
    Taki scriveva cavolate sulle baguette francesi utilizzate da Jev che poi le scambiò con un tizio di nome Alexander Rossi che, senza dire nulla, guidava una HRT col motore Mercedes rubato dal messicano. Rossi si schiantò e si rivelò essere un colombiano, colui che guidava saltando sui tombini, così fu rincorso da un indiano in overdose da partite di briscola e da cetriolo. Ma nonno Bernie ebbe un'idea: seguendo gli auspici sguinzagliò i suoi avvocati assetati di centesimi di yen e spaghetti cinesi cucinati da un pilota inglese tamarro aiutato da Roscoe.
    Ma un bambino figlio di un degustatore di rafano decide di intervenire, indossa una tuta gialla e verde a losanghe magenta con paillette dorate, impugna un battipanni lanciandolo in aria, colpendo in faccia un certo giapponese innamorato di un produttore di zerbini che scalava muretti vicino a casa di un asturiano. Allora il giapponese tamponò Felipe mentre Bernie uccise Roscoe che resuscitò ululando e mordendolo sul parrucchino bianco, che in realtà era lana prodotta da mister Valleverde Formula Macchinine a Pedali che amava camminare per il giardino cantando a squarciagola.
    Ma il giardiniere fece causa a Roscoe e a un rapper tamarro che spesso guidava tosaerba di proprietà di Luca Cordero noto come Montezuma, rubando una bottiglia a Sutil e dei peperoncini messicani a Gutierrez, per regalarli alla Susina che li nascose sotto al kilt.
    Charlie Whiting disse che era ora di andare a guardare la più bella del reame ovvero la Simtek, sventolò la bandiera della Super Aguri ammantata di mistero
     
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