Commenti ironici alla stagione 2016/2017 di Formula E

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    Commento ironico all'eprix di New York II (Formula E 2016/2017 #10)

    Vedere una gara di Formula E su un canale americano è più traumatico di quanto si possa immaginare. Davvero, non sto scherzando: telecronisti che confondono piloti appartenenti alla stessa famiglia, che vedono Alain Prost sulla griglia di partenza...
    E la gara non era ancora iniziata, con 49 giri da percorrere non era certo un buon segno.

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Bird Virgin - Rosenqvist Mahindra
    2^ fila: Vergne Techeetah - Gasly eDams-Renault
    3^ fila: Heidfeld Mahindra - Engel Venturi
    4^ fila: Turvey Nextev - Abt Audisport-Abt
    5^ fila: Di Grassi Audisport-Abt - Dillmann Venturi
    6^ fila: Sarrazin Techeetah - Evans Jaguar
    7^ fila: D'Ambrosio Dragon - Prost eDams-Renault
    8^ fila: Lynn Virgin - Da Costa Andretti
    9^ fila: Duval Dragon - Carroll Jaguar
    10^ fila: Frijns Andretti - Piquet Nextev

    Gli ultimi due erano stati retrocessi per sostituzione del cambio, mi pare di capire. Si erano qualificati un po' più avanti, Frijns 11°, Piquet mi pare intorno alla settima o all'ottava fila. Non so se fossero i telecronisti ad avere le allucinazioni o se corrispondesse a verità, ma a entrambi pare fosse stato anche comminato uno stop and go prima ancora di partire per la gara, per intenderci, il "metodo Pic".
    La gara è partita in modo tranquillo.
    Anzi, no, sto scherzando.
    Mi pare di capire che la partenza sia stata collocata esattamente in corrispondenza di una strada che è stata divisa a metà, con una curva di quasi 180 gradi. Il groviglio che si è venuto a creare è stato notevole.
    Davanti è filato tutto liscio. Rosen-quello-là ha strappato la leadership al Volatile, terzo c'era JEV che procedeva con la vettura che cadeva a pezzi(?), poi c'era Heidi e a completare la top-5 Gasolino.
    Le Audisport erano andate l'una addosso all'altra in mezzo al groviglio, insomma, l'ideale per chi ha un titolo da per cui lottare, ma alla fine che ci ha rimesso è stato l'Abete, mentre Di Gratis ha proseguito imperterrito per la sua strada.
    Ho fatto in tempo a vedere JEV avviarsi verso i box e l'Abete idem, poi è saltato lo streaming. Era il canale che non arrivava, penso, e non è arrivato fino alla fine della gara.

    TWITTER, SALVAMI TUUUUUUUHHHHHHHHHH!
    Ho letto che Evans si era fermato da qualche parte, in mezzo alle scatole e che la gara era in regime di FCY mentre Engel nel frattempo rientrava ai box perché aveva danneggiato la propria vettura verniciando un muretto.
    Di Gratis, l'Abete e Heidi hanno ottenuto il fanboost.
    Al restart, sì, insomma, quando la FCY è terminata, il Volatile si è ripreso la prima posizione, con lui e le Mahindra che erano molto vicine, mentre non si poteva dire lo stesso di Gasolino.

    Ho letto che le Mahindra hanno perso un po' di terreno nei confronti del Volatile, mentre Di Gratis era sesto. Nel frattempo lo streaming non funzionava ancora e avevo una gran voglia di sbattere la testa contro uno spigolo.
    Mentre mi trattenevo, Di Gratis pare avere superato l'ingegnere meccanico Turvey per la quinta posizione.
    Un video postato su Twitter dal profilo ufficiale della Formula E mi ha permesso di capire che il sorpasso ai danni dell'ingegnere è avvenuto al quindicesimo giro, mentre intanto leggevo accenni a sorpassi nelle retrovie.

    Al 18° giro Carroll ha quasi sfiorato un muretto, ma è riuscito a farlo senza danneggiare la vettura nel frattempo! #EpicWin.
    Pochi minuti più tardi Lynn ha rallentato e si è fermato... evidentemente deve avercela per abitudine! I tweet di eracing.net mi hanno informata che c'era un'altra FCY e che nel frattempo le Mahindra e Gasolino erano rientrati ai box per cambiare vettura e che il Volatile è rientrato un giro più tardi.
    Voce fuori campo: "Grazie Eracing.net, ma se magari ti degnassi anche di informarci a che giro siamo invece di scrivere così, in modo decontestualizzato, quello che succede. C'è una bella differenza tra l'essere al 20esimo giro o al 30esimo."
    Tra parentesi, quel sito e il relativo profilo Twitter dovrebbero avere nello staff anche alcune ragazze che un tempo bazzicavano su Tumblr. Questo spiega molte cose. Ad ogni modo, quando ho chiesto testualmente a che giro avessero fatto i pit-stop, mi hanno risposto, anche se con un po' di ritardo: le Mahindra al 23°, il Volatile al 24°.
    La top-ten dopo le soste era: il Volatile, Rosen-quello-là, Heidi, Gasolino, Frinjiiii, Di Gratis attualmente 6°, Nicòòòò, Dillmann, Antonio Felice Sulla Costa e D'Ambrosio con i suoi occhi azzurro shocking.
    Voci di corridoio mi hanno informata che tra questi due ci sia stato un po' di casino, con un testacoda di D'Ambriiii, che non è neanche andato a finire così male quanto si poteva temere in un primo momento.
    Davanti nulla sembrava cambiare, il gap tra il Volatile e Rosen-bitch incrementava e quest'ultimo non è che avesse Heidi proprio negli scarichi.
    Ho iniziato seriamente a temere che la tanto desiderata vittoria di Heidi non sarebbe arrivata nemmeno a New York.

    Voce fuori campo: "Carissimo sito ufficiale della Formula E, ma un livetiming ufficiale non ce l'hai? Capisco il bloccare le gare su Youtube, ma almeno un livetiming? Non so se te ne rendi conto, ma per seguire quello che succede devo ricorrere a un sito gestito da ex utenti di Tumblr. EX. UTENTI. DI. TUMBLR. Non trovi che tutto ciò sia molto grave?"
    Breaking news, eracing.net mi ha informata che mancavano 18 giri di gara. Antonio Felice sulla Costa e Dellavalle dovevano essersi appena presi a ruotate a vicenda, mentre Crashgateinho veniva chiamato ai box per scontare un drive through per ragioni che nessuno conosceva. A quel punto ho scoperto @FormulaEZone, che la ragione del drive through la conosceva: pare che fosse per un incidente avvenuto nelle prime fasi di gara.

    OH MY HOLY OWL! *______________* Heidi a quel punto è risalito in seconda posizione superando il suo compagno di squadra. I quattro secondi di gap nei confronti del Volatile hanno iniziato ad essermi ripetuti da tutte le parti.
    Poi è sceso al di sotto dei quattro secondi e tutti i profili Twitter sulla Formula E che avevo aperto, avendone trovati altri, non chiarivano le idee su quanti giri di gara mancassero.
    Poi il gap è salito di nuovo e non solo Heidi non ha visto la luce della vittoria, ma ha perso anche il secondo posto a vantaggio del compagno di squadra.
    Nel frattempo c'era stato un contatto tra Antonio Felice sulla Costa e Dellavalle... ANCORA?!

    Per fortuna sono arrivate le 20.30 e sono riuscita a vedermi almeno parte della gara sulla Rai.
    Guardarsi la gara invece che leggere dei Tweet in proposito, che non ti dicono chiaramente se manchino 10 giri o ne manchino 20, devo ammettere che ha il suo fascino, specie considerando che, quando segui soltanto i Tweet, ti girano anche abbastanza le scatole perché avresti voluto vedere la gara, invece di limitarti ad immaginartela.
    Quando te la immagini, non ti rendi conto di quanta gente ci sia che cerca di verniciarsi la macchina a vicenda, nelle retrovie. Non ti rendi conto che varcano la soglia di Twitter soltanto gli episodi che sono per qualche motivo salienti. Non ascolti i tweet in francese di Buemi che impreca contro la gente che ha intorno...
    ...
    ...
    ...
    ...ah, già, Buemi non era presente, quindi in ogni caso non l'ho sentito imprecare in francese via radio. #CEstLaVie.
    L'unico lato negativo è che, quando guardi la gara sulla Rai in differita, dopo averla già seguita su Twitter, ormai non hai più nulla in cui sperare.
    Lo confesso, ci avevo davvero sperato tanto che oggi potesse essere il grande giorno, quello che tutti aspettiamo da anni e anni, ovvero quello in cui Nick Heidfeld vincerà finalmente una gara al volante di una monoposto, perché per la legge dei grandi numeri ce la deve fare anche lui, prima o poi.
    Heidi: "Come sei fiduciosa."
    L'Autrice(C): "Devi farcela. Le caprette che ti fanno ciao stanno aspettando da anni."
    Heidi: "Sì, ma il mio nido è stato occupato da Sam Bird. Le sue due vittorie in due giorni hanno spogliato la Formula E dalla monotonia di Buemi, che ci sta seguendo in diretta dall'inferno."
    Il Volatile: "Le mie vittorie hanno spogliato la Formula E dalla monotonia, mentre la fine della gara spoglierà me dalla mia tuta e finalmente potrò essere me stesso. Le fungirl ne saranno senz'altro entusiaste."
    L'Autrice(C): "Le fungirl DOVREBBERO essere entusiaste, perché sul podio ci sono tre pilotihhhh biondihhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh, ma la verità dei fatti è che a Heidi non basta avere gli occhi azzurri perché qualcuna di loro se lo fili."
    Heidi: "Questa è la dimostrazione che il mondo è profondamente ingiusto."

    RISULTATO:
    1. Sam Bird - DS Virgin – 49 laps
    2. Felix Rosenqvist - Mahindra +11.381
    3. Nick Heidfeld - Mahindra +12.319
    4. Pierre Gasly - Renault e.dams +12.355
    5. Lucas di Grassi - ABT Schaeffler +23.451
    6. Nico Prost Renault - e.dams +30.470
    7. Tom Dillmann - Venturi +41.862
    8. Jean-Eric Vergne - Techeetah +52.292
    9. Robin Frijns - Andretti +1:00.475
    10. Jerome D’Ambrosio - Dragon +1 lap
    11. Adam Carroll - Jaguar +1 lap
    12. Stephane Sarrazin - Techeetah +1 lap
    13. Loic Duval - Dragon +1 lap
    14. Oliver Turvey - NextEV +1 lap
    15. Antonio - Felix da Costa Andretti +1 lap
    16. Nelson Piquet Jr. - NextEV +2 laps
    17. Maro Engel - Venturi – DNF
    18. Alex Lynn - DS Virgin – DNF
    19. Daniel Abt - ABT Schaeffler – DNF
    20. Mitch Evans - Jaguar – DNF

    Parliamo adesso di endurance. Avevo abbandonato il WEC a se stesso dopo la 24 Ore di Le Mans e ignoravo un retroscena a proposito della vettura numero 13, la Rebellion di Crashgateinho e colleghi giunta terza a Le Mans. A quanto pare è stata squalificata. :-/
    Venendo a questo weekend si svolgeva la 6 Ore del Nurburgring, un tempo nota come 1000 km del Nurburgring, nella quale c'è stata una doppietta Porsche in LMP1. Il trio composto da Timo Bernhard, Earl Bamber e il "cantante pop" (cit. Mazzoni) Brandon Hartley, già vincitore della 24 Ore di Le Mans, ha ottenuto la vittoria davanti al trio Jani, Lotterer, Tandy. Ha chiuso al terzo posto la Toyota di Conway, Kobayashi e Lopez, mentre Buemi, insieme ai compagni di squadra Davidson e Nakajima ha dovuto accontentarsi della quarta posizione, il tutto mentre Di Grassi a New York si portava a 10 punti di distacco in classifica.
    In LMP2 ha vinto il trio composto da Tung, Jarvis e Laurent, mentre si segnala la vittoria di Calado e del suo collega, tale Pierguidi, in GTE.
     
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    Commento ironico all'eprix di Montreal I (Formula E 2016/2017 #11)

    DISCLAIMER: il commento che state per leggere sulla gara del sabato è stato scritto prima delle qualifiche e della gara della domenica, nonostante veda la luce dopo il termine del weekend. In seguito è stato solo un po’ rivisto ed editato, lasciando invariati i contenuti. Di conseguenza non ci sono spoiler su domenica.

    Una leggenda metropolitana narra che il campionato di Formula E sia sul punto di terminare e che non rimanga altro che il doppio evento di Montreal. 29 e 30 luglio: questi i giorni in cui si decideva, si decide e si deciderà il campionato.
    Alla vigilia di Gara 1 quattro piloti erano ancora in lotta per il titolo, ma nessuno prendeva in considerazione Rosenqvist e Bird. Tutta l'attenzione era concentrata sulle primedonne del campionato: Sebastien Buemi, campione del mondo in carica, e Lucas Di Grassi, colui che speronandolo allo start dell'ultimo eprix stagionale del 2016 gli ha spianato la strada per diventare campione del mondo.
    Quel poco di attenzione concentrata sulla Formula E, appunto, non poteva non tenere d'occhio questo scontro per il titolo, reso possibile anche e soprattutto dal fatto che, dopo avere dominato in lungo e in largo, Buemi abbia saltato il doppio appuntamento di New York perché concomitante con un evento del WEC, SoVrApP0S1Z10n3 che non riguardando la Formula 1 e la 24 Ore di Le Mans nessuno si è filato, per il verosimile motivo che nessuno si stava filando né la Formula E né l'endurance, quel giorno.
    Di Grassi non era stato altro che un inseguitore e nel weekend di New York si è avvicinato notevolmente a Buemi... ma non abbastanza: 10 punti il gap, con Buemi che poteva limitarsi ad arrivare secondo due volte per vincere il titolo.
    Le statistiche non parlavano a favore di Di Grassi, anche perché vincere gara 1 + gara 2 non è cosa da tutti i giorni e in genere ci riescono solo quelli che nessuno si fila neanche di striscio come Sam Bird quest'anno, oppure l'anno scorso Nico Prost, che non è che nessuno se lo fili, è che di solito viene citato solo per dargli del brocco.
    Tra parentesi, Nicòòòò è anche stato citato velatamente nelle polemiche di rito tra Buemi e Di Grassi.
    Tutto è iniziato con dei proclami da parte di Di Grassi sui suoi profili social. Insomma, cose tipo #StillPossible e #NeverGiveUp, solo che lasciava intendere che era ancora possibile non perché le stelle potevano essere allineate a suo favore, ma perché ritiene Buemi non abbastanza alla sua altezza. Insomma, un atteggiamento del tipo "tutti credono in me e io credo in me stesso, so di potere vincere il titolo stando in bilico su due ruote per tutto il weekend" come quello con cui Hamilton a suo tempo si è presentato ad Abu Dhabi, solo che Di Grassi non ha esattamente lo stesso grado di credibilità di Hamilton per andare a sbandierare ai quattro venti il fatto di sentirsi il the best dei the best and f*ck the rest, o f*ck Di Resta che dir si voglia, a proposito di gente che altrove è ricomparsa dal nulla dopo anni di distanza.
    Per giunta fare questi proclami quando il suo avversario è uno che ha come hobby quello di sbraitare ogni tre per due alla radio gli è costato un po' di polemiche via stampa. Buemi ci ha tenuto a ricordare al mondo i fatti dell'eprix di Londra 2016, ha aggiunto che tra lui e Di Grassi c'è stato anche un successivo episodio sgradevole in privato (Buemiiii, perché ci racconti le cose a metà? eravamo già tutti pronti con i pop-corn e la Coca Cola!), che Di Grassi dovrebbe stare attento alla propria reputazione e che se volesse anche lui stesso potrebbe vantarsi pubblicamente di essere l'unico pilota che vince al volante della Renault eDams...
    ...
    ...
    ...perché così non l'ha fatto, eh? *Rolleyes* Il povero Nico Prost, sempre pubblicamente criticato 24/7 perché non è vincente come il padre, è stato preso in mezzo a sorpresa anche stavolta, sbeffeggiato velatamente anche nelle liti via stampa tra Di Grassi e Buemi. Spero che un giorno suo figlio, il Petit Bebé Kimì, lo vendichi spaccando il cu*o a tutti e mangiando cremini Algida come il suo omonimo.

    Io sono arrivata alla vigilia dell'eprix con la speranza di:
    1) vederne delle belle;
    2) assistere a un bello scontro per il titolo, possibilmente non in senso letterale come l'anno scorso;
    3) incurante di chi avrebbe vinto il titolo tra Buemi e Di Grassi, non avevo dubbi dell'unica speranza da fungirl che avevo, perché in fondo ci sono speranze che nessuno di noi perderà mai, ovvero quella di vedere Heidfeld sul gradino più alto del podio mentre piange come Barrichello e declama al mondo l'intenzione di rasarsi la barba per rispettare la scommessa fatta qualcosa come nove o dieci anni fa.

    Aggiungo che nel frattempo il grande pubblico sta almeno in parte "normalizzando" la Formula E: ho trovato gente ITALIANA che si schierava a favore di Di Grassi sostenendo che Buemi vince solo perché guida un'astronave, gente che si rammaricava del fatto che, nonostante il tentativo di fare piazza pulita sbattendo il suo avversario in tribuna, Di Grassi non fosse riuscito a portare a casa il titolo l'anno scorso, nonché gente che veniva insultata per avere sostenuto pubblicamente che la Formula E è bella anche se non c'è la Ferrari.
    Chissà che un giorno non ci arrivi, la Ferrari.
    Tra pochi anni ci andrà la Mercedes, lasciando il DTM.
    Poi ci andrà anche la Porsche, lasciando l'endurance.
    Attendo con ansia e con fiducia la Honda in partnership con la McLaren, perché un Alonso è per sempre, la gente accorrerebbe in branco a guardare la Formula E e, si spera, almeno allora, avrebbe una copertura televisiva degna di questo nome.

    Ho visto gara 1 di Montreal domenica pomeriggio, nel peggiore dei modi: sul blog che linka video di quella che sembra essere una versione russa di Youtube. Vorrei precisare che non ho niente contro la versione russa di Youtube, tranne una cosa: SALTA. Salta continuamente e per riattivarla bisogna semplicemente premere stop e start. Ogni dieci secondi, quando le cose vanno bene. Ogni trenta, quando le cose vanno proprio di lusso.
    Si può stoppare e farlo ricaricare perché duri più a lungo (qualcosa come un paio di minuti), ma non è come Youtube, che si carica. Dopo qualcosa come un giro, non vuoi più vedere una gara di Formula E, vuoi semplicemente sbattere la testa contro al muro, perché di giri ce ne sono trentacinque e sai di non potercela fare.
    Poi ti metti d'impegno.
    Ti concentri.
    Dici che puoi resistere a tutto.
    Ti dici che hai bisogno di sapere se Di Gratis, che è in testa alla gara, avrà qualche chance di giocarsi il titolo, alla luce del fatto che Buemiiii è decisamente indietro (partito 12°, ha trascorso la partenza facendo a ruotate), in una gara di cui non conosci nemmeno la griglia di partenza, perché la realtà dei fatti è che hai dovuto saltare l'introduzione, guardando il video, perché hai visto che saltava e non potevi reggere nient'altro, se non i giri della gara.
    Intanto ti leggi la griglia di partenza, che recita, testualmente: Di Grassi/Sarrazin, Rosenqvist/Prost, Vergne/Evans, Carroll/Turvey, Dillman/Duval, Abt/Buemi, Frijns/Heidfeld, Da Costa/Lopez, Engel/Bird, Piquet/D'Ambrosio.
    Scopri che Buemi ha crashato sfasciando la macchina nelle prove libere e che è stato penalizzato di 10 posizioni sulla griglia di partenza.
    Letta la griglia di partenza ti concentri sulla gara: Di Gratis è stato votato per il fanboost, JEV anche... e poi è toccato anche a Buemiiii.
    Di Gratis è in testa, perché è bello, simpatico e parla bene l’italiano quindi ha il mondiale in tasca, ed è davanti a Sarrazin e a Rosen-bitch. Buemiiii sta cercando una difficile rimonta. Poi Dellavalle e Heidiiii si toccano tra di loro e per un attimo tutto perde d'importanza, compresa la tua unica speranza: volevi vedere Heidi vincere e ormai hai già le prove certe che Heidi non vincerà, perché si è ritirato. Mancano ancora una ventina di giri di gara, ma si va in full course yellow e c'è gente che inizia a rientrare ai box.
    Nel vedere una eDams in scia a una vettura carnevalesca come quella di Di Gratis ti viene anche un accidente, perché ti chiedi che cosa ci faccia Buemiiii dietro a Di Gratis e se si siano toccati oppure no. Però non è Di Gratis, è l'Abete.
    Di Gratis è ancora davanti, dietro di lui c'è Sarry, anzi, no, c'è JEV!
    In quel momento, poi, mentre stai ancora litigando con il sito, hai una visione mistica: ti rendi conto che sullo sfondo c'è una ruota panoramica.
    Buemiiii nel frattempo è settimo. Poi ti capita, alcuni giri più tardi, di vederlo sesto. Davanti a lui c'è Nicòòòò e ti chiedi se non sia già quinto in automatico, dato che la logica ti impone di pensare a uno scambio di posizioni. Secondo il telecronista, però Buemiiii deve guardarsi dall'Abete che gli sta col fiato sul collo.
    J.Lo, nel frattempo, dovrebbe guardarsi dai muretti, ma non lo fa.
    Crasha ed entra in pista la safety car.
    Al restart c'è un guizzo felino di Buemiiii e in quel momento ti rendi conto che hai usato di nuovo l'espressione "guizzo felino", che è la più nonsense del tuo repertorio.
    Buemiiii e anche l'Abete si sono messi dietro Nicòòòòò, ci sono ancora sette giri e Di Gratis è ancora in testa.
    Al trentesimo giro anche Antonio Felice sulla Costa decide di imprimere il proprio segno, ma non ce la fa: dopo essere stato speronato(?) da Crashgateinho(?) fa solo una piroetta che gli fa perdere posizioni, ma che non mette a repentaglio la gara altrui. Qualcuno avrebbe potuto augurargli il peggio, se fosse stato in qualche modo determinante, per esempio un attacco di dissenteria. In quel caso, da Antonio Felice sulla Costa, sarebbe diventato Antonio Felipe sulla Costa. O sul cesso.
    Voce fuori campo: "Autrice(C), contieniti!"
    Quando decidi di contenerti ti accorgi che Rosen-bitch sta perdendo posizioni dopo avere dato una leggera verniciata a un muretto, che era quarto e adesso quarto c'è Buemiiiii!
    Sta inseguendo Sarry per il podio e mancano ancora tre giri alla fine.
    Poi arriva l'ultimo giro.
    C'è un finale al cardiopalma.
    C'è Di Gratis che è stabilmente in testa, anche se ha JEV attaccato al fondoschiena.
    C'è JEV che è stabilmente secondo, ma vede benissimo il fondoschiena di Di Gratis.
    Mentre la versione russa di Youtube sta saltando a tutto andare, ma ha preso a ripartire da sola, anche se poi smette e devi riattivarla tu, imprecando in aramaico nel frattempo, vedi che ci sono Buemiiii e Sarrazin che si stanno scannando per il gradino più basso del podio, con l'Abete che cerca di approfittarne perché è molto vicino anche lui.
    Arriva terzo Sarrazin! One-one-one!!!11!!!!1!!
    Arriva quarto Buemiiiii.
    Arriva quinto l'Abete.

    A quel punto, finito lo strazio e abbandonato il sito russo simil-Youtube, sono andata a cercare delucidazioni sulle classifiche, perché non avevo voglia di calcolarmele a mano.
    E' stato lì che ho scoperto della squalifica di Buemi, perché la sua vettura era più sottopeso di me. La classifica recitava testualmente: Di Grassi a +18.
    Buemi ha preso l’esito del weekend con molta filosofia, un po’ come quella volta due anni fa in cui Nelsinho Piquet vinceva il mondiale e Buemi imprecava come un pazzo contro un povero sfigato colpevole di difendere la propria posizione invece di spianargli la strada (curiosità, quel povero sfigato era Bruno Senna, che in F1 fu per mezza stagione compagno di squadra di Petrov). Stavolta, però, non si è limitato a imprecare mentre stava al volante. Nel post-gara se ne è andato in giro per il paddock ritrovandosi a litigare con almeno TRE diversi piloti.
    Prima è stato il turno di Antonio Felice sulla Costa, colpevole di avere una macchina identica a quella con cui Buemi si era reciprocamente verniciato la carrozzeria alla partenza.
    Una cosa tipo:
    “Mi hai buttatohhhh fuorihhhh!!!!1111!!11!!”
    “What?!”
    “Eri tu o era Frijns? Sono certo che eri tu!” Si guarda intorno chiedendo delucidazioni a un meccanico a caso. “Chi era? Era lui o era Frijns?”
    Visto che Antonio Felice Sulla Costa non lo prendeva troppo sul serio, un po’ come fece Yamamoto quella volta in cui Heidi gliene disse di tutti i colori dopo essere stato speronato da Sato quando lui e Yammiii erano compagni di squadra alla Super Aguri, Buemiiii ha provato ad avere maggiori soddisfazioni con Robin Frijns.
    Il tutto suonava più o meno così:
    “Qualcuno mi ha buttatohhhh fuorihhhhh!!!11!!!!11! Eri tu o era Antonio Felice sulla Costa? Sono sicuro che fosse lui!”
    “No, ero io.”
    “Orrorehhhhh, mi hai buttatohhhh fuorihhhhh!”
    “Non ho buttato fuori nessuno, vaff...”
    Non contento, a quel punto Buemiiii ha pensato bene di andare a chiarire con l’Abete quanto accaduto durante la FCY nella pitlane. Perché avevo quest’impressione che non fosse esattamente una buona idea? Mhm... non saprei.
    Anche lì è andata a finire più o meno nello stesso modo, con Buemiiii che mi ha dato l’impressione di non essere un tipo particolarmente popolare nel paddock. Per sua fortuna nessuno dei tipi contro cui s’è messo a sbraitare ha lo stesso carattere di Paul Tracy o del 90% dei piloti di NASCAR, altrimenti a quest’ora di Buemiiii sarebbe rimasta soltanto un po’ di polvere.
    Tra parentesi, se Buemi avesse avuto un atteggiamento un po’ meno simile a quello di Grosjean quando impreca contro Ericsson, avrei potuto addirittura schierarmi a suo favore, per la gara di domenica e per il titolo.
    Però no, io non mi schiero da nessuna parte, sono solo pro-vittoria di Heidi e pro-imprevedibilità. L’imprevedibilità che sabato pomeriggio ci diceva che Di Grassi era spacciato e che Buemi aveva il mondiale in tasca ci dice l’esatto opposto, domenica sera. Adesso è Buemi che è spacciato, ma non ci credo finché non lo vedo. Ho visto Alonso e Webber scontrarsi per il titolo e Vettel uscirne vincitore. Ho visto Hamilton e Alonso scontrarsi per il titolo e Raikkonen uscirne vincitore. Buemi, dopotutto, di avversari da battere ne ha soltanto uno.
    Buona fortuna a entrambi e un bacio del vincitore virtuale a colui che vincerà il titolo, nella speranza che poi, quando il mondiale sarà finito, possano anche loro scambiarsi un bel bacio alla francese e mettere fine ai vecchi dissapori. #SlashFE.

    RISULTATO: 1. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 2. Jean-Eric Vergne (Techeetah), 3. Stephane Sarrazin (Techeetah), 4. Daniel Abt (Audisport Abt), 5. Sam Bird (Virgin), 6. Nico Prost (eDams Renault), 7. Mitch Evans (Jaguar), 8. Robin Frijns (Andretti), 9. Felix Rosenqvist (Mahindra), 10. Tom Dillmann (Venturi), 11. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 12. Maro Engel (Venturi), 13. Nelsinho Piquet (Nextev), 14. Antonio Felix Da Costa (Andretti), 15. Oliver Turvey (Nextev), 16. Adam Carrol (Jaguar), Rit. Loic Duval (Dragon), Rit. José Maria Lopez (Virgin), Rit. Nick Heidfeld (Mahindra), DSQ. Sebastien Buemi (eDams Renault).

    Edited by Milly Sunshine - 2/8/2017, 01:37
     
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    PREVIEW - Facciamo mente locale. Il punteggio è: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1, come in Formula 1. In più ci sono 2 punti per la pole e 2 punti per il giro più veloce.
    Di Grassi è a +18 da Buemi. Quest’ultimo vince il mondiale se:
    > vince, con pole e giro veloce e Di Grassi è 5° o peggio;
    > vince con pole o giro veloce e Di Grassi è 6° o peggio senza ottenere il giro veloce o pole, oppure 7° o peggio ottenendo giro veloce o pole;
    > vince senza né pole né giro più veloce e Di Grassi arriva 7° o peggio senza ottenere né pole né giro più veloce, oppure 8° o peggio se ottiene la pole o il giro più veloce, oppure 9° o peggio se ottiene entrambi.
    > arriva 2° con pole e giro veloce e Di Grassi arriva 8° o peggio;
    > arriva 2° con pole o giro più veloce e Di Grassi arriva 10° o peggio senza fare né giro più veloce né pole, oppure se arriva 11° o peggio facendo o la pole o il giro più veloce;
    > arriva 2° senza né pole né giro più veloce e Di Grassi arriva 11° o peggio, non fa né la pole né il giro più veloce.
    Di Grassi vince il mondiale in tutte le altre circostanze e, ad ogni modo, con un piazzamento in top-5, il mondiale è suo. Con i punti extra per pole e giro veloce è un casino fare il calcolo e sto già rimpiangendo i giorni pre-Abu Dhabi 2016 in cui le proiezioni erano moooooolto più semplici. Poi sì, va bene, c’era gente che diceva “ma tanto la Mercedes fa doppiettahhhhh quindi questo calcolo è inutile” e riteneva oltraggioso il fatto che avessi stilato la lista delle proiezioni...
    ...
    ...
    ...ma a maggiore ragione perché dovrei farle adesso, quando la gente a cui interessa l’esito di un mondiale di Formula 1 esiste, mentre la gente a cui interessa l’esito di un mondiale di Formula E no? Buemi escluso, si intende.

    QUALIFICHE: dimentichiamoci la pole position per Buemiiii e Di Gratis. La pole l'ha conquistata una delle Mahindra, purtroppo non quella che speravo io! Il fatto che Buemiiii non avesse ottenuto la pole, significava che Di Gratis poteva accontentarsi anche solo di una sesta posizione per vincere.
    Griglia di partenza: Rosenqvist/Bird, Vergne/Heidfeld, Di Grassi/Abt, Dillman/Piquet, Sarrazin/D'Ambrosio, Lopez/Duval, Buemi/Da Costa, Frijns/Turvey, Evans/Engel, Carroll/Prost.

    RACE DAY, RACE DAY, RACE DAY!!!!! ...che poi era lo stesso giorno di prima, ma va bene lo stesso, fingiamo che fosse un altro giorno solo per questioni sceniche.
    Mentre Rosenbitch partiva dalla pole e partiva bene, a centro gruppo c'era un contatto tra l'Abete e Sarry, con quest'ultimo che è finito in testacoda e varie vetture che si verniciavano un po’ le une con le altre. Il vero dramma, però, era un altro.
    Contatto tra Frinjiiii...
    ...
    ...
    ...
    ...e Buemiiiiiiiiiiii! #OHMYOWL.
    Questi due si erano mandati a quel paese pubblicamente il giorno precedente, immagino che Buemiiii sia stato molto soddisfatto di ritrovarsi in ultima posizione dopo un pit-stop.
    Piccola consolazione per Buemiiii: oltre ai due piloti con la vettura color carro di carnevale, è stato il terzo elemento che ha ottenuto il fanboost! Attendo con ansia il debutto di Haryanto, così gli indonesiani lo voteranno in massa, togliendo il fanboost a qualcuno dei soliti. Probabilmente gli IP indonesiani verranno bloccati, come all’epoca in cui votavano Haryanto #DriverOfTheDay, dimostrando che per il Driver of the Day si può votare totalmente a caso, a meno che non si decida di votare un pilota troppo poco mainstream per queste cose.

    Torniamo a noi. Speravo che Heidi potesse improvvisamente catapultarsi in testa davanti a Rosenbitch e JEV, ma era decisamente più indietro.
    Poi è stato superato dal Volatile.
    E da J.Lo, che si avvicinava al volatile, ma non abbastanza da superarlo.
    Rosenbitch, intanto, dopo 14 giri di gara, riusciva ancora a contenere gli attacchi di JEV, che gli stava praticamente negli scarichi.
    Aveva recuperato un po' al 19° giro di 37 quando è rientrato ai box per cambiare vettura.
    Prima dello stop Di Gratis era 7° e Buemiiii 16°. Buemiiii è rientrato in contemporanea con Rosenbitch, Di Gratis il giro dopo. Nicòòòòò intanto ha fatto il figo in testa alla gara per un giro in più, poi si è fermato anche lui ed è tornato in pista ultimo esattamente come prima.
    Buemiiii aveva superato Carrol per la terzultima piazza, nel frattempo, mentre Di Gratis era 9° dopo avere avuto la strada spianata dall'Abete, che gli aveva anche parato il fondoschiena da Crashgateinho, che poi era stato superato da Sarrazin.
    I primi cinque, frattanto, erano ancora Rosenbitch, JEV, il Volatile, J.Lo e Heidi.

    A due terzi di gara Di Gratis ha superato D'Ambriiii per l'ottava posizione. Per come si erano messe le cose, avrebbe potuto anche finire fuori e avrebbe vinto comunque il mondiale, a meno che Buemiiii non vincesse o non arrivasse secondo.
    L’impresa non sembrava tanto facile, al momento, e non era destinata a diventarlo nei minuti a venire, dato che Buemiiii nel frattempo si era sbarazzato di Antonio Felice Sulla Costa e di Crashgateinho e si ritrovava a inseguire Evans per la 15^ piazza.
    Evans, però, ha superato Frinjiiii, quindi Buemiiii ha dovuto superare quest'ultimo, senza che scoppiassero risse in pista. Di Gratis, intanto, aveva recuperato un’altra posizione: aveva superato Dillmann, poi destinato a cadere nel dimenticatoio.

    A otto giri dalla fine c'è stato un gran duello tra Di Gratis ed Engel. Engel si è difeso bene, almeno finché non allargato un bel po' in una via di fuga, venendo superato sia da Di Gratis sia dall'Abete, poi anche da tutti gli altri venendo definitivamente archiviato.
    Nel frattempo, senza che nessuno se lo filasse, JEV superava Rosenbitch per la leadership della gara.
    L'ingegnere meccanico Turvey, nel frattempo, soccombeva agli attacchi di Buemiiii e J.Lo superava il volatile per il terzo posto. Davanti a lui c'erano Dellavalle ed Evans in lotta tra di loro, almeno finché Buemiiii non ha superato quest'ultimo a quattro giri dalla fine.
    Un attimo più tardi, per qualche strana ragione, Raisport ha iniziato a trasmettere da un momento all'altro una partita di calcio tra Bologna e Genoa risalente a mesi fa. Intendo dire in senso letterale: la trasmissione della Formula E è sparita di punto in bianco, a metà di una frase, c’è stato uno spot pubblicitario di pochi secondi e poi c’era la partita.
    Cos’era, una protesta per la vittoria di JEV?
    Una protesta perché Sebby Buemiiii ha perso il titolo accontentandosi in gara soltanto di un’undicesima piazza?
    Mistero, non lo scopriremo mai, così come non ho voglia di scoprire quale sia stato il risultato di quella partita.
    Il risultato della gara, invece, è stato il seguente:

    1. Jean-Eric Vergne (Techeetah), 2. Felix Rosenqvist (Mahindra), 3. José-Maria Lopez (Virgin), 4. Sam Bird (Virgin), 5. Nick Heidfeld (Mahindra), 6. Daniel Abt (Audisport ABT), 7. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 8. Stephane Sarrazin (Techeetah), 9. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 10. Tom Dillmann (Venturi), 11. Sebastien Buemi (eDams Renault), 12. Mitch Evans (Jaguar), 13. Robin Frijns (Andretti), 14. Adam Carrol (Jaguar), 15. Antonio Felix Da Costa (Andretti), 16. Nelsinho Piquet (Nextev), 17. Oliver Turvey (Nextev), 18. Maro Engel (Venturi), 19. Loic Duval (Dragon), Rit. Nico Prost (eDams Renault).

    Nonostante i risultati abbastanza disastrosi ottenuti in Gara 2, in cui una delle due vetture peraltro non ha neanche visto il traguardo, parcheggiando mestamente ai box prima del tempo, il team eDams Renault ha vinto il titolo costruttori anche se, come ci hanno ricordato gli speaker, in Formula E funziona come in Formula 1: nessuno si ricorda mai chi vince il titolo costruttori, il che a guardarci bene è anche positivo per la McLaren, perché almeno possono risparmiarsi l’imbarazzo di sentirsi dire che non vincono un titolo costruttori dallo scorso secolo e che, per cronistoria dei titoli costruttori, l’ultimo risale ad appena due anni dopo rispetto all’ultimo titolo costruttori della Williams. Non mi pare esattamente qualcosa di cui andare fieri...
    Il titolo piloti, come facilmente intuibile, se l’è portato a casa Lucas Di Grassi, “Di Gratis” nei miei commenti, ex pilota della Manor nella loro stagione d’esordio, quando si facevano chiamare Virgin, e questo è il segno che l’aura della Sacra Cenerentola non si esaurirà mai. *-*

    Questo è il calendario della stagione 2017/2018, sul quale avrei da fare alcune osservazioni:

    2 Dicembre: Hong Kong I
    3 Dicembre: Hong Kong II
    13 Gennaio: Marrakesh
    3 Febbraio: Santiago del Cile
    3 Marzo: Città del Messico
    17 Marzo: Brasile - location TBA
    14 Aprile: Roma
    28 Aprile: Parigi
    19 Maggio: Germania - location TBA
    9 Giugno: location TBA
    7 Luglio: New York I
    8 Luglio: New York II
    28 Luglio: Montreal I
    29 Luglio: Montreal II

    Innanzi tutto il campionato inizierà nell’anniversario del giorno in cui Leo 2.0 ha annunciato il proprio ritiro dalle competizioni e terminerà il giorno del genetliaco del Divino Ferniiii, di Chanoch Nissany e del Petit Bebé Sachà.
    Seppure sia un dispiacere dovere attendere ben quattro mesi per rivedere la Formula E, che negli anni scorsi iniziava in settembre/ottobre, se non altro la prossima stagione andrà a coprire molto meglio l’inverno.
    L’impressione è quella che l’obiettivo della Formula E sia quello di spostare il campionato, negli anni a venire, all’interno dello stesso anno solare. Il passaggio da settembre a ottobre e da ottobre a dicembre fa capire che il passo per iniziare il campionato a gennaio è più corto di quelli che sono stati fatti nelle stagioni precedenti.
    L’eprix brasiliano si vocifera che sarà a Sao Paulo. Sarà disputato nella settimana antecedente al Gran Premio d’Australia. Se anche Massa dovesse essere ancora in Formula 1 nel 2018 (cosa che, oggi come oggi, sembra più probabile di quanto un anno fa non fosse probabile la sua presenza nel 2017), mi auguro di cuore che faccia un’apparizione one-off.
    Al momento, comunque, manca ancora tantissimo tempo. Non mi resta che salutarvi cordialmente e darci appuntamento a presto commentando altri campionati.
     
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    Commento bonus: riepilogo della stagione 2016/2017

    Come succede ogni volta che termina un campionato, è doveroso fermarsi per un attimo a riflettere su quanto si è visto nel corso del campionato.
    Il campionato in questione è quello di Formula E, che terminava lo scorso 30 Luglio dopo essere iniziato il 9 Ottobre. Sì, perché ufficialmente il campionato di Formula E non va da marzo a novembre, ma da ottobre a luglio, anche se si presume che in futuro le cose possano cambiare.
    Facendo un po' di mente locale, stiamo parlando di quella serie N010S1SS1M4 in cui le vetture non fanno rumore (mi permetto di dissentire: si sente lo stesso rumore di quanto il vicino del piano di sopra passa l'aspirapolvere) e in cui i gran premi si chiamano eprix.

    [TEAM E PILOTI]
    Facendo un altro po' di mente locale, inizierei questo riepilogo illustrandovi chi fossero i partecipanti.
    In E-DAMS RENAULT c'era al volante il campione del mondo in carica, tale Sebastien Buemi, colui che venne oltraggiosamente appiedato dalla Toro Rosso per mettere al suo posto Daniel Ricciardo. Buemi non ha l'abitudine di sorridere come Ricciardo, ma ha spesso l'abitudine di imprecare in francese via radio. Il suo compagno di squadra, figlio di un certo ex campione del mondo di Formula 1 che ha un graziosissimo naso alla francese, è Nicolas Prost, da sempre colpevolizzato durante le telecronache per essere meno veloce del padre. Pare che sia un fanboy di Iceman, dato che suo figlio si chiama Kimi. Essendo francese, si pronuncia verosimilmente Kimì.
    Grande avversario di Buemi nel corso degli anni era Lucas Di Grassi, pilota del team AUDISPORT ABT, nonché secondo classificato nel campionato 2015/2016. Accanto a lui Daniel Abt che, come Prost Jr, non si è mai dimostrato come un potenziale candidato al titolo.
    C'era anche un team indiano: la MAHINDRA, di cui un tempo vestivano i colori i Karuno (se non sapete di chi sto parlando, quelli dell'originaria HRT), ma di cui nell'ultimo anno hanno vestito i colori un certo Nick Heidfeld, che anche in Formula E si è confermato inseguitore della prima vittoria in carriera, oltre che il figonehhhh nordicohhhh biondohhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh Felix Rosenqvist. Un po' di gente random, nel vedere le sue foto, lo scambia per Kmag o per Ericsson.
    Poi c'era la NEXTEV, con al volante due nostre vecchie conoscenze: uno dei due era Nelsinho Piquet, campione del mondo nella prima edizione 2014/2015, famoso per non avere cavato un ragno dal buco nella stagione seguente, affiancato da Oliver Turvey, che, quando gareggiava in GP2 ai tempi in cui la GP2 veniva trasmessa sulla Rai, abbiamo scoperto grazie a Mazzoni essere laureato in ingegneria meccanica.
    A proposito di vecchie glorie conosciute dal fanbase F1-friendly, gli occhi azzurro shocking di Jerome D'Ambrosio si mettevano in mostra al volante della DRAGON, la cui altra vettura era guidata da quel Loic Duval, che troviamo anche, di solito, nel DTM.
    Gli occhi azzurri non si esaurivano con D'Ambrosio, perché c'era un esponente della categoria dei figonihhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh (che peraltro ha posato nudo anni fa per una campagna pubblicitaria per la prevenzione del tumore ai testicoli) anche al volante della VIRGIN: si tratta di Sam Bird, che faceva coppia, non in senso slash, con José Lopez, quello che a suo tempo era stato ingaggiato dal presunto team americano USF1 per debuttare nel campionato 2010.
    A proposito di team americani, la Andretti family ha messo le mani anche sulla Formula E ed esiste, da anni, anche un team ANDRETTI: in questa stagione trovvavamo al volante Antonio Felix Da Costa e Robin Frijns, uno di cui mi è difficile ricordare come si scriva il cognome.
    C'era anche un team VENTURI, al volante del quale avevamo nientemeno che Stephane Sarrazin, partecipante a suo tempo a un gran premio al volante di una Minardi negli anni '90, affiancato da Maro Engel, che come Duval in genere troviamo nel DTM.
    C'era un team cinese, chiamato TECHEETAH, dove al volante c'era nientemeno che Jean-Eric Vergne, conosciuto negli ambienti fungirl-friendly con l'acronimo JEV. Accanto a lui Ma Qing Hua, da me ribattezzato My King Juan perché secondo me sarebbe stato perfetto per saltare sui tombini, pilota cinese che se non vado errata molto tempo fa vedemmo al volante di qualche carretta durante qualche giornata del venerdì in Formula 1.
    Last but not least, anche un nome storico come quello della JAGUAR faceva il proprio ingresso in Formula E all'inizio della stagione, mettendo al volante Mitch Evans, personaggio che divide le folle a condizione che le folle in questione siano costituite da fungirl, nonché Adam Carroll.

    [MINI-REVIEW DELLA STAGIONE]
    La Formula E 2016/2017 è iniziata in estremo oriente, nello specifico a HONG-KONG. Partiva dalla pole position Crashgateinho Piquet, ma non si è ripetuto in gara, dove la vittoria è andata a Buemi. Il pilota svizzero si è imposto davanti al suo grande rivale Di Grassi, mentre completava il podio nientemeno che Heidfeld, su una Mahindra che sembrava decisamente messa meglio rispetto all'anno precedente.
    L'eprix del Marocco, disputato a MARRAKECH nel mese di novembre, si sovrapponeva alle qualifiche del gran premio del Brasile (ho guardato entrambe le cose contemporaneamente ed è stato un delirio) e partiva dalla pole nientemeno che l'altro Mahindra Boy Rosenqvist: purtroppo per lui si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio, mentre Buemi vinceva davanti a Sam Bird.
    C'è stata una pausa fino agli albori del 2017 e allora è arrivato l'eprix di BUENOS AIRES: ha vinto di nuovo Buemi, davanti a Vergne e Di Grassi, con quest'ultimo partito dalla pole position. 3/3 per Buemi, che sembrava sempre di più il favorito per il titolo.

    Per vedere il primo cambio di line-up abbiamo dovuto aspettare l'eprix di CITTÀ DEL MESSICO, disputato il 1° aprile, in cui Esteban Gutierrez ha rimpiazzato Ma Qing Hua al volante della Techeetah.
    Partito dalle retrovie, Di Grassi ha ottenuto la prima vittoria stagionale, tenendosi dietro nientemeno che Jev e Sam Bird. Buemi, frattanto, era stabilmente lontano dalla top-ten.
    Buemi e Di Grassi si sono ritrovati a stretto contatto l'uno con l'altro e si sono abbracciati in modo tanto aaaaaawwwww dopo che Buemi aveva vinto l'eprix di Montecarlo, disputato nel mese di maggio, davanti a Di Grassi, appunto, e a Heidfeld.
    Plot-twist: altri cambi di line-up, stavolta provvisori, per l'eprix di PARIGI che si sovrapponeva con il DTM: Mike Conway alla Dragon al posto di Duval, Tom Dillmann al posto di Engel.
    Non ci sono stati plot-twist dal punto di vista dei risultati, per Buemi: ha vinto di nuovo, partendo dalla pole position. Non è andata altrettanto bene a Di Grassi, anzi... è finito nelle retrovie, mentre Lopez vedeva la luce del podio così come Heidfeld.

    Dillmann è rimasto in Venturi anche per il doppio eprix di BERLINO, a fare coppia con Engel dopo che Sarrazin aveva lasciato la squadra per passare in Techeetah al posto di Gutierrez passato in Indycar. Di Grassi partiva dalla pole in Gara 1 a Berlino, ma in gara si è visto superare nientemeno che da Rosenqvist, che ha portato la Mahindra alla vittoria! #EpicWin. Di Grassi ha dovuto accontentarsi di un secondo posto che tutto sommato non era neanche male in confronto alla squalifica a cui è andato incontro Buemi, mentre sul gradino più basso del podio chiudeva l'altra Mahindra di Heidfeld.
    Guess what? Rosenqvist era nella posizione migliore per vincere anche GARA 2, se non fosse che c'è stato un unsafe release nel quale sono rimasti coinvolti lui e Heidfeld. Rosenqvist è arrivato comunque primo al traguardo, ma una penalità per l'unsafe release l'ha fatto sprofondare al secondo posto e la vittoria è andata a Buemi, con Di Grassi in terza posizione.
    Intanto si avvicinava il doppio evento di NEW YORK, ovvero quello che Buemi intendeva saltare per andare a prendere parte a un evento del WEC con cui l'eprix di New York si sovrapponeva. Al suo posto c'era in pista Pierre Gasly, mentre in Virgin c'era Alex Lynn per uno one-off al posto di Lopez, autore della pole position per Gara 1, ma destinato a ritirarsi in gara. Ha vinto Sam Bird, sia in Gara 1 sia in Gara 2 partendo dalla pole. Sul podio in gara 1 c'erano Vergne e Sarrazin, in gara 2 Rosenqvist e Heidfeld.
    Non accadeva da Londra 2016, quando Nico Prost si impose sia al sabato sia alla domenica, che lo stesso pilota vincesse sia l'eprix del sabato sia quello della domenica.

    Autore di un quarto e di un quinto posto nel weekend newyorkese, Di Grassi arrivava al doppio eprix di MONTREAL con un certo svantaggio in classifica nei confronti di Buemi.
    Poi Buemi ha sfasciato la macchina nelle prove libere.
    Poi è stato retrocesso sulla griglia di partenza.
    Poi è addirittura stato squalificato per irregolarità tecniche dopo un arrivo in top-5 in una gara che Di Grassi aveva vinto dalla pole. Dietro di lui, sul podio, c'erano le Techeetah di Vergne e Sarrazin, ma non era il giorno adatto per filarsi Vergne e Sarrazin. Buemi, nel frattempo, se la prendeva con ogni malcapitato che incontrava, litigando davanti alle telecamere con chiunque. Nello specifico, ha litigato con Da Costa, Frijns e Abt, e con Da Costa ci ha litigato perché pensava di avere avuto un contatto con lui invece che con il suo compagno di squadra Frijns.
    Da favorito, Buemi si è ritrovato ad avere bisogno di un miracolo per vincere il titolo.
    Quel miracolo non c'è stato: mentre Di Grassi se la prendeva comoda con un settimo posto, Buemi non vedeva nemmeno la top-ten, il tutto mentre Rosenqvist, partito dalla pole, doveva accontentarsi di un secondo posto dopo avere ottenuto la pole: la vittoria è andata a Jev e il podio è stato completato da Lopez.

    [VINCITORI E CLASSIFICA]
    In conclusione Di Grassi ha vinto il titolo nonostante Buemi abbia vinto sei eprix su dodici, mentre i loro compagni di squadra non hanno visto la luce del podio nemmeno una volta. Nel caso di Prost Jr soprattutto, compagno di squadra di Buemi che di gare ne ha vinte sei, la cosa ha fatto abbastanza scalpore tanto da essere citata in telecronaca in numerose occasioni.
    Evidentemente è una conferma che nel nostro nome c'è scritto il nostro destino... se anziché Nico si fosse chiamato Checo, magari avrebbe avuto qualche chance in più. #SorryNotSorry.

    Questo è l'elenco dei vincitori:
    1) HONG-KONG: Sebastien Buemi - eDams Renault
    2) MARRAKECH: Sebastien Buemi - eDams Renault
    3) BUENOS AIRES: Sebastien Buemi - eDams Renault
    4) CITTÀ DEL MESSICO: Lucas Di Grassi - Audisport Abt
    5) MONTECARLO: Sebastien Buemi - eDams Renault
    6) PARIGI: Sebastien Buemi - eDams Renault
    7) BERLINO I: Felix Rosenqvist - Mahindra Racing
    8) BERLINO II: Sebastien Buemi - eDams Renault
    9) NEW YORK I: Sam Bird - DS Virgin
    10) NEW YORK II: Sam Bird - DS Virgin
    11) MONTREAL I: Lucas Di Grassi - Audisport Abt
    12) MONTREAL II: Jean-Eric Vergne - Techeetah

    CLASSIFICA: 1. Di Grassi 181, 2. Buemi 157, 3. Rosenqvist 127, 4. Bird 122, 5. Vergne 117, 6. Prost 93, 7. Heidfeld 88, 8. Abt 67, 9. Lopez 65... ||| 1. eDams Renault 268, 2. Audisport Abt 248, 3. Mahindra Racing 215, 4. DS Virgin 150...
     
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