La Formula 1 per il telespettatore non assiduo nell’epoca pre-digitale

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2   Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,943
    Reputation
    +2,895

    Status
    Questo post è ispirato dalla mia conversazione a tematica Formula 1 avuta con mio padre a cena mentre guardavamo le qualifiche del GP del Canada e, in seguito, a un’osservazione di King quando ho parlato sul forum dell’accaduto.
    Premetto che la conversazione è iniziata parlando di piloti che hanno vinto il mondiale durante la Formula 1 moderna/contemporanea (AKA piloti che hanno vinto il mondiale dopo che Michael Schumacher ha smesso di vincerne), parlando nello specifico di alcuni di loro, parlando del fatto che ci siano stati piloti che sono stati in grado di vincere il mondiale perché sono stati più calcolatori di altri (il loro capostipite è quello che ha vinto sei gare su sette all’inizio della stagione e poi il nulla cosmico fino a ottobre, ovviamente) e piloti che, sulla carta, avrebbero potuto vincere di più se avessero fatto delle scelte più ragionevoli quando si trattava di scegliere per quale team accasarsi (ma forse qui siamo un po’ off-topic, quello non ha corso in Formula 1, negli ultimi anni, ma in GP2).
    Il discorso sui piloti calcolatori è poi scivolato verso gli anni ’80, quando mio padre ha osservato che se Mansell fosse stato anche un calcolatore, probabilmente avrebbe vinto moooolto di più di un mondiale. Da lì in poi, si è passati all’argomento anni ’80, seppure rimanendo sul generico.

    Ad una mia osservazione male interpretata da mio padre, a proposito del fatto che ci siano piloti che hanno vinto un mondiale in carriera vincendo anche meno di una decina di gare (mia argomentazione a sostegno del fatto che, effettivamente visto il numero di vittorie ottenute in carriera e la sua permanenza in team di primo livello, Mansell è uno che di mondiali ne avrebbe potuti vincere molti più di uno), non so come, esattamente, è uscito fuori il numero di vittorie ottenute da Piquet in una delle stagioni in cui vinse uno dei suoi titoli mondiali.
    Poi mio padre ha menzionato Prost e il numero dei mondiali che ha vinto. Pensava tre, gli ho detto quattro, tre con la McLaren e uno con la Williams. Mio padre sosteneva che Prost non avesse mai vinto nessun titolo con la Williams, ma che uno l’aveva vinto con “l’auto gialla con cui anche Piquet ha vinto un titolo”. Gli ho chiesto se parlasse della Lotus e ha detto di sì.
    Mi sono ricordata subito che Prost non ha mai corso per la Lotus. Però soltanto verso mezzanotte passata ho realizzato che Piquet non ha mai vinto nessun mondiale con la Lotus. Anzi, non ha mai vinto nemmeno un gran premio sulla Lotus.

    Poi, sul forum, è uscito il discorso con King. Effettivamente per un telespettatore non assiduo (come per forza di cose doveva essere mio padre negli anni ’80, dato che al sabato ha quasi sempre lavorato e che alla domenica ha sempre avuto interessi abbastanza incompatibili con il guardare la Formula 1 alle 14.00) non doveva essere facile stare dietro a tutto, ricordare qualsiasi cosa. Le gare non viste al massimo venivano riassunte dal telegiornale o dai giornali...
    ...
    ...
    ...e sappiamo come un telegiornale o un giornale riassumono una gara di Formula 1. Una volta, anni fa, all’epoca del forum di Formula 1 Rejects (sito web in lingua inglese dedicato alle piccole scuderie e ai piloti definiti ‘rejects’, ovvero quelli che hanno ottenuto meno di tre punti in carriera, o avrebbero ottenuto meno tre punti in carriera se avessero gareggiato in Formula 1 all’epoca del sistema di punteggio in vigore prima del 2003) alcuni utenti di almeno un decennio più vecchi di me parlavano del fatto che nell’epoca pre-internet fosse difficile anche solo leggere il risultato COMPLETO di un gran premio di Formula 1. In effetti anche all’epoca in cui utilizzavo poco internet seppure scrivendo cronache di gran premi seppure soltanto da mandare via email (diciamo tra i dieci e i dodici anni fa), quando copiavo i risultati dal televideo, spesso si arrivava solo alle posizioni che stavano nello spazio di una pagina, quindi magari chi erano stati i primi quindici, mentre chi se ne frega di dov’erano andati a finire gli altri. Su un trafiletto di giornale, forse, non si sarebbe nemmeno arrivati ai primi quindici. I servizi al telegiornale, inoltre, raramente vanno oltre il podio o oltre le posizioni di top-team e top-driver. Per radio mi è capitato addirittura di sentire sintesi, al livello di gare sintetizzate in modo da non menzionare nemmeno chi le avesse vinte, se a vincerle non era un pilota di Ferrari o Mercedes.

    Non ho ragione di credere che negli anni ’80 le cose andassero molto diversamente, dal punto di vista dei media. Anzi, a volte in internet gente un po’ più vecchia di me osservava che negli anni ’80 le gare “serali” rischiavano di non essere trasmesse al completo perché in mezzo doveva esserci il telegiornale, quindi non penso che poi il telegiornale fosse così tanto minuzioso.
    Quindi mi sono chiesta: è possibile che certi dettagli siano rimasti impressi di più, nella mente del telespettatore non assiduo, e altri di meno? Ed è possibile che il tempo e la poca informazione abbiano nel corso del tempo distorto i risultati, specie per i telespettatori non assidui che sono rimasti telespettatori non assidui, o per quelli che non usano internet per niente o che non lo usano per informarsi sulla Formula 1? La risposta è una sola: assolutamente sì. Faccio un esempio: mio padre ha citato il titolo vinto per mezzo punto “da Prost, nei confronti di Lauda”. Però era l’esatto contrario, cosa di cui l’ho convinto in pochi secondi. A pensarci bene, quante probabilità ci sono che un telespettatore non assiduo, pensando a Lauda, lo colleghi per prima cosa al mezzo punto di vantaggio? Poche, direi. È molto più probabile che siano rimasti impressi i suoi titoli con la Ferrari o il suo incidente nel 1976.

    Allo stesso modo ho notato un’altra cosa, relativa alla “vettura gialla”. Mio padre, in apparenza, si ricorda di avere visto Piquet (con molte probabilità il suo pilota preferito, dato che in passato teneva un suo piccolo poster appeso in cantina e che possiede da oltre trent’anni alcuni modellini delle sue vetture) vincere un mondiale con una vettura gialla...
    ...
    ...
    ...
    ...anche se Piquet non ha MAI vinto un mondiale con una vettura gialla. Però una vettura gialla l’ha guidata, all’epoca della Lotus. Non solo, ha anche guidato la Benetton, dopo avere lasciato la Lotus, e nell’ultima stagione di Piquet in Formula 1 la Benetton era gialla. Con una Benetton gialla, Piquet ha vinto la sua ultima gara in Formula 1. È possibile che mio padre colleghi l’ultimo mondiale di Piquet, e non la sua ultima vittoria, a una vettura gialla, da lui identificata come Lotus, nonostante fosse una Benetton?
    Resterebbe il fatto che Prost non ha mai guidato la Lotus, ma allo stesso modo, è possibile che mio padre ricordi di avergli visto vincere delle gare su una vettura gialla e, invece di identificarla come Renault, scuderia per cui Prost corse effettivamente per vari anni, la identifichi come Lotus?
    Considerando che una volta mio padre, nel 2011, vide un’inquadratura di Bruno Senna al volante di una vettura nera e, dai colori del casco, disse con certezza “questo è Massa”, nonostante Massa all’epoca corresse per la Ferrari, non mi sorprenderebbe che si sia lasciato ingannare dai colori delle vetture.

    Milly Sunshine(C)
    Riflessione pubblicata sia sul forum sia sul mio blog
     
    Top
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    User
    Posts
    14,425
    Reputation
    +372
    Location
    Mediterranean

    Status
    Prendo atto, con piacere, di aver contribuito all'ispirazione di questo topic per una tematica interessante, seppur neanche minimamente intenzionata.

    Penso che ci sia gente che all'epoca seguisse la F1 assiduamente e ne ricordi le peculiaritá. In particolar modo dagli anni 70 in poi, in quanto sia la MotoGP che la F1 degli anni 50 e 60 avevano meno seguito di come lo ottennero dopo. Forse gli stimatori migliori degli anni 60 erano britannici, visti i risultati.

    Ad ogni modo, anche i miei genitori, che non seguivano granchè la F1, ricordano Lauda e Villeneuve alla Ferrari. Regazzoni e Fittipaldi sono cognomi "italioti" facili da ricordare a dispetto di Hunt o Mansell. Piquet Sr. è piú facile da ricordare grazie al suo carattere, rispetto ad un piú mansueto Berger adesempio.

    Ovviamente un pluricampione come Senna o Prost rimane indelebile, mentre Rosberg o Jones puo essere piú facilmente dimenticato, anche perchè hanno avuto periodi vincenti piú corti di un Senna o un Prost.

    L'indelebile folklore di Gilles Villeneuve lascia ai meno assidui l'idea che abbia vinto sicuramente un titolo mondiale e molto di piú di sei gare, mentre al nome di Scheckter, forse nessuno neanche si ricorda. Paradossalmente gli appassionati come noi che grazie ai vantaggi di internet si sono fatti una cultura, ne sanno molto di piú dei nostri stessi genitori qualora siano solo stati spettatori sporadici della massima serie.

    Questa sarebbe la mia risposta. L'argomento è sicuramente interessante.

    P.S. ad ogni modo, anche a me piace pensare che Gilles Villeneuve abbia vinto almeno un titolo. Forse saró idealista, ma secondo me se lo sarebbe meritato u.u

    Edited by King 89 - 12/6/2018, 19:57
     
    Top
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,943
    Reputation
    +2,895

    Status
    CITAZIONE
    Paradossalmente gli appassionati come noi che grazie ai vantaggi di internet si sono fatti una cultura, ne sanno molto di piú dei nostri stessi genitori qualora siano solo stati spettatori sporadici della massima serie.

    Sì, è vero. Sono d'accordo. E magari in una conversazione all'argomento Formula 1 vintage, non veniamo presi in considerazione. :aah:

    PS. Obiettivamente parlando, tra gli ex campioni del mondo "anonimi" credo che Jones li batta tutti. :woot: Non credo di avere MAI letto nessun commento, di quelli con vaneggiamenti a proposito dei bei tempi passati, che lo nominasse neanche minimamente. Né per il campionato vinto, né per avere ottenuto un quarto posto su una Lola-Haas!
     
    Top
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Tabagi's father

    Group
    Moderatore
    Posts
    4,099
    Reputation
    +817
    Location
    La Plata

    Status
    Negli anni '90 in effetti il televideo menzionava i primi 6, mentre la Gazzetta dello Sport riportava la classifica completa. Negli anni '80 le sovraimpressioni nei filmati dell'epoca mostravano raramente i piloti oltre il 10° posto. Insomma, tutto quanto scritto è condivisibile: le informazioni erano quelle che erano, e innamorarsi della Eurobrun era impossibile.

    Oggi avrebbe molti più fan.

    Sul capitolo Alan Jones andrebbe scritto un libro! Tuttavia anche qui è questione di percezione: in Australia non è come qui!
     
    Top
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    User
    Posts
    14,425
    Reputation
    +372
    Location
    Mediterranean

    Status
    Considerando i campioni del mondo fra il 1970 ed i primi anni 90, Alan Jones è colui che ha avuto il periodo di competitività piú breve: dal 1979 al 1981. Lo stesso Keke Rosberg, pur vincendo meno gare è stato competitivo piú a lungo: dal 1982 al 1986.

    Questo puó forse spiegare il "caso Jones"....

    P.S. ad ogni modo, io ad Alan Jones lo gradisco come pilota, spensierato e relativamente aggressivo u.u
     
    Top
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,943
    Reputation
    +2,895

    Status
    CITAZIONE (King 89 @ 12/6/2018, 14:27) 
    Considerando i campioni del mondo fra il 1970 ed i primi anni 90, Alan Jones è colui che ha avuto il periodo di competitività piú breve: dal 1979 al 1981. Lo stesso Keke Rosberg, pur vincendo meno gare è stato competitivo piú a lungo: dal 1982 al 1986.

    Questo puó forse spiegare il "caso Jones"....

    P.S. ad ogni modo, io ad Alan Jones lo gradisco come pilota, spensierato e relativamente aggressivo u.u

    Rosberg ha i baffi e i piloti con i baffi passano sempre alla storia.

    CITAZIONE (Pilotimotori @ 12/6/2018, 01:19) 
    Negli anni '90 in effetti il televideo menzionava i primi 6, mentre la Gazzetta dello Sport riportava la classifica completa. Negli anni '80 le sovraimpressioni nei filmati dell'epoca mostravano raramente i piloti oltre il 10° posto. Insomma, tutto quanto scritto è condivisibile: le informazioni erano quelle che erano, e innamorarsi della Eurobrun era impossibile.

    Oggi avrebbe molti più fan.

    Sul capitolo Alan Jones andrebbe scritto un libro! Tuttavia anche qui è questione di percezione: in Australia non è come qui!

    Beh, mi auguro che almeno in Australia abbia più popolarità.

    PS. Totalmente off topic, ma Jones ha due figli gemelli. Anche Lauda e Hakkinen. Tre campioni del mondo che hanno generato gemelli, mi sembra un numero abbastanza alto!

    PPS. La Eurobrun! <3
     
    Top
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    User
    Posts
    14,425
    Reputation
    +372
    Location
    Mediterranean

    Status
    Se parliamo di baffi.... Mansell rules!
     
    Top
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,943
    Reputation
    +2,895

    Status
    Sono d'accordo sul fatto che i baffi di Mansell siano qualitativamente superiori a quelli di Rosberg (tra parentesi, i due sono stati compagni di squadra per una stagione, potrebbe addirittura essere l'unica coppia di compagni di squadra in cui entrambi avevano i baffi in tutta la storia della F1), il problema è che Mansell non ha più i baffi da oltre vent'anni, a parte qualche rara apparizione.

    PS. Questo topic sta degenerando. :aah:
     
    Top
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,943
    Reputation
    +2,895

    Status
    CITAZIONE
    Resterebbe il fatto che Prost non ha mai guidato la Lotus, ma allo stesso modo, è possibile che mio padre ricordi di avergli visto vincere delle gare su una vettura gialla e, invece di identificarla come Renault, scuderia per cui Prost corse effettivamente per vari anni, la identifichi come Lotus?

    Ci sono voluti quattro mesi, ma ho trovato un'ipotesi alternativa sul perché mio padre ricordi di avere visto Prost vincere un titolo su una Lotus gialla: la parte superiore della Williams 1993 era gialla con lo sponsor Camel, quindi quella parte richiamava la Lotus di fine anni '80.
     
    Top
    .
8 replies since 10/6/2018, 14:33   59 views
  Share  
.