Gran Premio di Miami: cronaca

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    Dalla qualifica del primo GP di Miami esce una prima fila tutta Ferrari, una fila Redbull subito dietro, un sorprendente Bottas quinto e un Russell in difficoltà autore di due errori nel Q2 che gli costano il risultato. Questa è la griglia di partenza (anche se poi entrambe le Aston Martin partono dalla pitlane per problemi con la temperatura della benzina):

    Leclerc - Sainz
    Verstappen - Perez
    Bottas - Hamilton
    Gasly - Norris
    Tsunoda - Stroll
    Alonso - Russell
    Vettel - Ricciardo
    Schumacher - Magnussen
    Zhou - Albon
    Latifi - Ocon

    Al via Leclerc mantiene la posizione, mentre Verstappen riesce a superare Sainz portandosi in seconda posizione, ci troviamo quindi con Leclerc, Verstappen, Sainz e Perez nelle prime quattro posizioni, dalle quali staccano i piloti che li seguono e sono in un primo momento Leclerc vicino a Verstappen e Sainz e Perez idem. Nella prima fase di gara Verstappen si avvicina molto a Leclerc e riesce a superarlo portandosi in testa. Perez invece sembra perdere terreno nei confronti di Sainz, con tutta la top-4 che si allontana progressivamente. Tra loro non cambiano più le posizioni per tutto il primo stint, che dura fino all'unica sosta intorno metà gara.

    Bottas, partito quinto, si trova in quinta piazza fin dal via (mentre invece si ritira quasi subito il suo compagno di squadra Zhou per noie meccaniche), seguito non troppo da vicino da Hamilton. Il pilota Mercedes, che ha perso due posizioni al via con anche un lieve contatto con Alonso, si riporta nella prima fase sesto dopo avere superato Alonso e Gasly. Il pilota dell'Alpha Tauri si installa al settimo posto, mentre il compagno di squadra Tsunoda precipitato fuori top-ten e superato da entrambe le Haas è uno dei primi a fermarsi. Come gran parte dei piloti, a parte alcuni di quelli partiti ultimi, deve passare da medium a hard. Va da sé di conseguenza che ci sono alcuni piloti (tra cui Russell) che essendo partiti sulle hard faranno un primo stint molto più lungo.

    Dopo la sosta, Verstappen vede aumentare il vantaggio su Leclerc, mentre Sainz dopo una sosta abbastanza lunga mantiene comunque margine nei confronti di Perez. Russell al momento è quinto davanti a Bottas e Hamilton ma deve ancora effettuare la sosta, così come Ocon e le Aston Martin che vediamo lungamente in lotta con le Haas che invece si sono fermate già da tempo quando erano in bassa top-ten o poco fuori. Alonso nel frattempo attacca Gasly e lo supera, ma tra i due c'è un contatto nel quale Gasly danneggia la vettura. Si ritrova a procedere lentamente venendo superato da varie vetture e a quel punto c'è un contatto tra lui e Norris, che manda il pilota della McLaren a sbattere piuttosto violentemente.

    Siamo verso tre quarti di gara quando entra la safety car. Russell va ai box, idem Perez ma per una seconda sosta. Anche i piloti che non si erano ancora fermati vanno ai box. Dietro la safety car si accodano i primi quattro invariati, poi Bottas, Hamilton, Russell e Alonso. Dopo il restart ci sono numerosi duelli (spesso non inquarati dalla regia), anche per le posizioni di spessore. Leclerc va infatti in zona drs di Verstappen anche se non riesce a tentare un attacco, mentre Perez tenta un sorpasso su Sainz arrivando lungo e perdendo la posizione. In casa Mercedes invece è lotta per il quinto posto, dopo che Bottas ha sfiorato un muro e perso due posizioni: tra Hamilton e Russell ci sono vari sorpassi e controsorpassi in almeno due momenti e alla fine la spunta Russell.

    Per le posizioni basse della top-ten nel frattempo è caos: mentre un po' più indietro c'è già stata una collisione minore tra Magnussen e Stroll, si ritrovano a lottare per il nono posto Schumacher, Vettel e Ocon, con un contatto tra Schumacher e Vettel in cui entrambi danneggiano le vetture (Vettel si ritira), incredibilmente senza spargere detriti sulla pista. Ocon frattanto si porta dietro al compagno di squadra che gli retrocederà dietro per penalità (contatto con Gasly) e Albon chiude la top-ten. La gara si conclude con un nuovo contatto Magnussen vs Stroll nel quale il pilota della Haas danneggia la vettura. Una penalità di cinque secondi per questo contatto non cambia il suo risultato, essendo comunque già arrivato in ultima posizione. Alonso viene inoltre nuovamente penalizzato (taglio di chicane?) scivolando dietro Albon e Stroll.

    1. Max Verstappen (Redbull), 2. Charles Leclerc (Ferrari), 3. Carlos Sainz (Ferrari), 4. Sergio Perez (Redbull), 5. George Russell (Mercedes), 6. Lewis Hamilton (Mercedes), 7. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 8. Esteban Ocon (Alpine), 9. Alex Albon (Williams), 10. Lance Stroll (Aston Martin), 11. Fernando Alonso (Alpine), 12. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 13. Daniel Ricciardo (McLaren), 14. Nicholas Latifi (Williams), 15. Mick Schumacher (Haas), 16. Kevin Magnussen (Haas), 17. Sebastian Vettel (Aston Martin), Rit. Pierre Gasly (Alpha Tauri), Rit. Lando Norris (McLaren), Rit. Guanyu Zhou (Alfa Romeo)
     
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    VERSTAPPEN 10: L'errore in qualifica con la conseguente prima fila tutta rossa non lo ha scoraggiato. Aggressivo subito al via fa una gran manovra per passare Sainz e va subito in pressing su Leclerc e non si lascia sfuggire la prima opportunità per prendersi la prima posizione. Domina e non trema neanche dopo la SC, ottiene anche il giro veloce e accorcia ancora le distanze in classifica.
    PEREZ 7: Dopo un'ottima gara a Imola, una più "normale" a Miami dove non riesce a fare più del quarto posto in qualifica e gara. Meglio nel primo stint dove però un problema tecnico, che gli costa una perdita di potenza per un paio di giri, gli impedisce di tentare un undercut su Sainz. Non riesce a sfruttare l'occasionissima dopo la SC quando è l'unico a beneficiare di gomma media nuova.
    RED BULL 9: La velocità sul rettilineo e un minor degrado sul passo gara sono stati la chiave del successo, oltre ovviamente alle abilità di Max. Qualcosina lato affidabilità è ancora da sistemare, lavoro extra al venerdì sulla monoposto di Max e un calo di potenza in gara per Perez che fortunatamente almeno questa volta non gli è costato il ritiro.

    LECLERC 9: Dopo l'errore di Imola si riscatta con un gran giro che lo mette in pole e alla partenza scatta bene davanti a tutti. Un po' di graining gli costa la perdita della posizione su Max. Anche con le hard il suo passo, seppur meglio delle medie, non pare all'altezza del ritmo dell'olandese. La SC mantiene vive le sue speranze, ma con meno velocità sul dritto non ha modo di portare un attacco concreto anche con il drs.
    SAINZ 8: Weekend cominciato nel buio con un altro testacoda al venerdì. Scaccia le ombre in qualifica trovando la prima fila accanto al compagno. Non riesce a limitare la partenza aggressiva di Verstappen. E anche Charles sul passo gara sembra essere di un altro pianeta rispetto a lui. Ma mostra grande grinta nel difendersi nel finale da Perez seppur con svantaggio di mescola.
    FERRARI 8.5: I dettagli fanno la differenza e così come nella Sprint Race di Imola, anche qui lo scatto di Leclerc è stato solo un'illusione. Lo svantaggio sulla velocità di punta risulta cruciale se non fai il vuoto. Qualche imperfezione anche nei pit stop. Ma se Sainz ritrova costanza la lotta è aperta.

    RUSSELL 6.5: Si conferma nella top 5, anche se con un weekend non all'altezza di quello di Imola o di Melbourne. Partito indietro per sbavature in Q2, sceglie le bianche e deve soffrire nelle retrovie nei primi giri, per poi risalire con pazienza in attesa di una SC. Che per sua fortuna arriva. A quel punto lotta con Hamilton e gli soffia la quinta piazza (con il vantaggio della gomma nuova).
    HAMILTON 6.5: Rispetto a George una qualifica buona, non ottima, perché è sorprendentemente dietro a Valtteri (!). Anche la partenza così e così, deve lottare con Alonso e Gasly per potersi riprendere la sesta posizione. E lì rimane perché negli ultimi giri prima ne guadagna una proprio su Bottas e poi deve cederla al compagno di squadra che ha gomme nuove.
    MERCEDES 6.5: Ha illuso al venerdì quando sembravano spariti i problemi di "purposing" e viaggiava sui tempi di RB e Ferrari. Sul passo gara sono la terza forza, ma allo stesso tempo hanno faticato molto per tenere dietro l'Alfa Romeo. E senza la SC Russell rischiava di stare fuori dalla zona punti.

    BOTTAS 6: Dopo due RB, due Ferrari e due Mercedes, ecco che arriva lui al traguardo a precedere le Alpine. Se nel complesso è un risultato decisamente da non buttare via, avrà un po' di rammarico per non essere riuscito a tenere dietro le vetture del suo ex team fino alla fine. Fortunatamente con il muretto c'è stato solo un bacio e non il matrimonio.
    ZHOU 5: Una qualifica molto deludente per il rookie che non passa il Q1 mentre Bottas va in top 5. Lo si vede nei primi giri davanti a Russell, ma ha quasi subito un problema tecnico che fa finire la sua corsa.
    ALFA ROMEO 6.5: Luci e ombre, da una parte si poteva puntare addirittura al quinto posto, dall'altro lato se Bottas fosse finito a muro sarebbe stato doppio ritiro. Ovviamente, se si pensa a un confronto con il 2021, si può sorridere.

    OCON 6.5: Mai darlo per spacciato. Esteban riesce a raddrizzare un weekend iniziato in modo negativo con problemi alla vettura. Anche lui come Russell parte con le dure e sfrutta la SC per rientrare in zona punti. Ne esce bene dalla battaglia con Schumacher e Vettel e si incolla al compagno, che poi gli cederà l'ottava posizione perché arretrato da penalizzazioni varie...
    ALONSO 5: Manca sempre qualcosa per sorridere. Lui ha sempre fiducia nel mezzo e nelle sue possibilità, ma spesso non riesce a tradurre questa fiducia in risultati concreti. In Q2 esce per un soffio, la partenza è buona, ma nei corpo a corpo ne combina un po' di ogni tipo per cercare di non farsi risucchiare dal centro gruppo. Così ci pensano i commissari a spedirlo fuori dalla zona punti.
    ALPINE 6: Si lamentano per le penalità inflitte a Fernando che hanno impedito di ottenere punti con entrambe le macchine. Devono però ancora sistemare qualcosa in casa propria, perché la concorrenza per le posizioni alle spalle dei top team è molto alta.

    ALBON 8: Ok gli avevamo dato 9 per il decimo posto in Australia, frutto di un super stint allungato. Qui è davvero una sorpresa: prima della SC non sembrava poter ambire a una posizione migliore della 16esima, poi in pratica approfitta di tutti gli incidenti davanti a lui, oltre che della penalità di Alonso, per cogliere un insperato nono posto. Però ha il merito di farsi trovare nel vivo della bagarre, mentre il compagno è sempre in fondo.
    LATIFI 5: Anche questa volta la Williams va a punti, ma la gloria è altrove. Constantemente in fondo al gruppo dei classificati, fino all'incidente di Mick che gli consente di guadagnare almeno la posizione sulla Haas numero 47.
    WILLIAMS 6: Si conferma buona la scelta di Albon, che almeno per risultati a punti non fa sentire la mancanza di Russell.

    STROLL 6.5: Per un decimo riesce a beffare il penalizzato Alonso e a ottenere un altro punticino che si somma a quello di Imola. Un risultato insperato considerato che scattava dalla pitlane (tra l'altro dopo aver fatto una bella qualifica).
    VETTEL 6.5: Anche per lui partenza dalla pitlane e per 40 giri è alle spalle di Lance. Si ravviva la sua corsa dopo la SC, riesce a risalire dal 14esimo al 9o posto e spera nei punti, ma un attacco troppo azzardato dell'amico Schumi Jr. distrugge quanto di buono stava ricostruendo.
    ASTON MARTIN 5.5: Il punticino di Stroll è una gioia inattesa non sufficiente a nascondere i tanti problemi.

    RICCIARDO 5: Un'altra gara difficile che al traguardo conclude 11esimo per via dei ritiri altrui, ma non può sfruttare la penalità di Alonso perché è a sua volta penalizzato per un taglio di curva. Così scivola al 13esimo posto.
    NORRIS 5: Rispetto al compagno porta ancora una volta la macchina in Q3, ma non ha la competitività che aveva ritrovato a Imola. Una collisione con Gasly mette fuori gioco entrambi (e ribalta la gara degli altri).
    MCLAREN 5: Ha illuso la qualifica di Norris, per il resto questa volta è mancato il passo gara per poter centrare la zona punti.

    TSUNODA 5: Molto bene al sabato quando si piazza nella top ten. In partenza viene sorpreso da Alonso che sfrutta la casella libera lasciata da Stroll, poi lentamente retrocede indietro senza quasi potersi difendere dagli attacchi delle Haas. La sua gara diventa un "duello" con Latifi per la penultima posizione, poi ne guadagnerà un paio ai danni di Ricciardo e Mick per via di incidenti e penalità.
    GASLY 5.5: Anche lui veloce sul giro secco e anche lui accusa quasi subito un calo di competitività che lo estromette dalla top ten. Fino al contatto con Norris che pone fine al calvario.
    ALPHA TAURI 5: Sorpresa positiva in qualifica quanto negativa quando è il momento di fare punti. Un comportamento del tutto inverso rispetto al buon andamento che la casa madre RB ha ritrovato sul passo gara.

    SCHUMACHER 4.5: Dispiace perché questa volta i punti erano davvero vicini e sarebbero stati anche meritati vista la sua condotta nella prima parte di gara. Però esagera con Vettel e manda tutto all'aria. Si spera che impari da questi errori.
    MAGNUSSEN 4.5: Anche per lui contatto con una Aston Martin, quella di Stroll. Ne esce con l'alettone anteriore danneggiato e si ritira poco prima della bandiera a scacchi.
    HAAS 4.5: Curiosità su quello che Steiner. dirà (o più probabilmente ha già detto) ai piloti. Puntata pronta e impacchettata per Netflix.
     
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    Rivedendo la gara con la telecronaca di Sky UK, ho notato che la coppia Croft-Brundle ha regalato perle mazzoniane subito dopo il pit stop di Alonso. Fernando ha una sosta lunga (5.7) e rientra giusto davanti a un trenino formato da Stroll, Latifi, Vettel e Magnussen.
    Fernando ha gomme fredde e Stroll ne approfitta per provare ad attaccarlo.
    Croft e Brundle iniziano a fare la somma dei titoli mondiali vinti da Alonso e Vettel prima di sincerarsi che quello in lotta con Alonso fosse Vettel, cosa che in effetti non era.
    In contemporanea dietro i due, Vettel attacca Latifi. Croft e Brundle si esaltano per la lotta tra "i due canadesi". Alla fine "Lance" (in realtà Seb) completa il sorpasso sul non-connazionale.
    Poi Magnussen mette tutti d'accordo superando Latifi sul rettilineo successivo. E lì almeno non hanno fatto confusione :)
     
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    WILLIAMS 6: Si conferma buona la scelta di Albon, che almeno per risultati a punti non fa sentire la mancanza di Russell.

    Albon essenzialmente sta ottenendo, intendo proprio in termini numerici, in Williams i risultati che otteneva in Redbull. :f:
     
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3 replies since 9/5/2022, 01:01   53 views
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