Commenti Ironici alla Stagione 2018 di Indycar

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    Indycar @ Pocono: Riflessioni random nei giorni post-gara

    Siamo già nella seconda metà di agosto e la fine del campionato si avvicina: ci sarà Gateway, sabato, poi ci saranno Portland e Sonoma in settembre.
    Prima di tutto ciò, tuttavia, è venuto Pocono ed è venuta una di quelle gare che è impossibile commentare. L’ho visto a tratti, senza prestare attenzione a quello che vedevo, poi ho deciso di smettere di vederla, in anticipo, perché non me la sentivo di proseguire oltre. Il video su Youtube c’è ancora, probabilmente ne saranno state pubblicate anche altre versioni, ma ho deciso di interromperne la visione anzitempo e di non riprenderla e non tornerò sui miei passi.
    Mi sono capitate sotto gli occhi delle polemiche, le solite di ogni volta, che vengono tirate fuori anche quando non succede niente: gli ovali dovrebbero essere depennati, gli ovali stravolgono la Indycar (???), Alonso non dovrebbe andare a correre sugli ovali perché sono troppo pericolosi...
    ...
    ...
    ...no, a quanto vedo non sono le SOLITE polemiche, ma si è aggiunto anche qualcosa, dato che ho letto davvero un’osservazione a proposito di Alonso che non dovrebbe andare a correre sugli ovali, perché a 37 anni suonati non è ancora maturo abbastanza per capire che cosa vuole fare del proprio futuro, a quanto pare, mentre l’hanno capito benissimo degli utenti di Twitter che avevano voglia di scrivere cose a caso e, dato che probabilmente non hanno mai visto una gara di Indycar in vita loro e che non sarebbero al corrente dell’esistenza di un’intera serie se non fosse per Alonso, si ritenevano in dovere di scrivere qualcosa a proposito di Robert Wickens senza citare minimamente Robert Wickens. Tanto valeva non scrivere niente, ma ogni tanto bisogna sforzarsi di scrivere qualcosa. È sempre meglio dei troll che si inventavano di sana pianta che Wickens fosse morto. È sempre meglio anche della tanta gente comune che, non appena è stata diramata l’informazione che Wickens era cosciente, ne ha dedotto che stesse bene.

    Giusto affinché i lettori possano capire di che cosa sto parlando, ci terrei a spiegare in breve che cosa sia successo a Pocono domenica 19 agosto.
    Essenzialmente era prevista una gara di 200 giri, con i Powergarden a partire dalla prima fila, con Alexander Rossi subito dietro, con tante incognite e con un incidente già alla partenza e una successiva safety car.
    Dopo sette giri di tranquillità, dietro la safety car e non, si è scatenato il caos, con un incidente multiplo tra diverse vetture, in particolare Wickens, Hunter-Reay e, in seguito, Hinchcliffe.
    Tra le varie cose che ne sono seguite, ci sono state due ore di bandiera rossa. Poi la gara è ripresa. Di 200 giri disputati, quelli in cui Rossi non è stato in testa si contavano sulle dita di una mano, pertanto ha vinto, davanti a Power e a Dixon. Ciò gli ha permesso di recuperare punti in classifica nei confronti di Dixon e tutto lascia pensare che sarà il suo principale sfidante nelle gare che verranno...
    ...
    ...
    ...ma a questo punto dobbiamo fare un passo indietro, perché tra Wickens, RHR e altri piloti random è successo questo: Wickens e RHR sono venuti a contatto, la vettura di Wickens ha spiccato il volo ed è andata a sbattere contro le protezioni laterali... in inglese vengono chiamate “fence”, per intenderci, quel tipo di protezione contro cui Franchitti è finito cinque anni fa, ribaltandosi poi in pista.
    Tornando a Wickens, dopo avere sbattuto contro le protezioni, la vettura è ricaduta in pista, per fortuna senza arrivare addosso a nessuno.
    Gli altri piloti coinvolti sono scesi autonomamente dalle loro vetture.
    Wickens non ha avuto la stessa fortuna.
    C’è chi dice che, mentre Wickens era ancora immobile dentro la vettura e nessuno sapeva se fosse vivo o morto, Michael Andretti ne abbia approfittato per spargere m*rda nei suoi confronti per avere innescato l’incidente in un’intervista televisiva. Non so se sia andata così o se gli hater di Michael Andretti ne hanno approfittato per essere loro a spargere un po’ di m*rda, quello che mi sembrava strano era che l’interesse per quello che Andretti II aveva o non aveva detto fosse almeno in parte superiore all’interesse che veniva provato per le condizioni di Wickens.
    Da parte sua, Wickens è stato estratto dalla vettura e trasportato in ospedale in elicottero. Gli sono state riscontrate diverse fratture, una lesione vertebrale e una contusione a un polmone. Ieri sera (lunedì) ha subito un intervento chirurgico e ne sono previsti degli altri. Che cosa ne sarà di lui, al momento non siamo tenuti a saperlo, non ci resta che sperare che arrivino notizie positive.

    Risultato della gara:
    1. Alexander Rossi - Andretti 2:36:49.112
    2. Will Power - Penske +4.498
    3. Scott Dixon - Ganassi +41.355
    4. Sebastien Bourdais - DCR with VS +42.012
    5. Josef Newgarden - Penske +1 lap
    6. Zach Veach - Andretti +1 lap
    7. Marco Andretti - Andretti +1 lap
    8. Simon Pagenaud - Penske +1 lap
    9. Charlie Kimball - Carlin +2 laps
    10. Ed Carpenter - Carpenter +3 laps
    11. Matheus Leist - A. J. Foyt +3 laps
    12. Ed Jones - Ganassi +3 laps
    13. Max Chilton - Carlin +4 laps
    14. Graham Rahal - RLLR +4 laps
    15. Conor Daly - Harding +38 laps
    16. Spencer Pigot - Carpenter +183 laps
    17. Tony Kanaan - A. J. Foyt +184 laps
    18. Ryan Hunter-Reay - Andretti +194 laps
    19. Robert Wickens - SPM +194 laps
    20. James Hinchcliffe - SPM +194 laps
    21. Takuma Sato - RLLR +194 laps
    22. Pietro Fittipaldi - Dale Coyne +194 laps
     
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    Commento alla Gateway 500
    We've got the powahhhhhh!

    Carissimi lettori, è arrivato il momento di commentare quello che è successo questo weekend (sabato 25 agosto / notte tra sabato e domenica in Italia) a Gateway, ma prima di arrivarci credo che sia doveroso fermarci per un istante a riflettere sul perché sentite la mancanza di qualcosa, ma non riuscite a comprendere che cosa.
    Ve lo spiego io che cosa vi manca: un recap di quello che è successo nel mese di Agosto nel campionato di NASCAR.
    Dal momento che gli eventi che mi accingo a narrare sono avvenuti prima di Gateway, in quanto nel weekend del 25/26 Agosto non era in programma nessuna gara della Sprint Cup, direi di iniziare dall'update di quanto è successo di recente.
    Torniamo indietro a quello che succedeva il 5 Agosto, quel giorno a Watkins Glen, uno dei due non-ovali della Sprint Cup, quando si è svolta una gara denominata "Go Bowling at the Glen".
    In gara sono accaduti due eventi completamente sorprendenti. Uno dei due è che la gara è durata appena due ore, tredici minuti e quarantaquattro secondi, come riportato da Wikipedia. Il secondo è che al termine di quelle due ore, tredici minuti e quarantaquattro secondi il Nick Heidfeld della NASCAR, Chase Elliott, ha tagliato il traguardo in prima posizione, andando finalmente a conquistare la prima vittoria lungamente inseguita. Truex, Kyle Busch, Suarez e Jones hanno chiuso la gara nelle prime cinque posizioni, tuttavia a volte accadono cose più pittoresche fuori dalle piste che dentro. Brian France, il CEO della NASCAR, quel giorno stesso è infatti stato arrestato per guida in stato di ebbrezza e possesso di droga. Dopo essere stato rilasciato, si è dimesso dal proprio ruolo.
    Sette giorni dopo, il 12 Agosto, è stata la volta della "Pure Michigan 400"... anzi, no, quest'anno si chiamava "Consumers Energy 400". Durata poco meno di tre ore, la gara è terminata con la vittoria di Kevin Harvick, davanti al sosia di Kvyat Keselowski, a KyBusch, A.Dillon e Blaney. Come spesso vuole la tradizione, il primo ritirato è stato Corey Lajoie, altresì noto come Corey Jamais Une Joie. Curiosamente questo pilota è nato il 25 Settembre 1991, lo stesso giorno di Alexander Rossi.
    Il 18 Agosto, infine, a Bristol si è svolta una gara al nome decisamente più altisonante di quelli precedenti, tale "Bass Pro Shops NRA Night Race". A vincerla è stato Kurt Busch, con a seguire Larson, Elliot, Logano e Jones a completare la top-5.

    Nel frattempo c'è una notizia che unisce almeno in parte Indycar e NASCAR: si tratta di Conor Daly, che in questo weekend ha debuttato nella NASCAR Xfinity... ma ha perso il proprio sponsor, tale Lily's Diabete.
    La ragione alla base di tutto ciò è la seguente: un certo Bob Lamey, telecronista ultrasettantenne di football americano, avrebbe riportato in TV, a Indianapolis, qualcuno avrebbe utilizzato un insulto razzista negli anni '80. Quel qualcuno è risultato, da rumour vari, essere Derek Daly che non ha né esattamente confermato né esattamente smentito tutto ciò, in quanto in un comunicato ufficiale ha riferito che, nel 1983, subito dopo essersi trasferito negli States, ha utilizzato un'espressione dialettale che in Irlanda era di uso comune, ma che negli States aveva una connotazione offensiva, cosa di cui non era informato al momento in cui l'ha utilizzata.
    Dunque, Conor Daly, pilota nato nel 1991, ha perso il proprio sponsor per un gossip a proposito di un insulto razzista utilizzato da suo padre otto anni prima della sua nascita.
    Il popolo di Twitter si è al 99% indignato per il comportamento dello sponsor che, se non avesse rilasciato dichiarazioni ufficiali in proposito, sarebbe probabilmente stato ignorato. C'è stato anche, però, qualche simpaticone che ha osservato che è giusto che Conor Daly perda lo sponsor, in quanto gli insulti razzisti sono intollerabili. Qualora questo simpaticone abbia tra i quindici e i diciotto anni, mi piacerebbe combinargli un fidanzamento con qualche tumblrera anti-Verstappino che dava a Verstappino la colpa di ciò che combina suo padre nella vita privata.

    Passiamo adesso alla Indycar a Gateway, dove a causa di un rain delay non è stata disputata la sessione di qualifiche, ma è stata allungata la sessione di prove libere.
    Per qualche motivo che va oltre la mia comprensione, a causa dell'annullamento delle qualifiche la griglia di partenza non è stata stilata sulla base dei risultati delle prove libere, ma sulla classifica piloti, quindi Dixon, Rossi, Power... eccetera, eccetera, eccetera.
    La prima parte di gara è stata molto tranquilla, se si esclude che Bourdeeeeeyyyyy l'ha iniziata andando a sbattere e facendo entrare la safety car. Come potrete tranquillamente immaginare non ero per ninete soddisfatta di tutto ciò, ma non si può avere tutto dalla vita, non mi restava altro da fare che sperare nel Piccolo Chilli.
    Il Piccolo Chilli, ovviamente, in pista non c'era davvero, ma il suo nome veniva scritto tra le ultime posizioni per abbellire la grafica.

    In testa c'era il Detersivo al Kiwi, seguito da Willpowahhhh, Newgarden e Alex Non Sono Valentino Rossi, posizioni che sono rimaste invariate fintanto che NSVR non è riuscito a superare il campione in carica per andare a prendersi la terza posizione, poco prima del giro di pitstop.
    Con i pitstop non è successo niente di particolare, mentre in seguito, dopo un'altra sosta, Willpowahhhh è scivolato in quarta posizione dietro a Dixon, NSVR e Pgenaud.
    Willpowahhhhh ha superato "Saimon" e ha continuato a risalire, tanto che al 150esimo giro, si trovava in testa dopo avere superato Dixon.
    Una ventina di giri più tardi è entrata la safety car: RHR procedeva lentamente ed è rimasto fermo sul circuito.
    Willpowahhhh è rimasto in testa davanti al Detersivo e a NSVR dopo i pitstop effettuati in regime di safety car, mentre l'ultimo giro di soste è avvenuto quando mancavano una ventina di giri o meno al termine.
    Subito dopo la sosta, Willpowahhhh era in testa mentre NSVR si è ritrovato secondo davanti al Detersivo, che lo inseguiva nei giri finali, senza riuscire a superarlo...
    ...
    ...
    ...
    ...NSVR: "Quindi ti ho recuperato qualche posizione in classifica, anche se ti atteggi a complottaro spagnolo! Rossi rules!!!11!!11!!"
    Il Detersivo: "A proposito di kompl8, questo weekend c'è la SoVrApPoSiZiOn3 con il motomondiale a Silverstone, quindi che cosa ci fai ancora qua?"
    NSVR: "Tanto il motomondiale verrà cancellato dopo un interminabile rain delay, perché diversamente dal Qatar, in Gran Bretagna non ci sono le Monday Races."
    Willpowahhhhh: "Ma intanto mi guardate il cu*o quindi I've got the powahhhhh!"

    RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Alexander Rossi (Andretti), 3. Scott Dixon (Ganassi), 4. Simon Pagenaud (Penske), 5. Zach Veach (Andretti), 6. Spencer Pigot (Carpenter), 7. Josef Newgarden (Penske), 8. Ed Jones (Ganassi), 9. Takuma Sato (Rahal), 10. Graham Rahal (Rahal), 11. Pietro Fittipaldi (Coyne), 12. Ed Carpenter (Carpenter), 13. Tony Kanaan (Foyt), 14. Marco Andretti (Andretti/Herta), 15. James Hinchcliffe (Schmidt), 16. Matheus Leist (Foyt), 17. Max Chilton (Carlin), 18. Gabby Chaves (Harding), 19. Charlie Kimball (Carlin), 20. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 21. Sebastien Bourdais (Coyne).

    PS. Domenica mattina c'è stato un update sulle condizioni di Robert Wickens: è stato comunicato che attualmente respira autonomamente e che ha incontrato e parlato con i suoi familiari.
     
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    Commento al Gran Premio di Portland
    Oh my Taku Banzaaaaiiii <3 /// 2 Settembre 2018

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    ...
    ...
    ...va bene, va bene, certe cose non sono immediate e alle 21.00 di domenica sera avevo già capito che sarebbe stata una lunga serata di sofferenza.
    Ad ogni modo avrebbe potuto andare anche peggio, quind mi sono rassegnata, ho capito che ce l'avevo già fatta tante volte, quindi anche stavolta avrei potuto cercare di stare dietro a quello che aspiravo di vedere.
    Questo weekend si è svolto il gran premio di Portland. Era dal 2007 che non si svolgeva ed era dai tempi della Champ Car, in cui correvano all'epoca sia Willpowahhhh sia il suo best friend forever Bourdeeeeyyyyy... e anche Pagenaud in realtà.
    Incredibile ma non troppo, Willpowahhhh sarebbe partito dalla pole, mentre anche Bourdeeeeeyyyyyy era in una buona posizione, nella seguente griglia di partenza:

    1^ fila: Power - Newgarden
    2^ fila: Rossi - Bourdais
    3^ fila: Hunter-Reay - Veach
    4^ fila: Hinchcliffe - Jones
    5^ fila: Andretti - Rahal
    6^ fila: Dixon - King
    7^ fila: Harvey - Muñoz
    8^ fila: Chilton - Fittipaldi
    9^ fila: Pigot - Ferrucci
    10^ fila: Leist - Sato
    11^ fila: Chaves - Pagenaud
    12^ fila: Celis - Kanaan
    13^ fila: Kimball forever alone...

    Dopo il "drivers, start your engines" del caso, non restava altro che fare mente locale: il detestivo al kiwi Scott Dixon, altresì noto come Iceman, è arrivato a Portland come leader della classifica, in vantaggio nei confronti di Alex Non Sono Valentino Rossi, Willpowahhhhh e altri che la matematica non escludeva.
    La gara prevedeva 105 giri ed è partita con mooooolta tranquillità: Hinchclife e Veach sono venuti a contatto, sono riusciti apparentemente a proseguire senza grossi danni (soprattutto Veach, che non ha perso posizioni), mentre dietro di loro si scatenava il caos e Dixon era in mezzo a tale caos.
    No problem, si è ripreso abbastanza bene, riuscendo a uscire indenne dal contatto, mentre Ed Jones e Grammo Reale erano prossimi al ritiro e girati nel senso giusto, mentre Sonniferetti era prossimo al ritiro, ma prima bisognava che i commissari gli girassero la vettura nel senso giusto, dato che era cappottato e aveva il fondo al vento.
    Sono seguiti sette giri di safety car, poi la gara è ripresa e all'ottavo giro ho avuto un deja-vu.

    Non so se ve lo ricordate, quel giorno di undici anni fa, a Interlagos, quando all'improvviso il cambio della vettura di Hamilton andò in palla, Hamilton perse millemila posizioni, poi di punto in bianco il cambio riprese a funzionare e la vettura proseguì senza grosse difficoltà fino alla fine, se non consideriamo come difficoltà quella di essere millemila posizioni più indietro di quella utile per vincere il titolo?
    Ecco, Willpowahhhhh all'improvviso ha rallentato, per problemi al cambio, ha perso almeno una decina di posizioni, dopodiché ha ripreso ad andare a un'andatura quantomeno normale.
    Era in testa, prima che succedesse, ma gli è succeduto NSVR, il tutto mentre il detersivo al kiwi era nelle retrovie e NSVR sembrava quello messo meglio, tra i championship contenders.
    Dietro di lui completavano la top-5 RHR, Nuovo Giardino, Veach e King.

    Non è chiaro fino a che punto si estendesse l'entità dei problemi al cambio di Willpowahhhh, quello che sappiamo per certo è che ha proseguito la gara senza eccessivi problemi, sempre nel caso che non avere eccessivi problemi non fosse sinonimo di essere ben più indietro di dove avrebbe desiderato.
    Risalito fino alla prima posizione in attesa di fermarsi ai box dopo circa un terzo di gara, si è ritrovato ai margini della top-ten, con il Detersivo che, invece, quando si è fermato subito dopo è finito decisamente più indietro. Subito dopo è stato penalizzato per un'irregolarità al pitstop, mi pare di avere capito eccesso di velocità nella pitlane.
    A quel punto c'erano in top-ten NSVR, RHR, Nuovo Giardino, King e nientemeno che Harvey! Se a qualcuno interessasse, Veach era precipitato in sesta posizione... ma a nessuno importava niente di Veach, perché al 43° giro c'è stato un plot-twist: una vettura è finita nelle barriere e quella vettura era nientemeno che quella di Willpowahhhh!

    Mentre c'era in pista la safety car ho notato che Grammo Reale commentava la gara via tweet e dai suoi commenti mi sono accorta che Nuovo Giardino era secondo davanti a RHR e non dietro a RHR dove mi ricordavo di averlo visto.
    Con il risultato a cui il Detersivo sembrava andare incontro, anche Nuovo Giardino era un championship contender, quindi la sua presenza alle spalle di NSVR era abbastanza inquietante per quest'ultimo, specie considerando che gli era esattamente negli scarichi.
    Poi Nuovo Giardino si è calato nella parte di un complottaro spagnolo e ha superato Rossi. Frattanto King era terzo con un sorpasso su RHR e ha iniziato ad avvicinarsi pericolosamente al diventare a sua volta un complottaro spagnolo.
    Nel frattempo avevamo superato la metà gara e al 56° giro Veach ne ha approfittato per andare a fare un giro per i prati, il che ha provocato un nuovo ingresso della safety car. Nel frattempo "o Matheus" era in quinta posizione anche se Townsend Bell(?) non lo chiamava "o Matheus".

    Il secondo giro di pitstop è stato effettuato dai primi in regime di safety car, con le posizioni invariate tra i primi, con la sola eccezione di RHR che invece di andare ai box è rimasto in pista e con lui anche un bel po' di altra gente, dato che sono rientrati dalla sedicesima posizione in poi.
    Apparentemente buona parte della gente che avevano davanti era rientrata ai box durante la precedente safety car.
    Nel frattempo King ha approfittato della situazione per fare a ruotate con Celis, che poi si è visto gironzolare a caso per le vie di fuga, mentre RHR se ne stava in tutta tranquillità in testa alla gara.
    Poi, semplicemente, Nuovo Giardino e Alex Non Sono Valentino Rossi hanno iniziato a superare qualche vettura, mentre là davanti qualcuno iniziava a rientrare ai box.
    Tra questi c'erano RHR e il Detersivo, che era risalito fino alla quarta posizione.

    Poi, a una trentina di giri dalla fine, è accaduto un plot-twist: una vettura viola, identificata da Townsend Bell come "Santucci", ha iniziato ad andare ai due all'ora e tutti si sono precipitati ai box in vista di un ingresso della safety car.
    Pagenaud stava uscendo.
    Rossi stava entrando.
    C'è mancato poco che finissero l'uno addosso all'altro.
    Poi sono tornati tutti in pista in branco, mentre la safety car entrava in pista. Dietro alla safety car, in testa c'era il Piccolo Chilli, davanti a Sato e RHR!
    Al restart Spencer Maialotto ha superato il Detersivo, mentre NSVR ha superato Nuovo Giardino e si è avviato verso la top-ten.
    Il Piccolo Chilli, purtroppo, era destinato a fermarsi di lì a poco e a precipitare nelle retrovie, ma tutto ha i suoi lati positivi e il suo lato positivo è che a venti giri dalla fine il Grande Samurai si è ritrovato in testa alla gara!...
    ...
    ...
    ...
    ...e semplicemente, non ha fatto nessuna delle cose che temevo che facesse. Si è ritrovato in testa alla gara ed è stato il primo a passare sotto la bandiera a scacchi, con RHR negli scarichi, soli sei decimi a separarli nel momento definitivo.
    Dopo Long Beach 2013, dopo Indy 2017, finalmente il Grande Samurai ha ottenuto la sua terza vittoria in Indycar, la prima su un circuito permanente.

    Poi tutto è finito.
    Il gran premio di Portland è durato due ore, solo qualche secondo di più.
    Ne resterà solo uno, poi finirà la stagione.
    Anche lì, di fatto, ne resterà solo uno, con il detersivo al Kiwi che è in testa alla classifica in vantaggio su Alex Non Sono Valentino Rossi.
    Nuovo Giardino ha raggiunto Willpowahhhh in classifica. Sono piuttosto lontani ma a Sonoma ci saranno i doppi punti e le proiezioni sono troppo caotiche perché mi ci metta dietro.
    Non sono nemmeno convinta che qualcuno ci si metta dietro.
    Chiedetemi se sono felice e vi dirò di sì, perché una vittoria di Sato è sempre, a mio parere, qualcosa di cui essere felice.
    Chiedetemi chi vorrei che vincesse il campionato e vi dirò che sono indifferente.
    NSVR ha fatto un'ottima stagione, ma Dixon è Dixon. Ha già vinto quattro titoli ed è inarrestabile in una serie in cui esere inarrestabili è meno immediato di quanto potrebbe sembrare.

    Mentre finisco di scrivere, è il 6 Settembre.
    Tra dieci giorni sarà tutto finito.
    O almeno, quello che succede in pista sarà finito, quello che succede fuori, chi lo sa.
    Dopo il 16 Settembre passeranno mesi e mesi prima di rivedere la Indycar in azione.

    RISULTATO: 1. Takuma Sato (Rahal), 2. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 3. Sebastien Bourdais (Coyne), 4. Spencer Pigot (Carpenter), 5. Scott Dixon (Ganassi), 6. Simon Pagenaud (Penske), 7. Charlie Kimball (Carlin), 8. Alexander Rossi (Andretti), 9. Pietro Fittipaldi (Coyne), 10. Josef Newgarden (Penske), 11. Tony Kanaan (Foyt), 12. Carlos Muñoz (Schmidt), 13. Gabby Chaves (Harding), 14. Matheus Leist (Foyt), 15. Jordan King (Carpenter), 16. Jack Harvey (Shank), 17. Alfonso Celis Jr (Juncos), 18. Max Chilton (Carlin), 19. Zach Veach (Andretti), 20. Santino Ferrucci (Coyne), 21. Will Power (Penske), 22. James Hinchcliffe (Schmidt), 23. Graham Rahal (Rahal), 24. Ed Jones (Ganassi), 25. Marco Andretti (Andretti/Herta).
     
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    Kompl8 ispano-neozelandese in Indycar /// 16 Settembre 2018

    Carissimi lettori, nel weekend del 16 Settembre è terminato il campionato di Indycar, mentre iniziavano i playoff della Sprint Cup.
    Visto il mio intento di parlare della Nascar nei commenti ai gran premi di Indycar (per i playoff vedrò quale genere di copertura dare alle gare che verranno), inizierò dagli ultimi eventi che si sono svolti in quella serie.

    NASCAR UPDATE - dall'ultimo aggiornamento è successo, essenzialmente, quanto segue: nel weekend del 25 Agosto non c'è stata la Sprint Cup, il che è un po' una novità, dato che non succedeva dal weekend di Pasqua e non succederà più fino alla fine del campionato. Il 2 Settembre si correva a Darlington, la gara era denominata "Bojangles Southern", mentre una settimana più tardi, il 9 Settembre, è stata la volta della "Big Machine Vodka 400", località Brickyard.
    Entrambe le gare, quella relativa alla vodka compresa, sono state vinte da Brad Keselowski, segni particolari somiglianza con Dany Kvyat. Joey Logano e Kyle Larson sono arrivati in top-3 a Darlington, Erik Jones e Denny Hamlin invece sono saliti sul podio a Brickyard.
    Non ci sono state molte soddisfazioni per quello che importa davvero, tipo la posizione d'arrivo di Matt Di Benedetto. #RickyWho? AJWho? Okay, va bene, Stenhouse è arrivato 12° nella prima di queste due occasioni, ma Di Benedetto è sicuramente un pilota molto più rilevante di lui. Peraltro porta lo stesso cognome di uno dei fornai del mio paese...

    WICKYYYY - domenica è accaduta una cosa importante, ovvero per la prima volta dal giorno del suo incidente, il mese scorso, Robert Wickens ha pubblicato qualcosa sui social. Nello specifico ha postato un messaggio video, dall'ospedale nel quale è ricoverato. Sono stata molto felice di vedere quel video. <3
    Ci sono rimasta davvero male per il suo incidente, è un controsenso avere sperato così tanto a lungo (fin dal suo debutto, quando era in testa alla gara e finì fuori per il contatto con Rossi, a St.Petersburg) che potesse finalmente ottenere una vittoria e poi essermi ritrovata a sperare semplicemente che possa almeno fare una vita normale, un giorno, anche se non dovesse più essere in grado di tornare al volante. :-///

    INDYCAR @ SONOMA - due settimane fa è finito il campionato di Indylights e ciò ha portato alla promozione di due piloti di Indylights alla Indycar, entrambi con il team Harding. Si tratta del messicano Patricio O'Ward, vincitore del campionato, e dello statunitense Colton Herta (nonché figlio di Bryan Herta), secondo classificato in Indylights dopo essere stato in certi momenti della stagione in testa al campionato. Il giovane Herta, prima ancora di debuttare, è passato alla storia per un dettglio di un certo spessore statistico: ha appena diciotto anni, il che di per sé non significa niente, se non che è il primo 2000 a debuttare in Indycar.
    Si è qualificato 19°, mentre è andata molto meglio, in qualifica, al suo rivale della Indylights: ha infatti strappato una quinta posizione al fianco di uno dei championship contenders.
    A proposito di championship contenders, Dixon è arrivato a Sonoma in testa alla classifica, precedendo Rossi, con Newgarden e Power decisamente più indietro ma ancora in lotta per il titolo grazie anche al doppio punteggio assegnato nell'ultima gara stagionale.

    Dopo un pre-gara in cui si parlava di (guess what?) Fernando Alonso, la gara è iniziata in ritardo. Non pioveva, non nevicava, non c'erano incendi, uragani o qualcuna delle altre cose che di solito impediscono a una gara di Indycar di partire in orario. C'era un "Nascar delay", essenzialmente si stava attendendo che finisse la gara di Nascar prima di inziiare quella di Indycar.
    In realtà non è finita: era stata redflaggata e ho letto di canali televisiivi americani che saltavano da una serie all'altra a seconda che ci fossero vetture di Nascar in pista o che attendessero di tornarci.
    Questi sono veri momenti da what the f*ck, ma facciamo finta di niente.
    La gara di Sonoma prevedeva 85 giri e, contro a tutte le mie premesse iniziali, ho deciso che l'avrei guardata, anche se quando è iniziata era mezzanotte e tre quarti o giù di lì e c'erano ben poche possibilità di andare a letto prima delle tre di notte. Però per i motori a volte bisogna fare dei sacrifici, giusto? ;-)

    La griglia di partenza era questa:
    1^ fila: Hunter-Reay - Dixon
    2^ fila: Newgarden - Andretti!!!11!!!
    3^ fila: O'Ward - Rossi
    4^ fila: Power - Pagenaud
    5^ fila: Rahal - Veach
    6^ fila: Bourdais - Sato
    7^ fila: Fittipaldi - Jones
    8^ fila: Hinchcliffe - Harvey
    9^ fila: Pigot - Kanaan
    10^ fila: Herta - Ferrucci
    11^ fila: Chilton - Muñoz
    12^ fila: Leist - Kimball
    13^ fila: King (forever alone)

    Dopo una serie di giri di formazione che servivano per questioni di compatibilità con la Sprint Cup, quando è stato possibile partire senza SoVrApPoSiZiOnI troppo marcate la gara è partita... ed è iniziata con Alex Non Sono Valentino Rossi che veniva a contatto con Sonniferetti, facendosi un giro intero con una foratura, rientrando ai box e tornando in pista in ultima posizione. Le sue speranze di vincere il titolo, già abbastanza remote viste la posizione di Dixon, hanno iniziato ad apparire pressoché nulle.
    Tra un pitstop e l'altro si è ritrovato doppiato. Poi, intorno a metà gara, si è sdoppiato da RHR, il leader della gara.
    Nel frattempo erano successi i seguenti eventi di rilievo:
    > al 16° giro, in onore dei tempi in cui guidava una B.A.R. Honda, il motore di Sato è andato in fumo;
    > in occasione della prima sosta Nuovo Giardino è rimasto fermo ai box più a lungo del normale;
    > al 44° giro la vettura di Grammo Reale è rimasta ferma a bordo della pista, provocando l'ingresso della safety car;
    > i telecronisti hanno osservato che Rossi si era appena fermato, gli altri piloti no, quindi essendo tornato a pieni giri con il rientro ai box di tutti gli altri si sarebbe ritrovato in testa!

    La realtà dei fatti non è stata esattamente questa: tutti ai box, NSVR compreso: è tornato in pista in quindicesima posizione e, a quel punto, si è probabilmente infilato un peperoncino messico-venezuelano in una posizione poco comoda, dato che al restart (prima del quale Spencer Maialotto si è ritirato ai box) si è messo a sfilare vetture like a boss, risalendo fino alla settima posizione prima di rientrare ai box al 60° giro per la sua ultima sosta.
    Dixon è rientrato subito dopo, per evitare di essere fregato da una safety car. L'hanno fatto anche altri, essenzialmente rientrando tutti in branco nei giri a venire. A quel punto Dixon e Rossi erano rispettivamente 2° e 5°, con Dixon sempre più vicino a vincere il suo quinto titolo.
    Willpowahhhh nel frattempo recuperava su Dixon, al quale hanno detto, via radio, di non cercare di difendersi da un eventuale attacco.
    Chi ha subito un sorpasso, comunque, è stato NSVR, a 11 giri dal termine... e non da uno qualsiasi, da Sonniferetti. Sinceramente ci sono rimasta un po' di sasso...
    ...
    ...
    ...
    ...ora, vorrei fare alcune precisazioni. Prima di tutto sono contenta che Sonniferetti sia riuscito ad avere una buona performance, almeno una volta ogni tanto, però era l'ultimo gran premio della stagione, c'era di mezzo soltanto un quinto posto, e per quanto ormai le sue speranze stessero per esaurirsi definitivamente, NSVR era in lotta per il campionato. Sono queste le logiche della Indycar, è vero, ma mi fa uno strano effetto vedere un top-driver che, all'inseguimento del titolo, viene superato dal suo compagno di squadra che in classifica stava moooooolto più indietro.
    In seguito NSVR ha perso un'altra posizione, venendo superto da Bourdeeeeyyyyy. È arrivato settimo, secondo in classifica. Willpowahhhh si è classificato terzo, mentre con la vittoria RHR è risalito al quarto posto davanti a Nuovo Giardino. Il duello tra i rookie è stato vinto da O'Ward, che è arrivato in top-ten, mentre il giovane Herta è arrivato solo ventesimo. Però, diversamente da Chilli, è arrivato a pieni giri. Da notare "Santucci", che per una volta è stato in grado di tagliare il traguardo e di arrivare undicesimo. Durante il giro d'onore non ha preso a sportellate nessuno dei suoi due compagni di squadra.

    RISULTATO: 1. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 2. Scott Dixon (Ganassi), 3. Will Power (Penske), 4. Simon Pagenaud (Penske), 5. Marco Andretti (Andretti/Herta), 6. Sebastien Bourdais (Coyne), 7. Alexander Rossi (Andretti), 8. Josef Newgarden (Penske), 9. Patricio O'Ward (Harding), 10. Ed Jones (Ganassi), 11. Santino Ferrucci (Coyne), 12. Tony Kanaan (Foyt), 13. Jordan King (Carpenter), 14. Zach Veach (Andretti), 15. James Hinchcliffe (Schmidt), 16. Pietro Fittipaldi (Coyne), 17. Jack Harvey (Shank), 18. Carlos Muñoz (Schmidt), 19. Matheus Leist (Foyt), 20. Colton Herta (Harding), 21. Max Chilton (Carlin), 22. Charlie Kimball (Carlin), 23. Graham Rahal (Rahal), 24. Spencer Pigot (Carpenter), 25. Takuma Sato (Rahal).
     
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    Indycar 2018: sintesi di fine anno

    Cari lettori, direi che per la sintesi finale del campionato non è che ho fatto proprio le cose in grande stile, però qualcosa lo volevo fare, perché non mi piace lasciare le cose a metà e perché in questo mio recap di Indycar e Nascar avevo lasciato da parte, per il momento, gli ultimi due mesi del campionato della Sprint Cup.
    Non sono certa che commentare insieme Indycar e Nascar si sia rivelata una formula vincente e credo che non ripeterò nulla di tutto ciò, lasciando alla Indycar il privilegio di essere commentata in esclusiva nei commenti ai gran premi di Indycar, ma ormai è inutile piangere sul latte versato: il latte si versa nel Memorial Weekend, non il 25 Novembre mentre mi appresto a pubblicare il mio ultimo post dell'anno sul motorsport Made in Usa.

    11 Marzo - GP di ST.PETERSBURG
    Il campionato è iniziato con il rookie canadese Robert Wickens, arrivato dal DTM, che partiva dalla pole position. Ha passato la gara in lotta per la vittoria con Alexander Rossi, ma la vittoria non è andata a nessuno dei due: con due giri ancora da percorrere, Rossi ha innescato un contatto tra i due che ha aperto le porte a Sebastien Bourdais. Quest'ultimo ha vinto la gara inaugurale per la seconda volta consecutiva.

    7 Aprile - PHOENIX 250
    Ancora una volta Wickens si è fatto notare e stavolta è anche riuscito a concretizzare meglio il risultato: secondo classificato, mentre la vittoria è andata al campione 2017 Josef Newgarden.
    Si è trattato della prima gara stagionale su un ovale, che si è svolta in modo tutto sommato tranquillo, senza particolari incidenti e particolari polemiche.

    15 Aprile - GP di LONGBEACH
    In una gara letteralmente dominata da Alexander Rossi, ha fatto parlare di sé un bellissimo duello Sebastien Bourdais vs Scott Dixon per la seconda posizione, con Bourdeeeeyyyyy che ha fatto un memorabile sorpasso, per poi essere costretto a cedere la posizione a Dixon, in quanto il sorpasso è stato giudicato irregolare.
    Si è ripreso la seconda posizione con un altro sorpasso, ma entrambi sono finiti decisamente più indietro più tardi a causa di un pitstop con pitlane chiusa.

    22 Aprile - GP di ALABAMA
    La gara è iniziata di domenica, ma c'è stato un rain delay ed è finita di lunedì. Qualcuno twittava che era strano che Dixon, essendo un "iceman", non si sciogliesse sotto l'acqua. Qualcuno dovrebbe spiegare a questa gente che i veri "iceman" durante i rain delay mangiano cremini Algida.
    Josef Newgarden ha vinto per la seconda volta in questa stagione, in una gara che anche al lunedì è stata condizionata dalla pioggia. Dopo la gara Pagenaud ha fatto la predica a Chaves per una manovra di quest'ultimo, mentre su Instagram Andretti ha dato dell'idiota a Claman de Melo per un contatto tra di loro.

    12 Maggio - GP di INDY ROAD COURSE
    Will Power ha vinto la gara dopo un acceso duello con Robert Wickens, che ancora una volta si è fatto notare nelle zone che contavano, ma che si è dovuto accontentare di una terza posizione alla fine, dietro anche a Scott Dixon.
    Helio Castroneves, grande assente di questo campionato, è tornato in pista in questa occasione, per disputare i due eventi di Indy.

    27 Maggio - INDIANAPOLIS 500
    Dopo tanti anni a Indianapolis sono arrivate 35 vetture anziché 33, il che ha comportato la non qualificazione di Pippa Mann e, a sorpresa, di James Hinchcliffe. Tra le 33 vetture che hanno disputato la gara c'era anche quella di Helio Castroneves e quella di Danica Patrick, all'ultima gara della sua carriera: entrambi hanno concluso la Indy 500 anzitempo per incidente, così come diversi altri piloti.
    Will Power ha conquistato la vittoria nella gara più prestigiosa del campionato, mentre Ed Carpenter che partiva dalla pole position ha dovuto accontentarsi di una misera seconda posizione.

    2 Giugno - GP di DETROIT I
    In una gara in cui Marco Andretti partiva dalla pole position ma non è nemmeno riuscito a salire sul podio, Scott Dixon ha ottenuto la prima vittoria della stagione.
    In questa occasione Tony Kanaan ha celebrato le sue 350 gare in Indycar, anche se, purtroppo per lui, non con un risultato di spessore.

    3 Giugno - GP di DETROIT II
    In una gara che è partita in ritardo a causa di un incidente della safety car, Alex Rossi e Robert Wickens sono partiti dalla prima fila, ma i due erano su una strategia diversa, che ha portato Wickens ad uscire dalla top-5 e Rossi a rimanere in testa almeno finché non è andato a sbattere per conto suo, lasciando la testa della gara a Ryan Hunter-Reay che ha celebrato la vittoria in piscina, in tuta, con la bottiglia di champagne in mano, un po' come succede al GP di Montecarlo.

    9 Giugno - TEXAS SPEEDWAY 600
    In un'altra gara in cui Wickens si è messo in mostra, prima di rimanere coinvolto in un incidente con Carpenter, la vittoria è stata conquistata da Dixon, che ha in tale maniera centrato il secondo successo stagionale.
    Con la vittoria e con il ritiro di Power per un incidente, Dixon è salito in testa alla classifica.

    24 Giugno - GP di ROAD AMERICA
    Dopo il successo di Indianapolis, le cose per Will Power non si sono messe molto bene e anche a Elkarth Lake ha collezionato un ulteriore ritiro, avvenuto stavolta nelle prime fasi della gara.
    Josef Newgarden è tornato alla vittoria, precedendo Hunter-Reay autore di una bella prestazione e Dixon che è salito quindi sul gradino più basso del podio.

    8 Luglio - IOWA CORN 300
    In una gara vinta da James Hinchcliffe, c'è stato un podio inedito, con Spencer Pigot e Takuma Sato in seconda e terza posizione, aiutati anche dal fatto che, a seguito di un ingresso della safety car negli ultimi giri, Newgarden e Wickens siano rientrati ai box per cambiare gomme, pitstop che non ha avuto utilità, in quanto la gara è terminata in regime di safety car.

    15 Luglio - GP di TORONTO
    Così come a Road America Newgarden aveva ottenuto quota tre vittorie, in Canada è stato il turno di Dixon, che ha vinto davanti a Pagenaud e a Wickens, con il rookie che ancora una volta ha stazionato nelle posizioni che contavano.
    In questa gara anche la Carlin si è tolta una soddisfazione, dato che Kimball si è classificato in quinta posizione.

    29 Luglio - GP di MID-OHIO
    In una gara con strategie diverse da un pilota all'altro abbiamo assistito a una sfida Alexander Rossi vs Robert Wickens per la vittoria: il primo doveva conservare carburante fino alla fine avendo fatto un pitstop in meno, il secondo poteva spingere di più nella speranza di avvicinarsi.
    In realtà Wickens non è riuscito ad avvicinarsi più di tanto e Rossi ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale. Ne avrebbe ottenuta una terza al successivo evento, passato alla storia per altre ragioni.

    19 Agosto - POCONO 500
    All'ottavo giro della gara c'è stata una carambola con collisioni multiple: le vetture maggiormente coinvolte erano quelle di Wickens, Hunter-Reay e Hinchcliffe.
    Nello specifico, Wickens ha spiccato il volo, è finito contro le reti e si è ribaltato sulla pista.
    Estratto in gravi condizioni dalla vettura, Wickens è sopravvissuto all'incidente e a vari incidenti chirurgici. Negli ultimi mesi sta postando regolarmente su Twitter. Qualche settimana fa si è definito paraplegico. Ci sono rimasta male.

    25 Agosto - GATEWAY 500
    A causa della pioggia le qualifiche sono state annullate e la griglia di partenza è stata stilata sulla base della classifica piloti.
    Will Power è tornato alla vittoria dopo mesi e, come Newgarden, Dixon e Rossi, è salito a sua volta a quota tre vittorie stagionali.
    Rossi e Dixon sono arrivati secondo e terzo, rimanendo soprattutto quest'ultimo i favoriti per il titolo.

    2 Settembre - GP di PORTLAND
    Ogni tanto ci sono gare in cui un improvviso ingresso della safety car sconvolge la situazione e fa salire in una posizione privilegiata piloti che si trovavano su una strategia diversa dai top-driver. È quello che è accaduto stavolta, con Takuma Sato come outsider del caso. Il vincitore della Indy 500 2017 ha conquistato la vittoria, precedendo Hunter-Reay e Bourdais.
    Dei piloti che lottavano per il titolo, Dixon è stato quello che ha ottenuto un risultato di maggiore spessore ed è rimasto leader della classifica e favorito: Dixon in testa alla classifica, Rossi secondo, Newgarden e Power ancora ufficialmente in lotta per il campionato seppure molto lontani.

    16 Settembre - GP di SONOMA
    La situazione sembrava già a favore di Dixon al momento della partenza, in quanto Rossi è stato coinvolto in un contatto e ha perso posizioni. Aiutato anche da una safety car, Rossi ha concluso la gara stabilmente in top-ten, ma Dixon è arrivato secondo alle spalle del vincitore Ryan Hunter-Reay e ha di conseguenza vinto il suo quinto titolo. Con il terzo posto in gara, Power si è appropriato della terza posizione in classifica.
    In quest'ultimo evento stagionale hanno debuttato due piloti provenienti dalla Indylights: si tratta di Patricio O'Ward e di Colton Herta. Quest'ultimo, figlio di Bryan Herta, è il primo pilota nato nel 2000 a debuttare in Indycar.

    NASCAR UPDATE: ci eravamo lasciati parlando della Regular Season, ma ci rimaneva da parlare dei playoff, che sono terminati il 18 Novembre.
    Dopo la Regular Season, la classifica era questa: Kyle Busch, Kevin Harvick, Martin Truex, Brad Keselowski, Clint Bowyer, Joey Logano, Kurt Busch, Chase Elliot, Ryan Blaney, Erik Jones, Austin Dillon, Kyle Larson, Denny Hamlin, Aric Almirola, Jimmie Johnson, Alex Bowman. Costoro erano i sedici fortunati che lottavano ancora per il titolo, a partire dalla South Point 400 di Las Vegas del 16 Settembre. Ha vinto Brad Keselowski, che ho già citato più volte come sosia di Dany Kvyat. Larson e Truex sono saliti sul podio, sempre ammesso che esista.
    Il 22 Settembre è stata la volta della Federated Auto Parts 400 di Richmond, con Kyle Busch vincitore, davanti a Harvick e a Truex ancora terzo. Una settimana più tardi, invece, si gareggiava a Charlotte. La gara era denominata Bank of America 500, quindi RoGro non avrebbe avuto rivali, se fosse stato in pista, ma in realtà ha vinto Ryan Blaney. McMurray e Bowyer sono arrivati a podio, ma io sono #TeamOutsider, quindi non posso fare a meno di segnalare A.J. Allmendinger settimo e Matt Di Benedetto tredicesimo. Jimmie Johnson, Austin Dillon, Denny Hamlin ed Erik Jones, nel frattempo, si sono ritrovati fuori dai playoff.

    Il 7 Ottobre con solo dodici piloti a lottare per il titolo la Sprint Cup si è trasferita a Dover per la Gander Outdoors 400, nella quale ricordo un ottimo quello Almirola vs Bowyer per la leadership. Poi Bowyer è finito a muro. Poi Almirola è finito in testacoda. C'è stato anche un gran ingorgo a causa di questo testacoda. Ha vinto Chase Elliott, davanti a Hamlin e Logano.
    Una settimana più tardi a Talladega c'è stata una gara denominata 1000Bulbs.com 500, uno dei nomi più pittoreschi di tutta la stagione, vinta da nientemeno che Aric Almirola che si è ripreso like a boss. Anche Bowyer si è ripreso arrivando secondo, mentre sul gradino più basso del podio ha concluso Ricky Stenhouse! Se fosse fidanzato con Allmendingahhhh, quest'ultimo avrebbe stirato nonostante un'ottima sesta piazza.
    Il 21 Ottobre c'è stata l'Hollywood Casino 400 al Kansas Speedway, in sovrapposizione con il GP degli Stati Uniti. Chase Elliot è tornato alla vittoria, con KyBusch e Larson a completare il podio.
    Fuori Brad Keselowski, fuori Ryan Blaney, fuori Kyle Larson, fuori Alex Bowman.

    Il 28 Ottobre, giorno del GP del Messico, è stata la volta della First Data 500 a Martinsville, con otto piloti ancora in lotta per il campionato. È finita in polemica per un contatto Logano vs Truex verso la fine, con Logano che ha speronato Truex e ha vinto, mentre il campione 2017 sprofondava al terzo posto dietro anche a Hamlin. La polemica si è risolta con dichiarazioni piccate ai microfoni delle interviste post-gara, quindi senza risse tra decine di persone.
    Una settimana dopo all'AAA Texas 500 ha vinto Kevin Harvick, passato protagonista di una rissa con Montoya. Blaney e Logano sono arrivati in top-3 e quest'ultimo è stato criticato da Almirola per un incidente innescato da Almirola stesso.
    Alla Can-Am 500 di Phoenix ha vinto Kyle Busc, davanti al sosia di Kvyat e a Larson, con Chase Elliot, Aric Almirola, Clint Bowyer e Kurt Busch sono rimasti fuori dalla lotta per il titolo.
    La Ford EcoBoost del 400 del 18 Novembre è stata vinta da Joey Logano, che in questo modo ha vinto anche il titolo. Secondo e terzo sono arrivati Martin Truex e Kevin Harvick, con Kyle Busch in quarta posizione. Le prime quattro posizioni in gara hanno rispecchiato le prime quattro posizioni in classifica.
    Ultima considerazione, pare che il prossimo anno A.J. Allmendinger non ci sarà, o quantomeno non ci sarà fulltime. Penso che mi mancherà.
     
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    Anch'io penso che la Indycar dovrebbe avere uno spazio a parte.

    Al limite puoi splittare la Indycar in due in onore dei tempi andati...
     
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    puoi splittare la Indycar in due in onore dei tempi andati...

    Un commento per la gara di Power, Bourdais e Pagenaud, un commento per la gara di tutti gli altri piloti. :aah:
     
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    Tabagi's father

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    CITAZIONE (Milly Sunshine @ 26/11/2018, 22:28) 
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    puoi splittare la Indycar in due in onore dei tempi andati...

    Un commento per la gara di Power, Bourdais e Pagenaud, un commento per la gara di tutti gli altri piloti. :aah:

    Anche Rahal fa parte di quel gruppo!
     
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    Anche Rahal fa parte di quel gruppo!

    Azz, è vero. Però immagino che usasse ancora il ciuccio e in pannolino, a quei tempi.
     
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