(1993) Alesi si sfoga: " perche' odio Senna "

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. T i c
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    DAL NOSTRO INVIATO SUZUKA .
    Sette giri, poi il ritiro. Per Jean Alesi il Gran Premio del Giappone e' stata una corsa amara. La stagione si sta concludendo, le sofferenze per il corridore franco siciliano non mancano. E neppure le delusioni, insieme pero' a momenti molto belli. Ce le racconta, Jean, le sue gioie, le sue amarezze, le incertezze e il lavoro. "Quando la stagione e' cominciata avevo molte speranze, c' era in ballo tutto lo sforzo di John Barnard, il progettista, per mettere in pista una macchina con le sospensioni attive . confessa Jean Alesi .. Io ero sicuro che la macchina risultasse competitiva: ma poco a poco mi sono reso conto che le sospensioni attive erano un enorme problema sia per l' affidabilita' sia per la messa a punto. Il lavoro che noi avevamo fatto in sei mesi gli altri lo aveva perfezionato in due o tre anni. Dunque la partenza e' stata molto difficile ed io ero deluso. Fino a luglio siamo andati di peggio in peggio, il morale andava su e giu' . Io per la mia Ferrari faccio di tutto, soprattutto quando sono in macchina. E percio' anche il morale ho sempre cercato di tenerlo alto. Poi e' arrivato Jean Todt ed e' partito il programma giusto. Todt e' un uomo in gamba, molto attento al suo lavoro, sta preparando il team e la macchina per il ' 94. Ma gia' si comincia a far vedere che con i mezzi che abbiamo a disposizione possiamo arrivare a grandi risultati". . Durante l' estate si e' cominciato a parlare di Senna alla Ferrari: lei e' stato disturbato? E quanto? "Senna mi ha dato fastidio perche' e' un tipo che riesce sempre a far passare il messaggio che vuole. Chiaramente io avevo un rapporto diretto con il presidente della Ferrari, Montezemolo, che e' molto sensibile e corretto con i piloti. Montezemolo vede che faccio sempre il massimo per la squadra e percio' mi rispetta. Quindi mi chiamo' e mi disse: "Quando Senna fa queste sparate mi contraria, perche' crea una turbativa nel mio rapporto con voi piloti". E poi mi disse che Senna non lo avrebbe preso. Quel che soprattutto non e' accettabile e' che un pilota parli di una squadra che non e' la sua e voglia rubare il posto agli altri. Io faccio un lavoro alla Ferrari che nessun altro puo' fare, soprattutto non lo puo' fare Ayrton Senna. Perche' io sono molto disponibile per la pista, per gli sponsor, per il pubblico. Senna non lo e' , tutto quello che fa e' uno show soltanto per la platea. E tutto cio' che e' profondo, intimo, lui non riesce a concepirlo. Io faccio delle cose con i tifosi che nessuno sa. Diciamo cosi' : Senna crede di essere un dio sulle nuvole e come tale si comporta". . Che cosa rappresenta per lei la Ferrari? "In primo luogo e' un onore, un piacere e una soddisfazione: per i piloti di Formula 1 la Ferrari e' un punto di arrivo. Chiaramente il mio scopo principale e' quello di vincere e non di fare le ferie in una squadra come quella di Maranello. Ritengo che il mio impegno, che e' voluto, debba essere costante e continuativo. Dunque fra una gara e l' altra io non vado mai in vacanza, io seguo sempre i ragazzi della squadra, quello che fanno. Una volta incominciato il campionato, se ho una settimana o appena due giorni di liberta' mi alleno: faccio il cross country, il tennis, corro". . E, a livello di cuore, la Ferrari che cos' e' ? "Non e' difficile da dire perche' lo si vede. Quando mi chiedono se sono italiano o francese rispondo: sono ferrarista". . La consistenza della Ferrari in questi ultimi mesi sembra migliorata. Quali sono le sue prospettive per il ' 94? "Prima di tutto mi sento caricato da morire, non ci sara' nessuno che mi potra' fermare. Visto quel che si sta preparando, voglio dire ad alta voce che c' e' da fare attenzione alla Ferrari perche' la Ferrari sta tornando grande". . Una dedizione totale, senza problemi psicologici nei confronti di avversari ma solo problemi tecnico sportivi nei confronti della macchina. Eppure nei giorni scorsi lei ha detto che si deve dare una calmata: in che senso? "Nel senso che io faccio sempre il massimo e ogni tanto vedo che il massimo della macchina e' per essere terza: allora spingo per essere secondo e anche primo. Soprattutto in Formula 1, pero' , e' impossibile farlo sempre: va bene una volta, va bene due volte ma alla terza vai a sbattere e puoi farti male". . Lei ha paura di farsi male quando corre? "No, e questo da' molto fastidio al mio amico Alain Prost. Quando parliamo, a volte lui mi dice: ma Jean, fai attenzione, ti ho visto in televisione e mi sembri matto. E allora gli rispondo: guarda, Alain, e' impossibile farsi male. E lui mi dice: non dirmi cosi' , se no svengo". . Lei e' superstizioso? "Lo sono come tutti gli italiani. E un po' di piu' perche' sono di origine siciliana". . E' anche geloso? "Questo e' logico". . E' geloso anche della sua macchina? "Ancora di piu' . E' per questo che odio Senna, perche' la Ferrari e' solo mia e lui voleva portarmela via".



    Morosini Nestore

    Pagina 37
    (26 ottobre 1993) - Corriere della Sera
     
    Top
    .
0 replies since 3/1/2014, 23:16   196 views
  Share  
.