Gran Premio d'Olanda: cronaca

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    Pole position per Verstappen a casa propria, davanti alle Ferrari che non sono erano sembrate particolarmente competitive in Q1 e Q2 al confronto con Verstappen, separati da meno di un decimo. Segue Perez in mezzo alle Mercedes dopo essere finito in testacoda a fine qualifica. Altri eventi salienti: bandiera rossa in Q2 causa lancio di un fumogeno sulla pista, con successiva invasione pennuta di vari piccioni.

    Verstappen - Leclerc
    Sainz - Hamilton
    Perez - Russell
    Norris - Schumacher
    Tsunoda - Stroll
    Gasly - Ocon
    Alonso - Zhou
    Albon - Bottas
    Ricciardo - Magnussen
    Vettel - Latifi

    Verstappen resta davanti a Leclerc, mentre Sainz e Hamilton escono indenni da un contatto al via. Norris si porta sesto alle spalle di Perez ma di lì a pochi giri Russell gli tornerà davanti. Un duello Zhou vs Magnussen vs Albon finisce con un fuoripista di Magnussen che striscia contro un muro ma prosegue senza danni, seppure ultimo. Nel frattempo le posizioni dei piloti di testa rimangono invariate, anche se Sainz e Hamilton sono molto vicini. I primi a rientrare ai box sono Sainz e Perez. Al box della Redbull sono pronto con quattro ruote, in quello della Ferrari ne hanno solo tre: la perla della giornata è quindi omaggiare Eddie Irvine con una sosta simile a quella del GP d'Europa 1999.

    In Mercedes tentano una startegia a una sola sosta, con le vetture che si portano 1/2 alla fine del primo stint. Russell viene superato da Verstappen prima della sosta, mentre Hamilton è ancora leader quando rientra. Dopo un duello con Perez ostacolato anche da Vettel doppiato che esce dalla pitlane, Hamilton si porta davanti al pilota della Redbull, che di lì a qualche giro si ferma ai box. La strategia Mercedes potrebbe funzionare, se non fosse che Verstappen - unico dei front runner che ancora deve fermarsi - può effettuare la seconda sosta in regime di virtual safety car: dopo un falso allarme di ruota non imbullonata Tsunoda si ferma e, prima di avere avuto conferma di non avere problemi, si era già slacciato le cinture per scendere, quindi è tornato ai box per andare a farsele riallacciare e accusando problemi al ritorno in pista si ferma e si ritira.

    Pochi giri dopo Bottas rompe il motore e si ferma. Con un certo ritardo viene data safety car, Verstappen, Leclerc e Perez si fermano ai box, le Mercedes proseguono, anche se quando le vetture rientrano in pitlane dietro la safety car per via della rimozione, Russell si ferma così come Ocon. Da 1/2 che erano le Mercedes sono 1/3. Sosta ai box anche per Sainz (già sotto indagine per un presunto sorpasso via) dove c'è un lieve contatto con Alonso all'uscita dai box. Al restart Verstappen si porta in testa e allunga, Hamilton è in difficoltà e viene superato all'improvviso da Russell. Poco dopo anche Leclerc supera Hamilton, mentre Sainz e Perez continuano a duellare tra di loro con Sainz che resta davanti ma perde la quinta piazza per penalità unsafe release.

    La gara degli altri: ottima la Alpine prima a mettere le hard che hanno funzionato per entrambi i piloti, buona la performance di Norris per quanto riguarda la McLaren. Aston Martin se parte da una buona posizione si conferma in grado di mantenere la posizione così che Stroll ha chiuso a punti, mentre l'Alpha Tauri è sempre un po' meh. Difficile decifrare la performance della Williams, Albon neanche lontano dalla top-ten, Latifi sempre ultimo, mentre Alfa Romeo sembra in difficoltà rispetto a inizio stagione. In Haas, Schumacher si qualifica bene ma chiude comunque indietro, ripetendo esattamente quanto fatto da Magnussen lo scorso gran premio, fuochi di paglia in qualifica, comunque indietro in gara indipendentemente da dove partono.

    RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. George Russell (Mercedes), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Lewis Hamilton (Mercedes), 5. Sergio Perez (Redbull), 6. Fernando Alonso (Alpine), 7. Lando Norris (McLaren), 8. Carlos Sainz (Ferrari), 9. Esteban Ocon (Alpine), 10. Lance Stroll (Aston Martin), 11. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 12. Alex Albon (Williams), 13. Mick Schumacher (Haas), 14. Sebastian Vettel (Aston Martin), 15. Kevin Magnussen (Haas), 16. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), 17. Daniel Ricciardo (McLaren), 18. Nicholas Latifi (Williams), Rit. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), Rit. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri)
     
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    Vendo queste belle giacche di pelle...

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    Grande gara di Alonso soprattutto intuizione di usare le bianche.
     
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    Mick ha avuto la gara rovinata da un problema alla monoposto, che prima gli ha fatto fare una sosta molto lunga e poi ne ha compromesso le prestazioni.
    Non è nemmeno troppo colpa sua se non va a punti.
     
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    Se ti riferisci alla mia cronaca, ho solo scritto che per la seconda volta di fila la Haas in qualifica ha illuso e poi in gara ha dimostrato che partendo avanti o indietro poco cambia, non ho dato la colpa ai piloti. :unsure:
     
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    Sapphire Planet

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    No no no, ho solo aggiunto un appunto preso da un intervista, tutto qui.

    Tanto più che concordo con la tua opinione, ho il sospetto che anche la Haas abbia sofferto la nuova direttiva.
     
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    Verstappen illegale per quanto va forte su tutte le piste.
    Non ci facciamo mancare nulla neanche in Olanda lato Ferrari.
    Tra l'altro oltre a sbagliare il pit stop di Sainz per averlo chiamato troppo tardi, è stata comunque una scelta logica sbagliata quella di chiamarlo, perché stava tenendo dietro le Mercedes, che senza di lui hanno alzato il ritmo (non avevano la velocità per attaccarlo in pista) e sono potute andare tranquillamente sulla strategia gialla-bianca, rischiando di far perdere il podio a Leclerc.

    La Mercedes probabilmente doveva fermare Hamilton piuttosto che Russell sotto SC, oppure non fermare nessuno dei due per far sì che Verstappen dovesse sorpassare due piloti invece che uno... ma alla fine penso che Max avrebbe vinto comunque
     
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5 replies since 4/9/2022, 18:59   45 views
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