Commenti ironici alla Indycar: stagione 2017

+ Bonus: commento alla Nascar Sprint Cup

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    In gara si è parlato di come Newgarden abbia passato Dixon, ma sinceramente non capisco come possa essere rilevante. Per due motivi: 1) il sorpasso non è sembrato particolarmente duro, e i due si sono comportati correttamente 2) ALONSO, PAUL TRACY e TOWNSEND BELL in CABINA DI COMMENTO. INSIEME. MOMENTO EPICO
     
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    CITAZIONE (Pilotimotori @ 29/4/2017, 01:15) 
    In gara si è parlato di come Newgarden abbia passato Dixon, ma sinceramente non capisco come possa essere rilevante. Per due motivi: 1) il sorpasso non è sembrato particolarmente duro, e i due si sono comportati correttamente 2) ALONSO, PAUL TRACY e TOWNSEND BELL in CABINA DI COMMENTO. INSIEME. MOMENTO EPICO

    :ferni:
     
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    Commento al GP di Phoenix 2017 (Indycar #4)

    Notte tra il 29 e il 30 Aprile 2017, sera del 29 Aprile negli States: DRIVERS. START. YOUR. ENGINES.
    Trovare la gara, disputata sull'ovale di Phoenix, per vederla il giorno dopo è stata un'impresa eroica, l'hanno caricata sul Tubo soltanto domenica sera e, pur di vedermela, non spargete troppo la voce in giro ma ho disertato gran parte della NASCAR, di cui ho visto solo gli ultimi 80/90 giri. Ho tenuto comunque incrociate le dita per tutto il tempo in cui ne sono stata lontana, nella speranza che almeno per una volta Danica potesse battere Ricky nella loro solita sfida: ultimamente le sta toccando di stirare troppo spesso.
    Volevo evitare spoiler, ma nel frattempo ho scoperto già di prima mattina (sì, insomma, alle dieci e mezza o alle undici di mattina, per intenderci) chi aveva vinto, trovando uno spoilerone su Twitter, mentre nel pomeriggio ho scoperto che un certo pilota che ultimamente si era messo un po' tranquillo aveva approfittato dell'occasione per crashare. E' giapponese e in passato guidava la BAR e la Super Aguri... e, per intenderci, mi riferisco a quello che ha crashato e non al vincitore. Il vincitore è francese e purtroppo non è quello con gli occhiali.
    Dopo avere spoilerato il risultato già in apertura, almeno la parte del risultato di cui ho appreso prima di vedere la gara "in differita", forse è meglio che io mi concentri sulla griglia di partenza di questo evento, che era la seguente:

    1^ fila: 1. Power, 2. Castroneves
    2^ fila: 3. Newgarden, 4. Hildebrand
    3^ fila: 5. Kanaan, 6. Pagenaud
    4^ fila: 7. Dixon, 8. Aleshin
    5^ fila: 9. Andretti, 10. Bourdais
    6^ fila: 11. Hunter-Reay, 12. Hinchcliffe
    7^ fila: 13. Kimball, 14. Chilton
    8^ fila: 15. Jones, 16. Rossi
    9^ fila: 17. Sato, 18. Rahal
    10^ fila: 19. Daly, 20. Muñoz
    11^ fila: 21. Carpenter

    Primo pensiero: H3lio secondo!!!11!!!111! speriamo che vinca... ah, già, ha vinto sAImon. :-/
    Secondo pensiero: OMG, è tornato Hildy dopo l'infortunio! *-* E nell'immagine che mostrano mentre scorre la griglia di partenza la sua acconciatura mi ricorda i giorni bui in cui Trulli portava i capelli lunghi.
    Terzo pensiero: oh, c'è scritto il nome di Sonniferetti, che in realtà non esiste, per abbellire la quinta fila.
    Quarto pensiero: noooooohhhhh, Daly terzultimo, dopo che ha risposto a una mia domanda nel Q&A dell'altro giorno speravo che potesse partire tra i primi.
    Quinto pensiero: la mia domanda era quale fosse il suo pronostico per la top-3 di Phoenix e lui ha risposto Newgarden, Hunter-Reay e Carpenter. Quest'ultimo non parte nella migliore posizione per arrivare in alto... ma dopotutto sugli ovali può succedere di tutto e, in realtà, in Indycar anche non solo sugli ovali, quindi chissà, magari spaccherà il coolonso a tutti!!!11!!!

    Poi la gara è iniziata.
    Aleshin si è girato di lato ed è andato a verniciare il muro.
    Vari piloti random si sono improvvisati pittori e hanno verniciato tutto quello che c'era nei paraggi.
    I piloti in questione erano: Sonniferetti e la cosa era tollerabile, Grammo Reale e la cosa era ancora tollerabile, Sebby Bourdeeeeeyyyyy e la cosa iniziava a urtarmi i nervi e, ciliegina sulla torta, il Piccolo Chilli, il che mi ha lasciata sconsolata, specie alla luce del fatto che almeno nelle qualifiche aveva vinto il suo duello tra ex-Marussia con Alexander Non Sono Valentino Rossi.
    Durante le interviste mi sono accorta che, per l'età che ha, è parecchio stempiato, anche se nasconde la stempuatura con un'acconciatura in stile Barrichello.
    Il Piccolo Chilli: "Perché devi parlare dei miei capelli?"
    L'Autrice(C): "Non ne ho idea, in effetti... comunque se la stempiatura è la ragione per cui non hai più quell'acconciatura in stile istrice che avevi in passato, tutto sommato sono felice che tu stia perdendo i capelli come un Felipe Nasr qualsiasi."
    L'Altro Felipe: "E io cosa c'entro?"
    L'Autrice(C): "Niente, quindi tornatene da dove sei venuto e lasciami commentare la gara."
    L'Altro Felipe: "Nobody loves me. Nemmeno Sonyericson avrà più memoria delle nostre epiche battaglie dell'anno scorso."
    Sonyericson: "Sì che mi ricordo, mi hai lasciato dei segni sulle fiancate e tuo padre ti ha fatto la predica per questo."
    L'Altro Felipe: "Ormai ci sono abituato. Adesso non faccio altro che sentire lamentele, da parte sua, fin da quando ho perso il volante. Mi manca la Saubahhhhh! E' brutto essere a piedi. Vorrei avere ancora un sedile sotto al fondoschiena."
    Sonyericson: "Non lamentarti! La Saubahhhhh ha appena firmato un contratto con la Honda per il prossimo anno! Se rimango qui, proverò l'ebbrezza di avere un sedile sotto al fondoschiena e di essere a piedi nello stesso momento!"
    L'Autrice(C): "Basta! Andatevene! Questo è un commento a una gara di Indycar."

    Torniamo a concentrarci sulla gara di Indycar: è entrata la safety car ed è rimasta per una ventina di giri e, per i fanboy della Formula 1 che eventualmente mi stessero leggendo, ci tengo a specificare che un giro durava all'incirca quaranta secondi.
    Nel frattempo...
    L'Autrice: "OH MY HOLY OWL! C'è in prima posizione il pilota con i capelli più perfetti del motorsport, adornati con piume fucsia nel clima di carnevale brasiliano perenne! H3lio for the win!!111!!!11!!!!1!!"
    Pur sapendo che H3lio non avrebbe vinto, mi sono goduta la scena nel vederlo in prima posizione per un po', per l'occasione davanti a Nuovogiardino, Willpowahhhh e nientemeno che Hildy che era ancora lì e nessuno lo schiodava da lì e, nonostante i capelli in stile Trulli, la sua monoposto non presentava i problemi che presentava la Toyota nei giorni di gloria di Trulli.
    Hildy, tuttavia, non era destinato a rimanere al quarto posto a lungo, perché sAImon l'ha raggiunto e superato nel corso del primo stint di gara.
    Hildy: "Aiutohhhhh! C'è un pazzo scatenato che mi minaccia con una baguette al retrogusto d'ascella!"
    sAImon: "Ciò è falso, non c'è nessun retrogusto d'ascella, dato che ho l'abitudine di lavarmi. In genere, quando sono sotto la doccia, sogno a occhi aperti che possa materializzarsi all'improvviso H3lio accanto a me! Così Willpowahhhh si pentirà di avermi lasciato per tornare insieme a Sebby!"
    L'Autrice(C): "Oh my Grosjiiii crash, perché ci sono tutti questi retroscena slash anche nei commento alla Indycar, di recente? Tanto nessuno si portà mai àMàR3!!!11!!! tanto quanto i Vettelton."
    Leo 2.0: "Sogna, sogna... Il Gangster Rapper ama solo me! E soprattutto i miei capelli sono molto più perfetti di quelli di H3lio."
    H3lio: "Non sfidarmi, bambolotto. Io sono molto più figo di te. E soprattutto non ho l'abitudine di strusciarmi contro dei tamarri, ma soltanto contro dei F1G0N1 B3££1X1M1 come il sosia di Vin Diesel! <3 AAAAAWWWWW! Inoltre i tuoi capelli non raggiungeranno la perfezione dei miei nemmeno tra un milione di anni. Ritirati!"
    Leo 2.0: "Mi sono già ritirato un bel po' di tempo fa e, siccome non ho altro da fare che fare il fanboy, rompo le scatole ai piloti che sono ancora in attività. In che posizione è in questo momento Bo77as? B077as my love!!111!!!"
    H3lio: "Questa è una gara di Indycar, quindi non c'è nessun barile finlandese con la testa grossa, il collo grosso, le spalle grosse... e sicuramente ha anche qualcos'altro di grosso."
    Leo 2.0: "AAAAWWWWW! <3 <3 <3 Spero che qualcuno abbia un paio di occhiali con cui vedere al di sotto dei vestiti da prestarmi. Jensinho, tu per caso ne hai un paio?"
    Jensinho: "Lasciami in pace, non vedi che sto cazzeggiando e che sto ignorando i whattsap che mi sta mandando Ferniiii per lamentarsi del fatto che il motore della sua monoposto fa pena e che progetta di ritirarsi ancora prima della partenza domani?"
    Leo 2.0: "E ti pare il momento di cazzeggiare così come se niente fosse?"
    Jensinho: "Certo che sì. Lo farò anche al GP di Montecarlo. Tanto al GP di Montecarlo ci vado solo perché voglio convincere il Gangster Rapper a tornare definitivamente insieme a me."
    Leo 2.0: "Sì, ti pregohhhh! Facciamo un threesome! è quello che desidero da sempre."
    H3lio: "Anch'io desidero fare un threesome con il sosia di Vin Diesel e con Juan Tombino, ma non per questo è l'argomento portante di questo commento."
    Il sosia di Vin Diesel: "TUNZ TUNZ TUNZ!!!11!!!11!! Juan Tombino! il mese di maggio è alle porte e presto tornerà a possederci selvaggiamente e a prenderci a morsi dopo averci scambiato per degli hamburger!"
    H3lio: "E tu chi sei? Un hamburger?"
    Il sosia di Vin Diesel: "No, sono il tuo amichetto d'infanzia."
    H3lio: "Impossibile, il mio amichetto d'infanzia non esiste già da tempo ed è come Sonniferetti, il suo nome viene scritto nella grafica per abbellirla."
    Jensinho: "Ha delle somiglianze molto inquietante con me."
    ...
    ...
    ...
    ...Okay, andiamo avanti, perché ci stiamo perdendo in chiacchiere. Intorno al 70/80esimo giro tutti sono rientrati per il primo giro di pitstop e H3lio ha perso definitivamente la leadership. Era secondo dietro a Willpowahhhh in quel momento, ma Hildy se la passava peggio, in quei frangenti: era solo sesto, davanti a lui c'erano anche Saimon, Nuovogiardino e Hinchy.

    Mentre qualche giro prima Alexander Non Sono Valentino Rossi aveva sfiorato un muretto danneggiando la vettura, al 136° il Grande Samurai ha pensato bene di fare le cose in grande stile. In realtà, per i suoi standard, non è stato neanche troppo un grande stile, ma è stato sufficiente per ritirarsi seduta stante e per far entrare la safety car.
    Saimon era già rientrato ai box.
    Gli altri piloti di testa erano nella pitlane in quel momento.
    Saimon ne è stato decisamente avvantaggiato, ritrovandosi con un'ampia leadership per via dei vari doppiati che stavano in mezzo a lui e a chi lo seguiva.
    Il telecronista: "Lì in mezzo c'è anche il sosia di Vin Diesel, che è doppiato."
    H3lio: "Vin Diesel! *-* Aaaawwww."
    Il sosia di Vin Diesel: "E tu dove sei? Mi sembri anonimo tanto quanto me, in questo momento."
    H3lio: "Naaaaahhhhh, non vedi che sono terzo?"
    Il sosia di Vin Diesel: "A volte si può essere terzi anche nell'anonimato... infatti quel bollito finlandese di cui mi sfugge il nome che indossa una tuta rossa probabilmente domani arriverà terzo, rimanendo a dormire per tutta la gara."
    H3lio: "Parla piano! Non vorrai svegliare il faraone Tutankimi III dal suo sonno eterno!"
    Iceman: "Bwoah, non sto dormendo, mi sono qualificato in prima fila like a boss e domani, dopo che il Gangster Rapper avrà superato me e il mio amato Sebby in partenza, me ne starò terzo a fischiettare davanti a B077as."
    Il Gangster Rapper: "Va bene tutto, ma sei sicuro di avere visto bene chi c'è dietro di te?"
    Iceman: "Sì, ci sei tu, Val77i. A proposito, oggi ti trovo meno pallido del solito e hai un'aria da furbetto che mi spaventa. Inoltre tieni il cellulare nel taschino della tuta e hai un paio di orecchie da coniglio sul casco. Sei sicuro di stare bene?"
    Il Gangster Rapper: "No, Leo 2.0 mi sta facendo il malocchio perché gli ho detto che preferisco Sebby a lui, quindi la mia vettura si rifiuta di essere performante come quella del mio compagno di squadra. Tu, invece, stai bene?"
    Iceman: "No, ma starò molto meglio non appena mi sarò appropriato di una preziosissima bottiglia di champagne. TUNZ TUNZ TUNZ!!111!!!1111!!"
    H3lio: "Okay, abbiamo già capito che in Formula 1 ci sono solo dei pazzi scatenati. Perché non diamo di nuovo la linea all'Autrice?"
    L'Autrice(C): "Ecco, esatto, buona idea... Aspetta un attimo, che faccio mente locale. Dove siamo?"
    ...
    ...
    ...ah, già, eravamo al crash del Grande Samurai Taku e alla successiva safety car. Non ne sono entrate altre fino alla fine e il giro successivo di pitstop non ha messo in discussione neanche da lontano la leadership di sAIon. Alla fine della gara anche Willpowahhhh era ancora secondo, mentre terzo *STANDING OVATION* c'era nientemeno che Hildy!
    Non solo il pronostico di Daly non si è avverato, ma sia Hunter-Reay sia Nuovogiardino hanno entrambi verniciato il muretto a 30 giri dal termine e Hunter-Reay è stato immediatamente costretto al ritiro. Quello a cui è andata meglio è stato Carpenter.
    Spero che i tre non sappiano di quel pronostico. Ad ogni modo Daly si è ritirato quando di giri ne mancavano almeno una settantina, quindi avrà avuto tutto il tempo per scappare a gambe levate!

    RISULTATO:
    1. Simon Pagenaud - Penske 1:46:24.947
    2. Will Power - Penske +9.102
    3. J.R. Hildebrand - Carpenter +9.341 +0.239
    4. H3lio Castroneves - Penske +16.586 +7.245
    5. Scott Dixon - Ganassi +1 Lap
    6. Tony Kanaan - Ganassi +1 Lap
    7. Ed Carpenter - Carpenter +2 Laps
    8. Charlie Kimball - Ganassi +2 Laps
    9. Josef Newgarden - Penske +2 Laps
    10. Carlos Munoz - Foyt +3 Laps
    11. Ed Jones - Coyne +3 Laps
    12. James Hinchcliffe - Schmidt +4 Laps
    13. Ryan Hunter-Reay - Andretti +30 Laps
    14. Conor Daly - Foyt +70 Laps
    15. Alexander Rossi - Andretti/Herta +109 Laps
    16. Takuma Sato - Andretti +115 Laps
    17. Mikhael Aleshin - Schmidt +250 Laps
    18. Marco Andretti - Andretti +250 Laps
    19. Sebastien Bourdais - Coyne +250 Laps
    20. Max Chilton - Ganassi +250 Laps
    21. Graham Rahal - Rahal +250 Laps

    PS. A Richmond ha vinto Logano, davanti a Keselowski, Hamlin, Stenhouse, Harvick, McMurray, Newman, KuBusch, Almirola, Truex. Direi che Danica deve stirare anche questa settimana... e oh my Dani-Smile, Ricky quarto! O.O Questi sono gli eventi che non ti aspetti...
     
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    io: *questo weekend c'è Phoenix <3 *
    il crudele fato: *la gara sarà di sabato e tu non te ne accorgerai*
    io: *holy schmidt*
     
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    Ahahahah, per fortuna io lo sapevo. :D
    Però non era esattamente nell'orario più favorevole. Ogni tanto dormo anch'io.
     
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    Commento al GP di Indianapolis (Indycar 2017 #5)

    [13/05: Indianapolis Road Track, quindici giorni prima del Big Day]
    Ci sono momenti in cui si può parlare di tutto e di niente. Ci sono momenti in cui ci si può piazzare davanti al computer in attesa che inizi l'Indy Grand Prix of Indianapolis, ripensando all'epoca in cui Ralf Schumacher si sacrificava per la causa delle gomme Michelin alla curva sopraelevata.
    Poi magari vedi una figura familiare, insomma, un barile con i capelli brizzolati, e ti rendi conto che altri non è che il suo ex compagno di squadra. In quei momenti realizzi che Montoya è tornato, anche se la sua permanenza in Indycar avrà vita breve, che tutto sta iniziando ad avere un senso e che per te un quarantenne brizzolato e in sovrappeso rimarrà sempre uno scalino di sopra rispetto a Nuovo Giardino, anche se gli si è qualificato dietro.
    Che poi, vogliamo parlarne? Juan Tombino al momento del comeback si è qualificato in terza fila, davanti a uno dei suoi compagni di squadra che tra parentesi è quello che ha un numero 1 ad adornargli la macchina. #NotBadForARetiredDriver. E porta anche il numero 22!
    Poi, abbandonato Montoya al suo destino, quello di essere intervistato e di sentirsi chiedere se ha avuto difficoltà a calarsi nell'abitacolo vista l'inattività degli ultimi mesi e di rispondere di no (evidentemente l'abitacolo è extralarge ||| nb. non voglio essere etichettata di essere una "body shamer", non trovo disgustoso il fatto che Montoya esista o che esistano persone della sua stessa corporatura, anzi, non mi importa un emerito cavolo della corporatura altrui, ma Montoya, per gli standard dei piloti di Indycar, è di stazza alquanto abbondante e non credo che ciò si possa negare), e concentriamoci sulla griglia di partenza:

    1^ fila: 1. Power (Penske) - 2. Castroneves (Penske)
    2^ fila: 3. Newgarden (Penske) - 4. Dixon (Ganassi)
    3^ fila: 5. Montoya (Penske) - 6. Bourdais (Coyne)
    4^ fila: 7. Pagenaud (Penske) - 8. Hunter-Reay (Andretti)
    5^ fila: 9. Rossi (Andretti/Herta) - 10. Hinchcliffe (Schmidt)
    6^ fila: 11. Andretti (Andretti) - 12. Kanaan (Ganassi)
    7^ fila: 13. Jones (Coyne) - 14. Chilton (Ganassi)
    8^ fila: 15. Daly (Foyt) - 16. Pigot (Juncos)
    9^ fila: 17. Aleshin (Schmidt) - 18. Muñoz (Foyt)
    10^ fila: 19. Kimball (Ganassi) - 20. Rahal (Rahal)
    11^ fila: 21. Hildebrand (Carpenter) - 22. Sato (Andretti)

    La cosa più pittoresca che ho notato è stata Spencer Maialotto al volante di una vettura chiamata Juncos. Si tratta di un team che prenderà parte anche alla Indy 500 con al volante il maialotto e Sebastian Saavedra. Avevo dimenticato che la Indycar è caratterizzata dal potenziale ingresso random di team nuovi in occasione di Indianapolis... un po' come succede nelle fan fiction splatter scritte a quattro mani da me e PilotiMotori relative al campionato di Formula 1. Conto sulla speranza che almeno a Indianapolis non ci siano piloti che finiscono dentro un tritacarne o che diventano vampiri fescion, ma soprattutto che non sia obbligatorio scolarsi della vodka in vista dei gran premi.
    Davanti la vodka non se l'è scolata nessuno, a centro gruppo forse sì: ho visto Vin Diesel con una gomma probabilmente a terra e Sonniferetti che veniva penalizzato con un drive through per un presunto contatto, quindi suppongo che tra i due ci sia stato un contatto. Nelle retrovie, intanto, c'era Sebby... probabilmente aveva perso gli occhiali, o ancora più probabilmente, il suo motore l'aveva abbandonato.
    In testa c'era il suo best friend forever Willpowahhh, seguito da H3lio, il detersivo Dixan, Nuovo Giardino e Juan Tombino che aveva conservato la sua preziosa top-5. #EpicWin.
    C'è rimasto poco, perché è rientrato ai box prima degli altri piloti di testa e quindi si è schiodato da lì.
    Gli altri c sono andati dopo una ventina di giri di gara, forse di più. A quel punto ho visto che H3lio era uscito dai box davanti a Willpowahhhh e ho iniziato a vomitare arcobaleni, nonostante a quinto posto si fosse installato RHR, mentre Juan Tombino...
    ...
    ...
    ...
    ...Juan Tombino, dove sei?!
    Quando l'ho visto 12° mi sono vagamente demoralizzata, ma ho pensato che c'era anche di peggio nella vita, tipo Vin Diesel in ultima posizione, e tipo il fatto che oltre ad essere in ultima posizione stava anche davanti a H3lio che era quasi un giro più avanti e per tale ragione H3lio ha perso un po' di tempo. Poi il secondo pitstop non è stato eccezionale e Willpowahhhh si è ritrovato di nuovo in testa. Juan Tombino nel frattempo era decimo e mi avvicinavo alla situazione da #MaiUnaGioia, anche se poi ho visto Chilliiii settimo davanti ad Alex Non Sono Valentino Rossi ed era la prima volta da tempo immemore che non vedevo Chilliiii davanti a NSVR e peraltro NSVR stava anche perdendo terreno, quindi la posizione del Piccolo Chilliiii sembrava al sicuro. Inoltre anche il Grande Samurai, che festeggiava il decimo anniversario del suo primo punto in Super Aguri, era risalito dall'ultima posizione in cui era partito. Nel secondo stint di gara avevamo anche avuto modo di vedere un suo bellissimo duello con Aleshin, in cui si è infilato tra Aleshin e il muretto, non ha colpito né Aleshin né il muretto e ha effettuato il sorpasso.
    ...
    ...
    ...
    ...
    Dopo il terzo pitstop Willpowahhhh era ancora in testa.
    Dopodiché il detersivo Dixan ha superato H3lio, ma il Piccolo Chilliiii era ancora settimo e Juan Tombino era ancora in top-10.
    Poi H3lio ha perso anche la quarta piazza a vantaggio di RHR e dimostrava di avere problemi di gomme, tanto che aveva anche Saimon negli scarichi. Era un po' come guardare MSC gareggiare all'epoca della Mercedes. Però almeno, dopo essere stato superato da Saimon, H3lio non ha perso ulteriori posizioni, il che è comunque positivo. All'epoca di MSC una quinta piazza sarebbe andata di lusso...
    A proposito di MSC, ho avuto un attimo di mancamento.
    La gara si apprestava a finire...
    Le posizioni erano stabili...
    I telecronisti si sono messi a parlare dell'hot topic del momento...
    Qui i casi sono due: o io ho allucinazioni sonore (lo spero fortemente) o, parlando di Alonso, l'hanno definito come colui che all'età di 24 anni impedì a Schumacher di "vincere il suo quinto o sesto titolo".
    Dunque, avrei alcune piccole obiezioni da fare:
    1) all'età di 24 era il 2005 e quell'anno Schumacher non è MAI stato in lotta per il titolo, quindi di conseguenza Alonso quel titolo l'ha vinto su Raikkonen, mai minimamente menzionato dai telecronisti;
    2) ma soprattutto, se i telecronisti non sanno quanti titoli abbia vinto Schumacher e quanti ne avrebbe vinti se fosse riuscito a battere Alonso nel 2006, anno in cui Alonso di anni ne aveva 25, perché sparare numeri a caso peraltro senza neanche azzeccarci? Non era meglio rimanere sul generico?
    Con questi dubbi passiamo a un vecchio "amico" di MSC: Juan Tombino ha conservato la sua preziosa top-ten, nonostante dietro di lui avesse Nuovo Giardino che aveva già superato il Grande Samurai.
    Voce fuori campo: "Cosa ci faceva Nuovo Giardino da quelle parti?"
    L'Autrice(C): "Voci di corridoio narrano che fosse stato penalizzato tre volte, una per eccesso di velocità nella pitlane e le altre due non ricordo perché, forse perché si era immedesimato un po' troppo in Maldonado. Se fosse stato penalizzato per un eccesso di velocità nella pitlane mentre scontava un drive through per eccesso di velocità nella pitlane raggiungerebbe l'apoteosi dell'epicità, quindi per evitare che possa raggiungere l'apoteosi dell'epicità, mi rifiuto di andare a indagare."
    Voce fuori campo: "Cos'hai contro Nù0v0 G1ArD1N0???222????22?? è un figonehhhh biondohhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh che somigliahhhh vagamentehhhh a un piccolohhhh Iceman dove per piccolohhhh Iceman non intendo il detersivo."
    L'Autrice(C): "Vai tranquilla, voce fuori campo, non ho niente contro di lui, però preferisco i tombini vecchi ai giardini nuovi e sono felice che Juan Tombino sia arrivato davanti al suo degno sostituto!"
    Voce fuori campo: "Oh, okay, adesso devo festeggiare. *-* Datemi un paletto che mi ci schianto sopra."
    L'Autrice(C): "Cosa, cosa, cosa?! La voce fuori campo è Juan Tombino in incognito?"
    Juan Tombino: "Mi hai scoperto! Adesso che cosa ne dici di chiudere questo commento? Si è fatto tardi, devo andare a mangiare hamburger e patatine."
    L'Autrice(C): "Ti lascio ai tuoi impegni urgenti. Giusto il tempo di trascrivere il risultato."
    Kimball: "Sì, però non hai menzionato il fatto che ho fatto la stessa fine di Bourdeeeeeyyyyy e che mi sono ritirato anch'io per problemi tecnici. Cos'ha Bourdeeeeyyyyy più di me?"
    L'Autrice(C): "Mhm... la baguette?"

    RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Scott Dixon (Ganassi), 3. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 4. Simon Pagenaud (Penske), 5. Helio Castroneves (Penske), 6. Graham Rahal (Rahal), 7. Max Chilton (Ganassi), 8. Alexander Rossi (Andretti/Herta), 9. Spencer Pigot (Juncos), 10. Juan Pablo Montoya (Penske), 11. Josef Newgarden (Penske), 12. Takuma Sato (Andretti), 13. James Hinchcliffe (Schmidt), 14. J.R. Hildebrand (Carpenter), 15. Carlos Muñoz (Foyt), 16. Marco Andretti (Andretti), 17. Conor Daly (Foyt), 18. Mikhael Aleshin (Schmidt), 19. Ed Jones (Coyne), 20. Tony Kanaan (Ganassi), 21. Charlie Kimball (Ganassi), 22. Sebastien Bourdais (Coyne).
     
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    Non c'è stato un Commento alla Indy 500 perché ho fatto un commento unico con Montecarlo, quindi direi che qui è opportuno postare qualcosa, per ragioni di continuità.
    Pubblico quindi la sintesi che ho scritto e pubblicato live, mentre seguivo la gara. ^^



    INDY 500: Indycar 2017 #6

    Race day! *________* La Cinquecento Miglia è partita dopo che Tony George in persona ha pronunciato le rituali parole "ladies and gentlemen start your engines", con la seguente griglia di partenza:

    1^ fila: 1. Dixon, 2. Carpenter, 3. Rossi
    2^ fila: 4. Sato, 5. Alonso, 6. Hildebrand
    3^ fila: 7. Kanaan, 8. Andretti, 9. Power
    4^ fila: 10. Hunter-Reay, 11. Jones, 12. Servià
    5^ fila: 13. Aleshin, 14. Rahal, 15. Chilton
    6^ fila: 16. Kimball, 17. Hinchcliffe, 18. Montoya
    7^ fila: 19. Castroneves, 20. Howard, 21. Karam
    8^ fila: 22. Newgarden, 23. Pagenaud, 24. Muñoz
    9^ fila: 25. Chavez, 26. Daly, 27. Harvey
    10^ fila: 28. Mann, 29. Pigot, 30. Lazier
    11^ fila: 31. Saavedra, 32. Veach, 33. Davison

    Dixon ha conservato la posizione su Carpenter all'inizio della gara, per conservarla per appena sei giri: è passato in seguito in testa Kanaan, che aveva recuperato nel frattempo alcune posizioni, con top-3 Kanaan, Dixon, Rossi per diversi giri. Alonso, che aveva perso alcune posizioni al via, ne ha nel frattempo recuperate, fintanto che al 30° giro sono iniziati i pitstop in regime di bandiera verde. Si segnalano problemi al pitstop per Montoya: il motore si è spento e la sosta è durata più a lungo del previsto.
    Carpenter era in testa a quel punto della gara, seguito da Rossi e Alonso.
    Anche per Carpenter la prima posizione non è durata a lungo e pochi giri più tardi è stata lotta per la leadership tra Alonso e Rossi, con i due che si sono alternati e con Rossi che, in seconda posizione, ha poi dovuto difendersi dagli attacchi di Sato che era terzo.
    Plot-twist al 53° giro, che ha portato la gara ad essere redflaggata al 56°. Howard è finito a muro, sbalzato in pista ha travolto la vettura di Dixon, che ha spiccato il volo con una serie di cappottamenti e, mentre era in aria, Castroneves gli è letteralmente passato di sotto. Incredibilmente entrambi i piloti sono usciti dalle vetture sulle proprie gambe. Al momento i primi tre erano Alonso, Rossi e Sato.

    Quando la gara è ripartita, sono stati effettuati pitstop dietro la safety car, posizioni invariate in testa alla classifica: Alonso, Rossi, Sato, Carpenter.
    Quest'ultimo ha perso posizioni, cos' come Alonso ritrovato alcuni giri più tardi al quarto posto, mentre davanti era lotta per la prima posizione tra Rossi e Sato, con Huner-Reay terzo che si è avvicinato a Rossi mentre il pilota giapponese era in testa alla gara.
    Subito dopo (66° giro) Daly è finito a muro provocando l'ingresso della safety car. Anche Harvey era fermo, finito in testacoda per evitare i detriti dell'incidente di Daly. Alcuni piloti sono rientrati ai box, tra quelli che stavano nelle retrovie. Castroneves inoltre è stato penalizzato con un drive-through per "jumped restart".
    Al restart Sato ha perso la leadership venendo superato da tutti e tre i piloti che lo seguivano, dopodiché la gara è stata nuovamente neutralizzata per "debris" all'80°. Tutti ai box, a parte alcuni piloti che si trovavano indietro. Chilton si è ritrovato in testa, ma era più lento dei piloti che lo seguivano su gomme fresche ed è stato a poco a poco superato dagli altri piloti di testa. Rossi si è ritrovato di nuovo al comando, anche se poi al 95° è stato superato da Hunter-Reay. Si avvicinava nel frattempo Castroneves che, nel giro di poche tornate, si è portato in testa alla gara, davanti a Hunter-Reay, Alonso e Rossi, con quest'ultimo che era stato superato dallo spagnolo.
    Castroneves era in testa al limitare della metà della gara, ma cinque giri più tardi è rientrato ai box, lasciando la testa della gara a Rossi. Quest'ultimo si è fermato vari giri dopo, ritrovandosi di nuovo in lotta con Hunter-Reay e Alonso, ma davanti a Castroneves al 115 giro, terminato il giro di pit-stop, quando HR è tornato in testa dopo le soste dei "ritardatari", con un certo margine nei confronti di Rossi e Alonso.
    Mentre HR era leader incontrastato della gara e Alonso aveva da poco superato Rossi per la seconda posizione, Lazier è andato a sbattere provocando un ulteriore ingresso della safety car. Pagenaud sembrava essere finito sui detriti dell'incidente e nel frattempo anche Karam era fermo.
    Al 130° giro la gara è ripartita con un duello per la prima posizione tra Hunter-Reay e Alonso con quest'ultimo che è passato in testa. Dietro c'erano Rossi, Castroneves e Kanaan a completare la top-5, quando subito dopo c'è stata un'altra caution, stavolta per detriti. C'era un pezzo piuttosto grande in pista, stavolta.
    Nel frattempo Davison aveva scontato un drive through, per "not obeying race control". Soltanto alcuni doppiati hanno approfittato della neutralizzazione per fermarsi ai box.
    Rimasto in testa al restart, Alonso era ancora davanti a Hunter-Reay, ma quest'ultimo ha terminato la gara anzitempo quando, alcuni giri più tardi, ha iniziato a rallentre per un guasto al motore, provocando un nuovo ingresso della safety car.
    Piloti di testa ai box: Alonso ancora davanti ai suoi diretti inseguitori (con Rossi precipitato indietro per problemi durante la sosta), ma alcuni piloti che in pista si trovavano attardati sono rimasti fuori, con Chilton al momento in testa alla gara, per poi essere superato da Kimball al momento del restart, così come Alonso ha perso un paio di posizioni. Tutto è durato molto poco: Carpenter aveva l'ala anteriore rotta.
    Al successivo restart Chilton è ritornato in testa, davanti a Kimball e Davison in lotta tra di loro per la seconda posizione. In quarta posizione c'era Castroneves, primo dei piloti sull'altra finestra di soste.
    Chilton è rientrato ai box al 167° giro, con ancora molti dubbi sulla possibilità di finire la gare senza doversi fermare per un'altra sosta. Mentre usciva dai box, Davison si è ritirato con il motore in fumo, mentre anche Veach procedeva lentamente. Safety car: tutti ai box, con Chilton e Jones che si erano appena fermati in prima e seconda posizione davanti a Castroneves, Davison e Sato a completare la top-5, quando mancavano trenta giri al termine della gara. Castroneves ha poco dopo superato Jones, con i due subito inseguiti da Sato. Il duello ruota contro ruota tra Castroneves e Jones ha visto il veterano brasiliano vincente, in quanto ha conservato la seconda posizione, mentre Jones doveva vedersela anche con Sato. Il giapponese ha superato anche Castroneves e a 21 giri dal termine era a ridosso di Chilton. A quel punto c'è stata un'altra bandiera gialla...
    ...
    ...
    ...
    ...
    ...Alonso era fermo con il motore in fumo.
    Quando la gara è ripartita, è stato il caos: incidente con varie vetture coinvolte, incidente innescato da un contatto tra Davison e Servià, nel quale sono rimasti coinvolti anche Hinchcliffe e Power.
    Entrata la safety car, il restart è stato a 11 giri dalla fine, con Chilton, Castroneves e Sato molto vicini. A sei giri dalla fine Castroneves si è portato in testa, ma sua leadership è drata soltanto un giro. A cinque giri dalla fine il leader era Takuma Sato e non ha più lasciato il primo posto, diventando il primo pilota asiatico a vincere la Indy 500!
    Il miglior rookie è stato Ed Jones, che negli ultimi giri ha superato Chilton per il terzo posto.
    Complimenti ai "vecchi": oltre a un vincitore di 40 anni e a un secondo classificato ultraquarantenne, altri due ultraquarantenni, Kanaan e Montoya, hanno chiuso in quinta e sesta posizione.

    RISULTATO:
    1. #26 Takuma Sato [JAP] - Andretti Honda 200 Laps
    2. #3 Helio Castroneves [BRA] - Penske Chevrolet 200 Laps
    3. #19 Ed Jones [EAU] - Coyne Honda 200 Laps
    4. #8 Max Chilton [GBR] - Ganassi Honda 200 Laps
    5. #10 Tony Kanaan [BRA] - Ganassi Honda 200 Laps
    6. #22 Juan Pablo Montoya [COL] - Penske Chevrolet 200 Laps
    7. #98 Alexander Rossi [USA] - Andretti/Herta Honda 200 Laps
    8. #27 Marco Andretti [USA] - Andretti Honda 200 Laps
    9. #88 Gabby Chavez [COL] - Harding Chevrolet 200 Laps
    10. #14 Carlos Muñoz [COL] - Foyt Chevrolet 200 Laps
    11. #20 Ed Carpenter [USA] - Carpenter Chevrolet 200 Laps
    12. #15 Graham Rahal [USA] - Rahal Honda 200 Laps
    13. #7 Mikhael Aleshin [RUS] - Schmidt Honda 200 Laps
    14. #1 Simon Pagenaud [FRA] - Penske Chevrolet 200 Laps
    15. #17 Sebastian Saavedra [COL] - Juncos Chevrolet 200 Laps
    16. #21 J.R. Hildebrand [USA] - Carpenter Chevrolet 200 Laps
    17. #63 Pippa Mann [GBR] - Coyne Honda 199 Laps
    18. #11 Spencer Pigot [USA] - Juncos Chevrolet 194 Laps
    19. #2 Josef Newgarden [USA] - Penske Chevrolet 186 Laps
    20. #18 James Davison [AUS] - Coyne Honda 183 Laps
    21. #14 Oriol Servia [ESP] - Rahal Honda 183 Laps
    22. #5 James Hinchcliffe [CAN] - Schmidt Honda 183 Laps
    23. #12 Will Power [AUS] - Penske Chevrolet 183 Laps
    24. #29 Fernando Alonso [ESP] - Andretti/McLaren Honda 176 Laps
    25. #83 Charlie Kimball [USA] - Ganassi Honda 166 Laps
    26. #40 Zach Veach [USA] - Foyt Chevrolet 155 Laps
    27. #28 Ryan Hunter-Reay [USA] - Andretti Honda 136 Laps
    28. #24 Sage Karam [USA] - Dreyer & Reinbold Chevrolet 125 Laps
    29. #49 Buddy Lazier [USA] - Lazier Chevrolet 188 Laps
    30. #4 Conor Daly [USA] - Foyt Chevrolet 65 Laps
    31. #50 Jack Harvey [GBR] - Andretti/Shank Honda 65 Laps
    32. #9 Scott Dixon [NZE] - Ganassi Honda 52 Laps
    33. #77 Jay Howard [GBR] - Schmidt Honda 45 Laps
     
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    Commento al Gran Premio di Detroit I (Indycar 2017 #7)

    Weekend 3/4 Giugno 2017 - La cosa più pittoresca della Indycar è che esattamente sei giorni dopo la Indy 500 c'è già un'altra gara e che, a condizione di esserne al corrente, tutte le eventuali polemiche post-Indy 500 vengono accantonate. Si tratta di Gara 1 del Gran Premio di Detroit, per cui le qualifiche si svolgono al sabato mattina e la gara al sabato pomeriggio. In Gara 2 capita esattamente la stessa cosa. Quando parlo di Indycar con amici che non seguono la Indycar, di solito gliela spiego così: "Hai presente in GP2, che la griglia di partenza di Gara 2 dipende dall'ordine d'arrivo, con le prime file invertite, di Gara 1? Ecco, dimenticati tutto. In Indycar Gara 1 viene dimenticata e il giorno dopo tutti si qualificano per Gara 2 come se Gara 1 non ci fosse mai stata."
    Credo di avere introdotto da anni il commento con queste parole, ma il problema non è ripetersi, il problema è che magari c'è ancora qualcuno che non lo sa... e che non ha nemmeno guardato il Gran Premio di Detroit, nonostante numerosi eventi di un certo livello... anzi, uno, la presenza dello Scoiattolo Nerd al posto di "Bourdeeeeeyyyyy". Per questa ragione sarebbe stato bellissimo se il piccolo nerd avesse indossato gli occhiali sotto al casco come a Singapore 2014.
    Purtroppo a nessuno importa un tubo dello Scoiattolo Nerd e, se c'è qualcuno che parla di Indycar, è per parlare di una polemica avvenuta a distanza, in tempi recenti, tra un certo pilota di Formula 1 e un certo pilota di Indycar.
    Quel pilota di Formula 1 ha dichiarato, un paio di settimane fa, che se Ferniiii si era qualificato quinto da debuttante alla Indy 500, il livello dei piloti di Indycar doveva essere abbastanza scarso. Il pilota di Indycar coinvolto nella polemica ha ricordato al suddetto pilota di Formula 1 che, essendo arrivato secondo in un mondiale che solo in due potevano vincere, potrebbe badare ai fatti suoi.
    Ho avuto la malsana idea di andare a vedere i commenti sotto a un sondaggio di un noto blog motoristico italiano, che chiedeva essenzialmente di schierarsi come #TeamHamilton, in rappresentanza del #TeamFormula1, o come #TeamKanaan, in rappresentanza del #TeamIndycar. Ammetto di avere letto anche cose sensate, per esempio che ogni serie va presa a se stante e che non è detto che in una serie debbano per forza essere tutti fenomeni e nell'altra tutti scarsi. Però ho letto anche commenti veramente da latte alle ginocchia, roba del tipo "in Indycar ci sono solo americani e sono tutti scarsi, e tra questi ci sono Chilton, Bourdais e Sato che in Formula 1 non cavavano un ragno dal buco e in Indycar dominano".
    Ehm... non mi pare che Chilton stia dominando, mi pare che Bourdais dopo il ritorno negli States abbia dovuto attendere qualcosa come quattro anni per salire di nuovo sul podio e soprattutto che Sato abbia dovuto aspettare sei stagioni prima di essere preso in considerazione. Poi, peraltro, Chilton, Bourdais e Sato non sono americani, e almeno questo dovrebbe essere facilmente intuibile.
    Se in Italia siamo messi così, non penso che negli States siano messi molto meglio... anzi, oserei dire che sono messi decisamente peggio. Ho trovato, anche su forum americano che un minimo di serietà ce l'aveva, osservazioni del tipo "la gente fa bene ad essere sconvolta per Sato, che ha osato mostrare una bandiera giapponese durante il memorial weekend, incurante del fatto che il Giappone ha bombardato Pearl Harbor qualcosa come APPENA settantasei anni fa, e non avrebbe dovuto farlo per rispetto degli americani". WHAT. THE. FUCK?! Questa gente cosa si fuma? Secondo me qualcosa di veramente pesante... anche perché, a questo punto, se esporre bandiere nazionali fosse un insulto nei confronti delle vittime delle guerre, bisognerebbe vietarle a tutti tranne che a Buemi. Ma forse anche gli svizzeri che si facevano i cavolacci propri mentre il resto dell'Europa era in guerra sono offensivi...
    ...
    ...
    ...Okay, basta, procediamo, lasciamo perdere queste cose che poco hanno a che vedere con l'automobilismo e preoccupiamoci di Gara 1. Non ho potuto vederla in diretta, ma l'ho trovata domenica mattina sul Tubo. Ciò mi ha resa moooooolto felice e mi sono immediatamente immersa nello scenario suggestivo di Belle Isle.
    La gara aveva telecronaca francese e prevedeva "soissante-dix tours". Qualcuno potrebbe obiettare che il sistema di numerazione francese è strano ed è dal lontano 1999 che concordo su questa affermazione. 60+10 come 70, comunque, è il nulla in confronto al 4x20+10 che è il 90.
    La cosa più bella della telecronaca francese è che, accentando qualunque nome sulla sillaba finale, pronunciano il nome "Servià" accentato sul finale!

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: 1. Rahal (Rahal), 2. Castroneves (Penske)
    2^ fila: 3. Sato (Andretti), 4. Rossi (Andretti/Herta)
    3^ fila: 5. Hinchcliffe (Schmidt), 6. Dixon (Ganassi)
    4^ fila: 7. Pagenaud (Penske), 8. Chilton (Ganassi)
    5^ fila: 9. Newgarden (Penske), 10. Kimball (Ganassi)
    6^ fila. 11. Power (Penske), 12. Hunter-Reay (Andretti)
    7^ fila: 13. Andretti (Andretti), 14. Muñoz (Foyt)
    8^ fila: 15. Kanaan (Ganassi), 16. Daly (Foyt)
    9^ fila: 17. Pigot (Juncos), 18. J.R. Hildebrand (Carpenter)
    10^ fila: 19. Gutierrez (Coyne), 20. Aleshin (Schmidt)
    11^ fila: 21. Ed Jones (Coyne), 22. Servià (Rahal)

    Ho guardato la griglia di partenza dicendomi che forse se Alonso ha ottenuto un quinto tempo a Indianapolis forse è perché se la cava sugli ovali molto meglio di quanto Gutierrez se la cavi su qualunque tipo di circuito. Poi ho guardato la griglia di partenza dicendomi che Guti si è qualificato davanti al suo compagno di squadra, che è quell'Ed Jones che per poco non spaccava il cu*o a tutti a Indianapolis, quindi tutto sommato non me la sentivo di criticarlo già così, sulla fiducia. Rimane il fatto che nutrivo comunque ben poca fiducia nei confronti dello Scoiattolo... ma si sa, lo Scoiattolo è sempre lo Scoiattolo e per me resterà sempre il Feliiii dei poveri.
    Ho continuato a guardare la griglia di partenza dicendomi che è tipico della Indycar ritrovare in prima fila outsider e vecchi. In seconda fila c'erano il Samurai e Non Sono Valentino Rossi, che continuano a rivelarsi i piloti più performanti del team Andretti... ma non perché vengano dalla Formula 1, sia chiaro, perché chiunque, di recente, ha performato meglio di Sonniferetti, e mi pare che succeda da anni.
    Willpowahhhhh mi ha sorpresa in negativo, perché ultimamente lo sta prendendo spesso in quel posto ed era il più lento tra tutti i suoi compagni di squadra, ma me ne sono fregata altamente di Willpowahhhh e mi sono messa a guardare la gara, sapendo ormai che non potevo più nutrire speranze di festeggiare ballando la samba una volta che la gara fosse finita, perché sapevo già perfettamente quale fosse stato il risultato.
    La gara è stata breve e indolore.
    Ci sono state soltanto due safety car.
    La prima al via, quando Hinchy è andato a sbattere contro le barriere.
    La seconda al 26° giro, quando apparentemente Kimball e Daly sono andati a sbattere l'uno contro l'altro.
    Kimball ha terminato la gara, Daly no.
    Per il resto c'è stato tutto ciò che se accadesse in Formula 1 verrebbe demonizzato. Non ci sono stati duellihhhh e sorpassihhhh per la prima posizione e men che meno duellihhhh e sorpassihhhh che riguardassero vetture rosse, anche se in realtà H3lio si è comunque appropriato della leadership verso metà gara approfittando dei pit-stop.
    H3lio: "Tunz tunz tunz!!11!!11! Io sono figo e voi no. Parlando di cose serie, dov'è il mio ammmmmmore?"
    Voce fuori campo: "Non credo che in questo momento ti possa sentire. È nelle retrovie."
    H3lio: "Allora gli regalerò una delle mie piume fucsia per consolarlo. <3 Tanto ammmmmmore."
    Il sosia di Vin Diesel: "Non distrarmi. Sto pensando a qualcosa di meraviglioso e di afrodisiaco."
    H3lio: "Del tipo?"
    Il sosia di Vin Diesel: "Tipo le basette di Franchitti. AAAAAAWWWWWW!"
    H3lio: "OMG!!111!!11!!11! Se non avessimo già superato tutti e tre i quaranta, le fungirl scriverebbero fanfic esaltanti su di noi."
    Il sosia di Vin Diesel: "Esatto. Come vorrei averti qui vicino a me..."
    H3lio: "Vai tranquillo, presto sarò penalizzato per eccesso di velocità dietro la safety car, quindi mi avvicinerò parecchio a te."
    Il sosia di Vin Diesel: "Naaaahhhhh, saresti comunque ancora troppo lontano."
    Guess what? Tra una cosa e l'altra, Grammo Reale che era stato in testa per tutta la prima parte di gara si è ritrovato nuovamente in testa.
    Dietro di lui c'era il Grande Samurai.
    Dietro al Grande Samurai c'era Non Sono Valentino Rossi.
    In perfetto stile "garahhhh noiosahhhh senza duellihhhh e sorpassihhhh" i due sono stati sorpassati da varie vetture sul finale, probabilmente perché avevano problemi nella gestione delle gomme.
    Il Detersivo, uscito da un periodo traumatico a Indianapolis (ho scoperto che la sera della pole position è andato a prendere cibo take away insieme a Franchitti per il team Ganassi e che al bar/fast food/quello che era è stato rapinato da un uomo che gli ha puntato una pistola alla testa, dopodiché c'è stato l'incredibile cappottamento durante la gara), si è preso la seconda posizione davanti a Hinchy e si è preso la testa della classifica davanti a H3lio. Terzo c'è Sato, dopodiché seguono Nuovo Giardino e Non Sono Valentino Rossi.
    A quel punto non rimaneva che attendere la gara successiva... ovvero la sera. Oppure potevo consolarmi con la MotoGP, al pomeriggio. In realtà sono stata estremamente soddisfatta, anche se ho visto soltanto la fine, del fatto che Andrea Dovizioso, su Ducati, abbia vinto il GP d'Italia. Ho passato la mezz'ora successiva a chiedermi perché fosse necessario trascorrere del tempo a criticare il fatto che Lorenzo sia andato più lento di Dovizioso e che stia sorprendendo in negativo. Mi chiedo davvero lo scopo di tutto ciò. Un italiano ha vinto il GP d'Italia su una moto italiana. Non possiamo, per una volta, esserne felici? So perfettamente che Dovizioso ha commesso il grave crimine di non chiamarsi Valentino di nome, ma dato che i nemicihhhh storicihhhh di Rossi sono altri, un mezzo sorriso è così difficile farlo? Passi se vince Lorenzo, che è considerato un bad boy, ma se vince Dovi qual è il problema? #Ducati4TheWin.

    RISULTATO: 1. Graham Rahal (Rahal), 2. Scott Dixon (Ganassi), 3. James Hinchcliffe (Schmidt), 4. Josef Newgarden (Penske), 5. Alexander Rossi (Andretti/Herta), 6. Mikhail Alehshin (Schmidt), 7. H3lio Castroneves (Penske), 8. Takuma Sato (Andretti), 9. Ed Jones (Coyne), 10. Spencer Pigot (Juncos), 11. Max Chilton (Ganassi), 12. Marco Andretti (Andretti), 13. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 14. Carlos Muñoz (Foyt), 15. Tony Kanaan (Ganassi), 16. Simon Pagenaud (Penske), 17. J.R. Hildebrand (Carpenter), 18. Will Power (Penske), 19. Esteban Gutierrez (Coyne), 20. Oriol Servià (Rahal), 21. Charlie Kimball (Ganassi), 22. Conor Daly (Foyt).
     
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    Commento al Gran Premio di Detroit II (Indycar 2017 #8)

    Ci eravamo lasciati ieri sera con il commento al primo gran premio di Detroit, adesso non ci resta che occuparci del secondo, che ancora una volta non sono riuscita a vedere in diretta, ma che con grande soddisfazione sono riuscita a vedere al lunedì mattina senza entrare a contatto, in precedenza, con noiosi spoiler del risultato. #EpicWin.
    Non ero al corrente della griglia di partenza completa, però sapevo chi sarebbe partito dalla pole e ciò mi rendeva piuttosto soddisfatta. Dopotutto il Memorial Weekend era finito già da una settimana, immagino che gli americani non si offenderanno se sono stata soddisfatta dalla posizione di un pilota giapponese...
    Ho trovato la gara su Youtube sullo stesso canale sul quale avevo visto Gara 1, trovando quindi un'altra telecronaca in francese.
    Anche per gara 2 c'erano "soixante-dix tours".

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: 1. Sato (Andretti), 2. Hunter-Reay (Andretti)
    2^ fila: 3. Rahal (Rahal), 4. Castroneves (Penske)
    3^ fila: 5. Hinchcliffe (Schmidt), 6. Aleshin (Schmidt)
    4^ fila: 7. Power (Penske), 8. Dixon (Ganassi)
    5^ fila: 9. Andretti (Andretti), 10. Daly (Foyt)
    6^ fila: 11. Pagenaud (Penske), 12. Kimball (Ganassi)
    7^ fila: 13. Newgarden (Penske), 14. Rossi (Andretti/Herta)
    8^ fila: 15. Kanaan (Ganassi), 16. Chilton (Ganassi)
    9^ fila: 17. Jones (Coyne), 18. Hildebrand (Carpenter)
    10^ fila: 19. Gutierrez (Coyne), 20. Servià (Rahal)
    11^ fila: 21. Pigot (Juncos), 22. Muñoz (Foyt)

    La gara è partita senza che davanti cambiasse nulla.
    Il Grande Samurai in testa.
    RHR secondo.
    Grammo Reale terzo.
    H3lio quarto insieme alle sue piume color porpora e ai suoi capelli perfetti.
    Poi, per fortuna, sono capitati alcuni eventi di notevole spicco, per esempio un duello di un certo livello tra "Alexandèr Rossì" e "Marcò Andrettì". Già di per sé era un evento di spicco il fatto che Marc Marquez Sonniferetti fosse nei pressi di Alexander Non Sono Valentino Rossi, ma direi di soprassedere, altrimenti qualcuno potrebbe pensare che mi piace sparare sulla croce rossa.
    L'evento di spicco è stato che i telecronisti annunciavano una penalità nei confronti di NSVR, per essersi difeso troppo bruscamente durante il suddetto duello con Sonniferetti.
    Mi era molto difficile credere per tenere dietro Sonniferetti fosse necessario a NSVR un eccesso di difesa, qualunque cosa esso significhi, ma a quanto pareva sono solo io che penso che, per qualche ragione, Sonniferetti abbia l'abitudine di dormire in pista.
    Per evitare penalità, NSVR ha dovuto cedere la posizione a Sonniferetti.
    Tre.
    Due.
    Uno.
    NSVR ha superato di nuovo Sonniferetti. Fine del duello.
    Sonniferetti: "Ed era anche ora... è stato terribile essere inquadrato così a lungo. Voglio andare a dormire."
    Dopo una decina di giri di gara Sonniferetti è stato inquadrato ai box.
    Anche il Detersivo è andato ai box, mentre in pista H3lio tentava l'attacco su RHR. Il pit-stop del Detersivo mi è sembrato durare abbastanza a lungo, ma nel frattempo c'era qualcosa di più epico di cui occuparsi, ovvero il duello per il terzo posto tra RHR e H3lio.
    Quello che è capitato in quel momento mi è parecchio oscuro. Per fortuna c'è stato un replay che ha spiegato come mai H3lio, subito dopo, sia precipitato indietro di numerose posizioni.
    H3lio: "RHR mi ha rubato una piuma!!!111!!"
    RHR: "Non è vero, sei tu che me l'hai offerta e io me la sono presa!"
    H3lio: "Ciò è scorretto! Le piume sono tutte mie e il fatto che tu te ne sia appropriato costituisce appropriazione culturale, perché non sei brasiliano!"
    RHR: "Posso essere un brasiliano onorario! Ballare la samba con te sarà molto emozionante!"
    Dopo avere ballato la samba con RHR, H3lio è rientrato ai box con una gomma a terra. RHR nel frattempo perdeva una posizione nei confronti di Willpowahhhhh, poi un'altra nei confronti di Aleshin, poi è rientrato ai box a sua volta.

    Le cose sono cambiate nel corso delle soste.
    Grammo Reale: "Io sono figo e voi no!!!1111!!"
    Il Grande Samurai: "Tora tora tora!"
    Grammo Reale: "Shinji Shinji Shinji!!!!1!!!!"
    Voce fuori campo: "Oh my holy owl. Penso che l'Autrice(C) farebbe meglio ad essere un po' più chiara. Che cosa sta succedendo?"
    L'Autrice(C): "Non sono sicura che ci sia bisogno di essere più chiara. Tempo un pit-stop e il Grande Samurai ha perso la leadership. Tempo un secondo pitstop e ormai era abbastanza lontano dalla zona podio, senza che nessuno facesse nulla per cambiare le cose e per ristabilire l'ordine naturale delle cose. I primi cinque erano Grammo Reale, Nuovo Giardino, Willpowahhhhh, il Grande Samurai e Saimon quando mancavano una decina di giri alla fine. Sei soddisfatta, adesso, voce fuori campo?"
    Voce fuori campo: "Abbastanza. E' successo altro di interessante?"
    L'Autrice(C): "Certo! Esattamente a metà gara, quindi decisamente prima, Ed Jones è rientrato ai box con l'ala anteriore rotta. Non ha perso detriti in pista, quindi non ci sono state caution per debris. Poi, a otto giri dalla fine, ha parcheggiato in una via di fuga. Ancora una volta non è stato necessario l'intervento della safety car."

    Sembrava tutto a posto, quando a cinque giri dalla fine c'è stato un plot twist!
    Hinchy: "Io sono fermo."
    Il pilota della safety car: "E che pa**e, non si può mai giocare a briscola in tutta tranquillità, da queste parti. Devo proprio entrare in pista?"
    Spencer Maialotto: "Sì, ma ci resterai soltanto due giri, perché presto la gara verrà redflaggata a causa del mio motore."
    Già, perché il motore di Spencer Maialotto è andato in fumo in stile motore della McLaren di Raikkonen nel 2004, ma mentre in Formula 1 tutto veniva risolto senza eccessivi problemi, in Indycar non funziona così ed è stata esposta bandiera rossa.
    Finale anticipato?
    ASSOLUTAMENTE NO!
    Con tre giri da disputare, di cui il primo dietro alla safety car, la gara è ripresa di lì a poco.
    Gli appassionati di Formula 1: "AAAAWWWWW, che cosa bellissima! Se fosse accaduto in Formula 1 avremmo parlato di mondiale falsato per i prossimi dieci anni, ma cos'è non c'è nessun problema! La Indycar è molto più sp3tt4c0l4re della Formula 1, qualunque cosa succeda! Dov'è Ferniiii?"
    Voce fuori campo: "Ferniiii on c'è. Però c'è Gutierrez, se vi può consolare."
    Gli appassionati di Formula 1: "Dov'è Gutierrez?"
    Voce fuori campo: "mhm... è difficile da trovare tanto quanto una particella di sodio nell'Acqua Lete, ma una leggenda metropolitana narra che sia 14°, ultimo pilota a pieni giri. L'onore di essere a pieni giri invece non ce l'ha il Piccolo Chilli."
    L'Autrice(C): "AAAAAAAWWWWWWWWW!"
    Voce fuori campo: "E adesso cosa succede?"
    L'Autrice(C): "Niente, mi sono solo accorta che ci sono i Castronaan vicini l'uno all'altro e sono la mia OTP."
    Voce fuori campo: "E davanti come sono messi?"
    L'Autrice(C): "Esattamente come prima."
    Gli appassionati di Formula 1: "Bellissimohhhh continuahhhh!"
    La gara è continuata, ma ancora per poco, dato che due giri facevano presto a finire.
    Ha vinto Grammo Reale.
    Ha vinto due volte in due giorni. Niente male come risultato, direi. Sarà felice la Courtney.
    Sarà contenta anche la moglie di Dixon, dato che rimane in testa alla classifica, con 8 punti su H3lio e con 11 punti sul Grande Samurai Taku. Quarto c'è Saimon staccato di 25 punti, il che mi fa pensare che ieri, quando ho scritto che quarto in classifica c'era Nuovo Giardino, mi fossi sbagliata di grosso. Nuovo Giardino mi pare che sia quinto in classifica.
    Aggiungo che ieri non sono sicura di averci capito molto, in telecronaca, su quando H3lio sia stato penalizzato, mi pare di capire che sia stato penalizzato al termine delle qualifiche, perdendo una potenziale pole. Quindi cosa gli è successo in gara? Perché i telecronisti parlavano della penalità dopo che aveva perso posizioni? Tutto ciò è molto confusionario, ma non fa niente, dimentichiamoci della gara di sabato e preoccupiamoci, ancora per poco, di quella di domenica!

    RISULTATO: 1. Graham Rahal (Rahal), 2. Josef Newgarden (Penske), 3. Will Power (Penske), 4. Takuma Sato (Andretti), 5. Simon Pagenaud (Penske), 6. Scott Dixon (Ganassi), 7. Alexander Rossi (Andretti/ Herta), 8. Charlie Kimball (Ganassi), 9. Helio Castroneves (Penske), 10. Tony Kanaan (Ganassi), 11. Carlos Muñoz (Foyt), 12. Conor Daly (Foyt), 13. Marco Andretti (Andretti), 14. Esteban Gutierrez (Coyne), 15. Max Chilton (Ganassi), 16. Mikhael Aleshin (Schmidt), 17. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 18. J.R. Hildebrand (Carpenter), 19. Oriol Servià (Rahal), 20. James Hinchcliffe (Schmidt), 21. Spencer Pigot (Juncos), 22. Ed Jones (Coyne).
     
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    Commento alla Rainguard 600 (Indycar 2017 #9)

    Ladies and gentlemen, benvenuti in quel misterioso antro oscuro fatto di ovali, circuiti cittadini e bandiere rosse che fioccano come l’inno tedesco sul podio nei gran premi di Formula 1 che convenzionalmente viene chiamato Indycar.
    La gara denominata “Rainguard Water Sealers 600”, perché a quanto pare la Firestone ha smesso di sponsorizzarla e non si chiama più Firestone 600, si è svolta sull’ovale di Fort Worth quando qui in Italia erano all’incirca le tre di notte e non ero nelle condizioni migliori per puntarmi la sveglia e alzarmi a guardare la gara. ...Che poi non capisco nemmeno io perché mi stia giustificando. Non ho guardato la gara ed è comprensibile, visto l’orario. Non l’ho trovata sul Tubo questa mattina e nemmeno nel primo pomeriggio e mi sono girate le scatole, dato che 1) nel frattempo stavo cercando disperatamente anche l’eprix di Berlino gara 1 e non trovavo nemmeno quello, 2) la scorsa settimana per il GP di Detroit è stata questione di poche ore prima che fossero caricate sia la gara 1 sia la gara 2. Qualche mese fa non mi avrebbe fatto né caldo né freddo aspettare ancora, perché tanto la gara verrà pubblicata di sicuro, anche sul profilo ufficiale della Indycar, nei prossimi giorni, ma adesso, a una settimana di distanza da un doppio evento che è stato pubblicato immediatamente, la cosa mi infastidiva leggermente. Ad ogni modo non tutti i mali vengono per nuocere e, dopo le doverose ricerche, mi sono accorta che la gara era stata talmente tanto ricca di eventi che, andando a cercare i video di 10 o 20 minuti che erano stati postati con pezzi della gara, venivano tagliati fuori soltanto giri dietro la safety car. Su 248 giri di gara sarò riuscita a vedermene qualcosa come 180/200, di conseguenza arrangiandomi un po’ sono riuscita a vedermi quasi tutto quello che è successo in Texas.

    La Indycar ultimamente si sta sbizzarrendo. Appena due settimane fa si gareggiava a Indianapolis, poi c’è stato Detroit I, Detroit II e, quarta gara in tre weekend, nientemeno che Fort Worth, circuito su cui l’anno scorso ne accaddero di tutti i colori e tra rain delay e incidenti la gara, che iniziò in giugno, venne sospesa e recuperata in agosto, perché in Indycar a quanto pare non hanno ancora fatto una regola che permetta di finire la gara anzitempo senza annullarla. In Formula 1 serve un giro completato affinché la gara sia valida e il 75% della percorrenza per attribuire il punteggio pieno. In Indycar viene sempre attribuito punteggio pieno quando la gara è ritenuta valida, qualunque sia la percentuale di percorrenza, il problema è che per rendere una gara valida è necessario che venga superato il 50% della percorrenza stessa e che le possibilità che una gara debba essere interrotta per maltempo sono di gran lunga maggiori in Indycar che in Formula 1, specie sugli ovali dove basta una pioggia lieve per rendere la pista impraticabile.
    Quest’anno tutto è andato per il meglio, per quanto si possa dire che è andata per il meglio una gara con un attrition rate che più elevato di così era difficile che potesse essere. Almeno c’è stato bel tempo e, quando c’è stata una bandiera rossa, la gara è poi proseguita senza nessun problema, a parte un po’ di altri ritirati per incidente.
    La Rainguard 600 prevedeva 248 giri, come succede da ormai molti anni. Giusto per curiosità, ci tengo anche a segnalare che in quella sede, diversi anni fa, la percorrenza venne spaccata in due e vennero disputate due gare. In un’occasione (so che riferire questo dettaglio non è un bene per convincere la gente a prendere la Indycar sul serio, ma è troppo trash per tacere in proposito) la griglia di partenza di Gara 2 venne estratta a sorte...
    ...
    ...
    ...Siete ancora convinti che il doppio punteggio di Abu Double sia la cosa più folle che si sia mai vista nel mondo dei motori? O che lo sia il fanboost? A me, al confronto, Abu Double e il fanboost appaiono come cose normali.

    Entrando nel vivo, adesso mi tocca parlare di Tristan Vautier. Qualcuno se lo ricorderà, o almeno me lo auguro, anche se era da un po’ che non si faceva vedere in gara. È stato ingaggiato, probabilmente per un evento one-off, al posto di Gutierrez che sostituiva Bourdais. Diversamente da quanto avevo capito, non era Gutierrez ad essere lì per uno one-off, ma pare che disputerà buona parte della stagione. Unico dettaglio: al momento non ha ancora guidato su un ovale e per gareggiare su un ovale deve prima superare il rookie test, che però può svolgersi soltanto a distanza di una settimana da altri eventi. Di conseguenza non c’era il tempo materiale e la possibilità di sottoporlo a tale rookie test e per l’evento texano “Estebaby” doveva rimanersene a piedi.
    L’arrivo di Vautier ha sicuramente sorpreso: non era uno dei “big name” suggeriti nelle settimane scorse, come ad esempio Servià a e Davison, anche se a dirla tutta associare il concetto di “big name” a Servià e Davison forse è più una cosa nel mio stile che qualcosa che potrebbe essere fatto da altri. Dire che Servià a Davison sono “big name” della Indycar è un po’ come affermare che Perez e Maldonado siano “big name” della Formula 1. Tra parentesi, a proposito di Maldonado, è curioso come Gutierrez sia già riuscito a procacciarsi ben due volanti da quando ha lasciato la Formula 1, mentre il Sommo Pastorone è ancora a piedi. A chi devo rivolgermi per protestare? E non perché non sia soddisfatta di vedere Estebaby in pista, anzi... solo che mi piacerebbe rivedere in azione anche Pastorone. Commento molto trash, quello che sto per fare, ma in una gara come quella di stanotte non sarebbe stato fuori luogo. Invece non c’era e abbiano dovuto accontentarci della presenza di questi loschi individui:

    1^ fila: Kimball - Dixon
    2^ fila: Rossi - Kanaan
    3^ fila: Vautier - Chilton
    4^ fila: Aleshin - Sato
    5^ fila: Power - Castroneves
    6^ fila: Rahal - Pagenaud
    7^ fila: Hunter-Reay - Carpenter
    8^ fila: Andretti - Hinchcliffe
    9^ fila: Newgarden - Hildebrand
    10^ fila: Jones - Chaves
    11^ fila: Daly - Muñoz

    Era notevole come ci fosse Vauty (con l’accento sul finale, prego, dato che è francese) in top-5, ma rimango sempre del mio parere: la Indycar è la serie in cui in ogni fine settimana c’è un outsider a caso che si mette in mostra. Nelle prime fasi della gara lo si è visto anche lottare per la leadership e ha anche fatto qualche giro in testa.
    I primi giri tutto sommato sono stati piuttosto tranquilli, tanto che ho faticato a trovare dei video. Ho dovuto accontentarmi di guardare i video dei sorpassi sul profilo twitter ufficiale della Indycar. In quella fase di gara la top-5 era ben definita: Kimby, Vauty, il sosia di Vin Diesel, Nuovo Giardino e il Detersivo al kiwi con poche varianti. Le varianti erano dovute al fatto che si superavano a vicenda, di tanto in tanto, rendendo la gara movimentata ma non abbastanza, dato che su nessuna di quelle vetture c’era lo stemma del cavallino (lo so, è una battuta vecchia e brutta, dovrei smettere di farla, ma non si può passare tutto il tempo a fare battute sulle power unit della McLaren, quindi qualcosa bisognerà anche inventarselo, di tanto in tanto).
    Poi, al 37° giro, finalmente qualcuno si è accorto che i muretti del circuito non erano abbastanza freschi di verniciatura ed è andato a verniciare uno. Quel qualcuno era Alexander Non Sono Valentino Rossi e probabilmente la legge del caso ha voluto che andasse a muro per protestare contro le difficoltà della Yamaha che hanno oggi condotto Valentino Non Sono Alexander Rossi a non vedere nemmeno sul binocolo un podio sul cui gradino più alto c’era nientemeno che Dovizioso per la seconda gara dietro fila. Sono abbastanza propensa a credere che domani lo speaker della radio di Borgo Panigale dirà comunque che è stata una gara orribile per via del risultato, perché si sa che lo sport tipico italiano è, così come lo sport tipico bolognese, quello di ignorare completamente i risultati della Ducati, anche nei casi peraltro abbastanza rari in questi ultimi anni in cui sono vittorie. Ormai mi sono rassegnata, non credo che ci sia altro da fare che scuotere la testa con aria perplessa, perché quantomeno il trio degli spagnoli viene citato a ogni soffio di vento anche quando non conclude nulla, la Ducati invece viene citata solo nei casi in cui sia necessario screditare uno dei tre spagnoli di cui sopra.
    A proposito di spagnoli, l’argomento sarà ripreso più avanti nel commento, ma per ora è il caso che ci concentriamo sulla gara.
    Crash di NSVR.
    Safety car.
    Tutti ai box in branco.
    Incidente nella pitlane.
    Colpevole dell’incidente: Hinchy. Ha travolto H3lio che a sua volta ha travolto il Grande Samurai. Hanno proseguito tutti e tre. Ho sperato che H3lio e il Grande Samurai potessero avere un buon risultato (no, scherzo, non ho sperato affatto, perché i titoli dei video con gli altri pezzi della gara citavano esplicitamente i piloti rimasti coinvolti in qualche crash), mentre Hinchy veniva penalizzato con un drive through per “avoidable collision” e precipitava sotto di un giro dopo averlo scontato.
    Hinchy: “Ma non temete, tenterò di sdoppiarmi stando nei pressi dei leader della gara, così mi farò inquadrare e molti di loro avranno una gran voglia di prendermi a calci nel fondoschiena.”
    Willpowahhhh: “Perché dovrei prenderti a calci nel fondoschiena quando potrei lanciarti un paio di guanti sul naso e poi rivolgerti un cenno di saluto con il dito medio al vento?”
    Willpowahhhh era infatti al momento in testa alla gara, con a seguire il Detersivo al Kiw, Vauty, Saimon e Vin Diesel. Saimon si è sbizzarrito e, con la baguette in mano, si è messo dietro un po’ di gente, portandosi al secondo posto.
    Willpowahhhh: “Aaaaaawwww, che bella cosa, finalmente una gara in cui ci sono primo e secondo piloti normali come noi, non outsider comparsi così, a caso.”
    Saimon: “Ciò dovrebbe rendermi sollevato?”
    Willpowahhhh: “Direi di sì.”
    Saimon: “Naaaahhhh, gli outsider sono più simpatici di te. Preferirei essere in loro compagnia. Loro sono sempre così gentili da offrirsi di farsi possedere dalla mia baguette...”
    Vauty: “Perché?! Perché devo ascoltare conversazioni del genere? Io non ci volevo venire qua. Preferivo andare a giocare a tombola al centro anziani come un pensionato qualsiasi.”
    Saimon: “Perché non ci raggiungi?”
    Vauty: “No, grazie. A me piacciono solo i brasiliani calvi.”
    Voce fuori campo: “Qui serve un diversivo. Non potrebbe esserci per caso qualcuno in collegamento con cui parlare di cose che non c’entrano niente con la gara in corso? Dopo settanta giri di baguette e di allusioni traumatiche, è il caso di passare oltre.”
    Gli speaker, capitanati da Campana Inviata Dalla Città da quel pazzo scatenato di Paul Tracy: “Abbiamo in collegamento telefonico l’Imperatore Unico di Oviedo e Woking, colui che difende la Spagna dalla pessima reputazione di essere sabotatori di gare altrui. Rimane da chiedersi chi difenderà la Honda dalla pessima reputazione di essere sabotatori delle gare della McLaren da anni, ma questo è un dettaglio di poco conto. Ferniiii, dato che sei qui, che cosa ne pensi del fatto che qui i piloti nonostante gareggino l’uno contro l’altro siano tutti grandi amici fuori dai circuiti?”
    Ferniiii: “Veramente a me pare che da queste parti la gente si lanci i guanti addosso molto più spesso di quanto i piloti di Formula 1 si lancino addosso i cappellini sul retro del podio.......... ehm, volevo dire, è un ambiente BeLiXiMo!!!11!!!11!!!1!!! e non escludo l’idea di potermi trasferire definitivamente da queste parti, in futuro.”
    Gli speaker: “Quindi è vero che vuoi lasciare la McLaren?”
    Ferniiii: “Una domanda alternativa non c’è? Sentirmi chiedere che cosa ne penso della teoria della deriva dei continenti, di tanto in tanto, potrebbe essere allettante.”
    Gli speaker: “Che cosa ne pensi della deriva dei continenti? Ti piacerebbe se la tua strada si separasse da quella della McLaren e da quella della Honda così come i continenti si sono divisi l’uno dall’altro? E soprattutto, cosa intendevi dire, quando hai detto che se la McLaren non potesse diventare vincente entro settembre te ne andresti?”
    Ferniiii: “Mhm... magari che, avendo pronunciato nella stessa frase i termini ‘McLaren’ e ‘vincente’ non intendessi essere preso sul serio?”
    Dopo la telefonata di Ferniiii è seguito un po’ di tempo trascorso a parlare delle performance sottotono della McLaren...
    ...
    ...
    ...
    ...no, detto seriamente, ormai ne ho fin sopra i capelli. Adesso anche Paul Tracy e compagnia bella devono spargere melma sulla McLaren? Non basta tutto il resto del mondo? Ritorniamo a Hinchy che stava ancora tentando di sdoppiarsi, con Kimby che nel frattempo era dato per ritirato e con H3lio che era risalito al terzo posto dietro ai Powgenaud.
    H3lio: “YAAAAAYYYYYY, IT’S TIME FOR SAMBAHHHHHHH!”
    Ha preso in mano un pennello e ha verniciato un muretto a passo di danza, facendo entrare un’altra volta la safety car.
    C’è stata tutta la solita trafila post-safety car e i primi erano sempre i Powgenaud. Quando doveva esserci il restart Carpy ha fatto un bel testacoda rimettendosi in carreggiata e il restart è stato ritardato di qualche giro.
    Eravamo a metà gara, a quel punto. È seguita una caution per debris, un altro restart, un po’ di calma e poi, al 152° giro, il caos che ha portato la gara ad essere redflaggata. Pare che tutto sia partito da una manovra di Vin Diesel, che ha superato il big mess indenne, cosa che non è riuscita a Hildy, Jones, Hinchy, Aleshin, RHR, Carpy, Muñoz e, purtroppo, nemmeno a Vauty, le cui speranze di gloria si sono definitivamente e mestamente infrante. Mentre le vetture erano ferme in pitlane, con i piloti a bordo, in attesa della ripartenza, Dale Coyne in persona ha pensato bene di dirigersi verso Vin Diesel per esprimergli il proprio disappunto per quanto accaduto poco prima. Un commissario l’ha invitato ad allontanarsi, quindi non ha potuto strappare le immaginarie piume di pavone che Vin Diesel tiene sul casco. Vin Diesel è stato penalizzato con un drive through dopo il restart. Davanti, intanto, i Powgenaud spaccavano il cu*o a tutti, in particolare al Detersivo, a Nuovo Giardino e al Grande Samurai che erano lì a inseguirli, almeno finché Nuovo Giardino non è finito a muro.
    Poi, a cinque giri dalla fine, pochi giri dopo il restart, è toccato al Grande Samurai, che finendo in testacoda ha centrato il Detersivo al Kiwi e ha coinvolto anche il Piccolo Chilli, che in assenza di Vauty aveva interpretato il ruolo dell’outsider che compariva a caso nelle zone alte della classifica.
    La gara l’hanno finita una manciata di piloti, di cui appena sei a pieni giri. L’ultimo pilota a pieni giri era Sonniferetti, ma la cosa più importante è che un certo ultraquarantenne brasiliano si è messo tra Willpowahhhh e Saimon.

    RISULTATO:
    1. Will Power - Penske 2:32:31.011
    2. Tony Kanaan - Ganassi +0.197
    3. Simon Pagenaud - Penske +0.374 +0.177
    4. Graham Rahal - Rahal +0.811 +0.437
    5. Gabby Chaves - Harding +1.898 +1.087
    6. Marco Andretti - Andretti +4.163 +2.265
    7. Conor Daly - Foyt +1 Lap
    8. Max Chilton - Ganassi +3 Laps
    9. Scott Dixon - Ganassi +5 Laps
    10. Takuma Sato - Andretti +5 Laps
    11. Ed Carpenter - Carpenter +24 Laps
    12. J.R. Hildebrand - Carpenter +33 Laps
    13. Josef Newgarden - Penske +47 Laps
    14. James Hinchcliffe - Schmidt +97 Laps
    15. Mikhael Aleshin - Schmidt +97 Laps
    16. Tristan Vautier - Coyne +97 Laps
    17. Ed Jones - Coyne +97 Laps
    18. Carlos Muñoz - Foyt +97 Laps
    19. Ryan Hunter-Reay - Andretti +97 Laps
    20. Helio Castroneves - Penske +158 Laps
    21. Charlie Kimball - Ganassi +207 Laps
    22. Alexander Rossi - Andretti/Herta +212 Laps
     
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    Commento al Gran Premio di Road America (Indycar 2017 #10)

    Un cordiale saluto ai miei cari lettori, pronti a immergersi nella lettura del commento al Gran Premio di Road America, di Elkhart Lake che dir si voglia... che essenzialmente è come dire Gran Premio di Interlagos o Gran Premio di Sao Paulo. Secondo Wikipedia "Road America è uno dei pochi autodromi al mondo che conserva ancora il suo tracciato originale di 6,515 km (4.048 miglia) di lunghezza con quattordici curve" e ammetto che questa frase non mi soddisfa a pieno, in quanto Mazzoni avrebbe anche specificato quante curve sono a destra e quante a sinistra.
    Dopo un periodo abbastanza impegnativo per la Indycar c'è stata una settimana di pausa, la volta scorsa, ma ci sono comunque giunte delle news dagli States, perché se anche la Indycar è ferma, la NASCAR continua a gareggiare stoicamente quasi tutti i weekend e, a occhio e croce, penso che da adesso a novembre non ci saranno weekend di pausa, a meno che non mi siano sfuggiti. Domenica scorsa la Sprint Cup gareggiava al Michigan International Speedway e ha visto la vittoria di Kyle Larson. Sono stata abbastanza soddisfatta nel leggere i risultati, in quanto Dale Jr ha ottenuto una nona posizione ed effettivamente non è che capiti sempre di vederlo in top-ten. Il confronto Ricky vs Danica è stato vinto da Ricky, ma questa non è una grossa novità.
    Accantonando la NASCAR e concentrandoci nuovamente sulla Indycar, sono a segnalare che Estebaby Gutierrez si è procacciato un volante fino al termine della stagione, quindi Tristan Vautier è stato nuovamente mandato in pensione fino a data da destinarsi. Tra parentesi, ho scoperto che Vautier è del 1989. Credevo che fosse più vecchio, segno evidente che non sono in grado di dare un'età ai piloti di Indycar e che ho le idee chiare su quanti anni abbiano solo quei vecchiacci malefici dei Castronaan, membri ufficiali della Royal Couple della Indycar.
    Abbandonando per un attimo capelli perfetti e nasi enormi al loro destino, aggiungerei che Robert Wickens ha avuto modo di appoggiare il fondoschiena su un sedile, almeno nella giornata di venerdì. Tutta colpa del visto di Mikhail Aleshin, che la scorsa settimana ha partecipato alla 24 Ore di Le Mans, e che si è visto di fronte la concreta possibilità di non potere lasciare la Francia in tempo per raggiungere gli States. La cosa mi ha ricordato un evento curioso che capitò nel 2009(?) a Simona De Silvestro, non all'uscita da un altro stato, ma all'entrata negli Stati Uniti, quando in aeroporto fu bloccata da un addetto che, insospettito dai suoi continui viaggi tra gli States e l'Europa, decise di rispedirla al mittente rimandandola in Svizzera, perché quando la De Silvestro lo informò che gareggiava per una squadra americana in un campionato americano, l'addetto decise di non credere alla sua versione dei fatti. La De Silvestro saltò la gara. Ad Aleshin è andata decisamente meglio e si è perso soltanto le prove libere del venerdì, facendo sloggiare il povero Wickens, riprendendosi il suo volante e avendo cura di qualificarsi più indietro rispetto a Gutierrez, che è già diventato il pilota più criticato dai fanboy americani della Indycar.
    Io rimango del parere che i fanboy americani della Indycar dovrebbero concentrarsi maggiormente sulle cose che contano davvero nella vita, come ad esempio la 50esima pole position in carriera di H3lio Castroneves, ma purtroppo c'è chi preferisce criticare Gutierrez piuttosto che festeggiare il risultato di H3lio ballando con le piume in testa.

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Castroneves, Power
    2^ fila: Newgarden, Pagenaud
    3^ fila: Dixon, Rahal
    4^ fila: Chilton, Andretti
    5^ fila: Hinchcliffe, Kimball
    6^ fila: Jones, Hunter-Reay
    7^ fila: Muñoz, Pigot
    8^ fila: Rossi, Kanaan
    9^ fila: Gutierrez, Hildebrand
    10^ fila: Aleshin, Sato
    11^ fila: forever alone Daly

    Proporrei a questo punto ai miei lettori di boicottare in branco il mio commento per via dell'assenza di Gabby Chaves e del team Harding. Qualora siate in grado di superare questa terribile perdita e di andare avanti così come se niente fosse, vi concedo di procedere con la lettura, dandovi anche una buona notizia: il figlio di Davey Hamilton ha iniziato a seguirmi su Instagram! *-* E in perfetto stile USA (ma anche in perfetto stile brasiliano), ho scoperto che Davey Hamilton ha una smisurata fantasia in fatto di nomi, avendo appioppato al figlio, ad oggi ventenne, il fantasiosissimo nome di Davey Jr.
    Ho guardato la gara in differita... sì, insomma, su Tubo, dopo che era già stata disputata e che sapevo com'era andata a finire, quindi senza eccessive speranze che H3lio concretizzasse la pole position trasformandola in una vittoria, ma sarò sincera, non nutrivo tutte queste speranze nemmeno sapendo che partiva dalla pole position. Sono fermamente convinta che, se un giorno H3lio dovesse vincere un'altra gara, lo farebbe partendo dalle retrovie, quando nessuno se lo aspetta. Mi auguro artentemente che accada, ad ogni modo.
    H3lio non ha combinato macelli di alcun tipo... però è stato undercuttato, prima da Nuovo Giardino, con cui è stato protagonista di un duello dopo l'undercut, e in seguito anche dal Detersivo al Kiwi, che proprio ha undercuttato tutti quando è entrata la safety car poco oltre la metà della gara perché...
    ...
    ...
    ...perché, che cosa ve lo dico a fare? Una vettura era finita in testacoda e si era impantanata. E chi guidava quella vettura?
    Il Grande Samurai: "Z0N0 iL PiU F1G0 D1 TùTt1!!111!!!111!"
    Il replay ha mostrato che in realtà non era andato solo in testacoda e non si era solo impantanato, ma che prima di fare tutto ciò era andato a sbattere contro un muro, che evidentemente aveva bisogno di essere verniciato.
    Uscito vincitore dallo scontro (non in senso materiale) con Nuovo Giardino per la seconda posizione H3lio si è visto undercuttare un'altra volta. Tutto si evolveva verso una situazione di calma totale, o almeno così pensavamo, perché in realtà non era ancora finita.
    A dieci giri dalla fine, quando tutto sembrava ormai tranquillo, il sosia di Vin Diesel e Alexander Non Sono Valentino Rossi si sono presi a sportellate, Vin Diesel ha danneggiato la vettura, le piume immaginarie che tiene sul casco gli si sono spostate ed è finito a muro.
    Il contatto tra Vin Diesel e NSVR è stato commentato più o meno così dai due:
    NSVR: "Chiaramente non ho nessuna responsabilità."
    Vin Diesel: "Chiaramente è tutta colpa di NSVR. E mi sono anche fatto male un polso, quindi non potrò nemmeno picchiare NSVR per paura di farmi male anche all'altro."
    I fanboy di NSVR: "Vin Diesel è un VeKk1açC10 e dovrebbe andare in pensione con tutti quelli della sua età."
    I fanboy di Vin Diesel: "Oggi siamo stati tutti in branco al mare perché sapevamo che non c'erano speranze di cavare un ragno dal buco, qualcuno può spiegarci com'è andata la gara?"
    Tra parentesi, ammettere che NSVR è andato in giro a fare casini no? Anche perché dopo la safety car, al restart, ha ricominciato a fare danni, limitandosi ad andare in giro per prati da solo.
    Nelle fasi finali della gara ci sono stati dei duellihhhhh interessantihhhhh che in realtà erano noiosissimihhhh perché nessuna delle vetture coinvolte era una Ferrari: Chilli vs Aleshin (al quale basterebbe togliere una H e una N per farlo diventare un ferrarista onorario, quindi tutto sommato possiamo considerarlo QUASI un duello interessante), Jones vs Grammo Reale... E poi c'erano dei detriti, pezzi di un alettone che si era staccato da una vettura. Non è stato necessario l'intervento della safety car. #EpicWin.
    Indietro, ignorato da tutti, Estebaby è stato l'ultimo pilota ad arrivare al traguardo a pieni giri e, a parte il sosia di Vin Diesel, sono riusciti tutti quanti a vedere il traguardo. A questo punto vorrei fare i miei più sentiti complimenti a Estebaby: ha terminato la gara davanti a Sonniferetti e non si è nemmeno addormentato in corso d'opera. Probabilmente si era addormentato Sonniferetti.
    Alla fine c'erano il Detersivo e Nuovo Giardino molto vicini l'uno all'altro. Non c'è stato nulla da fare. Il Detersivo è andato dritto in victory lane, confermandosi leader della classifica nonostante a conti fatti fino a stavolta non avesse ancora vinto una gara. Lo seguono in classifica Saimon e H3lio... e con tutta la neutralità di cui sono capace, dico la mia: FORZA H3LIO! <3
    A proposito, di V3Kk1 BrAs1L1àN1, il suo amichetto Vin Diesel pare avere affermato di recente di volere vincere un altro titolo prima di arrivare a fine carriera e mi sembra di avere capito, su Twitter, che ci sia gente che l'ha criticato per questo.
    Il giorno in cui i Brazilian Bros vinceranno un titolo a pari merito, metteranno a tacere tutta questa gente. U.U Ed è anche una battuta pessima, quella che ho appena fatto, perché effettivamente se accadesse una cosa del genere non sarebbe la prima volta che in Indycar due piloti vincono il titolo a pari merito, ma forse non era il caso di dirlo a chi non lo sa, per conservare la buona reputazione della serie.

    RISULTATO: 1. Scott Dixon (Ganassi), 2. Josef Newgarden (Penske), 3. H3lio Castroneves (Penske), 4. Simon Pagenaud (Penske), 5. Will Power (Penske), 6. Charlie Kimball (Ganassi), 7. Ed Jones (Coyne), 8. Graham Rahal (Rahal), 9. Max Chilton (Ganassi), 10. Mikhail Aleshin (Schmidt), 11. Carlos Muñoz (Foyt), 12. Spencer Pigot (Carpenter), 13. Alexander Rossi (Andretti/Herta), 14. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 15. Conor Daly (Foyt), 16. J.R. Hildebrand (Carpenter), 17. Esteban Gutierrez (Coyne), 18. Marco Andretti (Andretti), 19. Takuma Sato (Andretti), 20. James Hinchcliffe (Schmidt), 21. Tony Kanaan (Ganassi).

    Adesso parliamo un po' di NASCAR? Sì, parliamo un po' di NASCAR! Stavolta ho deciso che dovevo vedermela, dato che ho avuto la fortuna di trovarla sul Tubo e che era una gara di quelle particolari, che meritavano assolutamente di essere viste. Si gareggiava a Sonoma, ovvero non su un ovale, che in NASCAR capita due volte all'anno, una è Sonoma, l'altra è Watkins Glen.
    Nelle fasi iniziali della gara c'era Larson in testa...
    ...
    ...
    ...ma suvvia, parliamo di cose serie, c'era Danica che era sesta. Prima di fermarsi ai box era addirittura quinta. Vedere Danica in top-5 non è una cosa che capita tutti i giorni.
    Successivamente, in ogni caso, l'abbiamo ritrovata ancora in sesta posizione, mentre Larson da primo che era era dietro a Truex e Allmendinger. Poi Dale Jr è finito in testacoda con Danica, le posizioni sono decisamente cambiate e la situazione è tornata a calmarsi. Tra un periodo di stallo e l'altro, Allmendinger, vecchia gloria della Champ Car, ha avuto modo di stare in testa per un po', ma poi Truex si è ripreso la posizione ed era in testa al termine dello "stage 1" quando la gara è andata in FCY come da rituale.
    Lo stage 2 ha riservato un grossissimo colpo di scena! A parte che le posizioni davanti erano state stravolte, con Truex sì davanti, ma con Allmendinger e Larson nelle retrovie perché si erano fermati apparentemente nel momento meno opportuno, ciò di cui mi preme parlare è il VERO dramma del giorno. C'è stato un crash tra varie vetture. Stenhouse è finito in testacoda, è cozzato contro Danica!!!! e ha finito per ritirarsi, quindi immagino che mentre io scrivo questo commento stia stirando.
    Nello "stage 2" si sono susseguite una caution per detriti, una per un testacoda di Dillon(?) e poi anche la seconda parte della gara è terminata, con Johnson in testa in quel momento, con probabile poca soddisfazione dei fanboy della NASCAR di Answers Yahoo USA che lo insultavano a ogni soffio di vento!
    L'ultima fase è stata quella più tranquilla con vari leader che si sono susseguiti. C'è stato Truex. C'è stato Keselowski. C'è stato Harvick. A proposito di leader precedenti, Johnson è andato a farsi un giro per le campagne insieme a Kenseth, ma Sonoma è figo, perché non essendo un ovale non ci sono muretti, ma c'è la sabbia. Si alza un gran polverone, ma la safety car entra solo in caso di estrema necessità.
    Poi la gara è finita e il vecchio amico di Montoya era ancora leader incontrastato. Questa è stata la top-ten: 1. Kevin Harvick, 2. Clint Bowyer, 3. Brad Keselowski, 4. Danny Hamlin, 5. Kyle Busch, 6. Dale Earnhard Jr, 7. Kurt Busch, 8. Chase Elliot, 9. Ryan Blaney, 10. Jamie McMurray.
     
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    Io penso che i fanboy americani debbano preoccuparsi di organizzare una fan fiction trash nella quale Marco Andretti e Esteban Gutierrez si sposano, con Felipe Massa come prete e con una Toyota come auto alla quale attaccare i barattoli.

    Pregasi toccare ferro alla fine di questa frase.
     
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    Marco Andretti e Esteban Gutierrez si sposano, con Felipe Massa come prete e con una Toyota come auto alla quale attaccare i barattoli.

    O__________O
     
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    Commento alla Iowa Corn 300 (Indycar 2017 #11)

    Un cordiale saluto, miei cari lettori. Sono già passati alcuni giorni e solo ora trovo il tempo per mettermi al lavoro con l'intento di ripercorrere quanto è accaduto nel corso dello scorso weekend, quello del 9 Luglio, sul circuito di Iowa Corn (traduzione: granturco dello Iowa, peccato che il circuito non sia costruito in campagna in mezzo ai campi, con il granturco che cresce nelle vie di fuga, sarebbe molto pittoresco).
    Vorrei a questo punto specificare una cosa: mi piacciono le gare di Indycar sui mini-speedway. Questo non significa che le altre non mi piacciono, ma credo che i mini-speedway abbiano un certo fascino. E' un po' come gareggiare intorno a una rotonda stradale. Ricordo che, quando iniziai a seguire la Indycar, per me i mini-speedway erano l'ignoto più assoluto. All'epoca avevo sempre guardato solo la Formula 1, qualche gara di GP2, ed eventualmente in TV visto qualche filmato di rally o gran turismo. Avevo visto qualche filmato sulla Indycar su youtube, quello sicuramente sì, ma conoscevo essenzialmente i circuiti cittadini, tradizionali e gli ovali in stile Indianapolis.
    Ricordo che la sera in cui la Indycar gareggiava a Milwaukee Mile dovevo andare fuori, ma la gara iniziava almeno una mezz'ora prima dell'orario a cui dovevo uscire. Mi collegai per guardarmene almeno un pezzetto e spalancai gli occhi nel vedere il numero di giri che la gara sarebbe durata. Poi vidi che venivano percorsi in qualcosa come mezzo minuto. A Iowa Corn funziona più o meno allo stesso modo e i giri si susseguono alla velocità del suono. E' qualcosa di molto suggestivo, a cui non mi sono mai abituata del tutto. Può piacere o non piacere. L'unica cosa è che in genere quelli a cui piace non vanno in giro a criticare tutti gli altri tipi di circuito, un po' come capita anche alla gente che sostiene che ci siano anche altri circuiti belli, oltre Spa Francorchamps e al vecchio Nurburgring...
    ...
    ...
    ...ma non divaghiamo. Collochiamoci mentalmente a Iowa Corn e occupiamoci della storia del circuito e della gara.
    Va bene, non ho intenzione di dilungarmi sulla storia del circuito, ma credo che sia doveroso citare che in tale location Max Chilton vinse una gara di Indylights e che ho il vago sentore che, senza quella vittoria, avrebbe faticato e non poco per procacciarsi un volante per gli anni a venire.
    Quello che conta, comunque, è che il Piccolo Chilli ce l'abbia fatta, che ora sia in Indycar e che esistono possibilità che possa deliziarci, prima o poi, in futuro. Qualora non dovesse deliziarci con ipotetiche future vittorie, potrebbe quantomeno deliziarci dedicandosi all'arte di tagliare chicane, non appena la Indycar tornerà a spostarsi su qualche circuito simil-Baku, il che accadrà molto presto.

    Non sono riuscita a vedere la gara dall'inizio, ma sono comunque riuscita a vederne una buona parte, perdendomi soltanto pochi degli eventi salienti.
    Questa era la griglia di partenza: Power, Hildebrand, Castroneves, Carpenter, Sato, Aleshin, Kanaan, Jones, Hinchcliffe, Rahal, Pagenaud, Rossi, Chilton, Kimball, Hunter-Reay, Newgarden, Dixon, Gutierrez, Daly, Andretti, Muñoz.

    Sono stata piuttosto soddisfatta della griglia di partenza. O meglio, sono stata piuttosto soddisfatta dalla presenza di un certo soggetto in una posizione abbastanza in vista della griglia di partenza.
    Hildy: "Parli di me?"
    Voce fuori campo: "Credo proprio che l'Autrice(C) parli di te."
    Hildy: "A me non piace affatto stare così in vista. La gente che di solito non mi prende minimamente in considerazione potrebbe ricordarsi all'improvviso di me."
    Voce fuori campo: "Non vederlo come un lato negativo. La gente ti ama."
    Hildy: "No, la gente mi prende per i fondelli, il che è diverso. Se solo si rendessero conto che sono passati sei anni e che tutto ciò è ingiustificato..."
    Voce fuori campo: "Saranno anche passati sei anni, ma tu ti sei pur sempre schiantato contro un muro ad un passo dal traguardo della Cinquecento Miglia di Indianapolis... roba per cui immagino che anche tua madre ti prenda ancora per i fondelli."
    Hildy: "Fosse solo mia madre... il problema è che mi prendono per i fondelli anche tutto il resto dei miei familiari e dei miei parenti entro il quarto grado."
    Voce fuori campo: "Quelli di quinto grado no?"
    Hildy: "C'è caso che qualcuno di loro non segua la Indycar e che non siano al corrente della mia esistenza... così come in realtà è anche possibile che la seguano ma non ne siano al corrente lo stesso. Non basta guardare la serie in cui gareggia Will Stevens per essere al corrente dell'esistenza di Will Stevens e temo che nel mio caso le cose non funzionino molto diversamente."
    Voce fuori campo: "La tua considerazione è molto interessante e mi ha aperto la mente. Ho solo un dubbio esistenziale."
    Hildy: "Vuoi chiedermi chi è Will Stevens, per caso?"
    Voce fuori campo: "Esatto, secondo me sarebbe doveroso approfondire questo aspetto."
    Hildy: "Sono spiacente, non posso aiutarti, non ne ho la più pallida idea."
    -
    -
    Mentre il mondo si chiedeva chi fosse Will Stevens, c'era un'altra parte di mondo che si chiedeva cosa ci facesse ancora in indycar un vecchiacciohhhh maleficohhhh come H3lio, che ha già 42 anni, bla bla bla, che non vince(va) una gara da tre anni, bla bla bla, che serve alla Indycar solo per realizzare filmati in cui viene shippato con Kanaan, bla bla bla...
    Sono rimasta abbastanza disturbata da tutto ciò, soprattutto dal fatto che se ne sia parlato lungamente anche in telecronaca. Vorrei precisare, tuttavia, che i telecronisti non gli davano contro, ma anzi, riconoscevano che avrebbe potuto far cambiare idea a chi si chiedeva che cosa ci facesse ancora in Indycar. Ad ogni modo il messaggio di fondo che passava era: va bene, alla Indy 500 o in eventi random a caso possono partecipare anche piloti che sono a ridosso dei cinquant'anni, però non è vero che in Indycar non diamo peso al fatto che ci siano degli over-40; quando corrono full-time e invece di atteggiarsi a piloti pittoreschi si atteggiano a piloti come tutti gli altri e magari puntano anche a ottenere risultati di un certo livello, sono dei vecchiaccihhhh maleficihhhh che rubano il volante alle giovanihhhh promessehhhh e, dato che in Indycar è considerata una cosa normale procurarsi un volante solo se si hanno dei buoni sponsor, non hanno neanche la consolazione che le giovanihhhh promessehhhh sono degli usurpatorihhhh che rubano il loro volante.
    Sono commossa.
    Sono profondamente commossa.
    Peraltro sono convinta che il mondo dovrebbe concordare su una cosa: H3lio è adorabile e non si tocca. <3
    Aggiungerei, a proposito di H3lio, che nei giorni precedenti il weekend, il profilo youtube ufficiale della Indycar aveva pubblicato l'ennesimo video sui Castronaan, perché a quanto pare sono fatti per stare in coppia. In quel video è stato narrato, esattamente come in tutti quelli precedenti, che i due sono amici d'infanzia, che i due hanno iniziato a gareggiare negli States vent'anni fa all'epoca della Indylights, che quando sono arrivati là non sapevano parlare inglese, ecc... ecc... ecc...
    Il sosia di Vin Diesel negli ultimi tempi è un po' meno preso di mira per l'età rispetto al suo collega, essenzialmente perché in epoca recente è stato meno spesso a ridosso delle prime posizioni. #SorryNotSorry, dovevo dirlo e dovevo specificare qual è esattamente la cosa che dà fastidio di H3lio: non che sia un "vecchio", ma che sia un vecchio e che abbia ancora la sua rilevanza.

    H3lio ha avuto la sua rilevanza fin dalle prime fasi di gara. Le cronache narrano che nei primi giri sia stato in testa, anche se non sempre, che ogni tanto abbia visto la luce Hildy, che soprattutto Hildy abbia visto la luce di più di H3lio in quei frangenti e che tutto stesse per convergere verso la solita realtà in cui i vecchi cercano di essere ancora rilevanti e di essere ancora in grado di lottare per la vittoria, ma non lo sono fino in fondo.
    Tutto era destinato a peggiorare dopo il crash di Aleshin.
    Aleshin, chiamato "Maikol" nel corso di alcune telecronache nonostante non si chiami affatto così, si è spalmato contro a un muro al 57esimo giro di gara, facendo entrare la prima safety car. Tutto si è concluso senza che altri piloti venissero coinvolti, quindi almeno stavolta nessuno ha pensato che fosse doveroso abolire le competizioni sugli ovali in nome della sicurezza.
    Spoiler alert: sono la prima a dire che la sicurezza è importante, ma trovo un po' fuori luogo che a lamentarsi della sicurezza sugli ovali siano in genere quelli a cui la sicurezza non fa né caldo né freddo in altre situazioni e che magari sostengono che le gare su circuiti cittadini o tradizionali non sono abbastanza pericolose per essere spettacolari, oppure che la ragione principale per cui le vetture di F1 non dovrebbero mettere l'halo o il parabrezza stile Redbull è che non è abbastanza bello esteticamente.
    La gara ha perso uno dei suoi pseudo-protagonisti, ma nessuno l'ha rimpianto: una H e una N di troppo nel suo cognome fanno sì che non sia necessaria la sua presenza per avere spettacolohhhh, spettacolohhhh che comunque in Indycar non c'è perché non ci corre la Ferrari.
    Dopo le procedure standard in presenza di safety car la gara è ripartita. Hildy a quel punto era in testa davanti a Willpowahhhh, a quel vecchiaccio di H3lio, a Grammo Reale e a RHR a completare la top-5.
    Tutto è filato liscio fino al 131°, quando stavolta non c'è stato un botto degno di nota, ma semplicemente Muñiz è andato a dare una verniciata a un muretto ed è rientrato ai box con la vettura in pessime condizioni. Altra safety car e stavolta quel vecchiaccio che stava in terza posizione si è piazzato in testa approfittando di un pit-stop decisamente più veloce di quello degli avversari. Seguiva Willpowahhhh terzo, poi gli altri due della top-5 a parti invertite, con Grammo Reale che si è ripreso la posizione al restart.
    Dopo un altro periodo di calma piatta, è toccato a Daly al 171°, che ha fatto la fine del suo predecessore, rientrando ai box con la vettura che cadeva a pezzi dopo avere verniciato il muro.
    Kimby non si è fermato ai box e ha fatto il figo dietro la safety car stando davanti a H3lio, Willpowahh al povero Hildy che ci ha rimesso una posizione. Kimby in testa è durato due secondi contati: al restart tutti l'hanno superato stando in bilico su due ruote e facendogli una pernacchia nel frattempo, mentre intanto un plot-twist era in agguato...
    ...
    ...
    ...
    ...la pioggiahhhhh...
    ...
    ...
    ...
    ...o per meglio dire l'umidità, perché la pista era umida e questo, su un ovale, è un bel problema.
    Poco prima di arrivare a due terzi di gara (tot. 300 giri) è entrata la safety car e al 208esimo la gara è stata addirittura redflaggata!
    Dieci minuti dopo è ripartita con quel vecchiaccio di H3lio che continuava a tarpare le ali e i sogni di gloria dei ragazzini che lo seguivano.
    Non ci sono stati ulteriori problemi e, quando a 45 giri dalla fine tutti sono stati costretti a rientrare ai box in regime di bandiera verde, la legge del caso ha voluto che H3lio perdesse la posizione a vantaggio di Hildy, che sta ancora inseguendo la prima vittoria in carriera, dopo avere mandato alle ortiche quella che sarebbe stata la più prestigiosa.
    Tutti si sono fermati, anche Nuovo Giardino, che si era fermato dopo rispetto ai piloti di testa in occasione della sosta precedente.
    Tutti si sono fermati, a parte tre sfigatelli che si sono presi il lusso di farsi qualche giro in top-3 prima di rientrare a loro volta e di perdere terreno venendo "undercuttati" da chi li precedeva.
    C'era in testa il Piccolo Chilli.
    C'era secondo Sonniferetti.
    C'era terzo lo Scoiattolo Nerd Estebaby.
    Estebaby è stato il primo del terzetto a rientrare. Tornato in pista nelle retrovie, dopo essere stato nelle zone basse della top-ten per un notevole tratto di gara, è andato a rompere le scatole a Grammo Reale (da me originariamente scambiato, non so perché, per Ed Jones) che si è messo a sbraitare contro di lui che, da doppiato, stava in mezzo alle scatole. #JustF1Things.
    Dopo è stata la volta di Chilli, che ha lasciato la testa della gara a Sonniferetti! Almeno finché non è arrivato H3lio...
    Voce fuori campo: "Wait, wait, wait, che cosa ci fa quel vecchiacciohhhh maleficohhhh in testa alla gara? Che fine ha fatto Hildy?"
    L'Autrice(C): "è stato superato stando in bilico su tre ruote poco fa."
    Voce fuori campo: "Ora mi è tutto chiaro."
    Anche al resto del mondo è stato tutto chiaro. Sul mio dashboard di Twitter è esplosa la gioia allo stato puro. In telecronaca si sono sentiti solo degli elogi, mentre come da rituale H3lio si fermava per arrampicarsi sulle reti come da tradizione. A quanto pare l'arte di salire sul carro dei vincitori rimane invariata anche quando i vincitori sono over-40! #H3lioWins. #OldIsGold.
    Oserei dire che sono stata alquanto soddisfatta del risultato e altrettanto soddisfatta di sapere che H3lio si è portato a sei punti di distacco da Dixon in classifica. Sono negativamente sorpresa, invece, dal fatto che H3lio non si sia messo a piangere come una fontana nelle interviste.

    RISULTATO: 1. Helio Castroneves (Penske), J.R. Hildebrand (Carpenter), 3. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 4. Will Power (Penske), 5. Graham Rahal (Rahal), 6. Josef Newgarden (Penske), 7. Simon Pagenaud (Penske), 8. Scott Dixon (Ganassi), 9. Tony Kanaan (Ganassi), 10. James Hinchcliffe (Schmidt), 11. Alexander Rossi (Andretti/Herta), 12. Ed Carpenter (Carpenter), 13. Esteban Gutierrez (Coyne), 14. Max Chilton (Ganassi), 15. Charlie Kimball (Ganassi), 16. Takuma Sato (Andretti), 17. Marco Andretti (Andretti), 18. Ed Jones (Coyne), 19. Conor Daly (Foyt), 20. Carlos Muñoz (Foyt), 21. Mikhael Aleshin (Schmidt).
     
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    Commento al Gran Premio di Toronto (Indycar 2017 #12)

    L'ultima volta in cui abbiamo parlato di Indycar è stato circa una settimana fa. All'epoca c'era stata la Iowa Corn 300 tra i campi di granoturco... okay, no, il circuito non è in mezzo ai campi di granoturco, lo ammetto, ma va bene lo stesso, e dopo una sola settimana la Indycar è sbarcata in Canada per il Gran Premio di Toronto.
    Ci eravamo lasciati con H3lio Castroneves vincitore a Iowa Corn, osannato dal resto del mondo che prima lo criticava perché è troppohhhh vecchiohhhh per stare in Indycar, ma si era portato a sei punti di distacco in classifica dal detersivo al retrogusto di kiwi, quindi era improvvisamente ringiovanito.
    Da un Tweet postato da Paul Tracy ho scoperto, sabato pomeriggio, che nel pre-gara ci sarebbe stato un servizio in cui Tracy e Castroneves avrebbero parlato della Indy 500 del 2002.
    OMG!
    Non so cosa sia successo in quel servizio perché non l'ho visto, ma immagino che sia stato possibile realizzarlo solo perché, da quando fa il telecronista, Paul Tracy è diventato decisamente più politically correct di prima. E per "diventato politically correct" intendo dire che è capace di fare conversazione con qualcuno senza che quel qualcuno se ne torni a casa con il naso rotto.
    Mi sono sinceramente commossa per il povero H3lio: parlare della Indy 500 con Tracy non deve essere il top.
    Per chi leggesse i miei commenti ai gran premi senza avere idea di che cosa accadesse nel lontano 2002, direi di fare un piccolo revival dell'accaduto.
    Tra il 1996 e il 2007 il campionato di Indycar è stato diviso in due campionati, la IRL e la CART/Champ Car. La Indy 500 veniva disputata come parte del campionato IRL, ma nei primi anni del terzo millennio gareggiavano a Indianapolis anche i team principali della CART.
    Tracy, pilota del team Andretti/Green, partecipò alla Indy 500 in quanto il team Andretti/Green, oltre al campionato di Formula Cart, prese parte alla cinquecento miglia. Castroneves, pilota del team Penske fin dai tempi in cui la Penske correva nella Cart, gareggiava in Indycar ed era stato vincitore della precedente edizione.
    Il dramma si consumò durante gli ultimi giri quando Castroneves, in testa alla gara, era sul punto di finire la benzina e Tracy, secondo, gli era negli scarichi. Se la gara fosse finita in regime di bandiera verde, non c'era la benché minima possibilità che Castroneves potesse vedere il traguardo con quel poco carburante che gli rimaneva.
    Nel momento in cui Tracy stava per compiere il sorpasso che valeva la leadership e la vittoria, nelle retrovie ci fu un contatto tra due piloti che si trovavano tra le ultime posizioni (Laurent Redon e Jacques Lazier, ma a nessuno importa la loro identità). Venne esposta subito bandiera gialla, per l'ingresso della safety car. Tracy aveva nel frattempo superato Castroneves, ma era troppo tardi. Essendo il sorpasso avvenuto in regime di safety car, Tracy fu costretto a cedere la posizione a Castroneves, che dietro alla safety car andando ai due all'ora riuscì a tagliare il traguardo e andò a piedi in victory lane.
    Il team Andretti/Green fece ricorso, sostenendo che il sorpasso di Tracy non era avvenuto in regime di safety car, pertanto la vittoria spettava a loro; anche Tracy concordava con tutto ciò. Persero il ricorso e la cosa ebbe strascichi notevoli, tanto che uno dei titolari del team, tale Mr. Green, lasciò la squadra dopo avere venduto le sue quote alla Andretti Family. Anche Paul Tracy non la prese molto bene, accusò la IRL di avere favorito Castroneves e la Penske in quanto c'erano dei favoritismi rivolti ai team della IRL contro quelli della CART. Dichiarò inoltre che non avrebbe più gareggiato nella IRL, cosa che in effetti non fece mai prima della riunificazione tra le due serie, in tal caso, comunque, i suoi giorni di gloria erano già passati e faceva solo comparse occasionali. Per molto tempo Tracy polemizzò a proposito del risultato ed è stato quantomeno curioso, per me, leggere che lui e Castroneves avrebbero preso parte a un servizio in cui parlavano di quell'evento.
    La prima cosa che ho pensato è che non mi sarebbe piaciuto essere al posto di Castroneves...
    Restiamo un attimo in tema Paul Tracy. A Toronto, nel 2006, fu immortalato in una scena epica: sulla pista c'erano dei pennuti, probabilmente piccioni, forse gabbiani, e Tracy uscì dalla propria traiettoria ideale per schivarli. *-* Fu una delle poche occasioni, in quell'anno, in cui combinò qualcosa di buono invece di fare dei danni. Per esempio una volta fu protagonista di una rissa in stile Nascar con il connazionale Alex Tagliani, la cui moglie era la migliore amica della moglie di Tracy (quella dell'epoca, che era la terza se non sbaglio, e non è la moglie o la compagna attuale a giudicare da quello che Tracy posta sui propri profili social). Nel gran premio successivo fu coinvolto in un incidente anche con Bourdais e l'unica ragione per cui non ci fu una rissa in stile Nascar ma una scena più soft è che l'altro tizio era appunto Bourdais, uno che di lì a poco sarebbe passato in F1, luogo in cui in genere le controversie vengono risolte citofonando ai box e pregando il team di parlare con il direttore di gara per far squalificare quello che ti ha speronato. Sebby, quella volta, però si presentò al cospetto di Tracy e si mise a inveire contro di lui e a spintonarlo. Solo il fatto che poi gli abbia voltato le spalle e se ne sia andato ha impedito che ci fosse uno spargimento di sangue! Tra parentesi, tra i due non correva buon sangue già da tempo e per molti anni, in seguito, Tracy ha sempre criticato Bourdais a ogni soffio di vento in telecronaca.
    Nell'immediato, il caos combinato da Tracy con la collaborazione di Tagliani e Bourdais condusse Paolone Nostro a fare commenti polemici contro i francesi e la gente del Quebec, ad essere fischiato dal pubblico del gran premio di Montreal al quale risposte facendo pernacchie e linguacce alla veneranda età di qualcosa come 37 o 38 anni e ad indossare una bandiera del Quebec come mantello abbinata a una maschera da wrestler in tinta per salire sul podio del suddetto gran premio. Sul suo profilo Twitter ha come foto profilo un'immagine di se stesso in quella tenuta, cosa su cui direi possiamo sorvolare, per concentrarci piuttosto sul campionato corrente.

    La gara di Toronto è stata disputata domenica 16 luglio. Quel giorno è stato abbastanza pieno dal punto di vista motoristico e non sono riuscita esattamente a vedere tutto.
    Ho cercato di aggiornarmi quanto prima e, nella mattina di martedì 18 luglio (anniversario della vittoria di Max Chilton a Iowa Corn in Indylights!) ho trovato la gara pubblicata su Twitter.
    Qualcosa su quello che era successo prima della gara lo sapevo (Gutierrez, al sabato, si era schiantato contro a un muro, rischiando seriamente di perdersi la gara) e avevo letto, inoltre, anche il risultato, ma c'erano molte cose che intendevo scoprire e, armata di pazienza, mi sono messa a guardare la gara!

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Pagenaud - Rahal
    2^ fila: Castroneves - Power
    3^ fila: Dixon - Hinchcliffe
    4^ fila: Newgarden - Rossi
    5^ fila: Chilton - Sato
    6^ fila: Andretti - Hildebrand
    7^ fila: Pigot - Kanaan
    8^ fila: Jones - Hunter-Reay
    9^ fila: Kimball - Daly
    10^ fila: Muñoz - Saavedra
    11^ fila: Gutierrez

    THREE.
    TWO.
    ONE.
    GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Heliooooooooo! *___________*
    Okay, diciamola in modo più comprensibile: H3lio ha superato tutti allo start, prendendosi la testa della gara, il che era indubbiamente una cosa piuttosto epica, ma sapevo avendo letto il risultato che non sarebbe durata.
    È durata qualcosa come un quarto di gara o giù di lì, per dirla come va detta, ma quantomeno era consolatorio sapere che c'era chi era messo peggio. Willpowahhhhh ha crashato al primo giro ed è decisamente svanito nel nulla.
    A un quarto di gara, quando Helio perdeva la leadership per ragioni che andrò a spiegare a breve, Willpowahhhhh è stato intervistato, segno evidente cheaveva già abbandonato la vettura da molto tempo.
    Prima dell'evento dopo il quale H3lio ha perso la leadership, nel frattempo, si erano visti dei bei duelli nelle zone basse della top-ten. Il Maialotto era scatento, almeno per il momento. Poi, a fine gara, la classifica non avrebbe parlato esattamente a suo favore, ma questo non ha importanza. Quello che ha importanza è che tutto è iniziato con Kanaan che verniciava muretti, il tutto mentre Nuovogiardino era rientrato ai box e gli altri piloti di testa no.
    Risultato: Nuovogiardino ha recuperato su tutti. Bye bye H3lio, riprovaci quando sarai più vecchio...
    La gara è stata tranquilla. Molti eventi non fondamentali per la leadership sono accaduti, così come numerosi pit-stop, ma senza caos. In corso d'opera, a un certo punto, Gutiiii si è guadagnato una penalità per "blocking", segno evidente che se il ruolo per cui è venuto alla luce è quello di stare tra gli zebedei altrui non si può dire che faccia male il suo lavoro.
    Ad un tratto è stato intervistato Bourdeeeeeyyyyyy! AAAAAAAAAAAAWWWWWWWWWWWW! <3 Ha parlato di un test che svolgerà a Mid-Ohio e si è menzionato un suo ipotetico ritorno a Watkins Glen.
    Poi, a dieci giri dalla fine, Ed Jones è andato a verniciare un muretto, senza rendere necessario l'intervento della safety car. Al momento Nuovogiardino era in testa seguito da Alex Non Sono Valentino Rossi, da Hinchy e...
    ...
    ...
    ...
    ...
    ...OH MY INDY CURSE. o.O
    C'era nientemeno che Marco Sonniferetti in quarta posizione...
    ...
    ...
    ...Sì, però non addormentatevi, adeso che ve l'ho detto. Pensavo semplicemente di arricchire la cronaca con un dettaglio di un certo livello.
    Non avendo altri dettagli di un certo livello da aggiungere, non mi resta che mettere in chiaro come sono andate le cose.

    RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Alexander Rossi (Andretti/Herta), 3. James Hinchcliffe (Schmidt), 4. Marco Andretti (Andretti) *INCHINO*, 5. Simon Pagenaud (Penske), 6. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 7. Max Chilton (Ganassi) 8. Helio Castroneves (Penske), 9. Graham Rahal (Rahal), 10. Scott Dixon (Ganassi), 11. Sebastian Saavedra (Schmidt), 12. Charlie Kimball (Ganassi), 13. J.R. Hildebrand (Carpenter), 14. Esteban Gutierrez (Coyne), 15. Carlos Muñoz (Foyt), 16. Takuma Sato (Adretti), 17. Conor Daly (Foyt), 18. Spencer Pigot (Carpenter), 19. Tony Kanaan (Ganassi), 20. Ed Jones (Coyne), 21. Will Power (Penske).

    A questo punto vorrei segnalare che non so bene cos'abbiano pasticciato su GPUpdate, ma né nel risultato di gara né nel risultato delle qualifiche hanno segnato il nome di Saavedra. Semplicemente in qualifica nessuno risulta essere stato 20° e in gara nessuno è stato considerato come 11°. Peraltro hanno anche sbagliato le classifiche, che ho il sospetto che potessero essere sbagliate anche in precedenza, a questo punto. Sono andata a verificare sul sito ufficiale della Indycar, dato che GPUpdate sembra meno affidabile di me quando calcolavo le classifiche della Formula 1 a mano, scoprendo che Dixon ha 423 punti ed è seguito ad appena tre lunghezze di distacco da Castroneves *festeggia ballando la samba* a 420. Pagenaud ha 404 punti, come il numero che si chiamava una volta dalla Vodafone per sapere a quanto ammontava il credito, mentre Nuovo Giardino pare averne 400 tondi.

    Aggiungerei inoltre che la Indycar si è SoVrApPoStA!!11!!!! con la NASCAR, per l'esattezza con una gara durata tre ore denominata Overton's 301, che si è svolta al New Hampshire Motor Speedway.
    La suddetta gara è stata vinta da Denny Hamlin, con Larson, Truex, Kenseth e Harvick a completare la top-5. Il duello tra gli Stenpatrick è stato sorprendentemente vinto da Danica che, classificandosi 13^, ha battuto Ricky di una posizione, quindi questa settimana sarà Ricky a cucinare, fare le pulizie, lavare e stirare...
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    ...OMG, ho appena pensato a un alternate universe Castronaan in cui sono i Castronaan a vivere insieme e in cui i lavori di casa toccano sempre al peggio classificato tra i due.
    Ho pensato "povero Tony".
    Poi mi sono accorta che sono entrambi due V3Kk1 D3çR3P1t1, quindi indubbiamente quei lavori li fanno fare alla badante.
    TK: "C'è solo un piccolo problema... noi non abbiamo la badante."
    H3lio: "Possiamo sempre ingaggiare il Piccolo Chilli."
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    ...Okay, va bene, finiamola qua. Ci riaggiorniamo tra due settimane!
     
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