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IL PAGELLONE
HAMILTON 9.5: conquista la storica 100esima pole per poi vedersi beffare al via dal rivale, ma questa è la sua pista da 5 anni e si conferma imprendibile sul passo gara, che gli consente di replicare quanto già visto a Budapest nel 2019. Rimonta e passa Verstappen con gomme più fresche per cogliere il terzo successo e prendere la fuga del mondiale. Infermabile.
BOTTAS 6: da possibile terzo incomodo è diventato terzo comodo (tre volte terzo e un ritiro in questa stagione), una posizione a cui si deve abituare ma per la quale questa volta deve lottare con i denti per poter aver ragione di Leclerc. Fa tenerezza quando prova a resistere a Hamilton con gomme decisamente più usurate e contro l'ordine di scuderia, quando invece al via era stato decisamente meno aggressivo e non ha approfittato delle difficoltà di Lewis.
MERCEDES 10: quando hai la macchina migliore ogni strategia diventa vincente, hanno fatto ancora una volta un grandissimo lavoro per mettere in condizione Lewis di passare agevolmente Max.
VERSTAPPEN 9.5: più di così davvero non poteva fare, forse la pole position, ma sarebbe stata abbastanza inutile. Guadagna la posizione al via e la difende finché può, ma semplicemente non aveva il passo gara necessario. Già quando rientra al primo pit stop era in crisi e a quel punto era assai prevedibile che una strategia alla Budapest se lo sarebbe mangiato. Si accontenta di limitare i danni con il giro veloce.
PEREZ 6: molto deludente in qualifica, lontanissimo dai primi, battuto da entrambe le Ferrari, da una McLaren e da Ocon, risale fino al quinto posto in gara con un bel sorpasso su Daniel.
RED BULL 6.5: ovviamente il secondo posto nel mondiale è in carrozza e non la si può bocciare rispetto a tante altre squadre che non possono lottare nemmeno per il podio. Certo le ambizioni iniziali erano alla ricerca di qualcosa in più rispetto allo scorso anno. Mezzo punto in meno per il primo pit stop di Max che non è stato una favola.
LECLERC 9: una gara da top driver, seppur alla fine è "solo" quarto. Posizione che si era preso di prepotenza in qualifica e che stavolta difende anche agevolmente fino alla bandiera a scacchi. La partenza è speciale con il sorpasso all'esterno di un frastornato Bottas che poi non trova il modo di passarlo fino all'undercut. La sua prestazione fa scatenare i sostenitori e mette in crisi la strana coppia Binotto/Vanzini che si trovano a battibeccare nel post gara sul fatto che Charles non abbia una macchina che vale quanto lui.
SAINZ 6.5: anche lui fa una buona qualifica seppur preceduto dal sorprendente Ocon, non si può dire lo stesso dello spunto al via che di fatto pregiudica la sua gara casalinga: mentre Leclerc si mette nel sandwich delle Mercedes, lui si fa passare da Ricciardo e Perez e di fatto resta alle loro spalle fino alla fine.
FERRARI 7.5: in ripresa dopo una prova opaca a Portimao, buon bottino di punti portato a casa rispetto ai diretti concorrenti della McLaren. Il podio per il momento resta un miraggio, anche se Charles per pochi attimi ha fatto sognare. Sempre ottimi i pit stop.
RICCIARDO 7: Welcome back, Daniel! L'australiano di origini italiane si rivede con una prestazione consistente dove cancella per una volta il compagno di squadra. Il sesto posto lo aveva colto già a Imola, con la differenza che in Emilia era stato il "punto debole" del team, mentre qui è l'uomo che tiene su la McLaren che fin dal venerdì non era parsa irresistibile sul passo gara.
NORRIS 5.5: Fino a oggi al di sopra delle attese, è comprensibile che ogni tanto possa steccare anche lui. Riesce ad avere la meglio su Ocon e Gasly ma non può fare di più dell'ottavo posto finale, a un giro di ritardo dal vincitore.
MCLAREN 6: innegabile che sia mancato qualcosa su questa pista, una buonissima prova di Ricciardo gli consente almeno di precedere Sainz, ma globalmente la Ferrari questa volta è parsa superiore.
OCON 8: Lo premiamo ancora una volta con un voto altissimo per la grande qualifica. In gara invece la Alpine si è un po' persa rispetto al Portogallo. Così il suo obiettivo rimane quello di essere il primo alle spalle delle scuderie top-4. E ci riesce con una strenua difesa finale sull'arrembante Gasly.
ALONSO 4.5: Ritrova la top 10 dopo due gare di assenza, ma il compagno lo sotterra a casa sua. Lotta con Stroll uscendone vincitore al via, ma perdente dopo la SC, si inventa così una strategia stile Canada 2012 per aggrapparsi all'ultimo punto disponibile di fronte ai propri tifosi. Finisce malissimo e arriva dietro a tutti escluse le Haas. La realtà è che anche a pari strategie proprio non ne aveva.
ALPINE 6: un weekend che alla vigilia sembrava essere più redditizio alla fine porta solo i 2 punti di Ocon. Per il momento è quanto basta per tenere il quinto posto davanti ad Alpha Tauri.
GASLY 5.5: un punticino che salva il momento difficile della sua squadra, ma nel complesso il suo weekend è deludente, non arriva in Q3 e trascorre la prima parte di gara alle spalle delle Aston Martin. Alla fine beneficia del calo di Alonso, ma da lui ci si attende ormai qualcosa di più.
TSUNODA 4: il ritiro non è a causa sua, ma pesano nel giudizio la Q1 dove finisce "all'inferno" e la partenza disastrosa dove viene scavalcato anche da Schumacher e si ritrova davanti ai soli Latifi e Mazepin. Il miglior Yuki ancora non si è visto.
ALPHA TAURI 5: 10 soli punti in 4 gare tra i due piloti. Tante perplessità. Anche se c'è chi sta peggio, vedi sotto.
STROLL 6: gara difficile dove prova comunque a farsi vedere lottando bene contro Alonso.
VETTEL 5: Dopo sprazzi di paradiso portoghese, in Spagna ridiscende nel purgatorio. Anonimo. Il minimo che gli si chiede è di incollarsi al compagno di squadra. Invece tra i due si frappone Raikkonen.
ASTON MARTIN 4: Se gli altri davanti non si ritirano, i punti non arrivano. Seconda gara di fila fuori dai primi dieci senza la minima chance di fare meglio.
RAIKKONEN 5.5: risale dalla 17esima alla 12esima posizione, ma anche lui come Vettel non sta regalando i lampi di un campione del mondo. Partendo così indietro, poi è dura racimolare qualcosa di buono.
GIOVINAZZI 5: voto politico che si può dare sulla base di una qualifica al 14mo e una partenza dove perde una posizione a favore del compagno partito più indietro. Tenta un jolly con una sosta anticipata al momento della Safety Car e ancora una volta la squadra al pit stop gli cancella le già poche possibilità di fare bene.
ALFA ROMEO 4: un altro clamoroso e scandaloso errore al pit stop di Antonio, per carità sono umani, però...
RUSSELL 6: Eguaglia il miglior risultato stagionale del Bahrain con il 14esimo posto, precedendo Giovinazzi e Alonso oltre ai soliti Latifi e Haas. La conquista della Q2 non è più una notizia.
LATIFI 5: Si fa battere in qualifica da Schumi jr, in gara non si fa mai notare se non per un dritto all'ultimo giro proprio davanti ad Alonso (riesce comunque a mantenere la sua 16esima posizione).
WILLIAMS 5: Il motore Mercedes e una strategia azzardata non hanno comunque portato risultati sopra le aspettative.
SCHUMACHER 7: Sempre bravo al sabato dove precede Latifi e poi domenica nello scatto iniziale riesce a passare anche Russell e Tsunoda. Poi chiaramente ci sono i limiti della vettura.
MAZEPIN 4: Non contento di far incazzare gli altri piloti, stavolta riesce addirittura ad irritare Toto Wolff. Unico pilota che riesce a superare se stesso a ogni gran premio e allo stesso tempo a rimanere sempre ultimo.
HAAS 5: Probabilmente si faranno del ridere pure loro a ogni puntata del Mazepin Show. Tanto quello che conta sono i soldi del padre.
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