Commenti alla stagione 2019 di Indycar

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    Commenti alla stagione 2019 di Indycar
    I commenti vengono originariamente postati sul mio blog con il tag #Indycar Stagione 2019.

    Indycar 2019: Commento al Gran Premio di St.Petersburg - 10 Marzo

    È domenica pomeriggio, sono le 17.30 e mi affretto a mettermi al computer per guardare la gara di Indycar a St. Petersburg, ma mi rendo conto che la bandiera verde sarà in realtà alle 18.30, anzi, alle 18.37. La gara partirà di fatto alle 18.40, ma who knows, magari è lo streaming che è in ritardo, cosa di cui non mi stupirei più di tanto.
    Gli hot topic del giorno riprendono quelli della fine della scorsa stagione: Dixon e Rossi lottavano per il titolo, quindi viene dato per scontato che saranno loro i championship contenders. Immagino la soddisfazione di soggetti tipo Willpowahhhh e Nuovo Giardino ma non mettiamoci troppi dubbi esistenziali.
    Un altro hot topic riguarda il fatto che Bourdeeeeyyyyy abbia vinto le ultime due edizioni partendo dalle retrovie e che anche oggi parte dalle retrovie, quindi potrebbe puntare alla vittoria. Per intenderci, non solo parte in terzultima fila, ma gliela tirano anche, giusto per non farci mancare niente. Bourdeeeeyyyyy, corri immediatamente a picchiare i telecronisti, per cortesia, avendo l'accortezza di iniziare dal tuo best friend forever Paul Tracy, che peraltro non è neanche una definizione ironica, dato che dopo avere passato anni e anni a dirsene dietro di tutti i colori adesso sono diventati aMiKeTtY.
    Si parla del fatto che Bourdeeeyyyyy sia nato a Le Mans, ma che viva a St. Petersburg, come anche diversi altri piloti peraltro. Poi si parla di come sia maturata l'ultima vittoria a St. Pete, ovvero dell'incidente tra Wickens e Rossi un anno fa. Il protagonista non è più Bourdeeeyyyyy, è Wickens, ospite ai box. Parla dei suoi progressi, della sua speranza di poter riprendere a camminare un giorno e a gareggiare. Viene mostrato il replay del suo incidente la scorsa estate a Pocono e a quel punto ho bisogno di un break.
    Quando ritorno c'è Mario Andretti che sta portando in giro su una Indycar a due posti il tipo di "drivers, start your engines", un allenatore del superbowl che mi ricorda vagamente Maldonado invecchiato di una ventina d'anni. A proposito, ieri o l'altro ieri è stato il compleanno di Maldonado, quindi facciamo tanti auguri a Pastorone. <3
    Poi le vetture iniziano a sfilare dietro la safety car e passa in sovrimpressione la seguente griglia di partenza:

    1^ fila: Power - Newgarden
    2^ fila: Rosenqvist - Dixon
    3^ fila: Rahal - Rossi
    4^ fila: Harvey - Kimball
    5^ fila: Hinchcliffe - Rahal
    6^ fila: Herta - Hanley
    7^ fila: Pagenaud - Veach
    8^ fila: Jones - Pigot
    9^ fila: Andretti - Ericsson
    10^ fila: Bourdais - Sato
    11^ fila: Kanaan - Leist
    12^ fila: Ferrucci - Chilton

    Posso dire che certe posizioni non mi sorprendono? Tipo, il Piccolo Chilli è ultimo e senza speranze, proprio come ai tempi della Formula 1. Anzi, a dire la verità all'epoca appariva quasi meno senza speranze, dato che a volte teneva agevolmente dietro soggetti del calibro di Guido Per il Giardino e del compagno di fila di Andretti.
    Mi raccomando, adesso che ho parlato del pilota con lo stile di guida più noioso della Indycar, sforzatevi e cercate di rimanere svegli, che dobbiamo parlare di cose serie, per esempio, appunto, chi partiva accanto a lui.
    Il Pollo Gigante, infatti, è sbarcato negli States con Schmidt, ufficialmente come sostituto di Robert Wickens. Si può tranquillamente immaginare, quindi, che abbia una permanenza in Indycar di lunga durata. La grossa novità è che, venendo dalla Formula 1, sia in qualche modo ben visto, cose che non gli sono mai capitate in Formula 1, così, a occhio e croce.
    Preferisco non soffermarsi sul fatto che nelle posizioni immediatamente dietro al Pollo Gigante ci siano Bourdeeeyyyyy, Sato e Kanaan, quindi passo oltre e, nello specifico, passo alla partenza. Willpowahhhh mantiene la posizione like a boss, mentre Nuovo Giardino non riesce a fare altrettanto e in seconda posizione risale un algido svedese che negli States, proprio come ai tempi della Formula E, risulta come FRO, stavolta con un senso, dato che ROS è Rossi, mentre in Formula E se non vado errata non c'era nessun pilota il cui acronimo era ROS. A dirla tutta gli acronimi di tre lettere nella grafica non ci sono, ma ho visto qualcosa del genere su Twitter.
    A suo tempo l'avevo denominato Rosenbitch per assonanza e perché è più facile da scrivere, quindi per me può rimanere tranquillamente Rosenbitch.

    Il primo colpo di scena è stato il ritiro di Bourdeeeyyyyy, peraltro non interpretato nella maniera giusta dai telecronisti, che l'hanno visto a muro. In realtà Bourdeeeyyyy non è andato a muro: si è semplicemente ritirato con il motore in fumo, avendo l'accortezza di andare a imboscarsi dietro a una barriera evitando l'ingresso della safety car.
    L'altro suo best friend forever Willpowahhhh (che diversamente da Tracy non è affatto diventato amico di Bourdeeeeyyyyy) corre ai box, anticipando la prima sosta. E' solo il 13° giro e ce ne sono 110 totali da percorrere. Ciò ha l'effetto di far rientrare anche gli altri piloti di testa, facendo fare ai telecronisti congetture a proposito delle soste totali.
    Nuovo Giardino esce dai box negli scarichi di Rosenbitch e c'è un duello piuttosto acceso, in cui lo svedese rimane davanti...
    ...
    ...
    ...e il meglio deve ancora venire, non per Hunter-Reay. La vettura di quest'ultimo fa la fine di quella di Pastorone quella volta di "poi, finalmente, il motore si è rotto", con l'effetto che entra la safety car. C'è la pubblicità, in quei frangenti, e tutto ciò che ricordo di avere visto è uno spot pubbliitario in cui una famigliola teneva un maiale dentro casa. Oserei osservare che non è l'animale più adatto.
    Al rientro c'è un po' di caos, ci sono le vetture che sfilano dietro la safety car ma senza telecronaca, poi ricomincia la telecronaca con un "eccoci di nuovo in linea, siamo in full course caution, andiamo a intervistare a caso il tipo di drivers start your engines invece di spiegare che cosa sia accaduto, poi una volta che abbiamo finito intervistiamo anche Wickens".
    Quello che conta è il restart (26° giro): Rosenbitch supera Power e si porta in testa!
    Willpowahhhh sembra in difficoltà, poco dopo, ma tutto procede per il meglio, a parte avere perso qualche secondo dal leader.
    Recupera i secondi poco dopo, quando entra la safety car una seconda volta: tuttahhhh kolpahhhh di Jones, anzihhhh, tuttahhhh kolpahhhh di Leist!!!11!!!!11!! Nello specifico, Jones va a sbattere a muro per i fatti suoi. Leist passa di lì e non lo evita, finendo a muro dall'altra parte.

    Rosenbitch sta procedendo like a boss, ma l'imprevisto è dietro l'angolo e avviene al 52° giro: con la sosta in regime di green flag, subisce un undercut da parte di Willpowahhhh e, tra una cosa e l'altra, Willpowahhhh riesce anche a liberarsi in fretta di Spencer Maialotto che ha davanti. A peggiorare la situazione, dopo essere stato undercuttato da Willpowahhhh, Rosenbitch viene anche overcuttato da Dixon.
    Nuovo Giardino è l'ultimo del gruppo di testa a rientrare ai box e overcutta tutti quanti, ritrovandosi in testa.
    Secondo c'è nientemeno che quell'attention seaker di Andretti e mentre c'è la pubblicità vengo informata da commenti su Twitter che Willpowahhhh è stato superato da Dixon. Per fare una sintesi: fino a dieci minuti fa Rosenqvist era il candidato più probabile per la vittoria, mentre per come stanno le cose adesso è molto probabile che non veda neanche il podio...
    Il replay mostra che è stato negli scarichi di Willpowahhhh, ma che si è un po' allontanato e che piuttosto adesso è Alex Non Sono Valentino Rossi a stargli molto vicino.
    Con questi pitstop, nel frattempo, è difficile capire che cosa succeda esattamente nello scontro tra titani a cui tutti i piloti che non sono i Chillicson fanno da contorno. Pare che il Pollo Gigante abbia problemi tecnici e che sia o che sia stato fermo ai box, mentre appare il logo di Sky Sport F1 perché non ricevono neanche loro il canale Made in USA che trasmette la Indycar. Quando il canale torna a ricevere, a tratti, vediamo proprio Sonyericsson che risponde a un'intervista, quindi lo scontro tra titani è stato vinto dal Piccolo Chilli. Non che abbia fatto più bella figura di Ericsson in qualche cosa, ma nevermind.
    Intanto su Youtube, ho trovato un canale in cui non si vede ugualmente l'immagine, ma si sente la telecronaca e si vedeva in sovrimpressione l'annuncio che l'immagine non è disponibile per problemi tecnici.

    Al 75° giro tutto torna alla normalità, tutto si vede, Nuovo Giardino, Dixon, Willpowahhhh, Rosenqvist e Alex Non Sono Valentino Rossi sono tutti quanti in top-ten.
    Sono le 20.10 o giù di lì, mi allontano dal computer per andare a cena, senza sapere se riuscirò a vedere la fine della gara. Mancano ancora 35 giri.
    Il responso è che non ci riesco e che, quando vado a controllare, la gara è appena finita e la top-5 è ancora quella che ho lasciato al 75°. In più il Grande Samurai, che si trovava ben lontano dalla top-10, risulta essersi ritirato proprio dopo 75 giri di gara.
    Ci sono tuttavia alcuni dettagli degni di nota, per esempio che Colton Herta, il primo classe 2000 della storia della Indycar, che già aveva debuttato a fine anno 2018, ha chiuso in top-10. Altro dettaglio degno di nota è che anche quel bel fenomeno di Ferrucci ha chiuso in top-10.
    La prossima volta pretendo che tocchi anche al Pollo Gigante. *-* Mi piacerebbe un simile risultato anche per il Piccolo Chilli, ma la performance del Piccolo Chilli mi ha colpita talmente tanto da decidere di riporre le mie speranze sul Pollo Gigante.
    Sono molto demoralizzata per il risultato ottenuto da Kanaan, ma Lauren Bohlander sembra contenta lo stesso. Spero che anche Helio sia contento lo stesso, ma non posso fare a meno di pensare che se tornasse in Indycar e se si fidanzasse con Kanaan, a Kanaan toccherebbe stirare tutte le volte.
    Nuovo Giardino: "Come siamo finiti a parlare di Kanaan che stira? Va bene che dietro di me ci sono il Detersivo e l'Ammorbidente, ma mi sembra comunque un po' avventato."
    Il Detersivo: "Dietro di noi c'è anche un connazionale del Pollo Gigante."
    Willpowahhhh: "Potremmo farlo allo spiedo."
    Rosenbitch: "OMG dove sono finito?! Qualcuno mi salvi!"

    RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Scott Dixon (Ganassi), 3. Will Power (Penske), 4. Felix Rosenqvist (Ganassi), 5. Alexander Rossi (Andretti), 6. James Hinchcliffe (Schmidt), 7. Simon Pagenaud (Penske), 8. Colton Herta (Harding), 9. Santino Ferrucci (Coyne), 10. Jack Harvey (Shank), 11. Spencer Pigot (Carpenter), 12. Graham Rahal (Rahal), 13. Marco Andretti (Andretti/Herta), 14. Zach Veach (Andretti), 15. Tony Kanaan (Foyt), 16. Max Chilton (Carlin), 17. Charlie Kimball (Carlin), 18. Ben Hanley (Dragonspeed), Rit. Takuma Sato (Rahal), Rit. Marcus Ericsson (Schmidt), Rit. Matheus Leist (Foyt), Rit. Ed Jones (Carpenter), Rit. Ryan Hunter-Reay (Andretti), Rit. Sebastien Bourdais (Coyne).

    Edited by Milly Sunshine - 26/3/2019, 00:04
     
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    Indycar 2019: Commento all'Indycar Classic Grand Prix @ Circuit of the Americas - 24 Marzo

    Ladies and gentlemen, start your engines... anzi, no, che sono le 18.20 ed è ancora presto.
    La gara è fissata per le 12.30 ET, ovvero le 18.30 italiane, anche se alle 18.30 abbiamo raggiunto a malapena il momento di "drivers start your engines".
    Sui social è già da un po' che ci sono polemiche: il campionato di Indycar è giunto in una location conosciuta anche perché vi si svolge il campionato di Formula 1, di conseguenza bisogna assolutamente decidere quale delle due serie sia bella, ricca di duellihhhh e sorpassihhhh e quale faccia ca*are. Mi meraviglio più di me stessa che ancora mi stupisco che accadano queste cose...

    La gara al Circuit of the Americas prevede un totale di 60 giri, anticipati da Helio Castroneves che scarrozza un attore su una indycar a due posti.
    Immagino che la sua presenza renda piuttosto emozionato il suo best friend forever, che sia questa la ragione per cui in qualifica ha lasciato alquanto desiderare?
    La griglia di partenza non parla infatti esattamente a favore dell'unico dei Brazilian Bros presente al volante, mentre parla ancora una volta a favore di Willpowahhhh e di Alexander Non Sono Valentino Rossi:

    1^ fila: Power - Rossi
    2^ fila: Hunter-Reay - Herta
    3^ fila: Rosenqvist - Dixon
    4^ fila: Newgarden - O'Ward
    5^ fila: Veach - Rahal
    6^ fila: Ferrucci - Leist
    7^ fila: Chilton - Sato
    8^ fila: Hinchcliffe - Ericsson
    9^ fila: Bourdais - Jones
    10^ fila: Pigot - Andretti
    11^ fila: Kaiser - Pagenaud
    12^ fila: Harvey - Kanaan

    La gara viene preceduta da un qualy-recap, in cui viene mostrata una vettura che va a sbattere contro le barriere. Dietro la barriera c'era una toilette mobile, dalla quale un tipo è uscito in gran fretta, probabilmente terrorizzato dall'idea che la vettura ribaltasse la suddetta toilette nonostante una barriera le separasse! #JustIndycarThings.
    Arriva poi il momento della partenza, con Willpowahhhh che mantiene la testa della gara, mentre NSVR si deve accodare. Quello che stupisce i telecronisti è la presenza di Baby Herta in terza posizione perché OMG!!!11!!11!! ha solo diciotto anni!!111!!11!! e tutto ciò a cui non posso fare a meno è che se salisse sul podio non potrebbe bere champagne, anche se il momento dello champagne non viene mai inquadrato dalle telecamere.
    Veach nel frattempo va in giro per prati ed è costretto a una sosta extra ai box, ma suvvia, chi se ne frega di Veach! Là davanti ci sono Willpowahhhh e Alex Non Sono Valentino Rossi molto vicini l'uno all'altro, con NSVR che quasi affianca Willpowahhhh, ma non c'è storia.
    Willpowahhhh: "Levati subito, se non vuoi che ti infili il mio dito preferito su per il cu*o!"
    Baby Herta: "Magari gli piace..."
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "Taci, poppante, e mettiti subito il ciuccio in bocca."
    Baby Herta: "Quello di O'Ward. Aaaawwww."
    Willpowahhhh: "Stai zitto, bimbo, se no diciamo a tuo padre di prenderti a sberle."
    Baby Herta: "Sono un enfant prodige, ma non sono figlio di J-Ves!"

    Il primo pitstop avviene all'incirca dopo il primo quarto di gara e qui succede un piccolo plot-twist: il Piccolo Herta riesce invatti a undercuttare nientemeno che Alex Non Sono Valentino Rossi, il che significa essenzialmente che un ragazzino a cui deve ancora spuntare la barba sta in mezzo ai co***oni a uno che l'anno scorso lottava per il titolo.
    Mi sembra un segnale positivo, non per l'età di questo giovane pilota, quanto piuttosto per il fatto che provenga dalla Indylight, che in teoria dovrebbe essere la GP2 della Indycar.
    Negli ultimi anni abbiamo visto Rossi arrivare dalla GP2/Formula 1, Wickens arrivare dal DTM e adesso Rosenbitch arrivare da F3/Formula E/altre serie random (quindi essenzialmente piloti con un curriculum euro-centrico) e ottenere risultati che saltavano all'occhio, ma raramente capitava di vedere piloti arrivati dalla Indylights che saltassero all'occhio fin dal primo momento. Adesso sembra che stia succedendo, anche se la Indylights non è una serie molto popolata, e questo chissà, può fare ben sperare per il futuro delle serie minori Made in USA.
    Voce fuori campo: "Fermi tutti. Sta accadendo qualcosa di eroico."
    Autrice(C): "Holy chicken!"
    Il Pollo Gigante, su una strategia diversa dagi altri, suppongo, è nientemeno che in sesta posizione dietro al trio di testa, a Nuovo Giardino e RHR, quando siamo a un terzo di gara. <3 Non lo vedevo in una posizione così altolocata fin da quel giorno di quella qualifica in cui tutti lo volevano in Ferrari al posto di Vettel e Leclerc (sì, avete letto bene, non al posto di Vettel O Leclerc, al posto di Vettel E Leclerc).
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "Dato che nessuno mi sta più prendendo in considerazione per parlare del Pollo Gigante non posso fare altro che contrastare questa brutta abitudine superando Baby Herta!"
    Baby Herta: "Noooooohhhhhh, come sei kattivohhhhh! Voglio subito il mio biberon pieno di vodka."
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "Sei pikkolohhhhh! Non puoi bere la vodka!"
    Baby Herta: "Sapevo che avrei dovuto nascere in Olanda ed essere figlio di J-Ves. Là avrei potuto non solo bere liberamente la vodka, ma anche farmi le canne!"

    Verso metà gara, dopo essermi persa alcuni giri, faccio caso a dove sia il Pollo Gigante e lo vedo nientemeno che in quinta posizine! Adesso è davanti a RHR e ritengo tutto ciò piuttosto soddisfacente. <3
    Non rimane davanti molto a lungo, ma c'è comunque un duello piuttosto acceso nel quale il Pollo Gigante cerca di difendersi finché può.
    In compenso uno svedese che vada per prati ci vuole sempre e, qualche giro dopo, Rosenbitch ne approfitta per fare un balletto che gli fa perdere qualche posizione precipitando fuori dalla top-ten.
    Nel frattempo un'altra vettura arriva dietro al Pollo Gigante a cui hanno appena chiesto di risparmiare carburante.
    Pollo Gigante: "Chiunque tu sia, non ho paura di te!!!!11!!!!11!"
    Il Detersivo: "Sono il campione in carica. Se pensi di potere competere con me..."
    Pollo Gigante: "Azz... però sono comunque settimo, quindi sono figo, quindi i telecronisti parlano di me e di quando da bambino ho iniziato a gareggiare sui kart rivelandomi una giovane promessa. Che emozione..."
    Il Detersivo: "Certo che ti emozioni proprio con poco..."
    Pollo Gigante: "Eh, non mi capita tanto spesso di essere elogiato. Di solito dicono tutti che dovrei andare a zappare."
    Il Detersivo: "Si vede che ti confondono con il Piccolo Chilli."
    Pollo Gigante: "A proposito, esiste ancora il Piccolo Chilli? Ricordo che una volta gareggiavamo fianco a fianco, se continuo così potrei addirittura doppiarlo. Peraltro è strano che non si faccia vedere, su questo circuito è consentito ignorare i track limits e gironzolare a caso."
    Verstappino: "Come siete kattivihhhh!!11!!11!! Io sono stato preso per le orecchie e trascinato via dal podio per molto meno, quando stavo per andare a dimostrare che non me ne frega niente della drinking age!"

    Intorno al quarantesimo giro Alex Non Sono Valentino Rossi arriva esattamente negli scarichi di Willpowahhhh, mentre si avvicina sempre più il momento della successiva sosta e mentre Grammo Reale supera il Pollo Gigante che probabilmente per non consumare benzina sta facendo andare avanti la vettura a pedali.
    Pollo Gigante: "Tanto ci sono abituato, andava a pedali anche la Caterham."
    La sua vettura: "Adesso però basta, ho sete. Voglio subito del carburante misto a vodka."
    Nella pitlane pare esserci un po' di caos, con un contatto con Spencer Maialotto che si sta fermando. Se i due fossero Rosberg e Perez, uno dei due darebbe all'altro del pirla.
    Nel frattempo tra il trio di testa è Baby Herta il primo a rientrare. Manca ormai poco più dell'ultimo quarto di gara e in pista i Powerossi sono vicini.
    Poi c'è un crash.
    Rosenbitch va a sbattere dopo un contatto con Hinch e si ferma in mezzo alle pa**e: i Powerossi e Dixon, che sono i primi tre, entreranno ai box in regime di safety car, lasciando il campo libero a Baby Herta.
    Willpowahhhh lascia il campo libero anche agli altri: gli si spegne la vettura nel bel mezzo del pitstop...
    ...
    ...
    ...e intanto si è fatta ora di cena: gli ultimi 15 giri li vedrò lunedì sera.
    Arrivato il lunedì sera, vedo il finale della gara sul profilo Blog da Indy, quello che pubblica gare con telecronaca brasiliana: la prima cosa che vedo è un banner pubblicitario a proposito di un fastfood in cui si mangia pollo.
    Pollo Gigante: "Nooooohhhhh, RoGro mi ha saltato in padella, orrorehhhhh!"
    Willpowahhhh: "Taci, che mi sono ritirato."
    Pollo Gigante: "Peggio per te."
    Willpowahhhh: "Come sei kattivohhhh! Non hai visto che sono rimasto fermo ai box quando sono entrato in regime di safety car?"
    Pollo Gigante: "Almeno tu avrai la scusa pronta, Alex Non Sono Valentino Rossi è quindicesimo e non c'è neanche un Marquez davanti a lui, quindi non può scomodare teorie del kompl8."
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "Vogliamo parlare di dove sei tu?"
    Pollo Gigante: "Io non sto facendo a sportellae con Veach sperando di prendere il volo."

    Forse qualcuno si chiederà se ci sia qualcun altro in pista oltre a NSVR e il Pollo Gigante e infatti c'è qualcun altro in pista, Baby Herta compreso.
    Si trova in testa, mentre il mondo si interroga sul senso della pitlane chiusa quando entra in pista la safety car. Me lo sono chiesta anch'io in passato sia in occasione di Canada 2007 sia in occasione di Singapore 2008, ma quella era Formula 1 e là non succede più. Anzi, c'è caso che entrare ai box in regime di safety car possa anche essere d'aiuto per recuperare posizioni.
    Quello che succede in Formula 1 non è a mio parere un buon metro di giudizio per quello che dovrebbe accadere in Indycar e per il momento preferisco non prendere una posizione e lasciare che tutto vada come deve andare. È vero, Willpowahhhh è stato in testa alla gara per i tre quarti della sua percorrenza, ma adesso che la gara va verso la fine risulta ritirato. Dai box non è mai uscito. Possiamo chiederci se la pitlane chiusa sia o non sia una saggia idea, questo sì, ma non è in ogni caso l'unica ragione per cui Willpowahhhh è ormai fuori dai giochi.
    Baby Herta è in testa davanti a Nuovo Giardino e RHR, con tanta gente un po' a caso che si ritrova dove non sarebbe stata in altre circostanze.
    Preferisco non dire che non si meritino i risultati che stanno per ottenere, perché appunto è una gara di Indycar, quindi i metri di giudizio F1-centrici ce li possiamo togliere dalla testa. Se siamo in un contesto in cui la vittoria di un outsider partito ultimo e dovuta alla strategia sarebbe accettata senza problemi, non vedo dove sia il problema per Baby Herta, che è partito dalla quarta casella della griglia di partenza. Al massimo scriviamoci sul calendario che prima o poi dovremo iniziare a criticarlo perché non ha mai vinto partendo oltre la quarta casella della griglia di partenza, perché se proprio dobbiamo essere così ignoranti da mescolare per forza Indycar e F1 è meglio farlo con citazioni colte tra le righe.
    Gli ultimi giri sono una cavalcata trionfale per Baby Herta, che stacca Nuovo Giardino, pronto a diventare il primo 2000 a vincere una gara di Indycar.
    Compirà 19 anni alla fine di marzo, quindi mancano ancora più di due anni al giorno in cui potrà bere alcolici. Al posto dello champagne, per lui, c'è qualcosa di analcolico. Foto random dimostra che le bottiglie sono state scambiate tra lui e Nuovo Giardino e che Baby Herta ha bevuto champagne. Orrorehhhhh! XD

    RISULTATO: 1. Colton Herta (Harding), 2. Josef Newgarden (Penske) 3. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 4. Graham Rahal (Rahal), 5. Sebastien Bourdais (Coyne), 6. Marco Andretti (Andretti/Herta), 7. Takuma Sato (Rahal), 8. Patricio O'Ward (Carlin), 9. Alexander Rossi (Andretti), 10. Jack Harvey (Shank), 11. Spencer Pigot (Carpenter), 12. Tony Kanaan (Foyt), 13. Scott Dixon (Ganassi), 14. Ed Jones (Carpenter), 15. Marcus Ericsson (Schmidt), 16. James Hinchcliffe (Schmidt), 17. Matheus Leist (Foyt), 18. Kyle Kaiser (Juncos), 19. Simon Pagenaud (Penske), 20. Santino Ferrucci (Coyne), 22. Zach Veach (Andretti), 23. Felix Rosenqvist (Ganassi), Rit. Will Power (Penske).
     
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    Indycar 2019: Commento al Gran Premio di Barber - 7 Aprile

    Readers. Start. Your. Engines.
    Siamo pronti per parlare del gran premio di Barber, dove Dixon è arrivato secondo per cinque volte senza mai vincere, nonostante abbia vinto in tutti i luoghi possibili e immaginabili della Indycar, nonostante sia già da un bel po' che si corre a Barber.
    Anche per la Indycar va di moda il termine "sandbagging": la teoria ufficiale è che nel motorsport chiunque vada piano vada piano solo ed esclusivamente per convincere gli altri di andare quindi per tutto il weekend si è parlato del sandbagging della Penske. Il vero sandbagger, comunque, è il Piccolo Chilli: sono assolutamentehhhh certahhhh che arrivi volontariamente negli ultimi posti solo ed esclusivamente per trollarci.
    Con le qualifiche è venuto fuori che effettivamente le Penske o si stavano dando la zappa sui piedi da sole, oppure andavano veramente più piano.
    Le Rahal-Letterman-Come-si-chiamano sono andate a monopolizzare la prima fila in modo totalmente random e mi sono chiesta quale destino ci aspettasse, con una certa preoccupazione che si faceva largo dentro di me, fin dal momento in cui ho appreso che davanti a tutti sarebbe partito nientemeno che il Samurai Errante, signore e padrone del caos.

    1^ fila: Sato - Rahal
    2^ fila: Dixon - Hinchcliffe
    3^ fila: Bourdais - Pigot
    4^ fila: Power - Rossi
    5^ fila: Herta - Ferrucci
    6^ fila: Hunter-Reay - Harvey
    7^ fila: Andretti - Pagenaud
    8^ fila: Leist - Newgarden
    9^ fila: Rosenqvist - O'Ward
    10^ fila: Kanaan - Ericsson
    11^ fila: Jones - Chilton
    12^ fila: Veach - Hanley

    Poi sono arrivate le 22.08, orario in cui la gara doveva iniziare in concomitanza con il bed time di Verstappino.
    Non so se Verstappino fosse a letto in quel momento, ma a quell'ora è arrivato a malapena lo "start your engines" pronunciato da nientemeno che Mario Andretti! Se Verstappino non era a letto, probabilmente si è addormentato all'istante nel ricordarsi dell'esistenza del nipote di quest'ultimo.
    Poi è andato in scena il weekend recap, in cui si è visto anche Sato che nelle prove libere abbatteva un paletto dopo un testacoda. *-* Just Sato things.
    Alla sera, dopo le qualifiche, pare che sia venuto a piovere e un po' di gente è uscita sulla pista scivolosa alla domenica mattina, con tanto di testacoda random.
    Nel frattempo sono arrivate le 22.15 e a quel punto sì, la gara è partita.
    Da una gara di Indycar non si sa mai cosa aspettarsi, quindi ho deciso di limitarmi a contemplare con gli occhi sgranati quello che stava succedendo: il samurai errante, signore e padrone del caos, stava mantenendo la prima posizione, mentre dietro il Detersivo al Kiwi andava a insidiare Grammo Reale...
    Grammo Reale si è difeso dagli attacchi del suddetto Detersivo al Kiwi, mentre a causa di un probabile rivolo d'acqua dovuto alla pioggia pre-gara c'era gente che andava in giro per prati, il tutto mentre si parlava di un jump start e di una conseguente penalità, di cui mi pare di avere capito che il protagonista fosse Ed Jones, da non confondersi con Erik Jones della NASCAR e soprattutto da non confondersi con P.J. Jones della Indycar degli anni '90.
    Nel frattempo mentre il Samurai Errante si allontanava progressivamente i Rahlxon erano ancora alle prese l'uno con l'altro e il Detersivo al kiwi non sembrava molto soddisfatto di come procedevano le cose.
    "Mi hai tagliatohhhh la stradahhhhh!!!!11!!!"
    "E quindi?"
    "Quindi avresti il dovere di farmi da parte al mio passaggio stendendo il tappeto rosso. Una volta le Ganassi erano rosse."
    "Una volta, appunto. Adesso hai perso l'aura ferrarista del colore magico."
    "Però ho vinto cinque titoli quindi you have to leave the space!"
    "Leave the space lo possono dire solo quelli che di titoli ne hanno vinti solo due e cercano disperatamente di vincerne un terzo."
    "Gentaglia che vuole rubarci la vittoria della Indy 500 che ci spetta di diritto a bordo di una papaya."
    "Esatto."
    "Vedo che siamo sulla stessa lunghezza d'Honda."
    "Ferni invece sarà su una lunghezza di Chevrolet, perché la Honda si è rifiutata di fornire motori per la sua papaya."
    "Okay, adesso però fammi passare altrimenti dico a Courtney Force che sei segretamente innamorato del Samurai Errante."
    "No, il Samurai Errante è troppo basso per i miei standard. Non ti farò mai passare."
    "Bene, allora ti faccio il malocchio."
    Nel frattempo dopo appena dieci giri di gara piloti random partiti nelle retrovie iniziavano a rientrare ai box per la prima sosta di una serie di tre.
    Davanti hanno aspettato un po' più a lungo. Il pitstop del Grande Taku non è andato poi così bene, c'era una ruota che non andava su: "sembra un pitstop di Feliiii quando i suoi meccanici erano troppo impegnati a pensare al futuro Mr Papaya".
    Tornato in pista, rischiava seriamente di essere superato dai Rahalxon.
    Non è andata così, perché il Detersivo al Kiwi è tornato in pista dietro al grande samurai.
    Non è andata così anche perché il malocchio ha funzionato, Grammo Reale è rimasto fermo ai box per molto tempo a causa di un problema tecnico e tutto lasciava pensare che non fosse esattamente il favorito per ereditare la leadership.
    Peraltro in pista in quel momento in testa davanti a tutti a fare il figo c'era Bourdeeeyyyyy, che in realtà stava tentando di fare solo due soste e di non finire la benzina in corso d'opera.
    "Tunz tunz tunz!!11!!!! I've got the powaaahhhhh!"
    Mentre agitava la baguette, per salutare il suo amico Willpowahhhhh che si trovava in qualche luogo sperduto della pista, Bourdeyyyy ha iniziato a sentirsi molto solo.
    "Dove sei Willpowahhhh?"
    "Sono dietro a Nuovo Giardino che annaspo per rimanere in top-ten."
    "È solo sandbagging."
    "No, è paperbagging."
    "Ovvero?"
    "Ovvero che mi sono infilato dentro a un sacchetto di carta e che in questo momento sono finito in testacoda da solo facendo le ruote quadrate."
    "Oh. My. Sebby. Spin."
    "Ecco, esatto, mi hai levato le parole di bocca. Sicuramente è colpa tua. Stavo pensando alla tua baguette."
    "Quindi anche Sebby pensa ancora alla mia baguette. Buono a sapersi."
    Voce fuori campo: "Oh. My. Feli. Cry. Possiamo passare oltre?"
    Il primo terzo di gara è stato completato con Bourdeeeeyyyyy che rientrava ai box e ne usciva in secondo, a sette secondi dal grande samurai che nel frattempo si era ripreso like a boss, mettendo nove secondi o giù di lì tra se stesso e la vettura del Detersivo al kiwi.
    Hinchcliffe e Non Sono Valentino Rossi completavano la top-five...
    ...
    ...
    ...
    ...ma fermatevi tutti ad ammirare il Pollo Gigante, che si trovava i nquel momento in settima posizione! *_____* I telecronisti hanno iniziato a rievocare gli eventi degli scorsi gran premi, il fatto che avesse cercato di fare buona impressione ma che si fosse ritrovato nel bel mezzo del caos in entrambe le occasioni per ragioni diverse e che fosse per lui arrivato il momento della rivincita, per intenderci, quello che non ha nessuna chance di arrivare per il Piccolo Chilli.
    "Yaaaaayyyyy, io sono figohhhh e tu no, hai capito Piccolo Chilli?"
    "Scusa, ma chi sei?"
    "Non permettertihhhh mai piùhhhh di fingere di non sapere chi sono, altrimenti ti sguinzaglio dietro i miei polli e ti atterro!"
    Mentre il Pollo Gigante minacciava il Piccolo Chilli di sguinzagliargli dietro dei polli la gara è proseguita tranquilla, in attesa che arrivasse un plot twist che sembrava non arrivare mai...
    ...
    ...
    ...Il momento in cui è arrivato il plot twist è stato quello in cui ci stavamo avvicinando a due terzi di gara: eravamo tra il 55° e il 60° giro e stava andando in onda la pubblicità.
    O meglio, per essere più precisi, stavo seguendo la gara su un canale British che trasmetteva la gara con la telecronaca americana. Sul canale British non c'era uno spot pubblicitario ogni tre per due, quindi i momenti in cui negli States veniva trasmessa la pubblicità generalmente sul canale british c'erano o inquadrature dall'alto del circuito, oppure inquadrature di quello che succedeva in pista, ma senza telecronaca e senza didascalie.
    Quindi abbiamo visto una vettura ferma nel bel mezzo della pista, una vettura a muro e un tipo che sventolava doppie bandiere gialle. Nel frattempo la safety car se la prendeva comoda, perché con tutta probabilità Servia o la Fisher o chiunque altro ci fosse al volante in quel momento stava finendo una partita di briscola virtuale contro Bernd Maylander.
    Voce fuori campo: "Che cosa sta succedendo? Lo possiamo scoprire anche noi o dobbiamo chiedere delucidazioni a Bernd Maylander?"
    Bernd Maylander: "Nonostante fossi impegnato a giocare a briscola con Oriol Servia *E* Sarah Fisher ho capito perfettamente che cosa stava succedendo. Grammo Reale è rimasto fermo like a boss nel bel mezzo del nulla, o per meglio dire in mezzo ai co***oni e tutti si sono precipitati in branco verso i box perché pensavano che la safety car fosse sul punto di entrare in pista."
    È esattamente quello che è successo e, mentre avveniva tutto ciò, Kanaan ha tagliato la strada al Piccolo Chilli che per schivare le piume fucsia sul casco dello stesso Kanaan si è fatto da parte finendo a muro.
    Poi è stato ripescato e mandato nuovamente in pista, sotto di un bel po'.
    "Ma io sono in pista mentre Colton Herta si è ritirato molto tempo fa, tunz tunz tunz!!11!!!"
    "E io l'altra volta ho vinto, mentre tu arrivi costantemente nelle retrovie."
    Il grande samurai Taku è stato il primo a uscire dai box, con un doppiato a caso, tale Leist (Mathias Leist, secondo i telecronisti), a parargli il fondoschiena.
    Dietro sono usciti il Detersivo e Bourdeeeeyyyy, con quest'ultimo che di conseguenza ha perso una posizione, cosa che non mi ha soddisfatta nemmeno un po'.
    Leist, figlio segreto dei Castronaan, è stato abbastanza tra le pa**e ai piloti a pieni giri che lo seguivano, tanto da far ricorrere i commissari all'utilizzo delle bandiere blu, che generalmente non sono contemplate.
    Taku ne ha approfittato per incrementare nuovamente il proprio margine e ha spaccato il cu*o a tutti like a boss almeno fino a quando, a cinque giri dalla fine, non è andato vicino a spaccare il proprio.
    Finito brevemente in giro per i prati, si è visto un pezzo staccarsi dal retrotreno della sua vettura e il Detersivo che si avvicinava...
    ...
    ...
    ...
    ...ma quello era il grande giorno del Samurai Errante, che ha ripreso terreno nei cinque giri che lo separavano dalla bandiera a scacchi, il tutto mentre il Detersivo al Kiwi doveva fuggire a gambe levate dalla baguette di Bourdeyyyy.
    Il duello finale è passato tuttavia in secondo piano, perché who kers del secondo posto, quello che contava era Willpowahhhh, felice di rubare la scena a Bourdeeeyyyy e alla sua baguette.
    "Mhm... Willpowahhhh?"
    "Che cosa vuoi, Bourdeeeeyyyyy?"
    "Perché stai cercando di entrare nella pitlane in retromarcia dall'uscita?"
    "Perché ho finito la benzina."
    "Spiegazione molto sensata. Lo sai che in Formula 1 ti avrebbero fatto un cu*o così se avessi fatto una cosa del genere?"
    "Invece mi sono guardato bene dall'andare in Formula 1, dove tu collezionavi momenti #maiunagioia tanto quanto Brendon Hartley."
    "Se Hartley fosse stato in Formula 1 ai miei tempi sarebbe sicuramente scoppiato l'ammmmmore."
    "Tu ami solo Tracy."
    "Ah, già."
    Ovviamente Tracy se ne è uscito con i suoi soliti elogi nei confronti del suo best friend forever Bourdeeeeyyyy. L'ho già detto centinaia di volte, ma lo ripeto: non provo nessuna fiducia nei confronti di Tracy come opinionista, dato che sembra che le sue valutazioni sui piloti siano dettate dai suoi rapporti con i suddetti piloti.

    RISULTATO: 1. Takuma Sato (Rahal), 2. Scott Dixon (Ganassi), 3. Sebastien Bourdais (Coyne), 4. Josef Newgarden (Penske), 5. Alexander Rossi (Andretti), 6. James Hinchcliffe (Schmidt), 7. THE REAL & ONLY POLLO GIGANTE Marcus Ericsson (Schmidt), 8. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 9. Simon Pagenaud (Penske), 10. Felix Rosenqvist (Ganassi), 11. Will Power (Penske), 12. Zach Veach (Andretti), 13. Jack Harvey (Shank), 14. Marco Andretti (Andretti/ Herta), 15. Santino Ferrucci (Coyne), 16. Patricio O'Ward (Carlin), 17. Spencer Pigot (Carpenter), 18. Tony Kanaan (Foyt), 19. Ed Jones (Carpenter), 20. Matheus Leist (Foyt), 21. Ben Hanley (Dragonspeed), 22. Max Chilton (Carlin), Rit. Graham Rahal (Rahal), Rit. Colton Herta (Harding).
     
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    Indycar 2019: Commento al Gran Premio di Long Beach - 14 Aprile

    La scorsa settimana c'è stato il gran premio di Barber, stavolta c'è stato il gran premio di Long Beach: due appuntamenti consecutivi per il campionato di Indycar, quindi...
    Readers.
    Start.
    Your.
    Engines...
    ...e non perdiamo tempo, che abbiamo da ripercorrere quello che è successo domenica sera, o per meglio dire quello che è successo domenica mentre sul nostro fuso orario era sera.
    Questa era la griglia di partenza:

    1^ fila: Rossi - Dixon, giusto per dare ragione a quelli che pensano che siano gli unici championship contenders;
    2^ fila: Power - Newgarden, perché tutto sommato questi due potrebbero non essere neanche del tutto d'accordo;
    3^ fila: Pagenaud - Rahal, perché ce n'è anche un altro che forse gradirebbe non essere chiamato fuori del tutto e non mi riferisco a Rahal nonostante più di una volta fosse ancora in lotta per il titolo verso fine stagione;
    4^ fila: Hunter-Reay - Sato, perché ci vuole anche uno che non ha un ruolo ben definito e accompagnarlo con il Samurai Errante era un'idea;
    5^ fila: O'Ward - Herta, aaaaawwwww tanto ammmmore, per una gara in cui erano destinati a consolarsi a vicenda mentre si ubriacavano rigorosamente con la Sprite;
    6^ fila: Andretti - Rosenqvist, perché "Fro" dopo la gara inaugurale sembra essersi un po' addormentato e tutto deve avere una spiegazione;
    7^ fila: Ferrucci - Bourdais... preferisco non commentare il fatto che Sebby si sia fatto battere dal compagno di squadra;
    8^ fila: Hinchcliffe - Chilton, il che è una grossa novità perché dietro al Piccolo Chilli c'erano anche numerose altre vetture;
    9^ fila: Jones - Harvey, perché Harvey esiste davvero anche se spesso non ce ne rendiamo conto;
    10^ fila: Ericsson - Leist, perché a quanto pare il figlio segreto dei Castronaan è diventato un cacciatore di polli giganti;
    11^ fila: Kanaan - Veach, con Kanaan che pareva avere verniciato muretti e come dargli torto, deve essersi distratto al pensiero della gara dell'IMSA che si è svolta nel weekend a Long Beach, alla quale prendeva parte H3lio (e anche JPM, quindi threesome);
    11^ fila: Pigot, forever alone, che se guidasse una vettura rosa non sarebbe più un porcellino d'India.

    Ready.
    Set.
    Go.
    Dato che non c'era nessun Rins in pista, Alex Non Sono Valentino Rossi ha conservato la prima posizione invece di prepararsi a chiudere secondo come il suo omonimo, ma il dramma avveniva dietro, quando si sono viste varie vetture ferme.
    In totale alla fine è risultato che fossero due, anche se si narra che Kanaan fosse stato urtato da qualcuno in corso d'opera.
    Le due vetture ferme erano quella di Harvey, che giustamente stava cercando di dimostrare di esistere davvero, e quella del Pollo Gigante, che dopo il settimo posto della settimana scorsa non se la sentiva di asfaltare il Piccolo Chilli nel loro scontro interno.
    Non solo il Pollo Gigante è precipitato in pollesima posizione dopo il crash, ma è stato anche penalizzato per avoidable contact. In quel momento ho capito che stavolta non ci avrebbe regalato eccessive soddisfazioni.
    Pollo Gigante: "Non mentire, Autrice(C). Io regalo sempre delle soddisfazioni."
    Autrice(C): "Sì, hai ragione, almeno tu non fai il telecronista, a differenza di un certo figlio d'arte al quadrato che diventerebbe figlio d'arte al cubo se prendesse una laurea in medicina."
    Pollo Gigante: "Ho capito di chi stai parlando. L'ho visto alcune volte, in passato, mentre guardavo dietro di me. Era spesso in compagnia di Haryanto."
    Voce fuori campo: "Perché, esattamente, state parlando di Jolly Palmahhhh?"
    Autrice(C): "Non ne ho idea, però ho visto un profilo in giro per i social in cui lo chiamavano Jolly Palma e non sapevo se fosse un caso, se fosse un plagio o se fosse una citazione colta."
    Pollo Gigante: "Basta parlare di Jolly Palmahhhh. Ha anche oltraggiosamente ottenuto un punto nel gran premio in cui sono stato messo a terra dal pollo gigante, ovviamente non durante il gran premio."
    Gangster Hammi: "All'avvicinarsi di quel gran premio ricordo di avere indossato quei magnifici pantaloni che lasciavano poco spazio all'immaginazione."
    Pollo Gigante: "Se hai ancora quei pantaloni, dovresti assolutamente prestarli a Bo77as. Sono curioso di vedere come gli stanno."
    Gangster Rapper: "A proposito, in Indycar stilate classifiche di dimensioni del DRS?"
    Pollo Gigante: "Sì, mettendo Sage Karam al primo posto."
    Karam: "Ma io non ho un volante."
    Pollo Gigante: "Allora salgo in automatico al primo posto. E all'ultimo metto il Piccolo Chilli."
    Gangster Hammi: "Ahahahah, grande, ottima cosa. A proposito, chi sei? Non mi ricordo di te, né ho idea del perché sono precipitato in questo universo."
    Sebby: "Hammi, meno male che ti ho trovato. Il Principe Leo ci sta aspettando dentro un armadio in memoria dei vecchi tempi."
    Gangster Hammi: "AAAAAAWWWWWWW."
    Sebby: "Calma i tuoi bollenti spiriti, l'ordine del giorno è gufare Verstappino."
    Gangster Hammi: "Ancora meglio di quanto pensassi."
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "Perché parlate solo voi?"
    Gangster Hammi: "Perché non ci sono duellihhhh e sorpassihhhh per la prima posizione, quindi è una garahhhh noiosahhhh anche se è Indycar ma bisogna in qualche modo riempire il commento."
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "Mi chiamo Rossi. La mia presenza in testa alla gara dovrebbe renderla in automatico entusiasmante."
    Gangster Hammi: "Rimane il fatto che non sta succedendo nulla che possa riempire il commento e dato che ci saranno soltanto due pitstop per i piloti di testa non possiamo nemmeno aspettare con ansia di commentare degli undercut."
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "E poi è difficile subire sistematicamente degli undercut in Indycar. Accadrà solo quando la Ferrari farà il proprio ingresso nel campionato."

    Yaaaaaayyyyyy, samba party! Ferrucci si è fatto un giro per le vie di fuga nel momento in cui i piloti di testa stavano effettuando il primo giro di pitstop.
    Qualcuno poteva aspettarsi l'ingresso della safety car, ma Ferrucci non era in mezzo alle scatole, quindi la safety car, che aveva già fatto la sua apparizione dopo il contatto Harvey vs Ericsson, se n'è rimasta ben lontana da tutto e da tutti.
    Rossi.
    Newgarden.
    Power.
    Dixon.
    Il cinque volte campione di Indycar, visto 24/7 come il grande favorito, era finito fuori dalla zona podio virtuale.
    Willpowahhhh: "tunz tunz tunz!!!11!!!1!"
    Detersivo al kiwi: "Il mio è solo sandbagging."
    Willpowahhhh: "E il mio è paperbagging, dato che nel tentativo di mantenere la posizione su di te mi sono fatto asfaltare da quattro vetture."
    Sebby: "Sei per caso finito in testacoda da potere utilizzare il termine 'paperbagging'? Kultural appropriation!!!11!!!11 Stop stealing everything."
    Willpowahhhh: "Detersivo, per caso conosci questo tipo con i baffi che sembrano una brutta copia di quelli di Mansell?"
    Detersivo: "Sì, è uno che ha vinto solo quattro titoli come Bourdeeeyyyy."
    Sebby: "Ho sentito un ruggito. È una cosa normale?"
    Detersivo: "è l'effetto che Bourdeeeeyyyy fa a Willpowahhhh."
    Sebby: "Voi siete tutti molto inquietanti. Me ne torno nell'armadio."
    Detersivo: "Okay, porta i miei saluti al mio omonimo Iceman."
    Sebby: "Arrivi tardi... a quest'ora sarà già ubriaco fradicio e non si ricorderà nemmeno di esistere, figuriamoci se può importargli qualcosa di te."
    Detersivo: "Sono deluso. Qualcuno può offrirmi un cremino alla vodka?"
    Sebby: "Meno male che mi sono liberato di quella gente...
    ...
    ...
    ...ehi, Principe, ascoltami, invece di tirare le treccine al Gangster Rapper."
    Principe Leo: "Perché dovrei ascoltarti mentre parli di quei pazzi scatenati? Abbiamo anche noi dei pazzi scatenati. E poi al Gangster Rapper piace quando gli tiro le treccine."
    Gangster Hammi: "Attento che potrei immedesimarmi in Bo77as e azzannarti al collo."
    Principe Leo: "Beliximohhhh kontinuahhhh!"
    Sebby: "Verstappino ce l'ha piccolissimo."
    Gangster Hammi: "Concordo in pieno."

    Nel secondo stint di gara si è consumato un dramma.
    Baby Award: "Noooooohhhhhh ç______ç la mia vettura è andata in prepensionamento per cinque minuti e mi sono fatto asfaltare da gente random."
    Baby Herta: "Ti consolohhhh iohhhh! <3 Non vedo l'ora che finisca la gara per potermi chiudere in un armadio insieme a te."
    Baby Award: "Quindi mi accarezzerai i capelli e giocheremo insieme con il camion dei pompieri?"
    Baby Herta: "Certo."
    Baby Award: "Aaaaaawwwwww."
    Baby Herta: "Poi ti porterò a fare una passeggiata mano nella mano."
    Baby Award: "Che bella cosa. *-* Mi sento già mille volte meglio. A proposito, hai idea di chi sia Verstappino?"
    Baby Herta: "No."
    Baby Award: "Mi è stato detto che ha un camion dei pompieri piccolissimo."
    Baby Herta: "Non preoccupiamoci di Verstappino. Noi siamo mille volte più stylish di lui. Ora, però, ti saluto, che devo continuare la mia gara...
    ...
    ...
    ...
    ...anzi, no, la vettura sta cadendo a pezzi, credo proprio che dovrai essere tu a consolare me."
    Baby Award: "Se hai bisogno di ubriacarti, in frigo ho sia della Sprite sia dell'acqua brillante."
    Baby Herta: "Musica per le mie orecchie. Sapevo che avrei potuto contare su di te. Ti amo tanto."
    Baby Award: "Anch'io."
    Baby Herta: "Sonniferetti mi ha detto che stai insieme a me solo perché speri di sposarmi per la cittadinanza murricana."
    Baby Award: "Naaaahhhhh, io voglio rimanere messicano, perché noi messicani abbiamo il sombrero e siamo fighi. Puoi riferire a Sonniferetti di tornarsene a dormire come al solito e di non rompere?"
    Baby Herta: "Lo farò senz'altro, tra una cosa e l'altra, mentre guarderò l'ultimo stint di gara."
    Baby Award: "Sonniferetti è ancora in pista."
    Baby Herta: "Non me n'ero accorto, secondo me il suo nome viene scritto solo per abbellire la grafica."

    L'ultimo stint ha visto ancora una volta Alex Non Sono Valentino Rossi imprendibile, con Newgarden in seconda posizione.
    Dixon era precipitato al terzo posto dietro a Grammo Reale, ma negli ultimi giri di gara l'abbiamo visto avvicinarsi notevolmente al pilota con cui aveva litigato a distanza alla radio all'inizio dello scorso gran premio di Barber.
    Detersivo: "You have to leave the space, all the time you have to leave the space!"
    Grammo Reale: "Smettila di imitare Ferni per una volta che non c'è."
    Detersivo: "Okay, va bene, ma tu stendi immediatamente il tappeto rosso, altrimenti mi metto a lamentarmi finché non vieni penalizzato."
    Grammo Reale non l'è stato a sentire, mantenendo la posizione e andando avanti un po' a zigzag mentre il duo di testa era già arrivato al traguardo, anche se i due piloti ci sono arrivati a una certa distanza l'uno dall'altro.
    Il finale è stato al photofinish per il terzo posto, con Grammo Reale davanti a Dixon anche se, appunto, è stato penalizzato per una manovra irregolare e, mentre io avevo già chiuso tutto e mi stavo preparando per andare a letto, pare che sia stato Dixon a salire sul podio.
    Grammo Reale: "Tutto ciò è ingiusto. Mi pare di avere raggiunto la drinking age molto tempo fa, anche se in occasione della mia prima vittoria non potevo bere alcolici come Baby Herta."
    Baby Herta: "Io ho bevuto alcool in occasione della mia prima vittoria!!!11!!!!!"
    Grammo Reale: "Sei un pikkolohhhh kriminalehhhh."
    Baby Herta: "Come Vettel quando ha ignorato la drinking age turca del non potere bere alcolici finché non ti sono spuntati i baffi."
    Grammo Reale: "Perché in questo commento si parla così tanto di piloti di Formula 1?"
    Baby Herta: "Perché sono meno noiosi di sonniferetti."
    Detersivo: "Vedo che stai diventando un bambino grande e responsabile. Credo che sia stato lo champagne a farti maturare così tanto, negli ultimi tempi."

    RISULTATO: 1. Alexander Rossi (Andretti), 2. Josef Newgarden (Penske), 3. Scott Dixon (Ganassi), 4. Graham Rahal (Rahal), 5. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 6. Simon Pagenaud (Penske), 7. Will Power (Penske), 8. Takuma Sato (Rahal), 9. James Hinchcliffe (Schmidt), 10. Felix Rosenqvist (Ganassi), 11. Sebastien Bourdais (Coyne), 12. Patricio O'Ward (Carlin), 13. Marco Andretti (Andretti/Herta), 14. Max Chilton (Carlin), 15. Matheus Leist (Foyt), 16. Ed Jones (Carpenter), 17. Zach Veach (Andretti), 18. Spencer Pigot (Carpenter), 19. Tony Kanaan (Foyt), 20. Marcus Ericsson (Schmidt), 21. Santino Ferrucci (Coyne), 22. Jack Harvey (Shank), 23. Colton Herta (Harding).
     
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    Indycar 2019: Commento al Gran Premio di Indianapolis - 11 Aprile

    Ladies & Gentlemen, start your engines, aspettate che Mario Andretti abbia scortato un personaggio famoso random in giro su una safety car a due posti e poi ci arriverà il momento anche degli 85 giri di gara dell'Indianapolis Road Course o come si chiama, per intenderci, il circuito preferito di Ralf Schumacher.
    Siamo in vista della Indy 500, alla quale mancano appena due settimane, quindi questo significa che è ritornato nientemeno che H3lio Castroneves, che venerdì, giorno delle qualifiche, ha festeggiato il suo quarantaquattresimo compleanno. Diversamente dagli altri anni, pare che non abbia risposto a tutti gli auguri ricevuto su Twitter, in quanto impegnato in pista.
    Quando non era in pista, probabilmente, stava accatastando indumenti random di sua proprietà, da far stirare a Kanaan vista la posizione di qualifica di quest'ultimo. Kanaan, ovviamente, aveva come volante per la gara un ferro da stiro.
    H3lio: "Aaaaawwwww."
    Tony: "Quindi adesso ti esalti quando stiro? Una volta ti esaltavi nei momenti intimi."
    H3lio: "Adesso siamo due V3KkYaCçY, non dobbiamo pensare sempre ai momenti intimi. Piuttosto dovremmo pensare agli orti dei pensionati e alle partite a bocce."
    Tony: "Per non dimenticare la tombola."
    H3lio: "Esatto, specie considerando che arriva fino a novanta, la posizione in cui stai generalmente quest'anno quando sei in pista."
    Tony: "Taci, se non vuoi che ti rasi i capelli."
    H3lio: "Nooooohhhhh, i capelli nohhhhhh."
    Voce fuori campo: "Va beh, andiamo ad analizzare la griglia di partenza, dove svetta un algido figone nordico. No, Pollo Gigante, non tu!"

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    Rosenqvist - Dixon
    Harvey - Herta
    Jones - Power
    Rahal - Pagenaud
    Ericsson - Bourdais
    Sato - Pigot
    Newgarden - Ferrucci
    Castroneves - Hunter-Reay
    Rossi - Hinchcliffe
    O'Ward - Veach
    Leist - Chilton
    Andretti - Kanaan

    TUTTA KOLPAHHHH DI ROGRO: qualora qualcuno di voi si stesse chiedendo se ho sbagliato a trascrivere la griglia o se mi sia fumata una canna prima di inserire Harvey in seconda fila, vi assicuro che non è andata così. Anzi, non solo Harvey è partito terzo, ma allo start ha anche superato Dixon.
    Nel frattempo nelle retrovie Alex Non Sono Valentino Rossi andava in giro con la vettura che cadeva a pezzi dopo un contatto con O'Ward, divenuto di recente membro della Redbull Junior Academy, senza possibilità di passare in Formula 1 in tempi brevi, perché come punteggio Superlicenza la Indycar conta meno della Formula 2.
    Dal momento che non è stato necessario l'intervento della safety car, il detersivo al retrogusto di kiwi ha tentato di riprendersi la posizione, ma non c'è stato niente da fare. Harvey ha mantenuto il secondo posto e il telecronista si è messo a parlare di quella volta che ha vinto in Indylights.
    Sono seguiti una decina di giri di calma piatta, con qualche dubbio esistenziale tipo: se viene a piovere, bisogna andarsene tutti ai box in branco o si può continuare a gareggiare?
    Poi, all'11° giro, una vettura ha fatto un testacoda micidiale, ha superato una via di fuga ed è finita a schiantarsi contro il muretto oltre la via di fuga. Era uno di quegli incidenti in cui avrebbe potuto ritrovarsi coinvolto Grosjean, se fosse stato lì. Infatti era Ericsson, quindi era un altro lato della stessa medaglia. Per l'esattezza Ericsson è il lato della medaglia che essendo passato in Indycar fa bella figura. Grosjean, invece, è da dieci anni che si ripete e fa la figura che tutti sappiamo...
    ...
    ...
    ...
    ...e niente, mentre la safety car era in pista, è arrivato una specie di trattore che ha rimesso Ericsson in gara e l'abbiamo visto dirigersi verso i box (non si sa bene perché dato che dopo è stato visto in giro a piedi, ma nevermind).

    IKEA IN DECLINO: qualche giro dopo c'è stato il restart, con Dixon che non aveva intenzione di starsene dietro a Harvey.
    L'ha superato.
    Poi ha superato anche Rosenbitch dopo un arrivo a ruote bloccate di quest'ultimo.
    Baby Herta nel frattempo è finito in testacoda, mentre più indietro anche H3lio...
    ...
    ...
    ...
    ...ma no, telecronisti, cosa dite? ha la vettura gialla come H3lio, ma è RHR! RHR è stato toccato da Hinchcliffe ed è finito a sua volta in testacoda.
    La safety car è entrata una seconda volta e al restart Dixon è partito dritto come un razzo.
    Diero di lui c'era una vettura blu che era quella di Jones. Wait, wait, wait, cos'è successo?
    Dietro c'erano Harvey e Rosenbitch, quindi Harvey era ancora in zona podo, quindi tutto andava bene. H3lio era 12° e Kanaan 15°, quindo tutto confermava ancora una volta che Kanaan stava guidando con il ferro da stiro tra le mani.
    Si è visto un po' di trambusto, si è vista una vettura che tagliava per i prati... "that's Takuma Sato", cit. i telecronisti, oh che cosa strana, non l'avrei mai detto.
    Nel frattempo si parlava di gocce di pioggia e di gomme rain, che però non andavano bene per la poca pioggia che cadeva.
    Poi H3lio si è portato in top-ten superando Willpowahhhh e anche Ferrucci ha superato Willpowahhhh.
    Intanto eravamo a un terzo di gara ed era il momento del primo giro di pitstop, dove pare che Harvey abbia fatto una sosta un po' più lunga del normale. C'è voluto parecchio perché il giro di pitstop fosse completato, con la telecamera sulla quale spiccavano di tanto in tanto gocce di pioggia... e via di calma piatta per una ventina di giri, poi qualcuno ha ricominciato a tornare ai box e Nuovo Giardino, che era su una diversa strategia, si è ritrovato in testa alla gara davanti a O'Ward e a Hinchcliffe!

    SAMBA PARTY: tutto è proseguito tranquillo, con la pioggia che andava e veniva, fino a due terzi di gara, quando H3lio è andato a fare un giro per i prati, impantanandosi, ed è rimasto fermo a lato della pista abbastanza a lungo prima di ripartire.
    Non è chiaro come sia ripartito dato che le telecamere erano concentrate sulle vetture che rientravano in pitlane, quella di Rosenbitch venendo anche avvolta da una fiammata durante il rifornimento. Dixon è passato dalle slick alle rain, quando non era ben chiaro se fosse la scelta giusta quella di passare sulle rain.
    Tony: "Intanto sono precipitato sotto di due giri già da tempo, ma presto cederò il ferro da stiro al mio ammmmore."
    H3lio: "Nobody loves me."
    Tony: "Sì che ti amo. *-* Siamo la best ship evahhhh e i Rosbilton possono solo rosicare."
    H3lio: "Chi di noi è Hamilton e chi di noi è Rosberg?"
    Tony: "Non saprei, secondo me siamo entrambi Rosberg, in pista saltiamo all'occhio tanto quanto lui, con la sola differenza che noi in pista ci andiamo davvero."
    Voce fuori campo: "Adesso piove, quindi anche se Helio è di nuovo in pista c'è bisogno della safety car per una mezz'ora buona"...
    ...
    ...
    ...
    ...e infatti Sarah Fisher è stata mandata in testa alla gara al volante della safety car.
    Altri piloti sono entrati per le rain, Nuovo Giardino ha perso una ruota, c'è stato un po' di caos ai box e nel frattempo in pista il Grande Samurai Sato, who else? andava in giro per prati.
    Dixon nel frattempo era in testa dietro ala safety car, con Harvey di nuovo in seconda posizione, che sosteneva via radio che sarebbe stato divertente guidare per la prima volta in carriera con la pioggia in Indycar.
    Mancavano quindici giri al termine e me ne sono persa una decina. Quando sono tornata a seguire la gara, Harvey era terzo dietro a Pagenaud, che si avvicinava sempre di più al detersivo al kiwi!
    L'ha superato a due giri dalla fine, mentre l'ammmmore trionfava dato che i Castronaan hanno chiuso entrambi con due giri di gap dalla vetta della classifica. Contro tutte le aspettative Kanaan si è ripreso like a boss: H3lio a stirare!
    Io, nel frattempo, ho superato tutti i miei record, scrivendo il commento letteralmente in diretta, mentre seguivo la gara, che è finita alle 23.50 di questa sera. A mezzanotte sono già pronta per postarlo, sono soddisfatta del mio risultato. #SunshineWomanOfRecords.

    1. Simon Pagenaud (Penske), 2. Scott Dixon (Ganassi), 3. Jack Harvey (Shank), 4. Matheus Leist (Foyt), 5. Spencer Pigot (Carpenter), 6. Ed Jones (Carpenter), 7. Graham Rahal (Rahal), 8. Will Power (Penske), 9. Felix Rosenqvist (Ganassi), 10. Santino Ferrucci (Coyne), 11. Sebastien Bourdais (Coyne), 12. Zach Veach (Andretti), 13. James Hinchcliffe (Schmidt), 14. Marco Andretti (Andretti/ Herta), 15. Takuma Sato (Rahal), 16. Josef Newgarden (Penske) 17. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 18. Max Chilton (Carlin), 19. Patricio O'Ward (Carlin), 20. Tony Kanaan (Foyt), 21. Helio Castroneves (Penske), 22. Alexander Rossi (Andretti), 23. Colton Herta (Harding), 24. Marcus Ericsson (Schmidt).
     
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    Indycar 2019: edizione speciale Bump Day

    Ci sono gare estenuanti e la Indy 500 è una di queste. Però c'è qualcosa di più estenuante ed è la sua sessione di qualifiche, che quest'anno è stata leggermente ridefinita rispetto alle scorse stagioni.
    Così è il regolamento di quest'anno: al sabato del fine settimana che precede il Memorial Weekend si va tutti in pista, la sessione di qualifiche dura ore e ore, ciascuno ha a disposizione un certo numero di tentativi. La qualifica consiste in quattro giri consecutivi e l'ordine è dato dalla velocità media.
    Alla fine dela giornata i primi nove si qualificano per la Fast Nine: alla domenica andranno a giocarsi la pole position, una sorta di Q3 della Indy 500.
    Alla fine della giornata tutti i piloti qualificati tra la decima e la trentesima posizione sono già qualificati, nella posizione ottenuta nella sessione. E' un po' come se fossero usciti in una sorta di Q2.
    La Q1, di fatto, è data da quelli che si sono classificati oltre la trentesima posizione, in questo caso sei, perché a questa edizione della Indy 500 c'erano trentasei entry.
    I posti sulla griglia sono trentatre, senza eccezioni alla regola, a meno che non sia l'epoca dello split. Però l'epoca dello split è terminata da un pezzo, quest'anno di vetture in griglia non ne vanno più di trentatre... Chi si qualifica dalla trentesima posizione in poi risulta non qualificato. Tutti e sei in pista, con ordine di apparizione a sorteggio, per un'ultima sessione che definisce le posizioni dalla trentunesima in poi. I primi tre andranno in griglia, gli ultimi tre andranno a casa...
    ...
    ...
    ...
    ...e nei giorni scorsi si è fatto un gran parlare di chi fossero i candidati più probabili. Sicuramente Ben Hanley che corre per un team uscito pressoché dal nulla non sarà presente sulla griglia di partenza, dicevano.
    Sicuramente Pippa Mann, che corre per un team uscito pressoché dal nulla ed è una pippa di nome e di fatto (sia chiaro, non ritengo che i risultati di questa signora siano particolarmente esaltanti, ma un po' di finezza non guasterebbe di tanto in tanto) e che non si è qualificata l'anno scorso non si qualificherà neanche quest'anno.
    Invece no, il caso vuole che a rischiare di non qualificarsi anche quest'anno, per la seconda volta di fila, sia Hinchcliffe, autore di un incidente al sabato.
    Hanley va in pista a qualificarsi e ci riesce brillantemente. Per intenderci, non va a piazzarsi in mezzo ai top-driver, ma non dà nemmeno l'impressione di avere il sedile che gli scotta sotto il fondoschiena.
    Per la Mann è un po' più difficile, ma alla fine della giornata strappa un trentesimo posto che le vale la penultima fila e il sollievo di avercela fatta.
    Hildebrand arranca, ma ce la fa, le Carlin arrancano e due di loro non ce la fanno...
    ...
    ...
    ...
    ...ma i riflettori non sono puntati su di loro. Sta accadendo quello che solo fino a qualche giorno fa nessuno avrebbe minimamente preso in considerazione, allo stesso modo in cui finché non si sono visti sbattere la realtà sotto al naso in molti credevano ciecamente nella McLaren Honda dell'epoca turbo ibrida.
    Alonso, sulla McLaren formato Indy, non è dentro ai primi trenta.
    E' in compagnia di Hinchcliffe, con la Schmidt, il cui compagno di squadra (nientemeno che Ericsson) è già brillantemente qualificato a metà classifica.
    E' in compagnia della Dreyer & Reinbold di Karam.
    E' in compagnia della Juncos, team che esce dal nulla ogni anno, di Kaiser.
    E' in compagnia delle Carlin di O'Ward e di Chilton, mentre quella del part-time Kimball è sulla griglia.
    Sei piloti che puntano alla griglia, tre di loro che ci arriveranno domenica, dopo la free practice della top-9...
    ...
    ...
    ...
    ...
    ...
    ...ma piove. Piove di brutto e, quando piove, sugli ovali non si gira. Credo che le gomme da bagnato non esistano nemmeno, per queste situazioni.
    La free practice della top-9 viene annullata, i primi nove scenderanno in pista soltanto per il loro giro di qualifica, ma who kers, le prime tre file sullo schieramento non sono quello che interessa in questo momento. Non incideranno più di tanto sulla gara e soprattutto si qualificheranno piloti che sapranno già per certo di andare sulla griglia di partenza.
    Il rain delay è interminabile. Il Bump Day doveva iniziare nella tarda mattinata di Indianapolis, mentre è pomeriggio inoltrato. Si avverte la tensione anche sui social, è arrivato il momento di quelli che alla Indy 500 non ci vanno per vincere ma solo per partecipare e che hanno probabilità neanche troppo basse di rimanere fuori dalla gara più importante del mondo. Comunque vada sarà un disastro e ci saranno team che forse, con una non qualificazione, si giocheranno la possibilità di avere degli sponsor per il prossimo anno.
    Hinchcliffe è il primo ad andare in pista, nella speranza di non ripetere quello che è successo l'anno scorso. Per lui non qualificarsi potrebbe essere peggio che per gli altri, è un pilota che generalmente lotta per la top-ten.
    Fa i suoi quattro giri.
    I tempi sembrano buoni, ma può significare tutto e niente. Non è il 107%, è una sorta di demolition derby in cui non si va a sbattere.
    È la volta di Chilton.
    Già dalla velocità del primo giro si capisce che sta andando tutto a rotoli. I telecronisti parlano di quella volta in cui due anni fa è arrivato quarto, ritrovandosi a lottare per la leadership con la gente che contava e facendo il maggior numero di giri in testa. Meglio di Di Benedetto alla Daytona 500 di quest'anno, almeno è arrivato quarto...
    Chilton non si avvicina neanche minimamente ai tempi di Hinchcliffe, per Hinchcliffe è un passo verso la tanto agognata ultima fila, per Chilton è un passo verso la fine.
    È la volta di Alonso. Stavolta non i telecronisti non parlano di quando è diventato rookie of the year dopo avere passato tutta la prima parte di gara a lottare per la leadership con Rossi, perché focalizzarsi su un gigante come la McLaren che tenta di qualificarsi per Indianapolis ha più fascino.
    La sua velocità è meh, non al livello di Hinchcliffe, ma ben altra storia rispetto a Chilton. Si piazza dietro a Hinch e davanti a Chilton, appunto.
    E' la volta di Karam, quello che anni fa gareggiava full time, a cui Carpenter una volta ha fatto la predica e che, ai tempi, per la sua giovane età ha dato vita a un podio analcolico.
    Passa i campionati a cercare disperatamente sponsor per un volante, da allora. Stavolta cerca disperatamente di entrare in griglia...
    ...
    ...
    ...
    ...batte tutti, è il primo di quelli che sono certi che andranno in griglia. Chilton, invece, ha la certezza di essere fuori.
    Mi salgono le lacrime agli occhi, come l'anno scorso con la Mann e con Hinchcliffe e la serata non è ancora finita.
    Va in pista O'Ward, una delle promesse della Indycar, in Carlin tanto quanto Chilton.
    In studio Danica Patrick parla di quanto le qualifiche siano terribili.
    Lo sono.
    O'Ward è appena sceso in pista per fare la stessa fine del suo compagno di squadra, unico lato positivo garantire a Hinchcliffe un posto sulla griglia di partenza.
    Infine è il momento dell'incognita, Kaiser sulla Juncos, uno che viene dalla Indylights, con un team che viene dal nulla e che ha la vettura priva di sponsor.
    Kaiser contro Alonso, per un posto in griglia, Kaiser in pista, Alonso inquadrato nel quadratino, perché quando una strategia di marketing si basa sul promuovere la Indycar grazie alla presenza di Alonso a Indianapolis a bordo di una McLaren formato Indy bisogna inventarsi qualcosa quando tutto rischia di sfumare.
    I tempi di Kaiser sono meh, ma quando lotti per un posto in griglia a volte basta essere solo un po' meno meh degli altri, dell'unico altro, la cui espressione dice tutto.
    Per ammissione del titolare del team Juncos, non appena Kaiser completa il suo giro iniziano ad arrivare telefonate. Sono gli sponsor in arrivo, ora che Kaiser si è appropriato di un posto sulla griglia a spese di Alonso, che per l'ennesima volta ha riposto fiducia nella McLaren che anche senza la Honda fa acqua da tutte le parti.
    Il Bump Day è finito, ora viene il momento degli altri...
    ...
    ...
    ...
    ...
    ...ma nessuno si commuove per chi non finisce in pole e per Pagenaud che invece fa la migliore velocità. Era da cent'anni che un francese non andava in pole a Indianapolis, ma who kers. Siamo ancora tutti qui che abbiamo visto tre piloti venire esclusi dalla gara più importante al mondo.
    Poco importa se ci sentiamo male per uno di loro, per due o per tutti.
    Poco importa, quello che conta è come ci sentiamo e come ci sentiremo ogni anno, ogni volta in cui più di trentatre vetture cercheranno di entrare in griglia.
    Quello che rimane del weekend del 18/19 Maggio è una considerazione a mio parere interessante, ovvero che un campionato dovrebbe imparare a promuoversi come campionato a sé stante. È quello l'obiettivo che ciascuna serie non dovrebbe mai smettere di prendere in considerazione. Qualche mese fa osservavo che quando Sky Sport UK promuoveva un intero campionato utilizzando un'immagine a tutto schermo di Alonso era un po' come se Dixon avesse partecipato al solo gran premio di Monaco e gli spot della Formula 1 fossero stati incentrati su Dixon avevo centrato il punto, ma non del tutto. Non era semplicemente come promuovere la Formula 1 con Dixon che prendeva parte a un evento one-off in Formula 1. Era come promuovere la Formula 1 con Dixon che prendeva parte a un evento one-off in Formula 1 con una vettura che faticava a stare dentro al 107%.
    Certo, adesso rimane la possibilità di cambiare rotta in corso d'opera (le inquadrature che andavano a cercare Alonso mentre Kaiser si qualificava erano già il primo passo), con discorsi correlati da espressioni e termini come "la Indy 500 è quella gara dove può accadere di tutto", "mancata qualificazione delle Penske", "Emerson Fittipaldi", "Al Unser Jr", eccetera. Non posso fare a meno di pensare, tuttavia, che il modo in cui il marketing si muoverà adesso sia interessante da scoprire.
    Chiudo con una piccola richiesta: se siete appassionati di Formula 1 che non seguono la Indycar e volevate seguirla solo per Alonso, seguitela lo stesso e tifate disperatamente per Ericsson, ora che il portacolori della Formula 1 a Indy è rimasto lui.

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Pagenaud - Carpenter - Pigot
    2^ fila: Jones - Herta - Power
    3^ fila: Bourdais - Newgarden - Rossi
    4^ fila: Andretti - Daly - Castroneves
    5^ fila: Ericsson - Sato - Davison
    6^ fila: Kanaan - Rahal - Dixon
    7^ fila: Servia - Kimball - Hildebrand
    8^ fila: Hunter-Reay - Ferrucci - Leist
    9^ fila: Harvey - King - Hanley
    10^ fila: Veach - Rosenqvist - Mann
    11^ fila: Karam - Hinchcliffe - Kaiser
    DNQ: Alonso - O'Ward - Chilton
     
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    Commento alla Indy 500 2019

    READERS.
    START.
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    È arrivato il memorial weekend e arrivate le 18.00 arriva anche la Indy 500... okay, va bene, dire che arriva alle 18.00 è un eufemismo, ma nevermind, quello che conta è che arrivino le 19.00 o giù di lì e che, a due ore di distanza dal bed time di Lando Norris, inizi finalmente la gara!
    Facciamo un piccolo recap, questo è esattamente quanto successo nelle puntate precedenti e dopo cent'anni c'è un pilota francese in pole position, ma non importa a nessuno, perché #DramaHappened e il dramma ha spazzato via proprio il Drama King della Indy 500 al volante di una vettura color papaya che si qualificava come Drama Queen dell'evento, o per meglio dire non si qualificava come Drama Queen dell'evento.

    1^ fila: Pagenaud - Carpenter - Pigot
    2^ fila: Jones - Herta - Power
    3^ fila: Bourdais - Newgarden - Rossi
    4^ fila: Andretti - Daly - Castroneves
    5^ fila: Ericsson - Sato - Davison
    6^ fila: Kanaan - Rahal - Dixon
    7^ fila: Servia - Kimball - Hildebrand
    8^ fila: Hunter-Reay - Ferrucci - Leist
    9^ fila: Harvey - King - Hanley
    10^ fila: Veach - Rosenqvist - Mann
    11^ fila: Karam - Hinchcliffe - Kaiser
    DNQ: Alonso - O'Ward - Chilton

    Si parte e tutto sembra filare liscio, là davanti.
    Pagenaud, Carpenter, Power, loro i primi tre, con poche possibilità di essere tirati via da lì con la forza.
    Carpenter, come al solito, è sempre vicino alla vetta abbastanza da far pronosticare una sua vittoria, ma sembra non essere mai lì dove conta. Willpowahhhh è il vincitore della passata edizione e in quanto tale viene visto come uno dei favoriti, mentre Pagenaud (Saimon secondo i telecronisti USA, Simòn finalmente secondo i telecronisti British che parlano nei momenti in cui non c'è la telecronaca USA) è visto come una vecchia gloria che non sta più concludendo molto e che merita di essere appiedato.
    Povero Pagy, ha solo trentacinque anni, compiuti il sabato delle qualifiche, il giorno prima di ottenere la pole. Per dire, Montoya e Castroneves erano decisamente più vecchi di lui quando sono stati appiedati da Penske e peraltro il più vecchio del trio Penske è Willpowahhhh, quello che era più facile ipotizzare avesse il destino segnato. Ci sono stati dei rumour a proposito del fatto che Penske vorrebbe ingaggiare Alex Non Sono Valentino Rossi, che tra i piloti che hanno un'età presentabile è probabilmente quello che ha più potenziale.

    Finisce dopo appena tre giri la gara di Baby Herta, il classe 2000 che ha conquistato un paio di mesi fa la sua prima vittoria in carriera, prima ancora di compiere 19 anni, diventando il più giovane pilota ad avere ottenuto una vittoria nella storia della Indycar.
    Finisce fuori.
    Fa entrare la safety car.
    Qualcuno, nelle retrovie, va ai box. Davanti non ci pensano nemmeno.
    Al restart è ancora "Saimon" il leader della classifica, mentre tutto fila liscio per un po', con Hanley che poi rimane fermo ai box, ma quello che conta è avere partecipato, proprio quando tutti pensavano che fosse il principale candidato al bump.
    A proposito di bump, la gara di Kaiser, colui che si è salvato in extremis e che ha relegato Alonso tra i non qualificati, dura 71 giri. Dopo tocca a lui fare la stessa fine di Baby Herta, ma nel male c'è sempre un po' di bene e nel suo caso è stato arrivare fino a lì. Altri non ci sono riusciti.
    Entra di nuovo la safety car, ma tutti erano andati ai box in regime di green flag, già un paio di volte, e davanti non succedono stravolgimenti o cose strane.
    Guardo la gara fino ai primi 90 giri e in quei 90 giri Pagenaud rimane in testa per tutto il tempo.
    Le uniche cose strane che avvengono sono quelle che avvengono ai box: Davison finisce in testacoda nella pitlane, una ruota attraversa la corsia dei box, Castroneves colpisce la vettura di Harvey ed entrambi vengono penalizzati.
    Anche a Willpowahhhh capita un casino durante un pitstop e anche lui esce dalle posizioni che contano.

    Vado a una sagra di paese.
    La gara prosegue, leggo gli update sul cellulare.
    C'è una safety car, a un certo punto, o almeno così pare.
    Che cosa sia successo da giustificare la presenza di una safety car non è chiaro.
    Ericsson, che fino a quel momento aveva condotto una buona gara, finisce in testacoda in pitlane, vanificando ogni possibilità di essere eletto Rookie of the Year. ç____ç
    Nel frattempo davanti ci sono Pagenaud, Carpenter e Newgarden.
    Poi Newgarden supera Carpenter.
    Poi Newgarden supera anche Pagenaud.
    Per Pagenaud sembra sempre più vicino il momento in cui verrà criticato per non avere vinto, nonostante i tanti giri in testa... perché è Pagenaud, non è un outsider a caso, che se l'avesse fatto sarebbe stato comunque glorificato.
    Nel frattempo siamo a 170+ giri, ne mancano meno di venti al finale.

    In una gara senza troppi big mess, ecco che capita un big mess e che il protagonista di un big mess è nientemeno che Bourdeeeyyyyy. Viene a contatto con Grammo Reale, che lo manda a quel paese a gesti mentre le loro vetture sono ancora in testacoda nel bel mezzo dello Speedway.
    Vengono coinvolti anche Veach e Rosenbitch: di due svedesi, nessuno dei due è destinato a vedere una gioia, a meno che non si consideri gioia il fatto che il Pollo Gigante abbia visto la luce della bandiera a scacchi, seppure doppiato.
    Al momento, comunque, c'è spazio per un'unica bandiera, che è quella rossa.
    La gara viene interrotta.
    Nel frattempo scende il diluvio sulla sagra di paese.
    Con un po' di fortuna sarò a casa per il restart.
    Dimenticavo: nel frattempo Alex NSVR si è infilato prepotentemente tra le posizioni che contano.

    Le vetture procedono dietro la safety car.
    I giri continuano progressivamente a calare.
    Ce ne saranno una quindicina, poi la gara finirà, con Ed Carpentahhhh che è ancora nelle posizioni che contano, terzo al restart.
    I telecronisti osservano che, chissà, questo potrebbe essere l'anno buono, ma il restart non sembra propizio a Carpentahhhh.
    Non sembra propizio neanche a Nuovo Giardino, che veniva visto come il principale avversario di Alex Non Sono Valentino Rossi.
    Con una zampata felina "Saimon" dimostra che i suoi giri in testa non sono ancora terminati.
    Dietro Carpenter scivola fuori dalla top-3.
    Dietro a Pagenaud c'è NSVR.
    Dietro a NSVR c'è il Grande Samurai Taku, che a un certo punto della gara era doppiato e oltre la trentesima posizione, ma che non ha ancora rinunciato al proposito di bombardare Indianapolis per la seconda volta.
    Carpenter scivola dietro a Newgarden.
    Adesso è quinto, deve vedersela con Willpowahhhh, che si fa sempre più sotto, dopo avere superato un po' di gente random che aveva dietro.
    Tra la gente random che aveva dietro c'è anche nientemeno che Santino Ferrucci, il pilota più amato dagli appassionati di Formula 2, che incredibilmente una volta approdato negli States ha iniziato a combinare qualcosa di positivo.
    Si trova stabilmente in top-ten, quando Ericsson è doppiato nelle retrovie, Rosenbitch è fuori dai giochi e Baby Herta è ritirato da una vita.
    Finirà settimo, poco considerato al momento, ma considerato al lunedì, quando verrà eletto Rookie of the Year.

    È davanti che il dramma si consuma, con tutte le sue sfaccettature, in un finale che ricorda un po' quello del 2015 tra Montoya e Willpowahhhh, con sorpassi e controsorpassi e l'incertezza, fino al momento decisivo.
    Alex Non Sono Valentino Rossi si riprende la prima piazza, come se Saimon fosse un rappresentante della gang degli spagnoli e meritasse di essere annientato.
    In telecronaca si accenna al fatto che ha vinto nel 2016, mentre che in terza posizione c'è sempre il Grande Samurai, vincitore dell'edizione 2017, che non è esattamente un soggetto tranquillo e potrebbe inventarsi qualcosa di eroico.
    Ora, Sato non riesce a inventarsi nulla di eroico e non so se sia un bene e un male.
    È un male, perché sembra sempre più evidente che non lotterà per la vittoria.
    Però non spazza neanche via tutti quelli che ha intorno, quindi ha la certezza matematica di potersene tornare a casa sulle proprie gambe invece che in una cassa da morto, anche quello mi sembra un vantaggio...
    ...
    ...
    ...e intanto Pagenaud torna in testa, con i telecronisti che adesso parlano di tutti i giri che ha percorso in testa e, di fatto, di quanto ciò sarebbe motivo di vanto se riuscisse a vincere, mentre è sottinteso che non lo sarebbe affatto se non vincesse.

    Ora, arrivati a questo punto devo fare una piccola confessione: non ho un unico favorito, mi è difficile averlo.
    Mi piacciono molto i piloti che sono stati in Formula 1, in particolare Sato e Bourdais, ma anche Ericsson ha il suo fascino. In più adoro i Brazilian Bros e in particolare una quarta vittoria per H3lio avrebbe sicuramente il suo stile.
    In questo momento Sato e Rossi sono lì, ma entrambi hanno già portato a casa una vittoria ciascuno.
    Sinceramente inizio a sperare che questo poveretto che si è fatto 130 giri davanti a tutti e che ha NSVR attaccato al cu*o pronto a farlo a fette come se fosse una banana e a metterlo su una pizza (Rossi è americano, da lui mi aspetterei questo e altro) possa avere una gioia. E poi è un europeo che corre in Indycar, di fatto l'europeo più altolocato che gareggia in Indycar attualmente, per spirito di vicinanza geografica inizio a pensare che se lo meriti.
    NSVR sembra non pensare la stessa cosa e si riprende la leadership quando di fatto mancano poco più di due giri alla fine.
    Pagy non ci sta.
    È già iniziato il penultimo giro quando torna in testa.
    Ha ancora NSVR attaccato al cu*o, ma la bandiera bianca si fa sempre più vicina.
    A quel punto manca solo un giro, poco importa che l'ultimo giro della Indy 500 a volte sembri lungo una vita.
    Quando il giro finisce il suo vantaggio è di due decimi: sono sufficienti per la gloria e per la victory lane.

    Vedere un V3KkY0 BòLL1t0 in victory lane ha sempre un certo fascino, specie in una serie in cui c'è chi è considerato un vecchio bollito a 35 anni e chi è considerato un eroe delle folle a 40 e passa.
    "Saimon" si rovescia il latte in testa, poi risponde alle domande che gli vengono poste, con una certa emozione nella voce.
    Ha il latte che gli gocciola ovunque e, al di là del latte, ricorda molto Castroneves, gli somiglia un bel po': se non fosse per l'età qualcuno potrebbe iniziare a seguire la gara in questo momento e pensare che H3lio abbia vinto per la quarta volta.
    C'è una differenza notevole, tuttavia: "Saimon" riesce a rispondere normalmente alle domande dell'intervista, anche se è palesemente emozionato. Se H3lio fosse lì starebbe versando un fiume di lacrime e non sarebbe in condizioni tali da parlare in modo comprensibile.
    A proposito di H3lio, la sua presenza in Indycar per il 2019 finisce qui, con un bel ferro da stiro e una pila di indumenti da stirare, tutti di proprietà del suo best friend forever Kanaan.
    Concludo con un piccolo pensiero all'Uomo Noia, che è arrivato ultimo.

    RISULTATO:
    1. Simon Pagenaud - Penske
    2. Alexander Rossi - Andretti
    3. Takuma Sato - Rahal
    4. Josef Newgarden - Penske
    5. Will Power - Penske
    6. Ed Carpenter - Carpenter
    7. Santino Ferrucci - Coyne
    8. Ryan Hunter-Reay - Andretti
    9. Tony Kanaan - Foyt
    10. Conor Daly - Andretti
    11. James Hinchcliffe - Schmidt
    12. James Davison - Coyne
    13. Ed Jones - Carpenter
    14. Spencer Pigot - Carpenter
    15. Matheus Leist - Foyt
    16. Pippa Mann - Clauson-Marshall
    17. Scott Dixon - Ganassi
    18. Helio Castroneves - Penske
    19. Sage Karam - Dreyer & Reinbold
    20. JR Hildebrand - Dreyer & Reinbold
    21. Jack Harvey - Shank/Schmidt
    22. Oriol Servià - Schmidt
    23. Marcus Ericsson - Schmidt
    24. Jordan King - Rahal
    25. Charlie Kimball - Carlin
    26. Marco Andretti - Andretti/ Herta
    27/RIT. Graham Rahal - Rahal
    28/RIT. Felix Rosenqvist - Ganassi
    29/RIT. Zach Veach - Andretti
    30/RIT. Sebastien Bourdais - Coyne
    31/RIT. Kyle Kaiser - Juncos
    32/RIT. Ben Hanley - Dragonspeed
    33/RIT. Colton Herta - Harding
    DNQ. Fernando Alonso - McLaren Indy
    DNQ. Patricio O'Ward - Carlin
    DNQ. Max Chilton - Carlin
     
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    Commento al Gran Premio di Detroit - Gara 1, 1 Giugno 2019

    A volte le gare di Indycar iniziano con un rain delay e ciò potrebbe portare a pensare che non ci sia nulla di interessante di cui dibattere, ma sabato è accaduto qualcosa che non avevamo preventivato e che ha reso il campionato più "vicino" alla nostra cultura europea. Ci sono concetti che da questo lato dell'oceano riusciamo a comprendere di meno, mentre ce ne sono che sono immediati anche per noi.
    Prendete Rossi.
    Prendete in considerazione l'idea che sia un candidato alla vittoria.
    Rossi non vince.
    Rossi si lamenta che non ha vinto a causa della presenza di un kompl8aro ispano-catalano, facendo nascere una polemica intorno a tutto ciò...
    ...
    ...
    ...
    ...tutto chiaro, immagino. Dunque, il Rossi che non ha vinto è Alex alla Indy 500 e il catalano kompl8aro è nientemeno che Oriol Servia, colpevole di averlo rallentato mentre era doppiato una settimana fa.
    Dal momento che quando non gareggia alla Indy 500 Servia si divide con Sarah Fisher i doveri di pilota della safety car, Rossi ha commentato su Twitter che a Indy ha fatto l'abitudine a tenersi dietro il leader della gara e a rallentarlo, quindi la pratica poteva servirgli per guidare la safety car.
    Servia, naturalmente, non è stato per niente soddisfatto da queste considerazioni. Ha iniziato a twittare a proposito di regolamento e di bandiere blu, che apparentemente in Indycar esistono, ma possono essere sventolate soltanto quando un doppiato è stato doppiato da tutti gli altri piloti a pieni giri. Per intenderci, se fosse la Formula 1, significherebbe che, fintanto che Haryanto non è stato doppiato da Palmer, Haryanto potrebbe bellamente farsi i cavolacci propri e tenersi dietro piloti a pieni giri. Non che adesso i Palmyanto siano in Formula 1, ma nevermind, era un esempio lampante. Mi sembrava brutto dire che Kubica aveva il dovere di farsi da parte solo dopo essere stato doppiato da Russell...

    Messo da parte il presunto kompl8 spagnolo Made in Indycar, non ci resta che passare oltre, perché a un certo punto c'è stata anche una gara, nonostante la pioggia e nonostante tutto.
    Rossi in pole position, Newgarden a completare la prima fila. Seguivano Dixon, Rosenbitch, Baby Herta, RHR, Baby Award, Veach, Sato e Hinchcliffe a completare la top-10.
    Poi c'era Grammo Reale, c'era Willpowahhhh, c'era Pagenaud soltanto tredicesimo, perché la vittoria a Indy 500 doveva comportare un Mai Una Gioia nella gara a venire. Accanto a lui c'era Jones, poi Ericsson, Bourdeeeeyyyy, Pigot, Sonniferetti, il Piccolo Chilli, Leist, Kanaan e a chiudere lo schieramento Ferrucci, nel tempo libero eroe delle folle nonché Rookie of the Year della Indy 500.
    La gara è partita dietro la safety car, nel senso che anche dopo che i minuti hanno iniziato ad essere conteggiati (era stata ridotta da 70 giri a 75 minuti) c'era ancora la safety car in pista.
    Alex Non Sono Valentino Rossi ha mantenuto la testa della gara davanti a Nuovo Giardino, mentre in terza posizione è risalito nientemeno che un algido svedese...
    ...
    ...
    ...
    ...no, non il Pollo Gigante, ma Rosenbitch, che peraltro si è inserito anche davanti a Nuovo Giardino e che in quella posizione sembrava più adeguato del Pollo Gigante, che immagino tuttavia non sarebbe per niente soddisfatto di questo mio commento, dato che si sta dimostrando più competitivo del Piccolo Chilli.
    Voce fuori campo: "Non che ci voglia molto."
    Piccolo Chilli: "Per chi mi hai scambiato, per Gutierrez?
    Voce fuori campo: "Chi?"
    RHR ha cercato di distogliermi da queste considerazioni andando a fare un giro per le vie di fuga, ma è tornato regolarmente in pista senza che accadesse nulla di strano.

    Dopo mezz'ora di gara la pista iniziava ad asciugarsi, con i pitstop che avvenivano senza che ci fosse la safety car in pista, dato che nessuno intendeva andare a sbattere.
    Baby Award: "Ne sei proprio sicura?"
    L'Autrice(C): "No, Baby Award ha appena vinto l'award per il primo crash della gara."
    Baby Award: "è tuttahhhh kolpahhhh del Grande Samurai, che mi ha stretto a muro."
    Il Grande Samurai: "Hai ragione, non mi sembra di averti minimamente sfiorato, ma domani scriverò un tweet in cui chiedo scusa per l'incoveniente, assumendomi d'ufficio la responsabilità, dato che ho una reputazione che mi precede. Tu, invece, non eri destinato a precedermi e hai fatto la fine più opportuna."
    Baby Award: "Come sei kattivohhhh!!11!!11!! Baby Herta, consolami tu."
    A quel punto Alex NSVR, Dixon e Willpowahhhh erano i primi tre, ma probabilmente c'erano ancora dei pitstop da effettuare, in regime di safety car. Al restart Nuovo Giardino era regolarmente in testa, con Alex NSVR dietro di lui e a seguire anche Dixon...
    ...
    ...
    ...
    ...che era destinato a fare entrare una seconda safety car.
    Il detersivo al Kiwi è andato a sbattere circa un quarto d'ora dopo Baby Award, mentre il Grande Samurai stava per vedere la luce.
    A scanso di equivoci, non è stato protagonista di nessuna delle cose strane che capitano di tanto in tanto al Grande Samurai. Anzi, è andato ad artigliare il podio a spese di Rosenbitch, superandolo non appena è stata data bandiera verde.
    Prima della fine della gara eravamo destinati a vedere ancora una volta la safety car, stavolta per incidente di "o Matheus" (ho guardato la gara con telecronaca brasiliana).

    Il restart è avvenuto qualcosa come un quarto d'ora prima che il countdown arrivasse sullo zero.
    Nuovo Giardino era in testa, mentre Alex Non Sono Valentino Rossi era secondo, questo non era cambiato tra una cosa e l'altra e sembravano destinati ad arrivare in quelle posizioni.
    Il Grande Samurai: "Tora, tora, tora!!!1111!!!11"
    NSVR: "Stammi lontano. Non ti permetterò di bombardare Detroit, anche se non è il Memorial Weekend."
    In un primo momento il Grande Samurai sembrava in grado di competere con NSVR, ma l'ha spuntata quest'ultimo per la seconda posizione e, non solo, si è anche avvicinato notevolmente a Nuovo Giardino, giusto perché Nuovo Giardino era a pieni giri e non era spagnolo, quindi piuttosto che criticarlo su Twitter era meglio cercare di superarlo in pista.
    Nuovo Giardino: "Sto ca**o. Ho rubato la baguette a Pagy e sono pronto a infilartela su per il cu*o. Se fossi al posto tuo, non farei niente di avventato...
    ...
    ...
    ...
    ...e soprattutto non starmi così addosso, ti ho detto mille volte che sono fidanzato con Sage Karam! Se proprio hai bisogno di strusciarti contro qualcuno, strusciati contro a Dixon."
    NSVR: "L'avrei fatto, ma mi ha tradito con un muretto."
    Nuovo Giardino: "Che cosa spiacevole. Se te ne stai buono lì dietro, alla fine della gara ti do un bacio per consolarti."
    NSVR: "aaaaawwwwww."
    Nuovo Giardino: "Scherzavo. il bacio te lo puoi far dare da Servia."

    RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Alexander Rossi (Andretti), 3. Takuma Sato (Rahal), 4. Felix Rosenvqist (Ganassi), 5. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 6. Simon Pagenaud (Penske), 7. Graham Rahal (Rahal), 8. Zach Veach (Andretti), 9. James Hinchcliffe (Schmidt), 10. Spencer Pigot (Carpenter), 11. Sebastien Bourdais (Coyne), 12. Colton Herta (Harding), 13. Marcos Ericsson (Schmidt), 14. Patricio O'Ward (Carlin), 15. Tony Kanaan (Foyt), 16. Marco Andretti (Andretti/ Herta), 17. Max Chilton (Carlin), 18. Santino Ferrucci (Coyne), 19. Will Power (Penske), 20. Ed Jones (Carpenter), 21. Matheus Leist (Foyt), 22. Scott Dixon (Ganassi).

    CONSIDERAZIONI RANDOM: "o Tony" ha fatto un'altra delle sue performance discutibili, probabilmente eccitato per la presenza del campionato IMSA, quindi dei suoi ammmmori H3lio e JPM, Willpowahhhh è precipitato indietro dopo problemi avuti in un pitstop(?), Sonniferetti ha dichiarato che se non fosse stato per una strategia fallita sarebbe arrivato in top-5, mentre Pagenaud alla fine non è andato neanche male come avevo preventivato all'inizio di questo commento!
     
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    Commento al Gran Premio di Detroit - Gara 2, 2 Giugno 2019

    ONE-ONE-ONE!!11!!!11!!!1!!! Alla domenica ha smesso ufficialmente di piovere e non sono accadute cose strane come rain delay o gare abbreviate.
    Proprio come sabato, anche domenica sera non ero in casa, quindi ho dovuto vedere la gara sul tubo il giorno seguente. Domenica pomeriggio avevo guardato la gara di sabato, mentre lunedì mattina prima di andare a lavorare, sullo stesso canale, ho visto parte della gara di domenica, di cui avevo seguito gli update sul cellulare mentre ero fuori.
    Il canale da me scelto era "Blog da Indy", quello sul quale seguivo le gare a volte l'anno scorso quando non riuscivo a vederle in diretta. Nelle note del video, tuttavia, c'era scritto che avrebbe rimosso la gara in un secondo momento per questioni di copyright.
    Non so cosa sia successo esattamente ai diritti televisivi, pare che negli States almeno se li sia procacciati un altro broadcaster e che, per tale ragione, nemmeno sul canale Youtube ufficiale della Indycar vengano più caricate per intero.
    Tutto ciò per dire che al lunedì sera la gara con telecronaca brasiliana non c'era più e che ho dovuto finire di guardarla su un canale dove era pubblicata con telecronaca giapponese, in cui i nomi dei piloti venivano pronunciati in modo abbastanza bizzarro. Rossi diventava Roshi, per esempio... e ovviamente Kanaan e Leist non venivano chiamati "o Tony" e "o Matheus", qualora fosse necessario menzionarli...
    ...
    ...
    ...
    ...ma in genere non è necessario, i loro nomi vengono scritti per abbellire la grafica, in particolare quello di Kanaan.
    Credo che l'unica soddisfazione per lui in questo weekend sia stata la possibilità di stare a contatto con il suo best friend forever H3lio che gareggiava lì nell'IMSA, sempre ammesso che H3lio non se ne fosse già andato a casa insieme a JPM per non assistere alla gara del suo ammmmore.

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Newgarden - Rossi
    2^ fila: Veach - Herta
    3^ fila: Hinchcliffe - Dixon
    4^ fila: Rosenqvist - O'Ward
    5^ fila: Bourdais - Pigot
    6^ fila: Power - Ericsson
    7^ fila: Jones - Pagenaud
    8^ fila: Hunter-Reay - Sato
    9^ fila: Ferrucci - Kanaan
    10^ fila: Andretti - Chilton
    11^ fila: Leist - Rahal

    #MAIUNAGIOIA PER "O TONY": la partenza non è andata nella maniera più ottimale per l'unico dei Brazilian Bros presenti in pista. Non so che cosa sia successo esattamente a Kanaan quest'anno, ma le sue performance mi sembrano abbastanza preoccupanti. A parte la sola eccezione della Indy 500, per tutto il resto della stagione finora l'abbiamo sempre visto o stazionare nelle ultime posizioni o trovarsi nel bel mezzo di qualche situazione strana.
    Stavolta è stato il caso della situazione strana e la sua gara è essenzialmente finita ancora prima di iniziare, quando al via è venuto a contatto con Baby Award e con Saimon, che sì, questo weekend era destinato ad avere poche gioie, proprio come da pronostico.
    Nel frattempo Nuovo Giardino svettava in testa alla gara davanti ad Alex Non Sono Valentino Rossi, anzi, in testa alla gara in quel momento c'era Servia al volante della safety car.
    Poi è accaduto qualcosa.
    Nello specifico varie vetture sembrano essere andate ai box già in quella prima fase di gara, con la safety car in pista.
    Al momento del restart c'era davanti tanta gente a caso...
    ...
    ...
    ...
    ...no, okay, in testa c'era il detersivo al retrogusto di kiwi, quindi proprio strana la sua presenza non era.
    Dietro di lui c'era Spencer Maialotto, che purtroppo se guidasse una vettura rosa guiderebbe semplicemente una Racing Point e non sarebbe più un porcellino d'India.
    Nuovo Giardino era quinto dietro a Grammo Reale e NSVR era settimo dietro addirittura al Piccolo Chilli... ma in quel momento le trombe dell'Apocalisse erano pronte a risuonare su Belle Isle, che suona un po' come isola delle campane, quindi le trombe hanno contribuito a fare casino insieme alle campane stesse.
    Tutto questo serve per dire che al terzo posto c'era nientemeno che il Rookie of the Year di Indianapolis, Ferrucci!

    FERRUCCI IDOLO DELLE FOLLE: mentre accadevano eventi di routine come ad esempio la vettura di "o Matheus" che dava segno di avere problemi durante una sosta ai box, il caos era in attesa di scatenarsi su Detroit.
    Dopo un quinto di gara Bourdeeeeyyyyy è venuto a contatto con Spencer Maialotto, riuscendo a proseguire imperterrito, ma provocando l'ingresso della safety car.
    Mentre Servia probabilmente era felicissimo che il leader della gara non fosse Alex Non Sono Valentino Rossi, Dixon e un po' di gente random sono rientrati ai box per la prima sosta. Ferrucci era su una diversa mescola di gomme e pianificava di andare più a lungo, quindi non si è fermato...
    ...
    ...
    ...
    ...ritrovandosi in testa alla gara! Ammetto che mentre seguivo di tanto in tanto il livetiming e non sapevo che avesse fatto una sosta in meno degli altri pensavo che fosse giunto per lui il momento di iniziare ad essere considerato una persona seria.
    Non era destinato a tanti onori, avremmo scoperto più tardi, ma l'essersi ritrovato in testa a una gara lo rendeva un Da Matta onorario, dove per Da Matta mi riferisco alla sua epoca in Formula 1 e non a quella della Indycar.
    La gara è proseguita e intorno al trentesimo giro, quindi a due quinti della sua totale percorrenza, i piloti che si erano fermati all'inizio si sono fermati per la seconda sosta.
    Poi anche Alex NSVR è andato vicino a fermarsi, per l'esattezza in una fiancata a Hinchcliffe e Nuovo Giardino.
    Nuovo Giardino si è ritirato, Hinch era destinato a fermarsi in modo random nel bel mezzo della pista più avanti nel corso della gara facendo entrare un'ennesima safety car intorno al cinquantesimo giro o giù di lì, mentre NSVR è riuscito a proseguire senza problemi, tranne quello di ritrovarsi a un certo punto dietro a Sonniferetti.

    L'ELEVAZIONE DEL POLLO GIGANTE: in certe occasioni è doveroso che qualcuno diventi un idolo delle folle e non sempre identifichiamo subito chi sia destinato a grandi cose.
    Avevamo visto il Piccolo Chilli in una posizione abbastanza presentabile, ma ormai era caduto nel dimenticatoio da tempo immemore.
    Avevamo visto Ferrucci in testa alla gara, ma il suo pitstop l'aveva relegato nelle zone basse della top-ten o addirittura un po' fuori dalla top-ten...
    ...
    ...
    ...
    ...ma nel frattempo c'era Ericsson che si trovava stabilmente in seconda posizione, alle spalle del detersivo al kiwi.
    Non dava segno di potere impensierire neanche minimamente il detersivo al kiwi, ma non si può avere tutto dalla vita, già essere lì ed essere nella stessa finestra di pitstop altrui, aveva un fascino colossale.
    Terzo c'era Sato, in un primo momento, ma poi lo si è visto fare a ruotate con NSVR e finire decisamente fuori dalle posizioni di prestigio.
    C'era anche Sonniferetti in top-5, a meno che il suo nome non venisse scritto per abbellire la grafica.
    Nel frattempo un algido svedese era destinato a una brutta fine e, per fortuna, l'algido svedese in questione non era quello che si trovava in quel momento in seconda posizione.
    Rosenbitch ha crashato quando mancavano sei giri alla conclusione della gara, che è stata redflaggata.
    Nonostante mancassero soltanto sei giri alla fine c'è stato regolarmente il restart, con la gente che si lamentava che era ingiusto che Vettel e Button avessero potuto cambiare gomme sulla griglia mentre Alonso ne era stato svantaggiato, perché anche se aveva potuto cambiarle anche lui, non ne avrebbe avuto bisogno e avrebbe potuto tranquillamente vincere il GP di Monaco.
    Ah, no, ho sbagliato gara. Quella, peraltro, venne disputata il giorno del quarantesimo compleanno di Bernd Maylander, del mio ventitreesimo, nonché lo stesso giorno in cui JR Hildebrand avrebbe potuto vincere la Indy 500.
    Il restart è stato tranquillo. Il Pollo Gigante è salito per la prima volta sul podio e tutto ciò mi rende mooooolto soddisfatta.

    RISULTATO: 1. Scott Dixon (Ganassi), 2. Marcus Ericsson (Schmidt), 3. Will Power (Penske), 4. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 5. Alexander Rossi (Andretti), 6. Marco Andretti (Andretti/ Herta), 7. Graham Rahal (Rahal), 8. Zach Veach (Andretti), 9. Sebastien Bourdais (Coyne), 10. Santino Ferrucci (Coyne), 11. Patricio O'Ward (Carlin), 12. Colton Herta (Harding), 13. Takuma Sato (Rahal), 14. Ed Jones (Carpenter), 15. Max Chilton (Carlin), 16. Felix Rosenqvist (Ganassi), 17. Simon Pagenaud (Penske), 18. James Hinchcliffe (Schmidt), 19. Josef Newgarden (Penske), 20. Matheus Leist (Foyt), 21. Spencer Pigot (Carpenter), 22. Tony Kanaan (Foyt).
     
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    Commento alla DXC Technology 600 - Fort Worth, 8 Giugno 2019

    Ci sono notizie che danno soddisfazione e altre che fanno salire l'ansia. Il fatto che il Grande Samurai Errante si procacci una pole position appartiene sicuramente alla seconda categoria.
    Non solo in Indycar non vale il discorso della pole position importantissima, ma sopratutto il Grande Samurai Errante è uno di quelli che potrebbero fare qualsiasi cosa, quindi se deve puntare alla vittoria è meglio che parta in ultima fila e che ci riesca per puro caso.
    Reggere 248 giri di fila a Fort Worth non è esattamente quello che ritengo lo scenario più probabile nel quale Sato possa arrivare in victory lane o al podio.
    La griglia di partenza del Texas, tuttavia, diceva proprio che il Grande Samurai Errante sarebbe partito davanti a tutti...

    1^ fila: Sato - Dixon
    2^ fila: Bourdais - Hunter-Reay
    3^ fila: Pagenaud - Pigot
    4^ fila: Newgarden - Hinchcliffe
    5^ fila: Rahal - Herta
    6^ fila: Rossi - Veach
    7^ fila: Carpenter - Ericsson
    8^ fila: Power - Rosenqvist
    9^ fila: Kimball - Ferrucci
    10^ fila: Daly - Leist
    11^ fila: Andretti - Kanaan

    ...e dietro a tutti, niente, non so più cosa dire, ormai è dall'inizio della stagione che non faccio altro che ripeterlo, non ho la più pallida idea di che cosa sia successo quest'anno a Kanaan.
    A Indy non è andato male, questo no, però Indy sembra essere sempre di più un fenomeno circoscritto e sembrano esserci ben poche speranze, almeno per il momento.
    Mi rendo conto che l'età avanza e che essere performante come un tempo inizia forse a diventare difficile, però qui mi sembra che abbia raggiunto ormai da molto tempi i minimi storici. :-/
    Per intenderci, l'impressione è che il sosia di Vin Diesel abbia raggiunto lo status di #MaiUnaGioia perenne.

    La gara è iniziata nella tranquilità più assoluta, con il Grande Samurai Errante in testa davanti al Detersivo al retrogusto di Kiwi. Si sono accodati RHR e Burdeeeyyyyy e niente, tutto sembrava destinato ad andare avanti allo stesso modo senza che si scatenasse il grande caos.
    Il Grande Samurai Errante si è fatto 62 giri in testa senza alcun tipo di problema e tutto sembrava parlare a suo favore.
    Il Grande Samurai, però, rimane pur sempre il Grande Samurai e se non va a cercare il caos è il caos che viene a cercare lui.
    È rientrato ai box.
    Si è fermato nella sua piazzola.
    Nel frattempo ha avuto l'accortezza di falciare un meccanico.
    Il poveretto pare essersela cavata senza ferite gravi, mentre la gara del Grande Samurai errante è stata tutta in discesa. La sosta è stata lunga ed è stato in seguito penalizzato per l'accaduto.
    Tutto ciò ha consegnato la lotta per la vittoria nelle mani di RHR e del Detersivo al Kiwi.
    Si è ritrovato in testa RHR, davanti a Dixon e a Hinchcliffe, in un altro lungo momento di calma piatta, durante il quale Kimball e Leist risultavano ritirati.

    Ci siamo salvati dal caos fino al 135° giro o giù di lì, ma stavolta nonostante l'ingresso della safety car sembrava meno "grande caos" di quello precedente.
    Semplicemente Veach è andato a sbattere ed è finito in testacoda.
    È seguito un restart con RHR, Dixon e Alex Non Sono Valentino Rossi nelle prime tre posizioni, con Hinchcliffe quarto per poi perdere la posizione a vantaggio di Baby Herta.
    Al 164° il Detersivo si è portato in testa, relegando RHR ("Hanterega" secondo i telecronisti nippon) con Alex NSVR risalito in seconda posizione una quindicina di iri più tardi.
    Non solo: NSVR è anche riuscito a portarsi in testa, poi sono iniziati i pitstop e stare dietro alla situazione iniziava ad essere un po' più complicato di prima.
    Nuovo Giardino, che penso fosse su un'altra pitstop window, si è portato in testa alla gara, con RHR che aveva undercuttato Dixon che aveva undercuttato Rossi.

    Strategia diversa o no, Nuovo Giardino si è ritrovato stabilmente in testa, con il Detersivo di nuovo in seconda posizione davanti a RHR.
    Poco più indietro c'era Hinchcliffe, almeno finché non è andato a sbattere a una trentina di giri dal termine, facendo entrare la safety car.
    Tra soste ai box e restart è pasato un po' di tempo, con Baby Herta che tra una cosa e l'altra è risalito al terzo posto e a venti giri dalla fine ha anche tentato l'attacco su Dixon.
    Sono finiti entrambi a muro, con un nuovo ingresso della safety car, con il restart che poi ci ha portati verso il finale.
    Ha vinto Nuovo Giardino davanti a NSVR con Grammo Reale che chissà come si è appropriato della terza piazza.
    Ancora più chiss à come, Ferrucci ha ottenuto un quarto posto da eroe delle folle.

    Forse qualcuno avrà notato l'assenza del Piccolo Chilli e di O'Ward e la presenza di Daly al volante di una Carlin.
    A tutto c'è una spiegazione e la spiegazione è che sia Chilton sia O'Ward hanno deciso che non prenderanno parte agli eventi su ovali, in questa stagione.
    Ci sono varie scuole di pensiero in proposito, quella ufficiale è che entrambi Chilton non ritenga le vetture di questa stagione sicure abbastanza per competere sugli ovali. C'è chi sostiene che Chilli sia stato appiedato dal padre (azionista della Carlin), chi invece sostiene che si sia fatto da parte per il bene delle finanze del team, dato che gli sponsor di altri piloti pagherebbero per farli gareggiare.
    Per quanto riguarda O'Ward, invece, è recentemente entrato nel Junior Team della Redbull e, fintanto che rimane in Indycar in un team di bassa fascia, non metterà mai da parte i punti Superlicenza necessari in vista di un ipotetico debutto in Formula 1. Di conseguenza per lui si parla di un futuro in Formula 2 o in qualche altro campionato che possa garantire maggiori possibilità di passare oltre.

    RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Alexander Rossi (Andretti), 3. Graham Rahal (Rahal), 4. Santino Ferrucci (Coyne), 5. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 6. Simon Pagenaud (Penske), 7. Marcus Ericsson (Schmidt), 8. Sebastien Bourdais (Coyne), 9. Will Power (Penske), 10. Marco Andretti (Andretti), 11. Conor Daly (Carlin), 12. Felix Rosenqvist (Ganassi), 13. Ed Carpenter (Carpenter), 14. Spencer Pigot (Carpenter), 15. Takuma Sato (Rahal), 16. Tony Kanaan (Foyt), 17. Scott Dixon (Ganassi), 18. Colton Herta (Harding), 19. James Hinchcliffe (Schmidt), 20. Zach Veach (Andretti), 21. Charlie Kimball (Carlin), 22. Matheus Leist (Foyt).

    Note di contorno: non ho visto questa gara in diretta, anche perché era una notturna USA e si è svolta alle 2.45 della notte tra sabato e domenica per noi europei.
    Il profilo Youtube brasiliano sul quale facevo affidamento l'anno scorso e sul quale ho fatto affidamento in alcune occasioni quest'anno non aveva caricato la gara, quindi l'ho vista con telecronaca giapponese... o meglio, l'ho vista in gran parte senza neanche tenere gli auricolari alle orecchie perché tanto non avrei capito un fico secco, tranne notare qualche pronuncia strana dei nomi dei piloti. Mi hanno fatto però un certo effetto gli urli nel momento del Grande Caos ai box, con il Samurai Errante e il meccanico.
    Guardando al risultato della gara in sé, è andata a finire che Nuovo Giardino e NSVR ancora una volta si sono ritrovati nelle posizioni che contavano, ma soprattutto che Kanaan è arrivato ultimo. ç_____ç Per giunta è arrivato ultimo in un'occasione in cui l'Uomo Noia è riuscito a procacciarsi una decima piazza.
    Passando oltre il risultato, è stata una gara tranquilla. In pista non ci sono stati incidenti che siano saltati all'occhio in modo particolare, quindi le polemiche sulla sicurezza degli ovali ce le siamo risparmiate, almeno per quest'anno! Anzi, ora che Chilton si è tirato indietro, gareggiare sugli ovali è vista come una cosa da fighi e Chilton non è visto come figo abbastanza per gareggiarvi.
     
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    Indycar 2019: Commento al Gran Premio di Road America - 23 Giugno

    A volte capita di rimanere indietro con i lavori e capita che è sabato, ma devo ancora scrivere il commento a una gara che si è svolta la scorsa domenica.
    Quella gara l'ho vista per metà in diretta, poi ho dovuto lasciare il computer per andare a cena, dato che alla sera avevo un impegno e non potevo rimanere lì ad attendere che Marco Andretti andasse in victory lane come se niente fosse... anche perché, in realtà, a quel punto Marco Andretti si era già ritirato da un bel po', quindi era certo che non sarebbe andato in victory lane.
    Purtroppo la mia visione della prima parte di gara è stata un po' offuscata dal fatto che al contempo stessi litigando via Twitter con un fanboy della Mercedes.
    Sia chiaro, non è mia abitudine sprecare il mio tempo a litigare con i fanboy, di solito cerco di non entrare nella conversazione, però ci sono momenti in cui mi sento in dovere di intervenire, dato che se c'è una cosa che mi urta i nervi è una visione distorta della realtà.
    Ho un'idea un po' diversa dallo standard di che cosa sia la noia. Per me la noia, guardando la Formula 1, coincide con una gara di una piattezza improponibile e la piattezza è rappresentata non solo dall'assenza d'azione, ma anche dall'assenza del pensiero che possa esserci un'azione. Il solo seguire gli sviluppi relativi alla strategia e la potenziale presenza di undercut o overcut ha, a mio parere, il suo interesse. Se non si pone il problema nemmeno relativamente a quello e se non ci sono, o non vengono inquadrati, duelli nella seconda parte della griglia di partenza, allora sopraggiunge la noia.
    Per quanto io preferisca situazioni in cui esiste la lotta per il titolo, non la ritengo necessaria per trovare appassionante il singolo evento. Se c'è costituisce valore aggiunto, ma non è fondamentale per quanto mi riguarda per apprezzare il singolo evento. Allo stesso modo il dominio di una squadra può avere risvolti interessanti, quando entrambi i piloti danno segno di potere competere per il mondiale, anche se uno dei due è destinato a non vincerlo. Anni di un pluricampione che vince mondiali e di un eterno secondo che dimostra di non andarci troppo lontano ma che non vince potrebbero essere interessanti. Il problema inizia a porsi, da questo punto di vista, quando l'eterno secondo trolla tutti, vince il mondiale, va a fare lo youtuber e al suo posto arriva Bottas, con tutto il rispetto. Se poi ci aggiungiamo che che non solo la Mercedes ha la doppietta quasi assicurata ma che non esiste nemmeno una gran competizione per la top-5, dove troviamo in ordine sparso le Ferrari e una delle Redbull, sempre la stessa, raggiungiamo livelli di piattezza di risultati difficilmente visti in passato. Come mi è stato ricordato in un'altra sede, nel 2002 Schumacher e Barrichello facevano quasi sempre doppietta, ma questo non ha impedito a Irvine di salire sul podio con la Jaguar a spese dei soliti piloti Williams. Qui invece abbiamo Verstappen che arriva sempre terzo o quarto e i Leclettel che nel migliore dei casi arrivano terzo e quinto e nel peggiore si scambiano posizioni come se fossero figurine dei calciatori ogni volta in cui sono l'uno vicino all'altro.

    Quindi, con tutto il rispetto per i fanboy della Mercedes, se questi vanno in giro ad affermare che chiunque non pensi che l'attuale campionato sia il più esaltante di tutti i tempi sia un fanboy incallito di Vettel che rosica, la cosa mi sta molto sulle scatole. E i commenti a proposito del fatto che nel 2004 non ci si lamentava sui social sono un po' useless, visto che nel 2004 non esistevano i social.
    Per la cronaca, appartengo alla categoria secondo cui questo campionato non è dei più esaltanti. L'ho affermato. Ho detto che mi andrebbe bene una supremazia Mercedes se dietro ci fosse qualche genere di lotta per il terzo posto o se ci fossero le Force India o le Haas o qualcun altro che ottengono piazzamenti a podio a caso. Le accuse che ho ricevuto sono state quelle di essere una hater della Mercedes e di non avere rispetto per i suoi tifosi, lamentandomi se loro ne sono contenti. Mi è stato anche suggerito di smettere di seguire la Formula 1 e di andare a seguire il Motomondiale, la Formula E o la Indycar. Mi sembra abbastanza un out of contest, se devo essere sincera.
    Per la cronaca, il gran premio più noioso che ho visto in diretta è stato il GP d'Ungheria 2004. E al GP di Francia dello stesso anno speravo che la Ferrari toppasse la famosa strategia a quattro soste e che la vittoria potessero portarsela a casa o Button o Alonso, che erano i piloti che si trovavano più spesso in zona podio. In più MSC era il mio idolo d'infanzia, anche se il tifo infantile funzionava in moo molto diverso da come l'ho concepito in un secondo momento. Mi sono accorta di non tifarlo più quando mi sono resa conto che passavo le gare a sperare che potesse vincere qualcun altro a caso piuttosto di una sua ulteriore ennesima vittoria. Se i tifosi Mercedes sono felici così, buon per loro. Io, ai miei tempi, non lo ero. Da non tifosa, a lungo andare qualunque situazione di dominio potrebbe spingermi a sperare in qualcosa di diverso. Semplicemente, siccome per "dominio" intendo il dominare un campionato e non vincerlo in modo risicato dopo avere vinto quello precedente, credo che quello di quest'anno sia un campionato dominato. Altri, compreso quello dell'anno scorso o compresi alcuni di quelli vinti da Ferrari o Redbull in passato, a mio parere non lo erano.

    Dopo questo insight che poco ha a che vedere con la Indycar, che seguo già senza avere avuto bisogno di ascoltare il consiglio di quel carissimo utente di Twitter, credo che sia il caso di concentrarsi finalmente sul campionato di Indycar, giunto nello scorso weekend a Elkhart Lake, altresì noto come Road America.
    Prima di iniziare a parlarne rechiamoci tutti quanti in un centro anziani a giocare a tombola.
    Ora che ci siamo calati nella parte e che ci sentiamo vecchi, ascoltiamoci due ore dei successi dell'Orchestra Casadei.
    Adesso che ci sentiamo ancora più anziani, veniamo al punto dolente: Baby Herta, classe 2000, ha ottenuto la pole position.
    Si tratta della prima pole ottenuta in Indycar da un 2000, quindi Baby Herta è passato alla storia. Non che non fosse già passato alla storia con la sua vittoria qualche tempo fa, ma adesso passa ancora di più alla storia.

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Herta - Rossi
    2^ fila: Power - Newgarden
    3^ fila: Rahal - Sato
    4^ fila: Bourdais - Pigot
    5^ fila: Hinchcliffe - Andretti
    6^ fila: Jones - Dixon
    7^ fila: O'Ward - Veach
    8^ fila: Hunter-Reay - Pagenaud
    9^ fila: Ericsson - Rosenqvist
    10^ fila: Harvey - Leist
    11^ fila: Ferrucci - Chilton
    12^ fila: Kanaan ultimo e non sono sorpresa :-///

    H3lio: "Posso capire tutto, va bene che ci siamo io e Juan Tombino qui nei pressi per la gara dell'IMSA, ma dovresti smetterla di pensare a noi quando scendi in pista."
    Vin Diesel: "Hai ragione, ma quando sono in pista mi sento un V3KkYaCç10 impotente. In più in Carlin mi hanno ingaggiato come baby sitter per il Piccolo Chilli, quindi gli devo stare vicino ad ogni costo."
    H3lio: "Anche se tu ogni tanto ti qualificassi penultimo e lasciassi l'ultima posizione a lui riusciresti a stare nei pressi del Piccolo Chilli."
    Vin Diesel: "Lo so, ma ogni volta in cui mi metto al volante in una location che non sia l'Indianapolis Motor Speedway inizio a chiedermi che cosa ci faccio qui invece che andare a organizzare costantemente dei festini in stile carnevale brasiliano."
    H3lio: "Aaaaawwwww, credo proprio che sia un'ottima idea. *-* Se tu organizzassi festini in stile carnevale brasiliano saresti sicuramente il migliore."
    Vin Diesel: "Mi fa piacere sapere di potere ancora primeggiare in qualcosa."
    H3lio: "In realtà primeggi anche nella classifica dei miei best friend forever e dei miei ammmmori. <3 Per quanto anche Juan Tombino sia fascinoso e gli piaccia trolleggiare like a boss, tu rimarrai sempre il signore e padrone di tutti i trolloni."
    Vin Diesel: "AAAAAWWWWWWW."
    H3lio: "E adesso, per cortesia, vai a stirare."

    La gara non è partita nel modo migliore per Baby Herta. Sembrava un po' Bloody Mehri durante una pole position da reverse grid. Anzi, no, Bloody Mehri non si sarebbe fatto bruciare soltanto da Alex Non Sono Valentino Rossi, ma anche da un altro po' di gente random. L'altra gente random, invece, se ne stava tranquilla, a parte quelli che stavano un po' più indietro.
    C'è stato un duello RHR vs Dixon, che si è concluso con il Detersivo al retrogusto di Kiwi girato nel senso opposto.
    Dixon: "Io però ho vinto cinque titoli. TUNZ TUNZ TUNZ!!!11!!!111"
    RHR: "OMG 1dOl0!!111!111!!!1!!"
    Dixon: "Grazie, ma i murricani non capiranno mai il riferimento."
    RHR: "I murricani non leggeranno mai i commenti scritti in italiano da Milly Sunshine."
    Dixon: "Spero che anche molti italiani non leggano i commenti scritti da Milly Sunshine, ma che possano farsi un'idea migliore del nostro campionato."
    Voce fuori campo: "Fate poca confusione, c'è una vettura nella sabbia."
    Dixon: "Oh my RoGro."
    Sonyericsson: "Che pa**e con questo RoGro. Nella sabbia ci sono finito da solo, non l'ho trascinato con me catapultandolo a Road America da Le Castellet dove dovrebbe trovarsi in questo momento, impegnato nell'ottava prova del campionato mondiale di bestemmie al volante."
    Dixon: "Come gli sta andando quel campionato?"
    Sonyericsson: "Benissimo, in questo momento ha una settantina di 'f*ck' di vantaggio nei confronti di Vettel, non c'è proprio storia."
    Dixon: "RoGro è un idolo delle folle. Dovresti invitarlo negli States e fargli conoscere Paul Tracy."
    Sonyericsson: "No, c'è il rischio che possa mettersi a insultarlo in modo random e ti ricordo che RoGro pesa a malapena la metà di Paul Tracy. Ci tengo alla sua sopravvivenza."
    Dixon: "Sei un bravo collega. RoGro è stato fortunato a conoscere uno come te."
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "Si può sapere chi siete e perché fate conversazione in modo random durante la mia cavalcata trionfale? Venite per caso da Barcellona? In tal caso, sappiate che la Catalunya non riceverà mai l'indipendenza."
    Sonyericsson: "No, non siamo catalani. Io sono svedese, come l'Ikea."
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "E come i polli giganti."
    Sonyericsson: "Esatto."
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "Aspetta, mi ricordo di te..."
    Sonyericsson: "Anch'io. Abbiamo gareggiato nello stesso campionato, in passato. Io stavo su una Caterham, tu stavi nel box della Marussia a sperare che ci fosse una macchina."
    Alex Non Sono Valentino Rossi: "Non c'era mai. È stato un trauma per me. Per questa ragione oggi ho deciso di vendicarmi asfaltando Baby Herta."
    Baby Herta: "Sei un kriminalehhhh!!111!111!"
    Voce fuori campo: "Stai zitto, Baby Herta, e pensa alla tua gara, che dopo il primo pitstop perderai ulteriori posizioni e ti dovrai consolar più tardi con Baby Award."
    Baby Herta: "Aaaaawwwward."
    Baby Award: "Ammmmore <3 dimmi che cosa posso fare per consolarti. Ho portato con me una collezione intera di camion dei pompieri."
    Baby Herta: "Spero che tu abbia portato anche i preservativi. Non possiamo mai essere sicuri al cento per cento: siamo in un universo strano, in cui potrebbero averci impiantato un utero a nostra insaputa."
    Baby Award: "Hai ragione, non abbiamo ancora la barba né abbiamo raggiunto la drinking age, non possiamo correre il rischio di concepire dei figli."
    Rinvigorito dal pensiero di quello che gli aspettava dopo la gara, Baby Herta si è messo a duellare con Rosenbitch. Poi è stato intervistato Sonniferetti: si era ritirato già da un po' e non me n'ero accorta. Strano, però, perché la sua presenza in pista avrebbe dovuto farmi cadere le palpebre, quindi avrei dovuto accorgermi che non c'era.
    Nel frattempo, siccome la gara durava soltanto 55(?) giri, ci stavamo avvicinando verso la metà. A quel punto c'era ancora Alex Non Sono Valentino Rossi in testa, seguito da due Penske in seconda e terza posizione. Una era quella di Willpowahhhh, l'altra era quella di Nuovo Giardino, visto ormai come il principale avversario di Alex Non Sono Valentino Rossi per il discorso del titolo.
    Più tardi, quando ho avuto modo di controllare sul cellulare il risultato della gara, ho visto che la top-3 era ancora la stessa che c'era nel momento in cui avevo dovuto smettere di seguirla, che il Detersivo al Kiwi era risalito fino al quinto posto e che Baby Herta aveva portato a casa una dignitosa ottava piazza, ma che era ben lontano dalle aspettative avute all'inizio di quella giornata.

    RISULTATO: 1. Alexander Rossi (Andretti), 2. Will Power (Penske), 3. Josef Newgarden (Penske), 4. Graham Rahal (Rahal), 5. Scott Dixon (Ganassi), 6. Felix Rosenqvist (Ganassi), 7. James Hinchcliffe (Schmidt), 8. Colton Herta (Harding), 9. Simon Pagenaud (Penske), 10. Takuma Sato (Rahal), 11. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 12. Sebastien Bourdais (Coyne), 13. Marcus Ericsson (Schmidt), 14. Spencer Pigot (Carpenter), 15. Jack Harvey (Shank), 16. Max Chilton (Carlin), 17. Patricio O'Ward (Carlin), 18. Zach Veach (Andretti), 19. Santino Ferrucci (Coyne), 20. Matheus Leist (Foyt), 21. Tony Kanaan (Foyt), 22. Ed Jones (Carpenter), 23. Marco Andretti (Andretti/ Herta).
     
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    Indycar 2019: Commento al Gran Premio di Toronto - 14 Luglio

    13 Luglio - il campionato di Indycar è arrivato a Exhibition Place, laddove molti anni fa Paul Tracy a un certo punto si fece di lato per schivare una coppia di piccioni che se ne stavano nel bel mezzo della pista come se niente fosse. Poi, in realtà, a ripensarci al giorno d'oggi non sono neanche sicura che fossero piccioni. Siamo in Canada e, anche se a Toronto non ci sono i gabbiani di Montreal, potrebbero esserci comunque gabbiani di Toronto e magari anche essere parenti alla lontana dei gabbiani di Montreal. Purtroppo non ci sono le marmotte assassine del Quebec e dire che almeno qui non correrebbero il rischio di essere investite da Grosjean.
    A proposito di Grosjean, credo che sia più che opportuno parlare di piloti francesi, perché la gara avveniva il 14 Luglio, giorno della presa della Bastiglia, e perché alla vigilia di quella data un francese nello specifico ha iniziato mettendosi in mostra e cercando di rubare la scena a colui che poi avrebbe vinto il gran premio il giorno successivo.
    Dopo anni e anni di calma piatta dal punto di vista delle risse in pitlane, ormai lasciate soltanto alla NASCAR, è accaduto un evento alquanto fuori dagli schemi ed è accaduto dopo che Bourdais, durante una sessione di qualifiche, ha tagliato la strada a un altro pilota, che si è indignato e ha deciso di passare all'azione. Dopotutto se un pilota si macchia del terribile reato di guida pericolosa, chiunque sia senza macchia ha il dovere di far trionfare la giustizia.
    Il pilota senza macchia, quello che non provoca mai pericolo, quello che non fa mai incidenti e quant'altro, era nientemeno che Sato. Pensavo che, se tra tanti, ci fosse qualcuno che poteva avere un minimo di comprensione per la guida pericolosa altrui, quello fosse proprio il Grande Samurai, ma il Grande Samurai non la pensava così. Si è infatti recato alla ricerca di Bourdais in pitlane e, mentre questo era ancora a bordo della vettura, si è messo a inveirgli contro. Poi, quando Bourdais è uscito, Sato l'ha praticamente afferrato per il collo e, a quel punto, Bourdais l'ha preso a spintoni, prima che intervenisse un po' di gente lì presente per interromperli (la differenza con la NASCAR è che in NASCAR tutti i presenti avrebbero partecipato alla rissa) mentre Bourdais sembrava in vantaggio. Il momento più pittoresco è stato quello in cui Bourdais ha scavalcato la vettura. Da lì sopra sembrava un gigante e Sato sembrava uno gnomo. In ogni caso entrambi indossavano il casco, quindi gli occhiali di Bourdais non hanno mai corso alcun pericolo.
    Naturalmente la rissa tra i Saturdais (bello come ship name, vero?) ha catturato l'attenzione più delle qualifiche stesse. Doveva esserne contento anche e soprattutto Kanaan, vista la sua qualifica:

    1^ fila: Pagenaud - Dixon
    2^ fila: Rosenqvist - Rossi
    3^ fila: Newgarden - Jones
    4^ fila: Andretti - Bourdais
    5^ fila: Pigot - Sato
    6^ fila: Hunter-Reay - Rahal
    7^ fila: Chilton - Hinchcliffe
    8^ fila: Power - Herta
    9^ fila: Ferrucci - Veach
    10^ fila: Leist - Ericsson
    11^ fila: Karam - Kanaan

    Posso dire che alcuni risultati non mi sorprendono? E che quello di Kanaan è uno di questi? Ormai non penso che ci siano più molte speranze di miglioramento, visto come va a finire costantemente ogni volta, con la sola eccezione della Indy 500. Sto seriamente iniziando a chiedermi se non sia meglio, arrivato a questo punto, smettere di gareggiare full time e iniziare a fare semplicemente il part time a Indianapolis, come il suo best friend forever.
    C'è anche chi mi ha sorpresa in positivo, lo devo ammettere: per esempio quel nome scritto per abbellire la grafica accanto a quello di Bourdais, di solito viene scritto per abbellire la grafica delle posizioni che vanno oltre la top-ten, invece in questo caso ci ha riservato sorprese positive. Anche la posizione del Piccolo Chilli non mi ha delusa, in confronto al solito: me lo aspettavo tre o quattro file più indietro, in zona Pollo Gigante. Ecco, a proposito, quest'ultimo me lo aspettavo un po' più in su, ha dimostrato ampiamente in questi mesi che magari non starà tra i primi, ma che non è neanche che sia proprio l'ultimo della classe. E con questo chiudiamo la giornata di sabato.

    14 Luglio - la domenica è arrivata al culmine di un weekend alquanto impegnativo: Formula 1, Indycar, doppio appuntamento della Formula E...
    Ho visto la prima gara della Formula E sabato sera in diretta.
    Ho visto la gara di Formula 1 domenica pomeriggio in diretta.
    Non ho visto la gara di Indycar di domenica sera, in diretta, anche perché non ero in casa.
    Non ho visto neanche la seconda gara della Formula E, a questo proposito, dato che era sempre la stessa domenica sera in cui non ero in casa.
    Non rimaneva altro da fare che andare a recuperare i due eventi e ho scelto di dare priorità alla gara di Indycar, che ho trovato lunedì sera su Youtube e finito di vedere martedì mattina. Nel momento in cui, martedì sera, scrivo questo commento, non ho ancora recuperato la gara di Formula E che ha messo fine alla stagione, anche se conto di farlo prima o poi e di scrivere l'apposito commento all'eprix.
    Dopo avere divagato in lungo e in largo credo che sia opportuno parlare anche di quello che è successo. Per esempio è successo che "Saimon" ha mantenuto la testa della gara al momento dello start, alla faccia di quelli che gli danno del vecchio pensionato e che erano convintissimi che la Penske dovesse appiedarlo alla fine della stagione per assenza di risultati. Molti di loro se ne erano convinti anche dopo la vittoria alla Indy 500, ma Pagenaud dall'alto della sua prima posizione si è messo ad agitare con aria minacciosa la baguette minacciando tutti quanti di farli ghigliottinare.
    Dixon, Rossi e Rosenbitch si trovavano nelle posizioni immediatamente successive quando è entrata in pista la safety car per un ingorgo, anche se non tanto pittoresco quanto quelli di Long Beach o della Formula E. Tra le vetture ferme c'erano quelle di Willpowahhhh, Rahal, Hinchcliffe, Ericsson e Leist. Willpowahhhh deve avere toccato Rahal (o Hinchcliffe, non ho ben capito). Gli altri sono semplicemente rimasti fermi imbambolati perché non avevano alcun posto in cui andare senza travolgere le vetture ferme davanti a loro.
    A volte le safety car vanno e vengono, a volte passano giri e giri senza che accada nulla che richieda la presenza di Oriol Servià o di Sarah Fisher.
    A Toronto rientravamo nella seconda casistica e la gara è filata liscia con Pagenaud che sopravviveva in testa alle soste, con il detersivo al kiwi e Alex Non Sono Valentino Rossi sempre in zona podio.
    Poi si è accodato Newgarden.
    Poi si è accodato Sato.
    Poi si è accodato Bourdais.
    Era molto bello e pittoresco il pensiero dei Saturdais together forever, ma la realtà dei fatti diceva che il gap si stava accumulando a vista d'occhio e che Bourdeeeeyyyyyy non vedeva il Grande Samurai neanche con il binocolo. Probabilmente in quel momento non desiderava neanche vederlo, ma nevermind.
    Nessuno dei due ha fatto una bella fine: Bourdais è stato protagonista di una rissa con un muretto, mentre Sato ha visto la propria vettura andare a fuoco come se fosse stato un Kovalainen qualsiasi nelle ultime fasi della gara.
    Alla fine, per completare l'opera, Willpowahhhh è andato a muro e ha provocato una bandiera gialla, ma era giù l'ultimo giro.

    RISULTATO: 1. Simon Pagenaud (Penske), 2. Scott Dixon (Ganassi), 3. Alexander Rossi (Andretti), 4. Josef Newgarden (Penske), 5. Felix Rosenqvist (Ganassi), 6. James Hinchcliffe (Schmidt), 7. Colton Herta (Harding), 8. Sebastien Bourdais (Coyne), 9. Graham Rahal (Rahal), 10. Marco Andretti (Andretti/Herta), 11. Santino Ferrucci (Coyne), 12. Ed Jones (Carpenter), 13. Zach Veach (Andretti), 14. Max Chilton (Carlin), 15. Spencer Pigot (Carpenter), 16. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 17. Tony Kanaan (Foyt), 18. Will Power (Penske), 19. Matheus Leist (Foyt), 20. Marcus Ericsson (Schmidt), 21. Sage Karam (Carlin), 22. Takuma Sato (Rahal).
     
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    Indycar 2019: Commento alla Iowa Corn 300 - 20 luglio

    Ricordate che esistevano dei bei vecchi tempi in cui era possibile reperire facilmente le gare di Indycar su Youtube? Addirittura venivano postate anche sul canale ufficiale, seppure con un paio di giorni di ritardo. Bene, sappiate che al giorno d'oggi la cosa non è altrettanto semplice, pare per questioni di diritti televisivi. Quindi, se una gara parte alle sei di mattina ora italiana dopo cinque o sei ore di rain delay, a meno di non volere devolvere tutta la propria vita al campionato di Indycar, bisogna arrangiarsi un po' con highlight, video con estratti di gara e quant'altro, nella speranza che un giorno i bei vecchi tempi possano tornare.
    Lo ribadisco, se è questione di soldi, i canali ufficiali potrebbero metterci della pubbllicità, un po' come succede effettivamente sui canali televisivi americani quando si guarda una gara sui canali stessi.
    Ad ogni modo, vediamo di ricostruire quello che è successo e iniziamo con una nota stylish: durante le qualifiche venerdì c'è stato un duello in grande stile tra Sato e Bourdais, che stavolta non è culminato in una rissa.
    Le qualifiche hanno dato fuori questo risultato:

    1^ fila: Pagenaud - Power
    2^ fila: Newgarden - Sato
    3^ fila: Hinchcliffe - Rossi
    4^ fila: Rahal - Dixon
    5^ fila: Hunter-Reay - Ericsson
    6^ fila: Herta - Ferrucci
    7^ fila: Kanaan - Karam
    8^ fila: Rosenqvist - Daly
    9^ fila: Carpenter - Andretti
    10^ fila: Pigot - Veach
    11^ fila: Bourdais - Leist

    La gara prevedeva in totale 300 giri, per un totale di 300 miglia. Ricordo che molto tempo fa erano 250, ma questo ha poco a che vedere con l'edizione di questo sabato notte o, per meglio dire, domenica mattina. La gara deve essere avvenuta quando nello Iowa era già notte inoltrata o quantomeno tarda serata.
    Trattandosi di un ovale non c'erano né Max Chilton né Patricio O'Ward al volante delle Carlin, affidate in questo fine settimana a Conor Daly e a Sage Karam. Immagino che Ed Carpenter sia stato molto soddisfatto di condividere la pista con quest'ultimo, ma nevermind.
    Chilton tornerà in pista regolarmente la prossima settimana (ci sono troppi back-to-back weekend ultimamente, è maledettamente difficile stare dietro a tutte le sovrapposizionihhhh) mentre il destino di O'Ward mi è decisamente meno chiaro. La volta scorsa non c'era, però è anche vero che l'altra volta c'era una vera e propria sovrapposizionehhhh dato che stava guidando al Fuji in occasione della gara di Superformula: Baby Award ha fatto il salto di qualità, è diventato nientemeno che il sostituto di Dan Ticktum. Considerando che quest'ultimo era portato su un piedistallo dalla Redbull e improvvisamente è stato cacciato a calci nel cu*o non so quanto possa durare Baby Award, ma è sempre bene essere ottimisti.
    Baby Herta: "Sì, però io sono rimasto solo... ç______ç Adesso non c'è più nessuno con cui posso giocare con il camion dei pompieri."
    Baby Award: "Hai provato a chiedere a Ferrucci?"
    Baby Herta: "Sì, ma mi ha detto che lui gioca con il camion dei pompieri solo con il suo best friend forever Arjun Maini."
    Baby Award: "Con Leist allora?"
    Baby Herta: "Mi ha detto che prima di giocare con lui devo chiedere la sua mano ai Castronaan."
    Baby Award: "Allora gioca da solo. Spogliati e poi fai scorrere il camion dei pompieri sul tuo corpo. Io, intanto, cerco di scoprire se Robert Doornbos oltre ai vibratori telecomandati produce anche camion dei pompieri telecomandati, per giocarci insieme stando a distanza."
    Baby Herta: "Aaaaawwwww, tu sì che sei kawaii."
    Baby Award: "Però sono arrivato solo quattordicesimo."
    Baby Herta: "Anche in Indycar arrivi spesso quattordicesimo."
    Baby Award: "Sì, ma chi se ne frega. Qui in Giappone se arrivo a podio magari riesco anche a procacciarmi lo champagne, invece che un biberon pieno di latte!"
    Baby Herta: "Aaaaawwwww, lo champagne! <3 Come vorrei essere sposato con una ventunenne, in modo da potere bere alcool con il suo consenso!"
    Baby Award: "Le leggi murricane sono ridicole. Dovresti scappare insieme a me in Messico."
    Baby Herta: "Poi dovremmo sposarci, così potrei diventare messicano a tutti gli effetti. E faremo indossare il sombrero ai pompieri."
    Baby Award: "TUNZ TUNZ TUNZ!!!!11!!111!"
    Voce fuori campo: "Baby Herta, le dieci di sera sono passate da ORE ormai. Perché non vai a letto?"
    Baby Award: "Perché nell'attesa sono già le sei di mattina quindi le mie otto ore di sonno me le sono già fatte."

    A volte le lunghe attese portano a qualcosa di concreto e il qualcosa di concreto è stato l'inizio della gara, quando ormai nessuno sembrava sperarci più.
    Come da griglia di partenza c'erano tre Penske davanti e, diversamente dalla griglia di partenza, la Penske davanti a tutti una volta che la gara si è avviata verso le sue prime fasi, era quella di Willpowahhhh, con Pagenaud relegato in seconda posizione e chissà, probabilmente voci crescenti sul suo ritiro imminente nonostante le sue tre vittorie stagionali compresa quella della Cinquecento Miglia di Indianapolis.
    Per qualche giro è stato tutto tranquillo, ma si sa che le gare sugli ovali tendenzialmente non sono molto tranquille. Fortunatamente eravamo in uno di quei giorni in cui il "non molto tranquille" si traduce in qualche vettura che di tanto in tanto di spalma su un muretto e in un pile-up micidiale che porta a giorni e giorni di polemiche sulla necessità di eliminare gli ovali, depennando anche la Indy 500 dal campionato di Indycar, nonostante in genere a Indianapolis negli ultimi anni non ci siano stati eccessivi problemi che coinvolgessero più di una mezza dozzina di vetture. Ma mai dire mai, quest'anno è stato tranquillo anche il Texas Motor Speedway o come si chiama, tutto può accadere.

    Torniamo a noi e non divaghiamo, che è ora di concentrarci finalmente sui fatti accaduti in pista.
    Il primo crash della giornata è avvenuto dopo circa una quindicina di gara.
    Carpentahhhh: "Ed è coinvolto Karam! *-* Che goduria!"
    Karam: "Taci, vecchio, che hai un volante solo perché sei il figlio del Bernie della Indycar."
    Carpentahhhh: "Veramente ho un volante anche perché possiedo un team e ho ingaggiato me stesso come pilota."
    Karam: "E comunque sono più figo di te."
    Carpentahhhh: "Le bimbeminchia di Tumblahhhh di qualche anno fa saranno sicuramente d'accordo con la tua affermazione... ma non io! Come ti sei permesso di spalmarti sul muretto come un Sato qualsiasi?"
    Karam: "è tutta colpa di un algido figone nordico. Mi ha detto di ritenersi più figo di me, quindi ci siamo presi a bottigliate durante un drinking game organizzato al volo."
    Carpentahhhh: "Smettila di farmi perdere tempo parlando di Rosenbitch... neanche stessimo parlando di un algido figone svedese di quelli seri..."
    Karam: "Perché il Pollo Gigante è serio?"
    Non è arrivata risposta da parte di Carpentahhhh, che in effetti era impegnato ben lontano da Karam a fare la propria gara, ma in compenso è arrivata la safety car.
    Quando è arrivato il momento del restart è accaduto qualcosa e, nello specifico, "Saimon" ci ha rimesso un'altra posizione, stavolta a vantaggio di Newgarden.
    Nuovo Giardino: "Non ho intenzione di superare solo questa baguette in letargo, ma anche Willpowahhhh prima o poi."
    Willpowahhhh: "Ti accoglierò festosamente agitando il dito medio al vento come da tradizione allora."
    Nuovo Giardino: "Provaci e te lo stacco e te lo infilo su per il cu*o."
    Saimon: "Guarda che posso prestarti la mia baguette."
    Nuovo Giardino: "Dici sul serio?"
    Saimon: "Certo."
    Willpowahhhh: "Aaaawwww. Pagegarden vibes."
    Nuovo Giardino: "Adesso però non esageriamo. Sono murricano, non posso confondermi con un miserabile impostore che pensa di potere gareggiare negli States anche se è francese."
    Saimon: "Hai ragione, pensavo che potessimo gareggiare negli States, invece ogni due gocce di pioggia c'è una bandiera rossa e chissà quanto durerà stavolta."

    Quando la gara era stata interrotta erano passati circa una cinquantina(?) di giri dallo start ed è rimasta ferma per qualcosa come una mezz'oretta. Nel frattempo per i bambini innocenti tipo Baby Herta, se fossero vissuti in orario europeo e se non fosse stata domenica, si sarebbe fatta l'ora di andare a scuola.
    I bambini meno innocenti di Herta, nella fattispecie Ferrucci, erano però degli attention seaker, anzi, erano un attention seaker perché non ce n'erano altri.
    Dietro alle Penske si è formato un terzetto con Alex Non Sono Valentino Rossi, il Grande Samurai Sato e, appunto, Ferrucci.
    Ferrucci: "TUNZ TUNZ TUNZ, adesso mi giro e faccio una pernacchia ad Arjun Maini."
    Grande Samurai: "Se pensi che Arjun Maini sia qui..."
    Ferrucci: "Azz, che fregatura. Adesso mi sento solo. ç_____ç Bourdeeeeyyyyy, dove sei?"
    Grande Samurai: "Ecco, appunto, Bourdeeeeyyyyy, dove sei? Io ti sto aspettando per infilarti la mia katana su per il cu*o."
    Bourdeeeeyyyy: "Baguette > katana."
    Karam: "Facciamo che divento l'Ocon della situazione e che, da doppiato, rompo i co***oni al primo che passa...
    ...
    ...
    ...
    ...TAKUUUUUUU <3 Che piacere incontrarti! Ti ricordi i bei tempi in cui litigavamo per degli incidenti come Perez e Maldonado?"
    Grande Samurai: "E tu ti ricordi che in Messico e in Venezuela si coltivano peperoncini enormi e che potrei infilartene uno su per il cu*o?"
    Voce fuori campo: "E così è già passata metà gara e l'abbiamo trascorsa a parlare di oggetti infilati su per il cu*o altrui. C'è qualcosa che non quadra, in questo commento."
    Spencer Maialotto: "Il fatto che io sia tra le prime posizioni dopo il restart è uno di questi, secondo il mio spassionato parere."

    Pigot, che se guidasse una vettura rosa sarebbe un porcellino d'India, è rimasto nelle posizioni che contavano per gran parte del tempo che restava che, vorrei ricordarlo, erano 300 giri in totale.
    Nessuno se l'è filato granché, perché era più intrigante assistere alle peripezie di Willpowahhhh, che verso 250 giri di gara o qualcosa del genere è rientrato ai box, ha avuto problemi ai box e si è procacciato una penalità per i problemi avuti ai box.
    Nel frattempo Hinchcliffe si era appropriato della posizione che in precedenza era stata occupata da Pagenaud, senza che nessuno facesse in realtà molto caso nemmeno a lui.
    Voce fuori campo: "Però facciamo caso a Saimon che è un bollitohhhh!!!11!!1!!! anche se ha vinto la Indy 500!!11!!!11!! e se ha vinto in occasione dell'anniversario della presa della Bastiglia la volta scorsa, diversamente da Gasly!"
    Gasly: "Gotta catch 'em all..."
    Voce fuori campo: "Per cortesia, vai a giocare con i Pokemon da un'altra parte."
    Gasly: "Okay, se proprio insisti..."
    Nel frattempo avevamo sottovalutato il detersivo al retrogusto di kiwi, infatti Dixon, così come Alex Non Sono Valentino Rossi, stava recuperando posizioni.
    Dixon è stato, tra i due, quello che ne ha recuperate di più.
    Dixon: "ONE-ONE-ONE!!!11!!!1!! Dite all'ammorbidente Willpowahhhh che adesso sto ridendo alle sue spalle."
    Alex NSVR: "L'unico che ride alle spalle degli altri, però, può essere proprio Willpowahhhh dato che è dietro praticamente a chiunque."
    Dixon: "Ma non è dietro a RHR."
    RHR: "Non c'era bisogno di farlo notare."
    Dixon: "Scusa... lo sai che ti amo lo stesso."
    Alex NSVR: "Hunteryxon."
    A questo punto non mi resta altro da fare che mettere a tacere tutte queste voci fuori campo e, allegandovi il risultato, salutarvi cordialmente anche se non è Formula 1 ma Indycar.

    RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Scott Dixon (Ganassi), 3. James Hinchcliffe (Schmidt), 4. Simon Pagenaud (Penske), 5. Spencer Pigot (Carpenter), 6. Alexander Rossi (Andretti), 7. Zach Veach (Andretti), 8. Graham Rahal (Rahal), 9. Sebastien Bourdais (Coyne), 10. Tony Kanaan (Foyt), 11. Marcus Ericsson (Schmidt), 12. Santino Ferrucci (Coyne), 13. Conor Daly (Carlin), 14. Felix Rosenqvist (Ganassi), 15. Will Power (Penske), 16. Matheus Leist (Foyt), 17. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 18. Colton Herta (Harding), 19. Ed Carpenter (Carpenter), 20. Takuma Sato (Rahal), 21. Marco Andretti (Andretti/ Herta), 22. Sage Karam (Carlin).
     
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    Indycar 2019: Commento al Gran Premio di Mid-Ohio - 28 Luglio

    Credo che sia arrivato il momento più opportuno per parlare di quello che è successo di recente dall'altro lato dell'oceano e di iniziare tutto da R.C. Enerson, coetaneo di Verstappino, tornato dopo un bel po' di tempo al volante, nel posto che la settimana precedente era stato occupato da Sage Karam, celebre per Ed Carpenter che gli ha fatto la predica una volta dopo una manovra da "you have to leave the space" parecchi anni fa. Parlo di Karam, ovviamente, non di Enerson. In compenso anche Enerson ha deciso di non essere da meno e nei giorni antecedenti alla gara è riuscito ad esibirsi in una simile performance, anche se Carpentahhhh non era in pista, quindi è stato un altro il vecchio saggio accorso a fargli la predica.
    Il vecchio saggio in questione è nientemeno che Tony Kanaan, che la volta scorsa si era fatto notare per essere finito in top-ten invece che ultimo, posizione che occupa ormai abbastanza stabilmente in questa stagione. Nonostante sia un soggetto piuttosto trollone e festaiolo, non ha apprezzato molto lo stile di guida del piccolo Enerson e, insieme a un altro collega, è andato a rimproverarlo per la sua guida spericolata...
    ...
    ...
    ...
    ...e il collega in questione era nientemeno che Colton Herta. Sì, avete letto bene: uno dei due piloti che hanno fatto la predica a Enerson È UN 2000! È un po' come se Norris facesse la predica a qualcuno, anche se Norris è in realtà del 1999...
    Ovviamente la stampa ha cercato di ingigantire le cose, parlando di cose tipo "rissa sfiorata", quando tutto ciò che si è sfiorato è stato che Kanaan prendesse per le orecchie Enerson e gli dicesse di tornarsene a gareggiare in ProMazda o qualcosa del genere.
    Enerson, comunque, aveva il casco in testa, se non ricordo male, quindi le sue orecchie non hanno mai corso questo pericolo.

    QUALIFICHE - ci sono sessioni in cui Sato e Bourdeeeeyyyy si fanno notare e sessioni molto più tranquille in cui non succede niente di tutto ciò, al massimo succede che Willpowahhhh ottenga la pole position.
    La cosa è accaduta in questa occasione e in realtà non sorprende neanche più, perché Willpowahhhh ha un numero di pole position tale da non suscitare stupore quando si piazza davanti a tutti. Al suo fianco è comparso Alex Non Sono Valentino Rossi, che pare avere rinnovato con il team Andretti per vari ulteriori anni, invece di passare in Penske come si era ipotizzato qualche tempo fa. Questo significa che Willpowahhhh non è a rischio nonostante l'età e che Pagenaud potrebbe conservare il volante nonostante abbia vinto "solo" la Indy 500 e un paio di altre gare, roba da niente.
    A proposito di Pagenaud, partiva quarto accanto a Newgarden al terzo posto, mentre seguivano in terza fila Bourdeeeeyyyy e Rosenbitch. Dietro c'erano Herta e Dixon, poi Harvey e RHR a completare la top-ten, mentre io non riuscivo a decifrare i miei appunti e mi chiedevo chi fosse quello che avevo identificato come HAR, se né Haryanto né Hartley gareggiano in Indycar.
    Completavano la griglia di partenza Hinchcliffe, Ericsson, Pigot, Ferrucci, Rahal, il Piccolo Chilli, Sato, Jones, Andretti, Veach, Leist, Enerson e, a completare lo schieramento, uno dei due piloti che avevano fatto la predica a quest'ultimo.
    H3lio: "Sei scandaloso. Vai immediatamente a stirare."
    Tony: "A differenza tua, io ho un volante in Indycar e non nell'IMSA."
    H3lio: "Fai malissimo. Se tu gareggiassi nell'IMSA, almeno potresti dare la colpa agli altri con cui condividi la macchina. Invece in Indycar se fai pietà la colpa è solo tua."
    Tony: "Non dovresti essere così krudelehhhh nei miei confronti. Non ti ricordi che sono il tuo grande ammmmore?"
    H3lio: "Certo che me lo ricordo, ma ormai l'unica cosa che sai fare con una certa dignità è stirare."
    Tony: "Allora stai attento, se non vuoi che ti lanci il ferro da stiro sul naso."
    H3lio: "OMG, così dopo mi verrebbe un naso come il tuo e saremmo direttamente gemelli. Aaaaawwwww."
    Tony: "Non dirmi queste cose, se no mi imbizzarrisco e continuo a non migliorare i miei risultati."

    GARA: ci sono gare in cui alla partenza qualcuno vorrebbe salutare Willpowahhhh con il dito al vento, ma Willpowahhhh è e resterà sempre pluricampione del mondo di sventolamento del dito medio. Quindi ha salutato in modo festoso tutti quelli che gli stavano dietro e ha conservato la posizione nei confronti di Alex NSVR nella speranza di poterla reggere per tutti i 90 giri, alcuni dei quali sono riuscita a vedere, alcuni dei quali non ho visto.
    Sono riuscita comunque a seguire i momenti salienti, quindi mi è abbastanza chiaro tutto quello che è successo o quasi. Innanzi tutto al via c'è stato un probabile contatto tra le Schmidt, con Hinchcliffe in giro sull'erba. C'era anche Sato che vagava per la sabbia: non mi sono sorpresa particolarmente nel vedere il Grande Samurai nel bel mezzo di un simile exploit.
    Parlando di cose serie (non che il Grande Samurai non lo sia), Willpowahhhh e Alex NSVR penso che fossero su una strategia diversa rispetto ad altri piloti, dato che sono stati Nuovo Giardino e Pagenaud a ritrovarsi in testa a un certo punto, mentre Willpowahhhh doveva vedersela con Dixon.
    C'è stato un duello molto lungo e intenso, che se fossero stati Villeneuve e Arnoux se ne sarebbe parlato anche tra quarant'anni, ma Willpowahhhh e Dixon non sono gli Arneuve, ma soltanto due detersivi.
    Detersivo: "Willpowaaahhhhh, levati di mezzo, che ho vinto cinque titoli!"
    Willpowahhhh: "Allora vai a schiantarti come il Gangster Rapper."
    Detersivo: "Ma quale schiantarmi come il Gangster Rapper, tutto quello che voglio fare è asfaltarti."
    Willpowahhhh: "Lo sai che se fosse Formula 1 non potresti prendermi a ruotate senza essere penalizzato di numerosi secondi?"
    Detersivo: "Lo stesso vale per te. E quel dito te lo puoi ficcare su per il cu*o perché sono più figo di te."
    Dixon si è dimostrato più figo di Willpowahhhh, appunto, e si è appropriato della posizione, non senza che le cose si prolungassero nel tempo.
    Poi, verso metà gara, Nuovo Giardino ha avuto qualche problema ai box, anche se poi l'abbiamo trovato quarto(?) verso la fine della gara.
    I primi tre erano Dixon, un algidohhhh figonehhhh nordicohhhh e RHR che passa tranquillamente dall'essere ultimo all'essere in zona podio da una gara all'altra. La sua differenza con Kanaan è che Kanaan non è mai in zona podio, ma è sempre ultimo.
    L'algido svedese che si trovava secondo in quel momento non era il Pollo Gigante, bensì Rosenbitch, compagno di squadra di Dixon che lo inseguiva con il coltello tra i denti. Poi ha conficcato il coltello in qualche doppiato di passaggio, dato che c'erano Andretti e Sato in mezzo ai due.
    Una volta che si sono liberati dei doppiati, Rosenbitch si è lanciato all'inseguimento del Detersivo e il gap è sceso in quella che in F1 sarebbe stata zona DRS. Tra i due c'è stata una sportellata che se fossero stati i Leclestappen se ne sarebbe parlato in lungo e in largo per ore e ore, con Rosenbitch che sperava di potere conquistare la sua prima vittoria, ma che si è dovuto accontentare di guardare il posteriore di Dixon anche sulla linea del traguardo. Nel frattempo Nuovo Giardino era stato coinvolto in un contatto e precipitato giù di diverse posizioni.
    Rosenbitch: "Non illuderti, prima o poi ti prenderò a bottigliate come farebbero i finlandesi con le bottiglie vuote di vodka e te lo metterò in quel posto."
    Detersivo: "Può darsi, ma ne devi fare ancora di strada..."
    Rosenbitch: "Però sono biondo con gli occhi azzurri e le fungirl sicuramente svengono al mio passaggio."
    E così, sentendo quelle parole, Dixon è andato a nascondersi con la coda tra le gambe (è segretamente un rettiliano, ragione per cui gli Illuminati gli hanno fatto vincere cinque titoli) ed è terminato il weekend che, con il mio commento, è invece terminato effettivamente con un po' di ritardo.

    RISULTATO: 1. Scott Dixon (Ganassi), 2. Felix Rosenqvist (Ganassi), 3. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 4. Will Power (Penske), 5. Alexander Rossi (Andretti), 6. Simon Pagenaud (Penske), 7. Spencer Pigot (Carpenter), 8. Colton Herta (Harding), 9. Graham Rahal (Rahal), 10. Jack Harvey (Shank), 11. Sebastien Bourdais (Coyne), 12. Santino Ferrucci (Coyne), 13. Ed Jones (Carpenter), 14. Josef Newgarden (Penske), 15. Marco Andretti (Andretti/Herta), 16. Max Chilton (Carlin), 17. R.C. Enerson (Carlin), 18. Matheus Leist (Foyt), 19. Takuma Sato (Rahal), 20. Tony Kanaan (Foyt), 21. Zach Veach (Andretti), 22. James Hinchcliffe (Schmidt), 23. Marcus Ericsson (Schmidt).
     
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    Commento alla ABC Supply 500 2019 - Pocono, 18 Agosto

    Ci sono giorni in cui ci sono le qualfiche della Indycar. Ci sono anche altri giorni in cui, invece, piove. Il problema si pone quando piove il giorno delle qualifiche della Indycar e quando la pioggia cade in concomitanza delle qualifiche di una gara su ovale.
    In queste occasioni non si utilizzano i tempi delle prove libere, anche se ho sempre pensato che sarebbe stata la cosa più logica. Però ci ho ripensato: il miglior tempo nelle prove libere l'ha ottenuto Kanaan e sarebbe stato molto triste vederlo precipitare indietro fino alle ultime posizioni nel corso della gara.
    Si vede che nutre una fiducia immensa nei confronti di Kanaan... in compenso grazie al fatto che la griglia di partenza era stilata sulla classifica piloti, ho avuto modo di rendermi conto che l'ultimo dei full time non è lui, ma il suo compagno di squadra Leist. Ci sono soddisfazioni nella vita, basta solo sapersi accontentare con poco, anzi, pochissimo.
    Alla vigilia della gara non mi restava altro da fare che sperare di vedere Kanaan risalire lentamente dalla penultima fila fino alla prima posizione, sapendo che non sarebbe mai successo: certe cose non succedono mai.

    GRIGLIA DI PARTENZA:
    1^ fila: Newgarden - Rossi
    2^ fila: Pagenaud - Dixon
    3^ fila: Power - Hunter-Reay
    4^ fila: Sato - Rahal
    5^ fila: Rosenqvist - Hinchcliffe
    6^ fila: Bourdais - Pigot
    7^ fila: Ferrucci - Herta
    8^ fila: Carpenter - Ericsson
    9^ fila: Andretti - Veach
    10^ fila: Kanaan - Leist
    11^ fila: Kimball - Daly

    LA LEGGE DEL CAOS - prima di narrare gli eventi a cui abbiamo assistito ieri (o meglio, che ho seguito ieri sul cellulare mentre ero fuori e che ho visto stamattina - si ringrazia Blog da Indy per avere caricato la gara sul proprio canale youtube), vorrei ricordare ai miei lettori quale sia il mio posizionamento a proposito della sicurezza, a proposito degli ovali e a proposito di Pocono.
    Sicurezza: credo che in molti casi si possa intervenire in modo sensato senza snaturare il motorsport e che in molti casi venga fatto progressivamente.
    Ovali: non ho nulla contro gli ovali, né ho mai pensato che dovessero essere cancellati in nome della sicurezza... casomai ho pensato che in certi casi fosse possibile fare qualche intervento per rendere certe gare su ovali più sicure (ad esempio non mettendo 30+ vetture su circuiti in cui non ci starebbero).
    Pocono: questo circuito mi fa venire pensieri negativi, è inutile, non posso pensare a Pocono senza pensare che qui Wilson è morto e che qui Wickens è rimasto paralizzato. Se Pocono non fosse più in calendario, è un circuito che non rimpiangerei perché i ricordi positivi sono meno di quelli negativi. Come mio stato d'animo personale preferirei vedere una gara su un altro ovale, piuttosto che su questo. Questo, però, non ha niente a che vedere con presunti problemi di sicurezza. Se dico "preferirei che la Indycar gareggiasse a Milwaukee invece che a Pocono" non sto dicendo niente di diverso da chi dice "preferirei che la Formula 1 gareggiasse a Valencia invece che a Baku". Se andiamo a parlare delle reti di protezione, per ricollegarci a quanto accaduto a Wickens, penso che se il problema sono le reti invece dei muri più alti, potrebbe essere possibile intervenire in positivo senza depennare il circuito. In più il discorso delle reti non è strettamente legato agli ovali: quando si è ribaltato Franchitti, dopo il volo sulle reti, non era un ovale, il che dimostra che non si tratterebbe, in ogni caso, di un problema legato agli ovali in sé.
    L'unico commento che ho fatto è che, se c'è una ragione per cui la Indycar dovrebbe magari accantonare Pocono, non è la questione sicurezza quanto il fatto che sembra "portare sfortuna". Avrei potuto commentare la cosa in modo diverso, sostenendo che i piloti prima della gara avrebbero fatto bene a sottoporsi a una grattata di pa**e collettiva. Non vedo nulla di polemico in tutto ciò. Anzi, la mia voleva essere una battuta per sdrammatizzare sulle polemiche, fatte da gente che sembra essersi dimenticata che si può dissentire dalle opinioni altrui anche senza rispondere con un "dovresti darti fuoco". Temo che ci sia stato chi non l'ha capita. Amen, me ne farò una ragione. Per vedere una polemica anche laddove non c'è, dopotutto, basta usare un po' di immaginazione, cosa che immagino sia accaduta.
    Eccoci qui, veniamo a noi.
    Rossi.
    Hunter-Reay.
    Sato.
    Rosenqvist.
    Hinchcliffe.
    Questi sono i nomi dei cinque "fortunati" che sono usciti fuori al primo giro e che sono usciti con grande stile. Tutto è iniziato con Rossi che partiva alla Webber e si ritrovava affiancato a RHR. Poi, essenzialmente, è arrivato il Grande Samurai che ha pensato bene di recuperare posizioni passando sopra alle altre vetture. In seguito sarebbe stato pesantemente criticato per questo: la grande legge del motorsport fa sì che le manovre folli ti rendano un eroe quando riescono e un pazzo che non dovrebbe stare al volante quando trascini con te tutto quello che trovi intorno.
    Intorno c'era Rosenbitch, che ha quasi spiccato il volo, insomma, un po' si è alzato da terra e il modo in cui l'ha fatto ricordava Wickens l'anno scorso. Però non è arrivato alla rete, è rimasto sul muro, e un'altra vettura gli è andata addosso. Nel frattempo da quella di Sato si alzavano delle fiamme. Si capiva che era quella di Sato solo perché l'hanno detto i telecronisti: in quel momento era a testa in giù su un'altra vettura.
    Sato è stato tirato fuori dalla vettura.
    Gli altri sono scesi dalle vetture.
    Se proprio vogliamo parlare di un momento in cui ho avuto qualche dubbio sulla sicurezza è quando ho visto che dopo alcuni minuto Rosenbitch era ancora nell'abitacolo: non c'entra nulla con Pocono e con gli ovali, mi sembra soltanto che nel suo specifico caso i soccorsi non siano stati così tanto tempestivi.
    Il responso è stato breve e indolore in quattro casi: tutti illesi, mentre RSN veniva condotto in ospedale per ulteriori accertamenti, e soltanto in tarda serata abbiamo avuto conferma che stesse bene (dai suoi stessi tweet) e che fosse stato dimesso dall'ospedale.

    UN'ORA DOPO - è passato molto tempo prima del restart e, in qualche momento successivo della gara, Hinch, Rossi e RHR si sono anche visti di nuovo al volante, anche se sotto di diversi giri e dopo avere scontato diversi giri di penalità per via degli interventi fatti sulle loro vetture in regime di bandiera rossa.
    La gara, tutto sommato, è stata abbastanza tranquilla, da quel momento in poi. È iniziata con Pagenaud in testa, è proseguita, in un secondo momento, con Dixon e Power che si alternavano in prima posizione.
    Sarò più specifica: l'avvicendamento con Dixon è avvenuto a gara inoltrata, Power ha superato Dixon verso la fine, dopo avere attraversato numerose peripezie. Prima di tutto in gara ci sono state due safety car, una per un incidente di Pigot, l'altra per un incidente di Herta.
    Willpowahhhh era tra le ultime posizioni al momento del restart e la SC per l'incidente di Pigot sembra non essergli stata d'aiuto. Lo è stata invece quella per l'incidente di Baby Herta, che gli ha permesso di tornare a competere per le posizioni che contavano, ritrovandosi a fine gara, appunto, a lottare con Dixon per la vittoria.
    Power.
    Dixon.
    Pagenaud.
    In tutto questo il vincitore della Indy 500 non era affatto uscito di scena come potrebbe sembrare dalla mia ricostruzione, considerando che non l'ho neanche più menzionato. Ha trascorso essenzialmente tutta la gara in zona podio, mentre faceva scalpore la quarta posizione di un certo soggetto di nostra conoscenza.
    Ecco, a questo proposito credo di dovere parlare un attimo di costui e della reazione che il mondo dei social ha nei suoi confronti. Su una cosa vorrei essere chiara: nella sua carriera europea, Ferrucci si è costruito una reputazione PESSIMA, considerando tutto il caos che è riuscito a fare in Formula 2 in un solo weekend. In Europa nessuno lo rimpiange e credo di potere rientrare a pieni titoli tra quelle persone.
    Ci ho quasi sperato che negli States finisse per fare un'altra figura di m*rda o quantomeno che finisse per comportarsi allo stesso modo, ma con qualcuno meno democratico di Arjun Maini, che alla fine della sceneggiata gli rifilasse due sberle. Ferrucci ha smentito le aspettative: per il momento fuori pista non ha fatto, almeno pubblicamente, nulla di fuori dagli schemi, per di più in pista sta dando prova di essere migliore di Zachary Claman de Melo che stava al posto suo l'anno scorso. Ferrucci è Rookie of the Year a Indianapolis, ha fatto il salto di qualità.
    Purtroppo per noi, che vorremmo seguire il motorsport senza sentire discorsi campati in aria, c'è gente che va fuori di testa ogni volta in cui Ferrucci viene nominato in telecronaca, sostenendo che i telecronisti dovrebbero concentrarsi su giovani piloti più meritevoli che non si sono mai comportati da co***oni.
    Ho letto commenti che suonavano come "perché parlare del quarto posto invece che dei risultati di Patricio O'Ward"? Mhm... magari perché O'Ward adesso corre in Superformula e perché Ferrucci quel quarto posto l'ha effettivamente ottenuto. Il fatto che un pilota si sia comportato da cretino in un altro momento della sua carriera e che, a quanto riferiscono persone che hanno avuto a che fare con lui personalmente o che conoscono qualcuno che ci ha avuto a che fare, il suo comportamento fuori pista venga considerato analogo a quello avuto in pista in quel famoso weekend in cui si è giocato il posto in Formula 2, non penso che possa negare i suoi risultati sportivi. Credo che questa idea dovrebbe essere accettata...
    ...
    ...
    ...
    ...ah, già, ma sui social vengono screditati costantemente COME PILOTI anche gli attuali telecronisti/ opinionisti, se criticano qualcuno degli YdOlY di chi li scredita, che magari non ha neanche la più pallida idea di quali fossero i loro risultati sportivi. Per intenderci, una volta su Tumblahhhh Brundle venne definito come un pilota scarsissimo perché non era mai riuscito a vincere nemmeno un gran premio di Formula 1. Il fatto che in tutta la sua carriera sia capitata ben UNA volta che il suo compagno di squadra a parità di vettura ha vinto un gran premio, però, era stato taciuto.
    Okay, torniamo a noi e dimentichiamoci di Brundle: la gara doveva durare 200 giri, ma arrivati a 126 è entrata la safety car perché si stava avvicinando il maltempo e c'erano dei fulmini. A 129 la gara è stata redflaggata e non è più ripartita, consacrando un'epica top-ten di Kanaan (sì, ho delle priorità, e Kanaan è una di queste).

    RISULTATO:
    1. Will Power - Penske
    2. Scott Dixon - Ganassi
    3. Simon Pagenaud - Penske
    4. Santino Ferrucci - Coyne
    5. Josef Newgarden - Penske
    6. Ed Carpenter - CArpenter
    7. Sebastien Bourdais - Coyne
    8. Tony Kanaan - Foyt
    9. Graham Rahal - Rahal
    10. Charlie Kimball - Carlin
    11. Conor Daly - Carlin
    12. Marcus Ericsson - Schmidt
    13. Zach Veach - Andretti
    14. Matheus Leist - Foyt
    15. Marco Andretti - Andretti/Herta
    16. Colton Herta - Harding
    17. Spencer Pigot - Carpenter
    18. Alexander Rossi - Andretti
    19. Ryan Hunter-Reay - Andretti
    20. James Hinchcliffe - Schmidt
    21. Takuma Sato - Rahal
    22. Felix Rosenqvist - Ganassi
     
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