Gran Premio d'Austria - cronaca

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    Verstappen ottiene la pole davanti a Norris, Perez, Hamilton, Gasly, Tsunoda, Vettel, Russell e Stroll. Vettel perderà tre posizioni in griglia per avere rallentato Alonso nel Q2, facendo risalire una delle due Ferrari, uscite per scelta strategica di non qualificarsi con le soft. Fuori in Q2 Sainz, Leclerc, Ricciardo, Alonso e Giovinazzi, in Q1 Raikkonen, Ocon, Latifi, Schumacher e Mazepin. Sainz partirà con gomme dure, Leclerc medie e si fermerà prima.

    Davanti si parte tranquillamente, dietro no: Ocon perde posizioni e poi finisce fuori dopo un contatto con Giovinazzi. Si ritira ed entra la safety car, dietro la quale Giovinazzi sorpassa(?) e viene penalizzato. Al restart Perez affianca Norris, va sull'erba e perde varie posizioni. Dietro ai primi quattro adesso ci sono Gasly, Tsunoda, Stroll e Vettel. Rientrando molto prima delle Ferrari (Leclerc è nono davanti a Perez) Alpha Tauri e Aston Martin perderanno posizioni in seguito in quanto su una strategia a due soste.

    Perez è chiamato a una lunga rimonta mentre Norris viene penalizzato per averlo forzato fuori pista. Ha perso nel frattempo la seconda posizione su Hamilton (giro 20/71). Con la sosta e penalità perde anche il terzo posto e si ritrova quarto dietro a Bottas (31° giro). Perez risale fino al quinto posto - per ora virtuale, vari piloti non si sono ancora fermati - ma si guadagna una penalità per avere forzato Leclerc, in precedenza da lui undercuttato, fuori pista quando questo lo attacca (41°)... anzi, due penalità (succede di nuovo, al 47°).

    Il passo gara di Hamilton non è buono a causa di un problema alla vettura, a due terzi di percorrenza viene superato da Bottas (su disposizioni del team - 52° giro) e due giri dopo da Norris, poi effettua una seconda sosta. Più tardi Verstappen con un vantaggio abissale si ferma di nuovo (61° giro) mentre Perez è in quinta piazza davanti a Ricciardo che è inseguito dalle Ferrari. Leclerc lascia passare Sainz (a cinque giri dalla fine), più veloce perché su gomme più fresche, che strappa la sesta posizione al pilota McLaren (poi quinta per penalità accumulate da Perez).

    Leclerc chiude ottavo precedendo Gasly e Alonso che, a tre giri dalla fine, supera Russell entrato da tempo in top-ten (grazie ai secondi pitstop di Vettel e Tsunoda e in precedenza stando alla grafica avendo superato Stroll in pista) e lì rimasto in top-ten fino a quel momento. Dietro di lui la gara termina con il botto, Vettel affianca Raikkonen e tenta il sorpasso, che termina con Raikkonen che cozza contro una fiancata di Vettel.

    Vari piloti sono stati in precedenza per infrazioni random (Stroll due volte, forse anche Tsunoda), mentre almeno nove sono sotto investigazione per non avere rispettato le bandiere gialle all'ultimo giro dopo l'incidente. Quando i commissari avranno deciso il risultato finale, ci riaggiorniamo con eventuali cambiamenti del risultato.

    EDIT - Raikkonen è stato penalizzato di 20 secondi per avere innescato l'incidente con Vettel, Latifi e Mazepin di 30 secondi per non avere rallentato abbastanza in prossimità dell'incidente (quindi penalità maggiore rispetto a quella per l'incidente stesso - oggi i commissari si sentivano fantasiosi). Per effetto di queste penalità Latifi scivola dietro a Raikkonen da 15° a 16°.

    RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Valtteri Bottas (Mercedes), 3. Lando Norris (McLaren), 4. Lewis Hamilton (Mercedes), 5. Carlos Sainz (Ferrari), 6. Sergio Perez (Redbull), 7. Daniel Ricciardo (McLaren), 8. Charles Leclerc (Ferrari), 9. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 10. Fernando Alonso (Alpine), 11. George Russell (Williams), 12. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 13. Lance Stroll (Aston Martin), 14. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 15. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 16. Nicholas Latifi (Williams), 17. Sebastian Vettel (Aston Martin), 18. Mick Schumacher (Haas), 19. Nikita Mazepin (Haas), Rit. Esteban Ocon (Alpine)

    Edited by Milly Sunshine - 5/7/2021, 13:46
     
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    Ho corretto un po' di inesattezze dovute alla fretta con cui ho scritto la cronaca, cercando di essere più precisa che potevo. Penso mi siano sfuggite alcune penalità di piloti random fuori top-ten ma gli eventi salienti dovrebbero esserci tutti.
     
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    Vendo queste belle giacche di pelle...

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    Russel con la Williams riuscirà mai ad andare a punti?
     
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    CITAZIONE ('Pozzi @ 5/7/2021, 18:12) 
    Russel con la Williams riuscirà mai ad andare a punti?

    Per me prima o poi sì, magari in un GP pazzo in cui accade di tutto.
     
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    VERSTAPPEN 10 (e lode): aggiorna i propri record con il primo Grand Chelem a 23 anni. 15esima vittoria e 50esimo podio in carriera. Non è contento del proprio giro in qualifica dove soffia la pole a Norris per meno di mezzo decimo. La sua gara è un dominio assoluto ben oltre le previsioni e oltre quanto visto nel precedente weekend. E può prendere il largo perché gli avversari arrancano.
    PEREZ 5: giornataccia, pensando che dopo il sabato c'erano tutti i presupposti per una doppietta della Red Bull. Parte bene, ma ha troppa frenesia nel cercare di passare Norris nelle prime fasi e da lì può solo pensare a limitare i danni: per farlo deve guidare a sua volta oltre il limite e si prende due penalità nella lotta con Leclerc, che finiscono per costargli il quinto posto.
    RED BULL 10: affermazione potente della macchina e del pilota di punta, aspettando Checo, può guardare a Silverstone con fiducia sapendo di aver messo in cascina una buona quantità di fieno, oltre ad aver dato un bel colpo al morale dei diretti rivali.

    BOTTAS 8: intrappolato nel vortice di un Hamilton che ha ancora fame di successi e un Russell in rampa di lancio, gli tocca il ruolo di terzo incomodo da qui a fine stagione. Dopo aver vinto qui lo scorso anno, stavolta mette in scena una prestazione meno appariscente, ma comunque positiva a dispetto delle difficoltà del compagno di squadra. Il secondo posto può essere un plus per il morale e le motivazioni in un periodo mentalmente complicatissimo.
    HAMILTON 5: irriconoscibile in qualifica, lotta con Norris e si complimenta con lui fino a guadagnarsi un secondo posto che non riesce a mantenere perché esagera ancora una volta (vedi 2019) con i cordoli, danneggiando la macchina. Così Bottas e Lando lo vanno a riprendere, lasciandolo inaspettatamente fuori dal podio. Il distacco in classifica da Max sale sopra i 30 punti.
    MERCEDES 6: un'altra gara in difesa a guardare il principale avversario dominare, prova a salvare qualcosina a livello di classifica costruttori privilegiando Bottas che riesce a piazzarsi davanti a Norris scavalcandolo grazie alla penalità. Ma avere un ritmo inferiore alla McLaren lancia un piccolo campanello d'allarme.

    NORRIS 9.5: indiavolato, lo avevamo visto bene settimana scorsa anche quando non era possibile stare dietro ai top 4. Sfiora la pole con un giro magico; riceve una penalità (eccessiva) nella lotta con Perez che gli costa la seconda piazza, con le Mercedes lotta quasi alla pari. Si prende gli elogi di Lewis, ma poi una volta tagliato il traguardo non è del tutto soddisfatto della P3, un segnale che inizia a sognare in grande.
    RICCIARDO 6.5: mettendosi nei suoi panni, sta diventando davvero complicato vedere un Lando così spumeggiante, specie quando tu non hai ancora trovato la quadra giusta nemmeno per passare il Q2, mentre il compare riporta la McLaren in prima fila. La risalita in gara è una faticosa lotta con Perez e le Ferrari, alla fine coglie buoni punti per la squadra riuscendo a stare davanti a Leclerc.
    MCLAREN 8: una prima fila (mancava da Interlagos 2012, welcome back) e un podio colti di pura prestazione e non per guai altrui, iniezione di fiducia pesante per la lotta al terzo posto costruttori. E con Lando si può iniziare a fare qualche pensierino al ritorno al successo (che manca sempre da Brasile 2012).

    SAINZ 7: pilota di buon cuore, concentrazione e concretezza, la qualifica deludente non lo distoglie dallo stare sul pezzo, sceglie le hard a costo di concedere qualche posizione al via e viene premiato nella seconda parte di gran premio, quando il compagno deve dargli strada e lui può scalzare Ricciardo dal sesto posto, che poi diventa quinto grazie alle penalità di Perez.
    LECLERC 6: un pazzo o un genio, o pazzamente genio o genialmente pazzo. Io oggi sto nel mezzo. Si prende un bel rischio in curva 3 quando rischia di fare con Vettel lo stesso disastro dello scorso anno. Ci mette il massimo per risalire e fa ammattire Checo. Alla fine l'aggressività non gli porta più dell'ottavo posto, ma che bello comunque vederlo sportellare con una Red Bull, considerando la differenza di prestazione.
    FERRARI 6.5: il leitmotiv quando vedi l'impegno dei piloti è sempre "date una macchina a questi ragazzi". Si sapeva che questo circuito non era adatto alla Ferrari di oggi, ancora una volta i due carletti salvano il salvabile, ma stavolta la McLaren ha messo a segno un bel colpaccio.

    GASLY 6: ribadisce il sesto posto in qualifica della Stiria e questa volta si tiene lontano dai guai, anzi prova a scalzare Bottas nelle primissime fasi. Era il primo a partire con le soft e i nodi vengono presto al pettine, si ferma molto presto e deve andare su due soste, che non basta a fare meglio del nono posto, anche se arriva vicinissimo a Leclerc.
    TSUNODA 4.5: un altra X alla voce delle occasioni mancate, partito subito dietro al compagno e con la stessa strategia, getta via quanto di buono possibile sbagliando per due volte traiettoria all'entrata dei box e ricevendo 10 secondi di penalità. Chiude nel dimenticatoio, 12esimo.
    ALPHA TAURI 6: hanno scelto la qualifica con le rosse con tutto ciò che ne consegue, l'obiettivo di tenersi dietro Aston Martin e Alpine è comunque raggiunto, seppur senza lode con qualche infamia lato Yuki.

    ALONSO 9: o meglio, in realtà la prestazione complessiva è da 6, che è pur sempre un 9 rovesciato. Ma premiamo ancora una volta la fame e lo spirito combattivo di questo guerriero alle soglie dei quaranta. Imbufalito con Vettel e la Aston Martin per averlo estromesso da una qualifica che lui stesso giudicava da top 5, si ritrova coinvolto in un duello epico generazionale con il talento Russell, dove tutti tifano/simpatizzano contro di lui. E se le inventa tutte pur di passare e strappare quel punto. Riuscendoci.
    OCON 5: negli abissi (o all'inferno) da 4 gare. La qualifica è ancora una volta un fail, la gara dura il tempo di un amen.
    ALPINE 5.5: dopo un sabato da dimenticare raccoglie le briciole grazie alla magia di Nando.

    RUSSELL 7.5: si va a prendere l'ottavo posto in griglia qualificandosi addirittura con le medie. In partenza però manca qualcosa, scivola al 12esimo posto e questo rende la corsa alla zona punti decisamente più complicata. Alla fine se la gioca con Alonso, che a pari strategia gestisce meglio le gomme e lo impegna in un bellissimo duello, dove alla fine George vede svanire quel punto con l'onore delle armi.
    LATIFI 5: nessun lampo neanche qui dove il motore Mercedes poteva dare qualcosa in più, la solita gara davanti a MSC e MAZ dopo che Mick lo aveva passato nel primo scatto. Come se non bastasse si becca anche una penalità conclusiva per bandiere gialle non rispettate.
    WILLIAMS 6: le prestazioni qui non erano lontanissime dal centro gruppo, George ha lottato come un leone, ancora una volta punti sfiorati. Un peccato perché l'Alfa Romeo è in piena crisi.

    STROLL 5: sebbene riesca a confermare la Q3 la sua gara non è all'altezza di quella di domenica scorsa e questa volta non ha il passo del compagno di squadra che lo overcutta dopo il primo pit. Guadagna due posizioni alla fine per via dell'incidente tra Seb e Kimi, ma fino ad allora occupava un impalpabile 15esima piazza con una penalità per "speeding" in pitlane ("velocità eccessiva nella corsia dei box" cit. Mazzoni).
    VETTEL 5.5: un malinteso nel Q2 gli costa 3 posizioni sulla griglia. Nonostante le soft prova ad allungare il primo stint, ma questa volta non gira bene come a Baku, così riesce solamente a saltare Stroll, perdendo invece tantissimo da Ferrari e Alpha Tauri. Nelle ultime fasi lotta con Kimi per il 12esimo posto, lo supera e... booommm!
    ASTON MARTIN 4.5: aver raggiunto la Q3 questa volta non porta punti. Motorizzati Mercedes così come McLaren e Williams (che gli sta davanti con Russell!), una prova molto deludente su questo circuito che privilegia la velocità di punta.

    GIOVINAZZI 5: se non altro precede ancora Kimi sul giro secco, ma la partenza non è brillante. Si tocca con Ocon (che chiude lì la gara) e rientra subito ai box, chiudendo di fatto ogni possibile aspirazione di risultato decente.
    RAIKKONEN 4: mi è spiaciuto davvero vederlo concludere la gara così indegnamente dopo che, a parte la solita qualifica poco convincente, era risalito bene fino alle spalle di Russell. Scherzi dell'età e di motivazioni ormai perdute.
    ALFA ROMEO 4: l'incidente di Kimi chiude un weekend orribile non altezza del resto della griglia, esclusa la Haas.

    SCHUMACHER 6: prosegue nel compitino di apprendistato difendendo il 19esimo posto, anzi 18esimo dopo la dipartita di Ocon, dal nulla cosmico alle sue spalle. Bravo sempre nello spunto iniziale dove aveva preso 3 posizioni.
    MAZEPIN 4.5: abbonato al voto 5 di default quando non prende penalità, questa volta decide di premere l'acceleratore proprio quando ci sono le bandiere gialle.
    HAAS 5: due macchine al traguardo e anche oggi (qui nel 2018 GRO e MAG facevano 4° e 5°) si può stappare lo champagne.
     
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    dopo la dipartita di Ocon,

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    CITAZIONE (Milly Sunshine @ 6/7/2021, 12:18) 
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    dopo la dipartita di Ocon,

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    L'unico pilota che pur avendo rinnovato si diverte a lasciare ogni tanto questo mondo
     
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