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.Buona domenica in diretta tv per il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna che si svolge a Imola, sede del GP d'Italia 1980 e del GP di San Marino dal 1981 al 2006. La gara inizia in condizioni di bagnato con Hamilton in pole davanti a Perez, Verstappen, Leclerc, il francese di Milano Gasly, Ricciardo, Norris, un deludente Bottas, Ocon e Stroll a completare i primi dieci. Esclusi in Q2 a sorpresa Sainz, poi Russell, Vettel, Latifi e Alonso, mentre erano usciti nel Q1 Raikkonen, Giovinazzi, Schumacher, Mazepin e, dopo un incidente, Tsunoda, il giapponese classe 2000 dell'Alpha Tauri di Faenza. Vettel parte dai box perché... non si sa.
Al via Verstappen si porta in testa, toccando anche l'ala anteriore di Hamilton (no further action), Leclerc poco dopo risale al terzo posto ma c'è safety car quando Latifi finisce a muro dopo un contatto con Mazepin. Gara poco tranquilla in casa Haas: testacoda di Schumacher in regime di safety car che rompe l'ala anteriore e rientra ai box dopo un giro.
Si spengono le luci della safety car e si riparte con il francese di Milano in difficoltà come chi è sulle full wet, si va meglio con le intermedie.
Perez, quarto, deve scontare 10 secondi di penalità al successivo pitstop per sorpasso in regime di safety car, mentre Norris supera Ricciardo tramite ordine di scuderia per il quinto posto.
Dopo una ventina di giri sembra il momento di mettere gomme da asciutto ma tutti rimandano, il primo è Vettel che poco dopo dovrà anche scontare uno stop and go perché la Force India (sì, è la Force India) ha pasticciato con il timing nel montare le gomme prima della gara. Le inquadrature vanno sul suo casco che non è quello che indossava ieri.
Qualche giro dopo anche gli altri cambiano gomme, con le posizioni invariate davanti. Hamilton è ancora secondo e ci resta finché non si impantana.
Mentre Hamilton torna in pista scivolando nelle zone basse della top-10 attenzione colpo di scena! Incidente Bottas vs Russell in lotta per la nona posizione, detriti ovunque e Russell impreca e si avvicina alla vettura di Bottas per tirargli uno schiaffo sul casco!
Bandiera rossa e replay: Russell sembrerebbe avere messo le ruote sull'erba prima di toccarsi con Bottas.
Frattanto non si capisce come sarà il restart e alla fine sembra una normale ripartenza dietro la safety car.
Norris si porta secondo davanti alle Ferrari di Leclerc e Sainz, risalito quarto dopo un fuoripista di Perez, quasi a imitare Tsunoda autore di un errore poco prima. Perez torna in pista e si lancia all'inseguimento di Vettel e mentre lo insegue la regia va su di lui invece di inquadrare le Ferrari inseguite da Hamilton in rimonta. Poi si perde il sorpasso, anzi, lo fa vedere solo in un quadratino.
Più avanti Hamilton supera le Ferrari e a tre giri dalla fine anche Norris portandosi secondo.
Ma intanto sono le ultime curve per Max Verstappen che va a vincere per l'undicesima volta, eguagliando Jacques Villeneuve, Felipe Massa e Rubens Barrichello.
Nel frattempo Vettel si ritira ai box a un giro dalla fine dopo essere stato cordialmente salutato dalla sua monoposto, probabilmente eguagliando a sua volta Villeneuve ma quando guidava la B.A.R. Honda, poi divenuta a distanza di anni la Brawn di Barrichello.
Perfino da ritirato riesce comunque a battere le Haas, staccando di un minuto Schumacher e di oltre due minuti Mazepin autore di un testacoda verso fine gara.
EDIT - penalità post-gara per Stroll (ha superato Gasly oltre i limiti della pista) che scende dalla settima all'ottava posizione e per Raikkonen (ha ripreso la posizione dopo un testacoda in regime di safety car) che dalla decima scende in tredicesima.
RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Lando Norris (McLaren), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Carlos Sainz (Ferrari), 6. Daniel Ricciardo (McLaren), 7. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 8. Lance Stroll (Aston Martin), 9. Esteban Ocon (Alpine), 10. Fernando Alonso (Alpine), 11. Sergio Perez (Redbull), 12. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 13. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 14. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 15. Sebastian Vettel (Aston Martin), 16. Mick Schumacher (Haas), 17. Nikita Mazepin (Haas), Rit. Valtteri Bottas (Mercedes), Rit. George Russell (Williams), Rit. Nicholas Latifi (Williams).
NB. Stroll e Raikkonen sono stati retrocessi per penalità rispettivamente dal 7 e dal 9 posto ottenuti al traguardo, mentre i piloti Haas, doppiati di due giri, sono classificati dietro a Vettel nonostante il ritiro di quest'ultimo perché hanno completato un giro in meno (erano già doppiati di un giro al momento del restart dopo la bandiera rossa).
Edited by Milly Sunshine - 19/4/2021, 17:26
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Si dice che Russell sia andato da Bottas dopo l'incidente per assicurarsi che si fosse infortunato in modo da prenderne il posto in Mercedes ma una volta visto che il finlandese era incolume gli ha tirato uno schiaffo sul casco dicendo "Mai na gioia" . -
.Si dice che Russell sia andato da Bottas dopo l'incidente per assicurarsi che si fosse infortunato in modo da prenderne il posto in Mercedes ma una volta visto che il finlandese era incolume gli ha tirato uno schiaffo sul casco dicendo "Mai na gioia"
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+1 .
Russel abbastanza vergognoso.
Bottas ancora non era uscito poteva essere anche infortunato e gli va a dare uno schiaffo? Per un incidente causato da lui poi...
Anche nel post gara poteva star zitto.. -
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Nemmeno a me è piaciuto il modo in cui si è comportato Russell. Considera che in un primo momento, quando si è avvicinato alla Mercedes, pensavo stesse andando ad accertarsi che Bottas stesse bene.
Quantomeno mi aspettavo che avesse la decenza di scusarsi per la sua reazione, nel post-gara, qualunque sia la sua opinione sull'incidente.
PS. Non ho capito le argomentazioni di alcuni fanboy di Russell sui social, secondo cui la colpa è tutta di Bottas perché era nono su una Mercedes. Quindi se un top-driver fa una gara deludente e altri gli vanno addosso è tutta colpa sua?. -
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Io invece continuo a non capire perché ogni volta che un pilota si lamenta di un incidente via radio usi la parola "honestly" quando in realtà non sta parlando molto "honestly" . -
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Per me l'errore di Russell è anche comprensibile - però che botto! - solo che sarebbe stato meglio che prima si fosse accertato delle reali dinamiche dell'incidente e poi, casomai, andare a lamentarsi. Ok che ha ragionato a mente calda e con l'adrenalina a mille, però...
Io intanto davvero speravo in un podio Ferrari, ma era un tantino troppo difficile. Verstappen era imprendibile, Norris aveva un missile al posto dell'auto - povero Dani-Smile, che però ai box durante la bandiera rossa ci ha regalato un siparietto fantastico coi meccanici - "Norris is faster than you", Hamilton ha il solito c*lo (dubito che senza incidente del duo Bottas-Russel sarebbe riuscito ad arrivare secondo, annullando tutti i distacchi) però ha fatto comunque una gran rimonta. Comunque se la situazione prestazioni resta più o meno così quest'anno mi sa che ci sarà da divertirsi parecchio.. -
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Il problema é che nel dopogara ha continuato a voler avere ragione invece di scusarsi...
Team Bottas...
Senza safety Leclerc poteva arrivare senza problemi secondo, capitalizzando la prima parte di gara sul bagnato dove la Ferrari andava veramente bene...
Poi accendiamo un cero per Giovinazzi, é a punti gli si stacca una pinza dei freni che aggiustano al box in un secondo.... -
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Russell vergognoso.
Mi fa invece piacere che la McLaren sia messa bene u.u. -
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Scusate per la schiettezza, ma c'è una cosa che devo dire. Tra i venti piloti che c'erano in pista oggi, ne ho visto uno (penso si possa capire quale) che ha fatto una performance degna di Raghunathan. Dove per "degna di Raghunathan" intendo dire che in apparenza non ha fatto nessun errore particolarmente clamoroso (quantomeno per i suoi standard), ma che proprio ha mostrato un passo gara veramente terribile senza alcuna ragione apparente. Nei momenti più tranquilli della gara, quando leggevo i suoi distacchi, non smettevo più di stupirmi. . -
.Scusate per la schiettezza, ma c'è una cosa che devo dire. Tra i venti piloti che c'erano in pista oggi, ne ho visto uno (penso si possa capire quale) che ha fatto una performance degna di Raghunathan. Dove per "degna di Raghunathan" intendo dire che in apparenza non ha fatto nessun errore particolarmente clamoroso (quantomeno per i suoi standard), ma che proprio ha mostrato un passo gara veramente terribile senza alcuna ragione apparente. Nei momenti più tranquilli della gara, quando leggevo i suoi distacchi, non smettevo più di stupirmi.
É già tanto che non si sia schiantato e che non abbia schiantato altri...prendiamo questo di buono...
Ma nessuna teoria complottistica che Russel abbia buttato fuori Bottas apposta perché ha saputo di Hamilton fuori pista?
Non ci sono più i fan di F1 di una volta...
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.Scusate per la schiettezza, ma c'è una cosa che devo dire. Tra i venti piloti che c'erano in pista oggi, ne ho visto uno (penso si possa capire quale) che ha fatto una performance degna di Raghunathan. Dove per "degna di Raghunathan" intendo dire che in apparenza non ha fatto nessun errore particolarmente clamoroso (quantomeno per i suoi standard), ma che proprio ha mostrato un passo gara veramente terribile senza alcuna ragione apparente. Nei momenti più tranquilli della gara, quando leggevo i suoi distacchi, non smettevo più di stupirmi.
É già tanto che non si sia schiantato e che non abbia schiantato altri...prendiamo questo di buono...
Ma stiamo parlando di Mazepin?
Perché nel caso ha schiantato Latifi.. -
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Eh no...Vanzini ha detto che é colpa di Latifi che é rientrato a due allora in traiettoria dopo un tentativo di imitare il padre di Sainz nella sabbia.... . -
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IL PAGELLONE
VERSTAPPEN 9.5: Volendo trovare il pelo nell'uovo per non dare il 10, fa davvero che strano che nello stato di forma in cui si trova si sia fatto battere dal compagno in qualifica. Una sbavatura nel primo settore gli costa la prima fila. Al via è deciso come ci si aspettava, non concede un centrimetro a Hamilton, si prende la vetta e da quel momento è in controllo totale della corsa. Primo successo in Italia.
PEREZ 4: cancella la bella prestazione del sabato con errori grossolani in gara. In difficoltà da subito anche nel tenere il ritmo di Leclerc. Dopo la bandiera rossa era l'unico che poteva dar fastidio alla rimonta di Hamilton per dare qualche punto di margine al compagno di squadra, invece si autoelimina e finisce anche dietro alle Alpine.
RED BULL 9: errori del messicano a parte, la macchina e la squadra tornano a convincere. Un poco d'ansia ai box al momento del passaggio da intermedie a slick, ma il momento è stato gestito bene da Max.
HAMILTON 6: La 99esima pole position e la tenacia nel non arrendersi gli valgono la sufficienza, in un weekend dove un errore grossolano poteva togliergli parecchi punti è salvato (ancora una volta) dalla fortuna. La red flag in pratica gli abbuona un giro di ritardo. Alla partenza Max lo fulmina e chiude subito i giochi. Appuntamento in Portogallo per il Round 3.
BOTTAS 4.5: Imola lo boccia su tutta la linea, non tanto per l'incidente che lo mette fuori gioco per colpe non sue, ma per tutto il resto del weekend che lo ha fatto decadere dalla pole del 2020 a fare sportellate con la Williams. A dir poco deludente in qualifica così come nelle prime fasi di gara.
MERCEDES 6: Alla fine limita i danni con Hamilton. In generale ha convinto il fatto che questo weekend ha ritrovato più potenza nel motore (come dimostrano anche le velocità di McLaren e Williams) e questo potrebbe porla di nuovo come favorita a partire dalle prossime gare. Non convince a pieno invece il pit stop di Lewis, con una pecca nell'unico momento in cui poteva svoltare la gara.
NORRIS 9: Maestoso in qualifica dove lo escludono i millimetri, generoso nell'assumersi comunque la colpa e ripartire all'attacco. Con un grande ritmo di gara fa apparire quasi banale un podio che banale non lo è stato, specie perché ha costretto a chinare la testa il compagno di team e poi ha resistito a Leclerc con un'ottima gestione della gomma soft. Nella lotta con Hamilton non poteva naturalmente fare di più.
RICCIARDO 6: Un voto che rispecchia la sua posizione in qualifica e al traguardo. Senza infamia e senza lode, ma fin dal venerdì si vede che non si è ancora adattato a questa macchina per stare ai ritmi del compagno. E l'ordine di scuderia rischia di pesare tanto sul morale di un ragazzo che, oscurato da Verstappen in RB, continua a far fatica a tornare a brillare.
MCLAREN 8: Raccoglie un buon bottino di punti e piazza Norris terzo in gara e nella classifica piloti. In più il motore Mercedes sembra tornato a spingere forte. Il futuro appare roseo, anzi, arancione.
LECLERC 7.5: Costante nel suo rendimento sul giro secco, rischia tantissimo di rimanere fuori nel giro di formazione. Formidabile nella prima parte sul bagnato dove stacca Perez e gli altri inseguitori, dopo la red flag paga un misunderstanding / mal funzionamento della radio (non riescono ad avvisarlo che la ripartenza è lanciata invece da griglia) e viene bruciato da Norris. Passato poi da Hamilton vede sfumare il podio e cala un poco nel finale quando Sainz quasi lo riprendere.
SAINZ 7: In un weekend dove tutti i nuovi arrivati nei team hanno sofferto rispetto ai compagni di squadra già abituati alla macchina, lui comunque tira fuori una buona prestazione a prescindere dall'eliminazione in Q2 dove i distacchi erano cortissimi. Qualche uscita di pista non gli pregiudica comunque la lotta con Ricciardo che vince nettamente. E si fa vedere negli specchietti di Charles negli ultimi giri.
FERRARI 7.5: Senza la red flag sarebbe stato podio assicurato e probabilmente secondo posto. Un peccato non aver concretizzato, per ora ci si può accontentare di piazzare entrambi i piloti nella top 5. La McLaren si è dimostrata più veloce, ma almeno quest'anno la Rossa può lottare.
GASLY 6.5: Per come era iniziata il settimo posto si può definire un buon risultato. Come in Bahrain Pierre fa una buona qualifica (5°), ma poi esce dalla lotta per le prime posizioni troppo presto, stavolta per un errore nella scelta iniziale delle gomme. Soffre con le full wet a lungo, poi trova il modo di risalire anche approfittando degli incidenti altrui. Lotta con Stroll, che lo passa irregolarmente e poi verrà penalizzato.
TSUNODA 4: Un giapponese anomalo tutto pepe, la voglia di stupire lo fa esagerare con l'incidente in qualifica. Prova a rimediare domenica, ma paga altri errori, prima si insabbia e poi varca ripetutamente i track limits, così alla fine è solo 12esimo.
ALPHA TAURI 5.5: Per la seconda volta consecutiva da idea di un buon potenziale ma che ancora non si esprime fino in fondo. Un po' per errori dei piloti, ma anche per scelte strategiche errate.
STROLL 6.5: Guida sempre al limite, il che gli torna come effetto positivo al sabato quando strappa per un nulla la Q3 ai danni di Sainz. Si mantiene bene in zona punti anche in questa gara, arriva vicinissimo a Ricciardo, ma esagera nel duello con Gasly che lo fa retrocedere in ottava posizione.
VETTEL 5: Impalpabile e anche un po' sfortunato, un passetto avanti nelle qualifiche ma non ancora sufficiente per andare in Q3. Battuto costantemente da Lance, patisce problemi ai freni prima dello schieramento e poi al cambio nel finale di gran premio. Si fa notare solo per essere il primo a rischiare il passaggio alle gomme di asciutto.
ASTON MARTIN 6: Ancora in palese difficoltà specie rispetto ad altre vetture motorizzate Mercedes, unica nota buona al momento la buona forma di Stroll.
RAIKKONEN 5.5: Alla fine ci sarebbe anche andato a punti, alla bandiera a scacchi è nono, ma paga una penalità pesantissima per rolling start infringement e finisce alle spalle di Tsunoda.
GIOVINAZZI 5.5: Accendiamo un cero per la sfiga del povero Antonio... al traguardo 14esimo e primo dei doppiati.
ALFA ROMEO 5: Passo indietro rispetto al Bahrain, anche se certo non ci si aspettava un miglioramento così netto da parte della Williams.
OCON 7: Sorpresa positiva di giornata, specialmente per la qualifica e perché bastona Alonso a parità di vettura. Anche lui rischia (male) sulle full-wet, anche per questo i primi punti, insperati, rappresentano uno spiraglio di sole per Esteban e la sua squadra.
ALONSO 5: Weekend da dimenticare nonostante il ritorno a punti dopo il precedente addio alla F1. Non trova mai il ritmo e nemmeno gli imprevisti altrui riescono a farlo risalire nelle zone che contano e deve cedere il passo anche al compagno. Una forma da ritrovare dopo che la buona prova di Sahkir aveva illuso i suoi fans.
ALPINE 6: Festeggiano inaspettatamente due vetture a punti quando le premesse erano tutt'altro che buone.
RUSSELL 3: Voto severissimo più per la condotta fuori dalla pista. Il danno in pista, compromettendo quanto di buono fatto in qualifica, lo combina lui... e se la prende con Bottas.
LATIFI 5.5: La qualifica è effettivamente sorprendente, ma la gara finisce subito per una brutta botta dopo un contatto con Mazepin.
WILLIAMS 5: C'erano i presupposti per tornare a fare punti dopo tanto tempo. Il fatto che nessuno dei due piloti abbia concluso la gara rappresenta un danno grave.
SCHUMACHER 5.5: Qualifica a solo un decimo e mezzo da Giovinazzi. Un errore da rookie nelle prime fasi di gara quando perde la macchina e l'ala anteriore.
MAZEPIN 4: Continua a faticare a tenere in pista la sua Haas, in difficoltà fin dalle prove libere.
HAAS 5: si dicono comunque contenti di dare la possibilità ai due rookie di fare la loro esperienza nella categoria.. -
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@Pozzi: quella teoria del kompl8 non l'ho vista personalmente, ma su twitter c'è chi dice di averla vista. Ad ogni modo è abbondantemente compensata dal fatto che lo stesso Russell nel post-gara abbia detto che Bottas ha fatto quello che (secondo lui) ha fatto proprio perché era lui...
@Zure: sì, stavamo parlando proprio di lui. Va beh, sull'incidente con Latifi, lo stesso Latifi si è preso almeno in parte la responsabilità dicendo che l'incidente è avvenuto per la poca visibilità.
Comunque, per quanto riguarda i distacchi, subito dopo il pitstop di Schumacher per sostituire l'ala, gli stava 56 secondi davanti. È riuscito a finire la gara 1 minuto e 9 secondi più indietro.
È vero che ha perso a inizio gara il tempo sulle wet e per la sosta, ma è anche vero che al momento della bandiera rossa era già indietro di almeno 35 secondi e a quel punto il gap tra i due Haas si è azzerato, quindi quello che aveva perso prima l'ha guadagnato in quel momento lì. Di fatto, tra la prima e la seconda metà di gara si è beccato 2 minuti di distacco a pari vettura da uno che si è schiantato da solo in regime di safety car..
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