I nonni di Barrichello e le speranze (nulle?) di Valsecchi

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    Rubens Barrichello torna in Formula 1? Per adesso sono solo voci che giorno dopo giorno si fanno più insistenti. Sembra che la Sauber lo abbia inserito nella lista dei candidati al posto che è attualmente di Nico Hulkenberg, ormai destinato a passare in Lotus. Se la trattativa andasse in porto, Rubinho formerebbe una bizzarra coppia con il russo Sirotkin: pensateci, da una parte il pilota più anziano, ehm, esperto, quello con più gran premi all'attivo (record di 323 gare al via in F1 con 11 successi e 68 podi), dall'altra colui che diventerà il pilota più giovane ad aver esordito in F1 (spazzando via il primato di Giacomino Alguersuari).
    C'è di più: si mormora che Barrichello potrebbe tornare nel circus già quest'anno, nell'ultima corsa in programma nel suo Brasile. Per la gioia di Mazzoni che non vede l'ora di tornare a parlare dell'infanzia del paulista. Ormai lo sapranno tutti a memoria, ma Rubens Barrichello è nato a San Paolo, a pochi pochi chilometri dal circuito di Interlagos, i suoi bisnonni erano di Treviso, lui da piccolo giocava con Alex Barros (che sarebbe diventato poi pilota del motoGP); un bel giorno nonno Barrichello, che aveva una villetta nei pressi dell'Arquibancadas, gli regalò il primo kart e da lì iniziò la carriera del nipote che arrivò ad esordire in F1 già nel 1993 con la Jordan.

    Barrichello non ha mai vinto un titolo mondiale e nemmeno ha mai vinto sul circuito di casa (questo probabilmente anche a causa delle varie gufate di Mazzoni e Capelli, il miglior piazzamento in Brasile è stato un terzo posto nel 2004, vedi la foto qua in alto), ma è rimasto nel cuore e nella mente degli appassionati per tanti episodi della propria carriera: il primo fu quello di Imola 1994, che lo vide protagonista di uno spaventoso incidente nel corso delle prove libere, una botta che poteva costargli la carriera. Rubens fu decisamente più fortunato dell'amico e connazionale Ayrton Senna e di Roland Ratzenberger che morirono proprio nei giorni successivi al suo incidente. La carriera di Barrichello inoltre è passata alla storia come quella dell'eterno secondo: nel 1999 al Nuerburgring la Stewart portò due vetture sul podio al termine di una delle gare più movimentate della storia recente del circus, ma a gioire sul gradino più alto del podio fu il compagno di Rubinho (che giunse 3°), Johnny Herbert; nel 2000 il passaggio alla Ferrari, sei anni trascorsi al fianco del fenomeno Schumacher che vinse cinque titoli lasciando le briciole al brasiliano, che fu secondo in classifica nel 2002 e nel 2004, gli anni della Ferrari invincibile; lontano da Maranello torna nelle posizioni di rincalzo fino al 2009 quando risorge con Ross Brawn e la Brawn GP: la macchina è superiore a tutte le altre, ma il titolo va a Jenson Button, mentre Barrichello fallisce la conquista del secondo posto in classifica, battuto anche dall'astro nascente Vettel. L'anno successivo la Brawn, divenuta Mercedes, lo sostituisce con (toh!) Michael Schumacher. La sua carriera si conclude al volante di una non competitiva Williams che però lo aiuta a migliorare il suo record di gp disputati. Ironia della sorte, l'anno successivo al suo ritiro la Williams si rivela abbastanza competitiva da poter vincere una gara (dopo 8 anni) con Pastor Maldonado.

    Nonostante il curriculum da pilota di seconda fascia, le sue soddisfazioni Rubens se l'è comunque tolte: cinque titoli costruttori vinti con la Ferrari e uno con la Brawn. Con la Ferrari vinse 9 gare, due delle quali, curiosamente, furono condizionate da invasioni di pista (il suo primo successo in Germania nel 2000 e poi a Silverstone nel 2003). Con Schumacher ebbe un buon rapporto, avendo dichiarato da subito di essere uno dei suoi ammiratori, ma ci furono anche degli strappi dovuti al ruolo all'interno della squadra: Rubinho era il "secondo" e il suo ruolo da secondo lo fece fino in fondo sebbene aspirasse in qualcosa di più. A Zeltweg, nel 2002, su ordine di scuderia lasciò la vittoria a Schumi proprio a pochi metri dal traguardo; Schumi gliela restituì cortesemente in America, a giochi mondiali ormai fatti. Dopo quell'episodio i giochi di squadra furono vietati. Nel 2005, con una Ferrari lontana dalle posizioni alte, il rapporto tra Schumacher e Barrichello si incrinò a causa di un sorpasso azzardato del tedesco nel corso dell'ultimo giro del GP di Monaco, quando sembrava che la Ferrari avesse congelato le posizioni dei due piloti. Ma il punto di non-ritorno si ebbe nella gara di Indianapolis, la gara del caos Michelin, quella che vide in pista solo Ferrari, Jordan e Minardi, gommate Bridgestone: Schumacher e Barrichello si giocavano la vittoria e rischiarono clamorosamente di eliminarsi a vicenda a pochi giri dalla fine, Schumi non alzò il piede e Rubinho fu costretto a gettarsi sull'erba per evitare il contatto. Lì si capì che la coppia era al capolinea. Barrichello cercò nuovi stimoli altrove, senza trovare miglior fortuna, e fu sostituito a Maranello da un altro brasiliano, Felipe Massa (quest'ultimo fu poi protagonista nel 2010 di un episodio simile a quello di Zeltweg 2002, un episodio che riportò alla legalità gli ordini di scuderia).

    Personalmente mi piace ricordare che il mio primo gp visto dal vivo (monza 2009) fu proprio l'ultimo vinto da Barrichello.

    Il possibile ritorno di Rubens scombina un po' il mercato piloti. Barrichello potrebbe sedersi sul sedile della Sauber battendo la concorrenza di colui che fu il suo sostituto in Ferrari, Felipe Massa. A questo punto per Felipe, essendo ormai un miraggio la Lotus, resterebbero la Williams e la Force India, non proprio squadre competitive come lui vorrebbe. Già tutto deciso per i top team Red Bull, Ferrari e Mercedes. La Mclaren dovrebbe confermare Perez (deludente) al fianco di Button. La Toro Rosso dovrebbe puntare come al solito su piloti del vivaio Red Bull. In questo balletto di nuove promesse, scommesse azzardate o viziate da sponsor e ritorni inaspettati, ci accorgiamo che sembra non esserci ancora posto per il nostro Davide Valsecchi che dovrebbe accontentarsi nuovamente di un posto da collaudatore. Sia chiaro, meglio collaudatore della Lotus piuttosto che pilota titolare in Caterham o Marussia, dove rischierebbe di bruciarsi la carriera. Però... però c'è una certa amarezza nello scorrere l'albo d'oro della GP2 e vedere che gli unici campioni di categoria a non aver avuto poi una chance in F1 sono stati gli italiani Pantano e Valsecchi. Pantano, in verità, aveva esordito in F1 prima dell'esperienza in GP2, ma con la Jordan, vettura non più performante della Caterham attuale.

    Gli altri vincitori della GP2, nata nel 2005, non hanno deluso: l'unico che si è affermato in F1 come campione è stato Hamilton (per altro l'unico a poter usufruire da subito di una macchina da titolo), ma anche Rosberg, Glock, Hulkenberg, Maldonado e Grosjean si sono messi in evidenza, ovviamente con mezzi e misure diverse tra loro. Perché allora non dare finalmente una chance al nostro Davide, sicuramente dotato di un talento non inferiore ai sopracitati? Speriamo che Force India e Williams ci facciano un pensierino, ma ad essere sinceri oggi la strada che potrebbe riportare un pilota tricolore in F1 sembra tutta in salita.

    Edited by Zure - 1/10/2013, 01:30
     
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    Per la gioia di Mazzoni che non vede l'ora di tornare a parlare dell'infanzia del paulista. Ormai lo sapranno tutti a memoria, ma Rubens Barrichello è nato a San Paolo, a pochi pochi chilometri dal circuito di Interlagos, i suoi bisnonni erano di Treviso, lui da piccolo giocava con Alex Barros (che sarebbe diventato poi pilota del motoGP); un bel giorno nonno Barrichello, che aveva una villetta nei pressi dell'Arquibancadas, gli regalò il primo kart e da lì iniziò la carriera del nipote che arrivò ad esordire in F1 già nel 1993 con la Jordan.

    E il fatto che si arrampicava sui muretti? :P :P :P

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    nel 1999 al Nuerburgring la Stewart fece una storica doppietta al termine di una delle gare più movimentate della storia recente del circus,

    Piccolo errore: Herbert 1° e Barrichello 3°! 2° arrivò Trulli.
    Comunque... che gara spettacolare! *______* Credo che sia stata una delle gare più spettacolari degli ultimi 20 anni! *-*
     
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    è vero, ricordavo male, alla Stewart fecero 1o e 3o... gara davvero incredibile
     
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    gara davvero incredibile

    tra l'altro Mazzoni diede il meglio di sé se non sbaglio! :D
     
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    L'unica cosa che non sono sicuro è che Schumacher cedette la vittoria a Rubens a Indianapolis. In realtà Schumi voleva arrivare in parata sul traguardo, ma fu fregato dalla linea di arrivo che era dopo di quello che pensava e così vinse Barrichello.
     
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    CITAZIONE (Càlu11™ @ 1/10/2013, 15:23) 
    L'unica cosa che non sono sicuro è che Schumacher cedette la vittoria a Rubens a Indianapolis. In realtà Schumi voleva arrivare in parata sul traguardo, ma fu fregato dalla linea di arrivo che era dopo di quello che pensava e così vinse Barrichello.

    Condivido, anche perché la prima reazione di Schumacher, subito dopo il traguardo, non lascia intendere che fosse molto soddisfatto. XD
     
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    CITAZIONE (Càlu11™ @ 1/10/2013, 15:23) 
    L'unica cosa che non sono sicuro è che Schumacher cedette la vittoria a Rubens a Indianapolis. In realtà Schumi voleva arrivare in parata sul traguardo, ma fu fregato dalla linea di arrivo che era dopo di quello che pensava e così vinse Barrichello.

    dici? andrò a rivedere le immagini :)
     
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    Grazie Milù... questa era come la ricordavo... beh immagino che Schumi non fosse felicissimo per il fatto che probabilmente la decisione di cedere la vittoria a Barrichello fosse più della squadra che sua, ma scarterei decisamente l'ipotesi di un errore di valutazione di Schumi solo per arrivare in parata, considerato il valore di Michael, non è roba da lui, quindi rimango dell'opinione precedente, sebbene comunque anche la vostra sia una visione curiosa e simpatica e dell'episodio.
     
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    La versione ufficiale, se non sbaglio, fu che stavano tentando di battere il record di minore distacco tra 1° e 2°.
    Pare che Schumacher nel post-gara abbia fatto dichiarazioni confuse e discordanti, e alcuni lo interpretano come una conferma al fatto che aveva confuso la linea di partenza con quella d'arrivo. Di fatto quello che è successo davvero temo che non lo scopriremo mai...
     
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    Sicuramente nella testa Schumacher aveva una idea, che però non riuscì ad applicare come nei suoi piani. Sull'episodio le dichiarazioni di Barrichello furono piu precise. Disse che dalla squadra non giunse alcun ordine e che fu sorpreso come noi spettatori per il gesto di Schumacher e che ovviamente non conosceva le sue intenzioni.

    Ma visto lo stato confusionario in cui apparve Schumacher al termine del GP e durante le interviste, ho il sospetto che le vere intenzioni non le conoscesse nemmeno Schumi :ahah:
     
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    Ma visto lo stato confusionario in cui apparve Schumacher al termine del GP e durante le interviste, ho il sospetto che le vere intenzioni non le conoscesse nemmeno Schumi

    Magari aveva avuto una visione di se stesso mentre giocava a briscola contro Liuzzi e perdeva! :woot:
     
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