F1 Manager 2022 - La mia carriera

Aston Martin Aramco Cognizant F1 Team

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    Non sono mai stato un gran videogamer.
    Gli unici giochi che ho giocato dai tempi della PS1 (anteguerra) sono stati i manageriali di calcio (Football Manager) e i simulatori di F1 (RFactor o giochi ufficiali F1 CodeMasters).
    Il lockdown mi ha convinto dopo 20 anni dalla PS1 ad acquistare una console, la PS4, solo per giocare a F1 2020 e poi F1 2021 (+ Crash Team Racing perché "non ce la faccio, troppi ricordi").

    Quest'anno, vedendo che è stato realizzato un manageriale di F1 da Frontier Developments, ho deciso di non comprare F1 2022, ma di provare invece la sua controparte manageriale.
    L'ho acquistato da una settimana e si è dimostrato un passatempo interessante in questa pausa dalla vera F1.
    Ne parlano tutti bene e direi che hanno ragione, pur se ci sono caratteristiche a mio modo di vedere migliorabili.

    Ne farò una mini recensione qui mentre approfitto di questa sezione per raccontarvi la mia carriera da Team Principal della Aston Martin Aramco Cognizant F1 Team.

    Come sapete la Aston Martin arriva da un non esaltante 7° posto nei costruttori nel 2021, dove ha avuto un solo exploit con il podio di Baku di Vettel, ma per il resto è stata ben lontana dalle posizioni che occupava abitualmente nel 2020 quando ancora gareggiava sotto il nome di Racing Point.

    Le premesse per il 2022 si preannunciano ancora peggiori, perché Haas e Alfa Romeo sono cresciute molto rispetto all'anno passato, di pari passo con la Ferrari che fornisce loro i motori.
    La AMR22 è invece nata sotto una cattiva stella. Ben consapevoli delle difficoltà che stiamo affrontando, abbiamo contrattato con gli sponsor dei bonus che ci saranno corrisposti con il raggiungimento del 15esimo posto in qualifica e/o in gara; non è la posizione a cui vogliamo ambire nel lungo termine, ma a oggi è un obiettivo non scontato da portare a casa, visto che di partenza, come macchine inferiori a noi ci sono solo le due Williams.
    Se le basi non fanno sorridere, c'è di buono che i soldi nelle casse del team non mancano, per cui non resta che concentrarsi al massimo sullo sviluppo della vettura e confidare che da metà stagione in avanti potremmo puntare a raggiungere la zona punti.

    I piloti non hanno bisogno di presentazioni, ma le facciamo lo stesso. Sebastian Vettel è un quattro volte campione del mondo che ha scelto AM per rilanciare le proprie ambizioni dopo una stagione 2020 triste vissuta con Ferrari. Non potendo fare miracoli con una macchina di bassa classifica, ha comunque fatto valere la sua esperienza nella stagione 2021, conquistando due volte il secondo posto in Azerbaijan e in Ungheria, seppur poi è stato squalificato in quest'ultima occasione. Si vociferà che il 2022 potrebbe essere la sua ultima stagione. L'idea sarebbe di trattenerlo, ma lo stipendio che prende e l'età che avanza potrebbero rendere non semplice il rinnovo.
    Poi c'è Lance Stroll, per tutti il cocco di papà. Una pole e due volte sul podio nel 2020, ma nessuna prestazione geniale nel 2021. Ha dalla sua parte la giovane età che consentirà sicuramente una crescita nel corso degli anni, ma non si può aspettare in eterno.
    Il collaudatore è un uomo di grande esperienza, Nico Hulkenberg, che forse scalpita per avere ancora una chance di far vedere le sue qualità dopo essere uscito dal circus a fine 2019.

    Le prime uscite, mentre in fabbrica è partito il progetto AMR22-B, confermano le povere aspettative. Si fa fatica a raggiungere il Q2 ed è proibitivo anche solo sognare la zona punti. La maggior parte delle volte partiamo 17° e 18°.
    Per cercare di guadagnare qualche posizione si corre in modalità "ciclismo": si cerca di agganciarsi a un trenino di vetture con passo gara più o meno simile, tipo McLaren, Haas, Alpha Tauri o Alfa Romeo, per farsi tirare dal treno sfruttando il DRS e provare ad andare più lunghi con lo stint iniziale per cercare di approfittarne quando gli altri vanno ai box. E magari sperando in qualche SC che ci faciliti un po' il compito.

    La SC però può essere anche beffarda se il regolamento non viene applicato alla lettera, come ben sappiamo da finale di stagione 2021. Un bug del gioco fa sì che ai doppiati non è consentito sdoppiarsi (spero venga sistemato il bug con qualche aggiornamento successivo). Una lezione che abbiamo imparato a caro prezzo a Baku con Stroll che in regime di Safety si ferma negli ultimi giri per montare soft nuove, ma si ritrova a essere il primo dei doppiati e non solo non può guadagnare posizioni, ma mentre si fa ridoppiare da tutti finisce per infastidire Vettel che stava lottando a centro gruppo.

    Insomma qualcosa da migliorare c'è.
    Ma lo racconterò più nel dettaglio nei post e nei giorni successivi.
     
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    Il primo cordiale saluto della stagione arriva dal circuito di Al Sahkir, nella periferia di Manama e nel deserto del Bahrain, un arcipelago di 33 isole collegato all'Arabia Saudita da un ponte di 38 km. Pista lunga 5 km e 412 metri, 15 curve, 4 rettilinei, tanti saliscendi, frenate molto difficili.
    5000 riflettori accesi per illuminare la gara che si corre in notturna.

    Hamilton su Mercedes ha perso un mondiale all'ultima gara nel 2021 e vorrà riscattarsi, ma sembra che Leclerc con la Ferrari e Verstappen su Red Bull siano i favoriti per il titolo, almeno alla vigilia. E infatti sono loro a prendersi la prima fila al termine di qualifiche molto combattute.

    Quelli che in qualifica invece non hanno proprio combattuto siamo noi della Aston Martin. I pronostici che ci vedevano lontani dal Q2 si rivelano concreti: Vettel 17° e Stroll 18°, davanti solo alle due Williams e a 3 decimi da Tsunoda, ultimo dei qualificati. Il team di ingegneri si sta dando da fare per portare qualche miglioria, ma i nuovi sviluppi non arriveranno prima dell'Australia e c'è da soffrire.
    Nel pre-gara Vettel passeggia pensieroso tra una vettura e l'altra della griglia, domandandosi se questa possa essere davvero la sua ultima stagione in F1. In effetti glielo domandano tutti, anche Ettore Giovannelli che prova a farlo parlare in italiano ai microfoni RAI.

    Le strategie sono facili da definire: gialla + bianca per Seb, bianca + gialla per Stroll. Se qualcuno davanti va sulle due soste dovremo provare ad approfittarne.
    Si spengono le luci rosse, scattano le vetture, inizia il calvario: Seb parte bene prende una posizione su Mick Schumacher, Lance è passato da Albon e scende addirittura in 19esima piazza. Tempo un paio di giri e i nodi vengono al pettine: con il DRS Mick si riprende la posizione su Vettel, mentre Stroll torna davanti ad Albon. C'è poco altro da inventare e allungare lo stint non ci aiuta come avremmo voluto.
    Approfittiamo solamente di un uscita di pista di Tsunoda per overcuttarlo con Seb.
    Senza emozioni si arriva alla bandiera a scacchi: 16° e 18° con un giro di doppiaggio rispetto a Leclerc vincitore della gara. Non c'è tempo per abbattersi e c'è tanto da lavorare.

    Si attraversa il ponte di 38 km e si raggiunge l'Arabia Saudita. Si corre a Jeddah la seconda gara della stagione. Circuito veloce, la macchina non si adatta bene, lo vediamo fin dalle prove libere. Un altro copione scontato. 17° e 18° in qualifica e in gara. Stroll partito con le bianche ha navigato qualche giro in 14esima posizione e rallentato per un po' quelli che si sono fermati prima di lui, ma non è servito a portare vantaggi alla sua gara o quella di Vettel, che nel frattempo aveva overcuttato l'Alfa Romeo di Zhou, ma non è riuscito a tenerla dietro.

    La storia si ripete in Australia sebbene arrivino i primi aggiornamenti, apportati alle sospensioni. Qualifica: 17° e 18°. Le varie zone DRS ci consentono di rimanere un po' più vicini agli altri nei primi giri, lottando con Mick e Yuki, ma presto perdiamo terreno. Ancora doppiati, ancora 17° e 18°.

    Tra Melbourne e Imola ci sono 3 settimane intense di lavoro in fabbrica. Portiamo in Emilia Romagna un aggiornamento sulle pance laterali e un nuovo alettone posteriore si sta preparando per Miami. Imola è una pista di diversa configurazione rispetto alle precedenti e c'è una sola zona DRS sul lungo rettilineo principale. Vettel si qualifica 16° davanti a Mick. Stroll ancora 18°. Ottima partenza con Seb che supera Tsunoda e Lance supera Mick. Quindi Sebastian si attacca al DRS di Kmag per prendere un po' di vantaggio sugli altri. Le Haas si fermano molto presto e vanno per una sosta in più, Stroll ne rallenta la risalita. Alla fine Vettel riesce a difendere agevolmente e quasi sorprendentemente il 14° posto, davanti a Magnussen, Tsunoda, Schumacher, Stroll e le Williams.

    Il bello di questa carriera è che riesce a farti apprezzare anche la lotta per le ultime posizioni. L'obiettivo dichiarato stagionale è l'ottavo posto tra i costruttori, ragion per cui è sufficiente stare davanti a un'altra squadra oltre alla Williams che, almeno per ora, non dà fastidio. L'unica altra squadra che in 4 gare non ha ancora preso punti è la Haas, per cui è chiaro che la corsa va fatta su di loro.
    Come già detto a Miami portiamo una nuova ala posteriore.
    Replichiamo il 16° e 18° posto in qualifica con Tsunoda nel mezzo e Vettel costantemente più veloce del compagno.
    La gara entra subito nel vivo fin dalle prime tornate: un incidente di Kmag fa entrare dopo 10 giri una SC che ci consente di risparmiare un po' più di gomma e allungare ulteriormente il primo stint.
    Riusciamo così ad attaccarci a un trenino di macchine composto dalle McLaren, Zhou, Schumacher e Tsunoda. Sfruttando il DRS Vettel e Stroll riescono a battagliare e sorpassare, facendo anche gioco di squadra (uno rallenta le macchine dietro e l'altro attacca).
    La svolta arriva con una seconda SC nella seconda parte di gara, per un incidente del leader del mondiale Charles Leclerc.
    Stroll così riesce ad avere un pit stop quasi gratuito e si ritrova 12° davanti al trenino MSC-RIC-VET-TSU.
    Alla ripartenza Vettel sfrutta tutto l'ERS e attacca con successo Ricciardo!
    Stroll prova a contenere Mick, ma alla lunga deve cedere la posizione. Nel finale Vettel ne ha di più e viene dato l'ordine di scuderia a Stroll che lascia passare il tedesco, che così può trainare il canadese con il DRS e aiutarlo a difendersi dal ritorno di Ricciardo.
    Si arriva alla bandiera a scacchi con un 13° e 14° posto che fanno morale!! Per la prima volta concludiamo a pieni giri (ammettiamolo, solo grazie alla doppia safety).
    Finalmente siamo consapevoli che c'è margine per poter lottare.

    Si va in Spagna con tanta voglia di far bene. A Barcellona per la prima volta passiamo il Q1 con Vettel che si piazza 15° estromettendo un appannato Ricciardo. Presa confidenza con il mezzo, Seb e Lance si battono alla grande con le due McLaren, tenendosi alle spalle Mick e Tsunoda.
    Un testacoda di Zhou dà via libera a Vettel per quello che sarà il miglior risultato della stagione fino ad adesso, un 12° posto davanti ad entrambe le McLaren, con Stroll 15°.
    L'entusiasmo però viene spento dal 9° posto conquistato da Magnussen. La Haas prende i primi punti della stagione e sblocca la propria classifica, lasciandoci al nono posto a 0 punti, alla pari della Williams.

    Il Gran Premio di Monaco rappresenta una grande SFIDA come ben sappiamo. E mentre RB e Ferrari se le suonano là davanti, noi siamo costretti a dover sperare in qualche incidente altrui. In qualifica replichiamo la Q2 con Vettel (ancora 15°), Lance è 17°. La gara in realtà ha poco da raccontare se non di buoni spunti in partenza che ci consentono di guadagnare una posizione per entrambi i piloti.
    Al traguardo Vettel 14° e Stroll 15°, davanti a Norris autore di un errore alla chicane in fondo al tunnel.
    Magnussen arriva 10° e coglie un altro punto pesante.

    Una nuova ala anteriore arriva in Azerbaigian. Sulla pista di Baku, al netto del bug raccontato nel post precedente, facciamo un'ottima prestazione e andiamo vicinissimi alla zona punti. Certo le difficoltà di Stroll rispetto al compagno di team sono ancora palesi e per la prima volta si fa concreta la possibilità di cercare un nuovo pilota. Come la prenderà il papà?!
    Di sicuro ci sono tanti pretendenti che scalpitano.
    Intanto Seb si piazza 12° arrivando incollato a Bottas e Magnussen, ma quest'ultimo porta a casa il quarto punticino per la Haas.

    La stagione sta entrando nel vivo e se vogliamo raggiungere l'ottavo posto in classifica bisogna concretizzare al massimo le occasioni che verranno.

    #GRAN PREMIOVINCITOREPiazzamento pilota #1Piazzamento pilota #2
    1GP BAHRAINLeclercVettel 16°Stroll 18°
    2GP ARABIA SAUDITAVerstappenVettel 17°Stroll 18°
    3GP AUSTRALIALeclercVettel 17°Stroll 18°
    4GP EMILIA ROMAGNASainzVettel 14°Stroll 18°
    5GP MIAMISainzVettel 13°Stroll 14°
    6GP SPAGNALeclercVettel 12°Stroll 15°
    7GP MONACOPerezVettel 14°Stroll 15°
    8GP AZERBAIGIANVerstappenVettel 12°Stroll 18°
     
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