Gran Premio dell'Arabia Saudita: cronaca

Vittoria per Perez, Verstappen secondo dalle retrovie, caos direzione gara per il terzo posto di Alonso

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    Il secondo evento della stagione è quello di Jeddah - circuito cittadino, 50 giri - nel weekend del 19 marzo. Ancora una volta le Redbull sembrano le favorite fin dal venerdì, ma Max Verstappen ha un problema al semiasse nella Q2 ed è costretto a dare forfait. Sarà il suo compagno di squadra Checo Perez a conquistare la pole position, la seconda in carriera, sullo stesso circuito dove l'anno scorso ha ottenuto la prima.
    La Aston Martin ancora una volta dà segno di non essere una Force India qualsiasi e, dopo essere stato il pilota più vicino alle Redbull nelle sessioni di prove libere, Fernando Alonso ottiene il terzo tempo, convertito in seconda posizione in griglia perché Charles Leclerc che gli si è qualificato davanti deve scontare una penalità di dieci posizioni in griglia causa sostituzione della centralina.
    Mentre Lando Norris ha toccato il muro in Q1 ritrovandosi penultimo davanti al solo Logan Sargeant che ha avuto un tempo cancellato per track limits, l'altra McLaren vede la luce della top-ten, con Oscar Piastri che si qualifica con il nono tempo. Sarà ottavo con la retrocessione di Leclerc con questa griglia:

    Perez - Alonso
    Russell - Sainz
    Stroll - Ocon
    Hamilton - Piastri
    Gasly - Hulkenberg
    Zhou - Leclerc
    Magnussen - Bottas
    Verstappen - Tsunoda
    Albon - De Vries
    Norris - Sargeant

    Al momento della partenza Alonso si porta in testa ma viene messo sotto investigazione per essersi posizionato male in griglia. La penalità di cinque secondi da scontare durante il pitstop viene annunciata quasi subito ma al momento il pilota della Aston Martin rimane in testa. Ci resterà per tre giri prima di essere superato da Perez.
    Al via intanto Russell mantiene la terza posizione, mentre pochi istanti dopo Stroll supera Sainz all'esterno e si porta quarto. Ocon, Hamilton e Gasly si trovano nelle posizioni retrostanti e Leclerc (partito con le soft anziché le medium) si porta al nono posto, Piastri rientra ai box al termine del primo giro dopo un contatto al via. Verstappen è tredicesimo dietro a Zhou e alle Haas, ma supera entrambe le monoposto americane. Frattanto Leclerc riesce a infilarsi tra Hamilton (partito con le hard anziché le medium) e Gasly portandosi ottavo, poi settimo dopo avere superato Lewis. Avendo già superato Zhou, Verstappen intanto è entrato in top-ten. Superato Gasly si mette a caccia di Hamilton e riesce a passargli davanti, mentre Leclerc supera Ocon: è sesto, mentre Verstappen è settimo.

    Tra i piloti delle posizioni di vertice Stroll è il primo a fermarsi al 14° imitato due giri dopo da Sainz che compie overcut. Anche Leclerc un giro più tardi va ai box e ne esce davanti a Stroll, il quale poco dopo ha un problema tecnico ed è costretto al ritiro in una via di fuga. Viene messa la safety car nonostante la vettura di fatto non sia molto in mezzo (in teoria ostruisce il passaggio dei mezzi di soccorso).
    Perez, Alonso, Russell, Verstappen e Hamilton che non si sono ancora fermati e vanno ai box adesso, l'unico che perde una posizione è Hamilton (passato da hard a medium) che esce sesto alle spalle di Sainz, mentre anche Tsunoda recupera posizioni essendosi fermato ai box durante la neutralizzazione. Alonso intanto ha scontato la penalità in regime di safety car.
    Al restart Hamilton riesce a superare Sainz portandosi quinto, mentre pochi giri dopo Verstappen supera Russell. Non solo: è il 25° quando Verstappen supera anche Alonso portandosi secondo. In seguito le posizioni iniziano a farsi piuttosto stabili con il gap tra Perez e Verstappen che oscilla tra i quattro secondi e mezzo e i cinque secondi.

    I piloti Redbull sono molto più veloci degli inseguitori ed entrambi si lamentano via radio di problemi, in particolare Verstappen che sostiene di avere vibrazioni simili a quelle di ieri prima del guasto. I due comunque non si attengono alle istruzioni dei rispettivi ingegneri di rallentare il ritmo e Verstappen esce vincente almeno dallo scontro per il giro più veloce.
    Alonso procede terzo facendo gara a sé, mentre nonostante un accenno di duello tra i piloti Mercedes, Russell riesce a staccare Hamilton che deve far durare le gomme fino alla fine. Dietro ci sono le Ferrari e le Alpine a distanza gli uni dagli altri, mentre Tsunoda mantiene la decima piazza - dove era scivolato poco dopo il restart superato dalle Alpine - tenendosi dietro le Haas. Al 46° giro dopo un duello scatenato Magnussen si prende il decimo posto su Tsunoda. Un duello tra le McLaren frattanto termina con Piastri che, una volta davanti a Norris, supera Sargeant sull'unica Williams ancora in pista (Albon ritirato ai box per un problema ai freni).

    Verso fine gara si ritorna a parlare di Alonso e della penalità scontata in regime di safety car. A cerimonia di premiazione già terminata perde la terza piazza ottenuta alle spalle di Perez e Verstappen ricevendo dieci secondi di penalità, scivolando quindi quarto alle spalle di Russell (il gap tra i due è di poco più di cinque secondi).
    Precedenti *recenti* non ce ne sono, l'unico caso accaduto sembra risalire al GP di Montecarlo, quando Jules Bianchi scontò in regime di safety car una penalità per essere partito da una piazzola sbagliata della griglia (a causa di un DNS qualche fila più avanti, vari piloti erano avanzati per sbaglio di una fila).
    Tecnicamente un tempo era vietato scontare penalità in regime di safety car, o per meglio dire, di per sé non era vietato stare fermi cinque secondi, ma dato che la penalità poteva essere o scontata ai box o applicata post-gara, averla scontata in regime di safety car figurava come non averla scontata e veniva applicata post-gara: cinque secondi scontati in SC equivalevano a cinque secondi non scontati, quindi da applicare al risultato, ed è quello che successe nel 2014.
    La penalità di dieci secondi applicata ad Alonso era per "penalità scontata male", ovvero quella che si applica qualora i meccanici tocchino la monoposto prima dello scadere dei cinque secondi, il che non è successo in questo caso, ragione che ha portato alla successiva revisione della penalità in serata. Dal momento che è stata proprio annullata, non sono stati messi cinque secondi al posto di dieci, potrebbe diventare un precedente che in teoria legittima a scontare penalità in regime di safety car.

    RISULTATO: 1. Sergio Perez (Redbull), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Fernando Alonso (Aston Martin), 4. George Russell (Mercedes), 5. Lewis Hamilton (Mercedes), 6. Carlos Sainz (Ferrari), 7. Charles Leclerc (Ferrari), 8. Esteban Ocon (Alpine), 9. Pierre Gasly (Alpine), 10. Kevin Magnussen (Haas), 11. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 12. Nico Hulkenberg (Haas), 13. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 14. Nyck De Vries (Alpha Tauri, 15. Oscar Piastri (McLaren), 16. Logan Sargeant (Williams), 17. Lando Norris (McLaren), 18. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), Rit. Alex Albon (Williams), Rit. Lance Stroll (Aston Martin).
     
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    Non ho proprio capito due cose.
    La SC: la macchina di Stroll era già entrata nella vita di fuga, dire che "bloccava eventuali mezzi di soccorso" è assurdo e crea un precedente non da poco per qualsiasi situazione uguale su altri circuiti.

    La seconda penalità ad Alonso: perché? Prima dicono del regime di SC, poi perché un meccanico avrebbe toccato la macchina prima dei 5 secondi, poi non più: ma che è?
     
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    Vendo queste belle giacche di pelle...

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    Ciglione(AL)

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    Allora c'è stata tantissima confusione ma oggi ho recuperato tutto.

    Inizialmente han detto che Alonso aveva scontato la penalità in regime di safety car e non avrebbe potuto ma era una falsa informazione.

    Quella regola, infatti, si applica solo il caso di Drive Through o Stop and Go, ed è chiaro quindi anche perché non si possa scontare sotto SF.

    Per le penalità in secondi esse devono essere per forza scontate al primo pit utile anche in presenza di SF o VSF.

    Ma allora cosa hanno contestato ad Alonso? Il fatto che quando inizia la penalità il meccanico inserisca già il carrellino per sollevarlo dietro alla macchina pur non alzandola.

    Questo secondo FIA equivarrebbe a lavorare sulla macchina in contrasto con la regola che non si può durante la penalità.

    Aston Martin ha fatto e vinto il ricorso sostenendo che quello non è lavorare sulla macchina, e che inoltre non è esplicitamente scritto da nessuna parte che lo sia e inoltre ci sono 7 casi della scorsa stagione in cui ciò è stato fatto senza che nessuno avesse nulla da obiettare.

    Detto ciò a me pare solo che abbiano fatto l'ennesima pagliacciata evitabile.
     
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    Ok, molto più chiaro.
     
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    Scusate per la confusione, andando a verificare ho visto che scontare i cinque secondi di penalità in safety car/ virtual safety car è attualmente consentito, diversamente da quando fu introdotta come penalità.
    Certo è che non sono la sola che dovrebbe ripassarsi le regole, dato che dare penalità a caso e poi toglierle mi sembra il sintomo che anche chi dovrebbe sapere come funzionano le cose non lo sappia.

    In generale vedo una direzione gara molto malata di protagonismo e una situazione in cui lo spettacolo deve essere "inventato" a tutti i costi, come dimostra anche la safety car messa praticamente per rimescolare le carte in tavola.
    Vista la posizione in cui si trovava la vettura, se avessero avuto mezzi tipo quelli che hanno a Montecarlo avrebbero potuto rimuovere la vettura in due minuti contati. E poi la storia del "è stata messa la safety car perché altrimenti in caso di necessità non sarebbe potuto uscire un mezzo di soccorso" è campata molto in aria. Non mi risulta che il gran premio si svolgesse nei primi anni '80 su un circuito cittadino americano qualsiasi, quindi se si fosse presentata la necessità di far uscire un mezzo di soccorso, la safety car sarebbe comunque andata in pista prima di farlo uscire.
     
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    La spiegazione più semplice è che Toto Wolff abbia fatto una chiamata ai commissari inventandosi qualcosa per avere il podio e non essendo il regolamento ben chiaro hanno svarionato, per poi doversi correggere dopo le evidenze di Aston Martin
     
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    La spiegazione più semplice è che Toto Wolff abbia fatto una chiamata ai commissari inventandosi qualcosa per avere il podio e non essendo il regolamento ben chiaro hanno svarionato, per poi doversi correggere dopo le evidenze di Aston Martin

    Il problema credo sia proprio quello: che hanno svarionato. E non è la prima volta che succede.
    E peraltro il fatto che in linea teorica queste penalità siano irreversibili per regolamento e un team riesca a farle cancellare, significa che è facile provare che si inventano le cose.
    In altre parole, dovrebbe funzionare che prima c'è l'investigazione e poi la penalità. Invece funziona che prima c'è la penalità, poi se il team la contesta avviene l'investigazione. *fp*
    La Formula 1 non è arrivata alle griglie di partenza fatte al contrario, a quanto pare ha scelto di fare al contrario la procedura per l'applicazione delle penalità.
     
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    A dimostrazione che il problema non era solo Masi. Ma così si perde sempre più credibilità e soprattutto la trovo una mancanza di rispetto verso i piloti, che si vedono compromettere una gara per colpa di chi decide di trattarli come burattini.
     
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    Di fatto si è passati dalla necessità di applicare il regolamento uguale ogni volta alla necessità di leggersi il regolamento prima di applicarlo.
     
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