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25 agosto 2014 – Statisticamente, Michael Schumacher è il più grande pilota della storia della Formula 1. Tuttavia, il suo debutto nel Circus avvenne in circostanze abbastanza inconsuete, come sostituto in corsa durante la stagione 1991. Il tedesco di Kerpen era stato ingaggiato dall’enigmatico team manager Eddie Jordan, dopo che l’allora pilota titolare nella scuderia irlandese, Betrand Gachot, era stato imprigionato nell’agosto del ’91 in seguito ad una lite con un taxista nel centro di Londra.
Il belga, per difendersi durante la scazzottata spruzzò uno spray urticante acquistato in Germania sugli occhi del suo avversario ed essendo la bomboletta illegale in Inghilterra, in quanto equiparata ad un’arma dalla legislazione di sua Maestà, Gachot venne immediatamente arrestato dai poliziotti britannici. Per la cronaca, Bertrand si beccò una condanna a 18 mesi che pose fine alla sua carriera in F1 e spianò la strada proprio al giovane Michael Schumacher, che forse in quel momento non si aspettava certo di debuttare nel Circus iridato.
Così, con il Gran Premio del Belgio alle porte e per poter schierare due vetture a Spa sul circuito più da “pelo” del Mondiale, Eddie Jordan dovette cercare un sostituto ed ingaggiò il ventiduenne Schumacher che correva con la Sauber Mercedes nel Mondiale Sport Prototipi. All’epoca, “Schumi” non vantava ancora una grandissima esperienza, anche se nel giugno dello stesso anno aveva concluso al 5° posto insieme a Karl Wendlinger la 24 Ore di Le Mans, dove tra le altre cose marcò anche il giro più veloce in gara. Tuttavia, dopo tre anni e mezzo nei quali era passato dai Kart alle monoposto il suo bagaglio tecnico era ancora ridotto e praticamente a Km/0 con una monoposto di F1. La casa di Stoccarda lo girò al team di Jordan per 150.000 dollari e Il manager di Michael, Willi Weber, affinché la scuderia irlandese approvasse tale candidatura, assicurò che il suo pilota aveva già girato sul difficile tracciato belga, anche se in realtà, come rivelato dallo stesso Weber in occasione dell’anniversario dei 20 anni di Schumacher in F1, Michael non ci aveva mai corso in precedenza.
Quindi, il tedesco, pur affrontando per la prima volta il difficile tracciato delle Ardenne, stupì gli addetti ai lavori del paddock e della stampa, classificandosi al settimo posto durante le qualifiche del sabato. Facendo un piccolo passo indietro, occorre ricordarsi che la monoposto che Schumacher guidò a Spa in quei tre giorni, era la Jordan 191 disegnata da Gary Andernson, spinta da un motore Cosworth “clienti” e dotata ancora come altre vetture avversarie, tra cui la McLaren, del cambio manuale. Per la la scuderia del buon Eddie quella fu la stagione del debutto dopo diversi anni passati in F.3000, e tutto sommato grazie alle buone doti della 191, il team divenne la rivelazione del Mondiale in virtù delle ottime prestazioni espresse in pista da de Cesaris e Gachot. Come detto, Schumi chiuse al settimo posto in qualifica, ma con un distacco di ben 3.4 secondi da Ayrton Senna che quel giorno conquistò la pole. Sfortunatamente, Michael non riuscì a ripetersi in gara visto il ritiro avvenuto dopo poche centinaia di metri a causa della rottura della frizione in partenza, la sua prima in F1.
La maiuscola prestazione in Belgio attirò comunque l’attenzione di Flavio Briatore, allora direttore sportivo della Benetton e apprezzato talent scout, il quale gli offrì subito un contratto che portò Schumacher ad affiancare nella scuderia anglo trevigiana il tre volte iridato Nelson Piquet. Il passaggio del giovane tedesco alla corte di Briatore, portò allo scambio di sedile tra Schumacher e il brasiliano Roberto Moreno, all’epoca secondo pilota del team Benetton. Nella gara successiva disputata a Monza Michael andò subito a punti davanti al blasonato compagno di squadra, cogliendo un ottimo quinto posto e dimostrando che Briatore ci aveva giusto nell’assicurarsi in maniera fulminea i suoi servigi. Nei rimanenti quattro Gran Premi della stagione Schumacher andò altre due volte a punti, confermando una volta in più che il circus della Formula 1 aveva appena trovato un futuro campione del Mondo.
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