-
.Il GP di Imola è il primo della stagione ad avere il formato sprint il che significa che, dopo la prima sessione di prove libere, si passa direttamente alla qualifica venerdì pomeriggio. La prima sessione di prove libere peraltro viene disputata sotto la pioggia e anche la qualifica si svolge in condizioni meteo mutevoli.
Si inizia in Q1 con pista bagnata, poi c'è una bandiera rossa - la vettura di Albon di fatto implode spargendo pezzi - e si torna in pista con le slick. Anche in Q2 c'una bandiera rossa - incidente di Sainz - e questo fa sì che diversi piloti siano costretti a interrompere il loro tentativo, cosa che finisce per costare ad alcuni di loro la possibilità di migliorarsi in seguito in quanto ricomincia a piovere.
Si va quindi in una Q3 che viene interrotta con più bandiere rosse: prima una poco utile per un'uscita di pista di Magnussen che tuttavia riesce a ripartire e poi a qualificarsi in modo molto rispettabile, poi una per incidente di Bottas. Infine anche Norris va a sbattere, dopo avere fatto il terzo tempo, ma ormai la qualifica è già terminata, con pole di Verstappen.
Verstappen - Leclerc
Norris - Magnussen
Alonso - Ricciardo
Perez - Bottas
Vettel - Sainz
Russell - Schumacher
Hamilton - Zhou
Stroll - Tsunoda
Gasly - Latifi
Ocon - Albon
La sprint parte con Leclerc che si porta in testa seguito da Verstappen mentre in una prima fase Norris conserva la posizione così come Magnussen seppure a fatica e ondeggiando in modo tale da guadagnarsi un warning. Più indietro Gasly e Zhou vengono a contatto: per il pilota dell'Alfa Romeo è ritiro, mentre quello dell'Alpha Tauri rientra ai box per una foratura e poi si accoda dietro alla safety car.
Nel resto della gara non ci sono ulteriori incidenti, mentre le posizioni nella top-ten variano anche grazie al fatto che Perez e Sainz stanno recuperando posizioni, fino a portarsi terzo e quarto davanti alle McLaren. Si segnala inoltre un duello piuttosto acceso tra Bottas e Alonso con Bottas che ne esce vincente. Le Mercedes faticano a rimontare, mentre Vettel regge la decima posizione per buona parte di gara prima di essere superato prima da Schumacher poi da Russell e Tsunoda.
Dopo una gara quasi mai passata in zona drs di Leclerc, Verstappen gli si avvicina molto nel finale e dopo un acceso duello riesce a superarlo ormai al penultimo giro riportandosi in "pole" per la gara della domenica.
Verstappen - Leclerc
Perez - Sainz
Norris - Ricciardo
Bottas - Magnussen
Alonso - Schumacher
Russell - Tsunoda
Vettel - Hamilton
Stroll - Ocon
Gasly - Albon
Latifi - (dai box Zhou)
Si parte con pista bagnata, ma ha già smesso di piovere, su gomme intermedie. Il lato pulito della pista sembra partire meglio, Verstappen, Perez e Norris si portano primi tre, Leclerc si accoda mentre Sainz e Ricciardo si toccano, per Sainz è ritiro, Ricciardo riesce a tornare ai box. Nel frattempo c'è un contatto tra Alonso e Schumacher, quest'ultimo finisce in testacoda e si accoda, mentre Alonso prosegue. Diversi giri dopo, passati in parte dietro la safety car, una delle pance dell'Alpine si apre costringendo Alonso al ritiro. Nel frattempo Magnussen è quinto, ma verrà superato prima da Russell (autore al via di un'ottima partenza) e poi da Bottas ritrovandosi in settima posizione.
La gara procede senza pioggia e i piloti iniziano a parlare via radio del passaggio alle slick. Ci si avvicina a un terzo di gara quando ancora ultimo, Ricciardo è il primo pilota a passare alle gomme da asciutto. Sembra il più veloce in pista, infatti un giro/ due più tardi la maggior parte degli altri piloti - tutti tranne Verstappen, Leclerc e Norris - si ferma a sua volta. Rientrando più tardi Leclerc overcutta Perez che però su gomme più calde si riprende la seconda posizione, che mantiene al momento senza difficoltà. Più avanti Perez fa un lungo il che permette a Leclerc di avvicinarsi ma non abbastanza per tentare un sorpasso.
Verstappen stacca il duo Perez/Leclerc non tanto lontani tra di loro, segue Norris a distanza e poi Russell in quinta posizione. Dopo una sosta ai box piuttosto lunga invece Hamilton si trova fuori top-ten all'inseguimento di Gasly e Albon che l'hanno superato nel giro delle soste. Tra Gasly e Hamilton c'è un lungo duello in cui Gasly mantiene la posizione. Tsunoda invece si avvicina a Magnussen e riesce a superarlo.
A una decina di giri dalla fine tutta la top-3 rientra progressivamente ai box per le soft e tentare il giro veloce. Leclerc si avvicina a Perez ma finisce in testacoda ed è costretto a rientrare per sostituire l'ala anteriore. Torna in pista nono, riuscendo a superare nei giri che mancano Magnussen, Vettel e Tsunoda. Norris ringrazia e chiude sul podio, mentre un duello tra Russell e Bottas si chiude a posizioni invariate.
RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Sergio Perez (Redbull), 3. Lando Norris (McLaren), 4. George Russell (Mercedes), 5. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 6. Charles Leclerc (Ferrari), 7. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 8. Sebastian Vettel (Aston Martin), 9. Kevin Magnussen (Haas), 10. Lance Stroll (Aston Martin), 11. Alex Albon (Williams), 12. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 13. Lewis Hamilton (Mercedes), 14. Esteban Ocon (Alpine), 15. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), 16. Nicholas Latifi (Williams), 17. Mick Schumacher (Haas), 18. Daniel Ricciardo (McLaren), Rit. Fernando Alonso (Alpine), Rit. Carlos Sainz (Ferrari)
. -
.
Se ho capito bene, Mick aveva la macchina danneggiata fin dal primo giro. Però adesso il divario con le prestazioni di Magnussen inizia a diventare bello preoccupante.
Sono piuttosto allibita dalla diversità di prestazioni tra Russell e Hamilton. Probabilmente il primo si è adattato meglio alla monoposto rispetto a Lewis.
Chi ieri santificava Leclerc oggi ancora un po' lo vorrebbe fustigare su pubblica piazza. Ok, anche secondo me sarebbe stato meglio accontentarsi del terzo posto piuttosto che rischiare così tanto, soprattutto perché non è la prima volta che Charles sbaglia proprio quando olttepassa il limite della macchina. Se devo essere sincera preferisco però che la perdita dei punti sia dovuta ad errori dei genere piuttosto che a ritiri perché la monoposto non è affidabile.. -
.
Su Ricciardo invece niente da dire? 
No perché oggi chiunque sta parlando del fatto che Schumacher è una pippa, Hamilton un vecchio bollito e Leclerc ha fatto bene a provarci, ma di solito aggiungono anche che Ricciardo dovrebbe ritirarsi o morire. 
. -
.
Ok tornando seri una cosa la voglio dire, ovvero che il modo in cui Magnussen è stato e viene tuttora sottovalutato è a mio vedere abbastanza imbarazzante. Ovunque vedo gente sorpresa del fatto che sia molto più veloce di Schumacher, o cose del genere. Mi spiego meglio. Schumacher è riuscito a vincere un titolo in F2 senza mai qualificarsi in prima fila e questo dovrebbe dire molto sulle sue "doti" velocistiche. Questo pilota oggi gareggia per un team che ha possibilità di ottenere risultati in caso si riesca a fare una buona qualifica.
Dall'altro lato c'è Magnussen: un pilota con un podio all'esordio, ai tempi dipinto da Ron Dennis come una sorta di "nuovo Hamilton" (concetto che per Ron Dennis deve significare qualcosa tipo creatura divina o giù di lì), che purtroppo per lui è stato messo da parte per fare il dream team Buttonso ed è finito a guidare delle carriole. In Haas, Magnussen in qualifica dava spesso distacchi abbastanza elevati a Grosjean, attuale top-driver in Indycar di cui tutti si attendono che presto otterrà vittorie.
Adesso viene dipinto come una sorta di nullità che all'improvviso e miracolosamente sta davanti al compagno di squadra, soprendendosi perfino del fatto che in due gare in cui Schumacher era girato alla prima curva, sia stato Magnussen ad arrivare a punti. L'unica cosa che ci si ricorda di Magnussen è il famoso "suck my balls honey" e che, siccome veniva denigrato 24/7 come se fosse un incapace solo perché guidava una carriola, allora doveva per forza essere un incapace.. -
.Su Ricciardo invece niente da dire? No perché oggi chiunque sta parlando del fatto che Schumacher è una pippa, Hamilton un vecchio bollito e Leclerc ha fatto bene a provarci, ma di solito aggiungono anche che Ricciardo dovrebbe ritirarsi o morire.
No, dai, Dani-Smile si è pure scusato prendendosi tutta la colpa. È stato un normale incidente tipico del casino della partenza. Spiace per Sainz, ma non voglio nemmeno crocifiggere Ricciardo.. -
+1 .
Appena riesco faccio le pagelle e magari racconto qualcosa anche della mia esperienza a Imola!
Può essere che tardo un paio di giorni.. -
.
Andrò controcorrente, ma comincio ad essere preoccupato per Leclerc: è al suo quinto anno in F1 e ancora commette gli stessi errori di quando era agli inizi. Tra l'altro dinamica identica a quella di Monaco 2021, segno che non solo non ha imparato, ma evidentemente nel team manca la disciplina interna verso i propri piloti (o almeno nei confronti di Leclerc, il che non mi stupirebbe, la Ferrari sono anni che tratta le proprie prime guide coi guanti bianchi).
Capisco la foga giovanile e dell'essere in pista ad Imola davanti alla marea rossa, ma se vuole puntare al titolo (che non è per niente scontato se la Red Bull dovesse risolvere i suoi problemi di affidabilità e sviluppare la vettura) deve anche imparare che a volte è meglio finire terzi che prendersi troppi rischi.
Con questo non lo voglio crocifiggere, ma voglio sottolineare come, al momento, non mi sembra in grado di reggere la pressione. Deve ancora maturare da quel punto di vista, e ahimè quest'anno si ritrova contro uno dei migliori piloti (se non il migliore in assoluto) di tutta la griglia.. -
.
Sono d'accordo, ma in parte. Nel senso, sono d'accordo sul fatto che Leclerc faccia degli errori. Rimango tuttavia del parere che sia rarissima la perfezione assoluta da parte di un pilota. Il fatto che abbia sbagliato "come a Monaco nel 2021" implica comunque che si debba andare indietro a undici mesi fa per trovare qualcosa da dire contro di lui. Per intenderci: sbagliare è grave, ma sbagliare una volta ogni venti gran premi è meno grave che sbagliare ogni volta. . -
.Sono d'accordo, ma in parte. Nel senso, sono d'accordo sul fatto che Leclerc faccia degli errori. Rimango tuttavia del parere che sia rarissima la perfezione assoluta da parte di un pilota. Il fatto che abbia sbagliato "come a Monaco nel 2021" implica comunque che si debba andare indietro a undici mesi fa per trovare qualcosa da dire contro di lui. Per intenderci: sbagliare è grave, ma sbagliare una volta ogni venti gran premi è meno grave che sbagliare ogni volta.
In effetti hai ragione, mi sono inteso male. Volevo dire però che mi sembra un po' allarmante che sembri quasi lo stesso pilota del 2019. Per intenderci, riguardo ai piloti della sua stessa generazione mi sembra che al contrario Verstappen e pure Russell siano cambiati profondamente rispetto ad allora. Per Norris mi tengo ancora in riserva.. -
.
Oserei dire che Verstappen seppure a parità di anni possa ormai essere considerato un veterano.
. -
.Oserei dire che Verstappen seppure a parità di anni possa ormai essere considerato un veterano.
Certamente, è alla sua ottava stagione in F1. Dove però è arrivato con molta meno esperienza di Leclerc nei campionati minori (sia per anni in cui ci ha corso che per numero di gare disputate), e ci sta che un 17enne con molto meno di 50 gare all'attivo nelle open-wheel possa maturare meno velocemente di uno che ci è arrivato con il doppio dell'esperienza. Non ci vedo quindi una differenza così eccessiva alla fine. Charles non è proprio un veterano, ma nemmeno un principiante.
Per me a Leclerc purtroppo manca un ambiente in cui essere rimproverato quando commette errori gravi. Per fare un esempio, Russell dopo l'incidente con Bottas lo scorso anno proprio ad Imola è stato ripreso pesantemente da Toto Wolff, e da allora è diventato un pilota totalmente diverso.
Non dico che debba succedere la stessa cosa, quello di Leclerc è stato sicuramente un errore meno grave. Il problema è che li ripete ciclicamente dal suo debutto e non mi sembra ci siano stati miglioramenti in tal senso.
Credo sia quel tipo di pilota estremamente veloce, ma che rischia d'imparare ben poco dai suoi sbagli (soprattutto se sta in un ambiente in cui non viene corretto).. -
.
Tra l'altro entrambi gli errori sono dovuti più o meno allo stesso motivo: spingere al limite, oltre a quello proprio e della monoposto. Per questo forse sarebbe stato bene un team radio dai box in cui lo calmavano, ma allora molti avrebbero detto "ecco, non rischia e s'accontenta, non vale come pilota."
In parole povere: comunque la si giri veniva fuori qualcosa che sarebbe stato criticabile.
Almeno secondo me.. -
.Tra l'altro entrambi gli errori sono dovuti più o meno allo stesso motivo: spingere al limite, oltre a quello proprio e della monoposto. Per questo forse sarebbe stato bene un team radio dai box in cui lo calmavano, ma allora molti avrebbero detto "ecco, non rischia e s'accontenta, non vale come pilota."
In parole povere: comunque la si giri veniva fuori qualcosa che sarebbe stato criticabile.
Almeno secondo me.
Concordo. E aggiungo che sono tempi in cui si criticano i piloti molto più facilmente, soprattutto se si dimostrano "noiosi". Non mi ricordo tanta foga nei confronti di Lauda o Prost che facevano le formichine, però alla fine della fiera avevano più punti di tanti dei loro avversari più "spettacolari" e che addirittura vincevano più gare di loro in una stagione, ma arrivavano al traguardo molto meno spesso.
Con questo non dico che un pilota non deve lottare per una posizione più alta, Alonso che ad Abu Dhabi nel 2010 non ha minimamente tentato una staccata su Petrov resta un trauma indelebile.. -
+1 .
Ecco, appunto. Oggi come oggi ai piloti viene inculcato in testa il malsano (dal loro punto di vista) concetto che devono generare spettakolohhhh a ogni costo e tutto il resto è noiahhhh e che un incidente a seguito di un tentativo di sorpasso è preferibile a una guida conservativa. A questo si aggiunge il fatto che i piloti di oggi siano forse più mentalmente immaturi di quelli del passato, il che comporta una maggiore possibilità di essere condizionati. Una volta i piloti "spettacolari" erano tali per natura, non perché venivano indottrinati a diventarlo. . -
.Ecco, appunto. Oggi come oggi ai piloti viene inculcato in testa il malsano (dal loro punto di vista) concetto che devono generare spettakolohhhh a ogni costo e tutto il resto è noiahhhh e che un incidente a seguito di un tentativo di sorpasso è preferibile a una guida conservativa. A questo si aggiunge il fatto che i piloti di oggi siano forse più mentalmente immaturi di quelli del passato, il che comporta una maggiore possibilità di essere condizionati. Una volta i piloti "spettacolari" erano tali per natura, non perché venivano indottrinati a diventarlo.
E' infatti questo che non sopporto. Leclerc ogni volta che fa uno sbaglio viene difeso perchè appunto fa "spettakolohhhh", e anche la squadra non sembra aver molta voglia di riprenderlo, non so se per un rispetto eccessivo della sua figura di prima guida o perché hanno paura di destabilizzarlo perché psicologicamente non proprio una roccia, come hai fatto notare tu. Se fosse quest'ultimo caso mi spiace dirlo, ma così non può lottare per il titolo con uno come Verstappen abituato fin da piccolo a prenderle e a darle dal padre (che non è affatto una bella cosa, ma è per far capire chi è quello che deve spodestare dal suo trono)..
Gran Premio dell'Emilia Romagna: cronaca |
Contacts
Web
