Gran Premio d'Australia: cronaca

Verstappen vince davanti a Hamilton, Alonso a podio dopo tre bandiere rosse e relativo caos

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    Nel weekend del 2 aprile si svolge il GP d'Australia, terzo della stagione. Max Verstappen ottiene la pole position precedendo i due piloti della Mercedes, mentre il compagno di squadra Checo Perez parte dall'ultima posizione per essere uscito di pista ed essersi insabbiato all'inizio della prima manche di qualifica.
    L'Aston Martin si rivela ancora una volta competitiva con Fernando Alonso che scatta dalla quarta casella della griglia, mentre la Ferrari si rivela ancora una volta caotica, pasticciando con scie, condizioni meteo (a Charles Leclerc viene comunicato l'arrivo imminente della pioggia, ma non viene a piovere) e quant'altro, conunque la monoposto di per sé non sembra particolarmente competitiva.
    Sorprende in positivo soprattutto Alex Albon sulla Williams che inaspettatamente ottiene la top-ten e centra un ottavo posto. Non figurano retrocessioni in griglia, pertanto l'ordine di partenza è il seguente:

    Verstappen - Russell
    Hamilton - Alonso
    Sainz - Stroll
    Leclerc - Albon
    Gasly - Hulkenberg
    Ocon - Tsunoda
    Norris - Magnussen
    De Vries - Piastri
    Zhou - Sargeant
    Bottas - Perez

    George Russell si porta in testa al via davanti al poleman, venendo seguito da Lewis Hamilton in seconda posizione di lì a poche curve. Nel frattempo c'è un lieve contatto Leclerc/ Stroll, con il pilota della Ferrari che finisce in testacoda e si insabbia, provocando un breve ingresso della safety car. Stroll perde invece un paio di posizioni, Alonso invece al momento si trova quinto alle spalle di Sainz.
    Al 7° giro il weekend di Albon - al momento sesto posto davanti a Stroll - finisce decisamente male, in quanto va a sbattere violentemente, riversando sabbia sulla pista. Russell e Sainz ne approfittano per andare ai box, mentre un giro più tardi viene data bandiera rossa. I piloti che non si sono ancora fermati ai box possono cambiare gomme durante l'interruzione e Hamilton si ritrova a ripartire in testa, seguito da Verstappen e Alonso.

    Dopo un out lap dietro la safety car, si riparte con standing start e dopo un paio di giri Verstappen risale agevolmente in testa non appena può attivare il DRS, Russell si porta quarto superando Gasly alcuni giri dopo per poi ritirarsi al 18° per un guasto. Il pilota della Alpine si ritrova di nuovo quarto fino al sorpasso subito da Sainz sette giri più tardi. Nel frattempo Perez risalito dal fondo si trova in bassa zona punti.
    Verstappen in testa alla gara allunga e al 47° ha un lieve fuori pista, ma il suo vantaggio rimane comunque abbondante. Nel frattempo prosegue abbastanza piatta, con Perez ormai settimo - i primi sei Verstappen, Hamilton, Alonso, Sainz, Gasly e Stroll - e Hulkenberg e Norris a lottare per l'ottava piazza.
    Al 53° poi Magnussen sbatte e sparge detriti. La gara, inizialmente messa in regime di safety car, viene redflaggata un'altra volta, un po' a scoppio ritardato. Si fa di nuovo out lap dietro la safety car, vale come 56° giro su un totale di 58. Il restart sarà di appena due giri.

    Verstappen e Hamilton mantengono le posizioni, dietro c'è un accenno di duello per il terzo posto, che si conclude con un contatto tra Sainz e Alonso. Alonso si gira e dietro si innesca il caos, con le Alpine che finiscono l'una contro l'altra e poi a muro, mentre anche anche Sargeant e De Vries risultano coinvolti nell'incidente.
    Stroll frattanto risale terzo, ma finisce fuori pista e perde posizioni. Sainz torna terzo, seguito da Hulkenberg, Tsunoda, Norris, Piastri, Zhou e Perez, con Stroll e Alonso nelle ultime due posizioni.
    Viene tuttavia esposta bandiera rossa nell'immediato (senza safety car) e si giunge a una situazione caotica di restart nullo, con le vetture che alla fine del giro vanno a rientrare in pitlane. Per effetto di ciò, si torna alle posizioni del restart precedente, ma manca solo un giro, quindi si fa procedura di restart dietro alla safety car, ma al momento di quello che dovrebbe essere il restart, la gara finisce. L'unica variazione sul risultato finale è che Sainz per i cinque secondi di penalità già annunciati slitta dalla terza all'ultima posizione.

    RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Fernando Alonso (Aston Martin), 4. Lance Stroll (Aston Martin), 5. Sergio Perez (Redbull), 6. Lando Norris (McLaren), 7. Nico Hulkenberg (Haas), 8. Oscar Piastri (McLaren), 9. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 10. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 11. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 12. Carlos Sainz (Ferrari), Rit. Pierre Gasly (Alpine), Rit. Esteban Ocon (Alpine), Rit. Nyck De Vries (Alpha Tauri), Rit. Logan Sargeant (Williams), Rit. Kevin Magnussen (Haas), Rit. George Russell (Mercedes), Rit. Alex Albon (Williams), Rit. Charles Leclerc (Ferrari).

    Edited by Milly Sunshine - 3/4/2023, 17:46
     
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    Ma dato che si è ripartiti dalla classifica del 56° giro il contatto tra Alonso e Sainz è come se non fosse mai successo quindi è stata data una penalità per un qualcosa che la ripartenza ha di fatto cancellato. Semplicemente VERGOGNOSI.
    Io mi rifiuto di continuare a vedere questo schifo di comportamento della FIA ad ogni GP. L'era della F1 per me fnisce oggi.
     
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    Vi ricordate quando due o tre volte all'anno c'erano cose che ci convincevano poco e ci lamentavamo?
    Ecco, a quei tempi non avrei mai pensato che ci saremmo ritrovati con due o tre volte all'anno in cui non succede niente di strano.

    Tre gran premi disputati, due gran premi consecutivi gestiti in modo folle.
    Non dico che tutto fosse rose e fiori, una volta, ma almeno ai tempi di Whiting avevamo un direttore di gara che faceva il direttore di gara invece di fare il Dark Mini che gira la ruota.
     
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    Io però ho un dubbio: staremmo qui a discutere se alla seconda ripartenza tutto fosse filato liscio senza intoppi, al massimo con qualche sorpasso?
    Il problema qui sono anche i piloti, costretti a scannarsi per un punticino in più che può decretare o meno soldi importanti per la squadra. Certo, era così anche una volta, ma non con i toni esasperati di adesso.
    È proprio tutto il sistema che non va, non solo una bandiera rossa o una SC.
     
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    CITAZIONE (6TIGER9 @ 3/4/2023, 00:01) 
    Ma dato che si è ripartiti dalla classifica del 56° giro il contatto tra Alonso e Sainz è come se non fosse mai successo quindi è stata data una penalità per un qualcosa che la ripartenza ha di fatto cancellato. Semplicemente VERGOGNOSI.
    Io mi rifiuto di continuare a vedere questo schifo di comportamento della FIA ad ogni GP. L'era della F1 per me fnisce oggi.

    Se proprio volevano fare i precisi, dato che comunque la scorrettezza c' è stata, piuttosto che farla valere in uno spezzone di gara che poi è stato annullato (in parte), sarebbe stato meglio penalizzarlo al prossimo gp, come è stato fatto altre volte in passato (x posizioni in griglia, per dire).
     
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    Il problema qui sono anche i piloti, costretti a scannarsi per un punticino in più che può decretare o meno soldi importanti per la squadra. Certo, era così anche una volta, ma non con i toni esasperati di adesso.

    Una volta i piloti non guidavano così durante le ripartenze perché le ripartenze avvenivano dietro safety car, e peraltro una bandiera rossa con solo due giri da disputare avrebbe significato gara interrotta anzitempo, non restart per due giri di demolition derby.
    Chiaramente i piloti hanno le loro colpe, ma negli ultimi anni sembra che la direzione gara inneschi situazioni di questo tipo di proposito.

    CITAZIONE
    sarebbe stato meglio penalizzarlo al prossimo gp, come è stato fatto altre volte in passato (x posizioni in griglia, per dire).

    Ma questo viene fatto solo con i piloti che innescano un incidente e si ritirano. Sarebbe stato inventarsi un'altra ulteriore cosa!
     
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5 replies since 2/4/2023, 17:37   65 views
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