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A Monza si svolge il 14° evento della stagione, con la Ferrari che, diversamente da Zandvoort, sembra potere competere per posizioni di qualche rilievo. Sabato Carlos Sainz ottiene la pole position mentre Charles Leclerc strappa il terzo tempo alle spalle di Max Verstappen, mentre Checo Perez ancora una volta non sembra brillare, quinto alle spalle di un ottimo George Russell. La gara, prevista per le 15.00, prevede 53 giri, con i piloti che scendono quasi tutti in pista con gomme medium. Solo tre piloti scelgono invece le hard, uno di questi è Lewis Hamilton. Questa è la griglia di partenza:
Sainz - Verstappen Leclerc - Russell Perez - Albon Piastri - Hamilton(H) Norris - Alonso Tsunoda - Lawson Hulkenberg - Bottas(H) Sargeant - Zhou Gasly - Ocon Magnussen(H) - Stroll
Nel giro di formazione l'Alpha Tauri di Yuki Tsunoda rimane ferma per un guasto al motore. Le vetture si riallineano sulla griglia, ma subito dopo le luci gialle dell'aborted start si accendono quelli verdi del nuovo formation lap, nonostante la rimozione della monoposto vada piuttosto per le lunghe. Viene in seguito segnalato che il terzo(!) giro di formazione è fissato per le 15.20. Per effetto dei due giri di formazione extra, i giri di gara vengono ridotti a 51. La gara inizia con Sainz in testa inseguito da Verstappen e le posizioni che cambiano poco, il gruppo dei primi tre, Sainz/ Verstappen/ Leclerc molto vicino così come poi il duo Russell/ Perez. Verstappen è abbastanza cauto nella prima parte di gara ed è solo al 15° che, dopo precedenti tentativi di difesa da parte di Sainz, riesce a effettuare il sorpasso e diventare leader della gara. Nello stesso giro Perez riesce a superare Russell. Solo un giro prima, i due erano finiti a tagliare una chicane, con Perez uscito davanti alla Mercedes, che aveva dovuto lasciar passare Russell. Pochi giri più tardi iniziano i pitstop: si fermano al 19° Sainz e Russell, al 20° Verstappen e Leclerc, al 21° Perez. Le posizioni rimangono tali, ma Russell si procaccia cinque secondi di penalità da applicare post-gara per avere spinto fuori pista Esteban Ocon. Il trio Sainz/ Leclerc/ Perez è molto vicino a questo punto, ma per il momento non cambiano le posizioni, così come non cambieranno quando diversi giri più tardi dovranno tutti superare Hamilton - già superato da Verstappen - che essendo su hard ritarda la sosta, si fermerà ai box al 28° uscendo a tu per tu con l'Aston Martin di Fernando Alonso. Lo supererà e poi andrà a prendere anche Oscar Piastri, già uscito indenne da un contatto (al 24° giro) con il compagno di squadra Lando Norris. Tra i due ci sarà un contatto al 41° con ala anteriore danneggiata e pitstop per Piastri e cinque secondi di penalità per Hamilton - superati Norris e la Williams di un ottimo Alex Albon, allungherà quanto basta per non perdere posizioni. Piastri sarà in seguito coinvolto in un altro contatto con Logan Sargeant il quale prenderà penalità perdendo una posizione. Tornando alla lotta per le posizioni del podio, dopo diversi tentativi di difesa di Leclerc, Perez ha superato Charles al 32° e nelle fasi conclusive della gara si avvicina anche a Sainz che aveva frattanto in precedenza allungato. Dopo due tentativi falliti e posizioni cedute causa tagli di chicane, finalmente al 46° riesce a effettuare il sorpasso. Il finale, a sorpresa, è un duello piuttosto scatenato tra i piloti Ferrari per il terzo posto, con tanto di bloccaggi e tagli di chicane, con Sainz che riesce, seppure non troppo facilmente, a mantenere la posizione.
RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Sergio Perez (Redbull), 3. Carlos Sainz (Ferrari), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. George Russell (Mercedes), 6. Lewis Hamilton (Mercedes), 7. Alex Albon (Williams), 8. Lando Norris (McLaren), 9. Fernando Alonso (Aston Martin), 10. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 11. Oscar Piastri (McLaren), 12. Logan Sargeant (Williams), 13. Liam Lawson (Alpha Tauri), 14. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 15. Lance Stroll (Aston Martin), 16. Pierre Gasly (Alpine), 17. Nico Hulkenberg (Haas), 18. Kevin Magnussen (Haas), Rit. Esteban Ocon (Alpine), Rit. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri).
Le impressioni post-gara: innanzi tutto doppietta prevedibile per la Redbull, Ferrari mai favorita per la vittoria. Per quanto Verstappen a inizio gara si sia risparmiato, rimane comunque apprezzabile il fatto che Sainz abbia lottato per la posizione, invece di arrendersi facilmente per palese superiorità altrui, come è successo invece in altre occasioni con altri piloti. Ferrari ha sicuramente puntato tutto su Monza, arrivando al GP di casa con motori nuovi (ultimo cambio stagionale senza penalità) con il probabile scopo di impressionare. Ce l'ha fatta bene e per una volta non hanno toppato strategie, toppato pitstop, smarrito ruote, subito undercut o overcut... il tutto in una gara di per sé tiratissima. Il duello finale tra Sainz e Leclerc è stato un azzardo, ma loro sono piloti, li posso capire. Capirei perfettamente, comunque, se Vasseur o chi per lui li prendesse a sberle dopo tutti quei rischi! Mercedes protagonista più nel caos che nel bene, ma alla fine sono riusciti a fare 5/6, il massimo a cui potevano ambire. Ottima gara di Albon in casa Williams, capace di difendersi bene dalle McLaren e poi di salvare il salvabile superato da Hamilton. Mai inquadrato, ma anche Bottas - uno dei piloti partiti sulle hard - a giudicare dal risultato finale ha portato a casa un risultato molto positivo. Tra i team in difficoltà a colpire in negativo è sicuramente Alpine, reduce da un terzo posto di Gasly in Olanda, ma relegata nelle ultime posizioni al sabato e nelle retrovie la domenica: Ocon peraltro non arriva nemmeno alla conclusione, costretto al ritiro ai box. Anche Aston Martin è stata in netto calo rispetto a domenica scorsa, tuttavia ha centrato la top-ten almeno con Alonso sia in qualifica sia in gara.
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