Commenti ironici ai Gran Premi: stagione 2011

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    Campionato 2011 – capitolo 13
    Gran Premio d’Italia

    italia11
    Credevate che Vettel non avrebbe più vinto?
    Vettel è ancora più spiacente di deludervi



    Monza
    9-10-11 settembre 2011


    Un cordiale saluto ai miei cari lettori da Lady B, qui accanto a me c'è un calendario che mi ricorda che è già passato parecchio dal weekend dell'11 settembre 2011 e che dovrei smetterla di scrivere i commenti in consistente ritardo, ma niente paura, per Singapore farò davvero qualcosa in proposito.
    Il gran premio d'Italia è stato sempre presente nel mondiale di Formula 1 [CIT. Mazzoni, ogni anno, in occasione del suddetto GP], sempre disputato a Monza tranne nel 1980 [CIT. Mazzoni, ogni anno, in occasione del suddetto GP] in cui il GP d'Italia venne disputato a Imola [CIT. Mazzoni, nella stessa occasione] che successivamente tra il 1981 e il 2006 fu sede del gran premio di San Marino (questo lo aggiungo io, casomai qualcuno se lo fosse dimenticato), dove peraltro nella sua ultima edizione, nel 2006, avvenne uno storico incidente tra il mitico kamikaze Yuji Ide e Christian Albers, con quest'ultimo che era alla Midland (mi è sovvenuto proprio in questo momento che la Midland è esistita, in qualche momento... constatazione che ne ha seguita un'altra di uguale portata: anche Albers esiste davvero! e anche Ide, figura ormai leggendaria ormai decretato all'unanimità vincitore in qualsiasi classifica dei peggiori piloti di sempre), con Ide che venne radiato immediatamente dalla Formula 1. Povero Ide, quasi mi manca... Era un personaggio di estremo rilievo, quando erano compagni di squadra in confronto a lui Sato pareva un fenomeno. Perfino Yamamoto, quando giunse nel posto che era stato di Ide, non sfigurò eccessivamente. Però in compenso ha rotto le scatole in seguito comparendo dal nulla a metà stagione più di una volta, portando con sé vari milioni di euro a lui forniti dalla madre [CIT. Mazzoni], una miliardaria giapponese titolare di diverse cliniche [CIT. Mazzoni] che a mio parere potrebbe spendere i propri soldi per altri scopi, piuttosto che per far correre il figlio in F1, ma lasciamo stare, questo è il mio personalissimo parere.

    Dopo avere divagato in lungo e in largo citando piloti giapponesi che non hanno nulla a che vedere con questo commento, e che forse nel caso di Ide è anche esagerato definire piloti, dire che posso sintonizzarmi con il gran premio d'Italia del 2011. Come senza dubbio ricorderete, Alonso ha dominato l'edizione del 2010 [CIT. Mazzoni]... ehm, veramente Button passò in testa almeno due terzi di gara, se quello era dominio figuriamoci cosa succede se un pilota si fa la gara in testa dall'inizio alla fine. Ma passiamo a narrare i fatti.
    È sabato a Monza e le qualifiche iniziano nel più normale dei modi: si può notare come siano le solite sei vetture le più lente di tutto il gruppo, stranamente le HRT sembrano non poter fare di meglio che accontentarsi dell'ultima fila, le Virgin vanno lievemente meglio (giusto quello che serve per conquistare la penultima fila) mentre le Lotus Made in Malesia sono le più veloci. Nessuna vettura di altri team ha problemi tecnici particolari né tanto meno si è incidentata, per cui è chiaro e cristallino come la luce solare che soltanto un altro pilota, oltre ai sei già presi in considerazione, cadrà nell'abisso dell'eliminazione. Il dubbio è: chi completerà i magnifici sette? Oppure saranno due, nel caso in cui Kovalainen riesca a compiere un miracolo passando nuovamente in Q2 come già accaduto ben tre volte in questa stagione, potendo puntare a una diciassettesima posizione proprio come durante i suoi giorni di gloria alla McLaren nel 2009?
    La risposta è semplice, almeno alla seconda parte del quesito: Kovalainen - che personalmente ritengo che alla Lotus malese stia ben figurando, contrariamente a quanto avveniva in McLaren - ha già fatto troppi miracoli quest'anno e non pare in grado di compierne uno ulteriore, anzi, a fine sessione si ritrova anche a prenderlo in quel posto dal suo compagno di squadra, con Trulli che se non sbaglio l'ha staccato di un secondo e mezzo conquistando la diciannovesima posizione. Kovalainen è ventesimo, seguito dalle Virgin di Glock e D'Ambrosio (con Glock che - caso strano - è puntualmente davanti a D'Ambrosio), mentre in ultima fila Ricciardo riesce nell'impresa di surclassare Liuzzi, cosa che al suo predecessore Karthikeyan - che probabilmente rivedremo in pista in occasione del gran premio d'India, cosa che potrebbe avvenire anche con Chandhok, dato che la Lotus Made in Malesia non ha confermato la cosa ma a quanto pare non l'ha nemmeno smentita ufficialmente - era sempre stata pressoché impossibile.
    Rimane un unico fortunato che andrà ad aggiungersi ai magnifici sette e si tratta di Alguersuari, che dopo l'ottima qualifica del gran premio del Belgio evidentemente ha pensato bene di riadattarsi ai suoi standard. Dopotutto pare essere molto meglio partire tra le ultime posizioni e arrivare ai margini della top ten, piuttosto che partire in terza fila ed essere centrato in pieno da un presunto serial killer.
    Il distacco tra la Toro Rosso di "Alghersauro" [CIT. uno dei telecronisti Rai, non ricordo quale, molto tempo fa] e la Lotus malese di Trulli non è evidente quanto potrebbe sembrare, si tratta di circa tre decimi. Chissà che la profezia secondo la quale le Lotus malesi dovrebbero migliorare il prossimo anno non si avveri?
    E dopo questa affermazione rischio di trovarmi veramente mezzo team Lotus sotto casa, pronto a prendermi a sassate non appena aprirò la porta, nel caso in cui essa si tramuti in una gufata. Ma non c'è problema! Io non faccio gufate!
    * Mi guardo intorno fischiettando con aria distratta... ho mai gufato, io?! *

    Con il fatto che Schumacher stavolta non è finito fuori con una ruota male imbullonata in Q1 al momento della Q2 inizio a pormi dubbi amletici: dentro la top ten o fuori, questo è il dilemma! Ben presto mi rendo conto che le Mercedes hanno buone probabilità di riuscire a rimanere dentro, con le Lotus Renault e le Force India in bilico tra l'essere dentro e l'essere fuori, più portato al dentro per le Lotus e al fuori per le Force India. Chiaramente nessun dubbio su Redbull, McLaren e Ferrari, che pare siano perfettamente in grado di rimanere in top ten. E questa è la storia del campionato 2011, se non sbaglio.
    Dopo la vittoria di Vettel in Belgio pare inoltre che non ci siano più dubbi sul fatto che il titolo volgerà in quel senso... Il che è veramente strano! Dico io, avete mai visto un pilota che ha vinto un mondiale dopo che per ben tre gare consecutive avevano vinto altri piloti senza riuscire neanche lontanamente a raggiungerlo in classifica?! E, aggiungo, non solo in due volte era arrivato soltanto secondo, ma addirittura una volta era perfino arrivato quarto! E in una di queste occasioni non era partito in prima fila!! Per non parlare del fatto che su dodici gare ne ha vinte appena sette e ce n'è stata ben una (la stessa in cui è arrivato quarto - N.d.LadyB) in cui è stato surclassato dal suo compagno di squadra, il pluricampione del mondo nonché fenomeno incontrastato Webber. [Parodia degli intrattenitori e opinionisti da bar.]
    Mentre mi chiedo perché mi sono messa a divagare mi torna in mente un dettaglio non irrilevante: stavo facendo il commento al gran premio d'Italia, non declamando verità ineluttabili, quindi direi che è il caso di tornare in topic.
    La cosa più evidente, per tornare alla Q2, è che le Williams, le Sauber e la Toro Rosso superstiti sono i team che rischiano di piazzarsi peggio. Stranamente è proprio così, e il diciassettesimo tempo va a Kobayashi, che nelle prime sette gare è sempre andato in zona punti, anche se poi nel GP inaugurale lui e il compagno di squadra vennero squalificati [CIT. Mazzoni in ogni qualifica e in ogni gara - prepariamoci a questo tormentone da qui fino a fine novembre... chissà, magari il prossimo anno non lo ripeterà più quindi vediamo di non perdercelo nemmeno una volta, ora che ne abbiamo la possibilità].
    In ottava fila davanti a Kobayashi si piazzano quindicesimo Perez e sedicesimo Buemi, mentre le Williams si impossessano della settima fila, con Barrichello che sta davanti a Maldonado di meno di un decimo. Sarà anche meno di un decimo, okay, però... chi è dietro di un decimo, sta davvero sempre surclassando il compagno di squadra come vogliono farci credere?
    ...Fine delle riflessioni personali: Di Resta è in topten provvisoria, quando manca poco alla fine della Q2, ma arriva una provvidenziale gufata di Mazzoni e il pilota scozzese della Force India si ritrova immediatamente undicesimo, con accanto a lui il compagno di squadra Sutil, dodicesimo.

    Si passa a questo punto in Q3, con le Redbull che sembrano volare, anche se uno dei due piloti continua a farla volare meglio rispetto all'altro, le due McLaren decisamente competitive, le due Ferrari che confermano di essere la terza forza del mondiale, le due Mercedes che sembrano migliorate negli ultimi tempi nonché le due Lotus Renault, che sembrano promettere bene, per il momento.
    Stranamente quella Redbull che sembrava in chissà quali difficoltà per il semplice fatto che aveva vinto finora soltanto sette gare su dodici ha conquistato la tredicesima pole position in tredici gran premi, e per il momento nulla fa pensare che non riesca a ottenerle tutte, da qui fino alla fine della stagione, ha conquistato nuovamente la vetta della classifica, inutile o quasi dire che è stato Vettel a conquistare la pole e che Webber, decisamente, è stato lievemente meno brillante, nonostante sia chiaro e cristallino come la luce solare che tra i due il vero fenomeno è Webber, che se finora non ha dimostrato il suo potenziale è perché la Redbull fa vincere Vettel a sue spese (non si capisce come mai allora Webber non abbia dato prova del suo essere così fenomenale prima di finire in Redbull oppure prima che in RB ci arrivasse Vettel) e perché i problemi al kers gli impediscono di dare il massimo (infatti quando non esisteva il kers nessuno vinceva le gare)... insomma, se alla Redbull facessero le cose così come dovrebbero farle, Webber a quest'ora avrebbe già vinto almeno una decina di titoli, qualcuno osa forse metterlo in discussione? Webber è uno dei piloti più promettenti di sempre e nonostante abbia già trentacinque anni nessuno si è ancora sognato di definirlo un vecchio, nonostante Button che ha quattro anni meno di lui sia visto come un pilota estremamente anziano e prossimo al ritiro.
    Ma del resto se c'è gente che sostiene che Irvine è un fenomeno e Schumacher un incapace che ha vinto titoli rubandogli un'infinità di vittorie (e qui mi verrebbe da chiedermi come sia possibile, dato che Irvine era generalmente dietro a Schumacher di svariate posizioni, che Schumacher non ha vinto nessun titolo all'epoca in cui lui e Irvine erano compagni di squadra, e quant'altro) perché sconvolgermi adesso? Dire che Vettel è al livello in cui è stato Schumacher quando era all'apice della sua carriera sarebbe eccessivo, ma non mi sembra altrettanto eccessivo, se dovessi decretare chi è stato migliore tra Irvine e Webber, che non propenderei affatto per l'ex ferrarista dai capelli decolorati (anche questa affermazione peraltro è scorretta: Irvine non si è mai decolorato i capelli quando era in Ferrari, l'ha fatto solo successivamente)... La valutazione avrebbe però esito esattamente opposto se dovessi decretare chi tra Irvine e Webber ha miglior gusto in fatto di donne. In questo caso Irvine vincerebbe di gran lunga.
    Ritorno alla realtà. "Lady B, perché diamine ti sei messa a parlare di Irvine?" Bella domanda! Ogni tanto mi sbucano fuori argomenti che non c'entrano nulla, dovrei candidarmi come aiuto-telecronista in Rai!
    Ero rimasta a Vettel che ottiene la pole position, giusto? Sì, proprio così. Segue Hamilton a completare la seconda fila, con Button terzo. Il dio dei ferraristi ottiene la quarta posizione, evitando stavolta di ritrovarsi davanti Renault o Toro Rosso (anche perché essendo le Toro Rosso già fuori mi sembrava estremamente improbabile... o per meglio dire matematicamente impossibile). In quinta posizione ritroviamo quindi Webber, finalmente, e non mi pare il caso di procedere a nuovi vaneggiamenti che coinvolgono lui e Vettel, quindi proseguo: in sesta posizione c'è Massa.
    Le ultime due file della top ten rimangono lì per Lotus Renault e Mercedes, con Petrov che si va a piazzare in settima posizione. Schumacher per una volta evita di rimanere lì in decima posizione, cosa peraltro facilitata dal fatto che Senna rimane a rigirarsi i pollici al box della Lotus Renault, per risparmiare un set di gomme e che quindi la decima posizione è sua. Nonno Schumiiii però sorprende tutti, compreso Rosberg: si piazza in ottava posizione, relegando al nono posto Rosberg.
    Le qualifiche sono finite fornendo un risultato tutt'altro che scontato, d'altronde chi avrebbe mai ipotizzato che Vettel potesse conquistare la pole position?! Nessuno sarebbe stato così pazzo da arrivare a ipotizzare che la Redbull conquistasse una nuova pole, no? Così come è pazzesco ipotizzare che un pilota che ha vinto soltanto sette gare su dodici, che nelle altre è arrivato sul podio in quattro occasioni e che ha ottenuto un quarto posto come peggior risultato stagionale possa vincere un titolo... ma non diciamo follie! L'unico che ha qualche possibilità di vincere il titolo è Liuzzi! Non si fa mai notare, ma è palese come la luce del sole che stavolta lo farà! ...E l'ha fatto, assicuro che l'ha fatto davvero!

    La domenica è una giornata abbastanza drammatica per me, motoristicamente parlando: alle 12,30 devo essere a pranzo con i miei genitori, i miei nonni e i miei zii a una sagra che c'è nel mio paese la seconda settimana di settembre, inizio a temere che ci sia un rischio piuttosto elevato di non essere a casa davanti al televisore per le 14,00. Il mio terrore si rivela fondato dal momento che a casa ci arrivo quando la gara è più o meno al sesto o al settimo giro, cosa che mi porta a perdermi la partenza. Ma non preoccupatevi, miei cari lettori, sono riuscita a rivedere il momento in cui Liuzzi è finalmente riuscito a farsi notare!

    Si- accendono- le- luci- rosse- sta- per- scattare- il- gran- premio- di- Monza- tredicesima- prova- del- mondiale! [CIT. Mazzoni] Scattano le vettureeeeeeeeeeeee! [CIT. Mazzoni] e il signore e padrone di Maranello, della Formula 1 e del mondo parte con lo stesso stile con cui partiva generalmente quando era in Renault (nel primo periodo in Renault, quello dei due titoli) ritrovandosi immediatamente in prima posizione.
    Dietro c'è un groviglio incredibile innescato da Liuzzi (che puntualmente darà la colpa a Kovalainen), ci sono vetture incidentate addirittura a metà schieramento, ma chi se ne frega! C'è Ferniiii in prima posizioneeeeeeeeeee! Ferniiiiiiiiiiii! Ferniiiiiii my loveeeeeeeee! FERNIIIIIIIIIIIIIIIIIII! Facci sognare Ferniiiiiiiii!
    Okay, non c'è solo Ferniiii, ma ci sono anche altri ventitré piloti in gara. O meglio, c'erano. Liuzzi ha dato vita all'incidente dell'anno, pare dopo una toccata con Kovalainen: è finito avanti, tagliando la chicane e andando a centrare le monoposto di Barrichello, Rosberg e Petrov che si trovavano abbondantemente più avanti, costringendo gli ultimi due che ho citato al ritiro e coinvolgendo nel caos anche diverse altre vetture, molti dei quali vagano per i prati (mi sembra di avere distinto qualche Force India, Renault, Williams e non so chi altro) per schivare questi qui incidentati. D'Ambrosio figura tra i ritirati dopo uno dei 53 giri totali, ma non saprei dire se si sia ritirato in seguito all'incidente al via oppure no, in tutta sincerità.
    Entra la safety car che rimane per tre o quattro giri e finalmente la gara riprende. Vettel non ha eccessive difficoltà a riprendersi la leadership superando Alonso che oppone ben poca resistenza, mentre Webber, che in effetti era da un po' che non combinava casini, prima tenta di superare Massa passandogli sopra, dopodiché con la vettura compromessa la cui ala anteriore si è incastrata di sotto, prosegue per la propria strada, almeno fino a quando, una curva più tardi, va a finire fuori andando a schiantarsi, dopo avere rischiato precedentemente di coinvolgere anche Kobayashi nell'incidente. Più tardi Massa dichiarerà che, se non ci fosse stato l'incidente con Webber, con conseguente perdita di posizioni, probabilmente sarebbe riuscito ad arrivare sul podio. Permane un mistero il come ci sarebbe riuscito, ma la mia interpretazione è questa: se Webber non avesse tamponato Massa, probabilmente avrebbe tamponato le vetture che gli stavano davanti e sarebbero state queste a precipitare nelle retrovie.

    Torniamo davanti: avevo dimenticato di dire che non era soltanto Alonso ad avere fatto un'ottima partenza, ma anche Schumacher non era stato da meno. Al momento Vettel è al comando e sta già staccando Alonso, seguono, per il momento a non troppa distanza, proprio Schumacher e Hamilton alle sue spalle.
    Sono loro due ad animare il gran premio per la prima metà. Hamilton è alle spalle di Schumacher già da parecchi giri e a un certo punto, notando che stranamente l'avversario non gli sta spianando la strada come si aspettava lui, in perfetto Ferniiii style si lamenta per l'accaduto:
    "C'è nonno Schumiiii che non mi lascia passare! Voglio superarloooooooo!"
    Nonno Schumiiii intercetta le sue parole.
    "Gigino, guarda che non sono doppiato!"
    Hamilton si rende conto improvvisamente di non essere Schumacher e che Schumacher non è Barrichello.
    "Nessuno si può permettere di starmi davanti! Fammi passare, io devo andare davanti a raggiungere il mio amico Ferniiiii!"
    Hammiii è sconvolto: nonno Schumiiii sta davanti.
    "Schumiiiiiiiiiiiiiii, tu dovresti essere squalificato a vita e chiuso in un ospizio insieme a tutti quelli della sua età!"
    Nonno Schumiiii, che per il momento pensa di non andare ancora all'ospizio, dove in futuro quando sarà il momento organizzerà gare su delle Panda con innestati i motori della Ferrari F248 insieme a Barrichello, Coulthard, De La Rosa e Villeneuve, altri vecchi decrepiti come lui, rimane davanti fischiettando per i fatti suoi, ignorando completamente le richieste di Hammiiii che gli domanda gentilmente di cedergli la posizione.

    La situazione si smuove intorno al tredicesimo giro: Hamilton centra il sorpasso su Schumacher, o almeno così pare. Mentre gli brillano gli occhi per avere portato a termine quell'opera, stranamente Schumacher oppone resistenza e si riprende la posizione.
    Nel frattempo Jenson il "paracarro" è ormai arrivato dietro ad entrambi ed è alle spalle del suo compagno di squadra, che attende il momento propizio per superarlo.
    Hamilton per il momento non si cura del fatto che Button non è in versione paracarro, nonostante non scenda neanche una goccia di pioggia e non ci sia rischio che venga a piovere, mentre Button lì dietro fischietta con aria indifferente fingendo di non essere in grado di superare una monoposto.
    Luigino ne approfitta per "citofonare" ai box:
    "C'è nonno Schumiiiiiiiiii che mi sta ostacolando! Da qui non riesco a prendere il pupazzetto di Pikachu che ha appeso all'ala posteriore e che voglio andare a regalare al mio amico Ferniiii!"
    Dai box sono d'accordo con lui:
    "Hai ragione, Gigino, ti sta ostacolando, è da squalificare a vita!"
    "Se rimarrò qua dietro prima o poi mi raggiungerà Maldonado e mi verrà addosso!"
    Dal box della Mercedes raccomandano a Schumiiii:
    "Fai attenzione al pupazzo di Pikachu!"
    Schumiiii strabuzza gli occhi: "Hammiiii non mi porterà via il pupazzo di Pikachu proprio ora, dopo tutta la fatica che ho fatto per rubarlo a Rosberg!"
    Button, più indietro, è estasiato: il pupazzo di Pikachu lo vuole lui!

    Puntualmente dopo tre giri di tentativi finalmente Hamilton è sul punto di compiere il sorpasso ma... niente da fare, ha un lievissimo fuori pista, ne approfitta Button, che lo sfila in un nanosecondo e che nel nanosecondo successivo ne approfitta per superare Schumacher. Non è chiaro che cosa ne sia stato del pupazzo di Pikachu.
    Sconvolto dall'affronto Hamilton ritenta il sorpasso su Michael, stavolta ce la fa. Il pupazzo di Pikachu era ancora lì, ma Hamilton nella concitazione non riesce ad impossessarsene. Button nel frattempo è già lontano.

    Iniziano i primi cambi gomme e... all'uscita dai box Hamilton è nuovamente dietro a Schumacher! Quando quest'ultimo accenna a difendersi anziché spianargli la strada Hamilton naturalmente sfodera tutto il suo Ferniii-style mettendosi in comunicazione con i box, lamentandosi che Schumacher gli ha tagliato la strada due volte (cosa che pare sia stata vista solo da lui) e che è da penalizzare. Perché ovviamente è così che si recuperano posizioni: aspettando che i piloti davanti vengano squalificati!
    Al ventisettesimo giro finalmente Hamilton completa il sorpasso definitivo, mentre Vettel, Alonso e Button sono naturalmente lontani anni luce.
    Il Grande Vecchio è inorridito:
    "Ehi, Gigino, restituiscimi immediatamente il mio amato Pikachuuuuuuuuuu!"
    "Te lo scordi! Voglio regalarlo a Ferniiii in segno d'amore, non te lo restituirò mai!"
    "Allora io ti farò il malocchio e da adesso in poi finirai addosso a Maldonado in ogni singola gara!"
    "Ma non c'è bisogno di farmi il malocchio: già di nostro io e Maldonado ci scontriamo ad ogni gran premio! Siamo attratti come due calamite! Maldiiiii, dove sei? Perché non sei ancora venuto a tamponarmi?!"

    Maldonado non gli risponde e così Hammiiii si lancia a caccia di Ferniiii, che però è piuttosto lontano e che anzi, per il momento è ancora in seconda posizione, a una distanza sempre più abissale da Vettel, con la distanza di Button nei suoi confronti che si rivela sempre meno abissale.
    Schumacher naturalmente non continua sugli stessi tempi di Hamilton ma è palesemente più lento. Ciononostante non posso fare a meno di osservare due cose:
    > la Mercedes è decisamente più prestante rispetto a qualche mese fa;
    > Schumacher è decisamente più prestante rispetto a qualche mese fa.
    Faccio un respiro profondo e aggiungo una terza annotazione:
    > questo accade per il momento e non c'è alcuna prova a supporto del fatto che questa situazione (specie la seconda che ho citato) perduri nel tempo.

    La gara prosegue con pochi colpi di scena, con Sutil e le due Sauber che si ritirano nel frattempo, con Massa che ha rimontato diverse posizioni rispetto a quella dove era precipitato all'inizio con l'incidente con Webber e si ritrova sesto, a una considerevole distanza da Schumacher che è a una distanza ancora più considerevole dai piloti che gli stanno davanti.
    Vettel è naturalmente ancora leader, mentre Alonso vede Button sempre più vicino: al 36esimo giro l'inglese riesce a superare il pilota della Ferrari e, una volta che si è appropriato della seconda posizione, prosegue staccando Alonso nei giri successivi, con Vettel ormai troppo lontano per essere raggiunto.
    Nel frattempo Alguersuari si è installato stabilmente in settima posizione e, nonostante in telecronaca venga fatta notare la sua buona posizione, questo per una volta non gli provoca il benché minimo danno: la gufata mazzoniana sulle Toro Rosso generalmente ha effetto immediato, ma miracolosamente Jaime (Alghersari - Alghersauri - Alghersauro - CIT. telecronisti Rai) rimane lì ed è chiaro e cristallino come la luce del sole che non ha la benché minima intenzione di schiodarsi da quella posizione. La micidiale gufata non ha effetto nemmeno nel momento in cui viene notato che i piloti che al momento seguono in top ten sono Di Resta con la Force India, Buemi con la Toro Rosso e Senna con la Lotus Renault: la cosa è sorprendente... sono tutti soggetti abbastanza propensi a soccombere sotto l'incredibile effetto delle gufate nei loro confronti che avvengono in telecronaca ogni volta in cui lo staff Rai si ricorda della loro presenza.
    Questi quattro piloti sono tutti già doppiati così come quelli che seguono. Oh, che cosa intelligente che ho detto! Nessuno ci arrivava, se non lo specificavo io, che quelli dietro ai doppiati erano doppiati a loro volta!! È un'osservazione molto perspicace la mia!
    Torniamo a Buemi. Cioè, chiaramente intendevo dire passiamo a Buemi, dal momento che costui non era il protagonista assoluto un attimo fa, ma semplicemente co-protagonista insieme ad altri della top ten. Il suo nono posto non era saldo come sembrava inizialmente, in quanto Bruno Senna gli era ormai negli scarichi. Miracolosamente il centratore ufficiale delle Toro Rosso è riuscito non solo a rimanergli dietro senza centrargli in pieno, ma a un certo punto perfino a superarlo senza centrarlo in pieno.

    Questo è stato l'ultimo cambio di posizioni in top ten, in quanto Hamilton, sempre più vicino ad Alonso, non ha potuto fare niente per superarlo e la cosa l'ha piuttosto deluso!
    "Ferniiii, Ferniiii, perché non mi lasci passare?!"
    Ferniiii fischietta, fingendo di non sentirlo.
    "Guarda, sono venuto a portarti il pupazzo di Pikachu che Schumacher aveva portato via a Rosberg!"
    Ferniiii continua a fischiettare, fingendo di non sentirlo.

    Hamilton non può fare altro che transitare sul traguardo in quarta posizione, alle spalle del suo amico inseparabile Alonso, staccato di appena mezzo secondo. Naturalmente i primi due a passare sotto la bandiera a scacchi sono stati Vettel e Button. A seguire, dopo Alonso e Hamilton, c'erano Schumacher e Massa ancora a pieni giri e poi, a chiudere la top ten, Alguersuari, Di Resta, Senna e Buemi.
    Doppiate di un giro sono anche le due Williams in undicesima (Maldonado) e dodicesima (Barrichello) posizione, mentre seguono, doppiati di due giri Kovalainen e Trulli con le Lotus Made in Malesia (il tredicesimo posto di Kovalainen non è un record assoluto, in quanto in una precedente gara si era classificato comunque in quella posizione - ma comunque non erano mai arrivate una tredicesima e una quattordicesima) e poi la Virgin di Glock in quindicesima e ultima posizione. Ricciardo, che si era prima ritirato a inizio gara e poi era stato rimandato in pista, chiude non classificato a 14 giri dal leader.

    Il giro più veloce l'ha ottenuto Hamilton non appena Mazzoni ha detto che Vettel stava per realizzare un grand chalem (pole, vittoria, giro più veloce e gara condotta in testa dall'inizio alla fine), dimenticandosi che Vettel non aveva condotto la gara in testa dall'inizio alla fine, in quanto il leader durante i giri della safety car era Alonso.

    Riassumendo, il risultato è questo:
    1) Vettel (Redbull), 2) Button (Mclaren), 3) Alonso (Ferrari), 4) Hamilton (Mclaren), 5) Schumacher (Mercedes), 6) Massa (Ferrari), doppiati di 1 giro 7) Alguersuari (Toro Rosso), 8) Di Resta (Force India), 9) Senna (Lotus Renault), 10) Buemi (Toro Rosso), 11) Maldonado (Williams), 12) Barrichello (Williams), doppiati di 2 giri 13) Kovalainen (Team Lotus), 14) Trulli (Team Lotus), 15) Glock (Virgin), NC Ricciardo (HRT), Ritirati: Perez (Sauber), Kobayashi (Sauber), Sutil (Force India), Webber (Redbull), D'Ambrosio (Virgin), Petrov (Lotus Renault), Rosberg (Mercedes), Liuzzi (HRT).
    Quest'ultimo viene penalizzato per l'incidente in partenza con la retrocessione di cinque posizioni sulla griglia di partenza del gran premio di Singapore.

    Classifiche:
    PILOTI: 1) Vettel 284, 2) Alonso 172, 3) Button 167, 4) Webber 167, 5) Hamilton 158, 6) Massa 82, 7) Rosberg 56, 8) Schumacher 52, 9) Petrov 34, 10) Heidfeld 34, 11) Kobayashi 27, 12) Sutil 24, 13) Alguersuari 16, 14) Buemi 13, 15) Di Resta 12, 16) Perez 8, 17) Barrichello 4, 18) Senna 2, 19) Maldonado 1.
    TEAM: 1) Redbull 451, 2) McLaren 325, 3) Ferrari 254, 4) Mercedes 108, 5) Lotus Renault 70, 6) Force India 40, 7) Sauber 35, 8) Toro Rosso 29, 9) Williams 5.

    Il prossimo commento al gran premio di Singapore è quasi completamente completato (l'ho scritto nell'immediato, anche se non avevo ancora completato questo), soltanto un po' da perfezionare, non appena l'avrò fatto provvederò a renderlo di dominio pubblico. In quel commento non troverete nemmeno una volta l'espressione "chiaro e cristallino come la luce solare", di cui ho abusato in questo commento.
    Per ora è tutto, da Lady B un cordiale saluto.


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    Scritto da Lady B « per GrandPrixPassion e LaF1vistaDaNoi.
     
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    Campionato 2011 – capitolo 14
    Gran Premio di Singapore

    sing11
    Singapore by night



    Marina Bay
    23-24-25 settembre 2011


    Un cordiale saluto da Lady B ai miei cari lettori, il quattordicesimo appuntamento del mondiale di Formula 1 si svolge a Singapore a Marina Bay, uno scenario suggestivo dove svetta una ruota panoramica con 28 cabine, che percorre un giro in una quarantina di minuti e che un tempo girava in senso antioriario, mentre oggi gira in senso orario [CIT. Mazzoni], dove le qualifiche avvengono alle 22.00 e la gara scatta alle 20.00. Il circuito è illuminato artificialmente e il giorno in cui arriva la bolletta della luce gli organizzatori del gran premio rischiano di cadere in depressione.
    Sebastian Vettel è in testa alla classifica con 112 punti di vantaggio sul meglio piazzato dei suoi inseguitori, Fernando Alonso, se il suo vantaggio arriverà a 125 punti dopo la gara sarà matematicamente campione del mondo. Finora sono stati otto nella storia della Formula 1 i piloti che, nell'anno successivo al loro primo titolo mondiale ne hanno vinto un secondo [CIT. Mazzoni, io ne conto soltanto sei ma fa niente...], se domani Vettel vincesse il titolo diventerebbe il più giovane due volte campione del mondo. In teoria lo diventerebbe anche se vincesse il titolo tra due mesi in Brasile, ma non fa nulla.
    La gara si svolgerà il 25 settembre, che peraltro è l'anniversario del 25 settembre 2005, un giorno in cui i ferraristi di mezzo mondo decretarono "il pilota che ha vinto il mondiale oggi l'ha vinto solo per pura fortuna" e che il 30 settembre del 2009 cambiarono idea in proposito.
    Dalle prove libere emergono distacchi notevoli tra i team di testa e i team inseguitori, si nota come anche le Mercedes abbiano nette difficoltà a rimanere sui tempi di chi sta davanti a loro. Senza contare poi che il decrepito pilota di questa scuderia ha nette difficoltà a vederci non distinguendo il giorno dalla notte [ogni riferimento a frasi pronunciate da Mazzoni l'anno scorso è puramente casuale], e non si sa come non ci possa vedere dato che la pista è illuminata a giorno. Non si sa nemmeno come mai gente di quarantadue anni venga considerata come se ne avesse il doppio, ma questo è un dettaglio irrilevante di cui non importa che ci occupiamo ora.
    Ci sono sorprendenti novità: Kimi Raikkonen nei giorni scorsi ha visitato la sede della Williams, pare che sia tra i candidati ad occupare un posto in quel team il prossimo anno. Non si sa come un pilota che non gareggia se non con un ingaggio multimilionario possa essere accostato con una certa sicurezza a un team che ha una passione smodata per i piloti paganti, ma lasciamo perdere. Altri candidati per quel posto potrebbero essere Sutil (ce lo vedrei a fare coppia con Raikkonen, vista l'attrazione gravitazionale presente tra loro, che li porta irreparabilmente ad andare uno addosso all'altro qualora si ritrovino a stretto contatto durante una gara), che in Force India potrebbe essere sostituito da Hulkenberg, oppure un certo Bottas che ha vinto il campionato di GP3 [CIT. Mazzoni], mentre Barrichello spera che gli venga rinnovato il contratto (e lo spero anch'io, che se la Williams deve tenere uno tra lui e Maldonado si tenga Barrichello... anche se questo irreparabilmente provocherà un trauma per Hamilton, che non avrà più nessuno carico di desiderio di centrarlo in pieno ogni volta che gli si avvicina, un trauma tipo quello provato da Sutil quando Raikkonen ha lasciato la Formula 1).
    Il piccolo samurai giapponese Kamui Kobayashi che è sempre andato in zona punti in tutte le prime sette gare [CIT. Mazzoni, che si è sconvolgentemente dimenticato di aggiungere che poi in Australia le Sauber furono squalificate] ne ha ottenuti soltanto due nelle gare successive, mentre Alguersuari, che per la prima metà della stagione era visto come a rischio licenziamento, ha ottenuto buoni risultati negli ultimi due gran premi [CIT. Mazzoni] anche se in Belgio, quando ha ottenuto la sesta posizione sulla griglia di partenza, poi è stato centrato in pieno da Bruno Senna al via [CIT. Mazzoni] e quest'ultimo ha avuto accesso alla top ten per due gran premi consecutivi in Belgio e Italia [CIT. Mazzoni] cosa che non era mai avvenuta quando era alla HRT [CIT. Mazzoni]. A proposito di HRT, a causa dell'incidente di cui è stato protagonista al via del gran premio d'Italia, Liuzzi è stato penalizzato con un arretramento di cinque posizioni sulla griglia di partenza, che difficilmente potrà essere messo in atto in quanto è molto improbabile che Liuzzi riesca a mettersi dietro cinque avversari.

    Dopo che Mazzoni ha trascorso dieci minuti a narrare per filo e per segno la storia di ogni singolo monumento di Marina Bay aggiungendo quanto è stato speso per realizzarli, finalmente scattano le qualifiche. In Q1 l'andamento generale è più o meno il solito di sempre, con la probabilissima esclusione di tutte le sei monoposto dei "nuovi team", tenendo conto del fatto che nessuna vettura è rimasta ferma ai box e che quindi tutti gli altri nove team hanno speranze consistenti di riuscire a stare davanti a Lotus Made in Malesia, Virgin e Hispania Racing. Ma attenzione, Petrov è in difficoltà [CIT. Mazzoni], a proposito di Petrov il suo rinnovo con la Lotus Renault per la prossima stagione non è più sicuro [CIT. Mazzoni... ma Petrov non aveva il contratto per tutto il 2012?!] nel suo tentativo con le gomme soft rimane dietro a Kovalainen che provvisoriamente è in 18esima posizione e gli basterebbe superare un altro avversario per avere accesso alla Q2, ma non sempre capitano miracoli e quest'anno è già andato in Q2 ben tre volte, difficilmente gli capiterà altre (dopo la mia gufata prepariamoci a un ulteriore accesso di Kovaaaa in Q2 nel prossimo futuro). Strabuzzo gli occhi, rendendomi conto di un'ineluttabile verità: la Lotus Renault sembra inevitabilmente più lenta di Force India, Sauber, Williams e forse anche delle Toro Rosso. La cosa mi sembra alquanto scioccante, dato che fino a qualche gara fa era più o meno sullo stesso livello della Mercedes e tutto sommato mi pareva potesse ottenere dei piazzamenti quantomeno decenti fino all'altro ieri... e ora, mi dico, Petrov è dietro perfino a Kovalainen?!
    Ma con le supersoft le cose cambieranno, mi dico. Infatti mentre l'ultima fila diviene tutta HRT (con Ricciardo che ha surclassato Liuzzi, che di conseguenza essendo già ultimo non sarà retrocesso di alcuna posizione) e la penultima tutta Virgin (con Glock davanti a D'Ambrosio, ma forse non era necessario dirlo), le Lotus Made in Malesia vengono relegate in terzultima fila: Kovalainen 19esimo e Trulli 20esimo. È chiaro come la luce artificiale di Singapore – dove l’impianto elettrico è realizzato da un'impresa italiana [CIT. Mazzoni] – che la Lotus Renault è più veloce della Lotus Made in Malesia, ma è altrettanto lampante che non è veloce abbastanza per piazzare entrambe le monoposto in Q2. Ma era mai successo qualcosa del genere, quest'anno?! Intendo dire che entrambe le Lotus Renault rischiassero di precipitare già in Q1 e che l'unica ragione per cui una è arrivata in Q2 è che gli esclusi della Q1 sono soltanto sette? In questi frangenti in stile "ne resterà solo uno" Mazzoni è naturalmente profetico come al solito.
    La frase "Petrov sta migliorando" arriva circa un nanosecondo prima che Petrov rischi di uscire di pista, con il risultato che il suo tempo sembra essere compromesso. Ma niente paura, Petrov si classifica 17esimo, relegando Senna in 18esima posizione, quest'ultimo però è ancora in pista e rimane l'unico pilota a dover completare l'ultimo giro, anche se non sta migliorando [CIT. Mazzoni], osservazione piuttosto profetica, dal momento che una ventina di secondi più tardi Petrov riprecipita in 18esima posizione e lascia il suo ultimo saluto alle qualifiche di Marina Bay mentre il compagno di squadra prosegue.

    La Q2 sembra avere risultati abbastanza scontati fin da subito: Redbull, Mclaren, Ferrari e Mercedes hanno senza ombra di dubbio il potenziale per accedere alla Q3, mentre gli ultimi due posti della top ten coinvolgeranno probabilmente le Force India o le Sauber. A proposito di Sauber, Kobayashi, che nelle libere del venerdì è andato a sbattere, fa un errore molto simile e va a sbattere di nuovo, nella prima parte della Q2. Kobayashi, che finì contro le barriere in gara anche l'anno scorso [CIT. Mazzoni]... Ah, ricordo! Ma non era quella volta che, dopo che era andato a schiantarsi, una Virgin o una HRT che sopraggiungeva gli andò addosso così dal nulla?! Probabile... Ero convintissima che fosse capitato in Corea, ma evidentemente mi sbagliavo. La gara della Corea è quella in cui, non appena Mazzoni dichiarò che Vettel doveva fare attenzione all'usura del motore, Vettel si ritirò con il motore in fumo dopo due minuti, cosa che mi fece spalancare gli occhi, ma non quanto la gufata nei confronti di Schumacher nelle qualifiche in Belgio il mese scorso, dove non sono serviti due minuti per produrre effetti, ma soltanto dieci secondi contati.
    La qualifica viene interrotta per circa dieci minuti, nel corso dei quali mi pare di capire che il punto dell'incidente di Kobayashi non dovrebbe essere tanto lontano da quello dell'incidente di Nelsinho Piquet (il pilota che quando i muri lo vedevano iniziavano a tremare pregando di risparmiarli) nel 2008, reso celebre dallo scandalo del crashgate (perché se non ci fosse stato il crashgate naturalmente non sarebbe spiccato particolarmente nella carriera di Nelsinho, in cui spiccano invece le gare in cui non ha accennato neanche minimamente ad incidentarsi, che temo si possano contare sulle dita di una mano).
    Ma lasciamo da parte questo pilota celebre per l'innumerevole quantità di incidenti di cui fu protagonista e concentriamoci piuttosto sul proseguimento della Q2. Mentre l'esclusione di Koby è già matematicamente assicurata nel momento in cui è andato a impattare contro le barriere, auto-relegandosi in 17esima posizione, c'è da determinare chi saranno gli altri sei che abbandoneranno le qualifiche dopo questa sessione. Per alcuni la cosa sembra scontata, o meglio, quasi per tutti, soltanto le Force India e le Sauber sembrano essere in bilico tra la top ten e l'essere fuori top ten - o meglio, la Sauber di Perez, essendo Koby ormai fuori dai giochi. Infatti, in ottava fila, con rispettivamente il 15esimo e il 16esimo tempo, si piazzano Senna e Alguersuari, la Toro Rosso di Buemi si piazza in 14esima posizione davanti ai due, mentre le Williams ottengono un 12esimo e un 13esimo posto: Barrichello sta davanti a Maldonado, nonostante sia quest'ultimo il pilota che, a detta dei telecronisti Rai, ha quasi sempre battuto il compagno di squadra (ma non l'hanno detto in questa specifica occasione, per una volta), anche se a me è parso che almeno nella metà dei casi fosse proprio Rubens a stargli davanti. Ma non fa niente, dopotutto Barrichello ha già trentanove anni, quindi è a un passo dai quarant'anni, l'età in cui i piloti divengono incapaci di distinguere la luce dal buio e di destreggiarsi per le strade illuminate a giorno di Singapore.
    Il primo degli esclusi, con l'11esimo tempo, è Perez: a Mazzoni basta notare come il messicano si sia appropriato dell'ultima posizione della top-ten battendo Di Resta, che Di Resta completa il suo ultimo giro riprendendosi la propria posizione, facendo precipitare Perez fuori dalla Q3.
    Nel corso della parte conclusiva di questa sessione di qualifica, aggiungo, Hamilton ha avuto una foratura ed è ritornato ai box anzitempo, ma la cosa non ha toccato particolarmente il risultato in quanto appariva abbastanza evidente che i tempi ottenuti gli permettevano indiscutibilmente l'accesso alla Q3, a meno che negli ultimi due minuti le varie Sauber, Williams e company non si fossero trasformate in razzi spaziali, cosa che stranamente non è successa.

    Eccoci quindi al momento della Q3, in cui Mazzoni inizia immediatamente a sgolarsi, nell'osservare l'alternarsi in cima alla classifica dei piloti della McLaren, almeno fino al momento in cui Vettel non completa il proprio primo giro, piazzandosi stabilmente in prima posizione.
    Subito nella fase iniziale improvvisamente Hamilton e Massa si dimenticano che la gara è il giorno dopo e Hamilton, che è uscito dai box dietro a Massa, tenta il sorpasso nei confronti del brasiliano che si oppone. Hamilton riesce finalmente a completare il sorpasso, segno che Massa in quel momento non è posseduto da Maldonado, se no sarebbe finita con un incidente. A proposito del sorpasso di Hamilton su Massa, viene accreditata come la causa per cui Massa nel giro successivo ha fatto un errore durante il proprio giro veloce, rientrando ai box. Naturalmente non si sa per quale motivo la causa dovrebbe essere Hamilton che non c'entrava nulla, ma dal momento che non si sa neanche che cosa sia capitato a Massa, dato che non ci è stato mostrato né in diretta né in replay direi che possiamo soprassedere.
    In ogni caso Massa non gradisce la manovra di Hamilton, quindi si può immaginare che abbia trascorso il giro successivo citofonando ai box a Rob Smedley. Si può ipotizzare che la conversazione tra il pilota e il suo ingegnere sia stata la seguente:
    "zzz... zzz..."
    "Well done, sunshine!"
    "zzz... zzz... ehi, io stavo dormendo in pista ed è arrivato Hammiiii che mi ha superato! Mi ha rubato il mio orsacchiotto di peluche che porto sempre a dormire insieme a meeeee!"
    "Felipe baby, stay cool! Se vieni ai box ti do il pupazzo che ti volevo regalare il prossimo Natale..."
    "Sììììììììì! Che bello, un nuovo pupazzo! Non vedo l'ora di appenderlo all'alettone posteriore!"
    "Sapevo che ti sarebbe piaciuto! è un pupazzo di Winnie the Pooh!"
    "Bellissimooooooo! *-* Vengo subitooooooo!"

    In Mercedes e in Force India non sono ancora usciti dal box, nel frattempo, mentre la fine della Q3 lentamente si avvicina. Rosberg è l'unico ad andare in pista, mentre Schumacher e i due piloti della Force India rimangono ai box per risparmiare un set di gomme, tanto è chiaro e lampante come la luce dei lampioni di Marina Bay che non possono competere con Redbull, McLaren e Ferrari per le prime tre file. Segnalo infatti che al momento in cui riesce a completare il giro Massa si piazza stabilmente in sesta posizione dietro al compagno di squadra Alonso che è quinto, con Rosberg che poi conquista il settimo tempo. Dietro vengono classificati automaticamente Schumacher, Sutil e Di Resta.
    Hamilton nel frattempo è costretto a rimanere ai box per un problema tecnico, ragione per cui l'unico tempo da lui registrato è stato quello del suo primo e unico tentativo. Al momento è in seconda posizione, ma all'improvviso Webber riesce ad andare ad affiancare Vettel in prima fila, con Button che successivamente ottiene la terza posizione. Di conseguenza il risultato è: Vettel, Webber, Button, Hamilton, le Ferrari, le Mercedes e le Force India.
    E dopo questa cronaca delle qualifiche vi saluto cordialmente: l'appuntamento con la gara è a domenica 25 settembre alle ore 14,00 o meglio, nel prossimo paragrafo.

    Buona domenica ai miei cari lettori da Lady B, è giunto il momento della gara nella suggestiva notte di Singapore, che ci riserverà inquadrature suggestive di eventi suggestivi. Ricordo a tutti che il circuito si percorre in senso antiorario, che Sebastian Vettel parte dalla pole position, che a fianco a lui scatterà Webber e se Vettel a fine gara avrà almeno 125 punti di vantaggio su tutti i suoi avversari sarà campione del mondo.
    Mazzoni mi lascia scioccata quando anziché urlare parlando a raffica "si accendono le luci rosse!" osserva pacatamente "si stanno accendendo i semafori". Fortunatamente supero agevolmente lo shock quando esclama "scattano le vettureeeeeeeeeeeeeeee!" Quella che scatta meno di tutte è stranamente quella di Webber, che puntualmente perde un paio di posizioni; ne approfitta Button che si piazza in seconda posizione, mentre segue una Ferrari, Mazzoni è esaltato dalla cosa ma non abbastanza per specificare che si tratta di Alonso. Complice il fatto che anziché il suo casco azzurro porta un casco dorato strabuzzo gli occhi cercando di distinguere sulla TV di mia nonna chi sia (non che ce ne sia bisogno: non sta scendendo una tempesta di neve quindi probabilmente si tratterà di Ferniiii, il nostro dio). Fortunatamente mia nonna ha sostituito l'anno scorso il suo 15 pollici o quello che era con un televisore che si possa guardare anche senza disporre di un binocolo, cosicché riesco a vedere abbastanza platealmente che il ferrarista più arretrato ha il casco verde brillante, quindi si tratta di Massa. Dato che in pista non ci sono due Massa, ma Massa e Alonso, suppongo che il pilota in terza posizione sia Alonso. Stranamente la mia osservazione è azzeccata ed effettivamente lo è veramente. Avevate qualche dubbio?
    In partenza intanto non si sa bene cos'abbia combinato Ricciardo, si sa solo che riesce a raggiungere i box con notevoli difficoltà e che proprio quando pensavo che si fosse ritirato ho notato che nell'ordine che passava in sovrimpressione figurava come ultimo doppiato di un giro. Tutta la gara successivamente l'avrei passata tenendo un occhio alle posizioni che scorrevano (un'ottima innovazione, peccato che devo stare a un metro e mezzo dalla TV per riuscire a leggerla, nonostante abbia un 32 pollici), perché naturalmente la regia non sarebbe stata così accorta da inquadrare quello che accadeva dalla decima posizione in poi.
    Nel frattempo, tornando alla partenza, Webber è quarto, seguito da Massa, Rosberg, Schumacher, Hamilton, Sutil e Di Resta, segno evidente che non è stato Webber quello che è ha perso più posizioni di tutti in partenza, dato che Hamilton ne ha perse ben quattro. La gara prosegue con Hamilton che riesce a liberarsi delle Mercedes mentre io sono per strada nel breve tragitto che separa casa di mia nonna dove ho iniziato a guardare la gara da casa mia.
    Intanto i distacchi sembrano farsi abbastanza abissali davanti, con Vettel che si sta involando verso un'altra vittoria assicurata, casomai qualcuno avesse avuto dei dubbi. Anche Button sta staccando notevolmente i piloti che lo seguono e anche Alonso si difende, almeno per il momento.

    Per una decina di giri la situazione è calma, non accade nulla di sconcertante a parte il ritiro di Glock che è andato a sbattere da qualche parte, ma poi ecco che le Ferrari iniziano ad essere in difficoltà e che le posizioni di Alonso e Massa sono sempre meno consolidate: Webber si avvicina sempre più allo spagnolo, mentre Massa è ormai tallonato dal pilota della McLaren. La situazione si evolve da un lato con Webber che centra il sorpasso sulla Ferrari di Alonso, mentre dall'altro Hamilton centra il retrotreno della vettura di Massa, probabilmente portando via con sé anche il pupazzetto di Winnie the Pooh che si presume sia appeso all'ala posteriore.
    Massa naturalmente è sconvolto.
    "Come ti permetti, Hammiiii, di rubarmi il pupazzo che mi ha regalato il mio Rob?!"
    "E tu come ti permetti di non essere Maldonado? Volevo incidentarmi con lui, non con te!"
    "Pagherai per quello che hai fatto! Il gufo di Interlagos ti guferà su mio incarico!"
    "Il gufo di Interlagos mi guferà?! E allora tu verrai gufato da Mazzoni!"
    Di fronte a questa maledizione lanciata da Hamilton, Massa sbianca completamente.
    Ah, no, forse è sbiancato completamente per via di una gomma forata e del fatto di dover percorrere praticamente un giro intero per rientrare ai box. Anche Hamilton non è uscito illeso dall'incontro ravvicinato del terzo tipo con il pilota della Ferrari: ha l'ala anteriore danneggiata e rientra successivamente ai box per sostituirla.
    Intanto Massa dopo un secolo sopraggiunge ai box con una ruota completamente distrutta, dove presumibilmente si lamenta per il fatto che Hamilton gli ha portato via Winnie the Pooh.
    Successivamente Hamilton viene penalizzato con un drive through, nel corso del quale si presume che abbia anche restituito, mentre passava davanti al box della Ferrari, il pupazzetto sottratto a Massa. Presumibilmente Rob Smedley a quel punto ha comunicato a Felipe: "Felipe baby, al prossimo pitstop ti risistemiamo il pupazzetto!"
    Massa è felice all'inverosimile.
    "Sììììììììì! Il pupazzetto di Winnie the Pooh! *-* zzz... zzz..."
    Una volta accertato che potrà riavere ciò che aveva perso poco prima, Felipe può riprendere a dormire tranquillamente.

    Dopo questa mia versione estremamente suggestiva vediamo però di tornare alle cose serie: Massa e Hamilton sono precipitati intorno alla ventesima posizione, dietro di loro ci sono soltanto un paio di monoposto dei nuovi team (una Virgin e le HRT, se non vado errata... sì, sicuramente loro, dato che Glock si era già ritirato da un po'), oltre che la Lotus Renault di Senna che pare avere fatto un pitstop di durata interminabile subito seguito da un altro, ma non sappiamo il perché.

    Nel frattempo è da notare come le posizioni delle Force India siano incredibilmente avanzate, insomma, la top ten del sabato non è stata un semplice abbaglio: Sutil e Di Resta sembrano essere in grado di resistere perfettamente nella top ten e ad un certo punto Di Resta, con gomme dalle performance più elevate rispetto a Sutil (che poi rientrerà ai box per un'ulteriore pitstop) supera il compagno di squadra portandosi provvisoriamente, se non erro, in quinta posizione.
    Hamilton, finito indietro dopo la penalità, ha a finalmente che fare con Kobayashi e ne approfitta per "citofonare" ai box e prorompere in varie lamentele:
    "Ma come?! Io devo stare qui in una posizione che sarebbe adeguata al massimo per Maldonado e devo stare dietro al piccolo samurai giapponese? È assurdo! Questa gente dovrebbe farmi strada immediatamente."
    "Eh, Hammiiii, se ti mettessi in testa che non si rubano i pupazzi di Winnie the Pooh agli avversari non saresti finito lì."
    Hammiiii fischietta tra sé e sé.
    "Che hai detto?"
    "Niente, ma non rubare nessun pupazzo a Maldonado quando avrai a che fare con lui!"
    "L'avevo fatto nelle qualifiche l'altra volta e lui per vendicarsi mi ha buttato fuori! Viviamo in un mondo ingiusto... Io dovrei stare davanti! Non è giusto che Koby mi stia davanti allo stesso modo in cui Di Grassi aveva provato di stare davanti al mio amico Ferniiii l'anno scorso a Montecarlo!"


    Altro fatto curioso che capita nel corso della gara riguarda Trulli: dopo essere risalito fino alla dodicesima posizione, seppure senza pitstop, ha la sfortuna che i telecronisti se ne accorgano. Infatti subito dopo la sua prima sosta ne deve fare un'altra. Mazzoni osserva che potrebbe esserci stato qualche problema al pitstop, forse nel rifornimento. WHAT?!?!?!?! Rifornimento?! Ma non sono stati aboliti i rifornimenti alla fine del 2009?!?!?!?!?!
    Successivamente arriva comunque la spiegazione del perché un secondo pitstop ed è Stella Bruno a fornirla: dopo essere rientrato in pista, Trulli ha forato una gomma mentre veniva tamponato dalla Redbull di Alguersuari. Ma come?! Alghersauri-Alghersauro-ecc... guida la Redbull? Questa novità la ignoravo! Allora per che scuderia corrono Vettel e Webber?!

    Torniamo a noi, o meglio, torniamo alla narrazione dei fatti più suggestivi. Per quanto riguarda le posizioni di testa, Vettel è leader, seguito a una notevole distanza da Button. Terzo finisce per piazzarsi Webber, parecchi secondi più indietro, e Alonso, in quarta posizione, perde terreno nei confronti del pilota della Redbull.
    Seguono le due Force India, a una considerevole distanza, dopodiché, dopo i pitstop, Rosberg, Perez (che la scorsa settimana ha fatto un test sulla Ferrari F60 - CIT. Mazzoni - e che fa parte del programma dei giovani piloti della Ferrari - CIT. Mazzoni) e Schumacher.
    È proprio la vicinanza di questi tre piloti a innescare l'episodio che per certi versi cambierà la gara. Proprio mentre sono uscita dal salotto per andare in bagno, avviene il fatto e quando ritorno davanti alla TV non mi resta che guardare il replay: mentre Rosberg era in lotta con Perez ha fatto un errore, che ha portato il messicano a rallentare. Schumacher che era dietro non ha rallentato abbastanza e, dopo avere utilizzato la monoposto di Perez come rampa di lancio, è decollato andando a impattare contro le barriere e disperdendo in pista una serie di detriti tale che l'unica soluzione possibile era l'intervento della safety car. Insomma, dopo due ottime gare non mi illudevo che la scia proseguisse così a lungo, però speravo almeno che la sua propensione alla ca**ata si fosse affievolita di recente.
    Durante la neutralizzazione della safety car stranamente Mazzoni non ne approfitta per narrare episodi che non c'entrano nulla né tanto meno per elencare tutti i piloti che frattanto hanno effettuato il cambio gomme, ma forse tutto sommato era meglio: sfrutta tutto il tempo possibile per ripetere almeno sette o otto volte la dinamica dell'incidente, evitando spesso di fare il nome di Schumacher, dato che evidentemente non è abbastanza lungo, e denominandolo puntualmente ogni volta "sette volte campione del mondo". Poi la safety car, dopo un tempo che mi pare abbastanza considerevole, forse dovuto al fatto che i giri (61 in totale) vengono percorsi in oltre 1 minuto e 50 secondi, finalmente abbandona la pista e la gara riprende, con distacchi annullati. Vettel, che ha dietro di se una certa quantità di doppiati, è già dopo un istante lontano un miglio dagli avversari, dopo un giro se non sbaglio ha già sei secondi di vantaggio su Button. Dietro i distacchi iniziano a farsi elevati, forse non per Hamilton che finalmente decide di dare una svolta alla propria gara andandosi a ripassare uno dei principi della forza di gravità: "per sorpassare un avversario lo si fa alla sua destra o alla sua sinistra, non passandogli per di sopra". Non ha difficoltà ad apprendere la cosa e finisce con il superare parecchie monoposto (nel frattempo non era più ventesimo, anche perché molti degli avversari che aveva davanti da tempo immemore erano rientrati ai box), tra cui quella di Massa - a cui probabilmente tenta di sottrarre di nuovo il pupazzo, facendo sì che Massa si svegli di soprassalto per un istante e che faccia in tempo a vederlo mentre si allontana - e arrivando successivamente ad artigliare la quinta posizione dopo avere sorpassato anche le Force India.
    Successivamente Schumacher viene intervistato da Stella Bruno e, naturalmente, essendosi ritirato è in perfetto atteggiamento da ritiro. È d'uopo una piccola precisazione: nonno Michael, al momento delle interviste, appare in modo completamente diverso in caso di risultato buono o accettabile e di ritiro. Nel primo caso risponde col sorriso sulle labbra a qualsiasi domanda gli venga posto dalla mitica Stellona, parlando in maniera più o meno comprensibile come se avesse avuto Flavio Briatore come insegnante di italiano. In caso di ritiro invece farfuglia e si mangia le parole, in modo tale che non si capisce un'acca di quello che sta dicendo. Se poi ci si aggiunge Stella che gli domanda se ha riportato conseguenze nell'incidente... Michael, ci pensi tu a ricordarle che i piloti infortunati generalmente non se ne stanno a parlare con le giornaliste che non sanno l'inglese?

    Nelle retrovie, intanto, avviene un confronto serrato tra la Lotus Malese e la Lotus Renault (che rischia di dover cambiare nome il prossimo anno e che forse perderà i motori Renault - CIT. Mazzoni), di cui posso rendermi conto soltanto sgranando gli occhi nel leggere i distacchi. Fino alla scorsa gara in un confronto tra i due team la Lotus Renault ne sarebbe uscita senza dubbio vincitrice e, anzi, non si sarebbe neanche parlato di un confronto diretto, in quanto la Lotus malese sarebbe stata decisamente più indietro. La situazione si è drammaticamente evoluta diversamente: Kovalainen, in una gloriosa sedicesima posizione doppiato di un giro, si ritrova a tenersi dietro nientemeno che entrambe le Lotus Renault di Petrov e di Senna, rispettivamente diciassettesimo e diciottesimo e anzi, sembra che di tanto in tanto addirittura riesca a guadagnare qualche centesimo. La cosa mi ha lasciata completamente sbalordita: le Lotus Renault non erano scomparse nel nulla come credevo, ma esistevano ancora! Mi sono detta: adesso Petrov supera Kovalainen e gli urla dietro "I'm faster than youuuuuuuu!" Come no! Semmai erano tutti gli altri piloti che si giravano verso Petrov e gli dicevano "I'm faster than you!" Drammaticamente il pilota russo sembra essere completamente incapace di superare Kovalainen e purtroppo non interviene in suo aiuto la legge del caso, la stessa legge del caso che ogni tanto fa incendiare la monoposto del finlandese che a causa dello shock si mette in testa di essere un pompiere e si fa passare un estintore per spegnere le fiamme (ogni riferimento a Singapore 2010 è puramente casuale, chiaramente). Io, che non so perché, qualche giorno fa mi ero messa in testa che senza dubbio Petrov sarebbe arrivato tra le prime posizioni quest'oggi, inizio a rendermi conto che Petrov è in diciassettesima posizione e che da lì difficilmente si schioderà e in quella posizione tale e quale arriverà al traguardo. Il presunto serial killer centratore di Toro Rosso però evidentemente non è d'accordo con me sul fatto che Petrov arriverà diciassettesimo al traguardo e dopo tre o quattro giri lo supera. Ma Petriiii, che caspita mi stai combinando?! Meno male che quest'anno Alonso il mondiale già non lo vince di suo, perché se dovevo stare ad aspettare che facesse qualcosa Petrov facevo in tempo a diventare vecchia come un certo pilota della Mercedes!
    Le Lotus Renault puntualmente riprendono a posizioni invertite ad arrancare dietro alla Lotus Made in Malesia di Kovalainen, fortunatamente senza che Mazzoni si accorga di tutto ciò provvedendo a lanciare gufate, finché finalmente la situazione si sblocca dopo quello che mi pare un secolo, con Senna che dopo tipo un quarto d'ora riesce a superare Kovalainen. Immagino che anche Petrov farà lo stesso, anche se ovviamente ho smesso di contare su un suo arrivo in top ten già da un'ora buona, ma questa mia speranza va in fumo come accadrà poco prima della fine della gara al motore della Lotus malese di Trulli.
    Mi rendo conto che non potrà accadere nulla di eclatante a Petrov; intanto Kobayashi, che è in quattordicesima posizione, viene penalizzato con un drive through per non avere rispettato le bandiere blu in precedenza.

    Davanti inizia l'ultimo giro di pitstop, con le posizioni che chiaramente finiscono con il restare invariate, e proprio lì c'è un brivido: Vettel rischia di andare a sbattere contro una Lotus malese doppiata, dal momento che durante il pitstop in questo glorioso team evidentemente hanno alzato il lollipop senza curarsi di guardare se stesse sopraggiungendo qualcuno. Secondo Mazzoni è Kovalainen e il fatto che sia seguito all'uscita della pitlane dalla Lotus Renault di Petrov (a meno che io non abbia le allucinazioni) sembra confermare questa ipotesi. Dopo però pare che si tratti di Trulli in quanto i commissari di gara stanno decidendo il da farsi sul casino al pitstop della monoposto numero 18 (la cui gara finirà come citato poco fa), e a quel punto non mi sono chiare alcune cose:
    > dato che Trulli era abbondantemente dietro a entrambe le Lotus Renault, di chi caspita era la Renault che gli stava dietro?
    > se la grafica dava Kovalainen e Petrov ai box ma non Trulli, nel momento in cui c'era anche Vettel, come facevano a non essere loro?
    > siamo sicuri che sia Trulli ad avere il numero 18 e Kovalainen il 19? non potrebbe essere viceversa? Indagherò in proposito...
    Dopo numerose ricerche scopro che le Lotus malesi hanno i numeri 20 e 21, di conseguenza la comunicazione non riguardava né Trulli né Kovalainen. Quello del pitstop era proprio il finlandese, cosa di cui ho avuto la conferma definitiva.

    Quando mancano cinque o sei giri alla fine, dopo che Mazzoni ha pronosticato che Vettel è sul punto di "ottenere il grand chalem: pole position, vittoria, giro più veloce e gara condotta in testa dall'inizio alla fine" [CIT. Mazzoni - e prepariamoci a sentirla per i prossimi dieci anni] la situazione per il "paracarro" inizia a evolversi positivamente: Button inizia a recuperare su Vettel, tanto che in certi momenti arriva a recuperargli anche due secondi al giro, e naturalmente fa segnare il giro più veloce, privando Seb di questa soddisfazione.
    Inizio a farmi delle domande:
    > la vittoria di Vettel, siamo sicuri che è scontata?
    > Button ce la farà a raggiungerlo?
    > perché Button sta disputando una stagione così positiva?
    > non è che Briatore esagerava un po' nel chiamarlo "paracarro"?
    Non ho il tempo di pormi esattamente tutti questi quesiti, o meglio, non ho tempo di pensare alla risposta, perché sono impegnata a seguire con gli occhi strabuzzati il momento in cui Vettel viene rallentato dalla fase dei doppiaggi di qualche carretta (o meglio, di una HRT e delle due Williams), con Button che gli si porta a poco più di tre secondi, dai sei o sette che erano fino a qualche giro prima.
    Successivamente è Button ad essere rallentato dal fatto che Barrichello e Maldonado sono in lotta per quella che pare essere la dodicesima posizione o qualcosa del genere (con Maldonado che ha la meglio, con mio immenso dispiacere), anche se non quanto Vettel. O forse sì... Non ho tempo di farci caso.

    Alguersuari, a cui gli elogi del sabato per i due ottimi gran premi di Spa e Monza hanno fatto l'effetto di una gufata e che tra le altre cose è stato penalizzato con un drive through per il contatto con Trulli, sta arrancando parecchio nelle zone basse della classifica quando mancano tre giri alla fine: è quindicesimo, con Senna sedicesimo alle sue spalle, distaccato di qualche secondo. Noto con estrema sorpresa che il pilota della Lotus Renault non ha più Kovalainen negli scarichi ma se l'è messo a qualcosa come venti secondi, segno che forse tutto sommato le prestazioni della Lotus Renault sono ancora un minimo superiori a quelle della sua omonima. Faccio finta di non notare che Petrov è ancora dietro a Kovalainen e faccio per concentrarmi su quello che sta accadendo davanti. Troppo tardi! Alguersuari è andato a impattare contro le barriere, probabilmente dopo essersi accorto con grande sconcerto di avere dietro di sé proprio il killer che l'ha messo fuori gioco allo start a Spa.
    La situazione potrebbe essere stata questa:
    "Ancora tu?!?! Sei il pazzo che mi ha mandato in mezzo al prato a Spa e mentre cercava di strapparmi di mano il biberon! Non te l'ha detto il tuo team principal che non si ruba il biberon ai bambini piccoli?"
    "Ehm... no, era troppo impegnato a spiegare Sutil che non si tirano addosso alla gente le bottiglie rotte!"
    "Restituiscimi immediatamente il mio biberon!"
    Vedendo che Bruno non ha la benché minima intenzione di restituirgli il suo biberon, baby Jaime decide di optare per l'opzione drastica di farsi tamponare, ma non volendo correre il rischio di farsi sottrarre anche il ciuccio e il bavaglino decide di andare a schiantarsi da solo.

    Nelle ultime fasi di gara vengono esposte le bandiere gialle e, dato che la monoposto di Alguersuari non è in mezzo alle scatole quanto poteva sembrare in un primo momento, non viene mandata in pista la safety car.
    Nel frattempo Maldonado, che era in zona punti, surclassando il compagno di squadra come al solito (come al solito?!?! adesso non esageriamo!), ha dei problemi durante il cambio gomme e, quando rientra in pista si deve accodare a Massa che ora gli sta davanti. Per Maldonado naturalmente è traumatico:
    "Come osi, bambino do Brasil, rubarmi la mia posizione?! Pagherai per questo! A fine gara ti porterò via il pupazzetto di Winnie the Pooh!"
    "Non ce la farai! Ci ha già provato Hammiiii, ma non è riuscito a portarselo a casa, e non ci riuscirai nemmeno tu!"
    "A proposito di Hammiiii, come ti sei permesso di avere un ulteriore incidente con lui? È già la terza volta che vi scontrate quest'anno, mentre io e lui ci siamo scontrati soltanto due volte! Non è giusto! Sono io il compagno di autoscontri di Hammiiii! Non puoi metterti in mezzo a noi!"

    All'ultimo giro, nel frattempo, Massa supera Perez, che evidentemente era sopravvissuto all'essere stato utilizzato come rampa di lancio da Schumacher. I due chiudono la zona punti, con Maldonado che rimane fuori. Non saprei dire, però, se sia riuscito a portarsi a casa il pupazzo di Massa, alla fine, ma credo di no. Inoltre Jaime è riuscito a scappare via con il suo ciuccio e il suo bavaglino.
    A proposito di zona punti, che è stata chiusa da Massa e da Perez, mi rendo conto che forse avrei dovuto tenere conto anche delle prime otto posizioni che effettivamente ho omesso. La vittoria di Vettel è pressoché scontata, quando dopo 1 ora e 59 minuti di gara, quasi al limite delle due ore, i 61 giri sono stati completati, alla fine, con Button che forse senza bandiere gialle avrebbe potuto infastidirlo davvero, e che ha chiuso a un secondo e sette di distacco (distacco che aveva raggiunto i dodici secondi abbondanti nel momento in cui era stato più accentuato). Con gli aggiornamenti del punteggio, Vettel ha 124 punti di vantaggio su Button, segno che Button è l'unico pilota che in teoria potrebbe ancora strappargli il titolo: molto in teoria, però: il mondiale lo vincerebbe se vincesse tutte le prossime cinque gare e Vettel non facesse nemmeno un punto. I piloti che seguono in classifica, ovvero Alonso, Webber e Hamilton, sono già matematicamente esclusi, a partire da questa gara. Sembra ormai palese che il titolo per Vettel arriverà già a Suzuka, tra due settimane, e infatti gli basta pochissimo: fare almeno un punto, qualsiasi sia la posizione di Button, o che Button non vinca nel caso in cui lui non riesca a fare punti. Insomma, per il suo secondo titolo è soltanto questione di poco.
    Ma veniamo al risultato finale, di cui stavo parlando fino a pochi istanti fa. Ero rimasta a Vettel primo e Button secondo, quindi proseguo: staccato di una trentina di secondi troviamo Webber in terza posizione, con Alonso quarto che di secondi dalla vetta ne ha quasi il doppio. Segue poi Hamilton, distante più di una decina di secondi dal ferrarista, infine ultimo dei piloti a pieni giri Di Resta, al miglior risultato in carriera, che non è stato doppiato proprio per un pelo. In settima posizione c'è Rosberg, dopodiché Sutil - sopravvissuto nonostante l'essere stato nominato più di una volta l'abbia sottoposto a quel potenziale ostacolo che è la letale gufata mazzoniana - poi a seguire Massa e Perez.
    Fuori dalla zona punti, doppiati di un giro, ci sono Maldonado, Buemi e Barrichello tra l'undicesima e la tredicesima posizione, mentre Kobayashi e quelli che lo seguono, ovverosia Senna, Kovalainen, Petrov e D'Ambrosio, sono doppiati di due giri. Chiudono le HRT doppiate di quattro giri, che evidentemente l'hanno abbondantemente preso in quel posto dall'unica Virgin presente in pista.

    Si è chiusa la gara, ma non le polemiche tra Massa e Hamilton. A fine gara, al momento delle interviste, mentre Hamilton parlava ai microfoni della stampa, Felipe gli si è avvicinato da dietro dandogli una pacca su una spalla ed esclamando, in tono ironico "well done, mate". La risposta di Hamilton è stata: "Don't touch me!"
    O almeno così pare... Secondo me quello che si sono detti era diverso:
    "Il pupazzetto di Winnie the Pooh che mi ha regalato Smedley è mio e non riuscirai mai a portarmelo via!"
    "Non ci contare, spero di riuscire a impossessarmene tra due settimane a Suzuka.”


    Bene, ora il commento è veramente giunto agli sgoccioli: non mi resta che elencare in maniera ordinata i risultati e le classifiche aggiornate al gran premio di Singapore e salutare cordialmente i miei appassionati lettori che puntualmente salvo, grazie ai miei commenti, da lunghe notti insonni. L'appuntamento è con il commento al gran premio del Giappone, tra due settimane, dove scopriremo se Vettel riuscirà a vincere il titolo e se Massa e Hamilton (o meglio, il tipo addormentato che si spaccia per Massa e l'autoscontrista che si spaccia per Hamilton - perché è chiaro che questi due non possono essere gli stessi che si contendevano il mondiale nel 2008) continueranno a litigare come due sposini annoiati. Per non parlare del pupazzetto di Winnie the Pooh: chi se lo porterà a casa a fine stagione? :woot:

    Risultati:
    1. Vettel (Redbull), 2. Button (Mclaren), 3. Webber (Redbull), 4. Alonso (Ferrari), 5. Hamilton (Mclaren), 6. Di Resta (Force India), doppiati di 1 giro: 7. Rosberg (Mercedes), 8. Sutil (Force India), 9. Massa (Ferrari), 10. Perez (Sauber), 11. Maldonado (Williams), 12. Buemi (Toro Rosso), 13. Barrichello (Williams), doppiati di 2 giri: 14. Kobayashi (Sauber), 15. Senna (Lotus Renault), 16. Kovalainen (Team Lotus), 17. Petrov (Lotus Renault), 18. D’Ambrosio (Virgin), doppiati di 4 giri: 19. Ricciardo (HRT), 20. Liuzzi (HRT), a 5 giri Alguersuari (Toro Rosso), RITIRATI: Trulli (Team Lotus), Schumacher (Mercedes), Glock (Virgin).

    Classifiche:
    PILOTI: 1) Vettel 309, 2) Button 185, 3) Alonso 184, 4) Webber 182, 5) Hamilton 168, 6) Massa 84, 7) Rosberg 62, 8) Schumacher 52, 9) Petrov 34, 10) Heidfeld 34, 11) Sutil 28, 12) Kobayashi 27, 13) Di Resta 20, 14) Alguersuari 16, 15) Buemi 13, 16) Perez 9, 17) Barrichello 4, 18) Senna 2, 19) Maldonado 1.
    TEAM: 1) Redbull 491, 2) McLaren 353, 3) Ferrari 268, 4) Mercedes 114, 5) Lotus Renault 70, 6) Force India 48, 7) Sauber 36, 8) Toro Rosso 29, 9) Williams 5.

    Intanto c'è un dubbio che mi tormenta: ma se la gara anziché due ore fosse durata tre... Petrov ce l'avrebbe fatta a superare Kovalainen?
    Petrov is faster than youuuu?!?!? Ma dove?! Temo proprio che dovrò chiudere questa affermazione in un cassetto, in attesa di poterla tirare fuori di nuovo, se mai arriverà il momento opportuno.

    Ci risentiamo tra due settimane… E chissà se il mio prossimo commento sarà di nuovo serio oppure se mi destreggerò nello scrivere scemenze colossali a proposito di biberon, bavaglini e pupazzi di Winnie the Pooh… Ma soprattutto, se Hamilton e Massa sono “due sposini annoiati” come li ho definiti… tra i due chi è la donna?!?! Forse Massa, dato che di solito sono gli uomini che regalano i fiori alle donne! :lol:

    “Dopo il GP del Brasile non sono riuscito a vederlo, ma a Natale gli ho inviato un mazzo di fiori: l'ho ringraziato per la sfida .” [CIT. Lewis Hamilton, marzo 2009, parlando di Massa]


    Okay, la voce della mia coscienza mi parla: “LADY B, AUTOCENSURATI, PER FAVORE!” Decido di ascoltarla e chiudo qui i miei vaneggiamenti: da Lady B un cordiale saluto.


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    Campionato 2011 – capitolo 15
    Gran Premio del Giappone

    japangm
    Vettel due volte campione del mondo



    Suzuka
    7-8-9 ottobre 2011


    Un cordiale saluto ai miei lettori da Lady B, quella di Suzuka sarà la quindicesima prova del mondiale di Formula 1 e potrà assegnare il titolo a Sebastian Vettel, che diventerebbe il più giovane bicampione del mondo di tutti i tempi a soli 24 anni... L'idolo di casa è Kobayashi che ha ottenuto 25 punti nelle prime sette gare, ma soltanto 2 nelle sette gare successive, cosa che se fosse capitata a un certo pilota anziano della Mercedes avrebbe fatto sì che perfino i sostenitori della HRT invocassero il suo licenziamento. Ce la farà il "piccolo samurai giapponese" a conquistare un ottimo risultato nel suo paese natale? Il fatto che Mazzoni abbia fatto questa osservazione naturalmente ha ridotto notevolmente le probabilità di successo.
    Scusate il ritardo nella pubblicazione, so che è già passata una settimana dal weekend di Suzuka, ma non sono riuscita a terminare le "rifiniture" a questo commento prima del weekend. Sono spiacente ma... ora il commento è finalmente pronto!


    Vediamo di riepilogare cos'è capitato nelle puntate precedenti:
    > Vettel ha vinto tre gare consecutive (Belgio, Italia, Singapore) portandosi a 124 punti di vantaggio in classifica su Button, soltanto per una lunga serie di fattori avversi potrà perdere il titolo (ma se tutti questi fattori avversi si verificassero contemporaneamente è chiaro che dovrebbero occuparsene a "Voyager" perché ci sarebbe qualcosa di paranormale);
    > Hamilton in classifica è palesemente dietro al compagno di squadra Button, che negli ultimi tempi sta facendo degli ottimi risultati;
    > Alonso è palesemente più veloce di Massa, ma forse questo non c'era bisogno di specificarlo;
    > Schumacher ha fatto due ottime gare e alla terza ha utilizzato Perez come rampa di lancio;
    > Hamilton e Massa sono entrati in collisione per la terza volta nella stagione e ne sono seguite ulteriori polemiche (di cui mi occuperò tra poco);
    > Webber ha continuato a non vincere assolutamente nulla, la sua inferiorità palese e schiacciante nei confronti del compagno di squadra viene attribuita ai problemi al kers;
    > le Force India sono meno soggette del solito agli effetti della gufata mazzoniana;
    > Kovalainen è arrivato al traguardo davanti a Petrov a Singapore;
    > Grosjean che avrebbe dovuto "debuttare" a Singapore come ci era stato preannunciato un paio di mesi fa non s'è visto;
    > nonostante Grosjean non sia ricomparso in gara non ne ho sentito la mancanza.

    L'entusiasmante e suggestivo weekend di Suzuka viene preceduto da polemiche a proposito del tamponamento di Hamilton su Massa avvenuto a Marina Bay. Improvvisamente è sbucato fuori un team radio in cui Smedley ha detto a Felipe: "tienilo dietro più che puoi, distruggigli la gara". Si riferiva a Hamilton, che in quel momento stesso ha tamponato il Ferrari Baby, o almeno così pareva in un primo momento. Sfortunatamente la teoria secondo cui Massa sarebbe autolesionista e si sarebbe fatto tamponare apposta è andata a rotoli quando è risultato che quel team radio avveniva un giro prima dell'incidente, quando i due ancora dovevano rientrare ai box.
    Ma sarà davvero così? Le cose tutto sommato potrebbero essere andate diversamente...
    "Felipe Babyyyyyyyyyy! *________* C'è Gigino dietro di te e ho letto nella mia sfera di cristallo che presto ti sarà davanti!"
    "Mi meraviglio di te che certe cose hai bisogno di leggerle nella sfera di cristallo! Comunque sta addocchiando il pupazzetto di Winnie the Pooh che ho appeso all'ala posteriore, sono seriamente preoccupato!"
    "Se rientri ai box, te lo fisseremo con il Bostick in modo che Hammiiii non possa staccartelo, in tal modo distruggeremo la sua gara!"
    "Grazieeeeeeeeeeee! *______* Ottima idea! Nel frattempo chiedi a Domenicali se mi organizza anche il cambio gomme, così faccio tutto in una volta!"
    [...] Felipe rientra ai box. Gigino lo segue, citofonando ai box.
    "Andate a portare via il Bostick ai meccanici dell'Equino Rampante! Quel pupazzo deve essere mio!"
    Smedley intercetta quelle parole.
    "Felipe Baby, te ne devi andare dal box al più presto! Gigino sta arrivando, non c'è tempo di fissare il pupazzo con il Bostick, can you confirm you understand that message?"
    "I don't understaaaaaaand!"
    "Devi ripartire anche con le ruote sbullonate, pur di salvare Winnie the Pooh!"
    "It's ridicolouuuuuuuuuus!"
    "Felipe... sunshine, perché parli in Ferniiii-style? C'è Gigino qui a tre passi, sbrigati a ripartire!"
    "Se questi meccanici si degnassero di montarmi le ruote, magari lo farei..."
    [...] Felipe è di nuovo in pista, tallonato da Hammiiii che sta per raggiungerlo:
    "Winnie the Pooh è mioooooooooooooooo! non sarai tu, impostore, a rubarmi il mio pupazzo preferito!"
    "Non ci contare! Me lo voglio portare a casa, quel pupazzo è più importante della gara stessa e del campionato!"
    "Finché continuerai a pensare ai miei pupazzi non vincerai più un mondiale!"
    "Ma come? Il mondiale è più importante di Winnieeeeeeee?!?! Nooooooooo, mi deludi!"
    Gigino riesce finalmente ad afferrare il pupazzo, portando via con sé anche alcuni pezzi della carrozzeria dell'Equino Rampante del Ferrari Baby.
    "Gigino, me la pagherai per questo! Ti porterò via il pupazzo di Pikachu che ti ha regalato Ron Dennis nel 2007 per consolarti dopo che avevi perso il titolo!"
    "Noooooooooooooooooooo! Non mi porterai mai via Pikachuuuuuuuuuuuuu!"

    Le polemiche, in ogni caso, pare si siano successivamente placate, lo stesso non si può dire della mia propensione a scrivere assurdità nei commenti. Ve lo assicuro fin da subito: del pupazzo di Winnie the Pooh concepito dalla mia mente qualcosa come due o tre settimane fa ne sentirete parlare piuttosto a lungo, esattamente come sentirete Mazzoni parlare a lungo del grand chalem, argomento a cui dedica un'attenzione soltanto di poco inferiore alle origini giapponesi della fidanzata di Button.
    A proposito di Jensiiii, l'ex paracarro che non avrebbe più vinto niente, fin dal venerdì è stato al top, conquistando il miglior tempo in entrambe le sessioni di prove libere.
    Nulla a che vedere con i risultati nelle libere, ma con quello che sta facendo durante tutta questa stagione - e spero che non abbia effetto gufata nei suoi confronti - ho l'impressione che la mia previsione sulla sua impossibilità di vincere un ulteriore titolo in futuro fosse un po' troppo drastica. Al momento non escludo che Button, in futuro, ci sorprenderà nuovamente...

    Si è arrivati al sabato. Le qualifiche erano alle sette, ma a quell'ora sarei stata un cadavere ambulante, per cui mi sono alzata da letto in tempo per vedermi la fine della Q2 (peraltro nel corso della notte avevo sognato Petrov... ma è un'ossessione?! È già la terza volta che me lo sogno nel giro di un mese), notando con estrema sorpresa che le Lotus Renault erano entrate in top ten invece di perdersi nelle retrovie. Mi sono detta: "Magari domani riusciranno a stare davanti alle Lotus malesi senza difficoltà, il che, visto il risultato di Singapore, sarebbe sorprendente."
    A proposito delle Lotus Malesi, ovviamente erano rimaste entrambe escluse dopo la Q1, dato che non era il giorno dei miracoli e che Kovalainen non era riuscito nell'impresa eroica di oltrepassare quello scoglio spesso insormontabile che è la prima sessione di qualifiche. Comunque è stato il primo degli esclusi, seguito dal compagno di squadra Trulli, con dietro di loro le Virgin di D'Ambrosio e Glock. Ebbene sì, avete letto bene: D'Ambrosio era davanti a Glock, evento alquanto raro, bisogna rimarcarlo. Seguiva in 22esima posizione la HRT di Ricciardo, ultimo pilota che era riuscito a completare il proprio tentativo, mentre senza tempi registrati c'erano Rosberg e Liuzzi.
    Sfortunatamente non so dire esattamente che cosa sia capitato a Rosberg, e a considerare le cose così come stanno anche su Liuzzi sono decisamente incerta.
    Mi risulta peraltro che Kovalainen, che tra i "nuovi team" è stato il pilota che ha fatto meglio di tutti (come al solito), ci sia riuscito nonostante abbia fatto un tentativo soltanto.
    In Q2 Perez non ha girato ed è andato a prendersi la 17esima posizione, per partire accanto a Kovalainen in gara. Le Toro Rosso si sono appropriate dell'ottava fila, con Buemi davanti a Jaime che probabilmente era stato più lento perché durante il proprio tentativo stava nel frattempo bevendo dal biberon. Settima fila tutta Williams, con Barrichello davanti a Maldonado, nonché primo degli esclusi Sutil seguito dal compagno di squadra Di Resta. Purtroppo mi è sfuggita la presenza di eventuali gufate nei loro confronti.

    Q3: in lotta per la pole ci sono le Redbull, le Mclaren, le Ferrari, Schumacher, le Lotus Renault e Kobayashi. Il giapponese è stato il primo ad andare in pista, ma il suo giro è stato un flop ed è rientrato immediatamente ai box. Tenetevi in mente questo particolare, cari lettori, perché tra poco ritornerà alla luce.
    Nel frattempo sono andate in pista le Redbull, le Mclaren e le Ferrari, con Mazzoni profetico, che faceva notare come le Mclaren avessero una velocità in linea con quella delle Redbull e anzi... forse tutto sommato erano anche più veloci. Tutto ciò, naturalmente, ha avuto un effetto catastrofico e a Gigino la cosa non piaceva affatto.
    "Mazzoni, la finisci di gufareeeeeeeeeeeeeee?!"
    "No, io non finirò mai di gufare! Dopo un intero campionato passato a perfezionare la mia arte gufatoria contro Massa, Schumacher, Rosberg, Alguersuari, Buemi, Petrov, Senna, Di Resta e Sutil è giunto il momento di applicarla anche alle Mclaren!"
    "Bene, allora per vendicarmi mi farò tamponare da Maldonado, per impedirgli di surclassare Barrichello!"
    "Noooooooooo! Non puoi farlo! Maldonado deve vincere il mondiale!"

    Di che mondiale si tratti ovviamente non si sa, quello che è certo è che in un non ben precisato momento, credo a metà della Q3, Mazzoni ha fatto notare come Alonso stesse facendo un'ottima prestazione... Ovviamente per Mazzoni è una mania: se anche ci sono quattro piloti che battono il tempo di Alonso, è necessario rimarcare come stia facendo tempi record. Tra essi, e qui ho iniziato a tremare, c'era il Ferrari Baby.
    No, non preoccupatevi! Non tremavo perché pensavo che potesse accadere qualcosa di epocale in gara, tutt'altro, ma semplicemente perché ero seduta in salotto indossando una camicia da notte estiva, nonostante la temperatura non fosse esattamente estiva!
    Intanto è stato inquadrato il box della Lotus Renault: i due piloti sembravano non avere la benché minima intenzione di scendere in pista. Diverso è stato per Schumacher, che ha iniziato un giro ma ha avuto un fuori pista di cui parlerò tra un attimo. A quel punto Mazzoni ha declamato che essendo scesi in pista, Senna e Petrov si erano ripresi la posizione che Kobayashi aveva conquistato facendo quel tentativo all'inizio. Qui sono iniziata pormi qualche dubbio vitale: se Senna e Petrov erano in pista, chi erano quei due ai box a bordo delle due Lotus Renault?!
    Ho scoperto che la soluzione più semplice spesso è quella più evidente: i due in pista non c'erano affatto, ma a quanto pare sono stata l'unica ad accorgermene, in quel momento.
    Petrov cerca di attirare l'attenzione urlando: "I'm faster than youuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!" Non si sa bene a chi si riferisca. Il suo compagno di squadra gli fa eco: "sento il bisogno impellente di schiantarmi contro una Toro Rossooooooooooooo!"
    Petrov: "Mazzoni, noi in pista non ci siamo! Vorrei essere più veloce di Ferniiiii e tenermelo dietro, sperando che non mi facciano effetto tutti gli accidenti che mi lancerà!"
    Mazzoni: "Sì, invece, siete in pista, e non sarà la vostra convinzione di essere collocati in un altro spazio temporale a cambiare le cose!"
    Senna: "Vorrei essere collocato addosso alla vettura incidentata di Alguersuari e rubargli il biberon e il bavaglino, ma purtroppo dovrò aspettare domani per farlo!"
    Mazzoni: "Voi siete in pistaaaaaaaaaaaaaaaaa! Non vi permetto di contraddirmi!"
    Petrov: "Per vendicarmi di quello che hai detto starò davanti a Ferniiii da qui all'eternità!"
    Mazzoni trema di fronte alla prospettiva citata da Vitaly.
    Senna: "E io per vendicarmi ti farò fulminare dal Gufo di Interlagos, mio concittadino!"
    Mazzoni ride... Ma come?! sottovaluta il Gufo?! È un sacrilegio! Dal suo nido a Interlagos il circuito sorveglia la situazione e medita vendetta. Intanto esclama: "Lady B, torna alla realtà!"

    Piegandomi agli ordini impartiti dal Gufo non posso fare a meno di tornare alla situazione reale, abbandonando ciò che purtroppo è avvenuto soltanto nella mia mente.

    Nonostante l'evidente crisi della Redbull, i cui risultati sembravano essere sempre più paragonabili a quelli della HRT, Vettel ha strappato la pole position all'ex paracarro per soltanto 9 millesimi. Non si sa perché, ma secondo Mazzoni quei millesimi erano 11, nonostante la grafica indicasse diverso. Immancabilmente nel frattempo il telecronista si è messo a elencare statistiche a proposito di quanto tempo fosse passato dall'ultima pole position di ogni principale pilota dei principali team.
    Hamilton non è riuscito a conquistare la prima fila, mettendosi a meditare almeno un modo per impossessarsi del pupazzo di Winnie the Pooh prima del termine del weekend. I suoi occhi probabilmente hanno brillato nel momento in cui Felipe ha fatto registrare il quarto tempo, segno evidente che gli sarebbe partito accanto.
    "Sììììììììììììì! Winnie sarà mioooooooooooooooo!"
    "No! Preferisco dormire in pista fino alla fine della mia carriera piuttosto che lasciartelo portare via!"
    "Se preferisci dormire in pista, allora, sei decisamente sulla buona strada..."
    "Sì, ma ogni tanto mi vieni addosso e mi fai svegliare di soprassalto!"

    Grande sconvolgimento per il quinto tempo di Ferniiiiiiiii: l'idolo locale (lo so che non è giapponese, ma Ferniiiii è l'idolo di tutti i luoghi, quindi è anche l'idolo locale) è dietro al suo compagno di squadra. Ah... quindi il miracolo c'è stato! Non riguardava Kovalainen, stavolta, ma Massa! Il vero doppio-miracolo accadrebbe soltanto se, mentre Kovalainen passa in Q2, Felipe sta davanti a Fernando, che in Ferrari chiamano Fer ma è più bello chiamarlo Ferniiiiiiiiiii.
    In sesta posizione, a completare la terza fila, si è piazzato il fenomenale pilota della Redbull palesemente superiore a Vettel che se quest'anno non è sempre stato in linea con le prestazioni del suo compagno di squadra (non sempre? io direi mai...) è soltanto per via delle posizioni che gli ha dovuto cedere in ogni occasione (ma se gli stava sempre dietro come ha fatto a cedergli posizioni??) e per i problemi al kers (anche questa storia dei problemi al kers sta iniziando a stancare)...

    Nel frattempo pare che, quasi ignorato dall'intera popolazione normale, Hamilton si sia confuso nuovamente tra le qualifiche e la gara e si sia messo a fare sorpassi così dal nulla. Tutto ciò avrebbe rallentato Webber e Schumacher, con quest'ultimo che ha avuto un lieve fuori pista e ha preso la bandiera a scacchi per circa un secondo non potendo fare il proprio giro veloce. La cosa più sconvolgente è che gli sia toccata questa sorte senza che Mazzoni o chi per lui avesse proferito una sola gufata nei suoi confronti. Era qualcosa che si poteva fissare soltanto con gli occhi fuori dalle orbite.
    Questo ha portato a polemiche, a quanto pare, con nonno Schumiiii che s'è avvicinato a Hamilton per lamentarsi dopo la fine delle qualifiche e che ha criticato il fatto.
    "Ragazzino, non puoi impedire al signore e padrone della Formula 1 di fare il suo giro veloce! Se fossi stato al posto tuo avrei citofonato ai box per protestare!"
    "Ehi, ma quale signore e padrone della Formula 1? L'unico che si può definire con questi termini al giorno d'oggi è il mio amico Ferniiii, tutti gli altri sono solo degli impostori! E tu dovresti andare a consegnare cassette da frutta insieme al fruttivendolo di Ross Brawn!"
    "Ehi, guarda che mentre tu giocavi ancora con i pupazzi io vincevo mondiali!"
    "Io gioco ancora con i pupazzi, specie con quelli di Felipe! Ma da quando ho iniziato a tamponarlo lui non vuole più giocare con me e distrugge le mie gare!"
    "Tutto ciò mi sconvolge! Come fai a dire che uno che non fa altro che dormire distrugge le tue gare?"
    "Semplice: perché si sveglia proprio nel momento in cui sto per portargli via Winnie the Pooh, obiettivo principale di tutte le mie gare!"

    A quel punto, dato che nonno Schumiiii, il piccolo samurai giapponese, il serial killer e Petriiiiiiiii non avevano completato nemmeno un giro bisognava decidere in che posizione piazzarli sulla griglia di partenza. Anziché consultare il regolamento, però, i commissari erano impegnati nella loro partita a Monopoli.
    Lancio del dado, esce il numero 4, avanzare di quattro caselle. Casella numero 32: pagare un milione di euro a Nonno Bernie e passare direttamente alla casella 33.
    Lancio del dado, esce il numero 3...

    I quattro vengono piazzati in ordine per il loro numero di vettura, perché l'ho scoperto solo in questa occasione, i tempi della Q2 vengono annullati e chi non gira in Q3 parte nell'ordine dei numeri di vettura, mentre chi è sceso in pista e ha completato almeno un giro (anche se era solo il giro di lancio) e poi è rientrato deve stare davanti agli altri. Di conseguenza aveva ragione Mazzoni, quando diceva che dato che Koby aveva girato, Petrov e Senna dovevano girare anche loro per rimanergli davanti. L'unico errore, decisamente trascurabile, è stato segnalare che anche loro due erano scesi in pista.
    I commissari però evidentemente erano troppo presi dal Monopoli per occuparsi di tutto ciò e hanno posizionato Schumacher in settima posizione, Senna in ottava, Petrov in nona e Kobayashi in decima posizione. Il piccolo samurai giapponese naturalmente era inorridito e con lui anche la Sauber che ha protestato:
    "Ma come?! Voi giocate a Monopoli mentre ci sono le qualifiche e non vi accorgete che Koby deve stare davanti al vecchio che non riconosce la luce dal buio, al serial killer che va addosso alle Toro Rosso e al mitico Petriiiiiiiiiiii-is-faster-than-youuuuu?"
    "Certo!"
    "E non ci avete invitati al Monopoli?! È oltraggioso!"
    "Restituiremo a Koby la posizione che gli spetta..."
    "Sì, ma rimane sempre il fatto che non siamo stati invitati a giocare a Monopoli!"

    Di conseguenza, mentre i primi sei - Vettel, Button, Hamilton, Massa, Alonso, Webber - sono rimasti tali e quali in quelle posizioni, Kobayashi è risalito in settima posizione, mentre successivamente scalavano Schumacher, Senna e Petrov. Non appena mi sono resa conto che nonno Schumiiii aveva dietro il pilota a lui calamitato (perché con due incidenti a loro carico, ovviamente Schumacher e Petrov verranno accreditati come potenziali pericoli l'uno per l'altro per i prossimi dieci anni) e poco distante un serial killer (da quando Senna ha centrato in pieno "Alghersauro" è diventato un killer ai miei occhi e lo resterà per i prossimi dieci anni, se resterà in F1 per altri dieci anni... ma dato che ho detto la stessa cosa di Schumacher un attimo fa chiunque altro può rimanere in F1 per altri dieci anni) mi sono chiesta se avrebbe passato indenne la prima curva. Spero che Michael non si sia offeso per la mia mancanza di fiducia nei suoi confronti. Idem per Vitaly e Bruno.
    Nel pomeriggio del sabato il televideo Rai ignorava questa novità riguardante la posizione di Kobayashi, ma in compenso alla pagina successiva aveva azzeccato perfettamente tutte le nazionalità dei piloti, quindi le due cose si bilanciavano. Quando ho scoperto che si sono accorti che Jaime non è portoghese ci sono rimasta veramente di sasso. Sono stata quasi lì lì per avere io stessa il dubbio che lo fosse... che Algue fosse portoghese, intendo dire.

    Buona domenica ai miei cari lettori da Lady B!
    Il fatto che la gara sia stata alle otto del mattino ha significato una cosa soltanto: non avevo la benché minima intenzione di essere davanti alla TV molto tempo prima, infatti ci sono andata proprio in extremis, alle otto puntuali. La cosa che mi lascia più affranta è che a questo modo mi sono persa il cordiale saluto di Gianfranco Mazzoni (anzi, la "buona domenica ai nostri telespettatori") e i dieci minuti introduttivi, probabilmente dedicati alla storia del circuito di Suzuka, l'unico circuito che forma un 8. Del fatto che forma un 8 me ne sono accorta soltanto un paio d'anni fa, peraltro... La cosa più sconcertante però è stata perdermi il messaggio promozionale del Bostick che fanno puntualmente cinque minuti prima della partenza.
    La cosa più straziante è stata quando, nei trenta secondi che precedevano la partenza, nell'elencare tutte le vittorie team per team, non ho sentito citare le tre vittorie per la Benetton, che venivano citate ogni anno! O sono stata colpita da un attacco improvviso di sordità oppure non sono state citate neanche lontanamente. La cosa mi lascia carica di amarezza...
    In compenso mi è parso di capire che nella top ten c'erano Schumacher, Senna e Petrov sulle gomme intermedie, mentre gli altri otto piloti della top ten avevano le soft. Ehm... se a otto piloti si aggiungono quei tre, si arriva a dieci?! Ho qualche lieve dubbio in proposito! Il momento più esaltante, però, è stato quando Mazzoni ha citato, per dovere, dato che era il gran premio del Giappone, il fatto che il padre di Kobayashi svolge la professione di cuoco di sushi. Mi chiedo come mai una notizia del genere sia sempre stata taciuta negli ultimi due anni!
    Purtroppo il semplice fatto di essere al centro dell'attenzione mazzoniana può avere conseguenze catastrofiche: la gufata agisce sempre nel modo più imprevisto e per Koby non vi è stata eccezione.
    "Mazzoni-San, la finisci di dominare il più glorioso pilota del Sol Levante?"
    "No, piccolo samurai giapponese, ti citerò ogni volta possibile, specificando che hai ottenuto 25 punti nelle prime sette gare e 2 in tutte quelle successive."
    "Da quando hai iniziato a ripeterlo ho ottenuto solo quei 2 punti! Stattene zittooooooooo!"
    "Non posso, la mia propensione al gufaggio mi obbliga ad assolvere i miei doveri di telecronista: oggi Kamui Kobayashi, il pilota giapponese della Sauber che da poco ha compiuto 25 anni, farà un'ottima gara!"
    Kobayashi si tocca gli attributi, ma non basta...

    Nello scenario suggestivo di Suzuka, nel frattempo, la ruota panoramica assiste in disparte alla scena, domandandosi come mai non le venga dedicato l'opportuno spazio.
    "Ehi, Mazzoni, ti sei scordato che ci sono anch'io? Della mia gemella di Marina Bay ne hai parlato per una quarantina di minuti, il tempo necessario affinché completasse il proprio giro, mentre di me non ne parli neanche per un nanosecondo? Non ci sono pari opportunità nel mondo delle ruote panoramiche?"
    "Ehm... mi dispiace, è vero, voi ruote panoramiche avete il vostro charme, ma in questo momento devo fare la telecronaca di una gara... Dunque... vediamo un po', chi posso gufare? Rosberg o Sutil?"
    Rosberg fissa Mazzoni con aria implorante (e non si sa come possa fare, dato che Mazzoni è in cabina di commento e lui sulla griglia di partenza): "non io, per favore... parto già 23esimo e non è nemmeno un circuito cittadino su cui di solito faccio buoni risultati, quando non vengo gufato... non ho alcuna possibilità di raggiungere il mio compagno di squadra e di cercare di metterglielo in quel posto, cosa che ultimamente non sono riuscito a fare così spesso quanto avrei voluto."

    SCATTAAAAAAAAAANO LE VETTUUUUUUUUUREEEEEEE! Vettel ha fatto una partenza veramente sublime, tentando di pressare Button contro il muretto, cosa che ha portato la McLaren a citofonare per farlo penalizzare, ma nessuno ha risposto al citofono. Hamilton nel frattempo si era dimenticato che lo scopo ultimo della sua presenza in pista era impossessarsi del pupazzo di Winnie the Pooh (ma come me lo sono inventata?? inizio ad essere terrorizzata dall'idea di dovermelo portare dietro anche nei commenti futuri) e quindi ne ha approfittato per superare il compagno di squadra. Jenson però intanto fischiettava tra sé e sé, probabilmente perché gli era apparso in sogno il Gufo di Interlagos la notte precedente rivelandogli che avrebbe vinto. Qualora gli avesse comunicato una disgrazia (ad esempio il furto di qualche pupazzo) naturalmente Jensiiii non gli avrebbe creduto, ma alla prospettiva di una vittoria non poteva fare a meno di credere. Quindi ha strabuzzato gli occhi in modo notevole come quella volta in cui ottenne la sua prima vittoria - che per lungo tempo credemmo sarebbe stata l'unica... e anzi, prima ancora pensavamo che non ci sarebbe mai stata - immaginando il suo futuro incoronamento come imperatore della Formula 1 e del mondo.
    Il Gufo è apparso in sogno anche al suo concittadino Feliiiii, ma non prima della gara... no, in quel momento stesso: ce ne siamo accorti tutti che negli ultimi tempi (per ultimi tempi si intende all'incirca l'ultimo anno e mezzo) il Ferrari Baby generalmente durante le gare dorme, quindi non è improbabile che stesse sognando.
    "Feliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Sono il Gufo, signore e padrone di Interlagos, svegliati e ascoltami!"
    "Zzz... zzz... zzz... Chi è che mi disturba? Pensavo che mi sarei svegliato sentendo la mia sveglia che suona la melodia della lambada, non con la voce di un pennuto!"
    "Sono qui per aiutarti a ottenere la vittoria, Felipe Baby!"
    "Solo il mio Smedley mi può chiamare Baby! Vero Rob?" *-*
    Smedley inorridisce: quel "vero Rob?" somiglia troppo al "vero Ivan?" che Mazzoni pronuncia commentando insieme a Capelli.
    "Feliiiiiiii *-* mi hai forse scambiato per Capelli e tu credi di essere Mazzoni?"
    "Ti confesso che mi piacerebbe andare a fare il telecronista e gufare i miei avversari! Devo proporre a Mazzoni di scambiarci ruolo una volta, io vado in cabina di commento e lui viene a gareggiare."
    Il Gufo non è per nulla soddisfatto dell'interruzione da parte di Smedley e del fatto che Felipe preferisce parlare con Rob piuttosto che con lui. Gli lancia quindi una maledizione: "anche in questa gara farai lo zerbino, facendoti passare da Ferniiiiiii!"
    Felipe batte le ciglia più di una volta, sconvolto dalla rivelazione.
    "Vuoi dire che Ferniiii ce l'ho dietro?"

    Ferniiii gli è proprio dietro, infatti, ma non è ancora né a portata di sorpasso né sufficientemente vicino per impossessarsi del pupazzo per regalarlo al suo amico Hamilton.
    A proposito di Feliiii e Ferniiii sono rispettivamente in quarta e quinta posizione, non è cambiato alcunché rispetto alle posizioni di partenza, e Webber è ancora dietro di loro, che per il momento sembrano essere in grado di tenerselo dietro. È da rimarcare come per una volta Webber abbia fatto una partenza accettabile.
    Ma ecco Webber a colloquio con il kers della sua monoposto:
    "Per fortuna stavolta mi hai assistito!"
    "Certo, ma non ho intenzione di farlo molto a lungo."
    "Non puoi darmi queste notizie così! Se mi vuoi abbandonare dimmelo subito, così almeno mi diverto un po' centrando qualche monoposto."
    "Mi deludi, Webbiiii, pensavo che lo scopo della tua esistenza non fosse più quello di buttare fuori gli avversari, ma quello di essere estasiato dal mio corretto funzionamento."
    "Io pensavo che il tuo corretto funzionamento mi potesse condurre al mondiale, invece non mi ha mai condotto nemmeno alla vittoria! Non riesco a capire come mai un neonato che beve ancora la Redbull col biberon sia davanti da me!"
    "Perché le tue ali ormai sono rovinate come la vista di nonno Schumiiii, che non riconosce la luce del sole da quella dei lampioni di Singapore!"

    Dietro a Webbiiii c'era il suddetto nonno in settima posizione, che aveva superato Kobayashi protagonista di un ingorgo che aveva coinvolto lui, le Lotus Renault e le Force India. O settimo c'era Petrov? Vuoto di memoria! ...no, ma quale vuoto di memoria, c'era Michael settimo! anche se rimane pur sempre un ragionevole dubbio... In ogni caso Petrov era uscito abbastanza indenne dall'ingorgo e lo stesso si poteva dire delle due Force India, ma non di Senna e Kobayashi, in quanto il primo dei due aveva confuso l'erba sintetica con l'asfalto e stava transitando sopra quella, mentre l'altro per evitare di essere travolto dalle altre monoposto era finito anche lui indietro. Il killer e il piccolo samurai giapponese, lo anticipo fin da ora in modo da non doverne più parlare dopo, visto quanto è stato importante il loro contributo allo svolgimento della gara (leggi: non sono stati coinvolti in nemmeno un incidente) si sono ritrovati a perdere posizioni per poi avere a che fare con piloti tipo Maldonado che era poco più indietro e che stavolta stava davvero surclassando Barrichello. Visto anche il ruolo estremamente determinante che hanno avuto Maldonado e Barrichello per l'esito della gara, direi che da adesso in poi possono precipitare nel dimenticatoio anche loro come gli altri due.

    Le concitate fasi della partenza non hanno riservato altre sorprese particolari, se non che Rosberg nelle retrovie ogni tanto faceva qualche sorpasso, liberandosi delle varie HRT, Virgin e Lotus Malesi, prima ancora che di tutti gli altri. Nonno Schumiiii a debita distanza - c'erano una decina di posizioni di differenza tra di loro e per una volta non era Rosberg ad essere davanti di tali posizioni - celebrava la distanza notevole del compagno di squadra con occhi sognanti... Che poi non si sa se erano occhi sognanti o soltanto occhi carichi di dubbio: "essere giovani o essere vecchi, questo è il dilemma!"
    Era giorno oppure notte? O magari era il tramonto come ad Abu Dhabi? Nonno Michael si poneva questo dubbio atroce, decretando che, qualunque momento della giornata fosse stato, avrebbe evitato di utilizzare altri piloti come rampe di lancio o tamponato Petrov se avesse avuto qualcosa a che fare con lui. Non è stato soltanto un buon proposito, in quanto effettivamente in seguito ai pitstop si è ritrovato a dover sorpassare Vitaly, con il russo che cercava di urlargli "I'm faster than youuuuuuuuu!" Ma Petrov non era faster than Schumacher, così quest'ultimo ha completato il sorpasso senza nemmeno andargli addosso, nonostante fossero calamitati fino a poco tempo fa.
    Perché sono passata al pitstop di Schumacher avvenuto parecchio tempo dopo? Non potendo fare a meno di ammettere che i miei commenti assumono spesso modalità random, ovvero spazio in lungo e il largo da una cosa all'altra, spesso infilando argomenti che c'entrano poco e niente, mi appresto a riprendere la mia narrazione.
    Torniamo alla partenza di Vettel: è stato comunicato che i commissari di gara stavano valutando eventuali sanzioni, stranamente il tempo necessario per decidere se penalizzare Vettel o no, e la risposta è stata un no, è stato più contenuto del solito, ci avranno messo al massimo un quarto d'ora, invece di quelle due ore che servivano a volte durante la scorsa stagione. Di lì a poco il discorso è stato chiuso e stranamente in telecronaca non è stato più citato ulteriori volte. Non so dire se la cosa sia stata poi esaminata più tardi a "Pole position", perché ho avuto il coraggio di fare ciò che a volte mi è impossibile: spegnere la TV subito dopo il podio, allo scopo di evitare di sentire ripetere sempre le stesse cose.

    La maledizione lanciata dal Gufo su Massa si è concretizzata al sesto giro: Ferniiii gli era ormai alle spalle e ovviamente ho assunto l'aria da fungirl (che poi non si scriverebbe fangirl?!) desolata, pensando "ora si fa superare come al solito". Felipe ha pensato bene di non smentirmi, ecco la ragione per cui il fatto che in qualifica possa andare meglio di Alonso mi rende perfino meno soddisfatta del solito... almeno se già parte dietro evita di farsi passare a quel modo.
    Ma che cosa sto dicendo? Ci sono dei retroscena presenti soltanto dentro la mia mente che i miei cari lettori non possono neanche lontanamente immaginare. Si tratta del solito pupazzetto di Winnie the Pooh, protagonista dello scorso commento e ora presente anche in questo.
    Ferniiii è ormai alle spalle del compagno di squadra:
    "Sono qui........ sto per raggiungerti, I'm faster than youuuuuuuuuuuu!"
    "Non vinci e dici cose così? Non vinci e dici cose così? Non vinci e dici cose così?"
    "It's ridicolous!"
    "Prova a imparare!"
    "Prova tu a imparare!"
    "Non vinci e dici cose così? Non vinci e dici cose così?"
    "Ho lottato con tutti e a tre giri dalla fine non si può fare!"
    "Guarda che i giri sono 53 in totale e dubito che ne abbiamo percorsi 50..."
    "Questo è irrilevante! Quello che conta è che tu hai un pupazzo attaccato all'ala posteriore che il mio amico Gigino desidera più di ogni altra cosa! Ho intenzione di impossessarmene e di regalarglielo!"
    "Non lo faraiiiiiiiii!"
    Ferniiii s'è avvicinato a Massa, che ha optato per farsi da parte, lasciandolo sfilare, in modo che Alonso si ritrovasse davanti senza pupazzo.
    "Noooooooooooooooo! Avevo promesso a Gigino che gliel'avrei portato! Protesterò con zio Santy, gli dirò che tu non rispetti le convenzioni di Maranello, stipulate il 30 settembre 2009, giorno in cui ho annunciato al mondo che avrei riportato la luce alla Rossa!"
    Felipe s'è addormentato di nuovo, di conseguenza Ferniiii sta parlando a vuoto, e anche Smedley che commenta i fatti con un "well done, sunshine" riferito a Felipe.

    Di lì a poco Hamilton è stato il primo a rientrare ai box, a causa di una foratura, non prima di essere stato superato da Button. I distacchi non erano ancora molto marcati e Hammiiii si è ritrovato momentaneamente fuori top ten. Un giro dopo sono rientrati ai box anche Vettel e Schumacher, e in un paio di giri tutti avevano già cambiato gomme, a parte Petrov che era presumibilmente su una sosta in meno, se non vado errata.
    Dopo il primo giro di pit-stop Vettel era ancora in testa, seguito da Button, Alonso e Hamilton.
    Seb se ne stava lì a fischiettare, con il ciuccio in bocca e il bavaglino al collo, convinto di avere la vittoria e il mondiale in tasca. Sul fatto che avesse il mondiale in tasca nessuno aveva dei dubbi, ma anche Button se ne stava poco lontano a fischiettare per i fatti suoi, cercando di arrivare alla tasca di Vettel (quella dove aveva la gara).
    E mentre Lady B vaneggiava e vaneggia in questo momento, la gara proseguiva senza particolari colpi di scena.

    La gara era Suzuka, non a Valencia dove in media avviene un solo sorpasso per gara e generalmente avviene proprio nel momento in cui mi sta per scoppiare la vescica e sono andata in bagno, quindi qualche sorpasso c'è stato anche nelle retrovie. Se non sbaglio Maldonado era più scatenato del solito, o meglio, era scatenato come al solito, ma stavolta aveva una vaga idea che superare un avversario fosse diverso dal tamponarlo, privilegio che generalmente preferisce riservare al suo amico Hammiiii.
    Nel frattempo Buemi, uscito dai box dopo il cambio gomme, si è ritirato per una ruota imbullonata male, in perfetto Mercedes-Style altrimenti detto Renault-Style, però almeno non l'ha persa in volo.

    Intorno al ventesimo giro, ovvero pochissimi giri dopo il primo pit-stop, è stata la volta del secondo, con le due Redbull che sono state le prime monoposto a rientrare, uno dietro l'altro. No, non si tratta del pit-stop di gruppo tipico della Ferrari, che avviene generalmente in caso di safety car, ma semplicemente quando Webbiiii è sopraggiunto ai box il suo compagno di squadra aveva già spiccato il volo verso la pista con le sue ali che gli sono spuntate al momento in cui è passato alla Redbull.
    Un giro più tardi è rientrato Button, che stava ancora fischiettando per gli affari suoi, ed era sicuro che Vettel non aveva più la gara in tasca: dopo il pit-stop gli era davanti.
    Vettel era inorridito, doveva trovare un modo per tornare davanti. Ha nascosto il ciuccio nell'abitacolo della sua monoposto e ha protestato: "Jensiiii mi ha rubato il ciuccioooooooooo!"
    Button però ha immediatamente smentito: "Sono spiacente, ma non sono più un bambino piccolo come te e Alguersuari, quindi non ho bisogno del ciuccio!"
    Perez era sconvolto: "Ma come? Tra i neonati della F1 ci sono anch'io, perché io non ho il ciuccio in bocca?"
    Dal box della Sauber lo rassicurano: "Al tuo prossimo pit-stop ti forniremo il ciuccio."
    A Perez, inutile dirlo, brillavano gli occhi. Brillavano un po' meno a Vettel, che difficilmente sarebbe riuscito a riprendersi la leadership.

    Non appena Redbull, Mclaren e Ferrari hanno completato il secondo pit-stop, mi sono finalmente resa conto che la situazione era la seguente: Button in testa, seguito da Vettel, dopodiché Alonso, Webber, Schumacher che doveva effettuare la seconda sosta in quinta posizione, Massa, Hamilton, dopodiché le Force India e tutti gli altri. Nell'uscita dai box Webber ha avuto una lieve collisione con Schumacher che sopraggiungeva, è volato in aria qualche pezzo, ma niente che impedisse ai due di proseguire la gara per i fatti loro.
    Nel frattempo, un istante più tardi, avviene l'episodio più eclatante e suggestivo della gara.
    Massa sogna e per l'esattezza sta sognando il suo contatto con Hamilton a Montecarlo che gli è costato il ritiro sotto al tunnel, dopodiché gli arrivano le immagini del tentativo di sorpasso su Hamilton a Valencia sulla linea del traguardo, che culminò con una lieve collisione tra loro e vari pezzi che volavano, infine la collisione con Hamilton a Singapore.
    Poi gli appare il Gufo di Interlagos.
    "Svegliatiiiiii! fai attenzione!"
    Feliiii si sveglia di soprassalto e si guarda intorno, chiedendosi cosa stia accadendo. Anche Luigino si chiede la stessa cosa quando si ritrovano a contatto l'uno con l'altro, vola per aria qualche pezzo e tra questi pezzi c'è perfino il pupazzetto di Winnie the Pooh.
    Feliiii è sconvolto: "noooooooooooooooo! il mio pupazzo preferitooooo!"
    Luigino è altrettanto sconvolto: "volevo portarmelo a casa, invece ora se lo raccoglierà Jensiiii quando passerà per di qua e non ci saranno speranze. Nemmeno l'avere completato il sorpasso ha potuto consolarlo per quella sconcertante perdita, su questo non ci sono dubbi.

    Il contatto tra Hamilton e Massa ha sparso ulteriori pezzi in mezzo alla pista e in quel momento interviene la safety car. Nonno Michael ne approfitta per recarsi ai box, dato che nonostante non riconosca la luce artificiale da quella solare pare riconoscere perfettamente la corsia dei box dal resto della pista, e rientra in pista in settima posizione, dietro a Button, Vettel, Alonso, Webber, Hamilton e Massa.
    La collisione tra questi ultimi due è sotto investigazione da parte dei commissari di gara, stranamente ci vogliono soltanto due o tre minuti, anziché la canonica ora e mezza, affinché venga deciso che non ci saranno azioni ulteriori. Questi commissari di gara del Giappone non conosceranno il regolamento (vedi il casino con la posizione di Kobayashi), ma almeno sono stati puntuali, diversamente da molte altre occasioni.

    Quando mancavano una ventina di giri alla fine della gara (giri totali 53) sono iniziati gli ultimi pit-stop. Vettel è stato il primo a rientrare per la terza sosta, seguito da Webber e successivamente anche dai piloti della Mclaren e della Ferrari, senza che cambi alcunché, a conti fatti, nelle loro posizioni. Schumacher ha ritardato la sosta, essendosi fermato dopo rispetto agli altri, e fino al 41esimo giro è rimasto in testa. Poi naturalmente è rientrato per l'ultimo pit-stop, tornando in pista in sesta posizione, davanti a Massa. A proposito, me ne rendo conto soltanto ora, in una di queste fasi Alonso ha anche sopravanzato Vettel, nonostante io non l'abbia scritto finora!
    Nell'ultima decina di giri non è capitato niente di particolarmente notevole nelle zone alte della classifica, mentre ai limiti della top-ten è capitato qualche sorpasso. Protagonisti Sutil e Petrov, che hanno conquistato la nona e la decima posizione superando Di Resta e Kobayashi, dopodiché Sutil, Di Resta e Kobayashi sono stati superati anche da Rosberg, risalito fino alla decima posizione.

    Button è stato naturalmente il primo a tagliare il traguardo, riuscendo a ottenere il giro più veloce in extremis, battendo Perez che aveva provvisoriamente il giro più veloce. Non appena Mazzoni l'aveva fatto notare, segnalando che sarebbe stata un'immensa soddisfazione per la Sauber e per il Messico, il giro record del pilota della Sauber è stato puntualmente battuto. Sfortunatamente stavolta Mazzoni non ha potuto parlare del grand chalem, sarà stata una delusione per lui...
    In ogni caso, nonostante la vittoria di Button, Vettel giunto terzo dietro ad Alonso è diventato campione del mondo, il più giovane pilota ad avere vinto il secondo titolo mondiale. Seguivano Webber, Hamilton, Schumacher, Massa, Perez, Petrov e Rosberg a completare la zona punti.
    Quando Vettel è salito sul podio e Mazzoni ha fatto notare che è il più giovane pilota ad avere vinto due titoli, ha aggiunto che vista l'età che ha potrà polverizzare i record di Schumacher. È stato questo il primo - e ultimo - momento della telecronaca in cui mi sono cascate veramente le braccia: ehi, Mazzoni, non è che quella era una gufata?? Se le prestazioni di Vettel dovessero calare nel prossimo futuro, teniamo presente che è questo il motivo!!
    A questo punto Lady B vi saluta cordialmente, allegando risultati e classifiche... e chiedendomi chi si sia portato a casa il pupazzetto di Winnie the Pooh, naturalmente! Altro dubbio più serio: Hamilton e Massa si tamponeranno anche nelle quattro gare residue che ci saranno in Corea (16 ottobre), in India (il 30), negli Emirati (13 novembre) e in Brasile (il 27 novembre a fine stagione)? Chi vivrà vedrà…

    Risultati:
    1. Button (Mclaren), 2. Alonso (Ferrari), 3. Vettel (Redbull), 4. Webber (Redbull), 5. Hamilton (Mclaren), 6. Schumacher (Mercedes), 7. Massa (Ferrari), 8. Perez (Sauber), 9. Petrov (Lotus Renault), 10. Rosberg (Mercedes), 11. Sutil (Force India), 12. Di Resta (Force India), 13. Kobayashi (Sauber), doppiati di un giro 14. Maldonado (Williams), 15. Alguersuari (Toro Rosso), 16. Senna (Lotus Renault), 17. Barrichello (Williams), 18. Kovalainen (Team Lotus), 19. Trulli (Team Lotus), doppiati di 2 giri 20. Glock (Virgin), 21. D’Ambrosio (Virgin), 22. Ricciardo (HRT), 23. Liuzzi (HRT). RIT: Buemi (Toro Rosso).

    Classifiche:
    PILOTI: 1) Vettel 324, 2) Button 210, 3) Alonso 202, 4) Webber 194, 5) Hamilton 178, 6) Massa 90, 7) Rosberg 63, 8) Schumacher 60, 9) Petrov 36, 10) Heidfeld 34, 11) Sutil 28, 12) Kobayashi 27, 13) Di Resta 20, 14) Alguersuari 16, 15) Buemi 13, 16) Perez 13, 17) Barrichello 4, 18) Senna 2, 19) Maldonado 1.
    TEAM: 1) Redbull 518, 2) McLaren 398, 3) Ferrari 292, 4) Mercedes 123, 5) Lotus Renault 72, 6) Force India 48, 7) Sauber 40, 8) Toro Rosso 29, 9) Williams 5.

    All rights reserved. ©
    Scritto da Lady B « per GrandPrixPassion e LaF1vistaDaNoi.
     
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    OH CRISTO! Ma perchè scrivi cose così lunghe? D:
    Volevo essere presente come l'agente di Fernii ç_ç
     
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    Eh eh, i miei commenti in genere sono lunghi! ^^ Presto devo finire quello di Corea...
    Agente di Ferniiii? O.O Ma nei commenti al GP non c'è l'agente di Ferniiii! ^^ Quello c'è solo nella Ferniiii's history! :D
     
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    Si sono molto lunghi xD
    Si scusa, mi sono sbagliato o__o
    L'ho letto tutto, molto bello! :D
     
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    Sono felice che ti sia piaciuto. ^^ Oggi provo a finire quello della Corea! ;)
     
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    Campionato 2011 – capitolo 16
    Gran Premio di Corea

    coreap
    Petrov is faster than youuuu!
    Spostati, o ti tamponerà!



    Yeongam
    14-15-16 ottobre 2011


    Carissimi lettori, naturalmente è di dovere chiedervi scusa per il ritardo. Ho iniziato a scrivere questo commento il giorno successivo al gran premio, ma per vari motivi non ho potuto continuarlo per diversi giorni a venire. Al momento, in ogni caso, il commento è finalmente pronto.

    Un cordiale saluto a tutti, miei cari lettori. Siamo giunti all'appuntamento con il 16esimo gran premio stagionale e la cosa più straziante è sapere che ne restano soltanto tre. Non preoccupiamoci, comunque, perché almeno fino al 27 novembre non saremo costretti a fare a meno della F1.
    Vi avevo lasciati con il commento al gran premio del Giappone pubblicato con un lieve ritardo e finalmente sono pronta a riprendere da dove tutto si era interrotto, con il commento al GP della Corea che si è svolto nel weekend del 16 ottobre.

    Il gran premio di Corea (o della Corea? non ho ancora capito quando si deve dire "gran premio di..." o "gran premio della..." è un dubbio che mi porto dietro da parecchi anni) è stato introdotto lo scorso anno, su un circuito progettato da Tilke (ma che strano, ci scommetto che se non lo dicevo non ci sareste arrivati...), il nome della località non è Yeongan come pensavo ma Yeongam a quanto pare. Questa scoperta l'ho fatta solo un paio di giorni fa e non ne sono nemmeno del tutto sicura. ^^ Lo so, sono un caso disperato.
    L'edizione dell'anno scorso fu estremamente fuori dagli schemi: tanto per cominciare le qualifiche vennero rimandate per diluvio e vennero disputate successivamente la domenica mattina, o meglio, quella che per la Corea era la mattina, mentre per noi erano le tre di notte. Successivamente anche la gara fu interrotta per diluvio, ad un certo tratto (non so dire se ci fosse anche lì qualche pilota "bagnato come un pulcino", CIT. qualcuno dei telecronisti durante il GP del Canada di quest'anno, riferendosi a Massa, nello stesso commento in cui ipotizzarono che mentre la gara era interrotta Massa e Alonso fossero ai box a giocare a carte - magari lo stavano facendo veramente), e quando riprese mancavano una decina di giri nel momento in cui Mazzoni declamò che Vettel che era in testa avrebbe dovuto risparmiare il motore già usurato. È stata quella una delle volte in cui ho pensato che il nostro caro telecronista avesse bisogno di un esorcista: di lì a una manciata di secondi il motore della Redbull di Vettel era in fumo! Però c'è da dire che, per quanto fulminea e istantanea, quella gufata non fu assolutamente fulminea e istantanea quanto quella su Schumacher alle qualifiche del GP del Belgio di quest'anno, in cui veramente passò un nanosecondo tra gufata ed effetto della gufata.
    Dopo il ritiro di Vettel passò in testa Alonso, involandosi verso quel mondiale che di lì a due gare avrebbe salutato rimanendosene dietro a Petrov, seguito da Hamilton e Massa che non erano ancora calamitati l'uno contro l'altro come in questa stagione. Fu l'ultima volta in cui Massa salì sul podio - l'ultima fino adesso, a meno che la mia affermazione non abbia effetto gufata nei suoi confronti - e ricordo che inciampò sui gradini rischiando di cadere. So che quest'ultimo dettaglio non era essenziale, ma ormai l'ho scritto e quindi ci rimane, anche perché per narrare la gara di questo weekend non era necessario nemmeno commentare tutto quello che accadde l'anno scorso...

    La cosa più stucchevole che possa capitare quando ti alzi dal letto alle otto e un quarto per vedere le qualifiche è renderti conto che non erano alle otto ma alle sette, cosa che porta senza dubbio a chiederti: "ma come mai in Europa qualifiche e gara sono alla stessa ora e in buona parte degli altri luoghi no?" Questo è un dubbio amletico non da poco, comunque oltre alla cosa stucchevole già citata ce n'è stata anche un'altra piuttosto sorprendente: c'era la conferenza stampa in TV, in quel momento, e... sorpresa! il pilota che aveva ottenuto la pole position portava una tuta della Mclaren!! La cosa, c'è da ammetterlo, mi lasciava meno stupita di quanto si sarebbe potuto pensare, non credevo certo che la Redbull potesse ottenere tutte le pole della stagione, specie dopo che il notare quante pole di seguito aveva ottenuto Vettel si poteva trasformare in gufata da un momento all'altro.
    Non era un dettaglio da sottovalutare: Vettel non è immune alle gufate e il GP della Corea dello scorso anno ne fu una dimostrazione lampante. Finora pare che la gufata mazzoniana abbia effetto su tutti i piloti, escluso uno soltanto. Soltanto i più perspicaci capiranno senza dubbio a chi mi riferisco... ^^
    Ho messo sul televideo per vedere tutto il risultato delle qualifiche, ma naturalmente non l'avevano ancora messo, però in compenso quando l'hanno pubblicato più tardi non hanno sbagliato la nazionalità di nemmeno un pilota e naturalmente ne sono stata estremamente soddisfatta.

    La mia ricostruzione della Q1 mi fa pensare che non sia capitato nulla di paranormale: l'unica sorpresa è che Ricciardo non ha segnato neanche un tempo e quindi gli sarebbe toccata l'ultima posizione. Sorpresa? Sì, come no... Tanto sarebbe stato comunque in ultima fila. Chiaramente Liuzzi è riuscito ad accaparrarsi l'ultimo tempo disponibile ed è andato ad affiancare il compagno di squadra sulla griglia di partenza, con le Virgin davanti a loro. Gli eventi paranormali non hanno toccato questa prima fase di qualifiche, dal momento che Glock si è andato a posizionare davanti a D'Ambrosio come capita nella maggior parte delle occasioni. Inutile dire che in terzultima fila c'erano le due Lotus Made in Malesia, ed è altrettanto inutile dire che Kovalainen aveva ottenuto il 19esimo tempo e Trulli il 20esimo: nel 90% dei casi va a finire così, niente di sorprendente quindi.
    A parte i sei piloti delle monoposto più performanti del mondiale, c'era un altro pilota che doveva abbandonare le qualifiche conquistando il 18esimo tempo, stavolta è toccato a Barrichello, che effettivamente è stato surclassato da Maldonado. No, sinceramente, non è che sono io a portargli sfortuna, a Rubinho? Bene, cercherò di produrre l'effetto opposto: Barrichello arriverà sempre ultimo e verrà licenziato a fine anno. Bene, con questa affermazione spero che tutto ciò che ho detto su Barrichello non capiti a lui ma al suo compagno di squadra...
    Si passa alla Q2, dove finalmente anche Maldonado esce di scena! Oltre a lui escono di scena, naturalmente, anche altri sei piloti, e guarda caso questi altri sei piloti fanno parte pienamente della categoria "piloti che Mazzoni adora gufare". In realtà questa categoria ne comprende ben altri, oltre a questi, ma naturalmente dato che saranno in dieci i piloti che avranno accesso alla Q3 non tutti i piloti che Mazzoni è propenso a gufare possono uscire in Q2. È Perez ad andare ad affiancare Barrichello in nona fila, mentre davanti a loro si sono piazzati Senna e Maldonado rispettivamente 15esimo e 16esimo e in settima fila Buemi (13) e Kobayashi (14). Il primo degli esclusi, in 11esima posizione, è stato il bambino con il ciuccio in bocca... ehm, volevo dire Alguersuari, e accanto a lui, 12esimo, un pilota che ha il doppio dei suoi anni, ovvero Schumacher.

    Hanno avuto accesso alla Q1 le due Mclaren (con Hamilton che aveva ottenuto il miglior tempo sia in Q1 che in Q2), le due Redbull, le due Ferrari, Rosberg, Petrov e le due Force India. Era sorprendente la presenza delle due Force India, devo dire, sembra che ultimamente le gufate non abbiano più il benché minimo effetto su di loro... riprenderanno probabilmente a fare effetto la prossima volta che Sutil sarà tra le prime posizioni!
    Hamilton ha stravolto la storia delle qualifiche di questo campionato, finora dominate dalla Redbull, con le pole position ripartite equamente tra i due piloti: tredici per quell'incompetente di Vettel e due per quel fenomeno di grande portata e futuro vincitore di decine di titoli che è Webber. Stranamente anche dal punto di vista delle vittorie esse erano ripartite equamente: nove per Vettel e zero per Webber, così come il numero delle occasioni in cui un pilota era davanti a quell'altro: per quattordici volte Vettel è stato davanti a Webber e una volta è accaduto l'opposto. Mi sembra una palese conferma del fatto che tutti quelli che sostengono che Vettel vince solo perché ruba vittorie e posizioni al compagno di squadra hanno perfettamente ragione, non c'è che dire...
    A proposito di Vettel, non è riuscito a conquistare la pole position, che è andata a Hamilton, unico pilota a scendere sotto il minuto e 36 secondi, non è stato davanti a tutti per una volta, ma è stato comunque davanti a tutti escluso Hamilton: ha ottenuto la seconda posizione, staccato di poco più di due decimi dal pilota della Mclaren. In seconda posizione si sono collocati i rispettivi compagni di squadra, Button e Webber, mentre in terza fila è capitato un evento epocale, che avrebbe dato origine il giorno dopo a un evento ancora più epocale: il Ferrari Baby ha ottenuto la quinta posizione, releganto al sesto posto il suo compagno di squadra. Nell'apprendere la notizia non sapevo che cosa fare e ho esaminato tutte le mie opzioni:
    > festeggiare l'evento con gli occhi strabuzzati per la felicità;
    > pensare che comunque il giorno dopo Feliiii avrebbe fatto una prestazione da zerbino e sarebbe arrivato dietro;
    > sperare che il giorno dopo accadesse un miracolo - non importava che genere di miracolo, bastava che ne capitasse uno che permettesse a Feliiii di arrivare davanti a Ferniiii.
    Ho optato per la terza soluzione, so che era molto improbabile, ma appunto era in un miracolo che speravo ed ero perfettamente consapevole che i miracoli in F1 non avvengono di continuo e che quest'anno ne sono già capitati anche troppi, come ad esempio Kovalainen che è arrivato ben tre volte in Q2.
    Tornando alla top ten, lasciando da parte discorsi a proposito di zerbini e posizioni cedute ai compagni di squadra, in cui ho trovato modo di infilare Kovalainen anche se non c'entrava nulla, mi rendo conto che devo ancora elencare i piloti dalla settima alla decima posizione. Iniziamo dal settimo tempo, che è stato conquistato da Rosberg, mentre accanto a lui in ottava posizione si è andato a piazzare Petrov, che mi faceva pensare a un po' di luce per la Lotus Renault che ultimamente sta ottenendo prestazioni di un certo livello... un livello molto basso, in confronto all'inizio della stagione. In quinta fila infine si sono collocati i due della Force India, senza tempo, con Di Resta davanti a Sutil dal momento che era sceso in pista, pur non completando un giro, mentre il suo compagno di squadra no.
    Stranamente per una volta non ci sono state polemiche tra Hamilton e Massa, anche se probabilmente entrambi erano impegnati a pensare al pupazzo di Winnie the Pooh.
    "Feliiii, dove hai nascosto il pupazzo? Non ce l'hai più appeso all'alettone posteriore e nemmeno all'ala mobile!"
    "È colpa tua se non ce l'ho più, l'ho perso a Suzuka dopo che ci siamo tamponati per l'ennesima volta!"
    Dov'è andato a finire il pupazzo di cui l'autrice ha parlato nei tre precedenti commenti? Non siamo tenuti a saperlo... O meglio, Feliii e Gigino non sono tenuti a saperlo. A Ferniiii brillano gli occhi: quel pupazzetto l'ha portato a casa lui e l'ha appeso al retrovisore della Cinquecento Twin Air, con cui gira dentro al supermercato e stacca sempre all'ultimo.


    Mi chiedevo se il giorno dopo in gara ci sarebbero stati tamponamenti vari tra Hamilton e Massa, in qualche modo, dato che gli incidenti tra gli stessi piloti ultimamente stanno diventando ricorrenti, ma devo dire che entrambi mi hanno sorpresa. Ciò che non avevo considerato era che potesse capitare qualcosa tra altri due soggetti... Questo scrivevo nel mio commento al gran premio del Giappone: con due incidenti a loro carico, ovviamente Schumacher e Petrov verranno accreditati come potenziali pericoli l'uno per l'altro per i prossimi dieci anni. Okay, lo ammetto: anch'io, come Mazzoni, sono bravissima a gufare, ma fate finta di non averlo letto, perché dovete fare finta di non sapere cos'è capitato nel gran premio e, di conseguenza, non sapete com'è andata a finire la gara dei due piloti coinvolti.

    La domenica mattina alle otto ero davanti al televisore in attesa di Mazzoni che pronunciasse la fatidica frase che cambia il senso di un gran premio: “Scattano le vettureeeeeee!”, naturalmente urlando nelle orecchie al suo assistente. Stranamente il nostro caro telecronista ha optato per un avvio non urlato, cosa che stranamente ha consentito ugualmente alla gara di iniziare, nonostante la foga che ci aveva messo per comunicare la partenza era decisamente inferiore al solito.
    Le vetture sono scattate con Hammiiii che conservava la leadership senza problemi, immaginandosi il momento in cui sarebbe stato consacrato imperatore della Formula 1.
    “Sono di nuovo un fenomeno, non ho davanti né Feliiiii né Maldonado quindi può darsi che riuscirò a raggiungere la fine della gara senza tamponare nessuno né tanto meno essere tamponato!”
    Vettel, togliendo il biberon dalla bocca, ha espresso il suo disaccordo: “Sono io il fenomeno della F1, ma non dirlo a Webbiiii che se no si offende, pensa che vincerà i prossimi dieci titoli!”
    “Tu sei dietro e dietro mi resterai! È la prima pole che ottengo dopo un secolo e non ho la minima intenzione di farmi da parte!”
    “Non importa che ti fai da parte, è già scritto nel mio destino che sarò io a vincere e a vincere i prossimi dieci titoli!”
    Più indietro Ferniiii si è naturalmente sconvolto: “Come osate, ragazzini? L’unico dominatore della F1 sono io! Vincerò io i prossimi dieci titoli, e magari anche i prossimi venti! Correrò fino a cinquant’anni e naturalmente a quell’epoca correranno ancora anche Schumacher e Barrichello all’età di sessant’anni!”
    Hammiiii ha risposto: “Non ho dubbi che Schumacher e Barrichello correranno fino a sessant’anni, però di sicuro noi ti impediremo di vincere i prossimi dieci titoli!”
    Ferniiii naturalmente era sconcertato, pensava che Hammiiii e Sebbiiii fossero ben lieti di spianare la sua strada verso la vittoria. Accanto a sé ha sentito una risata satanica a cui non ha fatto troppo caso, da parte di qualcuno che approfittando del suo stordimento ne approfittava per conservare la propria posizione.

    Mentre Mazzoni era già raggiante di gioia per Ferniiii che andava a insidiare addirittura la terza posizione e che rimaneva quarto mi sono chiesta se fossi diventata improvvisamente daltonica: il casco di Ferniiii mi sembrava giallo-verde come quello di Feliiii. Quando ho scoperto che non ero daltonica, ma che Massa era segnato davanti ad Alonso mi sono sentita per un attimo al settimo cielo, nonostante fossero le otto e dieci di domenica mattina e io fossi già in piedi (o meglio, ero seduta) dopo avere dormito qualcosa come quattro o cinque ore (pur sempre di più del tempo che passo a dormire qualche giorno durante la settimana, vista la mia abitudine a rimanere al computer fino a notte inoltrata).
    Naturalmente l’opzione “Feliiii farà lo zerbino fin dal via” era stata scartata categoricamente, dal momento che le prime curve iniziavano ad essere percorse e naturalmente ho iniziato a sperare che capitasse qualche evento miracoloso, proprio come mi era già capitato il giorno precedente. E in effetti qualcosa che ha avuto del miracoloso c’è stato.

    Vettel ha conquistato la leadership nel corso del terzo giro per poi iniziare a guadagnare secondi nei confronti di Hamilton che lo seguiva in seconda posizione. Al terzo e quarto posto si sono stabilizzati Webber e Button dopodiché in quinta e sesta posizione i due piloti della Ferrari, ci tengo a ripeterlo perché cose del genere accadono una volta ogni secolo, Feliiii davanti a Ferniiii che non aveva il benché minimo atteggiamento zerbinesco. Era una cosa che mi rendeva gli occhi brillanti e luccicanti, e non certo perché stavo piangendo come Barrichello in caso di vittoria. Barrichello in caso di vittoria? Ah, già, questo è un commento a un gran premio, non un romanzo di fantascienza, devo cercare di non dimenticarmene.
    Anche quando ci sono stati i primi pit-stop, nonostante Feliiii avesse fatto una lunga sosta, è riuscito a rimanere davanti a Ferniiii. No, non pensate male: stavolta non c’entrano niente i meccanici che perdono bulloni, semplicemente una volta terminato il pit-stop ha dovuto attendere un paio di secondi prima di ripartire per non travolgere Schumacher che stava transitando per la corsia dei box. Insomma, lo dovreste sapere: nessun pilota può travolgere Schumacher, a parte Petrov!
    A proposito di Schumacher e Petrov il loro momento è arrivato al sedicesimo giro. Petriiii era in procinto di superare Ferniiii con una di quelle manovre che in genere mi fanno brillare gli occhi (ma generalmente quando qualcuno supera Ferniiii gli occhi tendono a brillarmi con una certa frequenza, lo devo ammettere), quando è capitato un piccolo intoppo. Piccolo intoppo? Si fa per dire, naturalmente.
    Ferniiii era chiaramente sconvolto, come sempre si sconvolge quando c’è Petriiii nelle strette vicinanze. “Petriiii, che cosa ci fai qui? Dovresti startene in ventesima posizione come minimo, non venire qui a rompere le scatole a me!”
    Petriiii era del parere opposto: “Lo sai Ferniiii che il mio obiettivo principale è rompere le scatole a te, credo che sia questa la ragione per cui nel 2010 per correre con la Renault e stare vicino a te in pista ho preso fuori la modica cifra di quindici milioni di euro dal mio salvadanaio a forma di Winnie the Pooh.”
    “Winnie the Pooh! *________* Deve essere adorabile! Pensa che io ho un pupazzetto di Winnie the Pooh che mi sono portato a casa come souvenir del gran premio del Giappone! Però non dirlo a Feliiii e a Hammiiii, non vorrei che penetrassero di nascosto a casa mia per riprenderselo! Era il pupazzetto di Feliiii che il mio amico Gigino ha cercato di rubargli negli scorsi gran premi!”
    “Ma come?! Oltre a rubare le posizioni di Feliiii al via gli rubi anche i pupazzi?”
    “Stavolta non sono riuscito a rubargli la posizione in partenza! Ma sono sicuro che mi rifarò alla grande... e non sarai tu a impedirmelo! FERNIIII’S GOT THE POWER!”
    “PETRIIIII’S GOT THE POWER! Potere ai piloti russi che un giorno domineranno il campionato.”
    “Il campionato di briscola organizzato da Liuzzi, immagino.”
    “Esatto, Ferniiii, come hai fatto a indovinare?”

    Petriiii ha tentato il sorpasso su Ferniiii che come risposta si è difeso vagando per i prati di Yeongam. Petriiii ha contemplato la scena con gli occhi abbagliati dai lampioni di Singapore, che non si sa come facessero ad abbagliarlo a distanza, ma prendete pure per buona la mia ipotesi che fosse abbagliato da quei lampioni. È un dato di fatto: tutto ciò che è inspiegabile può essere spiegato dalla mia mente aperta agli scenari più inconsueti.
    Abbagliato dallo splendore del momento in cui stava vivendo Petriiii non ha notato un piccolissimo e poco importante ostacolo da superare: una monoposto che gli stava davanti. Si trattava della Mercedes di nonno Schumiiii.
    Petrov, quando si è ritrovato sollevato da terra, ha immediatamente esclamato: “È stupendo! Sto volando come le Winx!”
    La rampa di lancio ha replicato: “Io avevo il pupazzetto di una Winx appeso all’ala anteriore, era un regalo da parte di mia figlia come portafortuna, me l’ha dato all’inizio del 2010 e in effetti forse mi faceva l’effetto opposto! Ora l’ho persa per colpa tua.”
    Petriiii era naturalmente stordito: “Ma come?! Da quando le rampe di lancio parlano con una voce che sembra quella di un giardiniere?”
    “Da sempre! E poi non è sicuro che farò il giardiniere, forse farò l’antennista o forse continuerò a fare il driver portando in giro su un furgoncino Fiat dei bambini probabili componenti di una squadra di calcio, come facevo anni fa in un vecchio spot della Fiat.”
    Sentendo parlare di spot della Fiat Ferniiii ha immancabilmente esclamato: “Io stacco sempre all’ultimo!”
    La sua voce è giunta fino allo psicanalista del suddetto spot, che gli ha immediatamente fatto notare: “Stai attento, Ferniiii, che Petriiii ti sta per venire addosso!”

    Petrov infatti, dopo avere spiccato il volo, è andato a raggiungere i prati di Yeongam, rischiando di andare addosso a Ferniiii, che evidentemente oltre a non essere soggetto agli effetti della gufata mazzoniana è anche immune alle collisioni con le Lotus Renault, come già dimostrato diverse gare fa in cui fu schivato per un pelo dal serial killer che andò a schiantarsi invece contro Alguersuari.

    L’incidente tra Petrov e Schumacher non è stato mostrato in diretta, prima che fosse mandato il replay però avevo notato due cose:
    > nella lista delle posizioni che passava in sovrimpressione nonno Schumiiii perdeva posizioni secondo dopo secondo. Per un istante mi sono chiesta: “ma che diamine sta combinando che tutti lo sorpassano?” Poi ho capito che evidentemente aveva avuto qualche problema.
    > Petrov vagava per la pista con l’ala anteriore distrutta, e mentre Mazzoni osservava che era stata mandata in pista la safety car chiedendosi per quale ragione ha anche notato che per Petrov c’era stato qualche problema.
    Fortunatamente è arrivato un team radio azzeccato.
    Di solito i team radio che vengono trasmessi riguardano Webbiiii che si lamenta del kers parlando via radio con il box della Redbull, stavolta invece hanno mandato in onda una conversazione tra il serial killer e il box della Lotus Renault. Dal box lo stavano informando che la safety car stava entrando in pista per un incidente tra Petrov e Schumacher che avevano sparso detriti per la pista, cosa che ha permesso a Mazzoni di scoprire che cos’era successo.
    Soltanto a quel punto è arrivato il replay e, dopo un certo periodo, quando Schumacher è stato intervistato da Stella Bruno, se ne stava calmissimo contrariamente a quanto avvenne a Spa nel 1998.
    Interessantissima domanda da parte di Stella: “Come l’hai visto l’incidente, dalla tua macchina?”
    La risposta di nonno Michael mi è sembrata un po’ con tono da presa per i fondelli, per intenderci il tono che utilizza in genere Rosberg per rispondere alle domande della Stellona: “Non l’ho visto, dalla mia macchina.”
    Quella risposta, devo ammetterlo, è stato uno dei momenti più esaltanti di tutta la gara, naturalmente al secondo posto dopo un altro fatto piuttosto esaltante.

    Avevo fatto un accenno al fatto esaltante, un attimo fa. So che non c’è bisogno di riscriverlo, ma ormai l’ho già scritto e quindi resterà impresso su questo foglio di papiro su cui sto scrivendo con una penna d’oca, come si usava nel Medioevo, periodo in cui Schumacher e Barrichello erano giovani. Il fatto esaltante era la quinta posizione di Feliiii, mentre Ferniiii era al momento sesto. Il mio desiderio di mettermi a ballare per il salotto l’ho frenato per un pelo, anche se considerando che mio padre non era in casa e mia madre dormiva avrei potuto farlo tranquillamente. Però non mi sembrava comunque il caso: sapevo perfettamente che i sogni sono fatti per risvegliarsi e ben presto la quinta posizione di Feliiii sarebbe passata a Ferniiii. Il lato soddisfacente del sogno in questione è che è durato piuttosto a lungo: Feliiii non aveva ancora mostrato il benché minimo atteggiamento da zerbino, e considerando che era più o meno la seconda o la terza volta su sedici gare che capitava, quest’anno, non era un fatto da sottovalutare. Naturalmente non mi sono mai illusa che in India, negli Emirati e in Brasile non accadrà lo stesso, certe cose sfortunatamente non sono molto frequenti, ma lo sapete: in fondo al cuore non ho mai perso le speranze.
    Per il resto nei giri immediatamente successivi non è capitato nessun fatto di un certo rilievo, se non che nelle retrovie c’era un po’ di casino intorno alla quattordicesima posizione con il kamikaze della Sauber tallonato dal serial killer a bordo dell’unica Lotus Renault ancora in pista. Mazzoni ha annunciato la pubblicità nel momento stesso in cui sono stati inquadrati e quando la pubblicità è finita il kamikaze se ne andava in giro con l’ala anteriore semidistrutta, e se ne stava dietro all’avversario (contro la cui vettura probabilmente era andato a schiantarsi mentre noi guardavamo ammaliati la pubblicità).
    Koby è poi rientrato ai box, per quel problema, ed è caduto completamente nell’anonimato, dove peraltro era già abbondantemente, ed è precipitato dietro alla Lotus Made in Malesia di Kovalainen. A proposito di quest’ultimo Mazzoni ci ha informato che il 19 ottobre, ovvero il martedì successivo alla gara, sarebbe stato il suo trentesimo compleanno. Sfortunatamente si è scordato di aggiungere che il giorno delle qualifiche era il compleanno di Bruno Senna, che di anni ne aveva compiuti ventotto, non completando così l’angolo “compleanni dei piloti”, che sta nel più esteso ambito “gossip dei piloti”.

    Per ritrovare qualche momento più interessante (anche se forse i trent’anni di Kovalainen erano l’argomento che vi interessava di più) abbiamo dovuto aspettare che Webbiiii una volta tanto si scatenasse. Tra lui e Hammiiii c’è stata un’accesa lotta per la seconda posizione, con l’australiano che però non è mai riuscito a superare l’inglese.
    “Non ce la farai! Finalmente sono tornato in me e non ti permetterò di rubare il pupazzo che ho appeso all’ala posteriore!”
    “Non preoccuparti, sono troppo vecchio per giocare con i pupazzi, a differenza di voi ragazzini che li avete come principale obiettivo di gara!”
    “Sempre meglio avere come obiettivo quello di portare via i pupazzi agli avversari che non avere obiettivi!”
    “Ti sbagli, Hammiiii, un obiettivo ce l’ho e anche piuttosto significativo: far funzionare il kers e dimostrare che sono meglio io di Sebbiii!”

    Proprio sul più bello Webbiiii è stato chiamato ai box a sostituire le gomme e mi pare che poi se ne sia anche lamentato in seguito. In effetti era l’unica gara della stagione (a parte quella in cui finì fuori in Q1 e si riprese alla grande in gara, e poche altre occasioni) in cui si era improvvisamente risvegliato...

    Dopo 36 giri Feliiii è rientrato ai box per il pit-stop. In quel momento era ancora davanti a Ferniiii e mancavano solo una ventina di giri alla fine della gara. Ciò significava che per quasi due terzi di gara era stato davanti al compagno di squadra.
    Mi sono preparata a un’amara sorpresa, in modo tale che finisse per non essere così tanto amara. Me lo aspettavo che Ferniiii, che stava ritardando la sosta, sarebbe uscito dai box davanti a Feliiii ed effettivamente, una volta ultimati i pit-stop, Feliiii era sesto e ben più indietro rispetto al futuro dominatore del mondo motoristico che era in quinta posizione. Ferniiii è successivamente stato anche sul punto di avvicinarsi a Button, ma senza mai riuscire a infastidirlo. Le posizioni sono rimaste tali e quali, di conseguenza.
    Nel frattempo era già da diversi giri che Maldonado, che in un momento precedente aveva dovuto scontare un drive through non ricordo per quale ragione. A proposito di penalità, ho notato che quando ci sono le comunicazioni in sovrimpressione non c’è più soltanto il numero di vettura, ma anche il nome del pilota a cui è riferito. Ciò farà in modo che le gaffe mazzoniane diminuiscano radicalmente? Solo il futuro potrà darci una risposta.
    A proposito di penalità, tornerei un attimo su Petrov: per l’incidente con Schumacher è stato penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza del prossimo gran premio d’India che sarà disputato nell’ultimo weekend di ottobre, su un nuovo circuito in cui, la HRT pare averlo già confermato, rivedremo in pista Karthikeyan. Sarà scontato, allora, chi si classificherà in ultima posizione, non trovate?

    Nel giro finale Rosberg, che era in settima posizione, è stato superato da Alguersuari. Ebbene sì, nonostante i potenziali effetti della gufata mazzoniane, le Toro Rosso, nonostante sia stato rimarcato più volte che erano entrambe in top ten, non hanno riportato conseguenze spiacevoli, anzi, da un lato Buemi che era decimo si è portato in nona posizione superando Di Resta, dall’altro Alguersuari si è portato al settimo posto.
    Spero che, dal prossimo gran premio, quando Mazzoni inizierà a far notare i risultati positivi delle Toro Rosso avvenuti negli ultimi tempi (quando Alguersuari s’è andato a schiantare da solo non era proprio un risultato positivo, ma lasciamo stare), non produca lo stesso effetto che ha prodotto sulle Sauber e in particolare su Kobayashi, che ci tengo a ricordarlo ha ottenuto 25 punti nelle prime sette gare per poi ottenerne soltanto due in quelle successive. Chissà se ciò ci verrà ripetuto nuovamente anche in occasione del gran premio d’India? Spero ardentemente di no e che Kobayashi possa finalmente fare un buon risultato, dopo il quindicesimo posto ottenuto in Corea alle spalle di Kovalainen. Peraltro, adesso che ci penso, Perez è arrivato addirittura dietro a Kobayashi, quindi il risultato della Sauber non è stato granché...

    Va bene, a questo punto che ne dite se vi saluto cordialmente in attesa del gran premio d’India? Io direi che è la soluzione migliore.
    Scusate se vi ho fatto aspettare tanto, cari lettori, ma il commento, seppure in gran parte già prodotto, aveva bisogno di qualche revisione e nell’ultima settimana per una serie di motivi questa parte di lavoro l’ho rimandata fino a oggi.

    Risultati:
    1. Vettel (Redbull), 2. Hamilton (Mclaren), 3. Webber (Redbull), 4. Button (Mclaren), 5. Alonso (Ferrari), 6. Massa (Ferrari), 7. Alguersuari (Toro Rosso), 8. Rosberg (Mercedes), 9. Buemi (Toro Rosso), 10. Di Resta (Force India), 11. Sutil (Force India), 12. Barrichello (Williams), doppiati di 1 giro 13. Senna (Lotus Renault), 14. Kovalainen (Team Lotus), 15. Kobayashi (Sauber), 16. Perez (Sauber), 17. Trulli (Team Lotus), 18. Glock (Virgin), 19. Ricciardo (HRT), 20. D’Ambrosio (Virgin), doppiato 3 giri 21. Liuzzi (HRT).
    Ritirati: Maldonado (Williams), Petrov (Lotus Renault), Schumacher (Mercedes).

    Classifiche:
    PILOTI: 1) Vettel 349, 2) Button 222, 3) Alonso 212, 4) Webber 209, 5) Hamilton 196, 6) Massa 98, 7) Rosberg 67, 8) Schumacher 60, 9) Petrov 36, 10) Heidfeld 34, 11) Sutil 28, 12) Kobayashi 27, 13) Alguersuari 22, 14) Di Resta 21, 15) Buemi 15, 16) Perez 13, 17) Barrichello 4, 18) Senna 2, 19) Maldonado 1.
    TEAM: 1) Redbull 558, 2) McLaren 428, 3) Ferrari 310, 4) Mercedes 127, 5) Lotus Renault 72, 6) Force India 49, 7) Sauber 40, 8) Toro Rosso 37, 9) Williams 5.

    Redbull: campione del mondo costruttori.

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    Scritto da Lady B « per GrandPrixPassion e LaF1vistaDaNoi.
     
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  9. ~Domenico440
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    Bellissimo articolo come sempre.. Brava ;)
     
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    Campionato 2011 – capitolo 17
    Gran Premio d’India

    indkt
    Massa & Hamilton: attrazione fatale



    Jaipee Circuit, Greater Noida
    28-29-30 ottobre 2011


    Prima legge della gravità: qualora la monoposto di Massa e quella di Hamilton raggiungano un distacco inferiore a un secondo, è inevitabile che l’attrazione gravitazionale che le lega conduca suddette monoposto una contro l’altra.

    Un cordiale saluto ai miei cari lettori, l’evento più atteso dell’anno ha visto la luce, ben più del gran premio di Singapore con la sua illuminazione artificiale. So che è straziante pensare a gran premi che non hanno come contorno una ruota panoramica il cui giro dura una quarantina di minuti, ma spero che siate riusciti ad arrivare comunque in fondo al weekend senza fare un esposto ufficiale alla FIA in cui vi lamentavate per l’assenza di una ruota panoramica che rispondesse a tali requisiti.
    Dopo anni e anni dall’annuncio finalmente la Formula 1 è giunta fino alla patria che ha prodotto eroi dei motori del calibro di Chandhok e Karthikeyan, due piloti senza ombra di dubbio di un certo livello, forse entrambi dello stesso livello... non so, ma mi pare comunque un livello piuttosto basso in entrambi i casi.
    Già da un po’ di tempo ci era stato preannunciato che Karthyyyy, un genio che in una gara è riuscito, anni fa, ad arrivare addirittura in quarta posizione nonostante corressero ben sei piloti, un risultato di un certo livello, tenendo conto del fatto che si è tenuto dietro piloti del calibro di Albers e Friesacher (“chi sono Albers e Friesacher?”, CIT. chiunque non conosca per filo e per segno tutti i piloti della gloriosa storia della Minardi; “due piloti che se anche in pista non ci fossero stati non se ne sarebbe accorto nessuno”, CIT. di chiunque invece conosca per filo e per segno tutti i piloti della gloriosa storia della Minardi, senza dimenticarsi di gente tipo Zsolt Baumgartner – con un nome del genere del resto è impossibile dimenticarselo, Nicolas Kiesa e Thomas Enge, anche se in effetti non sono completamente certa che quest’ultimo abbia corso per la Minardi, forse era alla Arrows oppure alla Toyota, anche se devo ammettere che la mia memoria storica a proposito di Enge è piuttosto scarsa, mi ricordo che qualche anno fa, leggendo il suo nome da qualche parte, mi sono chiesta “ma questo ha davvero mai gareggiato in Formula 1?”). Originariamente pensavamo che Karthyyyy sarebbe ricomparso in pista al posto di Ricciardo, un genio che sta facendo risaltare il talento dei piloti australiani. Ehm, non il proprio, mi pare, intendevo dire che, essendo australiano come Webber, sta facendo risaltare l’eccelso e impressionante talento di Webber, un pilota incompreso da tutti che avrebbe vinto millemila titoli se non fosse stato ostacolato dalle avversità della sorte e dal kers.
    La realtà è stata ben diversa... no, nonostante sembri non sto parlando di Webbiiii, ma di Karthyyyy e Ricciardo: il più talentuoso pilota indiano, o meglio, quello che può competere con il suo degno avversario Chandy per il ruolo di miglior pilota indiano, non avrebbe sostituito Ricciardo bensì Liuzzi. La cosa mi ha sconcertata: mi stavo giusto chiedendo se Liuzzi, che ultimamente si sta adeguando alla filosofia indiana di ricercare l’ultimo posto, sarebbe riuscito a competere con il compagno di squadra e con Chandy per l’ultima posizione, per poi scoprire che Liuzzi nemmeno sarebbe sceso in pista, dal momento che Karthy avrebbe sostituito lui. Il colpo di grazia, però, è stato scoprire che quel pilota estremamente talentuoso che è Chandy, nonostante ci fosse la possibilità di vederlo in pista durante la gara, non era stato minimamente preso in considerazione dalla Lotus Made in Malesia, team originario dallo stesso paese che ha dato i natali ad Alex Yoong, altro pilota estremamente talentuoso della storia della Minardi, altrimenti detto il collaudatore delle vie di fuga, che sfortunatamente per lui la legge del caso ha voluto che anziché essere compagno di squadra di gente tipo Albers o Baumgartner fosse il compagno di squadra di Alonso, cosa che ha contribuito a mettere le sue prestazioni addirittura sotto terra. A proposito della storia della Minardi, dimenticavo che ha avuto tra i suoi piloti anche Webber, che addirittura in Australia nel 2002 arrivò in quinta posizione e poi mostrò un pupazzo a forma di canguro (NB. questa cosa del pupazzo l’ho vista davvero in una foto, non è un’invenzione come i pupazzi di Winnie the Pooh di cui parlo da circa un mese e mezzo), quinta posizione, un risultato abbastanza similare a quelli che ottiene al giorno d’oggi con la Redbull... del resto ditemi voi, vedete qualche differenza tra la Minardi del 2002, l’antenata della Toro Rosso, e la Redbull di oggi? Io non ne vedo nessuna: con quel team Vettel ha vinto una gara e Webber non ha vinto nulla, con la Redbull Vettel ha vinto due titoli mentre Webber...
    Va beh, lasciamo perdere, lasciamo stare Webber, mi pare finalmente di non essere più l’unica che non lo vede affatto come un fenomeno, anche se ce n’è voluto di tempo. Stavo parlando di Chandy, come sono finita a parlare di Webbiiii? Permane un mistero, direi. Per chi se lo fosse scordato il sommo Chandy aveva già partecipato antecedentemente a una gara a metà stagione, con un risultato alquanto penoso, prendendolo notevolmente in quel posto dal compagno di squadra e da gente del calibro di Ricciardo e D’Ambrosio. Questo mi sembra che la dica lunga, anche se in effetti come pilota della Lotus Made in Malesia Kovalainen non mi sembra affatto male: finisce spesso quindicesimo o sedicesimo, posizione a cui aspirava anche nel 2009 in McLaren in molteplici occasioni. Non escludo che un giorno o l’altro possa anche vincere una gara, con una media di sedici monoposto davanti alla sua basta che otto piloti forino una gomma e che altri otto rompano il motore quando mancano pochi giri al traguardo, e Kovalainen vincerà finalmente un secondo gran premio.
    Tutto questo, una pagina di Word in carattere Arial dimensione 11 (immagino che questo dettaglio, cari lettori, sia di vostro immenso interesse), per dire che la sfida tutta indiana per la conquista dell’ultimo posto ce la possiamo anche togliere dalla testa: la Lotus Made in Malesia non aveva la benché minima intenzione di rimettere in pista Chandy, cosa che tutto sommato mi pare abbastanza logica, quindi l’utente medio pensava rassegnato: “ci sarà in pista soltanto un talento indiano, anziché due”.

    Venerdì 28 ottobre, giorno delle prove libere: finalmente l’atmosfera iniziava a delinearsi, ce l’avrebbe fatta Karthyyyy a dominare? Tutti si aspettavano qualcosa del genere e non vedevano l’ora che iniziassero le libere appunto per appurare la spiccata superiorità del loro indiscusso idolo, al volante di una monoposto estremamente performante e competitiva, la gloriosa Hispania Racing as know as HRT, team per cui hanno gareggiato piloti di un certo livello, compreso lo stesso Chandy nella scorsa stagione, e che ha cambiato più piloti in due anni di quanti ne abbia cambiati la Ferrari negli ultimi quindici anni (no, in effetti forse ne ha cambiati di più la Ferrari negli ultimi quindici anni – otto in totale se non ho dimenticato nessuno – che la HRT in due anni che è rimasta ferma a sette) e che di piloti talentuosi ne ha avuti un’infinità, in primo luogo il sommo imbattibile Yammiiii, un vero insulto al talento Made in Japan... A proposito, rassegnatevi: Yammiiii ha la pessima abitudine di ricomparire in pista ad anni alterni, quindi è probabile che la prossima stagione ce lo dovremo sorbire di nuovo.
    Dunque, di cosa stavamo parlando? Ah, già, delle prove libere. La cosa più spettacolare è stata scoprire che sono state rimandate per via della presenza di un cane randagio comparso in pista quando le qualifiche dovevano iniziare. Insomma, io non so cosa dire, mi pare che questi cani randagi abbiano un po’ troppe manie suicide. Comunque pare che questo cane, diversamente da quello di Istanbul 2008 che nel bel mezzo della gara di GP2 si fiondò sotto le ruote della monoposto di Bruno Senna, non sia stato investito. È stato inseguito dalla safety car prima di essere cacciato via dalla pista... o almeno così pare, comunque deve essere stato esilarante vedere un cane mentre veniva inseguito dalla safety car. Secondo altre fonti non sarebbe comparso in pista un solo cane, bensì alcuni... in ogni caso non ho dubbi: questi cani indiani sono senza ombra di dubbio dei fan indiscussi di Chandyyyy e di Karthyyyy, avete qualche dubbio per caso? Spero di no, è davvero oltraggioso avere dubbi su queste cose.

    Finalmente è iniziata la prima sessione di libere, stranamente il miglior tempo non è stato conquistato dal cane, bensì da Hamilton, che per un mancato rispetto delle bandiere gialle è stato penalizzato con meno tre posizioni sulla griglia di partenza, stessa cosa che è capitata a Perez anche lui per mancato rispetto delle bandiere gialle. Inoltre la Virgin di D’Ambrosio, stando a quanto ho capito, è andata a sbattere da qualche parte; il suddetto pilota peraltro è stato autore dell’ultimo tempo.
    A seguire, dopo Hamilton, hanno fatto registrare i tempi immediatamente successivi le Redbull di Vettel e Webber, la McLaren di Button, le Mercedes di nonno Schumiiii e di Rosberg, dopodiché Massa in settima posizione, mentre Ferniiii che aveva fatto in tutto tre o quattro giri era rimasto soltanto 23esimo alle spalle di Karthikeyan. Chandyyyy, che sostituiva Kovalainen nelle libere, ha fatto una prestazione davvero da urlo: il 19esimo tempo è stato suo, un evento di tutto rispetto.

    Passiamo alle libere 2. L’impressione è che siano state molto meno movimentate del primo turno, per intenderci stavolta non sono comparsi cani in pista, la safety car non ha inseguito cani, né tantomeno c’erano Chandhok e Karthikeyan in pista. I due talenti indiani sarebbero stati due schegge ma purtroppo non hanno potuto mostrare le loro performance. Gli ultimi tempi a cui potevano ambire sono stati conquistati da Liuzzi e Ricciardo, mentre noto che le Lotus Made in Malesia sono state più veloci delle Mercedes, che si sono potute accaparrare il 19esimo tempo (Rosberg) e il 21esimo (Schumacher).
    È stato Massa a conquistare il miglior tempo (sì, c’è scritto proprio esattamente quello che avete letto), seguito da Vettel, Alonso, Hamilton, Webber, Button e a seguire tutti gli altri. Il nostro dubbio a quel punto era uno soltanto: che cosa sarebbe accaduto il giorno successivo al momento delle qualifiche? Abbiamo iniziato a farci fantasie su Karthyyyy che otteneva la pole position, con la triste certezza che era matematicamente impossibile... o no? Solo il tempo ci avrebbe risolto questo dubbio esistenziale che ci impediva di prendere sonno.
    Prima che i nostri dubbi potessero essere risolti è sopraggiunto l’orario della terza sessione di libere, che ci ha riservato un’enorme sorpresa: incredibilmente è stato Vettel a conquistare il miglior tempo. Sicuramente ciò è avvenuto per il semplice fatto che non c’era in pista Chandhok, se no il talento Made in India si sarebbe fatto sentire come non mai, avete qualche dubbio? Anche Karthy comunque ha fatto una prestazione più che dignitosa in questo terzo turno: tenendo conto che con un 23esimo posto già avrebbe fatto bella figura, pensate un po’, è stato addirittura 22esimo tenendosi dietro D’Ambrosio e Ricciardo, insomma, una prestazione di tutto rispetto per un paracarro a bordo di una HRT. Intanto qualcuno si chiedeva ancora se tale paracarro, dall’alto della sua scuderia extra-performante, avrebbe potuto puntare alla pole. Qualcuno arrivava a sostenere che, se le posizioni fossero state attribuite al contrario, ciò sarebbe stato possibile... soltanto il tempo ci ha dato una risposta.

    Ho acceso su Raidue alle 10,25 di domenica mattina, notando con estremo disappunto che c’era la pubblicità di Tecnocasa al posto di quella del Bostick. Mi sono detta: “speriamo di vederla almeno domani prima della gara”. Dico io, come si può sopravvivere senza la pubblicità del Bostick? È ancora più rilevante di quella della schiuma da barba Intesa Pour Homme (che poi non so perché ci sia stato bisogno di chiamarla Intesa POUR HOMME, c’è per caso qualche donna che si rasa la barba?).
    Va bene, va bene, lasciamo stare la schiuma da barba. Finalmente la pubblicità è finita e ho potuto deliziarmi della voce di Mazzoni, il Nostradamus del ventunesimo secolo, che tra gufate effettive e potenziali ci ha messo un certo impegno, le potenziali gufate chissà, mi sono detta, avrebbero magari trovato realizzazione il giorno successivo. Prima delle gufate, però, era necessario che Nostradamus 2 illustrasse la nuova location in cui la Formula 1 è approdata, con un circuito che tutto sommato non mi pare neanche così tanto pessimo come pensavo inizialmente, si è visto senza dubbio di peggio (leggi: Bahrein). L’India pare essere anche un paese carico di personaggi pittoreschi legati al mondo dei motori, in primis l’inimitabile Vijay Mallya. Mazzoni ci ha illustrato per filo e per segno che possiede 44 case in giro per il mondo, 3 yacht, una compagnia aerea e non so cos’altro. Ha parlato inoltre della Force India di cui una certa quota azionaria è stata acquistata da una società indiana e che ora la quota di Mallya è più bassa rispetto al passato. È indiana inoltre la team manager della Sauber, unica donna team manager, di cui non si era più parlato tanto negli ultimi tempi ma che invece era stata nominata parecchie volte all’inizio della stagione. Per non parlare di Karthy, il geniale pilota indiano della HRT, e di Chandy, terzo pilota della Lotus Made in Malesia a cui stranamente la Lotus Made in Malesia non ha voluto dare un volante per questa gara. Chissà perché...
    Mazzoni ha anche aggiunto che in India Schumacher è più famoso di Vettel, il che forse non è solo in India. Se andate da mia madre e le chiedete chi è Vettel, la sua risposta sarà più o meno: “CHI?!” Se invece le chiedete Schumacher, invece, sa che si tratta di un pilota, questo ve lo posso assicurare (ma non chiedetele per che team corre, suppongo che abbia molte difficoltà a darvi una risposta, ma del resto l’ultima volta che ricordo che mia mamma abbia guardato un gran premio dall’inizio alla fine Schumacher correva ancora per la Benetton e il giorno dopo io ho raccontato gli eventi di quel gran premio alla mia maestra d’asilo, quindi si trattava di parecchio tempo fa). Mazzoni non ci ha però svelato un mistero che mi sarebbe piaciuto chiarire: se è vero che Schumacher è più famoso di Vettel, in India, è anche più famoso dei due loro grandi talenti Chandhok e Karthikeyan? Purtroppo questo non lo scopriremo mai, ma ciò non ci impedisce di immaginarci che la risposta sia affermativa.

    Altro argomento trattato è stato quello dei caschi dei piloti, molti avevano caschi particolari in questa occasione. Cinque piloti avevano caschi con dediche a Marco Simoncelli, che ci ha lasciati domenica 23 ottobre, e al pilota di Indicar Dan Wheldon, che è deceduto circa due settimane prima del gran premio d’India. Questi erano Trulli, Massa, Alonso, Barrichello e Button, con Barrichello che aveva un casco di colori particolari e Trulli che aveva il casco con gli stessi colori di quello del Sic.
    Per quanto riguarda altre modifiche ai caschi Mazzoni ci ha anche avvertito che Vettel indossava un casco su cui era stampata una fotografia dei meccanici Redbull (ma generalmente in una gara sì e una gara no Vettel ha un casco “fotografico”) e Hamilton un casco verdastro con un’immagine di Bob Marley. Non ho ben capito in che modo, ma sembra che questo casco sia stato correlato in qualche modo alla “rottura con la sua fidanzata, che è stata confermata anche da suo padre Anthony Hamilton che vedete inquadrato al box della Force India e che è anche il manager di Paul Di Resta” [CIT. Mazzoni]. Peraltro il casco di Hamilton a me sembrava veramente inguardabile, ancora più del casco indossato da Senna che ho notato in un’inquadratura, che rappresentava in cima quello che mi è sembrato un nido di serpenti (ma presumibilmente non era questa l’intenzione di chi l’ha disegnato) con scritto “06 88” o qualcosa del genere, di cui Mazzoni non ha fornito alcun dettaglio.

    La Q1 è iniziata terminando ben presto per Glock, che ha potuto percorrere solamente tre giri prima che il cambio lo abbandonasse. Il pilota della Virgin ha conquistato così l’ultima posizione, cosa che ci ha fatto capire che, nemmeno se le posizioni fossero state attribuite a partire dal fondo, Karthy avrebbe ottenuto la pole. Sempre per un problema al cambio Ricciardo ha dovuto sostituirlo quando non avrebbe potuto farlo, per cui sarebbe partito arretrato di cinque posizioni sulla griglia di partenza, nell’improbabile caso in cui ci fossero stati cinque piloti posizionati alle sue spalle.
    Nel frattempo il Nostradamus di oggi ha iniziato a dare prova della sua arte gufatoria fin da subito. Quando ha detto che Senna aveva sempre danneggiato la propria vettura in tutte le gare che ha disputato tranne Monza ho alzato gli occhi al cielo, quando ha aggiunto che Kobayashi aveva ottenuto 25 punti nelle prime sette gare, soltanto 2 in seguito e non andava a punti da sei gare li ho riabbassati per lo sconforto e quando ha specificato che Schumacher e Petrov avevano avuto incidenti l’uno con l’altro in tre gran premi precedenti ho pensato che forse un giorno Mazzoni si ritroverà questi piloti ad aspettarlo sotto la cabina di commento, dato che temo che sia in parte dovuto anche alle sue gufate se uno va sempre a sbattere, l’altro non fa punti e gli altri due scambiano i circuiti di Formula 1 per la pista degli autoscontri. Stranamente Nostradamus ha evitato di infierire sulle Toro Rosso e sulle Force India, forse non è un caso che alla fine entrambe le Toro Rosso e Sutil siano arrivati in Q3, mentre tutti i piloti precedentemente nominati no.
    A dire il vero Sutil è stato nominato nell’angolo mercato piloti, in cui ci sono state svelate alcune sorprendenti rivelazioni per il futuro:
    > pare che il prossimo anno Raikkonen sarà alla Williams, sponsorizzato da qualche sceicco degli Emirati, e che in occasione del prossimo gran premio di Abu Dhabi potrebbe arrivare un annuncio ufficiale;
    > la Virgin che, guarda caso, ha confermato Glock ma non D’Ambrosio (ma che casualità inimmaginabile!) per la prossima stagione potrebbe affiancare a Glock un pilota francese che ha come manager l’ex pilota Olivier Panis, il nome di questo giovane pilota francese – la cui età e il cui curriculum motoristico non ci sono ancora stati narrati per filo e per segno – sarebbe qualcosa tipo Pic o Pik o Pig, così almeno mi è parso di capire;
    > Sutil rischia il posto alla Force India, in quanto potrebbe essere sostituito dal pilota di riserva Hulkenberg; pare che Sutil voglia discutere la cosa con i vertici della Force India... chissà se lo farà armato di bottiglia rotta!

    Temo di essermi allontanata troppo dal tema scottante di cui mi stavo occupando in origine, ovvero della Q1. Ho già fatto qualche spoiler a proposito di come è andata a finire per diversi piloti, ma non ho ancora narrato il succo essenziale della prima sessione di qualifiche.
    Tutti sono scesi in pista sulle gomme dure, inizialmente, e i tempi erano piuttosto sorprendenti, addirittura Karthikeyan per un certo periodo è stato più veloce delle Mercedes. Mi stavo giusto chiedendo che diamine fosse capitato quando è stato svelato l’arcano: con le gomme soft i risultati cambiavano radicalmente, per fortuna di Button che fino a quel momento aveva rimediato una 15esima posizione. La situazione ha iniziato a tornare molto simile alla normalità, con i sei piloti dei nuovi team che guarda caso erano andati a finire nelle ultime sei posizioni.
    La sorpresa è indubbiamente stata il pilota di casa: Karthy ha sorpreso tutti quelli che credevano sarebbe arrivato ultimo come al solito. Accantonando la filosofia indiana giusto per il weekend di casa ha strappato un clamoroso 22esimo tempo, relegando D’Ambrosio in 23esima posizione, in perfetta linea con la filosofia belga, che sembra essere quella di arrivare penultimo. Si è salvato dall’ultima fila e il suo 22esimo tempo gli avrebbe fornito addirittura una 21esima posizione sulla griglia di partenza, in quanto Ricciardo che è stato 21esimo era accreditato dell’ultima posizione dovendo essere retrocesso.
    In terzultima fila si sono posizionati naturalmente Kovalainen in 19esima posizione e Trulli 20esimo, un copia e incolla della maggior parte delle qualifiche di questa stagione e anche della scorsa, mentre l’unico pilota estraneo ai nuovi team precipitato fuori alla prima sessione è stato Kobayashi, uno degli obiettivi preferiti dalla gufata del Nostradamus delle telecronache.
    Con le gomme soft Petrov aveva ottenuto il miglior tempo, dimostrando tutto il potenziale della Lotus Renault. Come no! Il potenziale della Lotus Renault mi pareva lievemente inferiore e quel miglior tempo più dettato dalla legge del caso che da altro.
    Da rimarcare anche la strabiliante performance della Ferrari, che pare avere mandato in pista Massa con un treno di gomme soft all’ultimo minuto, in modo da consumare le gomme senza che riuscisse a far registrare un qualsiasi tempo... Tipica strategia in perfetto Ferrari Style, direi.

    Si è passati alla Q2, dove parecchi dubbi sarebbero stati svelati. Purtroppo l’idolo di casa Karthyyyy non sarebbe più stato presente in pista, cosicché non avrebbe potuto dimostrare le proprie elevatissime performance, che un giorno lo faranno entrare nell’olimpo motoristico dei piloti più sorprendenti di sempre, in abbinato a gente tipo Yammiiii.
    Le cose non parevano ancora molto delineate, con i top team che di sicuro potevano puntare alla Q3 (e per top team intendo Redbull, Mclaren e Ferrari), mentre gli altri che erano ancora in una posizione di incertezza, in quanto potevano passare tranquillamente le Force India oppure le Lotus Renault a seconda dei casi. Ah ah, le Lotus Renault in Q3? Ma non diciamo cavolate! Però senza ombra di dubbio le Toro Rosso, se non fossero state soggette a gufate mazzoniane, avrebbero avuto molteplici speranze. Con mia notevole sorpresa Nostradamus non si è accorto per lungo tempo delle discrete performance delle due monoposto di Faenza, evitando di sottoporle alle pressioni della gufata e, di fatto, permettendo loro l’accesso alla Q3.
    Sono rimasti fuori in Q3: Petrov (che aveva fatto lo stesso identico tempo di Alguersuari, ma dato che quest’ultimo l’aveva fatto registrare prima era stata attribuita a lui la decima posizione) che comunque sarebbe stato retrocesso di cinque posizioni per il contatto provocato con Schumacher nella gara precedente, Schumacher che aveva ottenuto il dodicesimo tempo e a seguire Di Resta, Maldonado, Senna, Barrichello e Perez, con quest’ultimo che in ogni caso sarebbe stato retrocesso di tre posizioni per via delle bandiere gialle ignorate nelle libere del venerdì.
    A quel punto sono passati in Q3 i due piloti della Redbull, i due della Mclaren, i due della Ferrari, Rosberg, Sutil e le Toro Rosso.

    L’ultima sessione di qualifica è iniziata nel modo più tranquillo e normale, poi, non appena Massa è stato inquadrato, Nostradamus si è dedicato a una rosea previsione: Felipe stava disputando un ottimo weekend, su una pista che ricordava vagamente quella della Turchia, e poteva fare un ottimo risultato e poteva senza ombra di dubbio puntare a posizionarsi davanti ad Alonso. In quel momento ho provato il desiderio di sotterrarmi. Purtroppo non c’era terra nel salotto di casa mia, quindi non ho potuto farlo. Da lì in poi ho capito che il destino di Felipe era tristemente segnato: la gufata mazzoniana, su di lui, ha sempre fatto effetto. Mi stavo chiedendo cosa gli sarebbe successo e mi stavo convincendo quasi che non sarebbe capitato nulla di grave, semplicemente sarebbe finito più indietro del dovuto come al solito. Invece no: praticamente quando mancava un nanosecondo alla fine delle qualifiche gli è capitato uno di quegli eventi che pensavo potessero capitare soltanto a Montoya nei rari casi in cui non era andato a sbattere per i fatti suoi contro qualche muretto o più frequentemente contro le vetture degli altri piloti.
    Massa ha rotto una sospensione su un cordolo ed è andato a schiantarsi fuori pista, rallentato dal terreno che costeggiava la pista. A proposito del terreno in questione, ogni volta che qualcuno ci passava sopra, cosa abbastanza frequente dato che la maggior parte hanno passato tanto tempo nelle vie di fuga quanto in pista, si alzava un polverone tale che sembrava di vedere il fumo che usciva dal retrotreno della Mclaren di Raikkonen in qualsiasi gara del 2004.
    La sessione è stata interrotta anzitempo senza che il risultato potesse in qualche modo cambiare radicalmente: pole position a Vettel, con il secondo tempo conquistato da Hamilton che per la penalità di cui ho già parlato sarebbe stato retrocesso in quinta posizione. In seconda posizione sarebbe quindi scalato Webber che aveva il terzo tempo, in terza posizione sarebbe risalito Alonso che era quarto, dopodiché Button. Quinto quindi Hamilton, seguito dai piloti che si erano posizionati dalla sesta posizione in poi: Massa e Rosberg, con dietro Sutil, Buemi e Alguersuari che non avevano fatto registrare alcun tempo, anche se Sutil un giro di pista mi pare che l’abbia fatto.
    Una delle emozioni più forti del sabato è stato comunque quando hanno intervistato Hermann Tilke: non avevo mai visto quale fosse il suo aspetto e ho scoperto con estrema sorpresa che somiglia vagamente a un professore che ho avuto lo scorso anno all’università, il cui esame l’ho passato con una misera sufficienza.

    Toglietemi tutto, ma non l’orribile pubblicità del Bostik! Anche la domenica mi sono ritrovata a vedere lo spot della Tecnocasa invece che quello a cui mi ero ormai abituata prima che gli orari di Giappone e Corea facessero sì che mi piazzassi davanti al televisore giusto in tempo per vedere la partenza e non dieci minuti prima. La prima cosa che ho sentito, prima dello spot Tecnocasa, è stata la mancanza del cordiale saluto. Il nostro Nostradamus infatti non dice più da tempo immemorabile “un cordiale saluto”, ma “buona domenica”, e sento irreparabilmente la mancanza del suo cordiale saluto che è stato con noi nel corso degli anni.
    Altra cosa piuttosto sconcertante è stata scoprire che sul circuito dell’India, che è stato completato circa una settimana fa, le curve non hanno nomi contorti, bensì sono riconosciute soltanto con delle diciture numeriche (curva 1, curva 2, eccetera)… mi aspettavo chissà quali nomi strampalati e invece niente! Sono sopravvissuta, sperando che Mazzoni potesse sopperire all’assenza di stranezze facendo qualche dichiarazione di particolare interesse. Oppure, in alternativa, ho sperato che fossero in grado di consolarmi il casco di Bob Marley e quello del nido di serpenti che senza dubbio non era un nido di serpenti.
    Prima della partenza Mazzoni ha iniziato a parlare a raffica, avendo iniziato millemila discorsi mentre le luci rosse stavano per spegnersi, e tra le varie cose ha riscontrato come Webber in genere avesse perso posizioni in partenza, se non sbaglio per undici occasioni in questa stagione. Nostradamus ha anche osato sovvertire le leggi della Formula 1, insinuando che le prestazioni di Vettel siano superiori a quelle del compagno di squadra. Mazzoni, come ti permetti?! Webber è un fenomeno di prima qualità e c’è da sorprendersi che non abbia ancora vinto dieci titoli, ma dopotutto è una giovane promessa, ha solo trentacinque anni e corre in Formula 1 da dieci anni, era troppo presto per dimostrare che lui è il futuro della F1!
    Vettel ha mantenuto la posizione, con Webbiiii che è riuscito per un pelo a non farsi sorpassare da Ferniiii. Nel frattempo Button, che se ne stava lì a fischiettare con aria indifferente, si è avvicinato prendendosi la posizione sul Ferrari Man, per poi andare a prendere anche Webber di lì a poco. Webbiiii non ha perso posizioni nelle immediate fasi della partenza, ma una se n’è andata immediatamente non appena Button gli ha strappato la seconda piazza, dimostrando che la seconda posizione nella classifica piloti non è ancora stata assegnata definitivamente, ma lui ci sta andando molto vicino, casomai qualcuno avesse ancora dei dubbi. L’ex paracarro si è messo all’inseguimento di Vettel, senza però riuscire ad avvicinarsi eccessivamente, dato che il pilota della Redbull stava ormai andando via. Seguiva quindi Webber, dopodiché le Ferrari del Ferrari Man e del Ferrari Baby, con dietro Hamilton, Rosberg, Schumacher che aveva recuperato varie posizioni in partenza, Sutil, Senna, Alguersuari e Buemi.

    Nelle retrovie erano capitati parecchi casini, intanto: Kobayashi, soggetto alle gufate del moderno Nostradamus, stavolta era andato a finire peggio del solito, in testacoda alla prima curva, andando addosso a qualcuno che mi pare fosse Barrichello e coinvolgendo anche altra gente, dato che Barrichello e Perez si sono immediatamente recati ai box e che Glock di lì a poco s’è ritirato. Anche Petrov è subito rientrato dopo un giro, sostituendo le gomme hard che aveva con le soft. Di conseguenza ha fatto con le soft quasi tutta la gara, dal momento che è tornato a montare soft anche al secondo pit-stop.
    Sempre nelle fasi della partenza anche Trulli è finito in testacoda in un contatto con una non meglio precisata HRT, mentre proprio le HRT avevano recuperato in partenza un certo numero di posizioni, con il genio indiano che stava facendo una prestazione neanche tanto inferiore a quella standard di Liuzzi e Ricciardo. Se non sbaglio aveva recuperato qualcosa come otto posizioni, per il momento, anche grazie al groviglio di vetture che c’era stato all’inizio della gara.
    Naturalmente non appena ho scoperto che era stato Kobayashi l’unico ritirato al momento del via (Glock si è ritirato un paio di giri più tardi, mi è parso di capire) mi sono chiesta per quale ragione il sommo telecronista insista a gufarlo ormai da mesi, ma poi mi sono resa conto che il sommo telecronista non si limita a gufare Koby: la gufata è un’arte per lui e quando è diretta nei confronti dei soggetti più esposti in genere produce effetti sconsiderati. Visto le osservazioni che aveva fatto in qualifica sono già stata abbastanza sorpresa dal fatto che Petrov e Schumacher non si siano tamponati a vicenda “come è già successo tre volte in questa stagione” e che Senna non abbia “danneggiato la propria vettura come in tutte le gare a parte Monza”. Purtroppo però per Kobayashi c’era ormai ben poco da fare e chissà se almeno ad Abu Dhabi e a Interlagos riuscirà a portare a casa qualche punto.

    Nel frattempo Webbiiii ha deciso di dare dimostrazione che anche lui aveva qualcosa da dire e che avrebbe dato il proprio contributo all’andamento della gara, cosa che si ricorda in media per cinque o sei giri a ogni gara, e ha provato a strappare la seconda posizione a Button. Chiaramente dopo questi giri è caduto nuovamente nel dimenticatoio e dopo il secondo giro di pit-stop sarebbe stato superato anche da Alonso.
    Button, invece, procedeva in seconda posizione, sempre più vicino, anche se non ancora matematicamente, al secondo posto nel mondiale, un mondiale in cui, a mio parere, si merita davvero il secondo posto e, se ce ne fossero state le circostanze, probabilmente avremmo potuto vederlo lottare per il titolo con Vettel. Briatore, quando lo definì “paracarro”, penso proprio che stesse esagerando di gran lunga.

    Dopo dieci giri di gara si è ritirato Maldonado. Era fuori dalla zona punti, piazzato dietro alle Toro Rosso e alla Lotus Renault di Senna, e via radio gli comunicavano facendo un certo fracasso di tentare il sorpasso, dicendogli che era più veloce e ce la poteva fare.
    La gara di Pastor è finita mestamente, fuori pista, quando è stato messo fuori gioco da un problema tecnico.
    Anche Buemi è stato soggetto a un problema tecnico, se non vado errata la rottura del motore, mentre si trovava nelle posizioni finali della zona punti, non prima di essere soggetto a una gufata che sarà inserita nella Platinum Collection a fine commento.

    A differenza di Button di cui ho parlato poco fa, la gara di Hammiiiii non è stata particolarmente calma. Mentre si avvicinava la metà dei cinquantotto giri previsti era ormai a ridosso di Massa (e ciò ha sottoposto entrambi alle sconcertanti gufate di Nostradamus Secondo) e l’attrazione gravitazionale tra i due si è rivelata ancora una volta fatale.
    Mentre mi cascavano le braccia ho ammirato Hammiiii che sorpassava Feliiii, o meglio che ci provava, dal momento che Feliiii in versione distruttore ha tentato di opporre resistenza. Era già abbastanza strano che opponesse resistenza a un tentativo di sorpasso, in effetti, quindi non si poteva pretendere che lo facesse anche nel modo adeguato... ma niente, speravo che non si toccassero, anche se ero a conoscenza dell’impossibilità della cosa.
    Di fatto Feliiii ha finito per tagliare la strada all’avversario, cosa che ha portato i due all’ennesimo tamponamento. Peccato che quei due siano uomini entrambi, mi sono detta, se no farebbero davvero una coppia perfetta! ^^
    Hamilton ha forato e ha perso posizioni, mentre Felipe ne ha perse successivamente quando è stato penalizzato con un drive through per il contatto. La sua gara, in ogni caso, non è durata per molto. Praticamente a metà gara si è ritirato, dopo che per la seconda volta in due giorni è finito su un cordolo rialzato.
    Successivamente lo si è visto tornare ai box a piedi, col casco in testa come Raikkonen quando si ritirava da una gara, e ad un certo punto c’era accanto a lui suo fratello, nonché sosia, che inizio a sospettare porti un po’ sfiga: ogni volta che lo inquadrano ai box generalmente le gare di Felipe vanno male! Sì, ora mi direte: le gare di Felipe vanno quasi sempre male, quindi non c’entra il fratello. Ma vi ripeto, quando c’era il fratello ai box, le cose tendevano ad andare peggio del solito anche all’epoca in cui le gare che per Felipe andavano male erano la minoranza (ovvero in quel periodo ormai dimenticato in cui lui e Hamilton, anziché scontrarsi ad ogni gara, si stavano giocando un mondiale).
    Hammiii, per tornare a lui, dopo è stato per un certo tempo dietro alla Toro Rosso di “Alghersauro”, per poi riuscire finalmente a superarlo, portandosi in settima posizione.

    Ricapitoliamo: primo c’era Vettel, qualora aveste qualche dubbio, secondo Button, qualora aveste ancora qualche dubbio, dopodiché Alonso, Webber e, a una certa distanza da chi li precedeva, le Mercedes di Rosberg e Schumacher.
    Mazzoni ha osservato come Hamilton, a circa 15-16 secondi di distacco da Rosberg quando quest’ultimo aveva appena effettuato l’ultima sosta (ed era quindi sesto, dato che Schumacher non si era ancora fermato) avrebbe potuto superare entrambe le Mercedes non appena queste avessero avuto problemi di gomme. Naturalmente mi sembrava un po’ strano che Hamilton potesse raggiungerli e i problemi di gomme non mi sembravano evidenti dato che Schumacher è stato l’ultimo a rientrare, tra i piloti nelle zone alte, e prima di rientrare era più veloce di Rosberg. Ha recuperato parecchio in quei giri, dato che i problemi di gomme erano evidentemente inesistenti, per una volta, ed è uscito dai box palesemente davanti al compagno di squadra.

    Schumacher, Rosberg, Hamilton e Alguersuari erano stabilmente in quinta, sesta, settima e ottava posizione. Dopo di loro c’era Sutil e Perez è entrato in top ten in extremis, quando Senna che era decimo se non sbaglio (sì, doveva essere decimo dato che era davanti a Perez) è rientrato ai box per l’ultima sosta a pochi giri dalla fine, dopo che Mazzoni aveva fatto notare che era su una strategia su una sosta sola (cosa matematicamente impossibile, dato che fino a quel momento si era fatto tutta la gara su una sola mescola di gomme, ma evidentemente Mazzoni non ricordava l’esistenza del regolamento).

    A fine gara Vettel ha confermato il giro veloce che unito a pole position, gara condotta in testa dall’inizio alla fine e vittoria faceva sì che conquistasse il primo grand chelem della sua carriera, con grande gioia di Mazzoni che da tempo immemore elencava a ogni gran premio statistiche sul grand chelem, in attesa che qualche pilota lo ottenesse (l’ultimo, qualora non ve ne foste accorti nonostante le millemila volte in cui è stato ripetuto, era stato Alonso a Singapore nella passata stagione).

    Prima di arrivare però al riassunto delle posizioni, ecco la Platinum Collection di Nostradamus che vi avevo promesso prima:
    1) Kobayashi si è ritirato dopo che Mazzoni aveva ricordato nelle qualifiche che non otteneva punti da ben sei gare;
    2) poco prima della partenza vi è stata la segnalazione che per undici volte Webber aveva perso posizioni in partenza, e infatti dopo poche curve anche stavolta Mark è stato superato da Button;
    3) Buemi s’è ritirato dopo un’osservazione a proposito dell’ottima gara che stava facendo la Toro Rosso;
    4) The best of the best! Mentre Hamilton si avvicinava a Massa il nostro Nostradamus ci ha ricordato come tra i due vi fossero stati numerosi incidenti nel corso della stagione;
    5) “l’incidente tra Hamilton e Massa ha mostrato la solidità delle monoposto e specie della Ferrari”: puntualmente la solida monoposto di Massa uscita intatta dall’incidente non è uscita altrettanto intatta dal passare sopra un cordolo;
    6) Kovalainen in 12esima posizione, sarebbe stata la miglior posizione ottenuta dalla Lotus Made in Malesia in questa stagione... se non fosse che dopo dieci secondi o giù di lì il finlandese è stato superato da Petrov;
    7) un’osservazione poco azzeccata è stata che la Lotus Renault sono monoposto dall’elevata velocità e dalle prestazioni performanti: entrambi i piloti sono arrivati fuori top ten.

    Rimangono sorprendenti alcune cose:
    1) nonostante ieri Mazzoni in qualifica avesse detto che generalmente Schumacher otteneva buoni risultati sulle piste nuove entrate nel mondiale, è arrivato quinto per giunta davanti al compagno di squadra;
    2) la gufata sulle Toro Rosso ha fatto effetto soltanto su Buemi, non producendo danni di particolare entità su Alguersuari;
    3) nonostante già da dieci giri prima della gara stava considerando che Vettel avrebbe potuto ottenere un grand chelem (con grande eccitazione, come ogni volta che capita l’occasione di parlare del grand chelem), nessuno è riuscito a strappargli il giro veloce.

    Risultati:
    1. Vettel (Redbull), 2. Button (Mclaren), 3. Alonso (Ferrari), 4. Webber (Redbull), 5. Schumacher (Mercedes), 6. Rosberg (Mercedes), 7. Hamilton (Mclaren), doppiati di un giro: 8. Alguersuari (Toro Rosso), 9. Sutil (Force India), 10. Perez (Sauber), 11. Petrov (Lotus Renault), 12. Senna (Lotus Renault), 13. Di Resta (Force India), doppiati di 2 giri: 14. Kovalainen (Team Lotus), 15. Barrichello (Williams), doppiati di 3 giri: 16. D’Ambrosio (Virgin), 17. Karthikeyan (HRT), 18. Ricciardo (HRT), doppiato di 5 giri: 19. Trulli (Team Lotus).
    Ritirati: Massa, Buemi, Maldonado, Glock, Kobayashi.

    Classifiche:
    PILOTI: 1) Vettel 364, 2) Button 240, 3) Alonso 227, 4) Webber 221, 5) Hamilton 202, 6) Massa 98, 7) Rosberg 73, 8) Schumacher 70, 9) Petrov 36, 10) Heidfeld 34, 11) Sutil 28, 12) Kobayashi 27, 13) Alguersuari 26, 14) Di Resta 21, 15) Buemi 16, 16) Perez 13, 17) Barrichello 4, 18) Senna 2, 19) Maldonado 1.
    TEAM: 1) Redbull 595, 2) McLaren 52 3) Ferrari 325, 4) Mercedes 143, 5) Lotus Renault 72, 6) Force India 49, 7) Sauber 41, 8) Toro Rosso 41, 9) Williams 5.

    NB. Classifiche da verificare.

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    Scritto da Lady B « per GrandPrixPassion e LaF1vistaDaNoi.
     
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    AVVISO AI LETTORI: sono in mostruoso ritardo, lo so. Non mi era mai capitato di pubblicare un commento a un gran premio così in ritardo, so anche questo. Non mi era mai capitato di iniziare un anno solare con i commenti dell’anno precedente ancora da terminare. So anche questo. Molti dei miei lettori avranno pensato che ero morta, ma sfortunatamente per loro il mio soggiorno sulla Terra non è ancora terminato e sono pronta a recuperare il tempo perduto e a dare vita a un nuovo entusiasmante commento, che riceverà l’approvazione totale e cristallina da parte di tutti i fan di Ferniiii, pilota che adoro con tutta me stessa e che sposerei anche domani se ne avessi la possibilità!
    Il commento non è ancora iniziato e già sto sparando cavolate, forse i tre mesi di assenza dai commenti non mi hanno fatto molto bene.
    Lasciamo perdere, però, e concentriamoci sul gran premio di Abu Dhabi, che fu disputato a metà novembre (due mesi e mezzo fa – quando ci penso mi viene voglia di nascondere la testa sotto la sabbia come se fossi uno struzzo, o come se stessi ascoltando Mazzoni mentre commenta il possibile accesso in Q1 delle Toro Rosso).

    5, 4, 3, 2, 1... GOOOOOOOOOOOOOO!

    Campionato 2011 – capitolo 18
    Gran Premio di Abu Dhabi

    abudhabik
    Il ritorno di Lewis



    Yas Marina
    11-12-13 novembre 2011


    Petrov is faster than you, can you confirm you understood this message?
    Strano a dirsi, ma è passato un anno da quando gli occhi di noi fan di Ferniiii si riempirono di lacrime di commozione perché il nostro idolo non aveva vinto il campionato. Avrei voluto scavarmi la fossa già quel giorno, oppure dipingere le pareti della mia stanza di rosso con lo stemma del Cavallino, ma ho scelto di non farlo. Mi sono ricordata per tempo che io Ferniiii non lo sopporto! XD
    ...Ma torniamo a Petrov. Che c’entra Petrov? Direi niente, ma ho approfittato di quest’ampia parentesi per giungere a una conclusione: la Formula 1 è ritornata ad Abu Dhabi, in mezzo al deserto, deserto in cui è passata soltanto una volta nel corso della stagione, per via dell’annullamento del gran premio del Bahrein.
    Eccoci quindi nella terra degli sceicchi, dove la Formula 1 ha dimostrato che nulla è scontato. Per esempio, tutti pensavamo che Vettel avrebbe vinto, dato che era la storia di ogni singolo gran premio, e probabilmente ciò era il pensiero anche dei principali gufi che siano mai esistiti su questo pianeta. Infatti s’è visto il risultato...

    Okay, non devo spoilerare prima del tempo e devo accettare la regola base dei commenti ai gran premi: non importa se sono passati tre mesi dalla bandiera a scacchi, potrebbero essere passati anche dodici anni, ma il punto di vista del lettore è quello della persona ignara dei fatti. Per esempio, se stessi scrivendo il commento al gran premio di Abu Dhabi dell’anno scorso, il lettore dovrebbe restare con il fiato sospeso dall’inizio alla fine, nella speranza che Ferniiii sia diventato campione del mondo.

    Bene, la smetto di scrivere assurdità che non hanno un senso logico facendo il nome di Ferniiii, Petrov e compagnia bella tanto per dare l’idea che la frase in questione abbia a che vedere con la Formula 1, mi scolo una bottiglia di vodka in Raikkonen-style e mi appresto a elencare i fatti di Abu Dhabi.
    Scherzo naturalmente sulla vodka, ma penso che questo l’avevate capito anche da soli... Beh, forse no, rileggendo i miei commenti mi rendo conto che talvolta il sospetto potrebbe venire!


    5, 4, 3, 2, 1, GOOOOOOOOOOOOO!
    (Ma non l’avevo già scritto prima?! Sto diventando più ripetitiva di Mazzoni quando parla delle prime sette gare concluse in zona punti da Kobayashi! Vediamo di venire al punto sul serio, stavolta.)

    “Un cordiale saluto ai nostri telespettatori”, con queste parole Mazzoni esordiva la telecronaca delle qualifiche del sabato del penultimo weekend di gufate di questa stagione. A proposito dell’argomento gufate c’è stato un notevole passo avanti. Per la prima volta dopo mesi, infatti, il nostro telecronista non ha minimamente accennato a pronunciare la frase fatidica “Kobayashi è arrivato in zona punti nelle prime sette gare stagionali e ha ottenuto soltanto due punti nelle gare successive”. La reazione tipica del telespettatore era quella di rimanere a bocca spalancata e di riprendersi dallo shock dopo circa mezz’ora, andando immediatamente ad accendere un cero all’incenso per celebrare l’evento. Non ho fatto nulla di tutto ciò e ho stabilito che non vi era alcun motivo per cui Kobayashi non avrebbe dovuto ottenere punti nella gara del giorno successivo. So che non dovrei spoilerare, ma finisco per farlo ancora una volta: stranamente il giorno dopo il pilota giapponese in questione è riuscito ad arrivare in zona punti.
    Kobayashi è stato l’eccezione: gli altri piloti spesso protagonisti delle gufate più agghiaccianti della telecronaca sono stati tirati in mezzo come al solito, con effetti abbastanza devastanti, in particolare su quelli della Toro Rosso e della Lotus Renault. Infatti nessuno dei quattro è riuscito a concludere nulla che contasse e in particolare Buemi si è ritirato mentre si ritrovava in zona punti, e non era certo la prima volta in cui gli capitava.
    Il periodo del gran premio di Abu Dhabi era quello del tormentone “team che cambieranno nome nella prossima stagione”, a cui chiaramente è stato dedicato il giusto rilievo.
    Veniamo ai cambiamenti significativi.

    CAMBIAMENTO NUMERO UNO: LA LOTUS
    Sottotitolo: quale Lotus?
    Stiamo parlando della Lotus Renault (o Renault che dir si voglia), per intenderci quella con i colori della John Player Special nonostante non sia sponsorizzata dalla John Player Special, che ha visto la luce all’inizio della stagione e il buio più totale dopo la pausa estiva (Heidi gli avrà fatto il malocchio dopo essere stato licenziato, molto probabilmente). La Lotus Renault altrimenti detta Renault, nella stagione 2012 avrà il nome di Lotus: ha infatti vinto l’interminabile causa contro la Lotus malese (ma non era stata quest’ultima a vincere la causa? Mistero...) a cui toccherà cambiare nome.

    CAMBIAMENTO NUMERO DUE: LA LOTUS
    Sottotitolo: l’altra, ovviamente!
    La Lotus verde, quella con il colore che avevano una volta le vetture inglesi (nonostante non sia affatto inglese, ma malese proprio come Alex Yoong, pilota che mi ha fatto più effetto per il suo aspetto estetico piuttosto che per le prestazioni, ma questo è solo un parere femminile che non ha nulla a che vedere con il commento al gran premio di Abu Dhabi), su cui Trulli e Kovalainen hanno inseguito invano la zona punti per due stagioni, e con cui Kovalainen è riuscito a raggiungere la Q2 in più occasioni, ha perso la causa di cui sopra (come già avevo detto, ma ripetersi non fa mai male), gareggerà nel 2012 con il nome di Caterham, e si spera che entro l’inizio della stagione io riesca a ricordarmi dove va l’H. Dubito fin da ora che ciò accadrà, per cui aspettatevi di vedere nei miei commenti del 2012 osservazioni del tipo:
    1) si tratta della prima vittoria nella storia della Caterham (si scrive così?);
    2) pole position per Kovalainen al volante di una Catehram (si scrive così?);
    3) Kovalainen vince il suo primo titolo mondiale su una Catheram (si scrive così?).

    Per il momento le uniche osservazioni degne di nota sono:
    1) Una vittoria di chi?!
    2) Una pole position di chi?!
    3) Kovalainen campione del mondo?!
    4) Ma che razza di sogno è questo?!
    5) L’autrice di questo commento ha fumato sostanze illegali?!

    Temo di avere dedicato fin troppo spazio alla Lotus Made in Malesia altrimenti detta Caterham, inizio a sospettare che sia il caso di passare oltre.

    CAMBIAMENTO NUMERO TRE: LA VIRGIN
    Sottotitolo: ma quale Virgin? Si chiama Marussia, adesso.
    In teoria già quest’anno la Virgin avrebbe dovuto chiamarsi Marussia Virgin, mentre il prossimo anno si chiamerà Marussia, dal nome della casa automobilistica russa che l’ha acquistata. La Virgin e Richard Branson resteranno come sponsor, in attesa di ripetere il successo ottenuto quando sponsorizzava la Brawn GP, cosa che visti i risultati della Virgin in questi ultimi due anni dubito che potrà mai accadere. Dopotutto a suo tempo non abbiamo mai visto la Pacific trasformarsi da team che partiva in ultima fila e che non arrivava praticamente mai al traguardo in un team che scalava le classifiche.
    Ma come sono finita a parlare della Pacific e delle sue vetture color argento o giù di lì, che successivamente sono diventate blu? E soprattutto, perché sto parlando anche delle vetture color argento? Che poi non era un granché come color argento, per intenderci è molto meglio quello della Mercedes! ...ma tutto sommato anche la Pacific aveva il suo fascino.

    Dove eravamo rimasti? Mhm, dunque... La Virgin, anzi, la Marussia, assumerà nazionalità russa. Qualora un pilota della Marussia dovesse mai vincere un gran premio, sarebbe la prima volta nella storia della Formula 1 in cui si sentirà l’inno nazionale russo.
    Qualora abbiate appena visto una gara di Formula 1 e l’inno nazionale russo stia risuonando, comunque, la soluzione più probabile è che stiate sognando. Non preoccupatevi: a breve vi sveglierete, scoprirete che vi siete addormentati davanti alla TV e che la gara in realtà l’ha vinta Chandhok, un grande fenomeno del mondo dei motori.

    I cambiamenti non si riassumono qui, il secondo dato di fatto è che alcuni team hanno cambiato proprietà o comunque quote di proprietà. Si tratta dei due casi che sto per elencare.

    CAMBIAMENTO NUMERO QUATTRO: LE QUOTE DELLA FORCE INDIA
    Sottotitolo: ma la Force India non doveva fallire molti anni fa?
    Sottotitolo del sottotitolo: tra l’altro molti anni fa la Force India era l’ultima ruota del carro.
    Sottotitolo del sottotitolo del sottotitolo: sì, ma all’epoca non c’erano la HRT, la Virgin e la Lotus Made in Malesia.
    Sottotitolo del sottotitolo del sottotitolo del sottotitolo: la Virgin?! Come ho osato?! Intendevo dire la Marussia.
    Altro sottotitolo del sottotitolo del sottotitolo del sottotitolo: la Lotus Made in Malesia?! Come ho osato?! Intendevo dire la Catheram.
    Sottotitolo del sottotitolo del sottotitolo del sottotitolo del sottotitolo: temo che l’H non andasse lì.
    Ultimo sottotitolo di una serie interminabile di sottotitoli: mi sono resa conto che non ho ancora accennato come si deve alla Force India.

    La novità ci era già stata accennata nel corso del gran premio d’India. Già da tempo Vijay Mallya, a causa di notevoli problemi economici, ha dovuto cedere una quota del team a una società indiana di cui non ricordo il nome. Qui mi sono chiesta da dove provengano i problemi economici di Vijay Mallya, ripensando a tutto quello che possiede, elencato da Mazzoni nella telecronaca del gran premio d’India.

    CAMBIAMENTO NUMERO CINQUE: LA HISPANIA RACING TEAM
    Sottotitolo: ma un anno fa non dicevano che avrebbe dovuto fondersi con la Epsilon Eskaudi?
    Sottotitolo del sottotitolo: che diamine è la Epsilon Eskaudi?
    Sottotitolo del sottotitolo del sottotitolo: avevo addirittura smesso di chiedermelo.

    La HRT, altrimenti detta Hispania Racing Team, nome che per esteso suona meglio che in sigla a mio parere, che ha nazionalità spagnola, ma che ho scoperto avere la propria base in Germania, è stata acquistata da una società spagnola e il prossimo anno trasferirà la propria base in Spagna.
    Sarà ovviamente l’inizio della gloriosa storia di un team davvero spettacolare, sempre se riuscirà a competere con la Virgin! Oops, ho sbagliato: la Marussia! Indubbiamente i due team in questione domineranno sembra ombra di dubbio il campionato 2012, provocando in me numerosi vaneggiamenti nei futuri commenti.
    ...Perché i futuri commenti ovviamente ci saranno, possibilmente più puntuali rispetto a quelli di questa stagione. Quello che probabilmente non ci sarà è un dominio della HRT e della Virgin... ehm, volevo dire Marussia!

    E così, dopo tre pagine di vaneggiamenti, l’autrice si rese conto che era il caso di commentare qualcosa anche in merito ai fatti del weekend, oltre a chiacchiere e retroscena che hanno fatto sì che nelle ultime due pagine Word non si sia fatto nemmeno una volta il nome di Petrov.
    Cosa preoccupante: stavo pensando ad Alonso e ho scritto il nome di Petrov. Cosa ancora più preoccupante: nonostante la mie mani si rifiutassero di premere sulla tastiera i tasti che servivano a scrivere il nome di Ferniiii, sono riuscita a nominarlo per ben due volte, il che è una sorpresa estremamente positiva per me che sono la sua più grande fan.
    Certo, come no. Io fan di Ferniiii... Ah ah!

    Riassumiamo ciò che è accaduto nelle prove libere del venerdì. Nella prima sessione è stato Jenson Button a far registrare il miglior tempo, seguito da Webbiiiii, Hammiiii e Sebbiiii. Il quinto e il sesto tempo sono stati ottenuti rispettivamente da Ferniiii e da Feliiii.
    Passiamo alle cose più curiose: al posto di Buemi, ha preso parte alla prima sessione di prove libere Jean Eric Vergne, terzo pilota della Toro Rosso. Per quanto riguarda la Virgin (non la posso chiamare Marussia, è un gran premio del 2011, e nel 2011 è soltanto Virgin) un certo Robert Wickens che non avevo mai sentito nominare prima ha sostituito D’Ambrosio, il principale inseguitore della penultima posizione, che spesso raggiunge il proprio obiettivo esistenziale con un certo successo.
    Altri dettagli degni di nota: le HRT volavano in questa sessione, Liuzzi ha fatto registrare il 20esimo e Ricciardo il 21esimo. Dietro di loro entrambe le Virgin di Glock e Wickens e infine in 24esima posizione nonno Rubinho, che non ha fatto registrare alcun tempo.
    Anche la seconda sessione di prove libere è andata avanti nel segno della McLaren: stavolta è stato Hammiiii a scalare la vetta della classifica, con Jensiiii secondo. In seconda fila virtuale le due Ferrari: il Ferrari Man ha conquistato la terza posizione, seguito dal compagno di squadra. Solo quinta e sesta le due Redbull: Webbiiii quinto e Sebbiiii sesto. In settima posizione invece si è piazzato Michael Schumacher, cosa che mi ha fatto strabuzzare gli occhi perché per una volta era davanti e non di poco al compagno di squadra. Il mio stupore è durato poco: Rosberg, 20esimo, probabilmente aveva avuto qualche problema, dato che girava alla stessa velocità delle Virgin. Si sono rivisti in pista Buemi e D’Ambrosio, con le HRT con gli ultimi tempi e Ricciardo ultimo in assoluto.
    Hammiiii ha ottenuto il miglior tempo anche nelle libere 3 del sabato mattina. Il dubbio era uno solo: sarebbe riuscito a conquistare la pole position, o ci sarebbe riuscito per caso il suo compagno di squadra?

    La telecronaca delle qualifiche non è stata particolarmente diversa dal solito. Naturalmente è stato dato il dovuto spazio al fatto che il padre di Hamilton è il manager di Paul Di Resta.
    Fin dalle prime inquadrature sono iniziati gli attacchi di daltonismo: una Mercedes è stata scambiata per una McLaren. Mio padre, che non si era ancora addormentato davanti alla TV, ha criticato il fatto. Poteva risparmiarselo, il giorno successivo è arrivato un suo epic fail.
    Situazione: domenica, a casa di mia nonna, dopo avere pranzato, con la TV accesa in cucina, io che impreco perché mio padre sta davanti alla TV e che cerco di trovare un varco che consenta ai miei occhi di vedere il televisore. Inquadratura: una Lotus altrimenti detta Renault altrimenti detta Lotus Renault, sulla griglia di partenza.
    Mio padre guarda e poi commenta, rivolgendosi a me (che nella mia famiglia sono la fonte inesauribile di risposte a dubbi sulla Formula 1): – Quello chi è, Massa?
    Dunque, se un giorno fosse mia madre a vedere l’inquadratura della Renault e a chiedermi se quello inquadrato è Massa, non ci farei molto caso: mia madre non sa per che team corra Massa, nella migliore delle ipotesi, nella peggiore non sa nemmeno chi sia Massa. Mio padre, però, è un caso diverso: si addormenta dopo cinque minuti (ma non solo con la F1, con qualsiasi cosa stia guardando in TV), ma almeno che Massa corre per la Ferrari lo sa.
    Con un certo sconcerto la mia reazione è stata: – Ti pare possibile che una Ferrari possa essere nera e gialla?
    Mio padre dà un’occhiata al casco del pilota e dice: – Sì, ma il casco è uguale!
    Oh, bene, quindi per riconoscere i piloti non guardiamo al colore della monoposto, ma solo a quello dei caschi... e poi il problema è confondere una McLaren con una Mercedes?!
    Veniamo alla storia dei caschi: mio padre aveva veramente ragione su quel punto, i caschi almeno sopra erano identici. I piloti in questione erano Bruno Senna e Felipe Massa, che portavano caschi diversi rispetto al solito, che sarebbero stati venduti a un’asta di beneficienza, con sopra il logo della Fondazione Senna, ovvero il simbolo che nel corso del commento al gran premio d’India avevo descritto come somigliante a un nido di serpenti e che, ho scoperto, lo guardavo al contrario di come avrei dovuto vederlo, ovvero la parte sopra pensavo fosse quella sotto e viceversa.

    Mi piacerebbe continuare a parlare di caschi per ancora un paio di pagine, ma non è il caso, dell’argomento “caschi particolari celebrativi” me ne occuperò prossimamente, nel corso del commento al gran premio del Brasile, dove l’argomento sarà piuttosto approfondito, anche per via di tutti i dettagli forniti da Mazzoni. Ora, però, basta.

    Momento epico: la Q1, qualcosa andrà diversamente dal solito?
    Mi piacerebbe dire che la risposta a questo interrogativo è no, ma non posso dirlo. Barrichello non ha potuto far registrare alcun tempo e questo è bastato a far sì che gli equilibri della Q1, che vedono i sei piloti dei “nuovi team” nelle ultime sei posizioni, fossero irreparabilmente sconvolti, la 24esima posizione se l’è aggiudicata nonno Rubinho.
    Restavano sei posti riservati ai piloti che sarebbero usciti in Q1, chissà a chi sarebbero toccati? Questo dubbio ci attanagliava e, con un certo sconcerto, ci siamo resi conto tutti quanti che lo sapevamo perfettamente: il migliore è stato stranamente Heikki Kovalainen, che con il 18esimo tempo è stato il meglio qualificato dei piloti dei “nuovi team”, con il compagno di squadra Trulli subito dietro. Al 20esimo posto si è piazzato Glock, il meglio qualificato dei due piloti della Virgin. In penultima fila Ricciardo ha portato la HRT al 21esimo posto, con accanto a lui D’Ambrosio, mentre a Liuzzi è andato l’onore dell’ultima fila, 23esimo.

    Si passa alla Q2 e poi alla Q3...
    Si è passati così alla Q2, dove è accaduto qualcosa di miracoloso: i piloti della Force India non sono stati soggetti a clamorose gufate, oppure le gufate in questione erano minori a quelle relative ai piloti della Lotus Renault, della Toro Rosso e della Sauber (il che è strano, non ricordo che Kobayashi sia stato nominato molte volte). Sutil e Di Resta sono arrivati in Q3, mentre tutti quelli che ho nominato finora erano out: 11esimo Perez, 12esimo Petrov, 13esimo Buemi, 14esimo Senna, 15esimo Alguersuari (alias Alghersauro!), 16esimo “il piccolo samurai giapponese” e oltre a loro 17esimo tempo Maldonado che se non sbaglio sarebbe stato retrocesso di non so quante posizioni per non ricordo quale motivo.
    La Q3 è terminata nel più consueto dei modi: Vettel ha ottenuto la pole position, con le due McLaren di Hammiiii e Jensiiii al secondo e al terzo posto. In quarta posizione si è piazzato Webbiiii, seguito dalle Ferrari di Ferniiiii e Feliiiii. In settima e in ottava posizione si sono qualificate le due Mercedes, con Rosberg davanti a nonno Schumiiii... anche questa è una novità davvero sorprendente, eh? Sutil ha conquistato la nona posizione, mentre Di Resta, che non ha fatto registrare alcun tempo in Q2, si è qualificato decimo.

    Domenica, ore 14,00: SCATTANO LE VETTUREEEEEEEEEEEEEEEEE!
    Nessuna sorpresa in partenza, anzi sì. Che cos’era quella sagoma dai colori della Redbull che si era “impantanata” fuori pista forando una gomma su una via di fuga? Domanda senza alcuna risposta...
    La vettura in questione era quella di Vettel, che è andato incontro al suo primo ritiro stagionale, cosa che avrebbe dovuto rendere scatenato Webbiiii, portandolo a dimostrare che se non dovesse stare dietro al compagno di squadra lui vincerebbe qualsiasi gran premio, e oltre a questi anche tutti i tornei di briscola organizzati nel paddock. Strano a dirsi, nulla di tutto ciò è accaduto, ma non disperatevi: un giorno o l’altro Webbiiii dimostrerà al mondo che se lui non ha vinto mondiali a ripetizione è solo ed esclusivamente perché ha sempre dovuto rimanere dietro a Vettel. Il fatto che Webbiiii abbia debuttato all’epoca in cui probabilmente Vettel frequentava ancora le scuole medie, naturalmente, non è un dettaglio degno d’importanza, è comunque lui il futuro campione del mondo dei prossimi vent’anni.
    Ma perché in ogni singolo commento devo prendere per i fondelli i sostenitori della teoria secondo la quale Webber è il miglior pilota di questi ultimi anni, nonostante di migliori di lui ce ne siano palesemente più d’uno? Ciò mi fa riflettere: non ho nemmeno accennato a quelli che sostengono il tormentone secondo cui Maldonado sarebbe un pilota estremamente promettente! Va beh, non fa niente, ci saranno ulteriori occasioni per parlare di Maldonado.

    Hammiiii si è preso la leadership della gara, deludendo notevolmente tutti gli scommettitori, citati da Mazzoni, che avevano puntato dei soldi su un suo incidente con Massa. Feliiii era infatti troppo lontano da lui, al punto tale che le calamite che evidentemente devono essere state installate sulle loro vetture non sono state prese dall’attrazione che porta una vettura addosso all’altra. Ciò ha impedito che mi cascassero le braccia nel momento di qualche possibile gufata mazzoniana in proposito. Non ci sono state gufate relative a tutto ciò: come ho già detto, i due erano troppo lontani. Chi non era lontano da Hammiiii era Ferniiii, che all’inizio della gara era abbastanza vicino a quello che per tutto il 2007 e anni immediatamente successivi venne descritto come il suo peggior nemico.
    Che frase: chi non era lontano era Ferniiii, che era vicino...
    Dopo una simile constatazione dovrei come minimo cliccare sulla X che vedo in alto a destra nella schermata di Word e lasciare perdere, ma il ritardo è troppo e devo assolutamente terminare questo commento oggi stesso!

    In terza, quarta e quinta posizione si sono installati Button, Webbiiii e Feliiii, dopodiché le Mercedes, con Rosberg davanti a nonno Schumiiii, le Force India, con Sutil davanti a Di Resta (guarda caso, ma non era Di Resta che batteva sempre costantemente Sutil? Ho sempre avuto qualche dubbio, ma con il passare del tempo questi dubbi si sono trasformati in una certezza!
    Dietro le Force India c’era Buemi, almeno finché non è sopraggiunto il momento canonico a cui va incontro in molte occasioni, quando è stato lungamente gufato: il ritiro.
    Le strategie di molti non hanno pagato, mentre per Kobyyyy le cose sono andate al meglio, dal momento che è riuscito a raggiungere la zona punti. Lo stesso è accaduto a Petrov. No, ma che cosa sto dicendo?! Petrov non è affatto arrivato in zona punti... ho per caso le visioni?!
    La gara, di per sé, non è stata particolarmente eccitante, anche se in alcune occasioni ho fatto un salto sul divano, nel vedere dei doppiaggi in cui i doppiati si facevano totalmente gli affari loro. I doppiati in questione erano in particolare Senna e Maldonado, che si sono beccati un drive through (questo è un dejà vu). Anche qualche Toro Rosso se non sbaglio in fase di doppiaggio ha fatto un po’ di casino, ma non ricordo con esattezza.

    La gara è terminata con Schumacher che per la prima volta ha tagliato il traguardo (in settima posizione) al tramonto (Mazzoni ha insistito per lungo tempo con probabili problemi di vista legati alla sua età eccessivamente avanzata che gli impedirebbero di ottenere risultati accettabili qualora il gran premio non parta alle due del pomeriggio). Ha tagliato il traguardo con una gomma forata, ma almeno l’ha tagliato. Peccato che le teorie mazzoniane siano state smentite...
    Ovviamente in tutto questo contesto c’è stato anche e soprattutto Hamilton che ha vinto, seppure la cosa potesse essere poco chiara. Forse i risultati vi schiariranno un po’ le idee, perché effettivamente ho commentato nel più caotico dei modi. Sto iniziando ad essere delusa da me stessa.

    RISULTATI
    1. Lewis Hamilton (McLaren), 2. Fernando Alonso (Ferrari), 3. Jenson Button (McLaren), 4. Mark Webber (Redbull), 5. Felipe Massa (Ferrari), 6. Nico Rosberg (Mercedes), 7. Michael Schumacher (Mercedes), 8. Adrian Sutil (Force India), 9. Paul Di Resta (Force India), doppiati di un giro 10. Kamui Kobayashi (Sauber), 11. Sergio Perez (Sauber), 12. Rubens Barrichello (Williams), 13. Vitaly Petrov (Lotus Renault), 14. Pastor Maldonado (Williams), 15. Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 16. Bruno Senna (Lotus Renault), 17. Heikki Kovalainen (Team Lotus futura Caterham), doppiati di due giri 18. Jarno Trulli (Team Lotus futura Caterham), 19. Timo Glock (Virgin futura Marussia), 20. Vitantonio Liuzzi.
    RITIRATI: Daniel Ricciardo (HRT) a 7 giri, Sebastien Buemi (Toro Rosso) a 36 giri, Jerome d’Ambrosio (Virgin futura Marussia) a 37 giri, Sebastian Vettel (Redbull) a 54 giri.

    NB. A che serve mettere le classifiche? Direi a niente, visto che quelle finali sono già definitive da “appena” due mesi. Nel prossimo commento al gran premio del Brasile, naturalmente, inserirò le classifiche finali.

    Ora che il commento è terminato rinnovo le mie scuse ai lettori per il consistente ritardo con cui l’ho prodotto e pubblicato, augurandomi di riuscire ad essere più puntuale nel prossimo futuro. Spero di poter realizzare il prima possibile anche il commento al gran premio del Brasile... e soprattutto spero che questi mesi di assenza di commenti non abbiano portato voi, cari lettori, a ritenere inutile e superfluo aspettare i miei commenti, con la convinzione che non avrebbero mai visto la luce.
    ...Invece questo commento la luce l’ha vista eccome, ed è limpida e cristallina come quella emanata dai lampioni di Singapore, che rischiarano uno scenario suggestivo in cui svetta una suggestiva ruota panoramica con 28 cabine che percorre un giro in una quarantina di minuti.


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    Campionato 2011: Capitolo 19
    Gran Premio del Brasile: L’ultimo atto


    Interlagos / Sao Paulo, 25-26-27 Novembre 2011

    Carissimi lettori, per molti anni ho pensato che ci fosse qualcosa che non andava nella mia vita e non mi sono sentita completa. Il problema era questo commento.
    Per qualche strana ragione, nel 2011 mi sono lasciata andare, tanto che ho scritto il commento al gran premio di Abu Dhabi più o meno in gennaio.
    Avevo promesso che avrei fatto aspettare poco tempo per il commento conclusivo della stagione... e la realtà dei fatti è che ho lasciato passare mooooolto tempo prima di mettermi all'opera, tanto che ho dovuto rivedere su Youtube, con telecronaca brasiliana, il gran premio in questione.
    L'ho fatto la sera del 7 Novembre, per essere più precisi la sera del 7 Novembre 2017, poche settimane prima del sesto anniversario dell'evento. A breve sarà disputato il Gran Premio del Brasile 2017 e i tre quarti dei piloti protagonisti dell’evento che mi accingo a commentare non gareggiano più in Formula 1.
    Naturalmente mi sono precipitata mentalmente nell'inverno 2011/2012. Perché ovviamente mentre scrivo è l'inverno 2011/2012, non c'è nessuno che possa negarlo.

    Nel Commento al Gran Premio di Abu Dhabi che ho scritto pochi giorni fa nel 2012, avevo promesso che avrei parlato dei caschi celebrativi indossati dai piloti, quindi eccomi qui:
    > i brasiliani indossavano tutti quanti caschi con il logo della fondazione Senna da me definito "nido di serpenti" qualche commento fa;
    > Hamilton indossava un casco celebrativo con i colori della bandiera brasiliana;
    > sono sicura che anche Vettel indossasse un casco con un design diverso dal suo casco standard;
    > non sono affatto sicura che Vettel abbia un design standard per il casco.

    Veniamo alle qualifiche e partiamo dal punto dolente: il mio caro Glockino ha conquistato una gloriosa ultima piazza a partire dalla fine, preceduto di appena una posizione dal suo compagno di squadra D'Ambrosio.
    Veniamo invece alla cosa più pittoresca: le Virgin sono state entrambe battute dalle HRT, con Liuzzi che ha preceduto Ricciardo.
    Davanti a loro c'erano le Lotus Made in Malesia, con Kovalainen che come al solito era il migliore dei peggiori.
    Questo è l'ultimo commento a un gra premio, peraltro, in cui utilizzerò i nomi Virgin e Lotus Made in Malesia, in vista dell'imminente denominazione in Marussia e Caterham, e finalmente ho imparato dove va l'H.
    Fuori con loro è andato anche Maldonado, il primo degli esclusi, l'altro destinato a uscire di scena insieme al glorioso trio dei piccoli team.
    E' andato ad affiancarlo in quartultima fila Perez, mentre davanti a loro c'erano Petrov e Kobayashi, preceduti dalle Toro Rosso con "Alghersauro" meglio qualificato di Buemi.
    Barrichello era 12° mentre 11° c'era nientemeno che Di Resta, con l'unica delle due Force India che non è passata in top-20.

    Nonno Schumi si è appropriato di una poco gloriosa decima piazza rimanendo rintanato dentro al proprio box in Q3, probabilmente per risparmiare un set di gomme (e in Mercedes hanno sempre bisogno di fare economia in questo senso) o perché riteneva impossibile battere qualcuno. Troverei quest'ultima opzione molto deprimente, dato che in pista c'era ancora una delle Renault.
    La Renault in oggetto, guidata da Bruno Senna con il casco con il nido di serpenti, ha ottenuto l'ultimo tempo quindi il nono, non come Schumi che è nonno.

    "Autrice, sono la voce della tua coscienza. Smettila subito di scrivere questo tipo di porcherie."
    "Okay, se proprio devo."
    "E magari parla di chi ha ottenuto la pole."
    "Vettel/Fettel/Pettel, davanti al suo compagno di squadra. Poi dietro ci sono le McLaren di Jensiiii e di Hammiiii."
    "E Alonso?"
    "Quinto."
    "Okay, perfetto. Passiamo alla gara."
    "Non ti ho ancora detto che ci sono Rosberg, Massa e Sutil in sesta, settima e ottava posizione."
    "Non importa, tutto inizia e finisce con il Divino Ferniiii."

    Non posso fare a meno di prendere atto che tutto inizia e tutto finisce con il Divino Ferniiii, quindi in teoria il gran premio è finito ancora prima di iniziare, visto l'andazzo.
    "Non è vero, Autrice! Ho superato Jensiiii quasi subito."
    "Sì, ma stiamo parlando di lotta per la vittoria..."
    "Ah, quella che il bambino della Redbull avrebbe potuto rubare a Webbiiii se il suo cambio non avesse iniziato a dare di matto per restituire il maltolto a Webbiiii."
    Ringrazio di cuore Ferniiiii per averci spiegato come fosse destinata ad andare a finire la gara e il nome del vincitore. Ebbene sì, preparate le trombe da stadio e festeggiate facendo la ola, perché Mark Webber è finalmente riuscito a vincere un gran premio in questa stagione! È stato un evento eroico, destinato a rimanere negli annali della Formula 1. Potrebbe addirittura essere la sua vittoria, se Vettel continuasse a ostinarsi a rubargli tutto ciò che gli spetta di diritto.
    "Autrice carissima, vedo che almeno tu ti commuovi per la mia sorte."
    "No, veramente stavo prendendo per il cu*o quelli che lo fanno."
    "Ho già capito, nessuno mi ama. Nessuno a parte il cambio di Vettel."
    Il cambio di Vettel/Fettel/Pettel funzionava abbastanza per permettergli almeno di arrivare secondo, il che mi ha fatto pensare che avesse iniziato a dare problemi solo perché in Redbull avevano deciso che anche il loro pilota "anziano" doveva vincere almeno una gara questa stagione. Mi sfugge come siano riusciti a convincere Vettel di tale necessità; probabilmente rapendo qualche suo parente!
    Terzo avrebbe dovuto arrivare il Divino Ferniiii, ma il Ferrari Man non era destinato a salire sul podio: Jensiiii si è ripreso la posizione che gli era sfuggita all'inizio della gara. Ha dovuto attendere la fine del gran premio o poco ci manca, ma quello che conta è il risultato finale.
    Indossava una tuta decorata con una stampa floreale, mentre Hamilton ne portava una nera, scelte tra le tute a tema che indossavano quest'anno nelle qualifiche.

    Hamilton non ha finito la gara.
    Ad un certo punto ha superato il Ferrari Baby e ho temuto che la gara di entrambi finisse lì.
    Per una volta è andata bene, o quantomeno, a Hammiiii non tanto, dato che poi si è ritirato verso la fine per problemi tecnici, mentre il Ferrari Baby almeno ha visto il traguardo. 19/19 giù dal podio, non accadeva fin dai tempi di Ivan Capelli che un ferrarista non salisse sul podio nemmeno una volta in una stagione e non è esattamente una statistica di cui mi vanterei.

    Eventi di intermezzo:
    > c'è stato un duello tra Senna e Schumacher, dove per Senna intendo ovviamente quello "finto", che si è concluso con una speronata da parte del brasiliano e il resto della gara trascorso da entrambi nelle retrovie;
    > Glock ha perso una ruota subito dopo il suo primo (e di conseguenza unico) pitstop e si è ritirato;
    > Maldonado ha terminato la propria gara con un testacoda e, in seguito, è stato inquadrato mentre era seduto per terra;
    > dentro al box della Force India un individuo sconosciuto presumibilmente loro ospite si è messo a esultare per un sorpasso di Sutil su Rosberg, ma non mi è chiaro né chi fosse quel tipo, né per che posizione fosse il sorpasso, dato che i telecronisti brasiliani stavano parlando nel frattempo di Bruno Senna;
    > anche Liuzzi si è ritirato per problemi tecnici, ma verso la fine della gara, andando a parcheggiare in una via di fuga;
    > c'era rischio pioggia, per la gara, ma non è caduta una sola goccia d'acqua;
    > il telecronista brasiliano ci ha dato appuntamento al 18 Marzo 2012 per il Gran Premio d'Australia;
    > io mi sono fatta molti viaggi mentali e mi sono detta che il 2012 sarà l'anno del riscatto della McLaren e Jensiiii vincerà il mondiale.

    RISULTATO: 1. Mark Webber (Redbull), 2. Sebastian Vettel (Redbull), 3. Jenson Button (McLaren), 4. Fernando Alonso (Ferrari), 5. Felipe Massa (Ferrari), 6. Adrian Sutil (Force India), 7. Nico Rosberg (Mercedes), 8. Paul Di Resta (Force India), 9. Kamui Kobayashi (Sauber), 10. Vitaly Petrov (Lotus Renault), 11. Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 12. Sebastien Buemi (Toro Rosso), 13. Sergio Perez (Sauber), 14. Rubens Barrichello (Williams), 15. Michael Schumacher (Mercedes), 16. Heikki Kovalainen (Lotus Team Malaysia), 17. Bruno Senna (Lotus Renault), 18. Jarno Trulli (Lotus Team Malaysia), 19. Jerome D'Ambrosio (Virgin). 20. Daniel Ricciardo (HRT), Rit. Vitantonio Liuzzi (HRT), Rit. Lewis Hamilton (McLaren), Rit. Pastor Maldonado (Williams), Rit. Timo Glock (Virgin)

    CLASSIFICA PILOTI: 1. Vettel 392, 2. Button 270, 3. Webber 258, 4. Alonso 257, 5. Hamilton 227, 6. Massa 118, 7. Rosberg 89, 8. Schumacher 76, 9. Sutil 42, 10. Petrov 37, 11. Heidfeld 34, 12. Kobayashi 30, 13. Di Resta 27, 14. Alguersuari 26, 15. Buemi 15, 16. Perez 14, 17. Barrichello 4, 18. Senna 2, 19. Maldonado 1.

    CLASSIFICA COSTRUTTORI: 1. Redbull 650, 2. McLaren 497. 3. Ferrari 375, 4. Mercedes 165, 5. Renault 73, 6. Force India 69, 7. Sauber 44, 8. Toro Rosso 41, 9. Williams 5.

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    Scritto da Lady B, che oggi si chiama Milly Sunshine, per non lasciare incompleto il proprio lavoro di revisione ironica del campionato 2011.

    Chiedo scusa a tutti per il consistente ritardo, specie alla luce del fatto che nell’inverno 2011/2012, ultimo mio inverno come universitaria, credo di avere concluso la sessione di esami con un lieve anticipo quindi, in teoria, non ho mai scritto questo commento in quanto troppo impegnata a stare su Tumblr. Credo che questo non faccia onore alla mia persona.
     
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