Fun fact: secondo un'intervista in francese che avevo visto tempo fa, Grosjean e Schumacher sarebbero vicini di casa e amici. Non c'è niente da dire, sbattere su una Haas in regime di safety car significa avere avuto un buon maestro.
PS. Era anche il compleanno di Grosjean oltre che il weekend del suo debutto in indycar (decimo e migliore dei rookie).
@Pozzi: quella teoria del kompl8 non l'ho vista personalmente, ma su twitter c'è chi dice di averla vista. Ad ogni modo è abbondantemente compensata dal fatto che lo stesso Russell nel post-gara abbia detto che Bottas ha fatto quello che (secondo lui) ha fatto proprio perché era lui...
non ho capito lui chi?
Russell: "Bottas ha fatto quello che ha fatto proprio perché è Bottas" (quindi lui nel senso di Bottas)
oppure
Russell: "Bottas ha fatto quello che ha fatto proprio perché ce l'ha con me" (quindi lui nel senso di Russell)
Russell: "Bottas ha fatto quello che ha fatto proprio perché ce l'ha con me" (quindi lui nel senso di Russell) --> questa, mi pare che Russell abbia lasciato intendere che pensa che Bottas ce l'abbia con lui perché è il suo potenziale successore.
Russell: "Bottas ha fatto quello che ha fatto proprio perché ce l'ha con me" (quindi lui nel senso di Russell) --> questa, mi pare che Russell abbia lasciato intendere che pensa che Bottas ce l'abbia con lui perché è il suo potenziale successore.
Ok, sì immaginavo, ma sarebbe stata epica anche l'altra opzione ahah
Il commento di Mazzoni al GP Emilia Romagna alla domenica sportiva
io però i "parecchi sorpassi" subiti dalle Ferrari sul dritto non li ho visti, alla fine solo Hamilton che sul dritto col DRS ha passato non so quante vetture e non solo le Ferrari, almeno diciamo che sui rettilinei non è un bagno di sangue come l'anno scorso
Segnalo una cosa, ovvero che una giornalista britannica ha tacciato Verstappen di sessismo e di non inclusività per avere detto via radio "thank you boys" e nei commenti c'era gente che diceva che ciò è sbagliato perché i piloti dovrebbero dare il buon esempio e non discriminare.
Premesso che non so cosa ci sia nella mente di Verstappen, da donna la cosa mi lascia abbastanza indifferente, ma da persona che in passato ha studiato quattro lingue straniere, mi sta abbastanza sulle pa**e quando gli anglofoni psicanalizzano ogni singola cosa non espressa in puro Oxford English da non madrelingua. Penso che ogni tanto dovrebbero scendere dal loro piedistallo e pensare a come parlerebbero loro le altre lingue.
Sarà anche vero che i piloti devono dare il buon esempiohhhh ai bambinihhhh ma mi pare esagerato sostenere che a dover insegnare ai bambinihhhh il linguaggio inclusivo in inglese sia un olandese che sarà andato a scuola al massimo fino a 15 anni e che l'inglese l'ha verosimilmente imparato lavorando a contatto con gente che parlava in inglese (vari dei quali non madrelingua).
Per assurdo spesso vedo anglofoni che osservano quanto siano smisuratamente intelligenti i piloti che conoscono lingue random (salvo magari criticare la cadenza in inglese di gente che parla quattro o cinque lingue), mentre poi danno per scontato che chiunque nasca sapendo parlare l'inglese bene come un madrelingua.
Alcuni commenti peraltro dicevano che Hamilton non avrebbe fatto lo stesso errore di Verstappen... dimenticandosi che uno dei due è madrelingua e l'altro no. È un po' come lamentarsi che parlando in italiano Vettel declina male gli aggettivi mentre Giovinazzi non fa gli stessi errori.
Il problema é ancora oltre. Se dico tutti in italiano sto parlando di maschi e femmine. Invece secondo questi geni dato che l'italiano é una lingua sessista tutti é declinato al maschile e indica solo gli uomini. Sostanzialmente per loro non importa il significato ma la forma. Quindi dovrei usare tutt* Purtroppo questo é il livello delle battaglie sul sessismo oggi. Poi che a una ragazza venga chiesto se vuole fare figli al colloquio di lavoro non interessa a nessuno.
Che poi queste assurde polemiche fanno cadere nel ridicolo battaglie giuste...
Penso che parlando di persone di madrelingua italiana che parlano in italiano, quella degli asterischi sia un po' un'ossessione, perché vengono usati anche in situazioni in cui è già comunque possibile esprimersi in modo neutro, se necessario. "Saluto tutt* quell* che mi leggono" è neutro tanto quanto "saluto tutta la gente che mi legge" o "saluto tutte le persone che mi leggono" o "saluto chiunque mi legga". Invece c'è pure chi scrive l* person*... perché evidentemente per loro "persona" è femminile e un uomo è "un persono". Benissimo rivolgersi al neutro se non si sa il genere di una persona, se non si identifica in un genere o non vuole dire il proprio genere, ma sbandierare asterischi completamente a caso per far vedere che li usi non vedo quanto sia utile.
Quando si entra nello specifico del parlare una lingua che non è la tua, penso che non bisognerebbe stare sempre lì a discutere di che cosa volesse intendere questo o quello. Peraltro "boys" viene usato per i BAMBINI di genere maschile e non mi risulta che per la Redbull lavori qualche bambino. Aggiungo anche che i madrelingua inglesi stessi generano confusione, lo stesso uso di "boys" e "girls" riferito a persone adulte, finché lo fanno loro tutto okay, quando lo fanno altri skandalohhhh. Penso che dovrebbero decidere per prima cosa loro come si parla la loro lingua e poi, quando in primo luogo si saranno schiariti le idee, lamentarsi degli altri.
Il problema é che saluto tutti quelli che mi leggono, in italiano é già neutro, in quanto tutti ha due significati (tutti, pronome maschile) e tutti (tutte le persone). Fine.
Così come ciao ragazzi é ancora già corretto. Ragazzi é il plurale di ragazzo. Ma ragazzo ha due significati: ragazzo maschile ma anche giovane.
Quindi ciao ragazzi é come dire ciao giovani e giovani é neutro.
Ora se dico il gatto ha sette vite. E qualcuno mi dicesse che son scemo perché non il gatto e l'uva non c'entrano?
La battaglia degli asterischi é secondo me una sciocchezza di chi vuol fare finta che l'italiano non sia sfaccettato. Fine OT
Certo, non metto in dubbio che dire "ciao ragazzi", in italiano, sia già considerato neutro. Intendevo solo dire che, in italiano, se non vuoi dire quella forma, ci sono già tante alternative quante ne vuoi, tipo "ciao gente" o "ciao".
Per quanto riguarda l'inglese, "boys" è considerato solo maschile, diversamente dal "ragazzi" italiano che può riferirsi a persone di ambo i generi. Il problema però, per tornare al discorso di prima, è che quando parli una lingua che non è la tua, tendi a pensare nella tua lingua madre e poi a tradurre. Questo vale per noi italiani, ma anche per le altre nazionalità.
Per questo intendevo dire che i/le reporter anglofoni, prima di esprimere giudizi affrettati, dovrebbero prendere anche in considerazione questo aspetto. Quando X dice una cosa che a loro pare sessista, magari X sta solo dicendo una cosa linguisticamente scorretta o ripetendo ciò che sente dire dai madrelingua.
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