Commenti Ironici alla Stagione 2018 di Indycar

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    INDYCAR 2018: I COMMENTI

    I commenti sono prodotti per il mio blog, dove li posto con il tag #Indycar2018 e spero che possano salvare anche voi da lunghe notti insonni.


    Commento prestagionale al Campionato di Indycar
    Ready. Set. Go. /// Febbraio 2018

    DOMANDA 1: Wait, wait, wait... Da quando scrivi un Commento Prestagionale alla Indycar? Come ti è venuta in mente questa novità?
    RISPOSTA: Non si tratta di una novità perché, per la Formula 1, è da anni ormai che scrivo commenti non appena vengono disputati i test prestagionali. Ho semplicemente deciso di riprendere lo stesso format anche per la Indycar, in modo da illustrare quello che vedremo quest’anno, sia in pista sia nei miei commenti alle gare.

    DOMANDA 2: Come ti organizzerai quest’anno per guardare la Indycar? Seguirai le gare in diretta oppure le guarderai in seguito? Quando scriverai i commenti?
    RISPOSTA: Tendenzialmente ho l’abitudine di vedere in diretta quello che mi è possibile vedere in diretta e di andare a vedere su Youtube, dove le gare sono facilmente reperibili, quello che mi è difficile o addirittura impossibile vedere in diretta, per questioni di fuso orario o per altri problemi. Ovviamente ci sono delle “difficoltà logistiche” quando si tratta di seguire un campionato le cui gare vengono disputate quando qui è sera o notte, ma nel corso degli anni sono sempre riuscita a superare le avversità a cui noi appassionati di Indycar veniamo messi di fronte. L’obiettivo sarebbe quello di scrivere i Commenti in tempi abbastanza brevi, nel giro di pochi giorni, direi.
    Ho intenzione, inoltre, di coprire anche il campionato di Sprint Cup, per il quale non ho però intenzione di scrivere commenti per ogni evento: ci sarà un Commento bonus per la Daytona 500, mentre delle restanti gare della regular season ne parlerò come off topic nei commenti alla Indycar. Per i playoff, che avranno luogo dopo la fine del campionato di Indycar, vedremo.

    DOMANDA 3: Perché hai deciso di scrivere i Commenti Ironici non solo alla Formula 1 ma anche alla Indycar?
    RISPOSTA: essenzialmente perché intendo parlare del campionato di Indycar sul mio blog e scrivere cronache che abbiano il format dell’articolo di giornale non è una cosa che fa per me. Ci ho provato e l’ho anche fatto per anni, ma il mio vero obiettivo è un altro. Le cronache semi-serie fanno molto più per me di quanto non lo facciano gli articoli e, sebbene io non abbia mai avuto problemi a scrivere pseudo-articoli quando capitava l’occasione, non trovo nella stesura di articoli la stessa soddisfazione che ho nello scrivere cronache semi-serie e nel salvare i miei lettori da lunghe notti insonni.

    DOMANDA 4: Come ti definisci nei confronti della Indycar? Tifosa, appassionata, ecc...
    RISPOSTA: Tifosa non sarebbe il termine giusto, perché sebbene io abbia delle simpatie in prevalenza verso gli ex piloti di Formula 1 (e verso i brasiliani), è l’interesse per la serie che mi spinge a guardarla. Non credo che l’interesse che provo per la Indycar raggiungerà mai l’interesse quasi morboso che provo nei confronti della Formula 1 (vedere una gara di Indycar al lunedì senza essere al corrente del risultato è una cosa che sono riuscita a fare, mentre non riuscirei a guardare una gara di Formula 1 addirittura il giorno dopo senza provare sensazioni sgradevoli nel non sapere che cosa sia accaduto), ma rimane pur sempre una serie per la quale provo molto interesse.

    DOMANDA 5: Pensi che ci sia un modo per incrementare il fanbase italiano della Indycar?
    RISPOSTA: Sì, ma è di impossibile realizzazione, dato che per incrementare il fanbase italiano bisognerebbe prendere due vetture, verniciarle di rosso e appioppargli sopra lo stemma del Cavallino. Poi, per conservare il fanbase, bisognerebbe in un secondo momento che quelle vetture si rivelassero vincenti.

    DOMANDA 6: Perché non la smetti di rispondere a queste domande e non inizi il vero e proprio commento introduttivo alla stagione 2018?
    RISPOSTA: Questa mi pare un’ottima idea...
    ...
    ...
    ...quindi iniziamo dall’inizio e andiamo a dare un’occhiata a dare un’occhiata al calendario, ai team e ai piloti che disputeranno questa stagione. Ci tengo a precisare che questo commento è stato scritto in gran parte il 13 Febbraio, anche se ultimato la sera del 15, pertanto soltanto nelle ultime fasi ci saranno accenni a una certa notizia.

    CALENDARIO: il campionato inizierà l'11 Marzo con il circuito cittadino di St.Petersburg, dopodiché ci sarà una lunga pausa fino al 7 Aprile, quando si svolgerà, di sabato sera, la gara di Phoenix, il primo degli ovali. Il 15 e il 22 Aprile si riprenderà con il circuito cittadino di Long Beach e con il road track di Barber.
    Il mese di Maggio sarà dedicato a Indianapolis: sabato 12 sarà la volta dell'Indianapolis Road Track, mentre nel Memorial Weekend, il 27 Maggio, sarà disputata la 102esima edizione della Indy 500 di cui, vista l'assenza di Alonso, forse sentiremo parlare un po' di meno. *roll eyes*
    Le due settimane che seguiranno saranno molto intense: nel weekend el 2/3 Giugno ci sarà il gran premio sul circuito cittadino di Detroit, doppio evento come negli anni scorsi, mentre sabato 9 ci sarà la Texas Indy 600 sull'ovale di Fort Worth. Si tornerà in pista sul road track di Road America il 24 Giugno, mentre ci saranno tre eventi anche nel mese di luglio: l'ovale di Iowa Corn l'8, il circuito cittadino di Toronto il 15 e, infine, il 29 si correrà sul road track di Mid-Ohio.
    Dopo tre settimane di pausa, il 19 e il 25 Agosto ci saranno gli ultimi due ovali della stagione: Pocono e Gateway. In quest'ultimo si gareggerà di sabato. La stagione terminerà con due road track: Portland il 2 Settembre e Sonoma il 16.

    TEAM & PILOTI: quest'anno ci saranno delle novità, dal punto di vista dei top team, in quanto sia il team Penske sia il team Ganassi hanno ridotto il numero delle loro vetture. In casa Penske sono passati da quattro a tre e come piloti sono rimasti il campione in carica Made in USA Josef Newgarden, l'australiano Will Power e il francese Simon Pagenaud. Il "vecchio" brasiliano H3lio Castroneves, che guidava la quarta vettura nel 2017, è stato molto felice di farsi da parte e di rimanere a piedi, stando alle sue dichiarazioni! Non rimarrà del tutto senza volante: impegnato nel campionato IMSA, farà comunque la sua comparsa in Indycar, gareggiando in entrambi gli eventi di Indianapolis.
    Ganassi avrà solo due vetture anziché quattro, quest'anno. Resterà il kiwi-man Scott Dixon, affiancato dal giovane Ed Jones, pilota di nazionalità incerta, britannico nato(?) negli Emirati Arabi Uniti, che corre con licenza degli Emirati, ma pare abbia corso anche con licenza britannica. Al momento non risulta che Ganassi intenda affiancare una terza vettura per Indianapolis, ma mai dire mai: per la Indy 500 si aggiungono spesso vetture a caso.
    Rimanendo in tema di top team, Andretti schiererà tre vetture, quattro se consideriamo quella della partnership Andretti/Herta che fino all'anno scorso era guidata da Alexander Rossi. L'ex pilota della Sacra Cenerentola, tuttavia, quest'anno è passato nel team ufficiale, dove affiancherà i suoi connazionali Ryan Hunter-Reay e il rookie Zach Veach, che comunque abbiamo già visto al volante occasionalmente nella scorsa stagione. Marco Andretti, il pilota che più di ogni altro preferisco prendere per i fondelli per la sonnolenza che induce, è stato "parcheggiato" al team Andretti/Herta e porta il numero 98, quello con cui Dan Wheldon e Alex Rossi vinsero la Indy 500. Se non c'è due senza tre, potrebbe essere colui che metterà fine alla maledizione! #FacciamoFintaDiCrederci. Per la Indy 500 ci saranno una quinta e una sesta vettura, guidate dal colombiano Carlos Muñoz e dal britannico Stef Wilson (fratello minore di Justin), che saranno le uniche due vetture del team guidate da piloti non americani.
    Il piccolo samurai Takuma Sato, vincitore della Indy 500 per il team Andretti nel 2017, ha lasciato il team per tornare al team Rahal: qui farà coppia con Graham Rahal, alto all'incirca venticinque centimetri più di lui. Per i piloti “scaricati” da Ganassi, invece, l’ex pilota della Sacra Cenerentola Max Chilton e Charlie Kimball guideranno il debuttante team Carlin, mentre Tony Kanaan è passato al team Foyt, dove sarà affiancato dal debuttante brasiliano Matheus Leist, proveniente dalla Indylights. È del 1998, potrebbe comodamente essere figlio di Tony, che è del 1974, e ho già iniziato a shipparli come father/son. Con il fatto che H3lio non correrà più in Indycar, Tony mi dà un po’ l’impressione di quelle persone che hanno figli sulla ventina e che, dopo essere stati lasciati dal partner, iniziano ad andare in giro insieme ai figli, e in questo caso il figlio è ovviamente Leist.
    Parlando di piloti seri (di gente importante, insomma), Sebastien Bourdais continuerà ad agitare la sua baguette al volante del team Coyne, mentre sull’altra vettura si alterneranno nel corso della stagione un canadese e un brasiliano, entrambi debuttanti. Il canadese è Zachary Claman De Melo, proveniente dalla Indylights, che ha già debuttato nel 2017 all’ultima gara stagionale, mentre il brasiliano è nientemeno che il campione in carica della World Series By Renault che continuo a chiamare così nonostante non c’entri più con la Renault, anzi, non c’entrasse più con la Renault, perché parlarne al presente è nonsense, essendo una serie ormai defunta. Il pilota in questione è Pietro Fittipaldi, nipote di Emerson. Alla Indy 500 ci sarà una terza vettura guidata da Pippa Mann.
    Spencer Pigot, da me ribattezzato Spencer Maialotto, che diventerebbe un Porcellino d’India se guidasse una vettura rosa (certe battute sono talmente trash, pur essendo immensamente colte, che è bene ripeterle più di una volta) disputerà tutta la stagione nel team Carpenter sponsorizzato da un marchio di vodka. Ed Carpenter prenderà parte alle gare su ovali, mentre al suo posto ci sarà Jordan King sugli altri circuiti. Il britannico, che peraltro è un ex tester della Sacra Cenerentola, ha gareggiato in GP2 (o meglio, in Formula 2) fino al 2017 e debutterà quest’anno in Indycar.
    Ci saranno due canadesi al team Schmidt Peterson (e, pare, una terza vettura per la Indy 500, guidata non si sa ancora da chi): si tratta di James Hinchcliffe e del rookie Robert Wickens. Quest'ultimo aveva già disputato una sessione di prove libere nel corso della seconda stagione, se non ricordo male al posto di Mikhail Aleshin (ad oggi pilota di endurance) dopo che quest'ultimo aveva rischiato di non potere rientrare negli States per tempo per problemi con il passaporto. Ci sarà inoltre una partnership Schmidt/Shank, che metterà in pista il pilota britannico Jack Harvey, la cui presenza è prevista in sei eventi.
    Il team Harding prenderà parte a tutta la stagione con il colombiano Gabby Chaves al volante, mentre il team Juncos, apparentemente, intende disputare otto eventi, alternando due rookie, l'americano Kyle Kaiser proveniente dalla Indylights e l'austriaco René Binder che ha gareggiato nella World Series by Renault.
    Con questo si esauriscono i team che disputeranno il campionato, ma ci saranno comunque delle comparse random alla Indy 500: ci sarà il vincitore dell'edizione 1996 Buddy Lazier al volante dell'omonimo team, mentre pare che il team Dreyer & Reinbold schiererà due vetture per Indianapolis. Ci sono stati numerosi rumour a proposito del fatto che una di queste due vetture avrebbe potuto essere guidata da Danica Patrick, la cui presenza alla Indy 500 - ultima gara della sua carriera - pareva ormai quasi certa. A proposito di Danica, purtroppo lei e Ricky Stenhouse si sono lasciati. Se quest’ultimo vuole continuare a stirare poco, dovrebbe prendere seriamente in considerazione l’idea di fidanzarsi con A.J. Allmendinger.
    Danica: “Adesso posso annunciare la novità?”
    Voce fuori campo: “No.”
    Danica: “Ma devo dirlo. Il mondo deve sapere. Alla Indy 500 guiderò una vettura di Ed Carpentahhhh, l’ex socio di Sarah Fisher!”
    Voce fuori campo: “Ma ora Sarah Fisher guida la safety car.”
    Danica: “Dovremmo presentarle Bernd Maylander, così finalmente si toglierà dalla testa Marco Sonniferetti e Marco potrà essere mio.”
    Sarah: “Oh my Ferniiii, trovo tutto ciò molto inquietante.”
    Ferniiii: “Anch’io trovo tutti quanti voi inquietanti. #WecRules, ma non preoccupatevi, un giorno o l’altro sono certo che rientrerò dalla finestra. Spero che a quel punto vi sarete tutti ritirati, in modo da non avere più niente a che fare con voi.”

    HOT TOPIC: il campionato di Indycar, di per sé, ha un po’ meno di quello di Formula 1 le caratteristiche della soap-opera, ovvero ai piloti, ai membri dei team e, in generale, ai soggetti del mondo della Indycar sembra essere consentito esistere senza che la loro esistenza sia 24/7 oggetto di dibattito. Ci sono ovviamente degli argomenti di dibattito, tuttavia tali argomenti di dibattito sono in genere strettamente Indycar-centrici, invece di riguardare gossip o presunti gossip.
    Voce fuori campo: “Deve essere per questo che ci tieni a inserirne comunque nel commento, in modo da non sentirne la mancanza.”
    L’Autrice(C): “Non penso che tu possa capire. Il duello tra gli Stenpatrick a cui i campionati americani hanno fatto da contorno negli ultimi anni è stato qualcosa di molto importante per il mio lato di trash-reporter del motorsport.”
    Voce fuori campo: “Confermo, non posso capire.”
    A proposito degli Stenpatrick, in particolare a una di loro, l’argomento #DanicaDouble è stato (ed è tuttora) ovviamente uno degli oggetti di dibattito che hanno catalizzato maggiormente l’attenzione, specie in ambienti fanboy friendly. Per chi non sapesse di che cosa stiamo parlando, nonostante io abbia già accennato la cosa poco fa, Danica Patrick ha annunciato circa tre mesi fa il proprio ritiro dalle competizioni al termine del campionato 2017 di NASCAR, sostenendo, tuttavia, di volere terminare la propria carriera disputando per un’ultima volta sia la Daytona 500 sia la Indy 500. Il suo sponsor storico, GoDaddy, quello delle vetture verde fluo, ha deciso di sponsorizzarla per gli ultimi eventi della sua carriera.
    Purtroppo parlare dell’argomento dimenticandosi che, diversamente dai colleghi, Danica Patrick non possiede un pene sembra non essere contemplato. Purtroppo per lei, inoltre, Danica non è più nei suoi mid-20s, che anzi, sono già passati da un decennio buono. L’atteggiamento del fanbase motoristico nei suoi confronti è più o meno lo stesso atteggiamento che hanno le fungirl nei confronti di Kimi Raikkonen: finché era giovane era figo, adesso ha le zampe di gallina intorno agli occhi, quindi la sua figaggine è sparita nel nulla e sembra che nessuno l’abbia mai trovato figo.
    Chiariamo come la penso sulla Patrick come pilota: nelle open-wheel se la cavava (come dimostra il fatto che in Indycar abbia ottenuto una vittoria, un paio di pole position mi pare, alcuni piazzamenti sul podio, una serie di top-ten e che a fine anno occupasse posizioni dignitose in classifica, tbh penso che se non fosse stata una donna, o anche solo non fosse stata una donna attraente, in pochi si sarebbero scomodati di parlare delle sue prestazioni. Il discorso stock car è diverso e, come caratteristica comune ad altri ex piloti di open wheel (che talvolta scelgono la NASCAR per guadagnare più soldi), è riuscita nell’eroica impresa di non cavare un ragno dal buco; l’aspetto più negativo di tutto ciò, inoltre, è che non sembra avere mai dimostrato un miglioramento, nel corso del tempo, e se non fosse stata un personaggio in vista avrebbe molto probabilmente perso un volante full-time molto tempo fa. La conseguenza di tutto ciò è che la sua presenza alla Daytona 500 non mi sembra diversa da tutte le gare di NASCAR che ha disputato finora, non è che fino a novembre 2017 andava bene che ci fosse e adesso, a febbraio 2018, diventa improvvisamente uno scandalo. In realtà sono stati in molti ad avere accolto in questo modo la notizia. Ciò che hanno accolto male è il fatto che vada a gareggiare per un’ultima volta in Indycar e che ci siano dei commenti del calibro di: 3’ Tr0pP0 SkArSa X La iNdYkAr DaT3 1 VoLaNt3 a NeWgArDeN NoN a LeY!!!11!!!1!! ...non mi è chiaro che cosa c’entri Newgarden in tutto ciò dato che un volante ce l’ha e anche in un top team e non c’entra assolutamente nulla con la Patrick, però una cosa mi sfugge. La Patrick ha avuto una carriera dignitosa in Indycar il fatto di non avere avuto una carriera altrettanto dignitosa in NASCAR la rende improvvisamente troppo scarsa per la categoria dove non ha sfigurato (e dove, se proprio vogliamo tirare fuori la questione di non possedere un pene, mi risulta che sia tuttora la donna di maggiore successo, risultati alla mano)? Tra parentesi, mi sembra di essere l’unica persona sulla faccia della Terra che trova romantica l’idea che vada a terminare la propria carriera proprio laddove la sua carriera raggiunse il suo apice. Però se lo dico sono una sua OrRyByLe FaN!!!11!!!1!! perché quando si tratta della Patrick, in apparenza, è consentito essere suoi fan accaniti oppure suoi hater incalliti (anzi, diciamo che è consentito solo essere suoi hater incalliti) e il fatto che possa non fare né caldo né freddo non è contemplato...
    ...
    ...
    ...A quanto pare la Patrick è l’unica persona in grado di far decadere la regola portante della Indycar: “questa non è Formula 1, quindi nessuno dovrebbe mandarti messaggi piccati/ rifiutarsi di interagire con te/ interrompere un’amicizia virtuale se sei tifoso/ hater/ spettatore neutrale di qualcuno, insinuando che tu in realtà voglia nascondere simpatie non consentite”. Consoliamoci con il fatto che tra circa cento giorni la sua carriera nel mondo dei motori sarà terminata.
    Danica Patrick non è stata l’unica fonte di attenzione, ma c’è stata anche la fastidiosa questione delle polemiche per l’assenza di piloti statunitensi al volante della Haas in Formula 1. La chiamo fastidiosa questione perché per gli americani (al netto delle dichiarazioni di Gunther Steiner, che approfondirò in un secondo momento, quindi non mettetemi in bocca parole che non ho detto, per cortesia) sembra essere una questione di vita o di morte avere un loro connazionale in Formula 1. Me ne sono già accorta ai tempi di Tumblr, quando le americane stravedevano nel vero senso della parola per Alex Rossi e avevano una visione Rossi-centrica dei gran premi quando Rossi era pilota della Sacra Cenerentola. Ora, il fatto di mettere in primo piano un pilota di un team di ultimissima fascia non è una cosa sbagliata, il punto è che hanno iniziato a farlo dall’oggi al domani anche persone che prima stavano a parlare di quanto il fatto che Vettel stesse battendo Ricciardo nonostante fosse al volante di una vettura scarsa come la Ferrari e Ricciardo fosse al volante di una vettura competitiva come la Redbull era la conferma del fatto che Ricciardo fosse un fenomeno e Vettel uno scarso (mi rendo conto che la frase nel suo complesso appare nonsense, ma quella era un’argomentazione che veniva molto considerata su Tumblr). Ci sono state anche persone, su quel sito di perdizione, che hanno deciso di smettere di seguire la Formula 1 perché la Haas non ha ingaggiato piloti americani fin dalla sua prima stagione. Ad oggi, dalle reazioni che vedo in giro per il web, ho l’impressione di essere una delle poche persone al mondo che trovano normale in fatto che un francese e un danese siano piloti di una squadra statunitense. Perché mai se una scuderia italiana può ingaggiare un tedesco e un finlandese senza che nessuno batta ciglio, una scuderia Made in Usa non può ingaggiare piloti francesi o danesi senza polemiche o senza che l’orgoglio patriottico degli americani venga tradito?
    Passiamo a Steiner: secondo lui non c’è nessun pilota americano pronto per la Formula 1, in Indycar. Trovo la sua dichiarazione discutibile, dato che uno degli attuali piloti di Indycar c’è stato e almeno un Will Stevens qualsiasi lo valeva, forse anche di più. Dato che quello comunque pare non interessato a tornarci, in Formula 1, la Haas avrebbe potuto al massimo puntare su un rookie. Una cosa vorrei farla notare: quella di Steiner è un’opinione dalla quale si può dissentire, però la storia insegna che non sempre chi ha fatto bene in Indycar ha fatto bene in Formula 1 e viceversa (per la cronaca, non sto pensando a Montoya, che in Formula 1 ha anche vinto un certo numero di gare e ottenuto numerosi piazzamenti sul podio senza mai dimostrare di non essere pronto, il mio concetto di non fare bene è un tantino diverso), quindi finché non vedremo un pilota americano proveniente dalla Indycar al volante di una Formula 1 non avremo nessun mezzo per stabilire a priori se possa fare bene o no.
    Il mondo, in generale, ha ignorato questo aspetto e ha preferito polemizzare. Grazie all’indignazione generale, tuttavia, mi sono accorta di un dettaglio che fino a quel momento avevo ignorato: non filarsi neanche di striscio i piloti statunitensi di Indycar è un crimine contro l’umanità e se ne deve dibattere all’infinito, non filarsi neanche di striscio i piloti di altre nazionalità che corrono in Indycar è la prassi da seguire...
    ...
    ...
    ...perché se la vogliamo dire tutta, la gente che si scandalizza perché Newgarden non ha ricevuto nessuna chiamata da team di Formula 1 venendo costretto a una vita di stenti al volante di un top-team in Indycar, dov’era quando gente del calibro di Dixon non veniva ugualmente considerata? Dov’era all’epoca dei titoli vinti da Power e Pagenaud? Tutta dispersa, immagino, in attesa che il titolo lo vincesse un americano per potersi indignare della poca considerazione ricevuta da costui. #SorryNotSorry.
    Finiti gli hot topic, le acque si sono calmate in vista dei test. Il Piccolo Samurai ha fatto registrare il miglior tempo assoluto, ma la prassi è dare ai test la stessa considerazione che viene data ai piloti australiani o francesi che vincono il campionato di Indycar.
    Arrivati a questo punto, credo che questo commento possa terminare qui. Ci sentiamo presto, per il commento bonus alla Daytona 500.
     
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    Commento alla Daytona 500 / BONUS
    #DanicaDouble, destinazione ferro da stiro /// 18 Febbraio 2018

    Un cordiale saluto miei cari lettori, questo è il commento alla Daytona 500, arrivata alla sua sessantesima edizione, gara inaugurale della stagione 2018 della NASCAR Monster Cup che, essendo una delle sue gare più storiche e importanti, ha anche una procedura di qualifica abbastanza complicata da spiegare.
    Tuttavia nulla è troppo complicato per essere spiegato in un commento, quindi direi che possiamo procedere:
    > c'è una sessione di qualifica, in cui il più veloce ottiene la pole position;
    > in questa sessione di qualifica, il pilota che ottiene il secondo tempo ottiene il secondo posto sulla griglia di partenza;
    > le posizioni dalla terza in poi vengono assegnate in base ai risultati dei Can-Am Duels, delle mini-gare di sessanta giri;
    > il Can-Am Duel 1 vede la presenza vede la presenza dei piloti che si erano qualificati nelle posizioni dispari nella sessione di qualifica e, in base al risultato della gara, vengono assegnate le posizioni dispari della griglia di partenza dalla terza in poi;
    > il Can-Am Duel 2 è la stessa cosa per le posizioni pari e assegna le posizioni dalla quarta in poi;
    > vista la presenza di quaranta vetture totali, a ciascuno dei Can-Am Duels prendono parte venti vetture (e il risultato dei primi due qualificati è irrilevante per la griglia di partenza, dato che rimangono comunque primo e secondo qualunque sia la loro posizione di qualifica.
    Tutto chiaro? Spero di sì, altrimenti fingete che lo sia e accontentatevi dei duellihhhh e dei sorpassihhhh, anche se in assenza della Ferrari e soprattutto di Valentino Rossi non potranno rendere la gara spettacolarehhhh e avvincentehhhh.
    Partiamo da un concetto chiaro e semplice: la pole position è andata ad Alex Blowman, classe 1993, nato il 25 Aprile. Di conseguenza è un Gufo di Interlagos onorario, un Jev onorario e, onorariamente, guida per il giardino commentando le gare altrui e la presenza/ assenza di grid girl, essendo sprovvisto di un volante. Guida la vettura numero 88, quindi porta lo stesso numero di Dale Jr, ed era dal 2015 che non correva full-time nella Sprint Cup. La seconda posizione è andata a Denny Hamlin, mentre abbiamo dovuto attendere la notte tra giovedì e venerdì per scoprire chi avrebbe occupato le altre posizioni.

    Giovedì sera, alle due di notte inoltrate ero ancora sveglia, ma non avevo la più pallida idea che in quel momento si stesse svolgendo il Can-Am Duel 1 e me lo sono persa. #EpicFail. O meglio, ho visto solo gli ultimi tre giri, poi sabato pomeriggio sono andata a recuperare la gara intera su Vkontakte, un social network russo sul quale ho trovato il video introvabile sul tubo.
    Voce fuori campo: "Orrorehhhh!!11!!! Come ti sei permessa?! I russi sono degli orribilihhhh usurpatorihhhh che rubano il volante ai piloti polacchi!!11!!!!"
    L'Autrice(C): "Quelli che passano il loro tempo a caricare video su Vkontakte dubito che abbiano mai guidato alcunché, ma nevermind..."
    La gara è iniziata tranquillamente, con Logano in testa fin dai primissimi giri. Ce ne sono voluti una deicna perché capitasse un po' di caos. Come da tradizione, l'incidente è avvenuto durante la pubblicità: piloti coinvolti Daniel Suarez, Aric Almirola e Jimmie Johnson.
    Il pilota più odiato dal fanbase della NASCAR si è ritirato ed è accaduto lo stesso ad Almirola, il rimpiazzo di Danica Patrick presso il team lasciato dalla Patrick al termine della scorsa stagione. Daniel Suarez è riuscito a proseguire e ciò mi ha lasciata molto soddisfatta: rimango della speranza che Suarez, che viene screditato dai murricani perché messicano (stessa ragione per cui screditavano JMP, con la differenza che Suarez è davvero messicano), possa spaccare il cu*o a tutti, prima o poi. Tra parentesi, grazie a Wikipedia ho scoperto che Almirola, invece, pur essendo un cittadino degli States ha origine cubana. Ho scoperto anche che studiava ingegneria meccanica, anche se poi ha lasciato gli studi per concentrarsi sulla sua carriera di pilota.
    Archiviata la faccenda incidente di Johnson e Almirola la gara è ripresa sempre con Logano in testa, avanti a Blaney. C'erano Keselowski, Newman e Wallace a completare la top-5.
    Parliamo di Wallace: il suo nome è Darrell Jr, si chiama come suo padre ma è altresì noto come Bubba. Ora, io avrei una piccola perplessità da esprimere. Potrei capire se un povero bambino innocente fosse stato registrato all'anagrafe come Bubba e si facesse chiamare Bubba... ma se il suo vero nome non è quello, perché deve farsi chiamare con un nome così imbarazzante?! Ad ogni modo questo Bubba Wallace è un soggetto molto interessante: nel 2015, mentre gareggiava nella Xfinity, è stato coinvolto in un incidente con Brian Scott (colui al quale anni fa Nelsinho Piquet tirò un calcio nelle parti intime) e in una successiva lite con Brian Scott e con la moglie di quest'ultimo. Secondo wikipedia, Bubba Wallace è il migliore amico di Ryan Blaney.
    Quest'ultimo era ancora secondo, davanti a Keselowski, McMurray, Wallace, con Newman sesto, quando a due terzi di gara c'è stato un crash di William Byron. Il primo pensiero che ho fatto è andato a Byron Moreno (qualcuno se lo ricorda? ho qualche dubbio perché sono passati abbastanza anni dai mondiali 2002) e, di conseguenza, per assonanza ho pensato a Roberto Moreno. <3 Purtroppo, però, Roberto Moreno non si è materializzato dal nulla, mentre tra una cosa e l'altra, dopo la safety car sono arrivati i giri che ho visto in diretta l'altra notte.
    C'era la chat su Youtube e ho assistito a numerose perle di ignoranza motoristica, perché i fanboy della NASCAR mi sembrano molto più trash di quelli della Formula 1. C'era anche chi si augurava che Keselowski crashasse...
    Keselowski: "Okay."
    L'ha fatto a tre giri dalla fine, mandando la gara in overtime. Blaney frattanto è passato in testa davanti a Logano, mentre Wallace è risalito al terzo posto e, al restart, era anche piuttosto scatenato. C'era gente che pensava che tutto ciò fosse comico.
    Blaney , Logano e Wallace hanno chiuso in top-3, mentre la top-5 è stata completata da Stenhouse e KuBusch.
    Ricky: "Chi se ne frega di KuBusch. Pensi di fare meglio di me, Danica? Vai a stirare!!!111!!!1"
    Danica: "Ti ricordo che non siamo più fidanzati."
    Ricky: "Ah, già. Se vedi Allmendinger in pista, gli puoi consegnare questo bigliettino? C'è scritto: vuoi metterti insieme a me e stirare quando arrivi dietro di me? sì, no, forse, rispondi con una crocetta."
    Danica: "Volentieri. Sono certa che metterà la crocetta sul forse."
    AJ: "Esatto, come hai fatto a indovinare?"
    Ricky: "Aaaaawwww, grazie per non avere stroncato la mia proposta sul nascere. *-* Mi raccomando, asfalta Danica nel Can-Am Duel 2!"

    Il Can-Am Duel 2 immagino che sia stato disputato quando da noi era piena notte e, in altri momenti. Non avevo idea di quando sarebbe iniziato, quindi sono andata a letto prima di scoprirlo, terrorizzata dall'idea che avrei potuto arrivare a rimanere alzata a guardarlo.
    La gara l'ho vista sabato nel tardo pomeriggio sempre sullo stesso sito, visto che ancora una volta era irreperibile su Youtube. Non ho capito se non ci fosse perché i video erano stati bloccati, oppure se nessuno avesse preso i Can-Am Duels abbastanza sul serio da pubblicare i video. Sul canale ufficiale della NASCAR non c'erano, anche se il mio sospetto è che prima o poi arriveranno: le gare del 2017 si trovano tutte, su Youtube, anche sul canale ufficiale, e c'è scritto che sono state trasmesse in live streaming, quindi il mio sospetto è che vengano sbloccate solo in un secondo momento al di fuori dagli States, ma che ci siano già.
    Tutto questo, comunque, non ha importanza adesso, devo parlare di cose serie, come ad esempio la gara.
    Hamlin era in testa davanti a KyBusch e alla sua macchina degli M&M's. Le posizioni, davanti, non sono cambiate almeno finché KyBusch non ha iniziato a perdere qualche posizione: si sono alternati Harvick e poi Menard al secondo posto, dopodiché nelle retrovie c'è stato un crash, piloti coinvolti Larson e Di Benedetto.
    L'Autrice(C): "Quindi Di Benedetto esiste davvero, non è solo un nome scritto per abbellire la grafica."
    Di Benedetto: "Perché, avevi qualche dubbio?"
    L'Autrice(C): "Sì, dato che se tu esistessi davvero Danica si sarebbe fidanzata con te per avere qualche probabilità che fossi tu a stirare."
    Danica: "Smettila di prendermi per i fondelli, Autrice(C). Non vedi che sono qui nella mia scintillante vettura verde-fluo? #GoDaddyReturns. In questa gara intendo spaccare il cu*o a D.J. Kennington."
    Douglas James Kennington, altresì noto come D.J. Kennington, l'avevo già notato una volta l'anno scorso, per poi scoprire che essendo nato nel 1977 aveva quarant'anni. Ha partecipato a tre gare l'anno scorso, mentre gareggia full-time nel campionato canadese di Stock Car. D.J. è infatti un connazionale della Villeneuve-family, di Strollino e delle marmotte di Montreal.
    Frattanto c'è stato il restart e Danica ha fatto qualche giro in top-ten, prendendosi anche il lusso di stare davanti a Kyle Busch. Però è durata poco e, appunto, si è ritrovata subito abbastanza indietro. Però era a pieni giri, mentre Kennington era doppiato e nessuno, a parte me, aveva una visione Kennington-centrica della gara, nemmeno lo stesso Kennington.
    Frattanto Hamlin era scivolato in seconda posizione, mentre in testa c'era Chase Elliott, definito dai telecronisti come un pilota di seconda generazione. Suo padre è Bill Elliott, vincitore del titolo nel 1988, anno in cui Chase non era neanche un pensiero lontano (è del 1995). Il vero nome di Bill Elliott è William Clyde Elliott. Il vero nome di Chase Elliott, ho scoperto googlandolo, è nientemeno che William Clyde Jr. Mi rimangono due domande: 1) perché i piloti americani si chiamano in un modo ma vengono chiamati con nomi completamente diversi?, 2) perché i piloti hanno così poca fantasia nel dare nomi ai propri figli?
    ...Intanto, per parlare di Chase Elliott, mi stava sfuggendo un dettaglio di grande importanza: terzo c'era Harvick e questo non è importante, quarto c'era Bowyer e nemmeno questo è importante, mentre al quinto posto c'era nientemeno che Allmendinger! Era un momento da standing ovation, ma c'era poco da essere felici, perché non è durata a lungo.
    Hamlin è stato secondo fino al penultimo giro, ma ha perso posizioni, anche se la cosa non ha intaccato, ovviamente, la sua seconda posizione in griglia. Harvick ha quindi concluso secondo dietro a William Clyde Jr, con Bowyer che si è fatto sottrarre in extremis la terza piazza da Erik Jones, ritrovandosi quarto, davanti a KyBusch. AJ 10°, Danica 14°.
    AJ: "A stirare!!!11!!!!1!"
    Danica: "Non dirlo così, davanti a tutti. La nostra liaison segreta deve rimanere segreta."
    Ricky: "Wait, wait, wait, ero io che dovevo fidanzarmi con AJ."
    D.J. Kerrington: "Se vuoi puoi fidanzarti con me. Dopotutto le foto attestano che ho gli occhi azzurri."
    Ricky: "Gli occhi azzurri! *________* Aaaaaaawwwwww!"

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Blowman - Hamlin
    2^ fila: Blaney - Elliott
    3^ fila: Logano - Harvick
    4^ fila: Wallace - Jones
    5^ fila: Stenhouse - Bowyer
    6^ fla: KuBusch - KyBusch
    7^ fila: Newman - A.Dillon
    8^ fila: Ragan - Menard
    9^ fila: Suarez - Bayne
    10^ fila: McMurray - Allmendinger
    11^ fila: Buescher - McDowell
    12^ fila: T.Dillon - Truex
    13^ fila: Gaughan - Kahne
    14^ fila: J.Earnhard - Patrick
    15^ fila: Marks - Kennington
    16^ fila: Keselowski - Lajoie
    17^ fila: Byron - Gaulding
    18^ fila: Johnson - Di Benedetto
    19^ fila: Almirola - Larson
    20^ fila: Gilliland - Thompson

    Domenica è finalmente arrivato il #RaceDay e nel tardo pomeriggio ho iniziato a cercare informazioni sull'orario in cui sarebbe partita la gara. Ho trovato 14.00 Eastern Time o 14.30/14.40 Eastern Time, il che significava alle nostre otto di sera o, al più, alle nostre 20-30/20.40... ma non è andata esattamente così. Quando mi sono messa a seguire la gara in streaming su un canale Youtube, in realtà la gara non era ancora iniziata e ho dovuto attendere circa mezz'ora, nonostante fossero già le otto e mezza passate... Questa cosa di iniziare fuori orario è una cosa che mi auguro ardentemente che per la Formula 1 non succeda mai...
    ...
    ...
    ...
    ...ma non siamo qui per parlare di Formula 1, siamo qui per parlare dell'ultima gara di stock car di Danica Patrick, nonché la sua prima gara di stock car dopo la fine della sua relazione con Ricky!
    La gara prevedeva un totale di 200 giri, di cui 60 nel primo stage, 60 nel secondo e i restanti 80 nel terzo ed è iniziata, come ho già detto in tutte le salse, con Alex Bowman in prima posizione.
    Hamlin: "E questo chi è?"
    Bowman: "Sono un outsider quindi nessuno mi odia, come invece succede ai personaggi di spicco."
    Hamlin: "Però noi personaggi di spicco ti asfaltiamo facendoti una pernacchia."
    Hamlin ha fatto la suddetta pernacchia a Bowman portandosi in testa, mentre Bowman perdeva altre posizioni, tanto che ci siamo ritrovati con Bubba Wallace secondo (ma che cavolo di nome è Bubba?!), mentre in lotta per il terzo posto c'erano Blaney e Ricky! #Inchino.
    Tutto è stato tranquillo per una decina di giri, poi la vettura di Cory La Joie ha iniziato a perdere fumo... ed è curioso che uno che ha un cognome del genere sia uno da mai una gioia.
    Safety car, tutti ai box, Hamlin si è fermato fuori dalla propria piazzola ed è stato penalizzato con un drive through!
    Bowman: "Che goduria! *-* E anche molta gente che commenta nella chat di Youtube sembra essere molto soddisfatta."
    La gente della chat del video di Youtube, in realtà, mi sembrava un po' più acculturata del solito, non ho letto tanti insulti o minacce di morte, in quel momento, anzi, ho letto di gente che parlava di Alonso e del fatto che erano dispiaciuti che non partecipasse alla Indy 500 quest'anno. Considerando la cultura motoristica media degli appassionati di NASCAR sono stata piacevolmente sorpresa del fatto che nessuno abbia chiesto chi è Alonso o che cosa sia la Indy 500.
    Al restart c'era in testa Kurt Busch, davanti a Ricky!!!111!!!11 e Wallace. KuBusch è comunque durato poco in testa, plot-twist è tornato a lottare per la leadership nientemeno che Bowman, dopo che la gara aveva superato indenne uno svarione di Kahne che temevo facesse entrare la safety car.
    Uscito vincente da un duello con Bowman, Jones si è piazzato in testa alla gara, mentre Bowman è sparito di nuovo nel dimenticatoio. Ricky e "Bubba" erano comunque nelle prime posizioni almeno finché quest'ultimo, dopo una trentina di giri di gara, ha iniziato a perdere terreno.
    Kyle Busch: "Ma gli ruberò la scena, nonostante lo si sia appena visto mentre veniva superato dalla nostra Fluo-Green Lady!"
    KyBusch ha forato mentre era in quinta posizione ed è stato costretto a rientrare ai box mentre i telecronisti parlavano di detriti e io speravo che non entrasse la safety car. Non è entrata la safety car e ciò mi ha riempita di gioia.
    Quando è arrivata la pubblicità, più o meno per la decima volta nell'ultima mezz'ora, Bowman era in testa. Quando è finita la pubblicità... OH MY FELIIII CRY! In testa c'era nientemeno che Ricky! *______*
    L'Autrice(C): "Sarebbe bellissimo se Ricky vincesse e se sul podio, alla fine, venisse invitata Danica in Feliiii-style, quindi potessero incontrarsi lì."
    C'erano alcuni intoppi: 1) mancavano più o meno centosessanta giri di gara, in quel momento, e poteva succedere di tutto, 2) i tifosi di NASCAR non hanno per Danica la stessa considerazione che i tifosi brasiliani di F1 hanno per Massa, 3) dubito fortemente che il podio, come entità fisica, esista in NASCAR. La gloria è tutta per il primo classificato che fa burnout e va in victory lane, mentre al secondo e al terzo non pare che non sia destinata nessuna consolatoria bottiglia di champagne. In realtà nemmeno al vincitore sembra destinata una bottiglia di champagne, deve essere questa la ragione per cui a suo tempo Raikkonen ha avuto risultati di dubbio valore in NASCAR Trucks.
    Raikkonen: "Erano già stati nominati Alonso e Massa, stasera, mi sembrava strano non avere ancora fatto la mia comparsa. Sebby dov'è?"
    Hamilton: "È qui con me. Sto ammirando i suoi meravigliosi occhioni azzurri."
    Vettel: "Io sono ancora convinto che tu nasconda l'amante sotto al letto, dato che di recente ho visto il Principe Leo ricoperto di polvere, ma non fa niente."
    William Clyde detto Chase: "Chi siete tutti quanti voi? Cosa volete?! Ho superato Ricky e adesso in testa ci sono io. Il mondo sta invocando una mia vittoria."
    Heidfeld: "Io sono il primo a sperarci."
    Ricky: "Io sto perdendo posizioni. Credo che sia tutta colpa di Danica che mi ha fatto il malocchio."
    Logano: "Adesso in testa ci sono io!!111!!11!"
    William Clyde detto Chase: "Levati di mezzo, oppure mando Kyle Busch a picchiarti!"
    Ricky: "Tunz tunz tunz, sono di nuovo terzo!"
    Kurt Busch: "Adesso non lo sei più!"
    Quella è stata una fase abbastanza movimentata della gara, con Elliott e Logano che lottavano per la leadership con altri piloti random e con gente che in chat parlava di "copywrite". E sono anche madrelingua...
    Quando mancavano una decina di giri alla fine dello stage c'è stato un crash di Kyle Busch. Probabilmente ha scambiato un muro per Logano. È entrata la safety car per la seconda volta: tutti ai box.
    Ancora una volta Kurt Busch ci ha guadagnato dalla safety car, ritrovandosi in testa.
    Dietro di lui c'era Elliott. Poi c'era Jones. Poi c'era Ricky. Poi c'era Suarez in quinta posizione e ha anche superato Ricky per il quarto posto! #MexicanPower. Poi è risalito al terzo posto! #SemprePiùMexicanPower. Poi, all’ultimo giro del primo stage, ho visto Ricky risalire in seconda posizione, varie vetture cambiare traiettoria più di una volta... E POI IL CAOS! La gloria di Suarez è terminata allo stesso modo in cui termina spesso la gloria dei piloti messico-venezuelani durante i gran premi. Con lui si sono incidentati altri cinque, ma né la grafica né le voci dei telecronisti intendevano informarci di chi si trattasse. Kurt Busch ha ottenuto la stage win e pare che si sia trattato della sua prima stage win di sempre, davanti a Ricky e a Blaney.
    Le altre vetture coinvolte nell'incidente pare fossero quelle di Jones, Byron, Larson e Ty Dillon, stando ai tweet che ho visto. Però io ho visto venire coinvolto anche Jimmie Johnson, con probabile gioia dei suoi detrattori.

    La safety car, l'ingresso ai box in branco e il fatto che ci fossero piloti su diverse strategie ha rimescolato un po' le carte in tavola all'inizio di uno stage 2 che sembrava decisamente più tranquillo della fine dello stage 1. Ci siamo ritrovati con Bowman e Blaney a lottare per la prima posizione: quest'ultimo ne è uscito vincente e Bowman è successivamente sprofondato di alcune posizioni. Al secondo posto è risalito Menard, che secondo la sua pagina wikipedia si è laureato in business all'università di Wisconsin-Eau Claire, nome che mi ricorda l'Eau Rouge e Claire Williams. Nel 2014, ha saltato una sessione di qualifiche per via della sovrapposizionehhhh di tali qualifiche con la nascita di sua figlia... ed è stato così che, parlando dei fatti privati di Paul Menard, mi sono accorta di Almirola in top-5!
    Almirola: "Se la gara finisse adesso e se io fossi fidanzato con Ricky, toccherebbe a Ricky stirare."
    Menard: "E qui è tornato Bowman che sta cercando di infastidire la mia seconda piazza."
    Keselowski: "E io sto cercando di infastidire la sua terza piazza."
    Menard: "Tu somigli a Dany Kvyat, perché non sei ancora stato appiedato e rimpiazzato da tutti i Verstappini, i Pokemon e i Brendon Bitch di turno?"
    Keselowski: "Io sono un pilota di NASCAR. Non so chi sia Kvyat. Non so nemmeno chi sia Verstappino, chi sia Brendon Bitch e soprattutto chi siano i Pokemon. E non so nemmeno di chi sia il posteriore che sto ammirando in questo momento."
    Almirola: "è il mio!"
    Keselowski: "Orrorehhhh! Io non voglio guardare né il tuo posteriore né quello di Blowman. Adesso supero entrambi."
    La trafila è continuata fino a poco dopo la metà del secondo stage, quando Byron, evidentemente sopravvissuto all'incidente, aveva la vettura che strisciava a terra per una foratura: è entrata per la quarta volta la safety car. Stavolta, dopo la trafila dei pitstop, in testa c'era Truex. Keselowski era secondo, ma poi Blaney l'ha superato andando a prendersi almeno la seconda posizione.
    Meno tre.
    Meno due.
    Meno uno.
    Finito il momento di gloria di Truex, Blaney è tornato in testa, Keselowski secondo, Elliott terzo...
    Poi Elliott si è infilato tra Keselowski e il muretto, è risalito al seonco posto, ha fatto uno svarione, ha cozzato contro Keselowski, è finito a muro e varie vetture sono finite fuori. Ed è stato così che William Clyde Elliott Jr detto Chase ha contribuito a mettere fine, con novantotto giri d'anticipo, alla carriera di Danica Patrick come pilota di stock car. Firefox ha protestato andando in palla, mentre io realizzavo che l'altro pilota coinvolto era Kasey Kahne.
    Quando sono riuscita a tornare a seguire lo streaming, Danica veniva intervistata e indossava un paio di Ray-Ban, segno evidente che non aveva a disposizione l'ombretto bianco perlato.
    La gara è ripresa con tredici giri alla fine dello stage e Blaney era ancora in testa, mentre Truex, Menard e Bayne lottavano per la seconda posizione, con Stenhouse poco dietro, anche se quest'ultimo è rientrato ai box, mi pare.
    Blaney è andato dritto fino alla stage win, che ha ottenuto davanti a Menard e a Logano, con quest'ultimo che ha trollato Almirola che era stato al terzo posto nei momenti immediatamente precedenti.

    Evidentemente era destino che Firefox dovesse rompermi l'anima, mentre seguivo la Daytona 500 (mi rendo conto che dopo due ore e mezza iniziava a non poterne più, però che rottura...), quindi poco dopo la fine dello stage 2 è andato in palla un'altra volta, facendo andare in palla anche gli altri programmi che avevo aperti in quel momento. Ho resistito alla tentazione di sbattere la testa contro uno spigolo soltanto perché poco prima avevo visto una cosa bellissima.
    Essendo lo stage 2 finito in regime di bandiera verde, si era passati a una "competition caution" o come si chiama e tutti sono rientrati ai box.
    Ho visto chiaramente che la grafica indicava, in quel momento, Allmendinger in testa davanti a Buescher con Gilliland terzo. Suppongo che non si fossero ancora fermati. Oppure che io fossi nel pieno di un trip allucinogeno. Peraltro mi sono ricordata che il team per cui corrono Allmendinger e Buescher nel pomeriggio aveva lanciato un concorso in cui qualcuno poteva essere sorteggiato per vincere un milione di dollari che gli sponsor avrebbero offerto se Allmendinger o Buescher avessero vinto la gara. Conor Daly ha scritto su Twitter che intendeva partecipare al concorso nella speranza di vincere i soldi che avrebbero potuto finanziargli qualche gara in Indycar, dal momento che è rimasto senza volante.
    Quando sono tornata a seguire la gara, dodici giri più tardi, ho avuto il sospetto che o quegli eroici piloti si fossero fermati ai box con un po' di ritardo, oppure che fosse stato appunto un trip allucinogeno. In testa c'era Blaney, seguivano Logano, Hamlin, Bowman e... plot-test, Di Benedetto era in quinta posizione! Poi ho riavviato il computer perché Firefox aveva crashato un'ulteriore volta e quando finalmente ho avuto la possibilità di riprendere a seguire la gara, superato anche uno stacco pubblicitario, la top-5 era tale e quale a prima. Seguiva Bubba Wallace. Seguiva Ryan Newman. Seguiva, in ottava posizione, AJ Allmendinger! Anche Buescher era in top-ten, alle spalle di KuBusch. Non appena me ne sono accorta, tuttavia, ha pensato bene di perdere qualche posizione, mentre anche Allmendinger si faceva superare da Busch. Però ha superato Newman, mantenendo l'ottavo posto.
    Intanto c'è stata un'ulteriore interruzione pubblicitaria. Quante ce n'erano già state? Qualcosa come sessanta o settanta?
    Frattanto Hamlin era in lotta con Blaney per la leadershp, dietro di loro c'era Truex, ma Blaney stava sprofondando... KuBusch era terzo e, mentre stavo leggendo chi ci fosse quarto, c'è stato un nuovo stacco pubblicitario. Ad ogni modo dietro di lui dovevano esserci, a vario titolo, Bowman e qualcun altro, dove per qualcun altro c'era anche Allmendinger in settima posizione.
    Allmendinger: "Vorrei annunciare a tutti che mi sono fidanzato con il mio compagno di squadra Buescher. Ho l'impressione che oggi dovrà stirare."
    Buescher: "Se fossi al posto tuo non ne sarei così convinto. La gara non è ancora finita, potrebbe capitare qualsiasi cosa."
    Voce fuori campo: "Oh, è finita la pubblicità. Quel qualcun altro che c'era dietro a Bowman era Newman e quell'altro qualcun altro che c'era dietro a Newman era Allmendinger!"
    Altra voce fuori campo: "Ora c'è di nuovo la pubblicità."
    L'Autrice(C): "Che pa**e... ma quando finisce? Oh, vedo che Allmendinger ne ha approfittato per farsi superare da Hamlin e Di Benedetto."
    Poi, a undici giri dalla fine, Byron ha crashato, facendo entrare la safety car.
    Al restart KuBusch e Hamlin hanno affiancato Blaney, che è stato superato anche da Almirola. Le posizioni sono cambiate molto in fretta, ho visto Di Benedetto, Allmendinger e Buescher alternarsi in top-5! Poi Allmendinger è sprofondato, mentre davanti KuBusch e Blaney procedevano fianco a fianco, con anche Almirola che tentava di infilarsi!
    Poi, a due giri dalla fine, KuBusch si è girato e si è scatenato il caos! Ho visto Ricky incidentato e qualcosa come una dozzina di altri piloti. Fuori anche Blaney, che aveva praticamente dominato la gara, Bowman, Di Benedetto e Gaughan. Solo loro? Mi sembravano di più, a vista d'occhio.
    La gara è andata in overtime e in quel momento non avevo la più pallida idea di chi ci fosse in testa, però ero molto soddisfatta di fronte alla prospettiva che gente tipo Allmendinger, Buescher e Newman fossero ancora in pista!
    Twitter mi ha informata che in top-ten c'erano Hamlin, Almirola, Buescher, A.Dillon, Menard Wallace, Logano, Allmendinger, Blaney e Newman, al che ho iniziato a sperare che potesse vincere qualche pilota pittoresco. Ho visto le mie speranze concretizzarsi quando Almirola è passato in testa, mentre Hamlin perdeva la posizione anche a vantaggio di Austin Dillon.
    Il penultimo giro è terminato.
    È stata esposta bandiera bianca, il che significava che, qualora qualcun altro avesse crashato, la gara sarebbe comunque terminata regolarmente senza andare in overtime un'altra volta.
    Il crash c'è stato e l'autore è stato nientemeno che il leader Almirola, poi classificato in 11^ posizione. La vittoria è andata quindi a Dillon, davanti a nientemeno che Bubba Wallace! Hamlin ha chiuso terzo, mentre Buescher ha vinto il confronto con Allmendinger: 5° vs 10°. A quel punto, dopo tre ore e mezza, la gara è terminata.
    Buescher: "A stirareeeeeehhhhhhh!"
    A proposito di stirare, se fosse stato ancora fidanzato con Danica, Ricky non avrebbe più dovuto stirare vita natural durante... Credo che si possa intuire a quale attività si sia quindi dedicato mentre io scrivevo il Commento alla Daytona 500 (o meglio, mentre finivo di ultimarlo, l'ho iniziato sabato pomeriggio e buona parte l'ho scritto mentre seguivo la gara, altrimenti non sarei riuscita a terminarlo poco più di un'ora dopo).
    Come già specificato, questo è stato un commento bonus, perché d'ora in avanti intendo parlare di NASCAR come off topic all'interno dei commenti alla Indycar (anche se, non per scrivere commenti ironici alle gare, sarò lieta di parlare di NASCAR in altre occasioni), quindi non fateci l'abitudine.

    RISULTATO: 1. Austin Dillon (Richard Childress), 2. Darrell Wallace Jr (Richard Petty), 3. Denny Hamlin (Joe Gibbs), 4. Joey Logano (Penske), 5. Chris Buescher (JTG Daugherty), 6. Paul Menard (Wood Brothers), 7. Ryan Blaney (Penske), 8. Ryan Newman (Richard Childress), 9. Michael McDowell (Front Row), 10. A.J. Allmendinger (JTG Daugherty), 11. Aric Almirola (Stewart Haas), 12. Justin Marks (Rick Ware), 13. Trevor Bayne (Roush Fenway), 14. David Gilliland (RBR Enterprises), 15. Clint Bowyer (Stewart Haas), 16. Jamie McMurray (Chip Ganassi), 17. Alex Bowman (Hendrick), 18. Martin Truex (Furniture Row), 19. Kyle Larson (Chip Ganassi), 20. Gray Gaulding (BK), 21. Jeffrey Earnhardt (Starcom), 22. Mark Thompson (MBM), 23. William Byron (Hendrick), 24. D.J. Kennington (Gaunt Brothers), 25. Kyle Busch (Joe Gibbs), 26. Kurt Busch (Stewart Haas), 27. Matt Di Benedetto (Go Fas), 28. Brendan Gaughan (Beard Motorsport), 29. Ricky Stenhouse (Roush Fenway), 30. David Ragan (Front Raw), 31. Kevin Harvick (Stewart Haas), 32. Brad Keselowski (Penske), 33. Chase Elliott (Hendrick), 34. Kasey Kahne (Levine Family), 35. Danica Patrick (Premium Motorsports), 36. Erik Jones (Joe Gibbs), 37. Daniel Suarez (Joe Gibbs), 38. Jimmie Johnson (Hendrick), 39. Ty Dillon (Germain Racing), 40. Corey Lajoie (Tristar).

    OSSERVAZIONI FINALI:
    > sono profondamente commossa dal fatto che il telecronista americano abbia definito Danica Patrick come la donna più vincente di questo secolo, invece di venirsene fuori con sparate del tipo “Danica ha vinto solo una gara di Indycar, mentre [tizia sconosciuta] ha vinto molto più di lei imponendosi in molteplici corse di trattori alle sagre parrocchiali”;
    > sono profondamente infastidita dal fatto che i fanboy americani siano piovuti dalle nuvole perché OMG!!11!!! non hanno mai visto un pilota nero salire sul podio di una gara automobilistica (Wallace / so che il podio non esiste come entità fisica ma ci siamo capiti), perché questo significa che non hanno mai guardato la Formula 1 negli ultimi undici anni;
    > sono rimasta profondamente ammaliata nello scoprire che il team per cui gareggia McMurray si chiama Front Row, ovvero prima fila;
    > o sono io che non capisco nulla di queste cose, o Austin Dillon mi sembra (dal punto di vista estetico) una versione Made by NASCAR di nientemeno che Will Stevens! Purtroppo non penso di potere chiedere ad altri se abbiano avuto questa impressione, perché immagino che non abbiano nessuna consapevolezza dell’esistenza di Will Stevens;
    > probabilmente molti miei conoscenti non hanno nemmeno idea di chi sia Austin Dillon, ma ciò va a compensare il fatto che tanti fanboy americani non seguano minimamente la Formula 1, quindi va bene così.
     
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    Quando il vuoto cosmico scorre a due giri dalla bandiera a scacchi /// 11 Marzo 2018

    Ci sono momenti in cui ci chiediamo come sarà la nuova stagione. Qualcosa è cambiato, si è arrivati a un punto di non ritorno, H3lio Castroneves se n'è andato e, per quanto sia difficile, dovrò abituarmi a una Indycar senza di lui. Non è la prima volta che mi sento così, quando piloti dalla lunga carriera se ne vanno ho spesso l'impressione che siano usciti di scena troppo presto, specie quando vedo piloti con i quali sono stati co-protagonisti in passato ancora in gara. Credo che ci siano stati soltanto due momenti in cui ho visto qualcuno ritirarsi e ho pensato che fosse il momento giusto, che fosse arrivata la fine di un percorso. Il caso di Castroneves non rientra tra questi due, ma bisogna andare avanti e fare finta di nulla, come tutte le altre volte. Sono certa che presto non mi sembrerà più che ci sia nulla di strano, nemmeno quando vedrò un rookie partire dalla pole position e una seconda fila composta da altri rookie:

    1^ fila: Robert Wickens - Will Power
    2^ fila: Matheus Leist - Jordan King
    3^ fila: Takuma Sato - Ryan Hunter-Reay
    4^ fila: James Hinchcliffe - Gabby Chaves
    5^ fila: Scott Dixon - Tony Kanaan
    6^ fila: Simon Pagenaud - Alexander Rossi
    7^ fila: Josef Newgarden - Sebastien Bourdais
    8^ fila: Zach Veach - Spencer Pigot
    9^ fila: Ed Jones - Marco Andretti
    10^ fila: Jack Harvey - Max Chilton
    11^ fila: Charlie Kimball - Zachary Claman De Melo
    12^ fila: René Binder - Graham Rahal

    Wickens, pilota della Schmidt, si è rivelato una grossa sorpresa, ma c'erano anche altre grosse sorprese di cui parlare, per esempio Leist (quello che nei miei viaggi mentali è il figlio di Kanaan!) e, perché no, anche Jordan King. Peraltro la sorpresa di vedere Jordan King in seconda fila è stata anche piacevole, perché non dimentico il passato e, seppure sia stato solo un test driver, Jordan King rimane pur sempre un membro della Marussia Family... così il Piccolo Chilli, invece di averne solo uno da battere adesso ne ha due, per vincere il torneo tra gli ex piloti Marussia a cui la Indycar fa da contorno. Non che Chilli abbia molte possibilità di essere il migliore dei tre, ma quello che conta è che abbia un volante, cosa che qualche mese fa non era affatto scontata, ma dopotutto il motorsport è fatto di cose non scontate.
    Kanaan: "What?! Nemmeno le piume di pavone per decorare il casco di mio figlio sono scontate? Devo pagarle a prezzo intero?"
    Leist: "Tanto lo so che hai i big money e che te li sei procurati andando a scommettere che H3lio non avrebbe mai vinto un titolo!"
    Kanaan: "Parla piano, H3lio è da qualche parte in giro qui per il paddock e potrebbe sentirti."
    Leist: "Non mi pare un grosso problema..."
    Kanaan: "Invece lo è, perché un giorno lo sposerò e diventerà il tuo stepdad."
    Leist: "DaWeRo iNt3Nd1 Sp0SaRL0???222???22?? È una cosa troppo aaaaawwwww!"

    La gara iniziava alle 12.30 Eastern Time, che non erano più le 18.30 ma le 17.30, probabilmente perché negli States è già entrata in vigore l'ora legale... o almeno immagino che sia quella la ragione, perché sparando a caso è la soluzione più probabile.
    I siti di streaming non erano ben aggiornati e, in realtà, non sapevo nemmeno dove andare a cercare la gara. Ho deciso di dare fiducia al sito che funzionava una volta sì e dieci volte no l'anno scorso e alla fine ce l'ho fatta, con la convinzione che se fossi riuscita a seguire almeno una parte della gara sarei stata la persona più felice del mondo, qualunque fosse il risultato. *-* Dopotutto sono abituata ad essere felice qualunque sia il risultato: di preferenze ne ho diverse, ma i miei piloti preferiti hanno tutti l'abitudine di non vincere molto spesso. Anzi, una parte ristretta hanno l'abitudine di non vincere molto spesso, mentre altri non vincono direttamente mai, giusto per andare sul sicuro.
    Quando finalmente mi sono ritrovata a guardare la gara, dopo circa tre giri, c'era Jordan King in testa, c'era la safety car, c'era Spencer Maialotto che purtroppo non guidava una vettura rosa, quindi non era un porcellino d'India, c'era Wickens secondo e c'era Rossi terzo.
    Wickens: "Ma al restart lo metto in cu*o a tutti, come se fosse la baguette di Sebby!!!!11!!!!11!"...
    ...
    ...
    ...
    ...ed è quello che successo, non in senso letterale, naturalmente.
    Wickens si è ripreso la prima posizione, Rossi ha superato King un giro più tardi, nel frattempo il figlio onorario di Kanaan rallentava per presunti problemi tecnici. Lo si è visto poco dopo ai box, dove sembra essere rimasto per un bel po'.
    Poi King si è messo nuovamente in mostra, stavolta in senso negativo: è venuto a contatto con Grammo Reale ed è entrata in pista la safety car pochi giri dopo essersi levata di torno.
    Il terzo ingresso è stato per una mossa di samba fatta da Leist, che è andato a spalmarsi contro il muro.
    I telecronisti hanno menzionato qualcuno (non ho capito chi) secondo il quale Leist non arriverà mai da nessuna parte. Sentire questi commenti nei confronti di un rookie che si è qualificato in terza posizione davanti al compagno di squadra non mi sembra molto incoraggiante. Non mi sembra molto incoraggiante neanche il fatto che il suo compagno di squadra gli sia stato dietro in qualifica, ma evidentemente Kanaan non è nel suo stato migliore, perché sente la mancanza del suo ammmmore.
    H3lio: "Aaaaawwwww!"
    Kanaan: "Non ci credo, sei tornato! *_______* Sapevo che non saresti rimasto lontano da me."
    H3lio: "Infatti ho intenzione di fare il mio ingresso trionfale in cabina di commento, dove l'Autrice(C) mi riconoscerà quando mi sentirà parlare del Detersivo e del fatto che quando ha vinto dei titoli, io spesso sono arrivato secondo."
    Il Detersivo: "Davvero vuoi parlare di me? Beliximohhhh kontinuahhhh!!111!!! Intanto c'è una curva, ma ho deciso di non frenare e di improvvisare, in vista di quello che potrebbe essere l'outcome: BANZAAAAAAAIIIIIIIII!"
    Taku: "Perché mi sei venuto addosso mentre le telecamere non ci inquadravano? Adesso, prima di vedere il replay, l'Autrice(C) penserà che sia stato io a innescare l'incidente."
    Il Detersivo: "Se ti può consolare non lo penserà solo l'Autrice(C), ma anche tutto il resto della popolazione mondiale."
    I commissari: "Noi no, infatti abbiamo deciso di penalizzarti per avere messo fuori gioco un kamikaze con una manovra da kamikaze."
    Che poi, fuori gioco fino a un certo punto, dato che nessuno si è ritirato, però in compenso è entrata per la quinta volta la safety car.

    Uno dei grossi turning point, ad ogni modo, non è stato l'incidente tra Sato e Dixon, dato che Dixon era irrilevante tanto quanto le Penske (mi è parso di capire che Willpowahhhh fosse stato coinvolto in un contatto nelle prime fasi di gara, Saimon e Nuovo Giardino non si sa, forse erano posseduti da Sonniferetti - non in senso erotico, intendo), quanto il fatto che, dopo il primo giro di pitstop, Sebby Bourdeeeeyyyyy si è ritrovato in testa, perché lui si era fermato nelle prime fasi di gara, e nel corso della gara è riuscito ad entrare nella stessa pit-stop window degli altri piloti di testa o poco ci manca, ritrovandosi a occupare posizioni di rilievo per tutta la gara, nonostante qualche giro nelle retrovie dopo la quinta safety car, entrata dopo che Jack Harvey è finito fuori pista, poco dopo il restart post-incidente Sato/ Dixon.
    Poi, a quel punto, ho visto qualcosa di molto pittoresco.
    C'era in testa Wickens.
    C'era secondo Rossi.
    Nulla di tutto ciò era pittoresco come quello che avveniva alle loro spalle.
    Datemi una A!
    Datemi una N!
    Datemi una D!
    Datemi una R!
    Datemi una E!
    Datemi una T!
    Datemi un'altra T!
    Datemi una I!
    ...Wtf?! Sonniferetti terzo? *_____* Era un momento molto romantico e kawaii, nonostante io non sia mai stata una tifosa di Sonniferetti e, se devo essere sincera, non mi abbia nemmeno mai ispirato una particolare simpatia, così a pelle. Però Sonniferetti rimane Sonniferetti e il giorno in cui avrò la prova che esiste davvero e che il suo nome non viene scritto al solo scopo di abbellire la grafica mi sentirò una persona realizzata.
    Ad ogni modo Sonniferetti era su una diversa strategia, quindi poco dopo è andato ai box ed è caduto nel dimenticatoio.
    Wickens: "Meglio così, l'eroe di questa gara sono io! *-* Mi sento molto un complottista spagnolo, in questo momento."
    NSVR: "Rossi c'è, Rossi c'è, Rossi c'è!"
    Voce fuori campo: "E Sonniferetti non c'è, Sonniferetti non c'è, Sonniferetti non c'è!"
    Uno dei telecronisti: "Michael Andretti."
    Sonniferetti: "Riprova, sarai più fortunato."
    A proposito, tra i telecronisti non c'era Paul Tracy, però in compenso c'era Eddie Cheever, che a suo tempo veniva chiamato Eddie Cheever Jr dai telecronisti americani.
    Eddie Cheever, una volta, nel 2006, ha anche litigato con Marco Sonniferetti quando questo era poco più che un Verstappino, come età, e tutto ciò è connesso allo spoiler del Gran Premio di Russia del...
    ...
    ...
    ...wait, wait, wait, che anno era? Okay, ho fatto mente locale, era il 2015. Nonostante io abbia raccontato questa storiella all'incirca un centinaio di volte, non mi pare di averla mai raccontata in un commento a un gran premio di Indycar, quindi vale la pena di raccontarla un'altra volta.
    Di solito sono sempre riuscita a guardare i gran premi di Formula 1 in diretta, in un modo o nell'altro, anche quando non venivano trasmessi in TV, con la stessa modalità con cui in questo weekend ho guardato la gara di Indycar, con anche l'agevolazione che trovare un modo per vedere una serie molto più mainstream della Indycar, seguita in tutto il mondo da molti appassionati, è decisamente più semplice che quando si tratta di Indycar, che gli americani stessi mettono in secondo piano rispetto alla NASCAR.
    Nelle rare occasioni in cui non ho visto gran premi in diretta, in genere accadeva perché erano molto presto al mattino (e in tal caso evitavo spoiler grazie al fatto che in genere non mi capitasse di parlare con qualcuno che li aveva già visti, oppure invocavo mio padre di non riferirmi i risultati che aveva appreso dai pettegolezzi tra pescatori, dalla radio, dal TG o dal televideo), oppure la sera (ma la gente che è fuori la sera mentre viene disputato il GP del Canada appunto non sa che cosa stia succedendo al GP del Canada, quindi di sicuro non fa spoiler).
    Con i gran premi del pomeriggio ci sono stati pochi casi in cui non ho visto la gara in diretta e uno di questi è stato il GP di Russia 2015: iniziava alle 13.00 e io a quell'ora ero a pranzo con i miei parenti a una sagra nel mio paese. Per quanto la presenza di mia nonna implicava che ci saremmo trovati alla sagra alle 12.00 in punto, sapevo benissimo che non sarei riuscita a vedere gran parte della gara, quindi ho deciso che l'avrei vista direttamente in differita quella sera alle 21.00 sulla Rai. Obiettivo: niente spoiler fino alle 21.00 e mi sono davvero impegnata con tutte le mie forze per evitare spoiler. Non volevo assolutamente sapere chi avesse vinto o che cosa fosse successo e ho fatto davvero di tutto: sono andata prima a una fiera nel mio paese, poi una volta tornata a casa sono andata su Youtube a guardare vecchie gare di Indycar.
    Ero felicissima che stesse arrivato l'ora della differita senza avere avuto nessuna informazione sul risultato del gran premio, quando nel tardo pomeriggio/ quasi sera, incuriosita dalle polemiche tra Eddie Cheever e Marco Andretti, sono andata su Google a cercare qualcosa. Ho trovato un sito americano, con una vecchia notizia risalente al 2006. Poi mi è caduto l'occhio sulle news correlate. Una di queste, senza contestualizzare in alcun modo dove e quando fosse avvenuto tutto ciò, nel titolo dichiarava (non esattamente in questi termini), dopo il ritiro di Rosberg, Hamilton aveva il mondiale in tasca.
    Mi sono chiesta: "si può sapere che cosa c'entrano questi due con Andretti e Cheever?"
    Ho cercato di capire a quale episodio si riferisse quella notizia, peraltro, perché proprio non riuscivo a capire di che cosa stesse parlando. Ho passato in rassegna tutti i gran premi che avevo visto di recente e meno di recente... zero idee. Poi ho avuto un'intuizione terribile: quello era un link a un articolo sul gran premio del quale avevo evitato con tutte le mie forze ogni possibile spoiler!
    Poi sì, sono successe tante cose interessanti in quel gran premio, in particolare l'incidente tra i Raikkottas mentre si contendevano una bottiglia di champagne che poi è finita tra le mani di Checo Perez (e un podio della Force India per me ha molta più importanza rispetto al vincitore del gran premio), ma rimane il fatto che è stato bruttissimo evitare ogni anticipazione e poi ritrovarmi sotto al naso le anticipazioni proprio laddove MAI avrei pensato di trovarle.
    Voce fuori campo: "Okay, ma Wickens...?"

    Wickens è andato ai box a circa metà gara, facendo tornare in testa Sebby per un po'. C'erano vari secondi e Grammo Reale in mezzo a loro. Wickens doveva mettersi dietro quest'ultimo, per avere certezze.
    Sebby è rientrato ai box a due terzi di gara, per la sua ultima sosta. Wickens l'ha seguito più tardi, con oltre una ventina di secondi di vantaggio al momento del rientro.
    Era fatta.
    Wickens aveva conservato abbondantemente la posizione.
    Sembrava che nulla potesse più mettersi tra lui e la vittoria, ma Alex Non Sono Valentino Rossi stava andando palesemente più forte di lui.
    La fase conclusiva della gara sembrava tranquilla: Wickens contro Rossi, tre secondi a separarli, che poi si sono progressivamente ridotti. C'era meno di un secondo di gap, quando hanno raggiunto delle vetture da doppiare.
    C'era De Melo.
    C'era Kimball.
    Tutto okay per Wickens.
    Tutto okay anche per NSVR, ma solo perché quando ha fatto un lungo in una via di fuga non ha toccato niente.
    Wickens ne ha approfittato per fuggire, senza sapere ancora che un grosso colpo di scena lo attendeva.
    Quando a nove giri dalla fine Binder è finito a muro, è entrata la safety car che mancava ormai dall'incidente e dal conseguente ritiro di Harvey.
    I distacchi si sono annullati.
    NSVR: "E adesso lo metto in cu*o a Wicky!!!1111!!!1!"
    Wickens: "Ne dubito!"
    NSVR: "Fidati, ho la vittoria in tasca!!!11!!!11"
    È stato lì che ho iniziato ad avere paura, perché Wickens non mi ha mai fatto né caldo né freddo fino a oggi, però vedere un rookie che alla sua prima gara parte dalla pole e sembra involarsi verso una vittoria è una di quelle storie strappalacrime che se Mazzoni commentasse la Indycar racconterebbe durante le fasi di stallo dei gran premi che poco hanno a che vedere con l'evento.
    È inutile girarci intorno: ci sono cose che affascinano e vedere Wickens in testa era una di queste.
    Poi, a quattro giri dalla fine, c'è stato il restart.
    Alex Non Sono Valentino Rossi era attaccato al posteriore di Wickens.
    Ho avuto di nuovo paura.
    Ho avuto molta paura, poi ci ha pensato il Piccolo Chilli.
    Quando l'ho visto finire in testacoda ho sorriso, pensando che stava inconsapevolmente sabotando il tentativo di vittoria del suo ex compagno di squadra NSVR, che non è stato un suo compagno di squadra fino in fondo dato che in quel contesto storico il loro team non ha messo nemmeno una vettura in pista.
    Nuovo ingresso della safety car, era ormai la settima volta e la versione Indycar di Bernd Maylander non aveva avuto un minimo di respiro. La versione Indycar di Bernd Maylander pare che nelle scorse stagioni fosse Sarah Fisher. Non so se sia ancora lei, vedrò di approfondire. Purtroppo i telecronisti di Indycar non trattano a fondo queste questioni e il dubbio rimane.
    Pensavo che la gara fosse destinata a finire dietro la safety car...
    ...
    ...
    ...
    ...e invece no. O meglio, sarebbe finita dietro la safety car per effetto di quello che stava per succedere, ma non per via dell'effetto Chilton.
    A due giri dalla fine c'è stato il restart.
    Quando Alex Non Sono Valentino Rossi ha affiancato Wickens ho capito che tutti i sogni di gloria erano finiti. Qualcosa del tipo: è stato bello crederci, ma oggi vince Rossi e Wickens deve accontentarsi della seconda piazza.
    Seconda piazza 'sti cavoli.
    L'ingresso di Rossi è stato abbastanza da kamikaze e il povero Wickens ne ha pagato le conseguenze venendo spedito direttamente contro un muro.
    NO.
    NO.
    NO.
    NOOOOOHHHHHHH!
    Non volevo assistere a un finale così strappalacrime, ma ho visto qualcosa di consolatorio, ovvero che Rossi non aveva riportato danni nel contatto, ma che quando le vetture si sono riallineate dietro alla safety car, lui non era il primo della fila.
    La safety car è andata fino al traguardo. Dietro di lei c'era Sebby. BOURDEEEEYYYYYY FOR THE WIN! Si tratta della sua prima vittoria dopo l'incidente di Indianapolis ed è la sua seconda vittoria consecutiva a St. Petersburg, che a detta dei telecronisti è la sua città di residenza.
    In linea teorica avrei dovuto essere molto felice che avesse vinto Bourdeeeeyyyyy, ma è stata una di quelle vittorie dolci-amare, in cui ti dici che non è così che doveva andare a finire.
    Povero Bourdeeeeyyyyy, la Redbull non ha creduto in lui, eppure in questa vittoria un minimo (ma neanche poi così tanto minimo) di Lato B c'è stato.
    Nelle dichiarazioni post-gara Wickens ha dimostrato di avere preso abbastanza male l'accaduto, ma non malissimo, nel senso che non è andato a inseguire Rossi armato di mazza da baseball.
    Rossi ha dichiarato che gli dispiace per l'accaduto, perché se non fosse successo avrebbe sicuramente vinto, e che un contatto inevitabile aveva deprivato anche Wickens di una seconda posizione.
    Dunque, ricapitoliamo...
    Rossi tenta un sorpasso.
    Prende in pieno la vettura che sta tentando di superare.
    La colpa è di Wickens perché esiste.
    Se Wickens non fosse stato lì, nulla gli avrebbe impedito di vincere.
    Questo soggetto di cognome si chiama Rossi. Coincidenze? Io credo di no.
    Voce fuori campo: "Che gara bellissima!!!11!!!1!!! Sarebbe fantastico se tutte le gare di Formula 1 fossero così!!!11!!!!1!"
    L'Autrice(C): "Concordo sulla gara bellissima, ma quando vedremo una gara di Formula 1 in cui la safety car entra otto volte, con un pilota sconosciuto in testa per gran parte del tempo e un vincitore a caso dopo che altri piloti finiscono fuori poco prima del traguardo mi dirai se l'hai trovata bellissima."
    ...Purtroppo viviamo ancora in un mondo in cui non c'è ancora la consapevolezza che Formula 1 e Indycar sono due serie diverse e che sia possibile apprezzarle anche senza che l'una somigli all'altra.

    RISULTATO: 1. Sebastien Bourdais (Coyne), 2. Graham Rahal (Rahal), 3. Alexander Rossi (Andretti), 4. James Hinchcliffe (Schmidt), 5. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 6. Scott Dixon (Ganassi), 7. Josef Newgarden (Penske), 8. Ed Jones (Ganassi), 9. Marco Andretti (Andretti), 10. Will Power (Penske), 11. Tony Kanaan (Foyt), 12. Takuma Sato (Rahal), 13. Simon Pagenaud (Penske), 14. Gabby Chaves (Harding), 15. Spencer Pigot (Carpenter), 16. Zach Veach (Andretti), 17. Zachary Claman De Melo (Coyne), 18. Robert Wickens (Schmidt), 19. Max Chilton (Carlin), 20. Charlie Kimball (Carlin), 21. Jordan King (Carpenter), 22. René Binder (Juncos), 23. Jack Harvey (Shank), 24. Matheus Leist (Foyt).

    NASCAR UPDATE: dopo l'inizio di questa stagione, ho già parlato abbondantemente della Daytona 500, vinta da Austin Dillon il 18 Febbraio. Dal momento che la NASCAR non si ferma (quasi) mai, ci sono stati sviluppi da quando il sosia paonazzo di Will Stevens ha vinto a Daytona e da quando Danica ha stirato per l'ultima volta soltanto i propri indumenti, ora che non è più fidanzata con Ricky.

    > ATLANTA 25/02: gara denominata Folds of Honor Quiktrip 500, nella realtà dei fatti tutto tranne che un quick trip. La gara prevedeva 325 giri (85+85+155 la durata dei tre stage) ed è stata preceduta da un rain delay fatto di Daniel Suarez in studio con i telecronisti in tuta da pilota e, nella chat di Youtube, la gente che se ne usciva con sparate del tipo: i piloti messicani sono immigrati che rubano il lavoro ai piloti americani e a Carl Edwards (che peraltro si è ritirato dalle competizioni da un giorno all'altro oltre un anno fa). WTF?! Kyle Busch, Newman e Harvick, partiti nelle prime tre posizioni, si sono alternati in testa prima della competition caution dopo una trentina di giri. Harvick è rimasto in testa fino alla fine del primo stage davanti a Bowier, Keselowski, Truex e Almirola, con quest'ultimo elogiato dai telecronisti, perché il fatto di avere finito la Daytona 500 in stile Hildebrand non ha fatto passare in ombra il fatto che per crashare all'ultimo giro mentre sei in testa devi comunque ritrovarti in testa. Non ho visto la gara intera, ma ho visto comunque tutto lo stage 2, a tratti, per problemi con lo streaming. Ho cercato di sfruttare la chat per capire che cosa mi fossi persa, ma è difficile capire qualcosa quando la gente è impegnata soltanto a insultare Jimmie Johnson. Keselowski è stato in testa per un po', poi è toccato a Harvick, poi c'è stata una caution dopo la quale Keselowski si è ritrovato di nuovo in testa e ha vinto il secondo stage davanti ai Busch Bros. La mattina dopo ho scoperto della vittoria di Harvick. Hanno chiuso in top-5 Keselowski, Bowyer, Hamlin e Truex.

    > LAS VEGAS 04/03: la Pennzoil 400 (267 giri ripartiti in 80+80+107), disputata una settimana dopo la not-so-quick trip non è stata preceduta da rain delay vari. #EpicWin. Blaney partiva dalla pole position, ma ha preso subito la testa della gara Harvick che partiva accanto a lui. Era l'anniversario della prima gara di Montoya in Formula 1, quindi vorrei approfittarne per ricordare la rissa tra Harvick e Montoya di diversi anni fa. Harvick, Truex e Blaney sono stati i primi tre fino a metà del primo stage, poi sono rientrati ai box in regine di green flag, per poi tornare nelle prime posizioni quando i vari McDowell e Ragan di turno si sono levati di torno, infine Blaney è scivolato al quarto posto dietro a Larson, dove è rimasto fino alla fine dello stage 1, che è stato caution free. Harvey, Blaney, Larsson, Logano e Truex sono stati in top-5 per tutta la prima della metà dello stage 2, fino al momento dei pitstop, ancora una volta effettuati con bandiera verde. Dopo le soste Harvick, Logano e Blaney erano in top-3, con Keselowski (altresì noto come il sosia di Kvyat) alle loro spalle, ma Blaney è salito in seguito in seconda posizione, con Larson che poi ha rimontato fino al terzo posto, dove è rimasto fino alla fine del secondo stage. Stage 1 e 2 sono stati caution free! *inchino* Quella sera mi sono persa la fine della gara, perché avevo mal di testa, quindi ho deciso di andare a letto. Harvick ha conservato la prima posizione al traguardo, vincendo per la seconda volta consecutiva, davanti a Kyle Busch, Larson, Truex e Blaney.

    > PHOENIX 11/03: la Ticket Guardian 500 (che suona un po' come 500 miglia del guardiano dei biglietti, è inutile, i nomi delle gare di NASCAR mi fanno sempre piegare in due dalle risate) si svolgeva lo stesso giorno del Gran Premio di St. Petersburg e l'ho disertata, non tanto perché si sovrapponesse con la gara di Indycar, dato che è iniziata dopo più tardi in serata mentre la Indycar c'è stata nel tardo pomeriggio, ma perché non passo 24/7 a guardare gare automobilistiche. Non che non abbia mai il desiderio di farlo, ma arrivati a un certo punto ci sono anche altre cose da fare. Quando ho letto i risultati ho avuto la prova che la NASCAR Sprint Cup, diversamente dalla Formula 1, è una serie con una notevole variabilità, in cui i vincitori cambiano da una gara all'altra... poi sì, va bene, Harvick ha vinto per la terza volta dietro fila, ma questo è un dettaglio. Sono certa che il suo amico JPM sarà molto contento (era un po' che non parlavo della rissa Harvick vs Montoya risalente a... mhm... qualcosa come nove o dieci anni fa, forse, quindi vi chiedo scusa per questa licenza poetica), ma prima di arrivare alla vittoria di Harvick dobbiamo passare per gli Stage 1 e 2: qui si sono alternati come stage winner i Busch Bros. Kyle è anche arrivato secondo, alla fine della gara, mentre Kurt è arrivato decimo. In mezzo a loro c'erano dalla terza posizione in poi Elliot, Hamlin, Truex, Bowyer, Almirola, Suarez ed Erik Jones da non confondersi con Ed Jones. Io faccio una grande confusione con i loro nomi e ciò è il Malehhhh Assolutohhhh, dato che Erik non ha una nazionalità pittoresca, diversamente da Ed, che corre con licenza degli Emirati Arabi Uniti quindi tecnicamente potrei considerarlo un pilota asiatico anche se in realtà non è asiatico. Sono felice che Daniel Suarez abbia rubato!!!11!! un'ottava posizione a Carl Edwards.
     
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    Commento al Gran Premio di Phoenix
    Canadian baguette /// 7 Aprile 2018

    Un cordiale saluto, miei cari lettori, questo è il commento al secondo appuntamento del campionato di Indycar, quindi possiamo iniziare parlando di piloti del DTM o del WRC, a vostra scelta...
    ...
    ...
    ...
    ...okay, detta così sembra totalmente nonsense, ma quando contestualizzerò la cosa capirete che tutto sommato non è molto diverso da quello che succede nella *real life* dei social media, anche da parte di membri stimati della comunità motoristica, tipo Will Buxton, che dopo le qualifiche del GP d'Australia ha tenuto le interviste dei primi tre classificati.
    Prima che ci fossero le interviste dei primi tre classificati, tuttavia, impiegava il proprio tempo dibattendo dell'incidente tra Wickens e Rossi a St.Petersburg facendo un discorso ricco di contenuti. Che poi questi contenuti avessero poco e niente a che vedere con la Indycar non è rilevante, perché del resto Indycar what?
    Per chi non si ricordasse i fatti di St.Pete: Robert Wickens, debuttante prodigio, ha trascorso quasi tutta la gara in testa. Per buona parte della gara Alexander Rossi è stato dietro di lui in paziente attesa e, nei giri conclusivi, gli è finalmente arrivato negli scarichi. Ha tentato il sorpasso, ma non ha funzionato e di quella leadership di Wickens non è rimasto nulla di concreto. Era concreta solo la barriera contro cui Rossi l'ha mandato a sbattere. La vittoria è andata a Bourdeeeeyyyy, ma come vuole la prassi, ogniqualvolta in cui c'è un incidente di un certo livello, a nessuno importa un tubo di chi ha vinto.
    In Indycar le sportellate non sono demonizzate tanto quanto succede in Formula 1, così come si tenderebbe a chiudere un occhio qualora il pilota speronato andasse a rifilare un calcio nel cu*o a chi l'ha mandato a sbattere. Tuttavia, seppure tollerate, le sportellate sono un'occasione ottima per parlare a caso producendo affermazioni del tipo "NSVR è un kriminalehhhh e dovrebbe essere radiato dalle competizioni1!!11!!!11!" o "è tutta colpa di Wicky, colpevole di esistere!!!11!!!1! e poi è canadese e si appropriava culturalmente della posizione che spettava a un pilota murricano!!!11!!!1!" Vie di mezzo non ne esistono, ma nevermind.
    Pare che Paul Tracy si sia espresso a sostegno della manovra di Rossi... e come dargli torto? Se andiamo a rivedere le azioni di gara (e post-gara) nelle quali è rimasto coinvolto Paul Tracy nella sua carriera e lo confrontiamo con Alex Rossi, Alex Rossi potrebbe essere proclamato santo (così come gran parte degli altri piloti).
    Will Buxton ha affermato su Twitter di essere d'accordo con Paul Tracy (bravo Buxton, se ci tieni al tuo setto nasale è la strada giusta) con un'argomentazione che mi è subito saltata all'occhio. Secondo Buxton i piloti dovrebbero scegliere tra che parte schierarsi tra il benehhhh assolutohhhh e il malehhhh assolutohhhh, altrimenti rischiano di diventare il nulla come Rosberg Jr, e lo schierarsi per il benehhhh assolutohhhh o per il malehhhh assolutohhhh è la ragione per cui la gente si ricorda di Senna e Prost...
    ...
    ...
    ...
    ...ehm, Buxton? ...Per cortesia, quando ritorni su questo pianeta, vorresti spiegarci che cosa sono per te il bene, il male e il nulla? Anzi, no, non è necessario, puoi dargli qualunque significato tu voglia. Quello che dovresti spiegare è perché, PARLANDO DI INDYCAR, citi così, a caso e in modo completamente campato in aria piloti random di Formula 1. Avevi la grande occasione di fare un discorso nonsense applicando i concetti nonsense di benehhhh, malehhhh e nullahhhh ad un discorso contestualizzato, se solo avessi parlato di piloti di Indycar...
    Magari citando come benehhhh assolutohhhh Tony Kanaan, come malehhhh assolutohhhh Paul Tracy e come pilota che non appartiene a nessuna categoria specifica Marco Andretti (o chiunque altro) quel discorso avrebbe dato più l'impressione del "parlo di Indycar cercando di farlo in modo sensato", invece del "parlo a caso di Indycar con gente che la Indycar non sa nemmeno dove stia di casa e che non sa nemmeno che quel Rossi che ha innescato l'incidente non corre in moto".

    Fine argomento Will Buxton, ormai gli ho dedicato anche abbastanza spazio. Sono successe tante cose nelle tre settimane che hanno separato St. Pete da Phoenix, quindi vediamo di sintetizzarle.

    NASCAR UPDATE @ FONTANA, 18/03: una settimana dopo St Pete (Indycar) e Phoenix (NASCAR) la Sprint Cup è tornata in scena in California, con una gara denominata "Auto Club 400", insomma, una delle poche gare di NASCAR che non hanno nomi completamente fuori dal mondo.
    La gara prevedeva un totale di 120 giri, parte dei quali li ho guardati. Stage 1 e Stage 2, vinti entrambi dal campione in carica Martin Truex Jr che si chiama Jr anche se non sappiamo di chi sia figlio, sono durati 60 giri ciascuno, con 80 giri conclusivi al termine dei quali la vittoria è andata a Truex, in una gara con poco caos e con molti giri di green flag, tanto che c'erano solo dieci vetture a pieni giri e che Truex aveva dieci o undici secondi di vantaggio, quando ha tagliato il traguardo. Kyle Larson e Kyle Busch hanno completato la top-3, seguiti da Brad Keselowski AKA il sosia di Kvyat e Joey Logano a completare la top-5.

    NASCAR UPDATE @ MARTINSVILLE, 25/03: in tempo di nomi poco interessanti, si è svolta anche la "STP 500", prevista per domenica 25, ma disputata lunedì 26 marzo a causa di uno snow delay. Io non sapevo niente di tutto ciò, perché in quel weekend l'alimentatore del computer mi aveva abbandonata e non potevo accedere a internet finché non me ne fossi procurata uno nuovo, quindi non solo non ho potuto vedere la gara, ma ci sono voluti anche alcuni giorni prima che potessi informarmi del risultato. Quando ho potuto farlo mi sono entusiasmata moltissimo, vista l'8^ posizione di Allmendinger, insomma, cose che non si vedono esattamente tutti i giorni! Ha vinto Clint Bowyer e oserei dire che anche questo non succede esattamente tutti i giorni, mentre lo seguivano KyBusch, Ryan Blaney, Martin Truex e Kevin Harvick nei primi cinque. Trattenetemi prima che mi metta a raccontare della rissa tra Harvick e Montoya risalente a tanti anni fa...
    ...
    ...
    ...
    ...niente NASCAR nel weekend di Pasqua (nel quale, essendo il primo aprile, è girato un pesce d'aprile a proposito di un ritorno alle competizioni di Al Unser Jr, al quale Taki Inoue ha creduto chiedendosi come fosse possibile che un pilota dell'età di Unser Jr potesse gareggiare - a proposito, Al Unser Jr ha la stessa età di Davey Hamilton e Davey Hamilton non gareggia in Indycar da qualche anno, quindi si può dedurre che Unser sia davvero troppo vecchio per la Indycar, forse), poi subito di nuovo NASCAR nello stesso weekend della Indycar. Però ne parleremo dopo, perché la gara di Indycar è stata di sabato, mentre la Sprint Cup ha gareggiato domenica sera.

    DESERT DIAMOND GRAND PRIX: perché anche in Indycar ci sono nomi fighi ed è l'unica serie in cui la denominazione "Grand Prix" può esistere in una gara su ovale... ebbene sì, è arrivato il momento di una gara su ovale, nello specifico su un mini-speedway di un miglio, totale percorrenza 250 miglia = 250 giri.
    Per questo evento è arrivato Kyle Kaiser: il pilota campione di Indylights 2017, dopo avere trascorso un anno a gareggiare con un'altra manciata di vetture, ha avuto finalmente l'occasione di accaparrarsi un volante part-time in Indycar, con il team Juncos.
    I riflettori erano puntati su di lui? No way! A Phoenix debuttava nientemeno che Pietro Fittipaldi. Suo nonno è un certo Emerson... Il piccolo Fittipaldi ha vinto la Formula 3.5 World Series nel 2017, per intenderci, la World Series by Renault, serie attualmente defunta.
    Ho visto la gara domenica mattina su Youtube. La telecronaca era brasiliana, con uno dei telecronisti Felipe Giaffone. Hanno detto che c'era Rubens Barrichello con loro, presumo in collegamento audio, dato che Barrichello era a Curitiba per disputare un evento del campionato di Stock Car.
    La griglia di partenza riservava una prima fila tutta francese:

    1^ fila: Bourdais - Pagenaud
    2^ fila: Power - Rossi
    3^ fila: Hinchcliffe - Wickens
    4^ fila: Newgarden - Hunter-Reay
    5^ fila: Kanaan - Fittipaldi
    6^ fila: Jones - Rahal
    7^ fila: Sato - Kaiser
    8^ fila: Pigot - Leist
    9^ fila: Dixon - Carpenter
    10^ fila: Chaves - Andretti
    11^ fila: Chilton - Kimball
    12^ fila: Veach forever alone

    Ovviamente nessuna gara di Indycar parte senza un evento fondamentale, per il quale è stata chiamata la figlia di Paul Newman, che ha preso il microfono e ha declamato:"
    DRIVERS.
    START.
    YOUR.
    ENGINES."
    Tradotto in italiano: scattanohhhh le vetturehhhh!!11!!!11!!!11! <--- chiedo scusa per lo sfogo, ma sono in crisi d'astinenza. Tra un po' inizierò ad avere le visioni di Mazzoni che dà il via alle gare con uno "scattano le vetture!" al posto del "drivers, start your engines"...
    ...
    ...
    ...
    ...ma questa è Indycar, la telecronaca era quella di Giaffone e soci e i piloti brasiliani non erano Kanaan, Leist e Fittipaldi, ma "o Tony", "o Matheus" e "o Pietru" (peccato che non ci fosse Helio Castroneves, lui sarebbe stato sicuramente "o Helinho").
    Quelli non brasiliani invece erano Ross, Hinchclify, Hunteh-hey, Hahal, etc... insomma, perfino le pronunce di Murray Walker non mi sembravano più nemmeno tanto azzardate, neanche quelle particolarmente imbarazzanti tipo "Oliver Penis".

    La gara è partita con Bourdeeeeyyyyyy in testa davanti a Saimon mentre NSVR superava Willpowahhhhh...
    ...
    ...
    ...
    ...poi la calma piatta, con nessuno che andava a verniciare muretti, nessuna safety car per detriti, niente di anomalo per una quarantina di giri finché "o Pietru" non è andato a verniciare un muretto.
    Ciò ha stravolto abbastanza le posizioni e, dopo che tutti sono rientrati ai box e ne sono usciti, Bourdeeeeyyyyyy era irreperibile, mentre in testa c'era Willpowahhhh davanti a Nuovo Giardino e a Wicky, anche se la gara di Willpowahhhhh non è che abbia avuto una durata poi così lunga.
    Bourdeeeeyyyyy: "Tunz tunz tunz!!11!!!1!! Allora farti il malocchio ha funzionato."
    Willpowahhhh: "Stai zitto o vado a chiamare Paul Tracy."
    Bourdeeeeyyyyy: "Io e Paul Tracy siamo diventati aMiK3tTy!!11!!!11!!, quindi fai benissimo ad andare a chiamarlo. Ho una voglia incredibile di rivederlo."
    Tracy: "Anch'io!!11!!!1!!"
    Bourdeeeeyyyyy: "AAAAAWWWWWW!!1!!!1!!!1 <3 TVTRPXB!"
    Tracy: "TVTTTTTTB anch'io!"
    Willpowahhhh: "Voi siete pazzi! Dovreste prendervi a bottigliate, tipo Sutil!"
    Tracy: "Chi è Sutil?"
    Bourdeeeeyyyyy: "L'amichetto del Gangster Rapper."
    Tracy: "Chi è il Gangster Rapper?"
    Bourdeeeeyyyyy: "Uno che ama smanettare sul cellulare in conferenza stampa in compagnia di Fernando Alonso."
    Tracy: "FERNANDO. ALONSO. <3 Ai tempi in cui parlavamo di lui c'era sempre qualcosa da dire in telecronaca."
    Giaffone: "Scusami se mi intrometto, ma il telecronista oggi sono io."
    Tracy: "Taci, brasileiro. Ferniiii caput mundi."
    Giaffone: "Va beh, andiamo avanti. Potete togliere l'audio per non ascontare questa gente e continuare a seguire il resto della gara.
    Per lungo tempo quello di "o Pietru" era destinato ad essere l'unico incidente, quindi niente ulteriori safety car per un bel po', quindi pitstop in regime di green flag, e anche più di una volta, situazione in cui potrebbe accadere tutto o niente, dato che chi rientra esce doppiato e, se in quel momento viene fuori una safety car, perde un giro nei confronti di chi si fermerà dopo, durante la safety car (sì, ne ha parlato Giaffone, ma ne sono al corrente fin da quando ho letto la biografia di Zanardi, quando ancora la mia conoscenza delle corse su ovali era molto sommaria).
    Al 121° giro è capitato un bizzarro evento: "o Matheus" è andato a sbattere durante un pitstop e una ruota si è messa a vagare per la pitlane...
    ...
    ...
    ...
    ...ma no problem, era tutto a posto. È stato tutto a posto abbastanza a lungo e intorno al 160° giro e oltre mi sembrava di avere raggiunto la pace dei sensi nel vedere Wickens in testa davanti a Hinchcliffe e Hunter-Reay. Non era la presenza di Hinchy e RHR a farmi raggiungere la pace dei sensi, chiaramente, ma il fatto di vedere Wicky là davanti e pensare che fosse sul punto di riprendersi ciò che aveva perduto tre settimane fa.
    Ad ogni modo la pace dei sensi l'ho raggiunta fino a un certo punto, non capivo chi fosse in una certa pit-stop window e chi in un'altra, quindi non avevo idea di cosa sarebbe successo.
    È successo che quando Wickens e colleghi sono rientrati ai box davanti a tutti c'era Bourdeeeeyyyyy e ho pensato che tutto sommato sarebbe stato bellissimo anche così.
    Poi i telecronisti mi hanno informata che Bourdeeeeyyyyy doveva scontare una penalità a causa di un pitstop caotico.
    Willpowahhhh: "Non immagini che goduria!"
    Bourdeeeeeyyyyy: "Chissà se proverai le stesse sensazioni anche quando ti infilerò la baguette su per il cu*o."
    Tracy: "Ben detto, Sebby! Non oso immaginare cos'avrei combinato io se fossi stato francese. Probabilmente avrei preso tutti a colpi di baguette sul naso, senza mai togliermi il casco."
    Voce fuori campo: "Cos'è questa storia dei caschi?"
    Tracy: "Credo che l'Autrice(C) ne parlerà negli approfondimenti."
    L'Autrice(C): "Devo proprio?"
    Bourdeeeeyyyyy: "Certo, sono eventi molto pittoreschi della storia della Champ Car."
    Jones: "Anche la mia nazionalità degli Emirati Arabi Uniti è molto pittoresca, mentre non è pittoresco il fatto che Spencer Maialotto mi stia rallentando."
    Spencer Maialotto: "Andale, andale, arriba, arriba! #SpeedyGonzales4TheWin!"
    Jones: "Oh, no, crede di essere Gutierrez!"
    Intorno al 230° giro o giù di lì, Ed Jones è andato a verniciare un muro, è entrata la safety car dopo un secolo e un bel po' di vetture sono rientrare ai box.
    Wickens no.
    Hinchy nemmeno.
    Alex Non Sono Valentino Rossi neanche.
    Nuovo Giardino si è installato al quarto posto e al restart ha subito dimostrato che, con gomme fresche, era il più veloce di tutti.
    Ha superato subito NSVR e Hinchy, con quest'ultimo pronto a cadere nel dimenticatoio.
    Poi è stato negli scarichi di Wicky e alla fine l'ha superato, quando mancavano quattro giri dal termine.
    NSVR: "E adesso dietro di te ci sono io, dato!"
    Wicky: "Prova a speronarmi un'altra volta e mi faccio prestare la baguette da Bourdeeeeyyyy."
    Wickens ha chiuso secondo, non ha avuto bisogno della baguette di Bourdeeeeyyyyy. Ho raggiunto parzialmente la pace dei sensi, che comunque arriverà solo quando lo vedrò vincere una gara...

    NASCAR UPDATE @ FORT WORTH, 08/04: la gara, che mi sono persa, è stata disputata domenica sera, mentre io ero prima guardavo la gara di MotoGP e poi ero fuori casa. La gara del Texas Speedway era denominata "O'Reilly Auto Parts 500" e ha visto la vittoria di Kyle Busch.
    Vincitore dello Stage 2, ha vinto davanti a Harvick che invece era stato davanti a tutti al termine dello Stage 1, mentre ha completato il podio (che come entità fisica dubito esista in NASCAR) Jamie McMurray. Erik Jones, che non è cittadino degli Emirati Arabi diversamente dal suo omonimo Eric, ha terminato la gara in quarta posizione mentre la top-5 è stata chiusa da Ryan Blaney. In top ten sono arrivati alcuni soggetti standard e un paio di soggetti molto pittoreschi: Joey Logano (standard), Kurt Busch (anche lui), Darrell Wallace (soggetto pittoresco), Clint Bowyer (standard) e Alex Byron (soggetto pittoresco).
    Il backmarker Matt Di Benedetto ha chiuso sedicesimo e ha festeggiato pubblicando su Twitter un video in cui faceva un'impennata con un tosaerba, ribaltandosi. Ricky è in netta difficoltà, adesso che non c'è più nessuno che lo amahhhh e che stira per lui. È arrivato 25°, quindi mi auguro che non si sia fidanzato con AJ Allmendinger di recente, perché dato che AJ è arrivato 24° gli sarebbe toccato stirare...
    ...
    ...
    ...frattanto Regan Smith, pilota NASCAR part-time e commentatore nelle altre occasioni, ha scritto su Twitter che la Formula 1 non vale niente e che sta rubando attenzione alla NASCAR. John Andretti e Tony Kanaan l'hanno pregato cortesemente di smetterla con le polemiche di tipo "la mia serie è più bella della tua!!!1!!!!!!"

    TRACY VS TAGLIANI & BOURDAIS: giusto perché i miei commenti se li leggono probabilmente anche persone che non hanno molte conoscenze sulla Champs Car del 2006, credo che sia doveroso narrare gli eventi dell'epoca.
    Era il periodo in cui Bourdeeeeyyyy era il top-driver della Champs Car e Tracy, che ha qualche anno di più, era già nella sua fase decadente. In più, andava spesso in giro a combinare disastri.
    Uno di questi disastri è stato un incidente con Alex Tagliani, che è sfociato in una rissa ai box. Nel gran premio successivo, Tracy ha speronato Bourdeeeeyyyyy, che gli si è avvicinato inveendo contro di lui e iniziando a spintonarlo. Tracy ha in seguito commentato che non ha nulla contro gli incidenti che finiscono in rissa, ma che gradirebbe che i suoi avversari si togliessero il casco per l'occasione.
    Le polemiche tra Tracy e Tagliani si sono placate in tempi brevi, ma non quelle tra Tracy e Bourdais, che sono perdurate fino al 2015.
    Apparentemente dopo il Diamond Grand Prix Etc... etc... Bourdeeeyyyyy ha celebrato la sua posizione di poco pregio prendendosi un drink con Paul Tracy!

    RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Robert Wickens (Schmidt), 3. Alexander Rossi (Andretti), 4. Scott Dixon (Ganassi), 5. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 6. James Hinchcliffe (Schmidt), 7. Ed Carpenter (Carpenter), 8. Tony Kanaan (Foyt), 9. Graham Rahal (Rahal), 10. Simon Pagenaud (Penske), 11. Takuma Sato (Rahal), 12. Marco Andretti (Andretti/Herta), 13. Sebastien Bourdais (Coyne), 14. Spencer Pigot (Carpenter), 15. Gabby Chaves (Harding), 16. Zach Veach (Andretti), 17. Charlie Kimball (Carlin), 18. Max Chilton (Carlin), 19. Matheus Leist (Foyt), 20. Ed Jones (Ganassi), 21. Kyle Kaiser (Juncos), 22. Will Power (Penske), 23. Pietro Fittipaldi (Coyne).
     
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    Commento al Gran Premio di Long Beach
    Scampato pericolo di sovrapposizione /// 15 Aprile 2018

    Ci sono cose che non hanno prezzo. Una di queste è alzarsi alle otto di mattina, dopo pochissime ore di sonno (date dall'essere andata a letto tardi, dal faticare ad addormentarmi e dall'ansia pre-gran premio) per guardare un gran premio. Il buon senso suggerirebbe di non mettersi a guardare una gara di Indycar che inizia alle 22.45 della sera stessa, ma quando si tratta di Indycar non sono molto propensa a seguire il buon senso. O meglio, l'avrei fatto se non fossi stata in grado di trovare uno streaming, ma il caso ha voluto che trovassi un canale youtube sul quale era possibile vedere la gara.
    La gara in questione era la terza prova del campionato 2018, il "Toyota Grand Prix of Long Beach".
    Voci di corridoio narravano che nel frattempo ci fosse anche una gara di NASCAR, o meglio, un rain delay al quale una gara di NASCAR faceva da contorno. #JustAmericanThings.
    La telecronaca era quella americana, quindi tra i commentatori c'erano nientemeno che Townsend Bell e Paul Tracy.
    La pole position è andata ad Alex Non Sono Valentino Rossi, che oltraggiosamente porta un numero 27 pur non essendo né canadese né ferrarista né Hulkenberg.
    Il Gran Premio di Lungaspiaggia era lungo 85 giri e l'impressione era quella di dovere rimanere alzata almeno fino all'una o più probabilmente fino all'una e mezza. Non ero neanche messa così male, quindi ho deciso che, finché avesse resistito lo streaming, avrei resistito anch'io.
    Questa era la griglia di partenza:

    1^ fila: Alexander Rossi - Will Power
    2^ fila: Simon Pagenaud - Scott Dixon
    3^ fila: Graham Rahal - Josef Newgarden
    4^ fila: Ryan Hunter-Reay - James Hinchcliffe
    5^ fila: Sebastien Bourdais - Robert Wickens
    6^ fila: Tony Kanaan - Jordan King
    7^ fila: Ed Jones - Matheus Leist
    8^ fila: Max Chilton - Zach Veach
    9^ fila: Jack Harvey - Spencer Pigot
    10^ fila: Gabby Chaves - Marco Andretti
    11^ fila: Zachary Claman De Melo - Takuma Sato
    12^ fila: Charlie Kimball - Kyle Kaiser

    La gara è partita, tra muretti, fontane e vie di fuga.
    Alex Non Sono Valentino Rossi sembrava intenzionato a mantenere la posizione, così come Willpowahhhh. Dietro di loro, nel frattempo, si è scatenato l'inferno, con Grammo Reale(?), Saimon e RHR che sono finiti l'uno addosso all'altro. Nel caso di Saimon è anche finito in una via di fuga, laddove ha parcheggiato, mentre RHR rientrava ai box per sostituire l'ala anteriore, destinato alle retrovie. Per intenderci, la gara era appena iniziata ed era iniziata con un ingresso della safety car.
    Dopo qualche giro di calma piatta c'è stato il restart, con NSVR in testa davanti a Willpowahhhh e al Detersivo, con la situazione più tranquilla di come avevo temuto in un primo momento.
    Poi è arrivato il sosia di Vin Diesel.
    Mi correggo, poi, un po' più indietro, è arrivato il sosia di Vin Diesel.
    Probabilmente rinvigorito dal fatto che tra appena un mese si ritroverà di nuovo sulla stessa pista del suo best friend forever, dal quale sarà ormai in crisi d'astinenza, ha deciso di verniciare Wicky e di farlo in modo meno traumatico di come avrebbe fatto NSVR.
    Più tardi è stato anche mostrato, in modo decontestualizzato e interrompendo per un attimo la trasmissione della gara, un siparietto in cui Vin Diesel, con una parrucca riccia in testa, imitava Matheus Leist dichiarando di essere il compagno di squadra del migliore pilota del mondo. Era una scena molto aaaaawwwww e per quella scena così aaaaawwwww si sarebbe meritato la vittoria della gara, ma ero consapevole del fatto che fosse soltanto settimo e che le vittorie di piloti trolloni sono eventi verosimili, ma in un giorno iniziato con una vittoria di Dani-Smile, sarebbe un po' troppo pretendere la vittoria di un altro trollone.
    Vin Diesel: "Non puoi paragonarmi a Dani-Smile!"
    Dani-Smile: "Infatti io ho i capelli!"
    Vin Diesel: "Chi ti dice che un giorno non li perderai?"
    Dani-Smile: "Tutti mi adoreranno lo stesso, perché sarò sempre lo stesso trollone di un tempo."
    Vin Diesel: "Ma nessuno ti amerà mai nel modo in cui H3lio ama me."
    Dani-Smile: "Non ho bisogno di un partner fisso per raggiungere la pace dei sensi. Anzi, come potrei scegliere un partner fisso, quando ci sono sul mercato dei bei fustacchioni come Sebby Occhi Azzurro Shocking, il Gangster Rapper, il Gufo, il Principe Leo 2.0, il Principe dei Poveri... e perché no, anche i Raikkottas. <3 Hanno anche loro due il loro perché."
    Vin Diesel: "Quanta confusione, io ho solo H3lio, anche se ogni tanto mi concedo qualche momento intimo con Juan Tombino o con Darione."
    Dani-Smile: "E io amo ballare con il kiwi."
    Vin Diesel: "Chi, il Detersivo?"
    Dani-Smile: "Naaaaahhhhh, tu non puoi capire."

    Poi sono arrivati i pitstop.
    È arrivato il momento della biancheria da lavare.
    Sono arrivati Willpowahhhh e Dixon, i due detersivi.
    In realtà sono arrivate anche tante altre cose, come ad esempio il fatto che Alex Non Sono Valentino Rossi è rientrato ai box al 26° giro, all'incirca quattro tornate prima di loro.
    Poi c'è stato Wicky che ha avuto problemi tecnici, probabilmente al cambio, ed è stato costretto ad andare a rintanarsi nel proprio box.
    Adesso veniamo al 30°(?) giro e ai detersivi. Sono rientrati ai box nello stesso momento e i tempi di NSVR facevano pensare che non l'avrebbero overcuttato.
    Non l'hanno overcuttato, ma dopo essersi fermati procedevano affiancati nella pitlane. L'ha spuntata il detersivo al kiwi e probabilmente Willpowahhhh gli avrà sventolato il dito medio almeno con l'immaginazione.
    Qualche giro dopo ho visto dai tempi che Nuovo Giardino era davanti a Willpowahhhh, ma i telecronisti non erano interessati a tutto ciò: stavano parlando di un ipotetico arrivo della Ferrari in Indycar.
    Voce fuori campo: "Così diventerebbe una serie importante."
    Poco dopo è stato letto un messaggio di uno spettatore, che era su questo stile: "sto guardando la gara con la mia ragazza e secondo lei Rossi vincerà, credete che la mia ragazza vincerà la scommessa?"
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "Non c'è bisogno della Ferrari in Indycar, io sono già un Ferrarista onorario, dato che porto il numero 27."
    Il Grande Samurai: "Io una volta nel 2005 ho preso in pieno una fiancata a MSC. Ho avuto più contatti con la Ferrari di quanti non ne hai avuto tu!"
    Il telecronista: "Va beh, dato che la situazione sta degenerando verso l'argomento Formula 1 che noi cittadini degli States non conosciamo, direi che è il caso di tornare in topic. Come vedete hanno appena inquadrato Lauren Bohlander, la signora Kanaan. È incinta di quattro mesi."
    Non ero assolutamente al corrente di questo gossip ed è stato un piacere venirlo a scoprire.
    Voce fuori campo: "Peccato che Tony non abbia partorito lui stesso un figlio concepito insieme a H3lio."
    Kaiser: "Questo commento mi sta bloccando la crescita. Adesso mi fermo per protesta!"

    Al 42° giro c'è stato il secondo ingresso della safety car a causa della Juncos ferma. Il sosia di Vin Diesel si era appena fermato ai box, per la sua seconda sosta, su un totale di tre. I leader, invece, erano su una strategia a due sole soste.
    La gara ha fatto a malapena in tempo a ripartire che RHR si è ritrovato un'altra volta in mezzo al caos, stavolta prendendosi a ruotate con un'altra vettura, penso quella di Jordan King, ed è stato costretto a rientrare ai box.
    Poi Bourdeeeeyyyyy ha fatto un sorpassone da urlo nei confronti del Detersivo al kiwi, per la seconda posizione...
    ...
    ...
    ...
    ...ma alcuni giri più tardi è stato costretto a cedergli la posizione, perché aveva oltrepassato i limiti della pista.
    Verstappino: "Se l'avessi fatto io, mi avrebbero fatto proseguire fino alla fine, poi sarebbero venuti a cacciarmi giù a calci dal podio."
    Bourdeeeyyyy: "Ma solo perché sei un bambino piccolo e non hai ancora raggiunto la drinking age."
    Bourdeeeeyyyy non è rimasto molto a lungo dietro al Detersivo, subito dopo avergli ceduto la posizione l'ha asfaltato.
    Il Detersivo, nonostante sia soprannominato Iceman, non è finito fuori in quel momento stesso e Bourdeeeeyyyyy non è stato penalizzato per la sua manovra.
    Tuttavia è stato penalizzato per essere rientrato ai box con pitlane chiusa al 60° giro, quando Zachary Claman Occupo Venti Pagine Sull'Elenco Telefonico è finito a muro.
    Alex Non Sono Valentino Rossi era già rientrato ai box, Bourdeeeeyyyy e il Detersivo no. Non mi è chiaro che cosa sia successo con esattezza al Detersivo, si parlava di un'ipotetica penalità, ma non ho capito esattamente quando sia rientrato ai box.
    Apparentemente è rientrato nello stesso momento di Bourdeeeeyyyyy. Infatti dopo il restart è stato penalizzato a sua volta con un drive through.
    La gente che commentava la gara in chat: "Come quella volta in cui Michael Schumacher scontò una penalità all'ultimo giro tagliando il traguardo nel frattempo."
    Il Detersivo: "Peccato che non sia l'ultimo giro e che la situazione sia completamente diversa, ma ti faccio i miei più sentiti complimenti perché conosci un fatto accaduto in Formula 1 quasi vent'anni fa."

    A quindici giri dalla fine ho creduto di vivere in un mondo immaginario, perché in quinta posizione dietro a NSVR, Willpowahhhh, Jones e Veach era indicato il nome di Marco Sonniferetti, che chiaramente non esiste davvero.
    Poi Grammo Reale deve averlo superato, dato che risultava sesto.
    Poi Bourdeeeeyyyyyy e RHR hanno cozzato l'uno contro l'altro dopo che King aveva speronato Bourdeeeeyyyyy(?), la pista si è ostruita per qualche istante e Wicky, che evidentemente era ancora in pista, è rimasto fermo, facendo entrare la safety car per la terza volta.
    Al restart mancavano appena nove giri di gara e poco dopo RHR ha rotto una sospensione. e poco dopo si è visto un detrito sulla pista, che curiosamente non ha provocato l'ingresso della safety car.
    Willpowahhhhh era vicinissimo a NSVR, intanto, mentre Jones, Veach e Grammo Reale erano in lotta per il gradino più basso del podio.
    Le posizioni, tra i primi, non sono più cambiate fino alla fine, quindi uno dei telecronisti ne ha approfittato per raccontare fatti sulla vita privata di Alex Non Sono Valentino Rossi, per esempio il fatto che ha vissuto in Repubblica Ceca, in passato. Considerando che NSVR è stato pilota di Formula 1, per un breve periodo della sua carriera, e che in quel breve periodo della sua carriera i gran premi venivano trasmessi sulla Rai, devo dedurre che Mazzoni non ne fosse informato?
    Nel frattempo sulla chat dello streaming che stavo seguendo in quel momento (ne ho cambiati tre, tutti sul Tubo, dato che i primi due si erano interrotti) c'era gente che criticava Bourdais, gente che criticava l'halo e gente che parlava di cose a caso. Tuttavia il livello più folle è stato quando qualcuno ha chiesto chi fosse il miglior pilota tra Jimmie Johnson, Scott Dixon, Lewis Hamilton e Jamie Whincup. #JustAnswersYahooThings.
    Ah, sì, poi si è parlato del verbo "to verstappen", che significherebbe andare a sbattere contro qualcuno dopo avere fatto uno svarione" mentre un tempo significava scontrarsi con il leader della gara durante un doppiaggio. Devo ammettere che questa citazione colta mi ha fatto rivalutare un po' quella chat... ma solo un po', sia chiaro.
    Bourdeeeeyyyyy: "Comunque io ho fatto un sorpasso figo e NSVR no!"
    NSVR: "Mi pare il minimo, dato che non ho mai avuto nessuno davanti fin dal primo giro."
    Bourdeeeeyyyyy: "Questi sono solo dettagli."
    NSVR: "Tu non ne capisci niente di Indycar. Faresti meglio ad andare a seguire la NASCAR!!!11!!!11"
    Bourdeeeeyyyyy: "Mi ha detto la voce fuori campo che il rain delay si sta prolungando all'infinito e non è ancora lunedì."
    Non era neanche ancora l'una e mezza.
    Non era nemmeno l'una, in realtà.
    Era mezzanotte e quaranta/ mezzanotte e tre quarti, la gara era durata solo due ore. #JustSingaporeGPThings. Spero che nessuno sia rimasto intossicato.

    RISULTATO: 1. Alexander Rossi (Andretti), 2. Will Power (Penske), 3. Ed Jones (Ganassi), 4. Zach Veach (Andretti), 5. Graham Rahal (Rahal), 6. Marco Andretti (Andretti/Herta), 7. Josef Newgarden (Penske), 8. Tony Kanaan (Foyt), 9. James Hinchcliffe (Schmidt), 10. Charlie Kimball (Carlin), 11. Scott Dixon (Ganassi), 12. Jack Harvey (Shank), 13. Sebastien Bourdais (Coyne), 14. Matheus Leist (Foyt), 15. Spencer Pigot (Carpenter), 16. Kyle Kaiser (Juncos), 17. Max Chilton (Carlin), 18. Jordan King (Carpenter), 19. Gabby Chaves (Harding), 20. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 21. Takuma Sato (Rahal), 22. Robert Wickens (Schmidt), 23. Zachary Claman De Melo (Coyne), 24. Simon Pagenaud (Penske).

    NASCAR UPDATE: le voci di corridoio sul Rain Delay a Bristol, dove si stava svolgendo, in linea teorica, la Food City 500, avevano ragione, dato che la gara iniziata domenica è terminata lunedì ed è già la seconda volta nel giro di poche settimane che si gareggia di lunedì. I Busch Bros partivano dalla prima fila per una lunga gara di 500 giri così ripartiti 125-125-250. Si sono fatti spodestare da Brad Keselowski, il sosia di Dany Kvyat, che ha vinto Stage 1 e Stage 2, ma Kyle Busch alla fine si è ripreso e, oltre ad essere partito davanti a tutti, è anche arrivato davanti a tutti al termine della gara. Seguivano Kyle Larson e Jimmie Johnson, il pilota più detestato della NASCAR. Al quarto posto si è classificato il nostro eroe Ricky Stenhouse, precedendo Alex Bowman, Aric Almirola, Kevin Harvick, Clint Bowyer, Joey Logano e Ryan Newman in top-10.
     
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    La SoVrApPoSiZiOn3 tra Rossi e l'Altro Rossi! /// 22-23 Aprile 2017

    #Sepang2009 #Interlagos2016 #TuttoInUno
    #DixonBabyStayCool #IcemanWho?
    #WannabeHockenheim2000 #WannabeSambaDeLeMans
    #MetteteIlPannolinoAHinchcliffe
    #ComeMeteoFrance #ComeSchumacherAllaFinestra
    #HashtagACaso #MaNonTroppo
    #Blessed #AhGiàNonSonoIlGangsterRapper
    #F*ckF*ckF*ck! #MaNonSonoNemmenoFortunettel...

    Okay, si parte, perché questo senza Formula 1 è stato un weekend motoristico. Essenzialmente credo che solo il weekend di Pasqua, negli ultimi tempi, sia stato un weekend non motoristico, quindi non ci siamo fatti mancare niente neanche stavolta. Nello specifico non ci siamo fatti mancare né l'immancabile NASCAR né tanto meno il campionato di Indycar, che ci ha riservato delle ultime settimane piuttosto impegnative, con gli eventi molto fitti. Leggo "Fitti" e penso a Pietro Fittipaldi, che cosa c'è di sbagliato in me? Non era nemmeno al volante.

    NASCAR UPDATE: sabato notte (fuso orario italiano) si è svolta la "Toyota Owners 400" a Richmond, gara che sono riuscita a recuperare domenica su un canale Youtube che l'aveva trasmessa livestreaming e l'aveva lasciata caricata sul canale.
    La gara prevedeva 400 giri, con gli stage così composti: 100/ 100/ 200, e il video (Contornato di pubblicità) iniziava intorno al 70° giro. C'era Logano in testa ed è rimasto in testa per gli ultimi 30 giri circa del primo stage, che ha vinto davanti ad Almirola (!!!) e Kurt Busch.
    Terminato il primo stage ci sono stati tutti i soliti rituali, con caution, pitstop, ecc... e KuBusch era in testa dopo il restart, con a seguire Logano e Byron! Logano si è ripreso la posizione, andando poi a vincere un tranquillo stage 2 a metà gara: seguivano Bowyer, Almirola, KuBusch e in quinta posizione c'era Byron.
    Lo stage 3 è stato lungamente tranquillo, con i pitstop che avvenivano in regime di green flag. Si sono succeduti in testa, a quanto ricordo, KuBusch, Bowyer, Truex, Harvick... con questi ultimi tre piuttosto vicini...
    ...
    ...
    ...poi, a 47 giri dal termine, c'è stato un contatto tra Blaney e Stenhouse, che ha rovocato l'ingresso della safety car. A proposito di Blaney e Stenhouse, saranno protagonisti di un reportage su una gara di Xfinity la prossima settimana, in cui ci saranno solo piloti tra telecronisti e opinionisti. Gli altri membri di questa gang saranno Harvick, Bowyer, Logano, Jones, Wallace e Keselowski.
    Al restart, quattro giri più tardi, è stato tutto tranquillo per qualche minuto, con Truex, Kyle Busch e Harvick in top-3, poi la vettura di Newman ha iniziato a perdere fumo.
    Kyle Busch ha preso la testa della gara verso la fine, con Hamlin che si è portato al terzo posto dietro a Truex...
    ...
    ...
    ...e poi c'è stata un'altra caution, a una decina di giri dal termine, quando Ragan(?) è finito a muro. Nel frattempo la vettura di Stenhouse ha iniziato a perdere fumo e la gara è finita in overtime. Stranamente è andata in overtime solo una volta, e KyBusch ha tagliato il traguardo da vincitore poco dopo. Hanno completato la top-ten Elliott, Hamlin, Logano, Harvick, Johnson, Larson, Keselowski, Bowyer e oltraggiosamente anche un immigrato messicano che ruba il lavoro a Carl Edwards!!!11!!!1!!!11! #GoSuarezGo!

    INDYCAR @ BARBER: domenica sera, in SoVrApPoSiZiOn3 con la gara di MotoGP al Circuit of the Americas, si è svolto (tra grandi virgolette) il Gran Premio d'Alabama, che iniziava alle nove di sera ora italiana. Mi pare di avere capito che dovesse iniziare alle 21.30, ma che poi l'orario sia stato anticipato o qualcosa del genere. In tale modo si è venuto a sovrapporre con la gara di MotoGP ancora di più di quanto già non si sovrapponesse. Ad ogni modo no problem #WeBelieveInIndycar quindi mi sono messa a cercare uno streaming della gara. Youtube è intervenuto in mio aiuto, perché non importa quanto a lungo durerà il link di streaming, quello che conta è trovare un link di streaming e iniziare a vedere la gara. È esattamente quello che è successo, anche se quando ho trovato il link i primi quattro giri erano già stati disputati.
    Nel frattempo mi ero messa in pari andandomi a informare su quale fosse, per filo e per segno, la griglia di partenza (fino a quel momento mi ero concentrata su cose più importanti, tipo il virus intestinale che aveva colpito Zach Veach facendo sì che mentre tutti gareggiavano a Barber lui fosse spiritualmente a Marina Bay), che era la seguente:

    1^ fila: Newgarden - Power
    2^ fila: Bourdais - Hunter-Reay
    3^ fila: Hinchcliffe - Dixon
    4^ fila: Andretti - Rossi
    5^ fila: Pagenaud - Wickens
    6^ fila: Veach - Jones
    7^ fila: Chilton - Kimball
    8^ fila: Rahal - Claman De Melo
    9^ fila: Pigot - Sato
    10^ fila: King - Chaves
    11^ fila: Leist - Binder
    12^ fila: Kanaan

    La gara prevedeva 90 giri e quando è apparsa davanti ai miei occhi mi sono sorpresa moltissimo che stesse avendo luogo (per il momento), dato che sembrava di stare a Interlagos durante un temporale e le serie americane non sono esattamente note per la loro affinità con la pioggia.
    Il primo giro era stato disputato dietro alla safety car, avrei scoperto, e quando questa si era levata di torno Nuovo Giardino aveva preso subito il largo. Dietro d lui c'erano Willpowahhhhh e Bourdeeeeyyyyy, il che mi rendeva soddisfatta. La posizione di Bourdeeeeyyyyy, intendo dire, perché ormai l'ho ufficialmente adottato. <3
    Willpowaaahhhh: "Perché non hai adottato anche me?"
    L'Autrice(C): "Perché sei il nemico giurato di Bourdeeeyyyyy e trovo tutto ciò inaccettabile."
    Bourdeeeeyyyyy: "Non preoccuparti, Autrice(C), lo tengo sotto controllo io con la mia baguette."
    Willpowaaahhhh: "AAAAAWWWWWW!"
    Bourdeeeeyyyyy: "Come hai detto?"
    Willpowaaahhhh: "Niente, lascia stare, scherzavo."
    Tutto è andato avanti regolarmente (non tra i Bourdower e la baguette, intendo) fino al 12° giro, quando c'è stato un contatto tra Ed Jones e Charlie Kimball.
    Fuori Kimball.
    Dentro la safety car.
    Quattro giri di safety car.
    Più tardi Kimball si sarebbe lamentato che quello di Jones era un errore da rookie e che ormai non è più un rookie e non dovrebbe più fare certi errori.
    Jones: "La prossima volta gira al largo e vedrai che non ti vengo addosso."
    Kimball: "Io sono Team Alonso Rookie of The Year, levati."
    Voce fuori campo: "Possiamo tornare a seguire la gara? Qui non ci sono potenziali spargimenti di sangue, non c'è abbastanza gusto."

    Al restart si è visto Willpowaahhhhh venire colpito da dietro (non da Bourdeeeeyyyyy), finire in testacoda, andare a sbattere contro il muro ed essere il preludio alla bandiera rossa che, al 19° giro, avrebbe seguito la safety car che si apprestava a entrare in pista. Upgrade: da Interlagos anno generico si è passati a Sepang 2009.
    Intanto nel retrobox del team Ganassi si apprestavano a preparare un nuovo casco per il Detersivo... perché il detersivo, apparentemente, si era lamentato via radio che con il casco che aveva in quel momento non ci vedeva nulla.
    Voce fuori campo: "Scott, Baby, stay cool."
    Peccato che nessuno abbia pronunciato parole, nell'alternate universe che tutti vedono. La mia immaginazione le ha sentite.
    Tra parentesi, Scott Detersivo è nato il 22 Luglio 1980. Ha guidato per anni una vettura rossa, il che lo collega alla Ferrari e al numero ventisette. Il giorno del suo ventisettesimo compleanno era il 22 Luglio 2007, il giorno di "vinci e dici cose così" e "impara a imparare". All'epoca Massa guidava la Ferrari, mentre Alonso l'ha guidata dopo. Il Detersivo ha vinto quattro titoli, ovvero lo stesso numero di titoli vinti da Vettel in Formula 1. Coincidenze? Noi che non sappiamo come passarci il tempo durante una bandiera rossa crediamo di no!
    Marc Non Sono Tarso Marques: "Io intanto ne approfitto per vincere al COTA!!!11!!!11!!"
    Voce fuori campo: "Complottohhhh!!!11!!!1!"
    Marc Non Sono Tarso Marques: "La mia vittoria non è stata frutto di un complotto."
    Voce fuori campo: "Il fatto che tu non sia Tarso Marques, però, lo è."
    Marques è stato il primo compagno di squadra di Alonso in Formula 1. Anche questa è una prova a sostegno della teoria del complotto di cui sopra, teoria del complotto che continua a rivelare strani aspetti del motorsport, tipo che Tarso Marques non sia Alex Yoong in incognito.
    Tornando a Scott Detersivo, non ricordo chi (un personaggio del motorsport, comunque, se non sbaglio) ha commentato qualcosa sul fatto che gli uomini di ghiaccio dovrebbero sciogliersi sotto la pioggia, ma lui no perché tunz tunz tunz!!!1!!!11! è figo!...
    ...
    ...
    ...
    ...per cortesia, qualcuno spieghi a tutti gli sprovveduti che non lo sanno che per potere portare con dignità il titolo di "Iceman" durante i rain delay bisogna mangiare gelati.
    Real Iceman: "Immaginando che al posto dei gelati ci sia il DRS di Sebby!"
    L'Autrice(C): "Eh, no, Iceman, questo è troppo."
    Real Iceman: "Hai ragione. Era un Cremino, quindi era...
    ...
    ...
    ...
    ..."
    L'Autrice(C): "Sebby, tappagli subito la bocca."
    Real Iceman: "Con il DRS?"

    Prima che il commento degeneri, passiamo a quello che è successo durante il rain delay e dopo. Innanzi tutto sono stati appioppati due giri di penalità a Zachary Claman Hanno Disboscato La Foresta Amazzonica Per Stampare Il Mio Nome Sull'Elenco Telefonico Anche Se Bia Figueiredo e Ferdinand Habsburg Mi Hanno Accusato Di Essere Un Rookie Megalomane, perché aveva fatto un pitstop irregolare.
    Poi le vetture sono state rimandate in pista.
    Ho visto il sosia di Vin Diesel fermo.
    Poi è ripartito.
    Sono stati effettuati quattro giri dietro la safety car, poi da Sepang 2009 siamo passati a Interlagos 2016, dato che la gara è stata redflaggata un'altra volta.
    Ad un certo punto ho sentito della gente che urlava, nel vicinato, come se stessero celebrando qualche evento sportivo. Mi sono chiesta se fossero entusiasti per la gara di Indycar. Poi mi sono resa conto che la gara di Indycar era redflaggata, quindi non poteva essere per quello, anche perché con tutta probabilità non sapevano nemmeno dell'esistenza di quella gara di Indycar. Avrei scoperto, soltanto in seguito, che erano dei miei vicini di casa di origine napoletana che stavano festeggiando la vittoria del Napoli contro la Juventus. In quel momento non sapevo nemmeno che si stava svolgendo quella partita, quindi forse per alcune persone è normale non sapere dell'esistenza di una gara di Indycar...
    ...
    ...
    ...che poi, "esistenza" è una parola grossa, dato che tutto sembrava andare molto per le lunghe. Infatti la gara è diventata una Monday Race, un po' come il Gran Premio del Qatar 2009 di MotoGP. Purtroppo, poi, la gara non è stata vinta da Casey Stoner.
    La Monday Race, ovvero la seconda parte della gara, è durata settanta(?) minuti, iniziando alle 11.00 Eastern Time, ovvero le 17.00 ora italiana.
    Dato che mancavano ancora ore al momento in cui sarei tornata a casa dal lavoro, la gara l'ho poi vista alla sera ed è stata meno movimentata delle premesse, anche se poi è stata movimentata in seguito. Dato che nessuno dei piloti coinvolti in questo seguito era Kyle Busch, nessuno è andato a farsi picchiare dai meccanici dei suoi avversari.

    Gli eventi salienti della Monday Race:
    > Nuovo Giardino è rimasto stabilmente in testa prendendo il largo su Bourdeeeeyyyyy, RHR, Alex NSVR e Hinchy, lungamente in top-5, per circa mezz'ora le posizioni non sono cambiate, ma Hinchy sarebbe risalito in quarta posizione oltre mezz'ora dopo in seguito al pitstop;
    > nella prima metà della Monday Race, inoltre, due vetture sono venute a contatto, una di queste era quella di Zachary Sono Responsabile Del Disboscamento Della Foresta Amazzonica e l'altra era quella di Marco Sonniferetti, da me erroneamente identificato come Spencer Maialotto;
    > Spencer Maialotto non guidava una vettura rosa, quindi non era un porcellino d'India;
    > la battuta sul porcellino d'India è molto trash, ma sono fiera di avere avuto questa ispirazione l'anno scorso, quindi continuerò a ripeterla occasionalmente;
    > Spencer Maialotto e Jordan King hanno occasionalmente passato più tempo a girare per i prati che per l'asfalto;
    > anche Alex NSVR si è messo a girare per prati, ad un certo punto;
    > Nuovo Giardino ha continuato ad avere un ampio margine nei confronti di Bourdeeeeyyyyy e le posizioni sono rimaste invariate fintanto che non è accaduto un plot-twist, ovvero è venuto a piovere quando mancava un quarto d'ora alla fine;
    > tutti ai box, ma non Bourdeeeeeyyyyy, che ha tentato di andare il più a lungo possibile sulle slick, facendomi sognare a occhi aperti una nuova Hockenheim 2000;
    > purtroppo Hockenheim 2000 non si è ripetuta, con Bourdeeeeeyyyyy costretto a rientrare ai box per le gomme da bagnato a sette minuti dalla fine e poi fuori dai box in lotta per la quarta posizione con Wicky, il quale gliel'ha messo in quel posto;
    > sul podio sono saliti Nuovo Giardino, RHR e Hinchy, l'uomo immagine del weekend...
    ...
    ...
    ...
    ...già, perché a quanto pare dall'altra parte dell'oceano sono tutti moooooolto puritani sull'argomento "ma se a un pilota scoppia la vescica, la trattiene per due o tre ore?"
    Ricordo di avere letto almeno dodici anni fa un'intervista a Nick Heidfeld, al quale era stato chiesto cosa facessero i piloti in queste occasioni. Heidi spiegò che naturalmente i piloti non potevano fermarsi per andare in bagno, ma tanto viste le alte temperature presenti nell'abitacolo delle monoposto le tute bagnate di urina si asciugavano molto in fretta.
    Nel corso di questi anni ho sempre ritenuto ancora meno igienica di quanto potrebbe sembrare l'abitudine di Massa di usare le stesse mutande per tutto il weekend di gara, così come mi sono chiesta cosa intendesse dire esattamente Di Grassi, quella volta della multa perché indossava biancheria non ignifuga, quando spiegò che non gli erano rimaste altre mutande ignifughe pulite da indossare per il resto dell'evento.
    A Monaco 2017 Jensinho fece anche una battuta sulla sua intenzione di pisciare sul sedile della monoposto di Alonso, venendo votato come team-radio dell'anno...
    ...
    ...
    ...e invece in questo caso è martedì sera e si discute ancora del fatto che Hinchcliffe abbia ammesso candidamente di avere avuto una certa urgenza fisiologica nella prima parte di gara e, ovviamente, di avere urinato lì dov'era.

    Si parla di più del fatto che Hinchy non porti il pannolino durante le gare, più che dei VERI hot-topic del Gran Premio d'Alabama! Infatti quando il gran premio è terminato, Pagenaud si è messo alla ricerca di Chaves, che non so di cosa fosse colpevole, ma sicuramente agli occhi di Saimon era colpevole di qualcosa.
    Saimon è francese, quindi non si è ancora americanizzato al cento per cento nelle abitudini, mentre Chaves viene visto dai suoi colleghi come un ragazzino al quale fare la predica. È esattamente quello che Saimon ha fatto, non senza che Chaves replicasse, e un giornalista(?) di Indycar ha pubblicato un video del fatto su Twitter. Il mio dashboard ha mostrato che Sage Karam aveva messo un like a quel tweet.
    OH.
    MY.
    OWL.
    Mancava solo un like di Carpenter e poi sarebbe stato tutto così perfetto.
    Intanto, su Instagram, il profilo ufficiale del campionato ha pubblicato un post sul contatto tra Claman Eccetera Eccetera e Sonniferetti, con Sonniferetti che ha risposto al post dando dell'idiota a Claman. Quest'ultimo ha replicato qualcosa che suonava come "perché non me lo dici di persona invece di scriverlo in un post???222???22" e su Twitter c'è gente che si auspica una rissa tra i due a Indianapolis!
    A me, nel frattempo, è venuto da pensare ai tempi in cui era Sonniferetti il ragazzino combinaguai che litigava con Eddie Cheever e tutto finiva in uno spoiler sul Gran Premio di Russia 2015.
    Sonniferetti: "Quest'ultima frase non ha senso."
    L'Autrice(C): "Non intendo narrare questo aneddoto per l'ennesima volta, ormai lo sapranno già tutti."

    RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 3. James Hinchcliffe (Schmidt), 4. Robert Wickens (Schmidt), 5. Sebastien Bourdais (Coyne), 6. Scott Dixon (Ganassi), 7. Graham Rahal (Rahal), 8. Takuma Sato (Rahal), 9. Simon Pagenaud (Penske), 10. Marco Andretti (Andretti/Herta), 11. Alexander Rossi (Andretti), 12. Matheus Leist (Foyt), 13. Zach Veach (Andretti), 14. Jordan King (Carpenter), 15. Spencer Pigot (Carpenter), 16. René Binder (Juncos), 17. Gabby Chaves (Harding), 18. Tony Kanaan (Foyt), 19. Zachary Claman De Melo (Coyne), 20. Ed Jones (Ganassi), 21. Will Power (Penske), 22. Max Chilton (Carlin), 23. Charli Kimball (Carlin).

    EDIT. Spencer Maialotto era davvero Spencer Maialotto. A quanto pare Sonniferetti ha deciso di mettersi a insultare Claman Eccetera Eccetera dopo che questo era rimasto coinvolto in un contatto con il Maialotto.

    Edited by Milly Sunshine - 25/4/2018, 12:33
     
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    Commento al Gran Premio di Indianapolis Road Course
    Indyvision Racing Contest /// 12 Maggio 2018

    Ci sono piloti che sono in testa alla gara nel momento in cui scende la bandiera a scacchi. Ce ne sono altri che sono in testa alla gara in momenti random, sembra che sia la volta giusta, ma si guardano bene dall’essere in testa nel momento in cui la gara finisce. I piloti della prima categoria sono quelli che vincono le gare, quelli della seconda categoria si chiamano Robert Wickens.
    Poi, per il resto, Wickens viene portato su un piedistallo ormai da tutti. Perfino Willpowahhhh è convinto che vincerà un titolo. C’è chi si spinge a pensare che il titolo potrebbe vincerlo addirittura quest’anno. C’è chi pensa che siano passati anni dall’ultima volta in cui si è visto un rookie tanto promettente. È proprio questo il problema, che Alexander Rossi non era visto come un rookie altrettanto promettente, quando era un rookie, ma da un giorno all’altro si è ritrovato ad essere un vincitore della Indy 500 ed è entrato negli annali del motorsport. Per Wickens il percorso è ancora tutto in salita. Certo, a fine mese potrebbe capitargli di vincere la Indy 500, però nulla lascia pensare che sia il favorito...
    ...
    ...
    ...il che, a pensarci bene, è anche un vantaggio. Di solito a lottare per la vittoria della Indy 500 sono dei rookie o dei piloti “a caso” invece che i favoriti, quindi qualche possibilità ce l’ha anche lui, anche se non mi sembra il caso di fare pronostici.
    Ci attendono giorni pittoreschi, nel prossimo futuro. Ci attendono giorni pittoreschi, perché la Indy 500 è sempre più vicina e perché per la prima volta dopo anni ci saranno trentacinque vetture anziché trentatré quindi due illustri individui se ne andranno a casa in anticipo.
    Ho guardato la gara in streaming, sabato sera. Ho fatto il liveblogging su Twitter, con la bacheca piena di gente che parlava dell’Eurofestival. Ora, non sono una grande appassionata dell’Eurofestival e fino a pochi anni fa non ero nemmeno al corrente della sua esistenza, però sono stata un po’ delusa dal sentire parlare solo di cantanti al 99% a me sconosciuti e a non leggere nulla che avesse a che fare con la Indycar.
    Non è facile fare sia un liveblogging sia scrivere un commento a un gran premio, quando non si sta bene. Quindi sabato sera ho fatto il liveblogging e ho deciso che la parte del commento dedicata alla gara si baserà su quello. Ci saranno citazioni colte, ovviamente, come quella sul nostro caro Wehrlein (so benissimo che Wehrlein non c’entra nulla con questo commento, però quando leggo certe cose mi è difficile trattenermi).

    I FATTI DELLA GARA (dal liveblogging):
    > Yaaaaayyyyyyy! <3 Ho trovato un link per vedere la gara in streaming! Esiste qualche possibilità che questa serata possa assumere un senso. #IndyGP
    > GRIGLIA PARTENZA: Power, Wickens, Bourdais, Hinchcliffe, King, Newgarden, Pagenaud, Rossi, Pigot, Castroneves, Sato, Kanaan, Hunter-Reay, Andretti, Jones, Chilton, Rahal, Dixon, DeMelo, Veach, Leist, Chaves, Kimball, Kaiser. #IndyGP #H3lioIsBack!
    > Il momento di gloria è finito subito dopo il via, dato che ha crashato già allo start. Pigot in giro per prati, ma dovrebbe essere ripartito. I telecronisti che chiamano i piloti per numero e non per nome non sono d'aiuto. #IndyGP [Jordan King - NdA(C), avevo dimenticato il soggetto]
    > Power, Bourdais, Wickens, Newgarden e Hinchcliffe la top-5 dietro la safety car. Intanto è già arrivato il primo spot pubblicitario di un hamburger. Attendo con terrore eventuali pubblicità di pizze, ma per ora ci samo salvati con uno spot della Indy 500. #IndyGP
    > Ci sono i Brazilian Bros uno dietro all'altro, tanto ammmmore! <3 Alla fine del gran premio si sposeranno e adotteranno Leist come figlio. #FungirlDeiCastronaan #StoGiàTrollando #MaAncheLoroSonoDeiTrolloni #IndyGP
    > 5/85 Restart e Willpowahhhhh sembra una Mercedes 2k14, nessuno lo vede più. Intanto Wickens ha asfaltato Bourdeeeeeyyyyyy e per quanto io sia affezionata a Wickens non sono affatto soddisfatta di questo sorpasso. #IndyGP
    > Tornare dal bagno e scoprire che H3lio ha perso posizioni. #LifeSucks. Vedo che Alex Non Sono Valentino Rossi ha superato Hinch, tra una cosa e l'altra e che Chilton è a una sola posizione di distanza dalla top-ten! #IndyGP
    > La gara è iniziata da dieci minuti e c'è già la pubblicità per la seconda volta. Senza quadratino, in questo caso. Lungo spot di una casa di cura per gente con i big money e di programmi televisivi, poi finalmente torna la gara! Replay del piccolo airborne di Pigot al via. #IndyGP
    > Chilli ha superato H3lio per il decimo posto, a quanto pare, e ciò mi lascia perplessa. Intanto Wicky mi pare più vicno a Willpowahhhh, tra un po' gli arriva in zona drs (licenza poetica, ovviamente). #IndyGP
    > Per la cronaca, 13 giri dopo segnalo che il contatto tra King e qualcun altro è stato un contatto tra King e Pagenaud. Attualmente "Saimon" (tipica pronuncia francese) è nelle retrovie. #IndyGP
    > Spencer Maialotto al via si è toccato con il Grande Samurai e a quanto pare è stato penalizzato per "avoidable contact". Il Grande Samurai perde colpi, un tempo era lui che provocava i contatti evitabili! #GoTakuGo #IndyGP
    > Riflessioni durante il terzo stacco pubblicitario con paesaggi di campagna e mucche: il profilo ufficiale della Indycar ha utilizzato l'espressione "buttoned up", che mi fa pensare a Wehrlein in bilico di lato contro le barriere di Montecarlo. #IndyGP
    > 21/85 Wickens è a meno di mezzo secondo da Willpowahhhh, mentre un po' più dietro c'è gente che inizia a rientrare ai box. Fermi tutti, rientrano anche loro due, entrambi! Ancora vicinissimi, ma Wicky è sempre dietro. #IndyGP
    > Wickens davanti a Powahhhhh, Kaiser che fa il figo in testa ritardando il pitstop e pubblicità di una merendina che sembra di plastica durante il quarto stacco pubblicitario, quando siamo ad appena 25 giri di gara. #IndyGP
    > Wickens è in testa adesso che Kaiser si è levato dalle scatole. Ha già dato 3+ secondi a Power, seguono Bourdeeeeyyyyy, Nuovo Giardino e Rossi in top5. Duello tra i Brazilian Bros per la 10^ posizione, l'ha spntata Helio, Kanaan superato anche da Jones. #IndyGP
    > Quinto stacco pubblicitario / il vantaggio di Wicky è aumentato a oltre 4.5 secondi / Sesto stacco pubblicitario / nuovi pitstop con Wickens e Power rientrati esattamente a metà gara, in due giri consecutivi / settimo stacco pubblicitario in onda adesso #IndyGP
    > Rahal non si è ancora fermato ai box e si trova attualmente in testa... anzi, no, sta rientrando ora, è tornato in testa Wickens, con Willpowahhhhh che sta recuperando il gap e adesso è distante solo un secondo. La drs zone in licenza poetica si avvicina. #IndyGP
    > Ora siamo passati a mezzo secondo, praticamente Willpowahhhhh è talmente vicino che potrebbe prendere Wicky a calci nel fondoschiena! #IndyGP
    > Guess what? Willpowahhhh ha superato Wickens durante uno stacco pubblicitario. #JustIndycarThings #IndyGP
    > 55/85 Update sulla top-5: Power, Wickens, Bourdais, Newgarden, Dixon. Seguono Rossi, Hinchcliffe, Castroneves, Pagenaud e Rahal. Gap tra i primi due circa quattro secondi.
    > 56/85 Newgarden in testacoda, impantanato, safety car in pista! Questo sì che è stato un plot-twist. Ha fatto uno svarione mentre tentava l'attacco su Bourdeeeeyyyyy. #IndyGP
    > Safety car / nono stacco pubblicitario / race recap / mia pausa per andare a vedere l'esibizione dell'Italia all'eurofestival / sono tornata per scoprire che c'è ancora la SC e che c'è rischio pioggia(?) per fine gara. Quindi finirà domani? O lunedì? #IndyGP
    > Meno di un secondo tra Willpowahhhhh e Wicky. Dixon è risalito al terzo posto e Bourdeeeeyyyyyy e Alex Non Sono Valentino Rossi completano la top-5. /// Neanche il tempo di scriverlo e Dixon ha superato Wickens portandosi in seconda posizione. Adesso insegue Power. #IndyGP
    > Adesso Rossi è quarto all'inseguimento di Wickens e sto iniziando a temere per Wickens, visti i precedenti. Intanto linea alla pubblicità, cos'è l'11esima volta? se ho contato bene, direi di sì... #IndyGP
    > Dodicesimo(?) stacco pubblicitario (notevole lo spot della merendina che si trasforma in Pacman e mangia roba tipo M&M's) / Top-5 invariata, mancano ormai dieci giri al termine / mi chiedo se manderanno ancora la pubblicità / mi chiedo anche come mai Kanaan sia 15°. #IndyGP
    > ...H3lio, Hinch, Rahal, Pagenaud e DeMelo completano la top-10 nel frattempo. Mancano sette giri. Molti giri fa in top-10 c'era anche il Piccolo Chilli ma ora è 17°. Chi mi stupisce relativamente in positivo rispetto a prima, invece, è Andretti, 13°. #IndyGP
    > Con questo risultato Rossi tornerebbe in testa alla classifica con un punto di vantaggio su Newgarden. -5 giri alla fine. #IndyGP
    > Newgarden ha recuperato una posizione, adesso è 12°. Mancano due giri alla fine, nel frattempo. #IndyGP
    > La gara è finita senza ulteriore pubblicità ma con un sorpasso di Sebby su NSVR! *______* La top-ten dovrebbe essere Power, Dixon, Wickens, Bourdais, Rossi, Castroneves, Hinchcliffe, Rahal, Pagenaud, Sato... #IndyGP
    > Hinchcliffe con le scarpe di colori diversi l'una dall'altra mi fa pensare a Wurz! <3 E ora, linea alla pubblicità, nonché fine del mio liveblogging! #IndyGP

    I FATTI ESISTENTI SOLO NELLA MIA MENTE:
    Vin Diesel: “Azz, più ti guardo e più vedo che hai i capelli perfetti. Qual è il tuo segreto? Come fanno a non muoversi mai e a non essere mai fuori posto?”
    H3lio: “Se ci pensi bene, anche i tuoi capelli non sono mai fuori posto, al pari di quelli dell’omino del Mastro Lindo.”
    Vin Diesel: “Mi piace quando fai questi paragoni, sei molto poetico e intorno a te c’è un’aura della quale non posso fare a meno... a proposito, mi sei mancato in questi ultimi mesi. Mi vuoi sposare?”
    H3lio: “Posso pensarci qualche istante?”
    Vin Diesel: “Sì, certo, pensaci tutto il tempo che vuoi.”
    H3lio: “Okay, ci sto pensando...
    ...
    ...
    ...ho riflettuto e sono arrivato a una risposta...
    ...
    ...
    ...e la mia risposta è: AAAAAAAAAAAWWWWWWWWWW! <3 Certo che ti voglio sposare.”
    Vin Diesel: “Però devo confessarti una cosa. Ho un figlio illegittimo.”
    H3lio: “Chi, Matheus?”
    Vin Diesel: “Mi hai scoperto... Volevo chiederti se ti andrebbe di adottarlo e di essere tutti e tre insieme una famiglia felice.”
    H3lio: “Certo! *-* Dopo anni e anni di threesome con il nostro tombino preferito è giusto che ci dedichiamo un po’ anche alla famiglia, che abbiamo trascurato.”
    Vin Diesel: “Sei così aaaawwww che vorrei vincere la Cinquecento Miglia a pari merito insieme a te.”
    H3lio: “Sarebbe bellissimo.”
    Vin Diesel: “Ci capiamo al volo, a quanto pare.”
    H3lio: “Infatti una volta mi sei volato per di sopra, anni fa. È stato in quel momento che ho capito che eravamo fatti per stare insieme.”
    Vin Diesel: “Non quella volta in cui ho cercato di togliermi l’hans e di buttarlo in pista per fare entrare la safety car e sigillare la mia vittoria nel mio campionato di Indylights?”
    H3lio: “Okay, va bene, te lo confesso, ti ammmmmavo tanto già anche all’epoca. *-* Però questo è un commento a un gran premio disputato negli States, non sta bene parlare troppo d’ammmmore, bisogna parlare anche degli incidenti, delle risse post gara, del sangue...”
    Vin Diesel: “Un po’ come nelle fan fiction trash.”
    H3lio: “Giusto, ne dovremmo scrivere una, prima o poi.”
    Vin Diesel: “Quando saremo entrambi due vecchi pensionati...”
    H3lio: “Non dire assurdità, non andremo mai in pensione. La scriveremo nei momenti di stallo, tra una gara e l’altra.”
    Vin Diesel: “E perché tra una gara e l’altra? Potremmo scriverla durante i rain delay.”
    H3lio: “Te l’ho mai detto che sei un genio?”
    Vin Diesel: “Sì, me lo diceva sempre anche Fernando, l’anno scorso.”
    H3lio: “Hai qualche idea per la trama della fan fiction trash?”
    Vin Diesel: “Sì, sarà una self insert. Un gangster rapper che sostiene che noi piloti di Indycar siamo degli scarsi perché in certe circostanze ci siamo fatti verniciare da Ferniiii mi sfida pubblicamente dichiarando che adesso ha vinto un campionato che poteva vincere solo lui. Un certo Fortunettel si indispettirà molto per queste affermazioni e gli urlerà dei f*ck nelle orecchie talmente forte che il gangster rapper deciderà di andare a stanare Paul Tracy e di picchiarlo dopo avere indossato un paio di occhiali da vista per spacciarsi per Bourdeeeeeyyyyy. A casa di Tracy troverà Sutil, che lo prenderà a bottigliate. Il gangster rapper tornerà a casa e andrà a rifugiarsi nella piscina condominiale, dove verrà consolato dal suo grande ammmmore, un principe con i capelli perfetti. Io e te staremo sullo sfondo a darci la lingua in bocca e a mostrare al mondo che siamo più fighi di loro. Juan Tombino, uscendo dal McDonald’s lì di fronte, ci chiederà un autografo e ci rivelerà di essere innamorato di entrambi.”
    H3lio: “Beliximohhhh kontinuahhhh!!111!!11!!111”
    Vin Diesel: “A quel punto ci sarà una scena di sesso decontestualizzato, la crescita di Verstappino si bloccherà, riceveremo tanti like e la fan fiction finirà”...
    ...
    ...
    ...
    ...e magari è il caso che finisca anche questo commento, non prima che sia giunto il momento di parlare un po’ di quello che succede altrove.
    O meglio, veniamo prima al risultato e poi a quello che succede altrove.

    RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Scott Dixon (Ganassi), 3. Robert Wickens (Schmidt), 4. Sebastien Bourdais (Coyne), 5. Alexander Rossi (Andretti), 6. Helio Castroneves (Penske), 7. James Hinchcliffe (Schmidt), 8. Simon Pagenaud (Penske), 9. Graham Rahal (Rahal), 10. Takuma Sato (Rahal), 11. Josef Newgarden (Penske), 12. Zachary Claman De Melo (Coyne), 13. Marco Andretti (Andretti/ Herta), 14. Tony Kanaan (Foyt), 15. Spencer Pigot (Carpenter), 16. Max Chilton (Carlin), 17. Gabby Chaves (Harding), 18. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 19. Kyle Kaiser (Juncos), 20. Charlie Kimball (Carlin), 21. Matheus Leist (Foyt), 22. Ed Jones (Ganassi), 23. Zach Veach (Andretti), 24. Jordan King (Carpenter).

    NASCAR UPDATE: devo ammettere che in quest'ultimo periodo ho seguito la NASCAR con minore attenzione rispetto ai mesi precedenti, anche perché nei mesi precedenti è stato più facile.
    Ho mantenuto tuttavia fede al mio impegno di informarmi sui risultati, leggere notizie e riservare uno spazio alla Sprint Cup all'interno dei miei commenti alla Indycar, quindi è giunto il momento di dedicarci a questo argomento.
    > GEICO 500: a Talladega, il 29 Aprile, ha vinto Joey Logano, davanti a Kurt Busch, Elliott, Harvick e Stenhouse a completare la top-5... se Ricky fosse fidanzato con Allmendinger, sarebbe indubbiamente toccato ad AJ stirare;
    > AAA 400 Drive For Autism, il 6 Maggio, a Dover, Kevin Harvick ha vinto una gara in cui si era imposto sia in stage 1 sia in stage 2 davanti a Keselowski, il sosia di Kvyat, che purtroppo non è arrivato nemmeno a podio al termine della gara, in quanto in top-3 sono arrivati Bowyer e Suarez, la presenza di quest'ultimo mi ha lasciata alquanto soddisfatta;
    > Kansas 400: il 12 Maggio, poche ore dopo la gara di Indianapolis, si è svolta anche la gara della Sprint Cup, con la seconda vittoria consecutiva di Harvick, con Truex e Logano a completare la top-3, in tutte queste gare non risultano risse tra piloti o meccanici.
     
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    La SoVrApPoSiZiOn3 MoNaCo/iNdY formato Indianapolis /// 27 Maggio 2018

    Quando il Gran Premio di Montecarlo finisce, non rimane altro da fare che guardare oltre, perché c'è qualcos'altro che ci aspetta. Si tratta della 500 Miglia di Indianapolis, la gara automobilistica più importante al mondo e forse una delle gare automobilistiche che danno più ansia quando le guardi.
    Nelle edizioni più caotiche, tutto può cambiare da un momento all'altro, ma ogni volta hai l'illusione che le cose non cambieranno. Ti prepari a trattenere a stento gli one-one-one oppure ti metti il cuore in pace, a seconda di quello che sta succedendo, ma non pensi che da un momento all'altro potrebbe succesere qualsiasi cosa. Poi succede. E succede di nuovo. Continua a succedere. Funziona così per 200 giri: soltanto quando arriva il momento della bandiera a scacchi sai come andrà a finire, nel senso più letterale del termine. Quando sei a metà gara, sai che potrebbe vincere tanto il pilota che è in testa in quel momento quanto chi si trova doppiato. Dipende da tante cose che, non potendo prevedere il futuro, non puoi prevedere. C'è chi farà un sorpasso impossibile, c'è chi finirà la benzina nel momento meno opportuno e chi finirà a muro. Oppure c'è chi farà un sorpasso impossibile, finirà la benzina nel momento meno opportno e poi finirà a muro.
    L'anno scorso abbiamo assistito alla vittoria di Takuma Sato, che è diventato il giapponese più altolocato della storia del motorsport, in cu*o a quelli che sostenevano che in Indycar si era sempre rivelato un flop. Se ne era stato tranquillo tra la top-5 e la top-10 per tutto il tempo, pronto a sfoderare la zampata finale, per poi presentarsi in victory lane con una bandiera giapponese al seguito, cosa che non è andata giù ai fanboy americani: il Memorial Weekend è una ricorrenza in cui si commemorano i militari morti in guerra e il Giappone e gli Stati Uniti erano avversari durante la seconda guerra mondiale!!!11!!1!! <--- punteggiatura scelta in base al livello intellettivo della gente che faceva queste affermazioni scandalizzandosi per la bandiera che un pilota si è portato sul podio.
    Ogni anno, tuttavia, viene scritta una storia diversa, quindi è opportuno passare oltre e parlare un po' del 2018, iniziando dalla entry list, nella quale siamo stati purtroppo sprovvisti della presenza illuminante di Buddy Lazier (pilota cinquantenne che vinse l'edizione del 1996 e che ha gareggiato a Indy, seppure non in tutte le edizioni, fino al 2017), di cui ci eravamo quasi illusi all'inizio della stagione, ma ne è venuto fuori che di vetture ce n'erano anche troppe, con diversi team che hanno schierato più vetture rispetto alla media, con un picco massimo di sei vetture del team Andretti, se consideriamo anche quella in partnership Andretti/Herta.
    Nello specifico, l'entry list era la seguente:

    PENSKE: Josef Newgarden, Simon Pagenaud, Will Power, Helio Castroneves ---> tre piloti titolari, più l'ultimo ex pilota titolare che è stato appiedato dal suo volante full season;
    ANDRETTI: Ryan Hunter-Reay, Alexander Rossi, Zach Veach, Stefan Wilson, Carlos Muñoz, Marco Andretti ---> i tre titolari, due guest star e una palla al piede;
    GANASSI: Scott Dixon, Ed Jones ---> solo i due titolari, nessuna vettura aggiuntiva;
    FOYT: Tony Kanan, Matheus Leist, James Davison ---> il vecchio titolare, il giovane titolare e una guest star;
    SCHMIDT: James Hinchcliffe, Robert Wickens, Jay Howard, Jack Harvey ---> un pilota di ormai vecchia data, il rookie iper-promettente e due versioni formato Indy di Who's that Guy;
    CARPENTER: Ed Carpenter, Spencer Pigot, Danica Patrick ---> il pilota vecchio ma non troppo, il pilota giovane ma non troppo e la donna più chiacchierata del paddock;
    RAHAL: Graham Rahal, Takuma Sato, Oriol Servià ---> i due titolari e uno talmente importante nel contesto della Indycar che non si è parlato d'altro che delle sue presunte opinioni politiche a proposito dell'indipendenza catalana;
    COYNE: Sebastien Bourdais, Conor Daly, Zachary Claman De Melo, Pippa Mann ---> il pilota che porta gli occhiali sotto al casco, uno che il casco se lo mette raramente perché per tutto il resto dell'anno non ha un volante, quello con il cognome interminabile che non doveva nemmeno essere lì (il titolare era Pietro Fittipaldi, ma si è fratturato le gambe nell'endurance a Spa) e la guest star eletta a precious cinnamon roll del paddock;
    CARLIN: Charlie Kimball, Max Chilton ---> i due ex Ganassi Boyssss;
    DREYER & REINHBOLD: Sage Karam, J.R. Hildebrand ---> il Verstappino formato Indycar e il secondo classificato del 2011 (meglio non spiegare in che modo sia arrivato secondo);
    JUNCOS: Kyle Kaiser ---> uno che gareggia per un team pittoresco;
    HARDING: Gabby Chaves ---> uno che gareggia per un altro team pittoresco...
    ...
    ...
    ...
    ...sì, anche in Indycar ci sono dei team pittoreschi, con il dettaglio ancora più pittoresco che talvolta compaiono a caso, disputando solo una certa parte della stagione.

    BUMP DAY: Il Month of May giunge al culmine ben prima che arrivi il grande giorno e, nello specifico, il weekend prima della gara si svolgono le qualifiche. Il sistema, in apparenza complesso, è abbastanza semplice. Il risultato è la velocità media di alcuni giri lanciati e, in base alla velocità, viene stilata la classifica. Al sabato ciascun pilota ha più di un tentativo e, all'occorrenza, può abortire il proprio tentativo e riprovarci.
    Quella del sabato non è la classifica definitiva. I piloti vengono ripartiti in due gruppi: quelli della top-9 la domenica andranno a lottare per la pole position, sulla base di una sessione in cui ciascuno dei nove ha a disposizione un tentativo con quattro giri, e quella sessione assegnerà le prime nove posizioni sulla griglia, mentre i piloti che al sabato hanno ottenuto i tempi dal decimo al trentatreesimo prenderanno parte a una sessione per assegnare le posizioni dalla decima alla trentatreesima in griglia. Il problema è che a volte ci sono più di trentatré vetture, che vanno per qualificarsi. Non accadeva dal 2011, ma è accaduto quest'anno: di vetture ce n'erano trentacinque, il che significava che sarebbe tornato il "bump day", il che tradotto vuole dire che, sabato 19 maggio, i primi nove si qualificavano per andare a lottare per la pole, i piloti dal decimo al trentatreesimo si qualificavano per andare a occupare le caselle dalla decima in poi, mentre gli ultimi due se ne tornavano a casa.
    Non mi era mai capitato di assistere a un "bump day" (e in realtà ho visto solo gli ultimi venti minuti a tratti perché lo streaming non funzionava molto bene) e non mi ero mai resa conto di quanto fosse un'esperienza terribile, da vedere: ci sono quelli che contano, ci sono quelli che entrano in griglia senza problemi e ci sono i backmarker che si aggrappano all'ultimo disperato tentativo di stare tra i primi trentatré.
    Mentre i top-driver sognano la victory lane, ci sono dei poveri sfigati che corrono il rischio di non arrivare nemmeno sulla griglia. La loro qualificazione o no non dipende solo da loro e dalla loro vettura: non è come il 107%, in cui sei dentro o sei fuori ma solo in base al tempo che fai e non conta quello che fanno gli altri. Nel bump day c'è una graduatoria, i primi trentatré passano oltre e chi sta oltre non entra in griglia. Chi sta in fondo alla classifica corre il rischio di finire fuori, se non si migliora e invece si migliora qualcun altro...
    ...
    ...
    ...e a peggiorare la situazione, ci sono rischi anche per chi si qualifica, a condizione che non si tratti di top-driver. Giusto a titolo di esempio, se Jay Howard (pilota "occasionale") si fosse qualificato e James Hinchcliffe (pilota titolare, altolocato in classifica) no, il team Schmidt avrebbe potuto decidere tranquillamente di cacciare via Howard a calci e di mettere Hinchcliffe sulla sua macchina, domenica 20. Non solo: se anche non l'avesse fatto, avrebbe potuto decidere in un momento qualsiasi, prima di domenica 27, di cacciare via a calci Howard anche dopo che si era qualificato per una posizione tra la decima e la trentatreesima e rimpiazzarlo con Hinchcliffe, a condizione di far partire Hinchcliffe dall'ultima posizione invece che da quella in cui Howard si era qualificato...
    ...
    ...
    ...ma Howard non correva questo genere di rischi, dopotutto quante possibilità c'erano che Hinchcliffe non si qualificasse? Pochissime, direi.
    Eppure, mentre nelle retrovie James Davison, Conor Daly e Pippa Mann si prendevano a spintoni per accedere all'ultima casella della griglia di partenza, si consumava il dramma: Hinchcliffe, che fino a quel momento aveva lottato con problemi alla vettura, rischiava seriamente di rimanere fuori.
    Mancavano pochi minuti, poteva andare in pista... ma durante il bump day, non è così semplice. Si va in pista uno per volta e, arrivati a un certo punto, il cronometro dice che è finita.
    Sono andati in pista Alex Non Sono Valentino Rossi e Grammo Reale, l'uno per tentare di entrare nel Fast Nine, l'altro per tentare di migliorarsi, dato che era nelle retrovie. A quel punto soltanto un pilota avrebbe avuto il tempo di fare l'ultimo tentativo. Pippa Mann, la più senza speranze dei backmarker senza speranze, è scesa in pista per un ultimo tentativo. Nemmeno per un attimo i suoi tempi hanno lasciato pensare che potesse arrivare sulla griglia di partenza. Intanto il cronometro continuava a scorrere e per Hinchcliffe, autore della pole position nel 2016, non rimaneva altro da fare che scendere dalla vettura.
    Sui social erano tutte lamentele e recriminazioni: fanboy di Hinchcliffe, fanboy della Mann, gente che si disperava, gente che si chiedeva perché Rossi, Rahal e la stessa Mann fossero scesi in pista, quando ormai non cambiava nulla. Poi c'era Bruno Junqueira, che dichiarava che sperava che, se Hinchcliffe non si era qualificato, non gli venisse affidato il volante di nessun altro. Junqueira era nello stesso team di Hunter-Reay, nel 2011, quando Hunter-Reay non superò il bump day. Junqueira si qualificò, ma gli toccò di essere mandato via a calci nel cu*o ed essere rimpiazzato da RHR.
    Nel weekend del 19/20 Maggio, nel pensare alla situazione Howard/Hinchcliffe, ho seriamente pensato, per la prima volta, che alla fine il trattamento non paritario di prime e seconde guide è una cosa da niente. Che cosa significa essere malvisti quando si batte il compagno di squadra e doversi sacrificare per i risultati di quest'ultimo, dopotutto? Mentre ci commuoviamo per le sorti di quelli a cui è consentito lottare solo per il podio e non per la vittoria, o a cui è consentito puntare ai punti quando i loro compagni di squdra possono salire sul podio, ci sono piloti che, in un'apparizione one-off, si conquistano il diritto di accedere alla griglia di partenza della gara automobilistica più prestigiosa al mondo e potrebbero ritrovarsi a farsi da parte per essere rimpiazzati da compagni di squadra non qualificati.
    Ad ogni modo Howard è andato avanti, Domenica 20 Maggio si è qualificato e, per l'esattezza, si è classificato in 28esima posizione, solo cinque posizioni più avanti di quella che avrebbe occupato Hinchcliffe se l'avesse rimpiazzato nei giorni a venire. Però ho iniziato a vedere la luce, perché sembrava che potesse davvero conservare il posto per la gara.

    QUALIFICHE: la qualifica delle ultime ventiquattro posizioni non l'ho vista, ma il migliore di loro era Kanaan e il più arretrato di tutti era Daly, con un paio di "outsider" delle retrovie come Grammo Reale e Alex Non Sono Valentino Rossi.
    Poi è venuto il momento dei primi nove e quella parte di qualifica l'ho seguita. Ciascuno faceva quattro giri e la media della velocità dei quattro giri andava a costituire l'ordine di partenza. Sulla chat di Youtube c'erano dei simpaticoni che commentavano le porformance di Danica Patrick con osservazioni del calibro di "women belong to the kitchen", perché sono troppo lente per guidare monoposto di Indycar. Infatti, essendo troppo lenta per guidare una indycar, la Patrick è andata ad affiancare, in terza fila, Scott Dixon, uno che ha vinto quattro titoli, e H3lio Castroneves, uno che sostiene testualmente di non avere mai vinto un titolo perché tutte le volte in cui poteva riuscirci è stato battuto da Dixon. Però H3lio ha vinto la Indy 500 tre volte, il che fa più notizia che avere vinto quattro titoli.
    In seconda fila c'era Nuovo Giardino davanti a Bourdeeeeeyyyyyy e a Spencer Maialotto, il che implica che c'erano rimaste soltanto due Penske, quelle di Saimon e quella di Willpowaaaahhhhh, in prima fila. Nessuno dei due ha portato a casa la pole position. Quella è andata a Ed Carpentahhhhhh, che è la terza volta che otteneva la pole alla Indy 500. Peccato che la pole alla Indy 500 voglia dire tutto e niente, ma generalmente niente, ma nevermind. Carpentahhhh è Carpentahhhh e sarebbe un po' come vedere Petra Ecclestone in pole position in un gran premio di Formula 1, dato che è il figlio del Bernie della Indycar.

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Carpenter - Pagenaud - Power
    2^ fila: Newgarden - Bourdais - Pigot
    3^ fila: Patrick - Castroneves - Dixon
    4^ fila: Kanaan - Leist - Andretti
    5^ fila: De Melo - Hunter-Reay - Kimball
    6^ fila: Sato - Kaiser - Wickens
    7^ fila: Davison - Chilton - Muñoz
    8^ fila: Chaves - Wilson - Karam
    9^ fila: Veach - Servia - Hildebrand
    10^ fila: Howard - Jones - Rahal
    11^ fila: Harvey - Rossi - Daly

    LADIES AND GENTLEMEN, START YOUR ENGINES: lo "scattano le vetture" Made in USA è stato dato dal Bernie della Indycar in persona, mentre dopo vari giri di formazione la bandiera verde è stata sventolata nientemeno che dall'attore che interpretava James Hunt in "Rush".
    La gara è partita in modo calmo. Ed Carpentahhhh è rimasto in testa e nulla è cambiato nella top-5. Dietro di loro, invece, Kanaan ha recuperato qualche posizione, mentre io mi sentivo mooooolto sollevata per la presenza di Howard in pista.
    Tutto è stato estremamente tranquillo più a lungo di quanto pensassi: davanti la top-5 è rimasta invariata per un bel po', il che ha dato modo alla gente che commentava la gara in chat di scatenarsi scrivendo tutte le peggiori porcherie che aveva per la testa, compreso augurarsi che ci fossero incidenti mortali. Sarò sincera, trovo che gran parte di quello che veniva scritto in chat fosse più di cattivo gusto del solito.
    Dopo il primo pitstop, la top5 era Carpentahhhh, Kanaan, Nuovo Giardino, Saimon e Helio e si sono susseguiti alcuni giri di calma piatta.

    BANZAAAAAAIIIIII: al 49° giro è arrivato il momento del primo crash. Guess what? Il Grande Samurai Taku è stato uno dei piloti coinvolti. Noooooooohhhhhhhh!!!!! ç___ç L'altro pilota era James Davison... e non Anthony Davidson come diceva la gente della chat. Lo streaming precedente non era di qualità particolarmente elevata, quindi ero su un altro streaming e su un'altra chat. C'era la telecronaca spagnola e sia in telecronaca sia in chat la gente parlava di Servià. Poi, ogni tanto, avevo l'impressione di avere allucinazioni sonore, perché i telecronisti stavano pronunciando un po' troppo spesso il nome "Fernando".
    Zachary Claman Hanno Disboscato La Foresta Amazzonica Per Le Venti Pagine Dell'Elenco Telefonico Che Servono Per Il Mio Nome si è ritrovato in testa non essendosi fermato ai box, pronto a farsi superare like a boss dai piloti che sopraggiungevano alle sue spalle. Risultato: al restart Carpentahhhhh si è riportato in testa alla gara.
    Un giro più tardi Ed Jones ha crashato ed è entrata di nuovo la safety car. I telecronisti spagnoli hanno parlato del suo terzo posto dell'anno scorso e delle polemiche per il fatto che non sia stato eletto Rookie of the Year nonostante il risultato. Sono certa che non vedevano l'ora di poterne parlare: Rookie of the Year 2017 è stato votato Alonso e non potevano lasciarsi sfuggire l'occasione di menzionarlo.
    Poi c'è stato di nuovo il restart.
    Kanaan ha superato Carpentahhhh.
    Poi Carpentahhhh si è ripreso la posizione un giro dopo.

    UNHAPPY ENDING: a volte succedono cose di un certo livello. Una delle cose di un certo livello che sono accadute in questa Indy 500 era il ritorno di Danica Patrick, per la sua ultima gara in carriera, ancora con la vettura verde fluo sponsorizzata GoDaddy. Ho trovato molto romantico fin dal primo momento il suo ritorno: dopo anni passati a combinare poco e niente in NASCAR, tornava finalmente a gareggiare in una serie in cui ha ottenuto in passato risultati positivi. Ho trovato molto bello il fatto che decidesse di chiudere tutto a Indianapolis in cu*o a quelli che, sulla base dei suoi risultati in NASCAR, sostenevano che fosse incapace di guidare una indycar.
    Penso che sia abbastanza evidente che Danica ha molti difetti, quello di essere acida come uno yogurt scaduto compreso, così come quello di essere stata un'inequivocabile backmarker in NASCAR, ma considerando che in Indycar ha ottenuto a suo tempo una vittoria, alcuni piazzamenti sul podio, delle pole position e ha chiuso in top-ten all'incirca la metà delle gare che ha disputato, non vedo come la si possa definire incapace di guidare in Indycar. Dal punto di vista generale, non mi sembra tanto inferiore alla media e sono certa che è vero che se fosse stata un uomo non sarebbe stata così in vista, ma è altrettanto vero che se fosse stata un uomo nessuno avrebbe nemmeno fatto caso al suo ritorno sostenendo che non meritava di stare dov'era e, dopo la mancata qualificazione di Hinchcliffe, che rubava il posto di Hinchcliffe. Mi dispiace che costui non sia riuscito a qualificarsi, nonostante sia un pilota di un certo livello, questo sì...
    ...
    ...
    ...
    ...ma se sulla griglia di partenza ci sono trentatré posti, com'è possibile che chi si piazza in SETTIMA posizione sulla griglia di partenza non meriti di stare su quella griglia di partenza? Allo stesso modo sperare che avesse un incidente mortale perché non si riusciva ad accettare l'idea che una persona che non possiede un pene si permettesse di stare in pista ma non in ultima posizione come Pippa Mann quando c'era, mi sembra abbastanza trash. Dove sono andate a finire le mezze misure e il contegno? C'era anche chi ha scritto nello specifico che si augurava che Danica si ribaltasse contro un muretto, come successe a Wheldon. Detta come va detta, trovo questo commento DISGUSTOSO, perché va bene, puoi fare l'hater finché vuoi e scrivere ca**ate, ma descrivere la dinamica di un VERO incidente mortale e trovare figo il fatto che potrebbe ripetersi dice molte cose su di te come persona.
    Fine dell'invettiva, torniamo a Danica: quando correva in Indycar io non seguivo ancora la Indycar, seppure in seguito ho visto tutte le gare della sua epoca, le prime volte che l'ho vista gareggiare in diretta è capitato all'epoca della NASCAR. Di recente avevo l'abitudine di prendere per i fondelli lei e il suo fidanzato pilota (attualmente ex fidanzato), Ricky Stenhouse Jr, con la storia di "chi fa il peggior risultato, fa tutti i lavoro di casa fino alla prossima gara". Mi sono affezionata abbastanza agli Stenpatrick, anche se si trattava comunque di una serie in cui non avevo particolari simpatie (a parte Dale Jr).
    Il fatto che la sua carriera terminasse questo weekend non è una cosa che mi ha lasciata indifferente. Volenti o nolenti, Danica Patrick è stata la migliore donna del motorsport di questo secolo, anche se non è una persona che brilla per simpatia, e anche grazie ai suoi risultati i team hanno iniziato a prendere sul serio anche altre donne. Il fatto che io preferisca di gran lunga i Castronaan a lei non significa che debba per forza augurarle il malehhhh assolutohhhh. Speravo che potesse finire in modo dignitoso la sua carriera...
    ...
    ...
    ...e purtroppo la sua carriera è finita anzitempo, quando è finita in testacoda esattamente a un terzo di gara, andando a sbattere. Non era esattamente l'idea che avevo in mente. Ci sono rimasta abbastanza male, ma eravamo solo a un terzo di gara e c'erano tante altre cose destinate a farmi rimanere male: una di queste è stata la foratura di Kanaan.

    SAMBA PARTY: Kanaan, dopo questa terza safety car, era passato in testa e lo è rimasto fino al momento dei successivi pitstop. Poi si è dovuto fermare un'altra volta. Alla fine della fiera, quando avevano appena superato metà gara, in testa c'era Willpowahhhh. Carpentahhhh era secondo, ma ben lontano. Seguivano Pagenaud, RHR e Helio.
    Poi è arrivata la calma. Una fiammata si è alzata dalla vettura di Veach ma senza conseguenze, dopodiché al 116° si è visto Kyle Kaiser ai box, fuori dalla vettura, che abbracciava i meccanici.
    In seguito si sono svolti nuovi pitstop in regime di green flag, con Nuovo Giardino, Grammo Reale, Wickens e qualcun altro che facevano i fighi davanti per qualche giro. A quel punto ho avuto il sospetto che non stessero semplicemente cercando di fare i fighi, ma che fossero su una strategia diversa e che potessero essere le schegge impazzite della gara. Nel frattempo ai box stavano spruzzando qualcosa che sembrava liquido per estintori sulla vettura di Veach e mi sono chiesta se fosse andato a fuoco un'altra volta.
    A nessuno importava. Tutti aspettavano un colpo di scena. Il colpo di scena c'è stato al 139° giro: una vettura ha dato un bacio alla francese al muro. Bourdeeeeeeyyyyyy nooooooohhhhhhhh! ç_____ç Non mi restava che sperare che almeno si fosse sacrificato per una giusta causa, ovvero sabotare la gara di Willpowahhhh, per vendicarsi dei guanti che Willpowahhhh gli lanciò addosso diversi anni fa e che all'epoca del suo incidente dell'anno scorso tutti gli hanno augurato di guarire presto, mentre Willpowahhhhh non ha detto una sola parola su di lui.
    Ad ogni modo dietro la safety car Willpowahhhh era ancora in testa, con a seguire Carpentahhhh, Saimon, RHR e H3lio. La grafica mi informava anche che Howard era sotto di sei giri e che probabilmente era fermo ai box. Però quello che conta è partecipare, quando rischi di essere messo a piedi dopo esserti qualificato. Peraltro la gara era destinato a finirla, seppureu ltimo.
    Poi è arrivato il momento del restart e, al 146° giro, è stato il momento del colpo di grazia: giusto il tempo di eccitarmi nel vedere Castroneves recuperare una posizione risalendo al quarto posto, poi l'ho visto fare un gran botto. In quel momento ho fatto mente locale, mi sono chiesta se qualcuno dei miei piloti preferiti potesse ancora farmi un regalo per il mio imminente trentesimo compleanno e ho raggiunto la consapevolezza che quest'anno non avrei ricevuto nessun regalo motoristico.

    NOOOOOOOOHHHHHHHHH: di nuovo la safety car, poi il restart. Alex Non Sono Valentino Rossi era quinto ed è risalito in terza posizione dietro a Willpowahhhh e a Carpentaaaahhhhh. Ho pensato che i miei *fave* erano impossibilitati a vincere, ma almeno c'era chi avrebbe portato un po' di verve e un po' di brio... ma il peggio doveva ancora venire ed è venuto un nanosecondo più tardi, quando ho visto qualcosa che mi ha traumatizzata al punto che ho pensato di chiudere quella pagina web e di smettere di seguire la gara.
    Sage Karam ha strisciato contro un muro.
    Una ruota si è staccata dalla sua vettura ed è finita in pista.
    Non ho potuto fare a meno di pensare a quella volta in cui Karam finì a muro, perse un pezzo di macchina e quel pezzo di macchina finì sul casco di Justin Wilson.
    In quel momento ho iniziato a pensare che quella che stavo guardando era la peggiore Indy 500 che avessi mai visto.
    Mentre mi preparavo per andare fuori (dopo la gara sono andata a una sagra di paese dove c'era a cantare una compaesana di mio padre) ho fatto in tempo a vedere gente che in chat chiedeva se Rossi era italiano e gente che rispondeva di sì, piloti che rientravano ai box in regime di green flag... e al 188° mi sono persa l'incidente di Tony Kanaan. Ci mancava solo quello, ormai.

    LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL: soltanto alla fine, mentre non vedevo l'ora che la gara terminasse perché dovevo andare fuori e volevo vedere almeno il momento della bandiera a scacchi prima di andare via, ho avuto la concreta sensazione che stesse per accadere qualcosa di epico.
    C'erano piloti su strategie diverse e, quando ci sono strategie diverse, non è chiaro che cosa possa succedere, dipende tutto dal momento in cui i piloti su strategie anomale finiranno la benzina. Potrebbero finirla con qualche giro d'anticipo e rientrare. Oppure potrebbero essere agli sgoccioli e tentare di arrivare fino al traguardo.
    Dietro la safety car c'era in testa Oriol Servià, con tanto di telecronsti spagnoli completamente su di giri. Non so se mi spiego, c'era in testa Servià, uno di cui fino a quel momento si era parlato solo per via della bandiera catalana dipinta sul suo casco, altrimenti nessuno se lo sarebbe proprio finato.
    Servià, tuttavia, non era destinato a vedere la luce. È stato superato e affiancato da un'altra vettura. Quell'altra vettura era guidata da Stef Wilson, fratello minore di Justin, pilota occasionale in Indycar, che non vedevamo al volante dalla Indy 500 del 2016. Per intenderci: era uno su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo.
    Mi si è riempito il cuore di gioia nel vederlo in testa alla gara e ho pensato che, se fosse arrivato in fondo, avrebbe stravolto completamente il senso della giornata.
    Cinque giri alla fine, tutto okay: Willpowahhhh aveva ormai superato Servià, ma era lontano da Wilson.
    Quattro giri alla fine, ancora tutto okay: Wilson davanti, Willpowahhhh secondo.
    Tre giri alla fine, un destino già scritto: la benzina iniziava a calare al punto tale che Stef è stato costretto a rientrare a box per un'ultima sosta.
    Willpowahhhh.
    Servià.
    Carpentaaaahhhhh.
    Poi anche il catalano errante è rientrato ai box e a quel punto non c'era storia. O meglio, non c'era già storia neanche prima, ma i telecronisti spagnoli sono stati su di giri finché hanno potuto.
    Meno due giri.
    Meno un giro, bandiera bianca.
    Un altro giro, poi la bandiera a scacchi, sotto alla quale Willpowaaaahhhh, campione del mondo di sventolamento del dito medio e di titoli persi all'ultima gara stagionale dopo essere stato in testa per tutto il campionato, è passato da vincitore.
    Meh.
    Poi, alla fine, un piccolissimo spiraglio di luce, quando i telecronisti mi hanno ricordato che Willpowahhhh ha trentasette anni. A quell'età, se fosse stato in Formula 1 sarebbe già stato appiedato per essere rimpiazzato da Sirotkin.

    COCA COLA 600: la Indy 500 si SoVrApPoNe tradizionalmente, non in termini di orario, alla gara di NASCAR più lunga di tutto il campionato.
    Wikipedia mi informa che è durata quattro re, ventitré minuti e ventidue secondi. Ha vinto Kyle Busch, che è rimasto in testa per quasi tutto il tempo.
    Ricky Stenhouse, celebre per essere l'ex fidanzato di Danica, ha chiuso in 10^ posizione. Se Danica fosse stata a Charlotte, probabilmente le sarebbe toccato stirare...

    RISULTATO INDY 500: 1. Will Power (Penske), 2. Ed Carpenter (Carpenter), 3. Scott Dixon (Ganassi), 4. Alexander Rossi (Andretti), 5. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 6. Simon Pagenaud (Penske), 7. Carlos Muñoz (Andretti), 8. Josef Newgarden (Penske), 9. Robert Wickens (Schmidt), 10. Graham Rahal (Rahal), 11. J.R. Hildebrand (Dreyer & Reinbold), 12. Marco Andretti (Andretti/ Herta), 13. Matheus Leist (Foyt), 14. Gabby Chaves (Harding), 15. Stefan Wilson (Andretti), 16. Jack Harvey (Schmidt/ Shank), 17. Oriol Servià (Rahal), 18. Charlie Kimball (Carlin), 19. Zachary Claman De Melo (Coyne), 20. Spencer Pigot (Carpenter), 21. Conor Daly (Coyne), 22. Max Chilton (Carlin), 23. Zach Veach (Andretti), 24. Jay Howard (Schmidt), 25. Tony Kanaan (Foyt), 26. Sage Karam (Dreyer & Reinbold), 27. Helio Castroneves (Penske), 28. Sebastien Bourdais (Coyne), 29. Kyle Kaiser (Juncos), 30. Danica Patrick (Carpenter), 31. Ed Jones (Ganassi), 32. Takuma Sato (Rahal), 33. James Davison (Foyt).
     
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    Marco se n'è andato e non ritorna più e il podio di Belle Isle senza lui è la routine /// 2 Giugno 2018

    Una volta, diversi anni fa, prima che venisse di moda il Grill the Grid, ai piloti di Formula 1 venivano fatte interviste sul "questo o quello". Per intenderci, interviste nel corso delle quali veniva chiesto loro se preferissero le brune o le bionde e loro rispondevano in base alla chioma delle rispettive fidanzate o mogli, in modo da trovare ancora una serratura compatibile con le loro chiavi di casa al momento del loro ritorno. Una delle domande era: pole position al sabato o podio alla domenica?
    Se fossi un pilota, non avrei dubbi. Per me non importa dove si inizia, quello che conta è dove si finisce. Se dovessi partire dalla pole, non sarei nemmeno contenta di finire su uno dei gradini più bassi del podio, immagino. Inoltre non è detto che pole position e podio vadano di pari passo, perché la storia insegna che Hulkenberg partì dalla pole position nel Gran Premio del Brasile 2010, ma tutti sappiamo com'è andata a finire.
    Ci sono, tuttavia, dei momenti in cui una pole position può essere, a mio parere, fonte di ottimismo. Cito a titolo di esempio il Gran Premio d'Austria 2014: Massa in pole, per la prima volta dopo quasi sei anni, il primo pilota non Mercedes ad ottenere una pole in una stagione in cui la Mercedes era ben più dominante di quanto non lo sia stata in tempi più recenti... Sapevo che a volte una pole è solo una pole, ma c'era la concreta possibilità di essere almeno il "best of the rest". Poi sì, alla fine il best of the rest fu Bottas, ma quello è un altro discorso.
    Ci sono momenti in cui, invece, l'ottimismo non può esistere. Una pole position in un gran premio di Formula 1 del 2014 poteva significare un podio o, se male andava, una top-5. Una pole position in un gran premio di Indycar offre, sulla carta, molte meno garanzie. In Formula 1 nel 2014 c'erano gerarchie tali da ritenere verosimile finire davanti a certi soggetti. La stessa cosa non succede in Indycar nel 2018 e, se parti dalla pole position e ti chiami Power, Newgarden, Rossi o qualche altro pilota altolocato posso darti fiducia. Però se parti dalla pole position e ti chiami Marco Andretti, sono quasi felice di non vedere la gara in diretta per non assistere in tempo reale alle peripezie che ti porteranno ben lontano dalla vetta. Ci sono cause perse, nel motorsport. Andretti III è, purtroppo, una di queste, e per quanto non mi stesse neanche particolarmente simpatico, un tempo, credo fortemente che sia necessario sperare nelle cause perse...
    ...
    ...
    ...
    ...anche se 70 giri sono troppo lunghi, di base, per una causa persa. Anche se forse sarebbe meglio concentrarsi sul debutto in Indycar di cui abbiamo già sentito parlare in universo F1-centrico: si tratta di Santino Ferrucci, al quale è stato affidato per Belle Isle il volante appartenuto a Pietro Fittipaldi.
    Ha rimediato una nona fila, accanto a Bourdeeeeeyyyyyy:

    1^ fila: Andretti - Dixon
    2^ fila: Wickens - Rossi
    3^ fila: Hunter-Reay - Power
    4^ fila: Sato - Rahal
    5^ fila: Hinchcliffe - Chilton
    6^ fila: Jones - Pigot
    7^ fila: Pagenaud - Newgarden
    8^ fila: Kanaan - Veach
    9^ fila: Bourdais - Ferrucci
    10^ fila: Chaves - King
    11^ fila: Leist - Kimball
    12^ fila: Binder

    Settanta giri, per gli standard classici del campionato di Indycar, non sono neanche così tanti. Ci sono gare molto più lunghe, che sembra un po' di vedere gare di endurance. Poi Detroit I si è aperta, in generale, in modo abbastanza tranquillo. Certo, convivevo con il terrore che il Detersivo asfaltasse Sonniferetti, ma Sonniferetti non sembrava molto propenso a farsi asfaltare, il che era già una grossa novità.
    Wickens era terzo, ma poi gli è succeduto Alex Non Sono Valentino Rossi in un secondo momento, quando Wicky era apparentemente scomparso nel nulla.
    Poi è arrivato il 25° giro. Sonniferetti era già rientrato ai box, mentre il Detersivo si apprestava a rientrare.
    Lascio a voi un po' di immaginazione su chi, tra i due, fosse davanti a quel punto. Bonus: anche Grammo Reale e RHR si sono piazzati davanti ad Andretti III (che poi, tenendo conto anche di tutti gli zii e i cugini dovrebbe essere Andretti VI o giù di lì) in corso d'opera, per l'esattezza nel giro di più o meno metà gara.
    Sembrava che nessun colpo di scena potesse stravolgere la gara e che niente e nessuno potesse impedire a Sonniferetti di allontanarsi sempre di più dalla vetta della classifica e dal podio ma al 47° io il karma ha punito uno dei piloti che stavano davanti all'idolo della giornata: Grammo Reale infatti è andato a sbattere, ha fatto entrare la safety car e, ancora più importante, ha fatto risalire Andretti III in zona podio! A volte bisogna accontentarsi con poco!
    Poi, a 15 giri dalla fine, il karma ha punito anche Ferrucci, che in quel momento stava tenendo dietro Kanaan, il quale festeggiava la sua 350esima partenza in Indycar, senza che nulla suggerisse che avrebbe portato a casa un risultato degno di essere festeggiato.
    Il restart è stato a dieci giri dal termine e a quel punto, purtroppo, è stato il Nostro Eroe ad essere punito dal karma. Una voce fuori campo deve avergli ricordato che se è stato declassato al team Herta per fare posto a NSVR un motivo c'è. Era quella di NSVR, appunto, che gli era negli scarichi e che, nel tempo di un restart, l'ha asfaltato, cosa che il Detersivo non aveva fatto. Sonniferetti si è ritrovato quarto, peraltro con dietro di sé il samurai errante. Cose da mettersi a urlare per radio: "papà, perché mi hai costretto a diventare pilota? io non volevo fare nulla dalla mattina alla sera tranne prendere il sole in piscina!" Purtroppo per lui, suo padre gli avrà risposto qualcosa del tipo: "Sì, lo so, mi sono accorto che avevi ragione tu."
    La gara è finita così, a top-5 invariata. Curiosamente Andretti ha ottenuto lo stesso risultato di Massa al GP d'Austria 2014. L'unica differenza tra i due è che Massa, prima di non vincere gare per anni, di gare ne ha anche vinte.

    RISULTATO: 1. Scott Dixon (Ganassi), 2. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 3. Alexander Rossi (Andretti), 4. Marco Andretti (Andretti/ Herta), 5. Takuma Sato (Rahal), 6. Ed Jones (Ganassi), 7. Will Power (Penske), 8. Robert Wickens (Schmidt), 9. Josef Newgarden (Penske), 10. Spencer Pigot (Carpenter), 11. James Hinchcliffe (Schmidt), 12. Zach Veach (Andretti), 13. Sebastien Bourdais (Coyne), 14. Tony Kanaan (Foyt), 15. Matheus Leist (Foyt), 16. Jordan King (Carpenter), 17. Simon Pagenaud (Penske), 18. Gabby Chaves (Harding), 19. Charlie Kimball (Carlin), 20. Max Chilton (Carlin), 21. René Binder (Juncos), 22. Santino Ferrucci (Coyne), 23. Graham Rahal (Rahal)...
    ...
    ...
    ...il sosia di Vin Diesel: “Ma io ho 350 partenze, quindi sono figo e tutti voi no!!!11!!!11! Mi hai sentito, Detersivo?”
    Il Detersivo: “Ma io lavo bene le lenzuola e tu no!!11!!!1!!! Però c’è caso che ti sia toccato stirarne parecchie, negli ultimi anni, visti i tuoi risultati confrontati con quelli del tuo #GrandeAmmmmore.”
    Il Sosia di Vin Diesel: “H3lio non è mai stato così crudele da farmi stirare ogni volta in cui arrivavo dietro di lui. Ci eravamo accordati per far stirare sempre Montoya, in cambio di enormi forniture di hamburger. Abbiamo smesso solo quando ha scambiato il ferro da stiro per un hamburger e l’ha mangiato.”
    Il Detersivo: “Mi piacciono questi dettagli di vita familiare colombo-brasiliana. Sei un’autentica enciclopedia del trash. Se l’Autrice© di questo commento sapesse che cosa stai dicendo, sono certo che ti farebbe i complimenti.”
    Il Sosia di Vin Diesel: “L’Autrice© di questo commento mi ha costretto a raccontarti queste cose, fosse per me non l’avrei mai fatto. Mi sarei limitato ad urlare un ‘aaaaawwwww’ al pensiero che i Castrontoya sono entrambi qui a Belle Isle per via della gara dell’IMSA di oggi.”
    Il Detersivo: “Bwoah, l’IMSA è un campionato secondario, per vecchi pensionati.”
    Il Sosia di Vin Diesel: “Perché hai introdotto il discorso con un ‘bwoah’?”
    Il Detersivo: “Perché il mio soprannome è...
    ...
    ...
    ...
    ...”
    Il sosia di Vin Diesel: “Okay, come non detto, fai finta che non ti abbia chiesto niente. Adesso devo salutarti: devo passare a consolare Sonniferetti per la sua sfumata vittoria e il suo sfumato podio - facendo finta che potesse puntare a vincere o a salirci - e poi devo andare urgentemente ad appartarmi con i miei AmYk3TtY H3lio e Juan Tombino.”
    A proposito di podio, esistono prove fotografiche che attestano la sua esistenza come entità fisica. Quindi immagino che il Detersivo sia andato a sbevazzare like a boss.
     
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    Commento al Gran Premio di Detroit II
    Safety car for the crash /// 3 Giugno 2018

    Il Gran Premio di Detroit gara I segnava la 350esima partenza di Tony Kanaan, che in gara II invece festeggiava le sue 290 partenze consecutive, ovvero un record.
    Ora, io posso capire che il sosia di Vin Diesel fosse piuttosto su di giri perché il suo #GrandeAmmmmore H3lio questo weekend correva a Belle Isle con l'IMSA, quindi c'è stata una reunion, ma...
    ...
    ...
    ...
    ...Tony, torna su questo pianeta. In qualifica ha crashato. Non è partito ultimo solo perché c'era Binder, che in questo giorno stava cercando di farsi attribuire la cittadinanza indiana onoraria.
    Anche RHR e Nuovo Giardino hanno crashato, ma in modo meno elaborato e, soprattutto, dopo avere fatto registrare un tempo. Sfortunatamente la pole position non è andata a Sonniferetti anche stavolta, ma non si può avere tutto dalla vita.
    I Rossickens, compagni di incidenti e a quanto pare anche di trollate, dato che Wicky ha pubblicato un video in cui nascondeva le chiavi del motorino di Alex Non Sono Valentino Rossi, sono andati a condividere la prima fila e ho comunque potuto dare spazio alle mie speranze. Dopotutto, se non potevo sperare in una vittoria di Sonniferetti, potevo quantomeno sperare in una vittoria di Wicky.
    Dimenticavo di dire che nel corso della giornata era piovuto e mi pare che durante le qualifiche ci fosse stato un rain delay. Non avendo visto la gara in diretta, ma avendola guardata lunedì sera su Youtube con telecronaca brasiliana (con Felipe Giaffone!) non saprei dire se sia iniziata puntualmente o no.
    La griglia di partenza, ad ogni modo, era la seguente:

    1^ fila: Rossi - Wickens
    2^ fila: Power - Jones
    3^ fila: Dixon - Hinchcliffe
    4^ fila: Veach - Pagenaud
    5^ fila: Rahal - Hunter-Reay
    6^ fila: King - Andretti
    7^ fila: Ferrucci - Chaves
    8^ fila: Pigot - Bourdais
    9^ fila: Chilton - Leist
    10^ fila: Newgarden - Sato
    11^ fila: Kimball - Kanaan
    12^ fila: Binder

    Ci sono molte cose che potrebbero accadere durante un giro di formazione. Per esempio una vettura potrebbe finire in testacoda e andare a muro. Sarebbe una cosa abbastanza preoccupante. Però sarebbe molto più preoccupante se quella vettura non fsse una monoposto, ma la safety car, il che è esattamente quello che è successo a Detroit al via di Gara 2. NSVR è passato, perché l'unica alternativa possibile era probabilmente scontrarsi contro la safety car, gli altri si sono fermati tutti quanti a caso.
    La stava guidando un dirigente della General Motors, perché...
    ...
    ...
    ...mhm, non preoccupiamoci del perché, ogni tanto fare guidare la safety-car da gente a caso invece che da un Bernd Maylander formato Indycar (ruolo occupato generalmente da Sarah Fisher, mi è parso di capire) è più cool. Per fortuna è intervenuto Oriol Servià, che è stato messo al volante di una safety car sostitutiva.
    Qualcosa come un quarto d'ora più tardi la gara poteva partire regolarmente...
    ...
    ...
    ...Tre. Due. Uno. Vettura verde a muro. Spencer Maialotto è andato a sbattere ed è entrata la safety car. Fortunatamente la safety car non è andata a sbattere.
    Vari piloti partiti nelle retrovie ne hanno approfittato per rientrare ai box e per un attimo si è visto Kanaan negli scarichi di Nuovo Giardino.

    I Rossickens sono rimasto primo e secondo al restart, mentre seguivano i due detersivi Power e Dixon.
    Willpowahhhhh è risalito in seconda posizione quando Wicky è rientrato ai box, diversi giri prima rispetto a tutti gli altri.
    Wicky ha undercuttato NSVR, ma l'impressione era quella che fossero su strategie diverse, dato che poi, in seguito, ancora una volta è entrato ai box molto prima.
    Nel frattempo ci sono state un po' di peripezie senza conseguenze: al 22° Ferrucci è finito in testacoda, riuscendo tuttavia a ripartire per poi andarsene in giro per un po' con l'ala anteriore cascante, mentre al 36° è stato Bourdeeeeyyyyy a fare danni, riuscendo a rientrare ai box nel tentativo di rimediare al caos.
    Wicky era effettivamente su una sosta in più, o almeno doveva necessariamente essere così, mentre RHR, nel frattempo, tra un pitstop e l'altro è riuscito a risalire di diverse posizioni: se nella fase conclusiva della gara Alex Non Sono Valentino Rossi fosse andato a sbattere, RHR ne avrebbe ereditato la leadership.

    Forse non ce n'era neanche bisogno. RHR era sempre più vicino, anche perché NSVR pareva che dovesse risparmiare carburante.
    Dalla terza posizione in poi erano tutti molto distanti: c'erano Willpowahhhh, Jones e il Detersivo a completare la top-ten, ma a nesusno importava un accidente di loro, dato che RHR era esattamente dentro agli specchietti di NSVR e si prospettavano diversi giri al cardiopalma.
    Se RHR avesse guidato una Ferrari e avesse chiuso dietro a NSVR tutti avrebbero detto che bastava un giro in più, se invece sulla Ferrari ci fosse stato NSVR e fosse stato superato, si sarebbe detto che la gara era durata un giro di troppo.
    Poi, a sei giri dalla fine, Alex Non Sono Valentino Rossi è andato dritto in una via di fuga e RHR è passato. Poi si è avviato verso i box con una gomma a terra, venendo superato in cima alla classifica da Power e Dixon, i due Detersivi.
    Secondo i telecronisti, se non ho capito male, NSVR ha fatto una figura simile al pilota della safety car. Azzarderei dire che un pilota che finisce fuori mentre è in testa alla gara è una cosa leggermente più normale che vedere un incidente da parte della safety car, ma nevermind!

    NSVR: "Mi sono distratto..."
    Wicky: "Pensando a me?"
    NSVR: "No, pensando a Servià al volante della safety car. Sarebbe bello shipparlo con Sarah Fisher. Quando RHR si è avvicinato, stavo pensando a una fan fiction in proposito."
    RHR: "E io, in qualità di vincitore di questo gran premio, me ne sono appropriato!"
    NSVR: "Ma io ho un cognome da motociclista, la mia fan fiction è di proprietà della Dorna! Stop appropriate everything!!!11!!!!!1!"
    RHR: "Hai ragione, puoi scriverla tu quella fan fiction. Io sono un uomo molto impegnato: devo andare a tuffarmi in piscina in tuta, tenendo una bottiglia di champagne tra le mani!"
    NSVR: "Perché, per caso hai vinto il gran premio di Monaco?"...
    ...
    ...
    ...
    ...a proposito, vorrei precisare che nonostante nulla lasci pensare che Alex Non Sono Valentino Rossi abbia scritto una fan fiction con il pairing Servià/Fisher, ci sono immagini che documentano la presenza di RHR all'interno di una piscina con una bottiglia tra le mani.

    RISULTATO: 1. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 2. Will Power (Penske), 3. Ed Jones (Ganassi), 4. Scott Dixon (Ganassi), 5. Graham Rahal (Rahal), 6. Robert Wickens (Schmidt), 7. Tony Kanaan (Foyt), 8. Charlie Kimball (Carlin), 9. Marco Andretti (Andretti/ Herta), 10. Simon Pagenaud (Penske), 11. Max Chilton (Carlin), 12. Alexander Rossi (Andretti), 13. Zach Veach (Andretti), 14. Matheus Leist (Foyt), 15. Josef Newgarden (Penske), 16. James Hinchcliffe (Schmidt), 17. Takuma Sato (Rahal), 18. Jordan King (Carpenter), 19. Gabby Chaves (Harding), 20. Santino Ferrucci (Coyne), 21. Sebastien Bourdais (Coyne), 22. René Binder (Juncos), 23. Spencer Pigot (Carpenter).

    NASCAR UPDATE: come in ogni weekend Made in USA che si rispetti, c'è stata una gara di NASCAR, che si è svolta domenica sera. Non saprei dire se fosse in SoVrApPoSiZiOn3 con Gara 2 di Detroit, ma da quelle parti non sono suscettibili alle sovrapposizioni come la gente di Baku e di Le Mans.
    La gara di stavolta, a Long Pond, era denominata Pocono 400, quindi nessun nome pittoresco, per una volta. Peccato, perché commentare i nomi delle gare di NASCAR è divertente. La vittoria è andata a Martin Truex Jr, mentre hanno completato il podio, sempre ammesso che esista come entità fisica (in Indycar ne abbiamo avuto conferma, altrove non ancora) Kyle Larson e Kyle Busch. Non si segnalano performance di particolare livello da parte di piloti pittoreschi come Stenhouse o Allmendinger e neanche Suarez mi ha regalato grosse soddisfazioni. Dovrebbe tornarsene in Messico insieme a Montoya invece di rubare il volante a Carl Edwards!!!11!!!!11
    Nella speranza che nessuno rubi il volante ad Edwards, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo gran premio.
     
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    Commento alla Texas Indy 600
    Perché non hanno chiamato Kovalainen? /// 9 Giugno 2018

    Vorrei esprimere il mio sentito ringraziamento al canale "Blog da Indy" che ha pubblicato su Youtube la gara nelle prime ore della mattinata italiana. Che poi chiamino "Gran Premio del Texas" una gara che non si chiama esattamente Gran Premio del Texas e che preferiscano utilizzare la dicitura "Formula Indy" piuttosto che Indycar è un altro discorso. Fa tanto old style, ma non ci si fa neanche caso. Credo che in Brasile ce l'abbiano per abitudine. Anche i telecronisti parlano di Formula Indy e, come già detto in diverse occasioni, uno dei telecronisti è Felipe Giaffone, ex pilota nonché cugino della moglie di Rubens Barrichello.
    Con questa telecronaca, nella mattinata di domenica, ho visto il "grande premiu" do Texas, evento nel corso del quale ho sentito la mancanza di piloti nati al di sopra del circolo polare artico sulla griglia di partenza di una gara di Indycar...
    ...
    ...
    ...
    ...ma procediamo con ordine, la griglia di partenza soddisfaceva i telecronisti perché "o Tony" era in terza fila.
    Oserei dire che sono stati sicuramente molto meno soddisfatti da quello che hanno visto in gara, ma 248 giri sono lunghi e bisogna iniziare dall'inizio.

    Griglia di partenza:
    1^ fila: Newgarden - Pagenaud
    2^ fila: Power - Wickens
    3^ fila: Bourdais - Kanaan
    4^ fila: Dixon - Rossi
    5^ fila: Sato - Rahal
    6^ fila: Andretti - Kimball
    7^ fila: Jones - Carpenter
    8^ fila: Hinchcliffe - Veach
    9^ fila: Chaves - Pigot
    10^ fila: Leist - Rahal
    11^ fila: De Melo - Chilton

    Il "drivers start your engines" è stato dato da una donna che si chiamava con un nome simile a Kendrick Lamarr, anche se non somigliava per nulla al cantante. A quel punto è filato tutto liscio: durante il giro di formazione la safety car non ha avuto incidenti. Spero che avessero messo al volante qualcuno che fosse preparato per guidarla.
    Poi la griglia di partenza, che ho già citato, ha iniziato a scorrere in sovrimpressione. In quel momento stesso ho capito perché la gente insista necessariamente per confrontare la Formula 1 con la Indycar, come se dovessero essere due serie gemelle. È tutta colpa del Piccolo Chilli, che in Formula 1 partiva ultimo e che in Indycar parte ultimo. Mi pare ovvio che poi la gente si faccia delle strane idee. #SorryNotSorry. #SvegliatiChilli.
    La gara è partita.
    Tutto regolare.
    Nuovo Giardino in testa.
    Saimon dietro di lui, con Nuovo Giardino che sfuggiva senza problemi alla sua baguette.
    Poi è arrivato il settimo giro.
    Il motore di Leist è finito in fumo.
    Dalla sua vettura si alzavano delle fiamme, quando si è fermato.
    È sceso dalla macchina con un principio di incendio.
    Purtroppo non c'era Kovalainen con un estintore lì nei pressi, perché ce ne sarebbe stato seriamente bisogno: si è alzata un'enorme fiammata con tanto di fumo nero che ha, ovviamente, richiesto l'ingresso della safety car.
    Incredibile ma vero, non avremmo più visto la safety car fino a 170+ giri di gara, ovvero verso la parte conclusiva, dato che in totale ce n'erano 248. Il compagno di squadra di "o Matheus", ovvero "o Tony", non era destinato a finire in fumo, ma la sua gara è durata al massimo una trentina di giri: dopo lo si è visto fermo ai box per problemi tecnici e da quel box non è mai uscito.
    Io, da parte mia, assistevo alla gara sperando che Wicky potesse regalarci una performance epica e ho iniziato a crederci, verso la metà della gara.
    I pitstop avvenivano sistematicamente in condizioni di green flag e c'erano posizioni che variavano. Nuovo Giardino e Saimon si sono levati di torno, ad un certo punto. In testa è andato Wicky...
    ...
    ...
    ...
    ...AAAAAAWWWWWWW, WICKY! <3
    Ora, chiariamo subito un concetto: non provo per Wicky lo stesso grado di emozione che mi suscitano altri soggetti che corrono in Indycar (uno a caso Bourdeeeeeyyyyyy), però il fatto che sia un rookie così promettente e che sia sempre e costantemente tra i primi ma non abbia ancora vinto una gara mi porta a pensare che dovrebbe assolutamente essere nelle condizioni, prima o poi, di vincere una gara, e spero vivamente che possa accadere al più presto.
    Dicevamo, dopo non so quale giro di pitstop, Wicky era in testa ed eravamo intorno a cento giri disputati.
    Poi sono capitate altre cose.
    Sonniferetti è stato inquadrato fermo ai box, dove pare sia stato abbastanza a lungo, ma dal quale pare anche che, diversamente da "o Tony" sia riuscito a uscirne fuori.
    Poi, dopo un altro giro di pitstop, Wicky si è ritrovato terzo. Davanti da lui c'erano il Detersivo e Alexander Non Sono Valentino Rossi.
    A quel punto non mi restava che sperare che ci fosse un plot-twist, magari un ingresso della safety car che rimescolasse le carte in tavola. Purtroppo, quando la safety car c'è stata (quella a 170+ giri) la causa di quell'ingresso della safety car era un incidente che aveva coinvolto anche Wicky. L'altro era Ed Carpentaaaaahhhhhh: Wicky stava per doppiarlo, Carpentahhhhh l'ha ostruito e hanno fatto un gran botto contro al muro. Dalla vettura di Wicky è anche venuta fuori una fiammata, anche se nulla di minimamente simile a quanto già visto in precedenza.
    Ed Carpentahhhh non è andato a fare la predica a Wicky come se fosse stato un Sage Karam qualsiasi, anche perché l'impressione era che lo stesso Carpentahhhh non fosse del tutto immune da responsabilità, anzi...
    ...
    ...
    ...
    ...nel frattempo è stato mandato in onda un recap di quanto avvenuto nella prima edizione della Texas Indy, nel lontano 1997. Quindi l'immagine è andata su vetture old style, direte voi. No, effettivamente l'inquadratura è andata su A.J. Foyt che prendeva a sberle Arie Luyendik. Tuttavia, dato che si trattava di una telecronaca brasiliana, quando finalmente hanno spiegato cosa fosse accaduto in gara si sono concentrati anche sulle performance poco esaltanti di Marco Greco e Alfonso Giaffone, piloti brasiliani dell'epoca, che immagino all'epoca venissero identificati come "o Marcu" e come "o Alfonsu"...
    ...
    ...
    ...
    ...e poi siamo tornati nel 2018, senza che nessuno si preoccupasse più di quello che era successo a Wicky e Carpentahhhh. In seguito pare che Wicky si sia lamentato per via dei doppiati che intralciavano, ma non ha citato quello con cui ha avuto l'incidente. Pare che abbia definito "awful driver", invece, un doppiato nello specifico, ovvero Zachary Claman Hanno Disboscato La Foresta Amazzonica Per Scrivere Il Mio Nome Sull'Elenco Telefonico. Costui, nel frattempo, era passato inosservato, anche se di tanto in tanto i telecronisti citavano che la volta scorsa al posto suo c'era Santino Ferrucci e che Ferrucci ha crashato due volte al volante di quella vettura. Immagino che pensassero "strano che oggi Claman non l'abbia ancora fatto", ma niente paura, quel glorioso momento era destinato ad arrivare e, nello specifico, era destinato ad arrivare dopo oltre 200 giri di gara.
    A quel punto il Detersivo al kiwi era stabilmente in prima posizione anche dopo il pitstop in regime di safety car, a sognare a occhi aperti la bottiglia di champagne dato che il suo soprannome è Iceman quindi per effetto della proprietà transitiva deve essere associato all'alcool, secondo c'era Saimon, che aveva apparentemente messo la sua baguette in quel posto a NSVR che gli stava dietro. Quarto c'era Grammo Reale, quinto c'era Hinchcliffe, che vista l'assenza del bump day in Texas era presente in pista, mentre sesto c'era l'ammorbidente Willpowahhhh, almeno finché non ha affiancato Claman Eccetera Eccetera, che era rigorosamente doppiato, e non c'è stato un botto anche tra di loro, che ha allontanato Willpowahhhhh dalla vetta della classifica che aveva conquistato qualcosa come sei giorni prima.
    Mi sono detta "povero Claman De Melo, Willpowahhhh gli farà un cu*o così", ma Willpowahhhh si è dimostrato molto più democratico di quanto mi aspettassi, forse perché Claman De Melo non è un pilota francese che porta gli occhiali sotto al casco e sopra al casco un paio di guanti lanciati da Willpowahhhh. Quest'ultimo, appunto, si è dichiarato almeno in parte responsabile per l'accaduto.
    Poi, dopo un angolo gossip per la Indy 500 della prossima stagione, la gara è filata liscia, con la top-3 invariata dopo un altro giro di pitstop con la safety car, mentre Hinchy era davanti a Grammo Reale.
    L'angolo gossip è avvenuto in concomitanza con l'ultima safety car, e aveva come oggetto il fatto che Gil De Ferran fosse a Montreal e fosse stato visto parlare con Alonso, il quale potrebbe guidare il prossimo anno alla Indy 500 una vettura frutto di una partnership tra De Ferran e la McLaren.
    A proposito di gossip, diversi anni fa la figlia di De Ferran era fidanzata con Sage Karam, e non ricordo se lei o Sage avevano postato una foto in cui stavano andando insieme a un ballo scolastico.
    A questo punto vi avrei già raccontato la gara, però per farlo più nel mio stile ve la sintetizzo di nuovo in una maniera più opportuna.
    "O Matheus": "Aaaaaaawwwwww, grande papà, sei sesto sulla griglia! *-* H3lio sarà molto contento, ti permetterà addirittura di spettinargli i capelli per festeggiare."
    "O Tony": "AAAAAWWWWWW, il mio H3lio! <3 Secondo me per festeggiare dovrei sì spettinargli i capelli, ma dopo anche organizzare un barbecue in perfetto stile brasiliano."
    "O Matheus": "Ottima idea! Vado subito ad accendere il fuoco!"
    Nuovo Giardino: "Tunz tunz tunz!!!!1!!!!11!! mentre nessuno mi caga, io dimostro a tutti che sono figo!"
    Voce fuori campo: "Se fossi in te, aspetterei la fine della gara prima di darlo per scontato.2
    Saimon: "Anch'io."
    Nuovo Giardino: "Ma sei secondo."
    Saimon: "Nella mia sfera di cristallo ho letto che, diversamente da te, non perderò dodici posizioni ora della fine, quindi non ho niente di cui lamentarmi."
    Nuovo Giardino: "Nobody loves me."
    Wicky: "Soprattutto non ti amo io! E SONO PIÙ FIGO DI TUTTI VOI MESSI INSIEME!"
    Ed Carpentahhhhh, molto tempo dopo: "Concordo, sei veramente molto figo! *________* Se così non fosse, non ti avrei scelto come compagno di danza!"
    Wicky: "Tutta colpa di De Melo!!111!!!1!!"
    De Melo: "Tutta colpa di Powahhhhhhh!!!11!!!11!!"
    Bourdeeeeeyyyyy: "Willpowahhhhh è ingiusto. Dovrebbe tirare un paio di guanti a quel ragazzino."
    De Melo: "Perché dici questo? Ti ricordo che sono il tuo compagno di squadra, quindi sono tuo figlio onorario."
    Bourdeeeeeyyyyy: "Tutti dicono che sei una pippa."
    De Melo: "Quindi sono doppiamente tuo compagno di squadra."
    Il Detersivo: "Sono in testa alla gara, perché nessuno mi prende in considerazione?"
    Voce fuori campo: "Perché tutti stanno pensando al Divino Fernando, che presto tornerà a illuminare le nostre notti americane."
    Il Detersivo: "Che ritorni e che porti con sé anche il Gangster Rapper, così posso vincere il titolo con un punto di vantaggio su di loro per effetto della proprietà transitiva."
    A proposito di punti di vantaggio, il Detersivo è in testa alla classifica. Alex Non Sono Valentino Rossi, invece, è risalito in seconda posizione...
    ...
    ...
    ...
    ...posizioni nelle quali resteranno almeno per quindici giorni, dato che la prossima gara sarà il 24 Giugno, stesso giorno del GP di Francia in Formula 1.
    Essendo sabato, la gara del Texas non si è sovrapposta con nulla, nemmeno con la NASCAR, prevista per stasera, di cui di conseguenza parleremo prossimamente.

    RISULTATO: 1. Scott Dixon (Ganassi), 2. Simon Pagenaud (Penske), 3. Alexander Rossi (Andretti), 4. James Hinchcliffe (Schmidt), 5. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 6. Graham Rahal (Rahal), 7. Takuma Sato (Rahal), 8. Sebastien Bourdais (Coyne), 9. Ed Jones (Ganassi), 10. Charlie Kimball (Carlin), 11. Spencer Pigot (Carpenter), 12. Max Chilton (Carlin), 13. Josef Newgarden (Penske), 14. Marco Andretti (Andretti/Herta), 15. Gabby Chaves (Harding), 16. Zach Veach (Andretti), 17. Zachary Claman DeMelo (Coyne), 18. Will Power (Penske), 19. Robert Wickens (Schmidt), 20. Ed Carpenter (Carpenter), 21. Tony Kanaan (Foyt), 22. Matheus Leist (Foyt).
     
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    Commento al Gran Premio di Road America
    Come vedere una gara e non vedere bimbiminchia che la commentano... /// 24 Giugno 2018

    Ladies and gentlemen, start your engines che questo weekend si corre il gran premio di Road America, con Eduardo Vaz(?) e Felipe Fiaffone come telecronisti. In questa gara non ci saranno incidenti che coinvolgono delle Ferrari e delle Mercedes, ma nevermind, ci sarà sicuramente qualcosa di cui parlare.
    Il circuito di Road America è situato nel Wisconsin e la località è altresì nota come Elkhart Lake.
    La durata prevista della gara è di 55 giri e ciò promette bene: forse in programma per domenica sera non c'è una gara di endurance! Tutto questo, comunque, perde d'importanza, di fronte all'avvento in Indycar di nientemeno che Alfonso Celis Jr, proveniente dalla World Series by Renault che non si chiamava più World Series by Renault ma non ha importanza, perché tanto stiamo comunque parlando di una serie che non esiste più.
    Il debutto di Celis è stato abbastanza positivo, in qualifica, dato che è riuscito a non ritrovarsi ultimo, ma ben terzultimo. Dietro a tutti c'era Gabby Chaves. Penultimo invece...
    ...
    ...
    ...
    ...va beh, stendiamo un velo pietoso e concentriamoci anche sul resto della griglia di partenza, sulla quale ci sono ventidue piloti e, no, non negate, quello che parte accanto a Hinchcliffe non esiste davvero, il suo nome serve per abbellire la grafica.

    1^ fila: Newgarden - Power
    2^ fila: Hunter-Reay - Rossi
    3^ fila: Wickens - Bourdais
    4^ fila: Sato - Dixon
    5^ fila: Rahal - Pigot
    6^ fila: Veach - Jones
    7^ fila: King - Pagenaud
    8^ fila: Andretti - Hinchcliffe
    9^ fila: De Melo - Kanaan
    10^ fila: Kimball - Leis
    11^ fila: Celis - Chilton
    12^ fila: Chaves

    Si partehhhhhh e non so cosa succeda, quello che so è che nell'immediato ci ritroviamo con Jordan King tra le prime posizioni, o lameno così dice la grafica.
    Willpowahhhh decide di fare il guastafeste, rientrando ai box dopo tre giri, per attirare l'attenzione su di sé invece che su King. Ah, no, tutto lascia pensare che si stia ritirando.
    King, in realtà, non è chiaro dove sia. Davanti a tutto c'è Nuovo Giardino, seguito da RHR e Alex Non Sono Valentino Rossi. Cerco King nella grafica: è 15°, quindi ben lontano dalla top-5 che viene completata dal Grande Samurai e da Bourdeeeeeyyyyyy. Dietro di loro ci sono Wickens, il Detersivo al Kiwi, Grammo Reale, Sonniferetti e Spencer Maialotto a completare la top-10.
    Bourdeeeeyyyyyy, che tutto lascia pensare sia su una diversa strategia, lo perdiamo per strada in anticipo rispetto agli altri e, al momento in cui gli altri si fermano ai box (dopo circa 15 giri di gara) poco cambia tra una posizione e l'altra, se non che Spencer Maialotto risale davanti a Sonniferetti e, in realtà, non è l'unica posizione che Sonniferetti perderà nel corso del tempo.

    Altri 15 giri, altro pitstop. Alex Non Sono Valentino Rossi esce a tu per tu con Takuma Non Sono Hiroshi Aoyama.
    C'è in palio una quarta posizione, perché ormai il Detersivo è davanti a entrambi. Il duello viene vinto da NSVR, peccato che non l'abbia fatto su un veicolo a due ruote ma su una monoposto, rendendo tutto meno stylish.
    Il Grande Samurai, tuttavia, l'ha presa bene ed è rimasto tranquillo. Visto il soggetto mi aspettavo che crashasse insieme a Rossi. Oppure che crashasse con qualcun altro. O magari, all'occorrenza, che crashasse da solo. Niente, non è successo niente di tutto ciò. #EpicWin.
    Tuttavia ci sono problemi per NSVR, anche se almeno dieci giri più tardi, quando lo ritroviamo ai box per molto più tempo del normale.
    Nel frattempo Nuovo Giardino è ancora stabilmente in testa davanti a RHR e al Detersivo. Il Grande Samurai è risalito al quarto posto dopo i problemi di NSVR, mentre Wicky è l'ultimo della top-5 ed è a quattro posizioni di distanza dalla sua prima vittoria che sto ancora aspettando con una certa impazienza.

    Mentre Dario Franchitti viene intervistato (AAAAAWWWWWW) do un'occhiata anche al resto della top-10.
    Grammo Reale è sesto, seguito da Spencer Maialotto, Jones, Saimon e Hinchy. Insomma, per chiarire il concetto Sonniferetti si guarda bene dall'essere presente tra i primi dieci.
    A quattro giri dalla fine viene inquadrata una vettura che va in giro per prati, ma è inquadrata solo da dietro, quindi non è chiara l'identità del pilota. Suppongo tuttavia che non fosse né "o Tony" né "o Matheus", se no i telecronisti sarebbero andati fuori di testa. Sulle posizioni occupate da "o Tony" e "o Matheus" preferisco soprassedere, parlando piuttosto di cose importanti.
    Willpowahhhh è ritirato più o meno dall'inizio della gara, mentre NSVR è dispeso nelle retrovie. Il Detersivo al Kiwi, invece, è virtualmente a podio e presto anche non solo virtualmente. Essenzialmente ha la possibilità di accumulare punti a spese dei suoi avversari diretti...
    Mentre le inquadrature vanno su Nuovo Giardino in corrispondenza dell'esposizione della bandiera bianca, Jones si trova ormai dietro a Saimon.
    A nessuno sembra importare molto di questo avvicendamento, i telecronisti parlano del fatto che la prossima gara sarà l'8 Luglio a Iowa Corn...
    ...
    ...
    ...
    ...e poi accade qualcosa di folle. Il telecronista accoglie Nuovo Giardino che passa sul traguardo con la stessa intonazione vocale di Galvao Bueno. Ci manca poco che si metta quasi a cantare, poi avremmo completato l'opera.
    Il collegamento sta finendo. Parte la sigla del canale televisivo. Ne sono stata triggerata, per un attimo ho pensato che avessero scambiato Nuovo Giardino per un brasiliano e che fosse il "tema de vitoria". Se non sapete di cosa sto parlando, negli anni '80 e '90 le vittorie di piloti brasiliani erano accolte da una colonna sonora musicale su Rede Globo. Poi anni '80 e '90 fino a un certo punto, l'ultima apparizione di quel sottofondo musicale risale a Monza 2009, con l'ultima vittoria di Barrichello.

    Ora che la gara è finita vorrei trovare il tempo per fare una riflessione random. Come penso che sia ampiamente dimostrato dai fatti, sono al contempo un'appassionata di Formula 1 e di Indycar. Non metto le due passioni sullo stesso piano, con una ci convivo praticamente fin da quando ho memoria, l'altra è un fenomeno molto più recente, iniziato nei miei mid-20s. Per quanto ci siano state e ci siano tuttora molte volte in cui ho vissuto/vivo gare di Indycar con una grande partecipazione emotiva, non è per me la stessa cosa della Formula 1. Sarà che fin da quando ho iniziato a vederla c'era spesso la possibilità di non vedere le gare di Indycar in diretta, la Indycar è una serie per la quale non mi capita quasi mai di stare in apprensione se non sto vedendo la diretta. Mi succede per tutte le serie, tranne che per la Formula 1. La Indycar non mi dà - salvo rare eccezioni - l'ansia che in certe circostanze mi dà la Formula 1.
    Il fatto che il mio approccio tra le due serie sia diverso, tuttavia, non significa che io non riesca ad apprezzare entrambe le serie, seppure in modi diversi. Ne apprezzo anche altre, la Formula E in primis, ma mi capita di vedere anche gare diverse.
    Una cosa che mi sta molto sulle scatole sono le fan war tra gli appassionati di una serie e gli appassionati di un'altra, che hanno generalmente l'obiettivo di demonizzare gli appassionati di Formula 1 dando l'impressione che siano caproni ignoranti incapaci di apprezzare una bella gara. Per quanto serie più mainstream = in genere più ignoranti che la seguono e che ne parlano, ritengo abbastanza nonsense, quelle volte in cui ci sono una gara di Formula 1 e una di Indycar nello stesso giorno, iniziare la solita storia che quella di Indycar è stata più bella e più movimentata della Formula 1, iniziando a indicare numeri a proposito del maggiore numero di sorpassi, senza tenere conto di alcuni fattori:
    > l'ordine d'arrivo in Formula rispecchia in genere maggiormente la griglia di partenza di quanto non succeda in Indycar, di conseguenza aspettarsi meno sorpassi in Formula 1 di quanto non avvenga in Indycar è ragionevole;
    > in più, nello specifico sugli ovali, ci sono contesti in cui anche tre o quattro vetture se non di più riescono a stare affiancate, il che favorisce maggiormente i sorpassi nonostante ciò venga preso come una novità assoluta;
    > in Formula 1, con l'eccezione di problemi durante le qualifiche, incidenti o problemi di grossa entità durante la gara è difficile che le vetture più veloci si trovino nelle ultime posizioni e, fino a prova contraria, avere vetture più veloci dietro a vetture più lente è la ragione principale per cui avvengono molti sorpassi;
    > in Indycar entra più di frequente la safety car rispetto a quanto non succeda in Formula 1, pertanto le vetture tendono ad essere più vicine l'una all'altra;
    > il concetto di "sorpasso" in Formula 1 significa nella maggior parte dei casi "sorpasso compiuto da una Ferrari o da uno dei team avversari diretti della Ferrari", mentre in Indycar vengono considerati TUTTI i sorpassi che si sono verificati, compresi quelli tra vetture su diverse strategie.
    Rimane anche il fatto che non sempre una gara per essere eccitante deve necessariamente prevedere dei sorpassi (Schumacher che trascorreva una gara negli scarichi di Alonso a Imola 2005 era ritenuto eccitante, così come era ritenuto eccitante lo stesso identico evento ma a parti invertite un anno più tardi), ma questo è già un discorso più ampio.
    Quello che è certo è che questo weekend ci sono stati sia il gran premio di Francia sia il gran premio di Road America e che il caso ha voluto che la gara più piatta e monotona, tra le due, sia stata quella di Road America.
    Meditate in proposito e, magari, già che ci siete, finitela una volta per tutte con queste storielle che una serie deve essere per forza sempre bella e spettacolare e un'altra deve essere per forza sempre noiosa e monotona.
    Voce fuori campo: "Ma in Formula 1 ha vinto il Gangster Rapper il che era prevedibile!!111!!11!!"
    L'Autrice(C): "Tre gare vinte su otto non è un dato particolarmente allarmante che suggerisca monotonia."
    Voce fuori campo: "Ma in Indycar ha vinto un pilota biondo con gli occhi azzurri!!!!11!!!"
    Il Detersivo: "E io sono arrivato terzo, come Iceman, quindi come me stesso, il che è la prova che Formula 1 e Indycar si equivalgono."
    Nuovo Giardino: "Ma io sono giovane e fino a qualche tempo fa ero anche brufoloso come un Iceman ventenne."
    RHR: "E io sono arrivato sul podio ma nessuno mi ca*a."
    Nuovo Giardino: "Forse perché sei un soggetto meno irritante di Verstappino."
    RHR: "Chi è Verstappino?"
    Nuovo Giardino: "Un sosia di Sage Karam."
    RHR: "Quindi un soggetto poco importante. Spero che Ed Carpentahhhh gli faccia la predica."
    Nuovo Giardino: "è probabile che qualcuno gliel'abbia fatta, qualche tempo fa..."

    RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 3. Scott Dixon (Ganassi), 4. Takuma Sato (Rahal), 5. Robert Wickens (Schmidt), 6. Graham Rahal (Rahal), 7. Simon Pagenaud (Penske), 8. Spencer Pigot (Carpenter), 9. Ed Jones (Ganassi), 10. James Hinchcliffe (Schmidt), 11. Marco Andretti (Andretti/Herta), 12. Jordan King (Carpenter), 13. Sebastien Bourdais (Coyne), 14. Tony Kanaan (Foyt), 15. Matheus Leist (Foyt), 16. Alexander Rossi (Andretti), 17. Max Chilton (Carlin), 18. Charlie Kimball (Carlin), 19. Gabby Chaves (Harding), 20. Alfonso Celis Jr (Juncos), 21. Zachary Claman De Melo (Coyne), 22. Zach Veach (Andretti), 23. Will Power (Penske).

    NASCAR UPDATE: il 10 Giugno si è corsa la "Firekeepers Casino 400" al Michigan Speedway, dove c'è stato un rain delay. Ha vinto Clint Bowyer, davanti a Kevin Harvick e Kurt Busch.
    Una settimana di pausa (il che è abbastanza inusuale), dopodiché in SoVrApPoSiZiOn3 con il GP di Road America la "Toyota Save Mart 350" di Sonoma (una delle due gare non su ovali della stagione), vinta da Martin Truex Jr che, allo stesso modo di Alfonso Celis Jr, nessuno sa esattamente di chi sia figlio nonostante si chiami Junior. Sul podio, entità fisica o spirituale che sia in NASCAR, Harvick secondo classificato e Bowyer terzo.
    Gara terminata anzitempo per AJ Allmendinger, che invece al Michigan Speedway aveva battuto Ricky Stenhouse di diverse posizioni (anche se non era andato oltre una 17esima piazza).
    AJ: "Autrice(C), toglimi una curiosità, perché confronti i miei risultati con quelli di Ricky? Ti ricordo che non ci siamo ancora fidanzati!"
    Ricky: "Però dovremmo farlo... Perché non vai a stirare?"
    AJ: "Non sono Danica."
    Ricky: "Lo so. Hai molto più charme. AAAAAWWWWWWW!"
    AJ: "Siamo piloti di NASCAR. Non dovremmo farci gli occhi dolci, dovremmo tirarci addosso dei caschi, per far vedere che siamo più fighi dei piloti di Formula 1 che si tirano solo i cappellini in sovrapposizione al kompl8 spagnolo anti-Rossi."
    Ricky: "Alex Rossi che cosa?"
    AJ: "Chi è Alex Rossi?"
    Ricky: "Uno che gira in tondo al volante di una monoposto, come Danica. Solo che, diversamente da Danica, ha vinto a Indianapolis. Passa tutto il proprio tempo con Conor Daly."
    NSVR: "Conor, vai subito a stirare le mie tute!"
    Conor: "Sì, mio grande ammmmmore! Vado subito!"
    Ricky: "Azz, NSVR fa stirare Daly anche se Daly non sta guidando. Sapevo che non avrei mai dovuto lasciare Danica..."
    Danica: "Wait, wait, wait, credevo di essere stata io a lasciare te."
    Ricky: "Perché eri stanca di stirare."
    Danica: "No, perché adesso sto insieme a un giocatore di football molto più figo di te, nonostante la gente dica che la mia presenza tenda a gufarlo."
    Ricky: "Sei nata a Sao Paulo in incognito?"
    Danica: "No, la mia città natale si chiama come il cane del Gangster Rapper, personaggio di cui in linea teorica nessuno di noi dovrebbe conoscere l'esistenza."
    Ricky: "Infatti non sappiamo minimamente chi sia."
    E mentre gli Stenpatrick vivono senza sapere, non ci resta che mettere fine a questo commento. Da Milly Sunshine un cordiale saluto!
     
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    Commento alla Iowa Corn 300
    Certe gare non hanno un titolo /// 8 Luglio 2018

    NASCAR UPDATE: come da tradizione, inizierò questo topic parlando di NASCAR. O meglio, non è una tradizione *iniziare* parlando di NASCAR, ma dal momento che gli eventi che andrò ad elencare sono antecedenti a quelli di Iowa Corn, ho deciso di parlarne prima.
    Una settimana fa, il 1° Luglio, si è svolta la gara di Chicagoland denominata "thehouse.com 400", in cui l'evento più pittoresco è stata la vittoria dello Stage 1 da parte di Aric Almirola... Okay, no, non è stato l'evento più pittoresco, ma di sicuro non è una cosa che succede tutti i giorni.
    Lo Stage 2 è stato vinto da Kevin Harvick, che a fine gara sarebbe arrivato terzo, ma appunto il duello per la vittoria è stato uno di quelli di un certo livello, protagonisti Kyle Busch e Kyle Larson.
    C'è stato uno scontro piuttosto acceso e, anzi, in senso materiale di scontri ce ne sono stati anche due: Busch e Larson si sono infatti speronati a vicenda e alla fine è stato Busch a spuntarla per la vittoria. Incredibile ma vero, nessuno dei due era particolarmente infastidito dall'accaduto, di conseguenza non ci sono state risse post-gara.
    La "Coke Zero 400" di Daytona, invece, si è svolta sabato 7, alla vigilia della gara di Iowa Corn. Ho visto un review di quindici minuti, avendo l'impressione che gli incidenti siano fioccati in quantità industriale, coinvolgendo anche dei soggetti di un certo spessore e spesso coinvolgendo molti soggetti tutti in una volta. Ricky Stenhouse ha chiuso in testa Stage 1 e Stage 2, anche se pare abbia combinato danni random, mentre poi la gara è finita in overtime e... la vittoria è andata a Erik Jones, secondo ha chiuso Martin Truex...
    ...
    ...
    ...
    ...e terzo...
    ...
    ...
    ...
    ...oh my holy owl. ç______ç Terzo si è classificato A.J. Allmendinger, quindi questo commento che state leggendo non è vero, è solo una proiezione della vostra mente, perché in concomitanza con il suo piazzamento a podio c'è stata l'Apocalisse e siamo tutti morti.
    Peraltro morire mentre Allmendinger tagliava il traguardo in terza posizione sarebbe stato uno spreco, perché il resto della top-10 non è che sia stato di minore livello. Innanzi tutto Kahne e Buescher hanno chiuso la top-5, i Dillon Bros si sono classificati sesto e nono (Austin nono) con Newman ottavo e Bowman decimo.
    Non ho citato chi sia arrivato settimo e lo faccio ora: settimo è arrivato Matt Di Benedetto. <3 Tutto ciò è epico. Peccato che Corey Lajoie non abbia approfittato dell'occasione per spaccare il cu*o a tutti e che si sia confermato #JamaisUneJoie, ma non si può avere tutto dalla vita.

    IOWA CORN 300: fin da quando, per la prima volta, ebbi occasione di vedere in diretta alcuni giri di una gara su un ovale breve, mi innamorai degli ovali brevi. Era quello di Milwaukee Mile e, per quanto mi riguardava, aveva il suo fascino. Ho sempre pensato che sia un peccato che sia stato eliminato, secondo me aveva il suo perché, ma anche Iowa Corn non è male. E poi ha un nome divertente, che richiama il granturco e il fatto che talvolta in Indycar si sia vista gente che forse avrebbe fatto meglio ad andare a coltivare capi di granturco, piuttosto che stare al volante di una monoposto. ;-)
    ...
    ...
    ...
    ...Suvvia, non vi indignate, sto scherzando. Tornando a noi, i mini-speedway hanno sempre esercitato su di me un fascino particolare, specie quando a percorrerli sono vetture di Indycar.
    All'inizio mi sembrava pazzesca l'idea che si facessero 248(?) giri a Milwaukee Mile e se ne facessero 250 a Iowa Corn (una volta erano 250, non 300), almeno finché non vidi quanto velocemente venissero percorsi.
    Iowa Corn è il circuito su cui Helio Castroneves vinse l'anno scorso, dopo anni di digiuno. A meno che non riesca a vincere un'altra Indy 500, rimarrà l'ultima vittoria della sua lunga carriera in Indycar. Ora scusatemi, ma devo andare a prendere un pacchetto di fazzoletti...
    ...
    ...
    ...
    ...okay, torniamo a noi. Quando arriva Iowa Corn, arrivano anche i ricordi negativi che trascina con sé.
    Adesso, ad ogni modo, a Iowa Corn si corre quando qui è domenica sera, non nel sabato sera americano, quando da noi è notte. Non c'è più la decisione: vado a dormire o rimango sveglia in piena notte pur di guardarmela?
    In realtà non mi pare di avere mai visto una gara a Iowa Corn in diretta al sabato notte. Gare di NASCAR sì, l'anno scorso, anche se non interamente, ma negli anni passati credo di essere sempre andata a letto. Ricordo di avere seguito un livetiming di Indylights a Iowa Corn, per una giusta causa, ma appunto, quella notte, dopo la Indylights, me ne andai a letto.

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Power - Newgarden
    2^ fila: Hunter-Reay - Pagenaud
    3^ fila: Rossi - Dixon
    4^ fila: Wickens - Jones
    5^ fila: Carpenter - Sato
    6^ fila: Hinchcliffe - Rahal
    7^ fila: Kanaan - Veach
    8^ fila: Bourdais - Chaves
    9^ fila: Kimball - Pigot
    10^ fila: Andretti - Claman De Melo
    11^ fila: Chilton - Leist

    GREEN: eravamo destinati a vedere una prima parte di gara moooooolto tranquilla. Gli ovali in genere sono sede di incidenti e devastazione fin dalle loro prime fasi, ma stavolta non è andata così, quindi almeno per una volta ci siamo risparmiati cose del tipo "gli ovali sono troppo pericolosi!!!11!!!! bisognerebbe togliere quelli, non mettere l'halo!!!1!!!!!!", come se stessimo parlando 1) dello stesso campionato, 2) di cose che abbiano una benché minima correlazione l'una con l'altra.
    Nuovo Giardino è rimasto in testa al via e la top-5 è rimasta invariata. Forse erano invariati anche oltre, anche se mi pare che Wickens avesse perso una posizione. Y______Y Anche per questo weekend, iniziavo a temere che non avrebbe vinto (in realtà lo sapevo benissimo, dato che ho visto la gara in ritardo di due giorni, venendo preventivamente informata del vincitore già domenica sera dalla bacheca del mio profilo Twitter).
    Nel corso dei giri Hinchy ha iniziato a rimontare posizioni, tanto che si è installato, ad un certo punto, al secondo posto, anche se ben lontano da Nuovo Giardino, che da parte sua era impegnato a doppiare chi gli capitasse a tiro.
    Il Grande Samurai gli ha fatto perdere un po' di tempo, il che è stylish. I piloti di Indycar possono farlo, anche se a suo tempo Gutierrez è riuscito a farsi insultare da chi gli stava dietro a pieni giri anche lì.
    Con Hinchy secondo, Willpowahhhhh era disceso al terzo posto.
    Quando ci avvicinavamo al termine del primo stint, permanevano soltanto pochissime vetture a pieni giri...
    ...
    ...
    ...ma non pensiamo ale vetture a pieni giri, pensiamo piuttosto a Veach che, ai box, stava andando a fuoco come a Indianapolis!
    Allarme rientrato, dopo una fiammata Veach è tornato in pista, andando ad occupare una posizione di bassa top-ten.
    Dopo la sosta, in top-ten c'erano Nuovo Giardino, Hinchy, Saimon, RHR e Spencer Maialotto, con quest'ultimo risalito a un certo punto addirittura in terza posizione! *______* Nel frattempo siamo arrivati al punto in cui solo la top-5 era a pieni giri e, se non ci fossero state delle safety car, forse le vetture a pieni giri sarebbero addirittura diminuite.
    Leist e Chaves risultavano ritirati nell'anonimato, mentre sfortunatamente Kanaan era stabilmente in ultima posizione.

    VEACH FOR THE CRASH: in realtà non è che abbia fatto niente di che, ma al 139° giro ha verniciato un muretto, con conseguente ingresso della safety car, appunto. Tra una cosa e l'altra c'era chi era riuscito a sdoppiarsi e chi invece era caduto nel dimenticatoio e, dopo il pitstop in regime di safety car, dietro a Nuovo Giardino c'erano Hinch, Spencer Maialotto, il Grande Samurai e RHR a completare la top-5. Seguivano Wiky, Willpowahhhh, Carpentahhhh, Grammo Reale e Saimon in top-10...
    ...
    ...
    ...e, niente, non so se la grafica era sbagliata o cosa, ma dopo il restart Saimon era quinto, quindi ho l'impressione, da quello che avevo visto, che fosse quinto anche quando la grafica lo dava in decima posizione.
    Ad ogni modo la top-3 era Nuovo Giardino, Hinch e Spencer Maialotto, con il Grande Samurai che se ne stava più tranquillo del solito (tradotto: niente incidenti).
    Poi, tra una cosa e l'altra, più avanti il Grande Samurai, si è portato al terzo posto.

    SPENCER MAIALOTTO: ogni gara ha un suo eroe e il suo eroe, a volte, è protagonista anche di gossip, tipo il fatto che suo padre sia inglese, o almeno così mi sembra che abbiano detto i telecronisti. Wicky, tuttavia, è un attention seeker e si è parlato anche di lui e del fatto che Toto Wolff si sia complimentato con lui per i suoi risultati in Indycar...
    ...
    ...
    ...sono molto impressionata da tutto ciò: non credevo che i telecronisti americani di Indycar fossero al corrente dell'esistenza di Toto Wolff, dato che Alonso non ha mai corso per la Mercedes. #SorryNotSorry.
    Tornando a noi, Spencer Maialotto si è fatto notare perché nel successivo stint (dopo il 225° giro, quando tutti si sono fermati, intorno a quel momento, per il seguente pitstop) era addirittura in seconda posizione, dietro al solo Nuovo Giardino...
    ...
    ...
    ...ma non era così, a cinquanta giri dalla fine Hinchy ha superato Maialotto e non solo, qualche giro più tardi è anche andato a prendersi la testa della gara! Ormai il momento di gloria di Spencer Maialotto sembrava terminato, ma certe cose non si possono dimenticare. Tuttavia Wicky si è in seguito preso il terzo posto e Wicky in zona podio è aaaaaawwwwwww alla massima potenza.

    CARPENTAHHHHH RULES!: a sette giri dalla fine Ed Carpentahhhh ha iniziato a procedere lentamente, facendo entrare una safety car. Un replay, peraltro, ha mostrato che ad un certo punto il Grande Samurai ha sfiorato la sua vettura. In qualche misura, almeno un po', doveva per forza sbattere il naso contro al caos, altrimenti non sarebbe lui.
    Ho approfittato della safety car per vedere chi ci fosse ultimo, RHR e Veach figuravano ritirati(?), mentre ultimo non c'era più Kanaan, bensì Zachary Claman Il Mio Nome Occupa Venti Pagine Sull'Elenco Telefonico. Kanaan era tuttavia penultimo, mentre in terzultima posizione...
    ...
    ...
    ...
    ...non c'era nessuno perché Sonniferetti non esiste veramente, ma il suo nome viene scritto per abbellire la grafica.
    In sintesi, durante la safety car, Nuovo Giardino e Wicky sono rientrati ai box, tornando in pista quarto e quinto, dietro a tutte le vetture doppiate, con Hinchy, Spencer Maialotto e il Grande Samurai in top-3.
    La gara è finita in regime di safety car, quindi fermarsi ai box non è servito a niente e Spencer Maialotto è riuscito a conquistarsi il podio.

    RACE-RECAP: non avete letto la mia sintesi della gara? oppure l'avete letta, ma eravate distratti perché stavate ancora pensando a chi, secondo voi, ce l'ha più lungo tra i Vettelton? No problem, è arrivato il momento di spiegarvi, in sintesi, tramite le presunte voci dei protagonisti, come siano andate le cose...
    ...
    ...
    ...
    ...perché così è più stylish.
    Allmendingahhhhh: "Qualunque cosa possa succedere a Iowa Corn non sarà mai stylish tanto quanto il mio terzo posto. Quindi è inutile che i telecronisti entrino in modalità: OMG quanti sorpassi ci sono oggi!!111!!!!1!!! ignoriamo il fatto che su un ovale ci siano tendenzialmente più sorpassi che sul circuito di Silverstone e approfittiamone per spacciarci per più fighi."
    Voce fuori campo: "Però ci sono stati dei sorpassi per la leadership!!111!!11!"
    L'Autrice(C): "Nuovo Giardino è partito in pole, è stato davanti per tre quarti di gara, poi Hinchcliffe l'ha sorpassato. Se qualcosa del genere fosse accaduto altrove, non si sarebbe enfatizzata così tanto la cosa."
    Il telecronista: "Però noi della Indycar siamo tutti fighi, nelle altre serie non lo è nessuno. Nemmeno tu, Allmendingahhhhh!!111!!!"
    Nuovo Giardino: "Va beh, facciamo che imposto la gara in modalità sono in testa industurbato quindi le telecamere non mi inquadrano mai."
    Veach: "Dato che Zachary Claman De Karthikeyan non ha ancora verniciato nessun muro, ma sta stabilmente nelle retrovie, credo che dovrò sacrificarmi per una giusta causa."
    Nuovo Giardino: "Qualunque cosa succeda, non mi schioderò di qui."
    Spencer Maialotto: "Ma io sono più figo di te e se guidassi una vettura rosa sarei un porcellino d'India!"
    Voce fuori campo: "Rimpiango i vecchi tempi in cui questa battuta era originale."
    L'Autrice(C): "Credo che quei tempi siano passati da una vita."
    Spencer Maialotto: "Intanto è passato Hinchy."
    Nuovo Giardino: "Anch'io l'ho visto passare."
    Ed Carpentahhhhh: "Questi sono tempi difficili per noi vecchietti, nessuno ci prende minimamente in considerazione, credo che dovrò rallentare per protesta. E tu, Grande Samurai, dammi subito un bacio."
    Il telecronista: "In questo momento Hinchy spera che non entri la safety car."
    Tre.
    Due.
    Uno.
    Mazzoni-effect.
    Nuovo Giardino: "Credo che sia saggio entrare ai box con la safety car."
    Wicky: "Anch'io credo che farò la stessa cosa."
    Spencer Maialotto: "Perfetto, così io e il Grande Samurai possiamo salire sl podio al posto vostro!"
    Nuovo Giardino: "Wicky, pensi anche tu quello che penso io?"
    Wicky: "Che fortunatamente le nostre vetture non sono rosse, quindi non si parlerà per una settimana intera del fatto che i nostri team hanno toppato strategia?"
    Nuovo Giardino: "Esatto, mi hai rubato le parole di bocca. Stop appropriating everything!!!11!!!"
    Wicky: "Ma tu sei americano, non hai una cultura, non posso appropriarmi culturalmente di ciò che ti appartiene, perché non ti appartiene nulla."
    Nuovo Giardino: "La cosa preoccupante è che l'unico non occidentale è il Grande Samurai, quindi è l'unico che possieda qualcosa. Peccato che abbia anche bombardato Indianapolis nel memorial weekend."
    Il Grande Samurai: "Tunz tunz tunz, io bevo champagne e voi no!!!!11!!!!11! e ho anche baciato Ed Carpentahhhh!"

    RISULTATO: 1. James Hinchcliffe (Schmidt), 2. Spencer Pigot (Carpenter), 3. Takuma Sato (Rahal), 4. Josef Newgarden (Penske), 5. Robert Wickens (Schmidt), 6. Will Power (Penske), 7. Graham Rahal (Rahal), 8. Simon Pagenaud (Penske), 9. Alexander Rossi (Andretti), 10. Ed Carpenter (Carpenter), 11. Sebastien Bourdais (Coyne), 12. Scott Dixon (Ganassi), 13. Ed Jones (Ganassi), 14. Charlie Kimball (Carlin), 15. Max Chilton (Carlin), 16. Marco Andretti (Andretti/ Herta), 17. Tony Kanaan (Foyt), 18. Zachary Claman De Melo (Coyne), 19. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 20. Zach Veach (Andretti), 21. Gabby Chaves (Harding), 22. Matheus Leist (Foyt).
     
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    Commento al Gran Premio di Toronto
    Sopravvivere alle sovrapposizioni /// 15 Luglio

    Ci sono dei weekend che mettono a dura prova gli appassionati di motori e, giusto per chiarire il concetto, non parlo del weekend in cui la 24 Ore di Le Mans si è sovrapposta al Gran Premio dell'Azerbaijan. Sono passati oltre due anni da allora e, tra parentesi, la gara di Baku iniziò quando quella di Le Mans era già terminata. Per il resto sì, rimane il fatto che se vuoi seguire molte ore della 24 Ore di Le Mans potrebbe essere un intoppo il fatto di avere altre gare, ma vogliamo parlare di quello che è successo questo weekend?
    Ci sono stati il DTM e la Formula 3 europea, due eprix in due giorni consecutivi, la NASCAR, l'Indycar...
    ...
    ...
    ...
    ...e grazie al cielo non sono appassionata di calcio, quindi ho potuto fare a meno della finale dei mondiali di calcio.
    Giusto per non farci mancare nulla, la NASCAR si è sovrapposta all'eprix di sabato e quella di Indycar si è sovrapposta, anche in termini di orario, all'eprix della domenica. Vorrei aggiungere anche che all'eprix di New York veniva assegnato il titolo mondiale...
    ...
    ...
    ...
    ...ah, dimenticavo, era anche una giornata MotoGP, quindi con sovrapposizione, anche se non in termini di orario, tra Rossi e l'Altro Rossi (questo è un commento di indycar, l'Altro Rossi è Valentino).
    Ho deciso di fare il massimo per vedere Formula 3, DTM, Formula E e Indycar, con l'unica gara vista in diretta Gara 3 della Formula 3. Alla fine non è nemmeno stato così terribile, o almeno non lo sarebbe stato se non avessi l'abitudine di commentare tutto quello che vedo. Quindi, miei cari appassionati di motori che si lamentano delle sovrapposizionihhhh, se non vi siete fissati come obiettivo quello di scrivere lughi post per salvare la gente da lunghe notti insonni, cercate di non esagerare con le lamentele: oltre a guardarmi le gare ho anche dovuto decidere che priorità dare a una gara o all'altra, come evitare troppe sovrapposizioni sul mio blog e che cosa guardare nel pomeriggio durante il weekend e che cosa guardare la sera prima di andare a letto, dove in qualche caso per "sera" si intendeva "notte inoltrata"...
    ...
    ...
    ...
    ...e prima che mi diciate che voi avete una vita e che quindi lamentarsi ci sta, vi ricordo che il format di questo post è quello del "commento ironico".
    Adesso che ho fatto questa premessa direi che possiamo procedere, dando spazio al campionato di Indycar, anzi no, iniziamo da altro perché è bene procedere con ordine e parlare per prima cosa di quello che è successo sabato e poi di quello che è successo domenica.

    NASCAR: vi consiglio fin da subito di prendere pop-corn e Coca Cola e di mettervi comodi, perché prima ancora che la gara venisse disputata abbiamo avuto modo di vedere delle polemiche. Certo, è strano che tali polemiche non siano terminate con lanci di caschi o con risse che coinvolgevano una trentina di persone, ma anche nel campionato di Nascar c'è della gente di classe. La gente di classe in oggetto è rappresentata da Kyle Busch e Ricky Stenhouse, di cui quest'ultimo è noto più alle cronache rosa che per i suoi risultati sportivi, nonostante i suoi risultati sportivi gli abbiano permesso di non stirare quasi mai quando era fidanzato con Danica Patrick.
    Ora, mi rendo conto che inserire Kyle Busch nella lista della gente "di classe" è decisamente avventato, ma questi sono dettagli. Il punto è che venerdì(?) Kyle Busch avrebbe affermato che si aspettava che Stenhouse si scusasse per avere innescato due(?) diversi incidenti una settimana fa a Daytona, in cui ovviamente Busch era rimasto coinvolto altrimenti non gliene sarebbe importato un fico secco. Secondo me Ricky non avrebbe dovuto scusarsi, dato che il caos innescato da lui stesso aveva permesso risultati epici, come il podio di Allmendinger e il finale in top-ten di Di Benedetto, ma è naturale che Kyle Busch la pensasse diversamente da me e, conoscendo il soggetto, sono anche sorpresa che Stenhouse abbia ancora il setto nasale al posto giusto.
    Fatto sta che Ricky non sembra avere apprezzato più di tanto le dichiarazioni di Busch, al punto che ha dichiarato che dovrebbe smetterla di lamentarsi e che pare gli abbia ripetuto le stesse cose di persona, guadagnandosi peraltro tra una cosa e l'altra anche l'approvazione di Di Benedetto...
    ...
    ...
    ...
    ...è una cosa importante, questa: Di Benedetto rappresenta per la Nascar un po' quello che Will Stevens ha rappresentato per la Formula 1, più o meno.
    Il mondo del web non è stato altrettanto impressionato in positivo dal fatto che Ricky abbia criticato Busch e che la critica non sia consistita nel tirargli un paio di sberle, con tanto di gente che sosteneva che, chi ha i risultati di Ricky, non dovrebbe commentare quello che dicono i piloti importanti.
    Su questo aspetto vorrei esprimere il mio parere: senza volere entrare nel merito della polemica, è giusto che Stenhouse venga criticato per i casini che ha combinato. Tuttavia non vedo perché, quando è lui a criticare altri per come si comportano FUORI dalla pista, peraltro polemizzando sì ma in maniera molto più elegante degli standard Nascar, non vedo perché i risultati debbano essere considerati una discriminante. Non ha criticato i risultati di Kyle Busch, mi pare, ma piuttosto ha criticato il suo atteggiamento polemico che, a giudicare dal numero di controversie in cui Busch è stato coinvolto nel corso degli anni, non credo che sia pura invenzione di Stenhouse.
    Ad ogni modo è arrivato il Race Day e tutto ciò è stato irrilevante, a partire da quel momento, così come è stato irrilevante Di Benedetto che non ha finito la gara.
    Anche Allmendinger è stato irrilevante: ha chiuso in 30^ posizione, davanti a Corey La Joie, più comunemente noto come Corey Jamais Une Joie. Il fatto che non Jamais Une Joie non si sia ritirato per problemi tecnici, tuttavia, è molto sorprendente.
    La location della gara era il Kentucky Speedway ed era denominata "Quaker State 400". Ha vinto Martin Truex Jr, davanti a Blaney e Keselowski, altrimenti noto per essere un sosia di Dany Kvyat.

    INDYCAR: ho visto la gara lunedì sera, trovata sul profilo Youtube "blog da Indy", quindi con telecronaca brasiliana.
    Partiva dalla pole position Newgarden, seguito da Dixon, Pagenaud, Willpowahhhh, Rossi, RHR, Sato, King, Hinchcliffe, Wickens, Daly, Leist, Rahal, Andretti, Kanaan, Pigot, Bourdeeeeyyyyyy, Chilton, Binder, Kimball, Jones, Veach e, seguendo la filosofia indo-canadese dell'ultima posizione, Claman De Melo.
    Questi sono gli eventi che abbiamo visto nel corso del "gran premio del Canada", a detta dei telecronisti:
    > 1/85 Newgarden ha mantenuto la prima posizione, anche se inseguito molto da vicino da Dixon, che ha cercato di affiancarlo, seguivano a completare la top-5 RHR, Alex NSVR e il Grande Samurai, anche se quest'ultimo ha superato NSVR dopo che entrambi erano già stati superato da Willpowahhhh;
    > 15-20/85: vari piloti hanno iniziato a rientrare ai box, anche se quelli di testa hanno proseguito ancora, fermandosi verso il 25esimo giro e facendo risalire brevemente in testa Jordan King;
    > 28/85: RHR ha superato Willpowahhhh che gli era davanti, dopo il pitstop, per poi andare a sbattere subito dopo e fare entrare la safety car, mentre Alex NSVR se ne andava in giro con l'ala anteriore rotta in un contatto con Willpowahhhh;
    > tutti ai box in regime di safety-car, al ritorno in pista la top-5 era composta da Newgarden, Dixon, il Grande Samurai, Saimon e Wickens;
    > il telecronista ha notato testualmente come "o Tony" fosse ottavo e "o Matheus" nono;
    > 33/85: Newgarden è partito al rallenty perdendo numerose posizioni e facendo risalire Dixon in prima posizione, mentre subito dopo c'è stato un incidente con ingorgo che ha coinvolto diverse vetture, iniziato con Grammo Reale in testacoda dopo un contatto con una Carlin, sono finiti fuori anche Willpowahhhh e RHR ed è rientrata la safety car;
    > dietro la safety car c'erano in top-5 Dixon, Wickens, Saimon, il Grande Samurai e *plot-twist* nientemeno che Sonniferetti;
    > 42/85: Binder è rimasto fermo nel bel mezzo della pista, facendo entrare la safety car mentre la vettura veniva fatta ripartire a spinta;
    > una volta che c'è stato il restart, per una volta non sono capitati ulteriori casini e la gara ha potuto proseguire in tranquillità, con Sonniferetti che è risalito addirittura in quart posizione davanti al Grande Samurai;
    > 50-60/85: giro di pitstop in regime di green-flag, nel corso del quale Spencer Maialotto ha fatto brevemente il figo in testa alla gara prima di rientrare a sua volta;
    > "o Tony" era ancora in top-ten, mentre "o Matheus" si era perso nel nulla e i telecronisti hanno fatto notare che "o Tony" non guida per una squadra di prima fascia, ma è lui stesso un pilota di prima fascia;
    > 67/85: si è vista una vettura blu che aveva verosimilmente sbattuto contro al muro, ma non è accaduto nulla di grave, se non che era quella del Grande Samurai (nel momento in cui ha sbattuto, i telecronisti stavano affermando che era in quinta posizione ma si sono fermati a metà della frase);
    > Saimon si era portato in seconda posizione davanti a Wicky, mentre Hinchcliffe è risalito in top-5 dopo l'uscita di scena del Grande Samurai;
    > 85/85: Sonniferetti si è dovuto fermare ai box all'ultimo giro per uno splash and go, mentre Dixon era stabilmente in testa alla gara, seguito da Saimon e Wicky molto vicini l'uno all'altro;
    > Hinchy è risalito in quarta posizione, ma soprattutto Kimball ha concluso la gara in top-5!...
    ...
    ...
    ...
    ...per intenderci, questa gara può essere sintetizzata in una sola frase: anche questa volta Wickens era nelle posizioni che contavano, ma non ha vinto.
    Ci sono ancora cinque gare, prima della fine della stagione, quindi possiamo ancora sperare che succeda.
    Dixon: "Io ho vinto e ho allungato in classifica. Perché nessuno parla di me?"
    L'Autrice(C): "Perché questo è un commento breve e indolore, scritto in un momento in cui pensavo di essere indietro con i meloni e in cui non vedevo l'ora di postare, per non fare saltare in aria tutta la scaletta della settimana."
    Dixon: "Mi fa molto piacere. E i telecronisti cos'hanno detto di me?"
    I telecronisti: "O Tony, o Tony, o Tony, o Matheus, o Tony, o Tony, o Matheus..."
    Dixon: "Somiglia a una telecronaca spagnola di Formula 1, di quelle in cui una parola ogni tre è Fernando e le altre due sono Carlos."
    Voce fuori campo Indy-centrica: "Chi è Carlos? Chi sono i telecronisti spagnoli? Cos'è la Formula 1? Di tutto ciò che hai detto, l'unico concetto che conosco è Fernando."
    A proposito, non mi pare di avere sentito parlare di lui. Sarà che adesso Gil De Ferran è diventato il nuovo direttore sportivo della McLaren in Formula 1; e sua figlia Anna, la ex di Karam, adesso è fidanzata con Vandoorne - l'ho già scritto, ma ci tenevo a precisarlo anche in un commento di Indycar, perché potrebbero eserci lettori dei miei commenti alla Indycar che non leggono quelli alla Formula 1.
    Direi che con i gossip su Vandoorne e Anna De Ferran possiamo anche concludere questo commento.
    Best Regards.

    RISULTATO: 1. Scott Dixon (Ganassi), 2. Simon Pagenaud (Penske), 3. Robert Wickens (Schmidt), 4. James Hinchcliffe (Schmidt), 5. Charlie Kimball (Carlin), 6. Tony Kanaan (Foyt), 7. Zach Veach (Andretti), 8. Alexander Rossi (Andretti), 9. Josef Newgarden (Penske), 10. Marco Andretti (Andretti/Herta), 11. Jordan King (Carpenter), 12. Ed Jones (Ganassi), 13. Conor Daly (Harding), 14. Zachary Claman De Melo (Coyne), 15. Matheus Leist (Foyt), 16. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 17. René Binder (Juncos), 18. Will Power (Penske), 19. Sebastien Bourdais (Coyne), 20. Spencer Pigot (Carpenter), 21. Graham Rahal (Rahal), 22. Takuma Sato (Rahal), 23. Max Chilton (Carlin).
     
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    Commento al Gran Premio di Mid-Ohio
    La SoVrApPoSiZiOn3 con il compleanno di Sua Maestà, imperatore di Le Mans e Indianapolis /// 29 Luglio 2018

    Carissimi lettori, dopo giorni passati evitando gli spoiler con successo, perché dopotutto non era un gran premio della Russia (sì, rassegnatevi, continuerò a parlarne da qui all'eternità, anche se la cosa più pittoresca di quel gran premio, il crash dei Raikkottas con il conseguente podio di Checo, non era incluso nello spoiler), è finalmente arrivato il momento di guardare il Gran Premio di Mid-Ohio, ringraziando ancora una volta il profilo youtube Blog da Indy, fonte inesauribile di gare di Indycar con telecronaca brasiliana, dove uno dei telecronisti è nientemeno che Felipe Giaffone, cugino di primo grado della moglie di un certo Rubinho, nostra vecchia conoscenza (intendo dire conoscenza di vecchia data, non che sia vecchio, cosa che si diceva di lui all'incirca dieci anni fa, all'epoca in cui aveva l'età che avrà il Gangster Rapper nell'epoca in cui secondo i gossip delle telecronache di inizio stagione si appresterebbe a passare in Ferrari).
    Gangster Hammi: "Perché dovrei passare in Ferrari dove sfigurerei vista l'assenza di occhi azzurro shocking, quando invece potrei passare i NASCAR dove perfino Kyle Busch mi guarderebbe con la bava alla bocca?"
    Kyle B: "Veramente ti guarderei pensando che sarebbe bellissimo tamponarti dietro la safety car."
    Gangster Hammi: "Come ti permetti?! Solo i figonihhhh beliximihhhh che sono segretamente gabbiani proprio come me possono farlo!"
    Kyle B: "Strano che Grosjean non vi abbia ancora messi in pentola."
    Gangster Hammi: "Nel mio caso ci ha già provato a Spa 2012, ma sono riuscito a sfuggirgli con la collaborazione di Ferni."
    Kyle B: "Stai divagando, prosciuttello..."
    Gangster Hammi: "No, affatto. Ferni in un commento a un gran premio di Indycar è come una rissa dopo un incidente in NASCAR, non può mai mancare."
    Kyle B: "Ferni non è nemmeno stato capace di fidanzarsi con la figlia di De Ferran, diversamente da Stoffy. Non merita la nostra attenzione."
    Gangster Hammi: "Come osi?! Ferni è un genio, se non fosse stato per lui non mi sarebbe mai venuta in mente l'idea di appioppare un bellissimo paio di orecchie da coniglio a Carlito Fanboyz."
    Kyle B: "A Carlito chi?"
    Gangster Hammi: "Che ignoranza. Non conosci Carlito Fanboyz?"
    Kyle B: "No, conosco solo Checo che, come tutti i messicani, ruba il volante a Carl Edwards."
    Gangster Hammi: "Ma si è ritirato alla fine del 2016, come Feliiii."
    Kyle B: "Appunto."
    Gangster Hammi: "Ti assicuro che Feliiii era contentissimo di ritirarsi e si era candidato come amministratore condominiale per passarsi il tempo. Però la sua rana ha insistito per rimanere ancora un anno, in modo da potere maltrattare un po' Strollino."
    Kyle B: "Ha fatto benissimo!!111!!!1!! I poppanti dovrebbero andare tutti a correre nell'ARCA insieme a Natalie Decker."
    Gangster Hammi: "Chi?"
    Kyle B: "Una tizia che gareggia solo per mostrare di avere i capelli perfetti."
    Gangster Hammi: "Il mio ammmmmore ha i capelli molto più perfetti della Decker. Tunz tunz tunz!!1!!11!!!!1!!"
    H3lio: "Il tuo ammmmore ha capelli orribilihhhhh! #HelioWins!"
    Gangster Hammi: "Il tuo ammmmmore invece non ha delle treccine belle come le mie. Dovresti lasciarlo e anche alla svelta."
    H3lio: "Non lo farò mai. <3 Amerò il sosia di Vin Diesel sempre e comunque, anche se i suoi capelli folti sono ormai un ricordo lontano. Rimarrà sempre dolce e kawaii oltre che un figonehhhh beliximohhhh. Un giorno adotterò suo figlio 'o Matheus' anche se il gap tra lui e 'o Tony' mi pare quello che c'è tra i Vandonso."
    Sebby: "Prosciuttello, perché te ne stai lì a discutere con dei piloti di Indycar e di NASCAR, quindi poco importanti perché nella loro serie non corre la Ferrari? Non dovresti fare qualcosa di più utile?"
    Gangster Hammi: "Tipo gracchiare come un gabbiano? Grock, grock, grock."
    Sebby: "Intendevo suggerirti di rubare la vodka per fare uno scherzo ai Raikkottas."
    Gangster Hammi: "AAAAAAWWWWWW, tu sì che hai delle idee bellissime. Sono certo che un giorno, quando non avremmo più dei campionati da cercare di vincere, potremmo diventare due perfetti teppisti e seminare il panico in giro per il paddock."
    Sebby: "Beliximo continua!!!1!!1!!!"
    Kyle B: "Vi suggerisco di sloggiare, perché se l'Autrice(C) non si mette a parlare di Indycar, in questo momento, poi non arriverà mai neanche il momento della NASCAR."
    L'Autrice(C) concorda con Kyle Busch, non essendo attorniata da una ventina di meccanici pronti a difenderla qualora Kyle Busch la aggredisse, e questo commento, a momenti, inizierà finalmente a venire al punto.

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Rossi - Power
    2^ fila: Hunter-Reay - Newgarden
    3^ fila: Wickens - Chilton
    4^ fila: Rahal - Sato
    5^ fila: Dixon - Hinchcliffe
    6^ fila: Jones - Veach
    7^ fila: Andretti - Daly
    8^ fila: Kimball - King
    9^ fila: Pagenaud - Pigot
    10^ fila: Kanaan - Harvey
    11^ fila: Leist - Fittipaldi
    12^ fila: Binder - Bourdais

    RACE DAY: alla partenza non è successo nulla di strano, la safety car non ha crashato nel giro di formazione, non ci sono stati incidenti che coinvolgevano mezza griglia di partenza e, purtroppo, non sono nemmeno comparse dal nulla le Danilka per lanciarsi asciugamani come fecero in occasione del GP di Mid-Ohio di dieci anni fa, guadagnandosi una pagina del televideo mediaset tra le notizie di sport del TGCom, che parlava di Indycar soltanto in caso di performance di particolare successo da parte di donne (tipo la vittoria di Danica a Twin Ring Motegi e la vittoria di Milka nella rissa degli asciugamani) e nel caso di impatti di monoposto contro cervi.
    In assenza delle Danilka c'è stato un momento ad alto contenuto di due ruote, che ha reso la gara molto interessante perché in testa non c'era nessuno spagnolo, ma un pilota che porta lo stesso cognome del Grande Eroe degli appassionati italiani di MotoGP. A proposito, ricordo che quando Alex Non Sono Valentino Rossi debuttò in Formula 1, Stella Bruno gli chiese se avesse origini italiane e se fosse parente di Valentino Non Sono Alex Rossi, e da come rispose sembrava che ANSVR avesse a malapena l'idea di chi fosse VNSAR.
    Terminata questa digressione, vorrei segnalare che oltre a NSVR c'era anche una top-5, nella quale c'erano anche Willpowahhhhh, Nuovo Giardino, RHR e Wickens...
    ...
    ...
    ...
    ...ma la cosa più interessante è che il Piccolo Chilli stazionava in quel momento in sesta posizione, in lotta con nientemeno che Dixon, il detersivo al retrogusto di kiwi. Era uno di quei momenti in cui c'era da mettersi a fare dei cori da ultrà per la gioia, ma quando c'è il Piccolo Chilli di mezzo le gioie, se non sono inesistenti, hanno breve durata: è infatti stato penalizzato con un drive through per una manovra irregolare. Non ho ben capito di quale crimine si fosse macchiato, anche perché ero impressionata da altre cose che i telecronisti affermavano: dicevano che quando Sato sta calmo guida che è uno spettacolo. Insomma, è quello che tutti abbiamo sotto agli occhi da quindici anni, sintetizzato in una sola frase.
    Ad ogni modo Sato era nelle retrovie, quindi pressoché irrilevante, mentre piuttosto il Detersivo al Kiwi si stava facendo poco notare, ma era dove doveva essere. Nel corso del primo stint l'abbiamo ritrovato, dopo una ventina di giri di gara, già al quarto posto, dietro a NSVR, Willpowahhhh e Nuovo Giardino.
    Wicky era in quinta posizione, mentre guardavo quella parte di gara martedì mattina prima di andare a lavorare e, nel momento in cui ho staccato, ho sperato per un attimo che potesse rimontare le posizioni che lo separavano dalla vetta della classifica, andando finalmente a ottenere la sua prima vittoria.
    Comunque di giri ne erano stati percorsi una ventina, su un totale di novanta, e in settanta giri poteva succedere ancora di tutto...
    Sebby: "AAAAAAAAAWWWWWWWWWWWW!"
    Wicky: "Va tutto bene?"
    Sebby: "Ho appena notato che sei canadese. Per caso sei un gabbiano?"
    Wicky: "No, sono una marmotta, però non dirlo a nessuno. Ho paura di sfigurare, dato che non ho dei dentoni in stile Dani-Smile."
    Sebby: "Se mi menzioni ancora una volta i dentoni di Dani-Smile potrei non rispondere più delle mie azioni e azzannare qualcuno o qualcosa."
    Gangster Hammi: "Perché quel 'qualcosa' dovrebbero essere proprio le extension delle mie treccine? Lascia andare immediatamente i miei capelli, altrimenti racconto a tutti che soffri di difficoltà di erezione!"
    Sebby: "Quando sono in forma di gabbiano, però, funziona tutto. Ho una gran voglia di afferrare le tue treccine nel becco."
    Kyle B: "Perché siete tornati? Se non ve ne andate entro pochi secondi, tornerete entrambi a casa con il naso rotto."
    Gangster Hammi: "Non ti conviene. Il mio vicino di casa Feliiii ti farà il malocchio."
    Kyle B: "Orrorehhhhh!"

    CONTINUA IL RACE DAY: martedì sera prima di andare a letto mi sono rimessa a guardare la gara, con i pitstop e con la gara che è proseguito in modo tranquillo, dato che evidentemente il Grande Samurai intendeva dare ascolto ai telecronisti brasiliani e continuare a dare spettacolo invece di compiere azioni azzardate.
    Con i pitstop mi sono un po' persa, perché ognuno rientrava quando gli pareva e, diversamente dai telecronisti di Formula 1, quelli di Indycar non parlano 24/7 di potenziali strategie e di potenziali undercut. Che poi i telecronisti spagnoli di Formula 1 sembrino avere serie difficoltà nel comprendere che "undercut" significa guadagnare una posizione fermandosi ai box in anticipo e non mantenere la propria posizione fermandosi ai box in anticipo (quello, casomai, è evitare di subire un undercut), quello è un altro discorso.
    Quando hanno iniziato a parlare di strategie, intorno a una cinquantina di giri di gara, hanno osservato che NSVR si era fermato una sola volta, per il momento, intorno al 30° p giù di lì, mentre gli altri si erano fermati due volte.
    In quel momento Wicky era secondo, poi seguivano Nuovo Giardino, Willpowahhhh e RHR in top-5, con il Detersivo costretto ad accontentari della sesta piazza, al momento...
    ...
    ...
    ...
    ...poi, mentre la gara si apprestava a terminare, dopo tantissimi giri di tranquillità, mi sono finalmente accorta perché parlare di strategie fosse per una volta importante: NSVR si è fermato una volta in meno degli altri piloti, con la seconda sosta intorno al 60esimo giro e alla fine doveva essere conservativo se voleva arrivare in fondo.
    Aveva oltre venti secondi di vantaggio nei confronti di Wickens... ma Wickens guadagnava a poco a poco nei suoi confronti.
    Il Detersivo era risalito in quinta posizione, al momento, ma a nessuno importava così come a nessuno importava che Willpowahhhh stazionasse in terza piazza: i telecronisti parlavano di St.Petersburg e degli eventi avvenuti a St.Petersburg, estasiati perché Wickens guadagnava un secondo al giro e i due avrebbero potuto ritrovarsi a tu per tu nei giri conclusivi.
    Anch'io sono andata abbastanza su di giri, per poi arrendermi all'evidenza: i giri in cui Wicky guadagnava un secondo al giro erano quelli in cui NSVR commetteva qualche sbavatura, il problema era che NSVR non intendeva fare un errore al giro fino alla fine, quindi era alquanto improbabile che il momento della prima vittoria di Wickens fosse arrivato.
    Guess what? A pochi giri dalla fine Wicky era ancora a quindici secondi di distacco da Rossi.
    Per effetto della sua vittoria, NSVR ha recuperato un po' di punti sul Detersivo al Kiwi, che tuttavia ha ancora un vantaggio notevole.
    Il Detersivo: "Quindi posso festeggiare mangiando un cremino alla vodka, per effetto della proprietà transitiva. Comunque oggi avrei vinto agevolmente, se non fosse stato per ordini di scuderia che hanno spianato la strada a Sebby."
    Sebby: "L'unica strada che vorrei spianata è quella verso un paio di forbici con cui tagliare le treccine del Gangster Rapper."
    Il Detersivo: "K0M3 Ty Xm3tTy???2222??? Sono certo che il mio glaciale anonimo lo trovi fighissimo."
    Iceman: "Esatto, come hai fatto a indovinare?"
    Il Detersivo: "So che, quando si tratta di figonihhhh beliximihhhh, per te vale la regola del basta che respiri."
    Iceman: "Sono figonihhhh beliximihhhh, appunto. E tutti hanno dentro alle mutande un cremino alla vodka."
    Gangster Hammi: "Che cosa ti fa pensare che io porti le mutande?"
    Kyle B: "Chi è tutta questa gente assetata di vodka, che si macchia di simili esternazioni senza degnare di una sola parola il Piccolo Chilli che è arrivato ultimo?"
    Il Piccolo Chilli: "Orrorehhhh!"
    Kyle B: "Ma quale orrore?! Sei una lumaca, come Haryanto."
    Voce fuori campo: "Orrorehhhhh! Come si permette questo di criticare Haryanto?"
    Kyle B: "Fate tacere gli spambot indonesiani e acclamatemi. Ho intenzione di prendere il Piccolo Chilli a colpi di biberon, dopo averglielo sottratto."
    Gangster Hammi: "Che cosa terribile! Il Piccolo Chilli è un bambino innocente. ç_ç Sebby, prestami subito un sacchetto di carta con cui coprirmi gli occhi."
    Kyle B: "Okay, sono disposto a non farlo, a condizione che non mi facciate gufare da Feliiii."
    Gangster Hammi: "Affare fatto."
    Kyle B: "tunz tunz tunz!!!11!!!!11!! Adesso non mi resta che suggerire all'Autrice(C) di mettersi a parlare di NASCAR..."
    ...
    ...
    ...
    ...e infatti non ha tutti i torti, sarebbe ora di chiuderla qui con Mid-Ohio, se non per segnalare che Bourdeyyyyyyy partito ultimo è arrivato sesto. *-*

    RISULTATO: 1. Alexander Rossi (Andretti), 2. Robert Wickens (Schmidt), 3. Will Power (Penske), 4. Josef Newgarden (Penske), 5. Scott Dixon (Ganassi), 6. Sebastien Bourdais (Coyne), 7. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 8. Simon Pagenaud (Penske), 9. Graham Rahal (Rahal), 10. Zach Veach (Andretti), 11. Marco Andretti (Andretti/Herta), 12. Jordan King (Carpenter), 13. Spencer Pigot (Carpenter), 14. James Hinchcliffe (Schmidt), 15. Ed Jones (Ganassi), 16. Charlie Kimball (Carlin), 17. Takuma Sato (Rahal), 18. Tony Kanaan (Foyt), 19. Matheus Leist (Foyt), 20. Jack Harvey (Shank), 21. René Binder (Juncos), 22. Conor Daly (Harding), 23. Pietro Fittipaldi (Coyne), 24. Max Chilton (Carlin).

    NASCAR UPDATE: al momento non ho il tempo materiale per seguire la NASCAR, ma mi sono presa l'impegno di tenere i miei commenti alla Indycar aggiornati anche con i risultati della NASCAR, almeno finché ci sarà il campionato di Indycar in corso, dopodiché di commentare in seguito le fasi conclusive del campionato di NASCAR, quindi procediamo.
    Nel weekend del 22/07 c'è stata una gara denominata New Hampshire 301, nome che trovo un po' deludente in confronto agli standard a cui la Sprint Cup ci ha abituati, che a quanto ho capito è "iniziata" con tre o quattro ore di rain delay.
    Ne è uscito vincitore Kevin Harvick, già protagonista in passato di una rissa con JPM (quante volte ne ho già parlato? ormai sto perdendo il conto), precedendo Kurt Busch e nientemeno che Aric Almirola!
    Nel weekend del 29/07, invece, in sovrapposizione con la Indycar e con il compleanno di Alonso, Kyle Busch ha vinto la Overton's 400 (altro nome alquanto deludente per i miei standard), con Larson e Harvick a completare la zona podio, anche se non mi è tuttora chiaro se il podio esista come entità fisica in NASCAR. L'importante è che per il momento Liberty Media non l'abbia ancora depennato dalla Formula 1, ma a volte inizio ad avere un po' di paura in tal senso.
     
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23 replies since 16/2/2018, 02:18   114 views
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